Convegno Che aria respiriamo? Inquinamento atmosferico e salute

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1 Convegno Che aria respiriamo? Inquinamento atmosferico e salute Cause e rischi ambientali dell inquinamento atmosferico e possibili tecniche di mitigazione Dr. Renzo Biancotto Verona,

2 Inquinamento atmosferico e salute OUTDOOR - Sostanze climalteranti - Sostanze che degradano la Qualità dell Aria INDOOR (ambienti confinati di vita e di lavoro) Contaminanti dell atmosfera - PRIMARI o SECONDARI - di origine ANTROPICA O NATURALE

3 Inquinamento atmosferico outdoor - Sostanze Gas ad effetto serra (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi, esafluoruro di zolfo) Sostanze acidificanti (Ossidi di Zolfo, Ossidi di Azoto, Ammoniaca) Precursori dell Ozono troposferico (Ossidi di Azoto e Composti Organici Volatili Non-Metanici) Materiale Particolato Monossido di carbonio Benzene Composti Organici Persistenti (IPA, Diossine/Furani e PCB, ) Metalli pesanti (Cd, As, Hg, Pb, Ni, Cr, Cu, Zn, Se, )

4 Unione Europea (fino al 2020) Sesto Programma di Azione per l Ambiente La normativa europea (che gli stati membri devono recepire): - uniforma metodologie di misura e criteri di valutazione della Qualità dell Aria, rendendo comparabili i dati su scala internazionale; - stabilisce come si controlla la QA (numero e tipo di stazioni fisse, frequenze di campionamento, misure sporadiche con laboratori mobili, determinazioni deduttive, ) - punta ad armonizzare il risanamento della QA con le misure di riduzione delle emissioni ai fini della strategia sui gas climalteranti.

5 Obiettivo della strategia Europa 2020 in tema di cambiamenti climatici e sostenibilità energetica riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al % del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili aumento del 20% dell'efficienza energetica

6 Il livello nazionale e regionale Lo Stato promulga la normativa nazionale di riferimento, recependo le indicazioni della normativa europea; Ogni Regione adotta ed approva il proprio Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell Atmosfera; Ogni Agenzia Ambientale (ARPA) svolge l attività di monitoraggio e valutazione della Qualità dell Aria.

7 La valutazione della qualità dell aria è un processo integrato Analisi dei dati di qualità dell aria Quali sono i principali inquinanti critici? Inventario delle emissioni Quali sono le principali sorgenti emissive per ogni inquinante? Modellistica ambientale Quali sono gli impatti di una sorgente specifica su una determinata area? Piano di qualità dell aria Misure e politiche atte al risanamento della qualità dell aria

8 Qualità dell Aria: Inquinanti normati (D.Lgs. 155/2010 di recepimento della Direttiva Europea 2008/50/CE del 21 maggio 2008) SO X (SO 2, SO 3 ) NO x (NO, NO 2 ) CO, O 3 C 6 H 6 PM 10, PM 2,5 As, Cd, Ni, Pb, Hg B(a)P

9 Zonizzazione del Veneto ai sensi del D.Lgs.155/2010 D.G.R. 2130/2012 (con efficacia dal 1/1/2013)

10 ARPAV - Ubicazione delle stazioni di monitoraggio della qualità dell aria. (Sono indicate in blu le 32 stazioni appartenenti al Programma di Valutazione regionale, in azzurro le stazioni in convenzione con gli Enti Locali e in rosso quelle in convenzione con aziende private.) Tipologia delle Stazioni: Fondo, Traffico, Industriale Urbane, Suburbane, Rurali

11 SO 2, CO e C 6 H 6 nell anno 2014 Per il biossido di zolfo (SO 2 ) non vi sono stati superamenti della soglia di allarme di 500 μg/m 3, né superamenti del valore limite orario (350 μg/m 3 ) e del valore limite giornaliero (125 μg/m 3 ). Il biossido di zolfo si conferma un inquinante primario non critico; ciò grazie soprattutto ai sistemi di abbattimento delle emissioni nelle centrali termoelettriche e negli impianti produttivi, alle sostanziali modifiche dei combustibili avvenute negli ultimi decenni (da gasolio a metano, oltre alla riduzione del tenore di zolfo in tutti i combustibili, in particolare nei combustibili diesel). Analogamente non destano preoccupazione le concentrazioni di monossido di carbonio (CO) rilevate a livello regionale: in tutti i punti di campionamento non ci sono stati superamenti del limite di 10 mg/m 3, calcolato come valore massimo giornaliero su medie mobili di 8 ore. Le concentrazioni medie annuali di Benzene sono di molto inferiori al valore limite di 5.0 μg/m 3 e sono anche al di sotto della soglia di valutazione inferiore (2.0 µg/m 3 ) in tutti i punti di campionamento.

12 NO x Gli Ossidi di Azoto di maggior rilievo sono NO ed NO 2 (contribuiscono, in misura inferiore agli SO x, alle piogge acide ). Su scala globale si stima che le emissioni di ossidi di azoto naturali ed antropogeniche siano dello stesso ordine di grandezza (circa 200 milioni di tonnellate). Le sorgenti naturali sono principalmente costituite dalle decomposizioni organiche anaerobiche; inoltre anche l azione di fulmini, incendi, vulcani. La principale fonte antropogenica di ossido di azoto sono i processi di combustione ad alta temperatura (soprattutto quando seguiti da rapido raffreddamento dei gas prodotti). Le principali fonti emissive di ossidi di azoto sono: - il traffico veicolare, - le centrali termoelettriche e gli impianti termici, - gli impianti di produzione dei fertilizzanti azotati, - i processi di produzione e di utilizzo dell acido nitrico (ad esempio la dissoluzione di metalli). In generale i motori diesel emettono più NO x e PM rispetto ai motori a benzina, questi ultimi però emettono più CO ed Idrocarburi.

13 µg/m 3 Andamento medie annuali di NO 2 - Periodo Stazioni di traffico/industriali e fondo Stazioni di traffico/industriali Stazioni di fondo Valore limite Medie annuali di biossido di azoto nelle stazioni di tipologia traffico/industriale e di fondo, durante il periodo , calcolate sull intera Regione del Veneto.

14 70 Andamento medie annuali di PM10 - Periodo Stazioni di traffico/industriali e background (fondo) µg/m Stazioni di background Stazioni di traffico/industriali Valore limite

15 Numero superamenti PM10 Confronto superamenti Valore Limite giornaliero Triennio Superamenti consentiti PD_Arcella PD_Mandria PD_Granze Parco Colli Euganei Este RO_Centro VR_Borgo Milano VR_Cason Legnago San Bonifacio Boscochiesanuova BL_città Area Feltrina Pieve d'alpago TV_Via Lancieri Conegliano Mansuè VI_Quartiere Italia VE_Parco Bissuola VE_Sacca Fisola VE_Via Tagliamento

16 BL-città Area feltrina PD-Mandria RO-Centro TV-Via Lancieri Conegliano Mansuè VR-Cason VI-Q.Italia Bassano del Grappa VE-Parco Bissuola VE- Malcontenta S.Donà di Piave µg/m 3 40 Andamento medie annuali di PM2.5 Periodo BL PD RO TV VR VI VE Valore limite (al 2015) VL+MDT(2014) SVS SVI Medie annuali di PM2.5 durante il periodo

17 Evoluzione della composizione (speciazione) del PM10 in differenti condizioni meteorologiche incognito 34% Concordia Sagittaria - 25/02/06 incognito 44% carbonio totale 27% Concordia Sagittaria - 28/02/06 Fluoruri 0,10% Cloruri 0,7% Calcio 0,9% Potassio 0,6% Magnesio 0,2% Nitrati 9% Fluoruri 0% Nitrati 4% Solfati 10% Sodio 2% Cloruri Ammonio 1% 10% Solfati 18% Giornate di crescita del PM10: cala % il C tot (che contiene anche il termine primario) crescono % i nitrati (secondari) carbonio totale 62% incognito 33% Noale - 25/02/06 incognito 10% Noale - 28/02/06 Fluoruri 0,7% Cloruri 4% Nitrati 6% Solfati 6% Sodio Ammonio 0,8% 3% Calcio 5% Magnesio Potassio 1% 1% Fluoruri 0,02% Cloruri 0,2% Nitrati 11% carbonio totale 22% incognito 24% carbonio totale 26% Calcio 1,3% Magnesio 0,1% Potassio 0,9% Concordia Sagittaria - 3/03/06 Fluoruri 0,06% Cloruri 2% Calcio Potassio 1% 1% Magnesio 0,3% Ammonio 12% Ammonio 13% Nitrati 24% Sodio 1% Sodio 1% Solfati 9% Il sito di traffico ha valori % più elevati di C totale, IPA (tra cui il B(g,h,i)P e più bassi di Nitrati, Solfati, Ammonio carbonio totale 39% carbonio totale 33% Noale - 3/03/06 Calcio 6% Magnesio 1% Ammonio 4% Ammonio 3% Solfati 7% Potassio 0,4% incognito Fluoruri 34% Cloruri 0,03% 0,8% Calcio 4,3% Magnesio 0,7% Potassio 0,5% Solfati 4% Sodio 0,4% Nitrati 18% Sodio 0,4%

18 Fondo rurale - ingrandimento 14000x Il sito di traffico è il più diverso; il sito sottovento al polo industriale mostra una particella probabilmente derivante da processi di fusione Fondo urbano - ingrandimento 10300x Hot Spot Traffico - ingrandimento 10000x Sito industriale - ingrandimento 12200x

19 Tutte le sorgenti emissive concorrono alla produzione di PM10 nel box della pianura padana, limitato verso l alto dall altezza dello strato di rimescolamento Parametri meteorologici favorevoli alla dispersione degli inquinanti: Altezza del PBL Velocità del vento Precipitazioni

20 Anno 2014 Diagramma circolare con frequenza di casi di vento e pioggia nelle diverse classi. Rosso poco dispersivo, arancio abbastanza dispersivo e verde molto dispersivo.

21 PD-Arcella PD-Mandria S.Giustina in Colle PD-Granze VR-Cason BL-città Area feltrina RO-Borsea Badia Polesine TV-Via Lancieri VI-Quartiere Italia Schio VE-Parco Bissuola ng/m 3 Andamento medie annuali di benzo(a)pirene - Periodo PD VR BL RO TV VI VE Valore obiettivo Confronto tra le medie annuali di benzo(a)pirene nel quinquennio

22 PD-Arcella PD-Mandria PD-Granze S.Giustina in Colle VR-Cason Badia Polesine RO-Borsea Area Feltrina TV-Via Lancieri VI-Quartiere Italia Schio VE-Parco Bissuola VE- Malcontenta VE-Sacca Fisola ng/m 3 Confronto medie annuali Arsenico Periodo PD VR RO BL TV VI VE Valore obiettivo SVI SVS Confronto tra le medie annuali di arsenico nel periodo

23 PD-Arcella PD-Mandria PD-Granze S.Giustina in Colle VR-Cason Badia Polesine RO-Borsea Area Feltrina TV-Via Lancieri VI-Quartiere Italia Schio VE-Parco Bissuola VE- Malcontenta VE-Sacca Fisola ng/m 3 Confronto medie annuali Cadmio Periodo PD VR RO BL TV VI VE Valore obiettivo SVI SVS Confronto tra le medie annuali di cadmio nel periodo

24 OZONO (O 3 ) nel 2014 In nessuna stazione si è verificato il superamento della soglia di allarme (240 µg/m 3 ), definita come il livello oltre il quale vi è un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata. La soglia di informazione (180 μg/m 3 ) viene definita come il livello oltre il quale vi è un rischio per la salute umana, in caso di esposizione di breve durata, per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione. Raggiunta tale soglia è necessario comunicare al pubblico una serie dettagliata di informazioni inerenti il luogo, l ora del superamento, le previsioni per la giornata successiva e le precauzioni da seguire per minimizzare gli effetti di tale inquinante. Mediamente nella regione si sono registrati 13 superamenti orari della soglia, con valori più elevati in montagna. Superamento in molte stazioni degli obiettivi a lungo termine per la protezione della vegetazione e per la protezione della salute umana (25 gg/anno, come media su 3 anni, con superamento di 120 μg/m 3 della media mobile su 8 h/g).

25 Annuario ISPRA - Indicatori di Pressione Trend delle EMISSIONI a livello Nazionale tra 1990 e 2013: Per i Gas ad effetto serra : riduzione del 16,1% Per le sostanze acidificanti : riduzione del 64,2% Per i precursori dell Ozono troposferico : riduzione di poco inferiore al 60%, specie nei trasporti Per il particolato inalabile (PM10): riduzione del 17% (però quasi triplicate le emissioni da combustione non industriale per utilizzo del riscaldamento a legna) Per il monossido di carbonio: riduzione del 63%, soprattutto grazie al rinnovo del parco veicolare Per il benzene: riduzione di poco inferiore al 90%, specie nei trasporti Per i Composti Organici Persistenti: andamento variabile: diossine e furani diminuiscono complessivamente del 41%, mentre IPA quasi stazionari Per i metalli pesanti: riduzione per Cd, Hg, Pb; per Cr (-50,5%), per Ni (-75,5%), per Rame (-11,3%), per Zinco (-8,2%); aumento per As (+20,6%) e Se (+6,6%)

26 M08; 16% M07; 52% M09; 0% M10; 1% M11; 0% M01; 5% M02; 8% Ossidi di azoto - NOx M06; 0% M04; 3% M03; 15% INEMAR VENETO 2010-DEF Macrosettore CORINAIR M01 M02 M03 M04 M05 M06 M07 M08 M09 M10 M11 Descrizione Combustione Energia e industria di trasformazione Combustione Non industriale Combustione Industria Processi Produttivi Estrazione, distribuzione combustibili fossili / geotermico Uso di solventi Trasporti Stradali Altre Sorgenti Mobili Trattamento e Smaltimento Rifiuti Agricoltura Altre sorgenti di Emissione ed Assorbimenti

27 M02; 70% M03; 1% M04; 1% M06; 0% M07; 18% Polveri fini - PM2.5 M01; 0% M11; 2% M10; 2% M09; 0% M08; 6% INEMAR VENETO 2010-DEF Macrosettore CORINAIR M01 M02 M03 M04 M05 M06 M07 M08 M09 M10 M11 Descrizione Combustione Energia e industria di trasformazione Combustione Non industriale Combustione Industria Processi Produttivi Estrazione, distribuzione combustibili fossili / geotermico Uso di solventi Trasporti Stradali Altre Sorgenti Mobili Trattamento e Smaltimento Rifiuti Agricoltura Altre sorgenti di Emissione ed Assorbimenti

28 Stima delle emissioni di IPA a livello regionale nel 2010 IPA - dati ISPRA 2010, regione Veneto 0% 9% 0% 8% 1% 0% 11% M01 - Prod.ne energia e trasformazione comb.li M02 - Combustione non industriale M03 - Combustione nell'industria M04 - Processi produttivi M05 - Estrazione e distribuzione combustibili M06 - Uso di solventi 0% M07 - Trasporto su strada (agg 29/10/14) M08 - Altre sorgenti mobili e macchinari M09 - Trattamento e smaltimento rifiuti 71% M10 - Agricoltura M11 - Altre sorgenti e assorbimenti Le emissioni di IPA del macrosettore M02 sono attribuite per il 94% alla combustione di biomasse in impianti residenziali, mentre per quelle del Macrosettore M09 una percentuale del 98% è attribuita all incenerimento di rifiuti agricoli.

29 Diossine e Furani Il termine generico diossina viene spesso utilizzato anche come sinonimo della 2,3,7,8-tetraclorodibenzodiossina (TCDD), cioè del congenere maggiormente tossico, riconosciuto quale possibile cancerogeno per l uomo e classificato tra il gruppo 1 dall Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC, 1987; 1997). Le diossine sono dei sottoprodotti indesiderati di reazioni che coinvolgono processi chimici e/o di combustione (per temperature tipicamente comprese tra 200 e 500 C e comunque sempre generalmente inferiori ai 900 C) in cui vi è presenza di composti organici clorurati (ed ossigeno). La principale via di esposizione per l uomo avviene attraverso l ingestione di alimenti ad alto tenore lipidico

30 Tra i processi chimici emergono quelli di produzione delle plastiche, dei pesticidi e dei diserbanti clorurati, di sbiancamento della carta, nelle raffinerie e nella produzione degli oli combustibili. Altre fonti di emissione sono le combustioni incontrollate (incendi accidentali), le combustioni controllate di rifiuti solidi urbani (incenerimento), la produzione di energia, i processi produttivi dei metalli, l utilizzo di oli combustibili nei più diversi settori produttivi, i trasporti (utilizzo di combustibili che contengono composti clorurati), la combustione di legno trattato ed anche naturale (non trattato, contenente NaCl). Il contributo a livello regionale della combustione in ambito civile di biomassa per PCDD/F (diossine e furani) si aggira attorno all 11%. Abbondanza relativa dei vari congeneri dà l impronta, che può fornire informazioni sulla fonte emissiva.

31 MATERIALE PARTICOLATO

32 PARTICELLE ULTRAFINI e NANOPARTICELLE Gli aerosol ultrafini sono un sistema dinamico: si formano per nucleazione, crescono per condensazione e, migrando sotto l'azione dei moti browniani si uniscono tra loro creando particelle più grosse (coagulazione) o vengono catturati dalle superfici e in particolare dalla superficie delle particelle più grandi, processo chiamato scavenging. Tenuto conto delle loro piccolissime dimensioni, le nanoparticelle possiedono una superficie molto estesa rispetto alla massa e un'elevata mobilità. Questo le rende altamente reattive nei confronti dell ambiente in cui si trovano. I potenziali rischi sono legati in primo luogo ai loro effetti sul corpo umano. Solitamente il particolato fine penetra nel corpo umano soprattutto attraverso le vie respiratorie. Un aspetto importante delle nanoparticelle è la traslocazione, ovvero la capacità di penetrare attraverso i tessuti. È stato dimostrato che le nanoparticelle inalate sono in grado di passare dagli alveoli polmonari nel sangue. Le ricerche sperimentali hanno inoltre mostrato un passaggio di nanoparticelle attraverso la cute e il nervo olfattivo fino al sistema nervoso centrale. La superficie estesa delle nanoparticelle può assorbire delle sostanze pericolose che vengono trasportate nelle cellule dove poi possono rilasciare il loro effetto tossico.

33 Source Apportionment of Atmospheric Pollutants Per valutare le priorità negli interventi è utile considerare, oltre alle torte degli inquinanti primari emessi dai vari macrosettori, il contributo degli stessi a determinare gli effettivi livelli di concentrazione atmosferica dei vari inquinanti. Per questo si usano modelli matematici in grado di stimare concentrazioni in aria e deposizioni al suolo dei diversi inquinanti, tenendo conto delle specifiche condizioni meteorologiche e delle reazioni chimiche che avvengono in atmosfera. Il modello più usato da ARPAV è CAMx v. 4.0 (US-EPA): modello euleriano fotochimico di trasporto e deposizione; esso valuta le condizioni al contorno tramite il modello CHIMERE dell agenzia francese INERIS e stima i campi meteorologici con il modello diagnostico CALMET (US-EPA) applicandolo ai dati delle stazioni meteorologiche di ARPAV.

34 EMISSIONI (entro le bocche di porto, all interno del territorio comunale) (in input al modello fotochimico CAMx) Contributo del traffico portuale ed acqueo locale alla qualità dell aria (studio APICE -2011). Ripartizione % delle emissioni annuali di PM2.5 nel Comune di Venezia (fonte: progetto APICE 2010/11) Anno 2011 PM (PM 10 =PM 2.5 ) (t/anno) NO x (t/anno) SO 2 (t/anno) Manovra e stazionamento Grandi Navi passeggeri (> gt) Manovra e stazionamento altre navi passeggeri solo via Lido Manovra e stazionamento altre navi (principalmente merci e miste) Totale Porto Traffico acqueo locale (mezzi pubblici e privati) Traffico portuale commerciale (M8) 19% Traffico portuale passeggeri (M8) 12% Traffico acqueo locale (M8) 14% Altro (M9-M10-M11) 1% Produzione di energia (M1) 20% Altri trasporti (M8) 2% Trasporto stradale (M7) 15% Riscaldamenti domestici (M2), 5% Industria (M3-M4-M6) 12%

35 Contributo del traffico portuale ed acqueo locale alla qualità dell aria (studio APICE ). IMMISSIONI (output del modello fotochimico CAMx) PERIODO ESTIVO (giugno agosto 2011) vento principalmente dal 1 e 2 quadrante a Sacca Fisola il contributo del solo traffico portuale sulle concentrazioni di PM2.5 è pari a circa 8% a Sacca Fisola le altre sorgenti emissive presenti nell area del nord-est italiano contribuiscono per circa il 36% a Sacca Fisola tutte le sorgenti esistenti al di fuori dell area del nord-est italiano (boundary conditions) e le sorgenti di origine naturale contano per oltre il 50% Nel Comune di Venezia i massimi si stimano in prossimità dell area industriale di Porto Marghera, in cui il contributo del traffico portuale aumenta fino al 15% circa. Si ricorda che nel periodo estivo i livelli di concentrazione di PM10 misurati e stimati con il modello sono ampiamente inferiori al limite giornaliero di protezione della salute e che il PM2.5 è mediamente pari al 75% del PM10.

36 Obiettivi strategici del PRTRA del Veneto (adottato con DGR 2872 del 28/12/2012) Gli obiettivi strategici prendono spunto dalle situazioni di superamento, per taluni inquinanti atmosferici, dei rispettivi valori limite, valori obiettivo e soglie indicati nel Decreto Legislativo n. 155/2010 di attuazione della Direttiva 2008/50/CE, in riferimento a zone o ad aree di superamento individuate sul territorio regionale. Gli obiettivi strategici sono i seguenti: 1. Raggiungimento del valore limite annuale e giornaliero per il PM10 2. Raggiungimento del valore limite annuale per il PM Raggiungimento del valore limite annuale per il biossido di azoto NO 2 4. Conseguimento del valore obiettivo e dell obiettivo a lungo termine per l ozono O 3 5. Conseguimento del valore obiettivo per il benzo(a)pirene 6. Contribuire al conseguimento dell'obiettivo nazionale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

37 PRTRA Veneto: Le azioni implementate Contributi per lo svecchiamento degli impianti di riscaldamento a biomasse Implementazione delle conoscenze sulla diffusione dell'utilizzo delle biomasse in ambito domestico nel Veneto Riduzione dei consumi energetici e efficientamento degli edifici pubblici Miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici pubblici Risparmio energetico illuminazione pubblica Incentivazione della mobilità ciclabile Reti di ricarica dedicate ai veicoli elettrici Rottamazione auto Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti nelle imprese

38 Obiettivi operativi del PRTRA (Settori ove sviluppare le azioni del Piano) A1 - Utilizzazione delle biomasse in impianti industriali A2 - Utilizzazione delle biomasse in piccoli impianti civili e combustioni incontrollate A3 - Risollevamento ed emissioni non motoristiche da traffico A4 - Settore industriale: margini di intervento sui piccoli impianti A5 - Contenimento dell inquinamento industriale e da impianti di produzione energetica A6 - Interventi di riconversione del patrimonio edilizio in funzione del risparmio energetico A7 - Interventi sul trasporto passeggeri A8 - Interventi sul trasporto merci e multi modalità A9 - Interventi su agricoltura ed ammoniaca A10 - Emissioni da cantieri di costruzione civili e di grandi infrastrutture

39 Sottoscrizione dell Accordo di Bacino Padano 19 dicembre 2013 Accordo ratificato dalla Regione Veneto con DGR n. 2811/2013. Hanno sottoscritto l accordo: Ministero dell Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Ministero della Salute; Regioni: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Valle D Aosta, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano. Con l accordo, tutte Ie parti si impegnano a realizzare interventi negli ambiti considerati maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti: Combustione di biomasse in impianti industriali e civili Trasporto merci Trasporto passeggeri Riscaldamento e risparmio energetico edilizio Industria e produzione di energia Agricoltura Traffico ed emissioni non motoristiche

40 Azioni condivise dalle regioni e province autonome dell area padana Omogeneizzare le misure di emergenza per fronteggiare gli episodi acuti di inquinamento (traffico, riscaldamento, attività produttive ed energetiche, ); - incentivare il processo di inserimento sul mercato di veicoli a minore impatto ambientale (metano, GPL, ibridi, elettrici, idrogeno, ecc.); - utilizzare ed implementare congiuntamente l inventario regionale delle emissioni basato sul database INEMAR, nonché armonizzare i sistemi di rilevamento della qualità dell aria; - incentivare e sviluppare la rete di distributori di carburante a minore impatto ambientale (metano, GPL, idrogeno, ecc.); - promuovere e sostenere il trasporto pubblico locale (TPL) con la sostituzione dei mezzi più obsoleti ed inquinanti con mezzi a metano, GPL o elettrici nonché con l adeguamento dei più recenti mezzi a gasolio con idonei sistemi di filtri anti-particolato; - definire misure comuni a medio-lungo termine per la riduzione delle emissioni in atmosfera dovute alla climatizzazione degli ambienti, anche stimolando il risparmio energetico e le migliori prestazioni in ambito civile; definire ed adottare limitazioni progressive della circolazione dei veicoli più inquinanti, allo scopo di accelerare il rinnovo del parco circolante e di orientare il mercato verso veicoli a minore impatto; - promuovere ed agevolare l installazione dei filtri antiparticolato, e di analoghi dispositivi per la riduzione delle emissioni, sui veicoli nuovi e progressivamente su quelli circolanti; - definire ed adottare forme di regolamentazione per l utilizzo dei combustibili, incluse le biomasse legnose per riscaldamento, per le quali si intende richiedere la diffusione di soluzioni tecnologiche migliorative; - definire ed adottare standard emissivi comuni per le attività produttive e per le sorgenti civili, nell ambito dell autonomia concessa agli Enti firmatari dalla normativa nazionale vigente;

41 Grazie per l attenzione Un ringraziamento alle Agenzie Ambientali, ed in particolare ad ARPAV, per l importante ed esteso monitoraggio dello stato dell'ambiente e per la sistematica diffusione, attraverso il proprio sito internet, di preziose informazioni e valutazioni ambientali, connesse alla propria attività istituzionale, da cui sono stati estratti molti grafici e commenti.

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