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2 2 di 32 INDICE I PARTE I... 4 I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 4 I.2 DOCUMENTAZIONE CORRELATA... 4 I.3 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 6 II PARTE II... 8 II.1 GENERALITÀ... 8 II.2 GESTIONE DELLA FORNITURA... 9 II.3 REQUISITI DI AFFIDABILITA, MANUTENIBILITA E SICUREZZA... 9 II.3.1 Requisiti di affidabilità... 9 II.3.2 Requisiti di manutenibilità... 9 II.3.3 Requisiti di sicurezza... 9 II.4 PRESCRIZIONI SUL PRODOTTO, FORMA E TOLLERANZE II.5 FABBRICAZIONE II.6 CONTROLLI SUL PRODOTTO PER LA PRODUZIONE DI SERIE II.7 GARANZIA III PARTE III III.1 PROCEDURA DI OMOLOGAZIONE III.2 PROVE DI LABORATORIO III.2.1 Esame visivo e controlli non distruttivi III.2.2 Prove dimensionali III.2.3 Prove strutturali III.2.4 Montaggi e carichi di prova III.2.5 Procedura di prova III.2.6 Prova di isolamento elettrico III.2.7 Prova dinamica sul sistema di attacco III.3 NUMEROSITÀ E CRITERI DI ACCETTAZIONE DELLE PROVE DI LABORATORIO 25 III.3.1 Prove dimensionali III.3.2 Prova dinamica sezione sottorotaia III.3.3 Prova dinamica sezione di mezzeria III.3.4 Prova di isolamento elettrico III.3.5 Prova dinamica sul sistema di attacco III.4 SPERIMENTAZIONE DEL PRODOTTO IN ESERCIZIO III.5 OMOLOGAZIONE DEL PRODOTTO III.6 REVOCA DELL OMOLOGAZIONE IV PARTE IV IV.1 ALLEGATO A - PIANO DETTAGLIATO DEI MONTAGGI DI PROVA IV.1.1 Supporto articolato IV.1.2 Piastra elastica... 29

3 3 di 32 IV.1.3 Cuneo di raccordo della pendenza IV.2 ALLEGATO B CALIBRO PER LA MISURAZIONE DELLO SVERGOLAMENTO IV.3 ALLEGATO C MODELLO DI REGISTRAZIONE CONTROLLI... 32

4 4 di 32 I PARTE I I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente Specifica Tecnica di Fornitura definisce le caratteristiche dei traversoni metallici cavi per Armamento 60E1 destinati a contenere sistemi di manovra degli apparecchi del binario. Tali sistemi di manovra devono essere omologati secondo la specifica tecnica RFI DTCDNSSSTB SF IS nella revisione in vigore. Il documento definisce inoltre: 1. le prestazioni attese del prodotto 2. le caratteristiche dei componenti 3. gli obblighi del Fornitore 4. prove e criteri di accettazione per la produzione di serie 5. le modalità per l ottenimento dell omologazione del prodotto 6. la numerosità ed i criteri di accettazione delle prove per l omologazione del prodotto. Il documento si applica a forniture dirette e indirette a RFI di traversoni metallici cavi destinati al contenimento dei sistemi di manovra degli apparecchi del binario dell armamento 60 E1. I.2 DOCUMENTAZIONE CORRELATA Tutti i riferimenti, qui di seguito citati, si intendono nella edizione più aggiornata in vigore. UNI EN ISO 9000 UNI EN ISO 9001 DI QUA SP AQ 004 RFI DTCDNSSSTB SF IS L.5.12/ del 29/05/69 S.OC.S del 23/07/90 RFI TCAR IT AR UNI EN UNI EN UNI EN Sistemi di gestione per la qualità- Fondamenti e vocabolario Sistemi di gestione della qualità requisiti Specifica di Assicurazione Qualità Prescrizioni per la gestione di forniture di prodotti sulla base di documenti di pianificazione della qualità Manovra elettrica in traversa per deviatoio semplice Profilo minimo degli ostacoli parte bassa della sagoma Sagome Profili minimi degli ostacoli Controllo delle grandezze caratteristiche degli apparecchi del binario Metodi di prova sugli attacchi effetto dei carichi ripetuti Metodi di prova sugli attacchi - determinazione della resistenza elettrica Definizioni e classificazione dei tipi di acciaio

5 5 di 32 UNI EN UNI EN serie UNI EN UNI EN UNI EN UNI EN UNI EN UNI EN 1563 UNI EN ISO serie UNI EN ISO 9934 UNI EN ISO 9712 UNI EN UNI EN UNI EN ISO/IEC UNI EN ISO/IEC Decreto Ministeriale UNI EN 1993 RFI TCAR SP AR RFI TCAR SF AR Documenti RFI UNI EN UNI EN Applicazioni ferroviarie Binario - Rotaia-Rotaia vignole di massa superiore o uguale a 46 kg/m Applicazioni ferroviarie Binario Rotaia: aghi e rotaie per cuori usate insieme a rotaie vignole di massa superiore o uguale a 46 kg/m Applicazioni ferroviarie - Binario - Traverse e traversoni di calcestruzzo Condizioni tecniche generali di fornitura per l acciaio ed i prodotti siderurgici Prodotti laminati a caldo di acciai non legati per impieghi strutturali Prodotti piani laminati a caldo di acciai ad alto limite di snervamento per formatura a freddo. Condizioni di fornitura degli acciai ottenuti mediante laminazione termomeccanica. Acciai per impieghi strutturali con resistenza migliorata alla corrosione Fonderia getti in ghisa a grafite sferoidale Controllo non distruttivo delle saldature - Controllo con particelle magnetiche Prove non distruttive Magnetoscopia Prove non distruttive - Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Principi generali Prodotti metallici - Tipi di documenti di controllo Valutazione della conformità - Dichiarazione di conformità rilasciata dal Fornitore - Parte 1: Requisiti generali Valutazione della conformità - Dichiarazione di conformità rilasciata dal Fornitore - Parte 2: Documentazione di supporto Norme tecniche per le costruzioni Eurocodice 3 progettazione delle strutture di acciaio Traversoni e traverse speciali in calcestruzzo vibrato, armato e precompresso per apparecchi del binario Chiavarde per armamento ferroviario STF FS/RFI relative ai sistemi di attacco e ai loro componenti Tolleranze generali Prove di qualificazione dei saldatori. Saldatura per fusione

6 6 di 32 UNI EN 1418 UNI EN ISO Disegni FS Personale di saldatura - Prove di qualificazione degli operatori di saldatura per la saldatura a fusione e dei preparatori di saldatura a resistenza, per la saldatura completamente meccanizzata ed automatica di materiali metallici Specificazione e qualificazione delle procedure di saldatura per materiali metallici - Prove di qualificazione della procedura di saldatura - Parte 1: Saldatura ad arco e a gas degli acciai e saldatura ad arco del nichel e leghe di nichel Piani di posa degli apparecchi del binario e disegni relativi ai componenti Norme CEN applicabili Norme UNI applicabili I.3 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI Fornitore Momento di flessione positivo Momento di flessione negativo Componente Piano di appoggio del traversone Piano di ferratura Prodotto Sezione di mezzeria Sezione sottorotaia Sistema di attacco Traversone AQ ILAC Società o Persona che fornisce un prodotto al Cliente Momento che genera una tensione al livello della parte inferiore del traversone Momento che genera una tensione al livello della parte superiore del traversone Ogni singolo materiale utilizzato per la realizzazione del prodotto Superficie inferiore del traversone a contatto del ballast Superficie piana della parte superiore del traversone destinata all alloggiamento delle piastre del sistema di attacco Traversone metallico completo del sistema di attacco Sezione verticale del traversone individuata in corrispondenza della mezzeria traversone tra le due sezioni sottorotaia Sezione verticale del traversone, individuata nel punto di intersezione dell asse del contrago con il piano di ferratura Insieme dei componenti per il fissaggio al traversone dei contraghi completo di cuscinetti di scorrimento degli aghi, o per fissaggio al traversone delle rotaie e cuori a punta mobile Elemento strutturale posato sotto le rotaie, destinato a trasmettere i carichi, realizzare lo scartamento e le altre quote caratteristiche, e ad assicurare la stabile posizione dell apparecchio di binario Assicurazione Qualità International Laboratory Accreditation Cooperation

7 7 di 32 PdQ PFC RFI FSI STF SGQ CEN UNI EN DTP Piano della Qualità Piano di fabbricazione e Controllo Rete Ferroviaria Italiana Ferrovie dello Stato Italiane Specifica Tecnica di Fornitura Sistema di Gestione per la Qualità Comitato Europeo per la Normazione Ente nazionale italiano di unificazione Norma europea Direzione Territoriale Produzione Fc Bn Fc on Carico di prova negativo nella sezione di mezzeria, espresso in kn, pari a 2,5x Fc on Carico di prova negativo di riferimento iniziale per prova in mezzeria, espresso in kn Fr B Fr o Fr u Carico di prova sottorotaia, espresso in kn, pari a 2,5x Fr o Carico di prova di riferimento iniziale per prova sottorotaia, espresso in kn Carico inferiore delle prove dinamiche sul traversone Fc r n Carico di prova negativo nella sezione di mezzeria, espresso in kn, pari a 2x Fc on Fr r Lc Lp Lr Md c Md cn Md r Carico di prova sottorotaia, espresso in kn, pari a 2x Fr o Distanza nominale compresa tra gli assi dei contraghi al livello del piano di ferratura, espressa in m Distanza nominale compresa tra l asse del contrago al livello del piano di ferratura e l estremità del traversone, riferita alla sua faccia inferiore, espressa in m Distanza nominale compresa tra gli assi degli appoggi articolati utilizzati per la prova sottorotaia del traversone, espressa in m Momento di flessione positivo di progetto per la sezione di mezzeria del traversone, espresso in knm, per i criteri di progetto del traversone Momento di flessione negativo di progetto per la sezione di mezzeria del traversone utilizzato per calcolare i carichi di prova, espresso in knm, per i criteri di progetto del traversone Momento di flessione positivo di progetto per la sezione sottorotaia del traversone utilizzato per calcolare i carichi di prova, espresso in knm, per i criteri di progetto del traversone

8 II PARTE II II.1 GENERALITÀ 8 di 32 La fornitura del prodotto è subordinata all ottenimento dell omologazione di cui alla successiva Parte III della presente STF. Il prodotto è realizzato con uno spazio libero per l alloggiamento dei sistemi di manovra e pertanto può essere utilizzato solo puntualmente in sostituzione di un traversone tradizionale del quale ne assolve la funzione. Il prodotto deve essere progettato da un Ingegnere e costruito sotto la direzione di un Responsabile entrambi nominati dal Fornitore, che assumeranno le competenze e le responsabilità di Legge. A cura del Fornitore devono essere eseguite tutte le prove, i controlli in accettazione della materia prima e dei componenti, i controlli di produzione ed i collaudi sul prodotto finito con le modalità e le periodicità previste nel PFC. Tutta la documentazione emessa a fronte della produzione, relativa a prove e controlli in accettazione dei materiali componenti e di serie sul prodotto, nonché tutta quella prevista contrattualmente, deve essere conservata presso lo stabilimento del Fornitore, ed essere posta in visione agli incaricati di RFI ogni volta che ne facciano richiesta. È facoltà di RFI, qualora lo ritenga opportuno, verificare la qualità dei materiali componenti utilizzati o del prodotto stesso. Tali verifiche saranno eseguite presso laboratori terzi accreditati ACCREDIA, o da enti facenti parte dell accordo di mutuo riconoscimento MRA - ILAC, o qualificati da RFI, su campioni prelevati da personale RFI. Il Fornitore deve trasmettere ad RFI, in unica soluzione e nei tempi che vengono precisati nella richiesta di offerta, la seguente documentazione: 1. Copia dei disegni costruttivi del prodotto 2. Piano di Fabbricazione e Controllo 3. Copia dell attestato di omologazione del prodotto di cui alla parte III della presente STF. 4. Dichiarazione con la quale il Fornitore si impegna a fornire un prodotto realizzato in conformità a quello omologato 5. Manuale di installazione, uso e manutenzione del prodotto.

9 9 di 32 II.2 GESTIONE DELLA FORNITURA La fornitura del prodotto deve essere espletata da Fornitori operanti con un SGQ certificato, con le modalità previste dalla Specifica di Assicurazione Qualità DI QUA SP AQ 004. All atto di ogni spedizione il Fornitore deve inviare al Committente la Dichiarazione di Conformità, di cui alla Norma UNI EN ISO/IEC 17050, corredata di tutta la documentazione di registrazione della qualità, riportante i risultati delle prove eseguite sui componenti che costituiscono il prodotto e sul prodotto finito oggetto delle spedizioni. La documentazione di registrazione relativa alle prove sulla materia prima utilizzata e quella emessa durante la produzione di serie e sul prodotto finito deve essere archiviata dal Fornitore per un periodo minimo di 10 anni. II.3 REQUISITI DI AFFIDABILITA, MANUTENIBILITA E SICUREZZA II.3.1 Requisiti di affidabilità Il prodotto deve essere progettato e realizzato per offrire la garanzia del possesso dei requisiti di affidabilità definiti nella specifica RFI DTCDNSSSTB SF IS Il prodotto deve essere tale da non subire alcun danneggiamento per effetto delle operazioni di manutenzione al binario (rincalzatura, allineamento, stabilizzazione dinamica del pietrisco, ecc.) o per effetto delle operazioni di movimentazione per la sua messa in opera. Per la posa in opera del traversone completo del sistema di manovra devono essere previsti dei golfari per il sollevamento e movimentazione con caricatore. II.3.2 Requisiti di manutenibilità Il prodotto deve essere realizzato in modo tale che, una volta in esercizio, non richieda interventi manutentivi. II.3.3 Requisiti di sicurezza Il prodotto deve essere progettato e realizzato per garantire il possesso dei requisiti di sicurezza definiti nella specifica RFI DTCDNSSSTB SF IS , e deve essere idoneo all installazione nelle condizioni di impiego in essa indicate. Il prodotto deve mantenere le caratteristiche tecniche richieste con la presente STF per un periodo di esercizio minimo di 20 anni.

10 10 di 32 II.4 PRESCRIZIONI SUL PRODOTTO, FORMA E TOLLERANZE Il traversone metallico deve essere costituito da una struttura metallica portante, per la cui realizzazione può essere utilizzata ghisa sferoidale o in alternativa un acciaio di tipo autoprotetto in accordo alla norma UNI EN o un laminato a caldo ad alto limite di snervamento per formatura a freddo in accordo alle norme della serie UNI EN 10149, che deve essere opportunamente protetto contro la corrosione; relativamente alla protezione anticorrosiva, deve essere documentata l idoneità all impiego in presenza di azioni abrasive dovute al contatto con il pietrisco e in presenza di possibili ambienti aggressivi, tale eventuale protezione deve essere sottoposta all approvazione di RFI. Tutti i materiali componenti utilizzati per la realizzazione del prodotto devono garantire la vita temporale in esercizio del traversone metallico e sono soggetti ai requisiti di cui al punto II.3. Per la realizzazione della struttura portante del traversone non sono ammesse saldature. É ammesso il procedimento di saldatura per elementi di chiusura della struttura, per l inserimento di eventuali elementi di rinforzo, di interfaccia con il sistema di manovra e di nervature per aumentare la resistenza allo scorrimento del prodotto nel pietrisco. La saldatura deve essere eseguita da personale qualificato secondo i criteri delle norme UNI EN e UNI EN 1418, utilizzando procedimenti di saldatura qualificati secondo i criteri della norma UNI EN ISO La posizione e le caratteristiche delle saldature devono essere riportate nei disegni costruttivi consegnati a RFI. Tutte le saldature eseguite devono essere controllate attraverso controlli magnetoscopici o, in alternativa, con i liquidi penetranti; il personale addetto ai controlli non distruttivi deve essere qualificato e certificato secondo quanto previsto dalla norma UNI EN ISO Gli organi di attacco devono essere progettati e realizzati in modo tale che il traversone metallico con sistema di manovra da installare in punta scambio, per gli scambi semplici dell armamento 60E1 realizzati a disegno FS, sia banalizzato e cioè idoneo a essere montato su uno qualunque degli scambi. Gli organi di attacco devono essere tali da garantire il bloccaggio del traversone in senso longitudinale al binario, per non permettere lo scorrimento del traversone rispetto ai contraghi o rotaie. I traversoni metallici ed il relativo sistema di attacco devono permettere le regolazioni previste nei campi di tolleranza riportati nelle norme RFI per il controllo delle grandezze caratteristiche degli apparecchi del binario. I cuscinetti di scorrimento degli aghi devono essere provvisti di un sistema che eviti il periodico intervento dell uomo per la loro lubrificazione. Per la progettazione del prodotto i momenti di flessione positivo e negativo di progetto, per qualsiasi

11 11 di 32 sezione del manufatto, sono fissati in 25 knm. Pertanto i momenti utilizzati per calcolare i carichi di prova, espressi in knm, per i criteri di progetto dei manufatti sono i seguenti: Momenti Md r Md c Md cn Traversoni metallici per sistemi di manovra 25,0 knm 25,0 knm 25,0 knm Il traversone e gli organi di attacco devono essere progettati e realizzati per resistere alle sollecitazioni indicate al punto III.2. Devono essere verificati gli effetti locali dovuti alle forze di prova di cui al punto III.2 applicate al traversone ed al sistema di attacco. Il prodotto deve essere dotato di idonei coperchi per la chiusura delle aperture, che devono garantire la chiusura anche in presenza delle azioni dinamiche ed aerodinamiche esercitate dai rotabili e che, allo stesso tempo, siano facilmente rimovibili da parte del personale RFI in caso di necessità di intervento. Devono essere adottati accorgimenti tali da aumentare la resistenza allo scorrimento del traversone nel pietrisco. La parte sottostante del traversone deve essere dotata di fori per il drenaggio dell acqua piovana. Tutte le forature realizzate devono essere effettuate con macchina utensile, i bordi dei fori devono essere cianfrinati. Gli spigoli vivi devono essere opportunamente raccordati. Le lavorazioni devono essere tali da non causare danneggiamento meccanico o alterazione microstrutturale. Tutti i materiali componenti utilizzati per la realizzazione del prodotto devono essere di tipo unificato o definiti dalle relative Specifiche Tecniche di FS/RFI in vigore al momento della fornitura. Le possibili parti aggiunte sulla faccia superiore del traversone metallico ed il sistema di attacco devono essere compatibili con i vincoli imposti dal profilo minimo per gli ostacoli fissi. Il prodotto deve garantire un isolamento elettrico tra le due rotaie 5kΩ.

12 12 di 32 Figura 1 - Forma generica del traversone Figura 2 Misura delle tolleranze di posizionamento dei fori per il montaggio del sistema di attacco

13 13 di 32 Legenda: 1. Appoggio indeformabile 2. Traversone 3. Appoggi (sezione 50 x 50 mm) sulla larghezza del traversone 4. Strumentazione rettilinea per la misurazione ( laser, fili, ecc. ) 5. Appoggio sulla larghezza del traversone 6. Faccia superiore del traversone 7. Punto di misura Figura 3 Misura della freccia verticale Per la produzione dei traversoni metallici sono fissati i seguenti parametri: Descrizione del parametro Traversone metallico Lunghezza L del traversone riferita al piano di appoggio 2650 mm (1) (2) Larghezza b del traversone mm Altezza h p del traversone in qualsiasi sezione mm (3) Inclinazione del piano di ferratura 0 Massa teorica del traversone metallico 100 kg/m (1) valore della lunghezza del traversone installato in punta scambio per gli scambi semplici; per i traversoni metallici destinati allo scambio intersezione o destinati a punti di manovra diversi dal primo, si deve fare riferimento alla lunghezza del corrispondente traversone in cap secondo la Specifica Tecnica RFI TCAR SP AR , che può essere aumentata di un valore 50 mm (2) in caso di utilizzo traversone con gruppo motorizzazione esterno, le lunghezze del punto (1) possono essere aumentate di un valore 450 mm (3) l altezza deve essere misurata tra il piano di ferratura ed il piano di appoggio del traversone, esclusi eventuali elementi utilizzati per aumentare la resistenza allo scorrimento del traversone nel pietrisco

14 Vengono di seguito specificate le tolleranze ammesse nella realizzazione del prodotto: Dimensioni Descrizione 14 di 32 Tolleranza L Lunghezza totale del traversone ± 10 mm b Larghezza (applicabile su tutta la lunghezza) ± 2 mm h p Altezza misurata in qualsiasi punto del traversone per tutta la lunghezza ± 3 mm P Planarità del piano di appoggio della piastra o cuscinetto (il gradiente 1 mm massimo ammesso per una lunghezza di 150 mm è pari a 0,5 mm) I Inclinazione del piano di ferratura ± 0,25 t M A e D B e C E F Svergolamento relativo tra i piani di appoggio delle rotaie misurato utilizzando il calibro illustrato in allegato B Massa del traversone (variazione in rapporto alla massa teorica, che in ogni caso non dovrà mai essere inferiore al minimo prescritto) Tolleranze sulle dimensioni da verificare tra tutti i fori per il montaggio sul traversone della stessa piastra o cuscinetto Tolleranze sulle dimensioni da verificare tra tutti i fori per il montaggio sul traversone di piastre o cuscinetti diversi Distanza tra l ultimo foro per il montaggio sul traversone di piastre o cuscinetti e l estremità del manufatto Freccia verticale: una deviazione verticale massima di 2 mm in entrambe le direzioni è ammessa su un traversone di lunghezza di 4 m. I traversoni di lunghezza maggiore o minore devono essere controllati al fine di verificare che essi non eccedano una curvatura equivalente. Non è necessario verificare manufatti di lunghezza inferiore a 3,5 m 0,7 mm ± 5% ± 1 mm ± 1,5 mm ± 10 mm ± 2 mm Per le tolleranze non indicate si deve fare riferimento alla norma UNI EN Il Fornitore deve inoltre definire le quote e le relative tolleranze che devono essere rispettate per assicurare la corretta interfaccia con il sistema di manovra. II.5 FABBRICAZIONE Il Fornitore resta responsabile di tutti i materiali componenti utilizzati per la fabbricazione del prodotto. L acquisizione dei materiali componenti in regime di AQ non esonera il Fornitore dalle responsabilità derivanti dalla non rispondenza delle caratteristiche dichiarate per ogni singolo materiale utilizzato; per tutti i materiali deve essere predisposto un sistema di controllo in accettazione che deve essere approvato da RFI nell ambito dell approvazione del PdQ. La materia prima utilizzata per la realizzazione di ogni singolo componente, deve essere sempre accompagnata da una certificazione secondo norma UNI EN Nella relazione di fabbricazione che il Fornitore deve presentare a RFI di cui alla Parte III della presente STF, il Fornitore deve indicare per ogni singolo componente il tipo di certificazione richiesta per la materia prima.

15 15 di 32 A riguardo si prescrive che per i laminati in acciaio utilizzati deve essere richiesta una certificazione del tipo 3.1 riportante almeno le caratteristiche minime definite nella documentazione tecnica del fornitore, inoltre per ogni lotto di laminato utilizzato per la fabbricazione della struttura portante, deve essere eseguita a cura del Fornitore una prova di trazione completa. Le viti utilizzate devono essere conformi ai criteri definiti nella STF codifica RFI TCAR SF AR nell edizione in vigore, per le prove applicabili; il Fornitore deve definire tali prove nella documentazione tecnica presentata a RFI. Il Fornitore deve eseguire il controllo sul 100% della documentazione relativa alla materia prima. Sul prodotto, in posizione visibile, deve essere applicata una targa a disegno FS 800/01/001 ctg. 838/416, con scritte fotoincise recanti le indicazioni previste dalla specifica RFI DTCDNSSSTB SF IS Il Fornitore deve provvedere affinché il prodotto all atto della spedizione sia munito di un set di istruzioni per l installazione, l uso e la manutenzione del prodotto, secondo quanto indicato nella specifica RFI DTCDNSSSTB SF IS II.6 CONTROLLI SUL PRODOTTO PER LA PRODUZIONE DI SERIE La presente STF e la documentazione tecnica del Fornitore consegnata ad RFI nell ambito della omologazione del prodotto prevista al successivo punto III.1, costituiscono la documentazione di base per la realizzazione del prodotto nella produzione di serie. In tale documentazione il Fornitore deve stabilire i controlli sui singoli componenti e sul prodotto finito, in funzione dei materiali e dei processi produttivi adottati, definendo numerosità, modalità e criteri di accettazione delle prove eseguite relativamente a: verifiche in accettazione della materia prima e dei singoli componenti utilizzati controlli durante la produzione di serie dei singoli componenti controlli sul prodotto finito. Il prodotto deve essere realizzato conformemente ai prototipi realizzati per l omologazione di prodotto. Qualora durante i controlli non risultino rispettati i criteri di accettazione, il Fornitore deve provvedere all apertura di una non conformità che deve essere gestita in accordo a quanto previsto dalla Specifica di Assicurazione Qualità DI QUA SP AQ 004 e dal PdQ. Le risoluzioni di non conformità che non prevedono il pieno rispetto di tutti i requisiti previsti nella presente STF non possono essere adottate senza il preventivo benestare di RFI.

16 16 di 32 Il controllo dimensionale sul prodotto finito deve essere unitario; il prodotto è conforme se sono rispettati i requisiti dimensionali definiti al punto II.4. Sul prodotto inoltre deve essere verificata la qualità della eventuale protezione anticorrosione applicata, secondo quanto definito nel PFC. Per ogni singolo prodotto realizzato, deve essere predisposto un Dossier contenete tutte le registrazioni della qualità sia dei materiali componenti che del prodotto finito. II.7 GARANZIA La durata del periodo di garanzia è di 5 anni a partire dal 31 Dicembre dell'anno di consegna ad RFI, salvo diverse indicazioni previste in contratto.

17 III PARTE III 17 di 32 III.1 PROCEDURA DI OMOLOGAZIONE La procedura di omologazione si articola nelle seguenti fasi: presentazione della documentazione tecnica a RFI e relativo esame produzione alla presenza di RFI dei prototipi da sottoporre alle prove di laboratorio prove di laboratorio sui prototipi nulla osta all utilizzo del prodotto in esercizio per la sperimentazione del sistema di manovra sperimentazione in esercizio, relativa al prodotto completo di manovra secondo le fasi previste dalla specifica tecnica RFI DTCDNSSSTB SF IS omologazione del prodotto alla positiva conclusione di tutte le fasi precedenti. La fornitura di serie del prodotto è subordinata al preventivo conseguimento dell omologazione. I costi sostenuti da RFI per l omologazione, incluse le spese per viaggio e di logistica, ed i costi relativi alle prove cui il prodotto deve essere sottoposto, sono a totale carico del Fornitore. Qualora il Fornitore intenda modificare, in tutto o in parte, il prodotto, un componente, i processi produttivi o altro rispetto a quanto definito in fase di omologazione, deve chiedere autorizzazione ad RFI pena la revoca dell omologazione stessa. RFI si riserva di decidere: se accettare le modifiche proposte le eventuali prove a cui sottoporre nuovamente il prodotto; tali prove saranno a completo carico del Fornitore. RFI si riserva la facoltà di procedere in ogni momento all esecuzione di prove e verifiche atte ad accertare la qualità del prodotto. Il Fornitore deve fornire a RFI, all atto della richiesta dell omologazione del prodotto, la seguente documentazione: A. relazione di calcolo firmata dal progettista per la sua conservazione presso RFI B. verifiche strutturali sul sistema di attacco C. disegni costruttivi debitamente quotati del prodotto e del relativo sistema di attacco utilizzato D. relazione tecnica dettagliata sulla fabbricazione dei traversoni metallici comprendente:

18 1. la documentazione tecnica e disegni costruttivi relativa ai materiali componenti utilizzati 2. le attrezzature e l organizzazione per il controllo in accettazione dei materiali in ingresso 3. gli schemi di stivaggio del prodotto 4. documentazione relativa alle modalità di installazione, uso e manutenzione del prodotto 5. il PFC indicante almeno quanto segue: N delle macro-fasi del processo produttivo descrizione della macro-fase i documenti di riferimento della macro-fase indicazione della macro-fase W/H (Notificante o Vincolante) le prove o controlli previsti nelle varie fasi strumenti utilizzati per le prove o controlli la frequenza e la numerosità delle prove previste i valori di riferimento delle prove il responsabile addetto alle prove o controlli i documenti emessi a fronte delle prove previste. 18 di 32 Una volta esaminata tutta la documentazione da parte di RFI, il Fornitore potrà dare corso alla produzione dei campioni da sottoporre alle prove di laboratorio descritte al successivo al punto III.2. RFI assisterà alla fabbricazione dei campioni e tal scopo il Fornitore deve concordare in anticipo la data di produzione. Le prove di omologazione devono essere eseguite presso laboratori terzi accreditati ACCREDIA, o da enti facenti parte dell accordo di mutuo riconoscimento MRA ILAC, o qualificati da RFI. RFI si riserva di assistere a tutte o parte delle prove di laboratorio previste. Tutti i campioni destinati alle prove di laboratorio, devono essere realizzati in conformità al PFC del Fornitore, devono essere finiti di tutte le lavorazioni previste ed essere conformi a quanto definito nella documentazione tecnica presentata a RFI ed alla presente STF. RFI valuta, in funzione delle soluzioni progettuali adottate (ad esempio utilizzo di materassini sottotraversa, adozione di rivestimenti protettivi, utilizzo di nervature, ecc.), il livello di allestimento dei campioni da sottoporre a prova. III.2 PROVE DI LABORATORIO Sono le prove che definiscono la conformità ai requisiti prefissati in termini di prestazione da RFI per il traversone metallico cavo, e vengono di seguito definite. Le prove di laboratorio devono essere condotte su 3 traversoni del tipo installato in punta scambio per

19 scambi semplici, completi dei relativi organi di attacco. Tutti i risultati di prova devono soddisfare i criteri di accettazione di cui al successivo punto III di 32 III.2.1 Esame visivo e controlli non distruttivi Tutti i campioni devono essere sottoposti a esame visivo. Le superfici dei campioni, sulle saldature e nella eventuali zona della struttura portante del traversone ottenute per piegatura, devono essere verificate mediante controllo magnetoscopico o, in alternativa, con liquidi penetranti. È ammesso che detti controlli non distruttivi possano essere eseguiti dal Fornitore, in fase di realizzazione dei prototipi, alla presenza di RFI. Il personale addetto ai controlli non distruttivi deve essere qualificato e certificato secondo quanto previsto dalla norma UNI EN ISO III.2.2 Prove dimensionali I campioni devono essere sottoposti a controllo dimensionale per la verifica delle caratteristiche geometriche e della massa. III.2.3 Prove strutturali Sono le prove per la verifica strutturale dei traversoni metallici e di seguito nel dettaglio sono descritti montaggi, carichi e modalità di prova. III.2.4 Montaggi e carichi di prova III Prova nella sezione sottorotaia Lo schema per la prova con carico positivo sottorotaia è rappresentato in figura 4. Il carico Fr è applicato perpendicolarmente al piano di appoggio del traversone. L estremità del traversone dal lato opposto a quello di prova deve essere libero. L p in m L r in m L p < 0,349 0,3 0,350 L p < 0,399 0,4 0,400 L p < 0,449 0,5 L p 0,450 0,6 Tabella 1 - Valori di L r in relazione a L p

20 20 di 32 Legenda: 1. Appoggio indeformabile 2. Appoggio articolato (vedere allegato A per i dettagli) 3. Suola elastica (vedere allegato A per i dettagli) 4. Traversone 5. Piastra sottorotaia standard del sistema di attacco previsto 6. Eventuale cuneo di recupero della pendenza (vedere allegato A per i dettagli) 7. Sistema di attacco utilizzato Figura 4 Schema di prova sottorotaia con carico positivo

21 21 di 32 III Prova nella sezione di mezzeria Lo schema per la prova con carico negativo nella sezione di mezzeria è rappresentato in figura 5. Legenda: 1. Appoggio indeformabile 2. Appoggio articolato (vedere allegato A per i dettagli) 3. Suola elastica (vedere allegato A per i dettagli) 4. Traversone 5. Piastra sottorotaia standard del sistema di attacco previsto 6. Eventuale cuneo di recupero della pendenza (vedere allegato A per i dettagli) Figura 5 Schema di prova con carico negativo nella sezione di mezzeria

22 22 di 32 III Carichi di prova Fr o è calcolato per il montaggio di prova di figura 4 e dai valori indicati in tabella 2 utilizzando la seguente equazione: 4Mdr Fr o = [kn] Lr 0,1 Lr [m] Fr o [kn] 0,3 0,4 0,5 0,6 20 Md r 13,3 Md r 10 Md r 8 Md r Tabella 2- Valori di Fr o in rapporto a Lr Fc on è calcolato per il montaggio di prova di figura 5 utilizzando la seguente equazione: 4Md cn Fc on = [kn] Lc 0,1 Per la prova dinamica si devono assumere come valore di carico Fr u i seguenti parametri: 1. prova dinamica sottorotaia Fr u = 50kN 2. prova dinamica in mezzeria Fr u = 0,25 x Fc on kn

23 23 di 32 III.2.5 Procedura di prova III Prova dinamica nella sezione sottorotaia e di mezzeria La procedura di prova dinamica nelle sezioni sottorotaia e di mezzeria è rappresentata in figura 6. (Fc Bn ) (Fc rn ) (Fc on ) Minuto max Legenda: 1. Carico 2. Tempo 3. Frequenza dei cicli (f) tra 2 Hz e 5 Hz per 2 milioni di cicli 4. Il primo ciclo di prova è sino al valore: sottorotaia Fr r = 2x Fr o mezzeria Fc rn = 2x Fco n (Fc on ) Legenda: 1. Carico 2. Tempo 2 Figura 6 Procedura di prova dinamica sottorotaia ed in mezzeria

24 24 di 32 III.2.6 Prova di isolamento elettrico Il traversone completo del sistema di attacco deve essere sottoposto a prova per la determinazione dell isolamento elettrico. La prova sarà eseguita su un traversone e due tronconi di rotaia (circa cm) ben serrati sul piano di ferratura con il sistema di attacco. La prova sarà condotta con le modalità definite nella norma EN III.2.7 Prova dinamica sul sistema di attacco La prova è mirata a verificare il sistema di attacco e gli effetti locali dei carichi applicati. Il traversone, per l esecuzione della prova, deve essere allestito con tutti i componenti, compresi i dispositivi di manovra e controllo. La prova consiste nel sottoporre ciascuno dei due spezzoni di rotaia montati sul traversone ad un carico variabile in modo sinusoidale tra 10 e 250 kn per tre milioni di cicli. Il metodo di prova è definito nella norma EN Deve essere misurato lo scartamento all inizio e al termine della prova. In figura 7 sono definiti i carichi di prova. Figura 7 Carichi di prova per prova dinamica sul sistema di attacco

25 25 di 32 III.3 NUMEROSITÀ E CRITERI DI ACCETTAZIONE DELLE PROVE DI LABORATORIO III.3.1 Prove dimensionali I controlli dimensionali devono essere condotti su tutti i traversoni. I prodotti devono risultare conformi ai disegni del Fornitore consegnati ad RFI. Devono essere rispettate le tolleranze previste al punto II.4 di cui alla presente STF. Un traversone deve essere sottoposto al controllo della massa, che deve essere conforme a quanto previsto al punto II.4 della presente STF. III.3.2 Prova dinamica sezione sottorotaia La prova deve essere condotta su una sezione sottorotaia di un traversone, secondo lo schema di carico riportato in Figura 4, secondo la procedura di Figura 6. I criteri di accettazione dopo 2 x 10 6 cicli sono: 1. dopo 2 x 10 6 cicli non sono ammesse lesioni, cricche o deformazioni permanenti 2. al termine della prova, dopo l aumento del carico nella sezione sottorotaia in modo continuo con 120 kn/ minuto max, da 0 kn fino a Fr B =2,5 x Fr o, non sono ammesse lesioni, cricche o deformazioni permanenti; le saldature devono essere controllate visivamente e ai liquidi penetranti. III.3.3 Prova dinamica sezione di mezzeria La prova deve essere condotta sulla sezione di mezzeria di un traversone, secondo lo schema di carico riportato in Figura 5, secondo la procedura di Figura 6. I criteri di accettazione dopo 2 x 10 6 cicli sono: 1. dopo 2 x 10 6 cicli non sono ammesse lesioni, cricche o deformazioni permanenti 2. al termine della prova, dopo l aumento del carico nella sezione di mezzeria in modo continuo con 120 kn/ minuto max, da 0 kn fino a Fc Bn =2,5 x Fc on, non sono ammesse lesioni, cricche o deformazioni permanenti; le saldature devono essere controllate visivamente e ai liquidi penetranti.

26 26 di 32 III.3.4 Prova di isolamento elettrico La prova deve essere condotta sul terzo traversone, prima della prova dinamica sugli attacchi; l esito della prova è considerato positivo se il valore ottenuto è 5 kω. III.3.5 Prova dinamica sul sistema di attacco La prova deve essere condotta sul terzo traversone. Rimossi i carichi i criteri di accettazione dopo 3 x 10 6 cicli sono: assenza di danneggiamenti agli organi di attacco o al traversone; le saldature devono essere controllate visivamente e ai liquidi penetranti. La variazione di scartamento tra inizio e fine prova non deve superare 2 mm. III.4 SPERIMENTAZIONE DEL PRODOTTO IN ESERCIZIO I risultati relativi alle prove di laboratorio devono essere consegnati a RFI che, dopo opportuno esame, emette il proprio nulla osta all utilizzo del prodotto in esercizio per la sperimentazione del sistema di manovra. La sperimentazione in esercizio del prodotto, completo di manovra, è effettuata secondo le fasi previste dalla specifica tecnica RFI DTCDNSSSTB SF IS Durante tali fasi tre traversoni, individuati tra quelli posti in opera, sono oggetto delle seguenti attività di sperimentazione, per un periodo di un anno. Durante la sperimentazione devono essere eseguite verifiche con cadenza trimestrale, fatta salva la necessità di intensificare i controlli in caso di anormalità. All atto della messa in opera dei tre traversoni deve essere marcata la posizione della suola dei contraghi, allo scopo di poter individuare e misurare eventuali assestamenti della posizione del contrago nella sede di alloggiamento sul traversone. Durante le visite deve essere verificata e registrata: la presenza, integrità e corretto assemblaggio di tutti i componenti eventuali assestamenti di posizione dei contraghi eventuali anormalità o danneggiamenti eventuali problemi riscontrati all atto delle operazioni di manutenzione sullo scambio anormalità sullo scartamento in punta scambio, attribuibile al prodotto. Le suddette attività devono essere eseguite da personale RFI della competente Direzione Territoriale Produzione. La DTP individua il responsabile della sperimentazione.

27 27 di 32 La registrazione dei controlli, su ciascuno dei tre traversoni, deve contenere le seguenti informazioni: sito di installazione, tipo di apparecchio del binario, data di posa in opera e di rimozione, tonnellaggio cumulato, esito delle attività di verifica trimestrale, eventuali anomalie riscontrate. Per la registrazione deve esse utilizzato l apposito modello fornito in allegato C della presente STF. Al termine della sperimentazione i tre traversoni devono essere tolti d opera e sottoposti a controllo visivo in laboratorio, una volta rimossi i dispositivi di manovra e controllo. Non sono ammesse lesioni, cricche o deformazioni permanenti sul traversone o sui relativi componenti; le saldature devono essere controllate visivamente e attraverso controlli magnetoscopici o, in alternativa, con i liquidi penetranti; il personale addetto ai controlli non distruttivi deve essere qualificato e certificato secondo quanto previsto dalla norma UNI EN ISO III.5 OMOLOGAZIONE DEL PRODOTTO Alla positiva conclusione della sperimentazione in esercizio sopra descritta e completata positivamente la sperimentazione in esercizio secondo le fasi previste dalla specifica tecnica RFI DTCDNSSSTB SF IS , verrà emesso l attestato di omologazione del prodotto. III.6 REVOCA DELL OMOLOGAZIONE L omologazione del prodotto può essere revocata da RFI in qualunque momento, per motivi quali: modifiche non comunicate ad RFI sul prodotto, su un componente, ai processi produttivi o ad altro rispetto a quanto definito in fase di omologazione accertamento, da parte di RFI, di inconvenienti gravi o ripetuti verifiche, sul prodotto e/o sul processo, che riportino valutazioni insufficienti scostamenti significativi dallo standard qualitativo del prodotto.

28 IV PARTE IV IV.1 ALLEGATO A - PIANO DETTAGLIATO DEI MONTAGGI DI PROVA Nel presente allegato sono illustrati i dettagli relativi ai montaggi delle apparecchiature di prova 28 di 32 IV.1.1 Supporto articolato Tutte le dimensioni sono espresse in millimetri Figura A.1 Supporto articolato Legenda: 1) Lunghezza minima = larghezza inferiore del traversone al livello del piano di appoggio della rotaia + 20 mm 2) Lubrificazione di qualità «estrema pressione» Acciaio: Durezza Brinell minima HBW > 240 Tolleranze generali: ± 0,1 mm

29 29 di 32 IV.1.2 Piastra elastica Tutte le dimensioni sono espresse in millimetri Legenda: Figura A.2 Piastra elastica 1) Lunghezza minima = larghezza inferiore del traversone al livello del piano di appoggio della rotaia + 20 mm Materiale: elastomero Rigidità statica misurata tra 0,3 Mpa e 2 Mpa: 1 C 4 N/mm 3

30 30 di 32 IV.1.3 Cuneo di raccordo della pendenza Tutte le dimensioni sono espresse in millimetri Figura A.3 Cuneo di raccordo della pendenza Legenda: 1) Lunghezza minima = larghezza della piastra standard + 20 mm i = inclinazione del piano di appoggio della rotaia Acciaio: Durezza Brinell minima HBW > 240 Tolleranze generali: ± 0,1 mm

31 31 di 32 IV.2 ALLEGATO B CALIBRO PER LA MISURAZIONE DELLO SVERGOLAMENTO Tutte le dimensioni sono espresse in millimetri Legenda: Figura B.1 Calibro per il controllo dello svergolamento 1) L c = distanza tra gli assi del piano di appoggio della rotaia

32 32 di 32 IV.3 ALLEGATO C MODELLO DI REGISTRAZIONE CONTROLLI Modello per la registrazione dei controlli in linea su traversoni metallici in fase di sperimentazione DTP: Sede Tecnica: Sito di sperimentazione: Deviatoio tipo: Deviatoio n Dati identificativi del traversone metallico n Ditta fornitrice: data di installazione: data di rimozione : Tipo di controllo primo trimerstre (1) secondo trimerstre (2) terzo trimerstre (3) quarto trimerstre (4) C NC C NC C NC C NC presenza, integrità e corretto assemblaggio di tutti i componenti assestamento posizione del contragho retto (conforme se fino a 1 mm) assestamento posizione del contragho curvo (conforme se fino a 1 mm) anormalità o danneggiamenti (conforme se assenti) problemi a seguito delle operazione di manutenzione sullo scambio (conforme se assenti) anomalie rilevate sullo scartamento in punta scambio attribuibili al prodotto ( conforme per variazione fino a 2 mm) Tonnellaggio totale accumulato C = conforme NC = non conforme Barrare la relativa casella Osservazioni relative alle anomalie riscontrate data firma del responsabile della sperimentazione

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