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Scritto da Luca Salvato Venerdì 28 Luglio :28 - Ultimo aggiornamento Domenica 30 Luglio :03

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Transcript:

Anno XIV - n.32-5 settembre New York Today, le fasi più calde Dalle 8 del mattino SuperTennis ti racconta il finale degli Us Open Gonne, Italiani tutine, sempre tutù: dov è più lo in scandalo? alto Pag.19 100 anni di polemiche (inutili?) su come ci si veste in campo pag.8 De Minaur e Fritz, Next Gen da non perdere New York accende i riflettori su due emergenti pronti per Milano Pag.13 Master Kinder +Sport Parata di campioncini Tutti i vincitori al Foro Italico dall under 9 all under 16 Pag.21 Rivoluzione 2019: così i nuovi Challenger Tabelloni da 48 giocatori condensati in 7 giorni, quali comprese GLI ALTRI CONTENUTI Pag.15 Prima pagina: pappagallo fluorescente Pag.3 Circuito mondiale: adesso l Italia ha i numeri Pag.5 I numeri della settimana Pag.17 Circuito Fit-Tpra: 30 giorni per il Master Pag.25 Personal coach: le emozioni in campo Pag.27 L esperto: quali sono le scarpe giuste? Pag.30

3 prima pagina Pappagallo fluorescente DI ENZO ANDERLONI - FOTO GETTY IMAGES La gonna sì, la tutina no. E il tutù? Le dichiarazioni del presidente della Federazione francese Bernard Giudicelli sulla tutina da Catwoman che Serena Williams ha indossato quest anno a Parigi (tollerata, ma solo per questa volta perché bisogna aver rispetto del gioco e del luogo ) rilanciano polemiche antiche e non solo legate al versante femminile del gioco. Proprio a Parigi, un tempo capitale della moda, nel 1992, l allora presidente della FFT, Philippe Chatrier, tuonò contro la divisa di Andre Agassi, definendolo un pappagallo fluorescente. Il campione americano, che già giovanissimo aveva rivoluzionato il look del tennis scendendo in campo con pantaloncini di jeans, quell anno al Roland Garros aveva aggiunto, sotto gli shorts, degli scaldamuscoli elasticizzati, color fucsia. Agassi gli rispose per le rime: se lo avesse voluto vestito di bianco, avrebbe dovuto fare come a Wimbledon: togliere tutti i cartelloni pubblicitari dal Campo Centrale (che oggi porta proprio il nome di Chatrier, dirigente di notevole statura, capace come membro del CIO di riportare il tennis alle Olimpiadi). La sensazione è che mentre lo sport, la moda e la società si evolvono ad alta velocità, guardando in primis agli aspetti pratici, si corra spesso il rischio di perdere di vista la sostanza, stupefatti dalla forma. Sia nel caso di Agassi che in quello di Serena le soluzioni a forte impatto visivo avevano una funzione precisa, un motivo tecnico. Infatti gli scaldamuscoli sotto i pantaloncini li abbiamo poi visti portare da altri grandi campioni: Pete Andre Agassi a Parigi nel 1992 Sampras e Goran Ivanisevic per esempio. E la stessa Serena (che ha l esigenza dopo la gravidanza e la recidiva di embolia polmonare di portare calze contenitive che l aiutino a prevenire la trombosi) dopo la tutina nera di Parigi ha cambiato look ma non ha potuto fare a meno della protezione. L etereo tutù che lo stilista Virgil Abloh le ha disegnato per New York (nero o azzurro a seconda delle circostanze) distoglie l attenzione dalle calze a rete color carne che la grande campionessa indossa per tutelare la propria salute. Per le donne tra l altro non è mai stato facile trovare una divisa adatta a scendere in campo. In un prezioso saggio sulla moda nel tennis, Valerie Warren, curatrice del Museo di Wimbledon, spiega come il principale motivo del dress code del torneo, l obbligo della divisa bianca, risalga al problema di nascondere il più possibile la traspirazione. In epoca vittoriana era impensabile che una signora, anche impegnata in un gioco all aperto d estate, potesse... sudare. Ecco dunque che gli abiti femminili, ridisegnati sulle medesime fogge dei normali vestiti da passeggio, venivano realizzati in bianco. Più freschi. E più in grado di mascherare eventualmente il... disagio. E racconta anche che la prima vincitrice dei Championships, Lottie Dod, fu avvantaggiata dal fatto che, in quanto 15enne, potè giocare con una gomma più corta (della lunghezza della sua uniforme scolastica): era più libera nei movimenti rispetto alle avversarie. Dunque dov è lo scandalo? Le caviglie scoperte di Lottie e le cosce inguainate di Serena hanno rotto degli schemi ma hanno soprattutto avuto lo scopo di permettere a entrambe di esprimersi meglio sul campo. Come gli scaldamuscoli di Agassi. E che quel campo rifletta o addirittura anticipi le trasformazioni e le mode della società (spesso provocatorie ed esagerate ) non è altro che il segno della centralità del fenomeno tennistico. Non è un caso che il suo emblema, Roger Federer, sia stato ingaggiato dal nuovo sponsor giapponese per influenzare più il modo di vestirsi fuori dal campo negli anni a venire che l abbigliamento in gioco in queste sue ultime stagioni da protagonista assoluto. DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Alessandro Mastroluca, Andrea Nizzero, Claudia Pagani, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio. A CURA DI Sportcast Srl Via Cesena, 58-00182 Roma amministrazione@sportcast.it REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE GAME Comunicazione & Media S.r.l. REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Info: supertennis@federtennis.it Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell 8 gennaio 2004 Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e www.supertennis.tv e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a supertennis@federtennis.it

5 circuito mondiale Adesso l Italia ha i numeri A parte lo storico biennio 76-77 è la miglior stagione azzurra dell Era Open. Dopo i trionfi del settore femminile, ora ci sono le basi per un futuro di soddisfazioni al maschile. Barazzutti: Siamo tra le nazioni piazzate meglio Fognini con il trofeo di Los Cabos, Messico Cecchinato stringe la mano a Djokovic dopo averlo battuto nei quarti di finale a Parigi DA NEW YORK, ANGELO MANCUSO FOTO GETTY IMAGES maschile del tennis c è. E fa nulla se questi Us Open non sono andati come L Italia un po tutti speravamo visti i numeri da record: 14 rappresentanti nelle qualificazioni, dietro solo agli Stati Uniti con 16 giocatori ma grazie a 9 wild card. Poi 8 nel tabellone principale. Dopo anni in cui le donne hanno tenuto in piedi il movimento a suon di trionfi individuali e di squadra, ora si sono gettate le basi per periodo ricco di soddisfazioni tra gli uomini. In questo i titoli Atp griffati Italia sono già sei: tre li ha messi in bacheca Fabio Fognini, due Marco Cecchinato e uno il giovane Matteo Berrettini. Ce n è per tutti i gusti. Se escludiamo lo storico biennio 1976/1977 targato Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, il è già la migliore stagione di sempre del tennis italiano nell era Open. In quel fantastico biennio degli anni Settanta oltre alla prima e sin qui unica Coppa Davis della nostra storia (correva il 1976), i quattro moschet- Il tris di Fogna, la semi slam di Ceck, la prima volta di Berrettini: 15 successi Sono state molte le perle azzurre in questi primi 8 mesi di tennis: eccole. Fabio Fognini, 31 anni: vittorie negli Atp 250 di San Paolo, in Brasile; Bastad, in Svezia; e Los Cabos, in Messico. È tornato nei Top 15 Atp. Matteo Berrettini, 22 anni: vittorie nel Challenger Atp di Bergamo e nel torneo Atp 250 di Gstaad, Svizzera. Best ranking: n.54 Atp. Vittoria in doppio nel torneo Atp 250 di Gstaad in coppia con Daniele Bracciali. Marco Cecchinato, 25 anni: semifinale Slam al Roland Garros. Vittoria nel Challenger Atp di Santiago del Cile. Successo nei tornei Atp 250 di Budapest, Ungheria, e Umag, Croazia. Best ranking: n.21 Atp. Paolo Lorenzi, 36 anni: vittoria nei tornei Atp Challenger di Sopot, in Polonia; vittoria nel torneo challenger di Cordenons, Italia. Gianluigi Quinzi, 22 anni: vittoria nei tornei Atp Challenger di Francavilla e Mestre. Best ranking: n.161 Atp. Stefano Travaglia, 26 anni: vittorie nei tornei Challenger Atp di Marbella, in Spagna. Best ranking al n.108 Atp. Luca Vanni, 33 anni: vittoria nel Challenger Atp di Samarcanda. Salvatore Caruso, 25 anni: vittoria nel Challenger Atp di Como. Record di presenze agli Us Open maschili: 8 italiani nel main draw (record precedente: 7, nel 1992) Record di presenze (eguagliato) a Wimbledon maschile: 7 italiani nel tabellone principale come nel 1963, 1972, 1991, 1994, 1996, 2006 e 2012. tieri azzurri vinsero in totale 13 tornei, 6 nel 1976 e 7 nel 1977. Non è casuale che nel ranking ci siano cinque italiani nei primi 100, di cui quattro nei primi 60: Fabio Fognini numero 14 con ottime possibilità di salire in 12a posizione a fine Us Open (sarebbe il suo best ranking), Marco Cecchinato 21, Andraes Seppi 51, Matteo Berrettini 57 e Paolo Lorenzi 94. Con Lorenzo Sonego che nella prossima classifica Atp sarà vicinissimo alla

6 circuito mondiale top 100: numero 102 per la precisione. Il tutto con ottime prospettive di salire ancora, come non accadeva da tempo visto che, fatta eccezione per l anagrafe di Seppi e Lorenzi, si tratta di atleti chi nel pieno della carriera, chi in grande ascesa e crescita. È innegabile che ora c è una base ampia e di qualità sulla quale costruire un futuro da protagonisti. Noi tra i migliori A fare il punto sulla stagione azzurra è Corrado Barazzutti, capitano di Coppa Davis, a New York per seguire gli US Open: In questo momento siamo una delle nazioni meglio piazzate in campo maschile - sottolinea - abbiamo giocatori come Cecchinato che ha 26 anni e Berrettini che ne ha 22 in grande crescita. Ci sono poi altri giovani pronti al grande salto. Da Sonego a Quinzi, da Donati a Baldi e Napolitano. Senza dimenticare i vari Travaglia. Fabbiano, Giannessi, Caruso, Gaio, Giustino, che hanno qualche annetto in più ma sgomitano per emergere. E poi naturalmente c è la vecchia guardia, a cominciare da Fognini. Corrado spiega i motivi di questa crescita del tennis maschile: Ormai da diversi anni abbiamo migliorato la qualità dei nostri coach, dei nostri allenatori. Ora sono tanti, molto bravi e competenti. I giovani stanno crescendo grazie alle loro qualità, è ovvio, ma anche grazie a questa sinergia con la federazione che mette a disposizione dei giocatori tutto ciò che serve per rendere al meglio. Questo lavoro di squadra sta funzionando, si è creato un circolo virtuoso e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il tennis italiano maschile è in buona salute. Colpacci Slam Fognini è il capofila di questo ottimo momento del tennis maschile azzurro. Ora è marito e padre, ha raggiunto la piena maturità, a 31 anni sta giocando il suo miglior tennis e la Top 10 non è un sogno nonostante qualche passo falso come quello agli Us Open dove poteva fare meglio. Certo che può entrare tra i primi 10 - dice Barazzutti - mi auguro, e glielo dico spesso, soprattutto che prima della fine della carriera Fabio riesca a centrare un grandissimo risultato in uno Slam. Almeno una semifinale. Ne ha tutti i mezzi e lo merita: la classifica poi sarebbe una conseguenza. Storica è stata la semifinale raggiunta da Cecchinato la scorsa primavera al Roland Garros. Proprio Barazzutti era stato l ultimo italiano ad andare così avanti a Parigi nel 1978. E sempre lui è stato l ultimo azzurro a raggiungere le semifinali agli Us Open. Era il 1977, si giocava a Forest Hills sulla terra verde ed erano appena iniziati i lavori per la costruzione di Flushing Meadows. Quella di Marco è stata una grande impresa - dice Corrado - si giocava sulla terra rossa, ma può far bene anche sul cemento. Deve essere il suo prossimo step, per fare l ulteriore salto di qualità e restare in alto nel ranking deve convincersi di poter essere competitivo anche sul veloce. Ci sta lavorando e sono certo che ci riuscirà. Intanto è tra i tennisti più forti del mondo sulla terra rossa e non è poco. Le prime volte In questa estate azzurra c è spazio pure per la Next Gen rappresentata da Berrettini, 22 anni. Per Matteo il è l anno delle prime volte: la prima partita vinta nel circuito maggiore a Doha lo scorso gennaio, il primo Slam nel tabellone principale in Australia, il primo successo in un Masters 1000 nella sua Roma, i primi turni superati al Roland Garros e a Sopra, Matteo Berrettini a Gstaad; sotto, Gianluigi Quinzi, 2 challenger vinti nel Wimbledon, la prima volta di diritto nel main draw degli Us Open. Con la ciliegina sulla torta: lo scorso luglio a Gstaad, sulle Alpi svizzere, è arrivato il primo titolo Atp. Matteo ha sempre avuto un grande potenziale, lo si notava sin da ragazzino, e può fare ancora meglio, crescerà ulteriormente - spiega Barazzutti - è giovanissimo, ha un gran fisico ed è uno dei migliori giocatori della sua generazione. È destinato ad un ottima carriera. In classifica, della sua stessa età, non sono in tanti a stargli davanti: Zverev, Shapovalov, Tsitsipas e pochi altri. Sta facendo in fretta, ha vinto tante partite e ottenere questi risultati magari in anticipo sulla tabella di marcia è una motivazione in più per fare ancora meglio. Vince anche Caruso: la prima volta in un Challenger Salvatore Caruso ha spezzato l incantesimo. A 12 anni dall unica vittoria italiana al Challenger Atp di Como (Simone Bolelli nel 2006), il siciliano ha conquistato il suo primo titolo a questo livello battendo in finale il cileno Christian Garin, un animale da terra rossa ancora più pericoloso viste le condizioni umide e piovose. In riva al lago e a Villa Olmo, ha diluviato per tutta la settimana, ma alla fine ombrello e trofeo sono rimasti in mano al 25enne di Avola. Riuscendo in un impresa che a Como era sfuggita pure al suo conterraneo palermitano Marco Cecchinato, nelle precedenti due edizioni sempre sconfitto in finale. In semifinale, giocata lo stesso giorno del match clou, Caruso si era dovuto liberare non senza difficoltà - due tie-break - dell altro azzurro Matteo Donati, pure lui autore di una buona settimana. Veniamo da New York - ha detto il vincitore - viaggio e pioggia non hanno reso le cose facili a nessuno. Sono veramente contento, anche perché in tutta sincerità a inizio settimana non mi aspettavo di vincere.

8 grande slam Parigi bacchettona? New York sta Serena Dal Roland Garros fanno sapere che il tutino nero da Catwoman della Williams l anno prossimo sarà vietato. Lei risponde giocando gli Us Open con un tutù firmato. Una volta la moda era francese, ora i francesi frenano. Come se sui campi non ne avessimo già viste di tutti i colori... DI ALESSANDRO MASTOLUCA FOTO GETTY IMAGES Dimmi come ti vesti e ti dirò chi sei. Il look da Catwoman a Parigi, il tutù azzurro cielo di New York: Serena Williams divide ma non passa mai inosservata. Fa comunque moda, una cosa che per Coco Chanel è fatta per andare fuori moda, che è interpretazione e specchio del tempo. Ma la moda, nella storia del tennis, ha sempre appassionato e spesso fatto discutere. Ora si parla del divieto, per l anno prossimo a Parigi, di tutini attillati come quello nero usato da Serena in maggio al Roland Garros. Come se una cosa del genere possa in qualche modo dare scandalo dopo tutto quello che i campi da tennis hanno visto in quasi 150 anni di storia In principio era Dorothea... In principio era Dorothea Lambert Chambers (foto 1), che vinse sette Wimbledon e l oro olimpico 1908 con Qui sopra, le mise di Serena Williams una di fianco all altra: la tutina di Parigi (che il Roland Garros bandisce per gli anni a venire) e il tutu che usa a New York. A destra, Dorothea Lambert Chambers che vinse 7 volte a Londra e fu battuta nel 1919 da Suzanne Lenglen 1

grande slam Il look della Williams a New York nel dettaglio: il logo Serena sulla manica... 2...le scarpe con scritte e in linea con le calze; 3a La versione lilla del suo tutu con le calze a rete a uso medicocontenitivo per i problemi di circolazione avuti post-parto 4 3b un look da severa governante vittoriana. Darà anche le sue personali indicazioni su abbigliamento e stile nel suo libro Tennis for ladies del 1910. Si scoprono le caviglie La Divina Suzanne Lenglen (2) scopre le caviglie, è l inizio di una rivoluzione nel costume e nell affermazione femminile attraverso lo sport. Corre l anno 1931 quando Lilí de Álvarez (3a, 3b) sconvolge Wimbledon. Si presenta ai Championships con l antenata degli shorts, una gonna pantalone che ha disegnato per lei la provocatoria e visionaria stilista Elsa Schiaparelli che vestirà anche la Duchessa di Windsor e nei decenni successivi si ispirerà per le sue collezioni a Cocteau e Dalì. La prima minigonna Cambia tutto, però, quando Gertrude Gussy Agusta Moran (4) chiede al sarto Ted Tinling di disegnarle il vestito per Wimbledon nel 1949. Tinling ne realizza uno dalla gonna più corta che lascia intravedere mutandine ricamate: porta, insomma, la prima minigonna sui campi dell All England Club. Tinling, un ex colonnello dell esercito, incontrerà poi Lea Pericoli (5) che aveva visto la foto di Gussy Moran mentre studiava in un convento di suore a Nairobi. Tinling dà ancora scandalo, Lea si presenta in sottogonna di tulle, mutandine e calze rosa, esposte al Victoria Albert Museum di Londra. I fotografi impazziscono. Negli anni, spesso nelle gare meno im- 9 5

10 grande slam pegnative, arriveranno un gonnellino di visone, uno di penne di cigno, un abitino di petali di rose, un pigiama di pizzo, in Sudafrica un vestitino d oro con le mutandine di brillanti. Nel 1958, poi, gli organizzatori di Wimbledon non faranno scendere in campo la statunitense Karol Fageros con gli short dorati in lamé sotto la minigonna. La tutina in lycra bianca Negli Anni Settanta, la moda osa, si diffonde il colore, anche se Billie Jean King nel 1975 sceglie un abito stile grembiule della nonna che rimane a suo modo nella storia. Non sarà certo il colore della fascia sulla testa, invece, ad attirare l attenzione quando Anne White (6) si presenta, nomen omen, con una tutina in lycra bianca attillatissima per il 1 turno di Wimbledon contro Pam Shriver. Il match viene sospeso per oscurità e il giudice di sedia Alan Mills le chiede di presentarsi il giorno dopo con un look più appropriato. Ma intanto quella tutina è sulle prime pagine di cinque degli otto giornali nazionali inglesi, incastonata fra le notizie sulla crisi economica. I vestiti si fanno più stretti e più corti, Martina Navratilova sfoggia look mascolini ma è Chris Evert (7) la più elegante. Nel 1978, e non nel 1987 come molti erroneamente riportano, durante un match allo US Open perde il suo braccialetto d oro con piccoli diamanti. Quel tipo di braccialetto sarà pubblicizzato dalla metà degli anni Ottanta come tennis. 6 7 8 L ombelico della Kournikova Negli anni zero si osa. L ombelico di Ana Kournikova (8) che si scopre ad ogni colpo a Wimbledon nel 2002 è un segnale, scopre l inizio di una nuova strada. Nella luce di mezzanotte, per dirla con Springsteen, Serena Williams sta ritta dentro un cammino di gloria che è anche un carnevale di stili. Dal due pezzi biker-style dello Us Open 2004, con top di pelle e stivali, alle perline sui capelli, e giù fino al tutù di New York passando per la versione Catwoman, di nero fasciata, dell ultimo Roland Garros, il vestito racconta il tempo che passa, è un incanto e un incontro, fino alla stagione che stagioni non sente. E se al Roland Garros la

11 grande slam accusano di scarso rispetto per il look dell ultimo torneo, Nike risponde che a un eroe puoi togliere il costume ma non la sua forza. Questioni di stile. 9 Il lattice di Venus Peraltro, alla Porte d Auteuil han già visto il no look di Venus nel 2010, che è anche l anno del vestito dorato di Aravane Rezai (9). Il gonnellino corto di pizzo e intimo color carne che indulge al vedo non vedo, solletica e suggerisce senza rivelare. Un po come il body in lattice giallo di Melbourne di Venus (10), l anno successivo, dalla trama a rete sottilmente osé. Leopardato con visiera Osare, però, è il terreno di Bethanie Mattek-Sands. Allo Us Open, in due anni tra 2006 e 2007 passa dalla stola modello antica Grecia (11) con bandana al look tutto leopardato con visiera abbinata (12). Sono già storia i calzettoni lunghi e soprattutto la giacca di Wimbledon del 2011, che si può ammirare oggi al museo dell All England Club, con le frange e le palline da tennis attaccate sulle spalle. Un modo per divertirsi, certo, perché la moda è espressione del sé. E la forma diventa sostanza, affermazione, rivendicazione. Perché, come diceva Oscar Wilde, o si è un opera d arte o la si indossa. 10 11 12

13 atp focus e wta next gen Demone e Spilungone : Milano, attenta a quei 2 Questi Us Open hanno esaltato Alex de Minaur, uno Hewitt 2.0, e Taylor Fritz, californiano che è già papà e che ora ha Paul Annacone nello staff tecnico. Un duello che infiamma a due mesi dalle Next Gen Atp Finals L australiano Alex De Minaur, 19 anni, n.45 Atp Lo statunitense Taylor Fritz, 20 anni, n.74 Atp DI ANDREA NIZZERO FOTO GETTY IMAGES Lo scorso anno, da qualificato 19enne, Denis Shapovalov raggiungeva gli ottavi di finale degli Us Open presentandosi al mondo intero quale gemma di talento purissimo; negli stessi giorni, un Alexander Zverev appena 20enne ma già saldamente Top 5 raccoglieva una delusione facendosi battere al 2 turno. Questa breve premessa è fondamentale per capire quanto diverse possano essere le letture da dare al torneo disputato dai migliori quattro giocatori Next Gen visti a New York. Se le star Sascha e Shapo hanno già abituato se stessi e gli altri a standard clamorosi per le loro carte d identità, per Taylor Fritz e Alex de Minaur il metro di valutazione non può che essere differente. Ecco allora che il medesimo risultato (il terzo turno che questi quattro hanno raggiunto a Flushing Meadows) assume significati quasi opposti: prendendo in prestito la terminologia golfistica, questi Us Open sono un bogey per Zverev, un par per Shapovalov, un birdie per Fritz e un clamoroso eagle per de Minaur. Il nuovo Hewitt? Partendo proprio da quest ultimo, soprannominato non a caso Demon, viene da chiedersi quanto le sue caratteristiche fisiche potranno rappresentare un ostacolo a delle doti da agonista già da primi della classe. Poco, verrebbe da dire, considerando che è già ampiamente tra i primi 50 del mondo e che è talmente giovane da poter partecipare alle Next Gen Atp Finals fino al 2020 (compreso). Per la prossima edizione a Milano, dal 6 al 10 novembre, un posto l ha già ipotecato: nella classifica valida per la qualificazione è numero 4, con 1.025 punti. Gli appassionati ne sentono parlare almeno dall inizio dello scorso anno, quando in Australia si palesò come possibile reincarnazione di Lleyton Hewitt, peraltro già allora presente nel suo angolo. A Sydney battè Benoit Paire, a Melbourne superò in 5 set Gerald Melzer, senza aver compiuto nemmeno 19 anni. Quegli exploit, però, rimasero a lungo anche gli ultimi: in tutto il 2017 non vinse nessun altra partita a livello Atp.

14 atp focus e wta next gen Non solo... stazza Quest anno la musica è cambiata, eccome: dopo la semifinale a Brisbane e la finale a Sydney, sua città natale, ha proseguito la sua stagione passando dalla posizione n.206 con cui ha iniziato il a quella di n.45 con cui ha iniziato gli Us Open, dopo aver centrato la seconda finale (della stagione e della carriera) a Washington. Hewitt, dal canto suo, non ha smesso di fargli da mentore e ogni volta che serve affianca il suo coach a tempo pieno, Adolfo Gutierrez. L allenatore spagnolo lo segue da anni e lo allena nell accademia di Alicante, dove Alex risiede. Per quanto sia lui stesso a ribadire che Gutierrez è una figura fondamentale, Hewitt è ovviamente una manna: da giocatore, la leggenda aussie aveva caratteristiche fisiche, tecniche e agonistiche molto simili, e non può che essere una miniera di consigli. Esattamente come l ex numero 1, Alex compensa un altezza e una stazza da pesi medi (180cm per 70 chili) con un intensità, una difesa e una mobilità semplicemente strepitose. Demone in risposta Le ha sperimentate sulla sua pelle Frances Tiafoe, collega Next Gen di un anno più vecchio, regolato in quattro set al 2 turno. Lo sanno bene anche Marin Cilic e gli spettatori del terzo turno terminato alle 2.20 del mattino, ora di New York: i circa 20 minuti che hanno portato de Minaur dal 2-5 al 5 pari nel quinto set (in tutto ha annullato 7 match point), sono stati uno spettacolo impagabile e impossibile da raccontare. Proprio come faceva Lleyton, Alex ha messo in mostra anche delle doti a rete che si sposano perfettamente con la tradizione australiana, nonostante abbia in Spagna (madre) e Uruguay (padre) le sue origini. L altra sua grande arma è la risposta al servizio, che gli ha permesso di vincere 2 punti su 3 sulla seconda di uno come Cilic, campione di questo torneo nel 2014. Papà è tornato Non è certo figlio di migranti, invece, quello che sembrava dover diventare la Next Big Thing del tennis americano. Taylor Fritz, nato in California nell ottobre 1997 (14 mesi prima di De Minaur, del febbraio 1999), è il rampollo di una famiglia con nessun problema economico: la madre Kathy May, oltre a essere stata Top 10 di tennis nel 1977, è pronipote del fondatore di May, gigantesca catena di grandi Alex De Minaur e Taylor Fritz (sotto) occupano rispettivamente le posizioni n.4 e n.7 della Race to Milan magazzini; il padre, Guy Henry Fritz, è stato tennista professionista e allena tutt ora. Taylor è sembrato inarrestabile fino al 2016, quando è diventato il più giovane americano in una finale Atp dai tempi di Michael Chang. A febbraio di quell anno era già Top 100, ad agosto n.53, ma la sua ascesa si è fermata nella seconda metà di quella stagione. Si è sposato poco dopo aver compiuto 19 anni con la collega Raquel Pedraza, da cui ha avuto un bimbo a inizio 2017. Da gennaio ha ripreso a dedicare buona parte delle sue energie al tennis, tornando rapidamente tra i primi 100. Tra febbraio e marzo, nella sua California, ha vinto il Challenger di Newport Beach e ha raggiunto gli ottavi di Indian Wells. Annacone nello staff Proprio quest ultimo risultato è coinciso con l inizio di una collaborazione che si spera possa rappresentare una svolta nella sua giovane carriera: il giovane Fritz ha convinto una star come Paul Annacone ad entrare a far parte del suo team, affiancandolo al coach sudafricano David Nainkin (anche se l ex di Sampras e Federer ci tiene a sottolineare che la guida del team rimane nelle mani di Nainkin). A New York, la scorsa settimana, è arrivata un altra prima volta importante: ha rimontato due set di svantaggio, contro Mischa Zverev. Con la potenza di un tennis generato da 193 cm d altezza e quasi 90 kg di peso, ha poi proseguito fino a impegnare a fondo un ottimo Dominic Thiem al 3 turno. Il californiano è n.74 Atp ma anche n.7 (senza contare i 90 punti degli US Open, in entrata lunedì) della classifica che porta a Milano. A un paio di mesi dalle prossime Next Gen Atp Finals, la potenziale sfida tra due giocatori così diversi come de Minaur e Fritz è vicina a diventare uno dei confronti più affascinanti. Milano : in vendita i biglietti La seconda edizione delle Next Gen Atp Finals è prevista dal 6 al 10 novembre. È già possibile acquistare i biglietti per tutte le sessioni di gioco che si svolgeranno come nel 2017 al polo fieristico di Milano-Rho. Per comprare i tagliandi basta andare su ticketing.nextgenatpfinals.com, accessibile anche dal sito ufficiale della manifestazione (www.nextgenatpfinals.com). Il 6, il 7 e l 8 novembre, giornate dedicate ai round robin, sono previste due sessioni, quella pomeridiana dalle 14 e quella serale dalle 19.30. Poi sessione unica a partire dalle 19.00 per le semifinali di venerdì 9 e le due finali di sabato 10. Disponibili anche biglietti cumulativi e abbonamenti.

atp circuito e wtamondiale Tutto nuovo dal 2019: anche i Challenger Tabelloni a 48, mini-qualificazioni a 4, tornei condensati in una settimana, e 5 categorie per punti assegnati (come il tour maggiore). La trasformazione del circuito dall anno prossimo tocca anche i primi tornei Atp Una panoramica del campo centrale al Challenger francese di Aix En Provence DI ALESSANDRO MASTROLUCA FOTO GETTY IMAGES Il 2019 sarà l anno della rivoluzione del mondo del tennis. Se i vertici, i calendari del circuito ATP e WTA, resteranno sostanzialmente invariati, con la buona notizia del ritorno di un torneo femminile a Palermo e lo spostamento delle WTA Finals a Shenzhen, alla base il cambiamento sarà radicale. I Challenger e i tornei ITF non saranno più come prima. Ne abbiamo già parlato sul numero scorso (Super- Tennis del 29 agosto ) ma questa volta entriamo nel dettaglio di come cambieranno i Challenger Atp. Perché cambieranno molto. Challenger, arrivano 5 categorie Come già succede da tempo per i tornei del circuito maggiore, dall anno prossimo anche i Challenger saranno divisi in categorie che rispecchiano i punti assegnati al vincitore. I nuovi Challenger si articoleranno in cinque tipologie di tornei: 70, 80, 95, 110 e 125. Il montepremi mi- Come si interlacceranno Itf Transition Tour e Atp Challenger Tour nel 2019: dal 2020 le cose cambieranno ulteriormente 15

16 atp circuito e wtamondiale Il Challenger di Genova, uno dei più importanti eventi del calendario italiano nimo per ogni evento non è stato specificato (attualmente si tratta di 50.000 dollari), quello massimo passerà da 150 mila a 162.480 dollari con un aumento complessivo che l ATP stima in un milione di dollari. E tutti i giocatori nel main draw ne riceveranno una parte. Tabelloni a 48 Proprio il tabellone principale rappresenta la più grossa novità rispetto al passato. Tutti i main draw di singolare, infatti, saranno a 48 giocatori - non più a 32 - con un minitabellone di qualificazione a quattro: i vincitori dei due incontri entrano nel main draw. In doppio, invece, resterà la formula a sedici coppie. Il torneo, qualificazioni comprese, sarà condensato in sette giorni, dal lunedì alla domenica, senza più sovrapposizioni, così da facilitare la programmazione dei giocatori. Tutti i match di tabellone principale, saranno offerti in diretta streaming sul canale dedicato dell ATP. Inoltre, gli organizzatori di tutti i Challenger in calendario dall anno prossimo dovranno garantire ospitalità ai tennisti in tabellone, che otterranno anche migliori servizi (più campi per allenarsi e accesso a fisioterapisti qualificati sul posto). E questo farà aumentare i costi d organizzazione in misura non irrilevante. Dal 2020 prima tappa per il professionismo Questo grande cambiamento si inserisce anche nella rivoluzione più ampia attuata dall Itf in relazione al Transition Tour. Dal 2020 in poi si potranno guadagnare punti ATP solo a partire proprio dai Challenger, in modo da restringere e meglio definire il numero di tennisti realmente professionisti, in accordo con l obiettivo della creazione del Transition Tour, destinato a prendere il posto degli attuali Futures da 15 mila dollari: ovvero arrivare a restringere il numero di tennisti realmente professionisti a non più di 750 giocatori e 750 giocatrici. Ma come funziona il Transition Tour? Nel 2019 i tornei da 15mila dollari di montepremi non attribuiranno più punti per la classifica ATP e WTA ma solo Entry Points, dei punti d ingresso. Per l anno prossimo i tornei da 25 mila dollari avranno una doppia valenza: al femminile, permetteranno di guadagnare punti WTA, al maschile daranno Entry Points e punti ATP solo per chi arriva nelle fasi finali (dalle semifinali se il torneo offre anche ospitalità, solo per i finalisti negli altri). Dal 2020, invece, nei tornei maschili consentiranno di guadagnare solo Entry Points. Anche le qualificazioni dei Challenger offriranno il doppio punteggio. Come funziona la transizione Gli Entry Points (che alimenteranno un nuovo ranking Itf) facilitano l ingresso nei tornei di livello superiore. I Challenger, fino ai 125 mila dollari di montepremi, garantiranno un numero di posti riservati nel corso dell anno, la cui entità sarà successivamente definita, ai giocatori con più Entry Points nel corso della stagione. In tutti gli ITF femminili da 25 mila dollari, poi, ci sarà posto per le cinque giocatrici con più punti d ingresso al momento della definizione dell entry list. Anche l accesso al Transition Tour sarà più facile. I tornei che ne fanno parte, infatti, riserveranno cinque posti nel main draw a tennisti junior compresi fra i primi 100 del ranking ITF under 18. Per favorire gli obiettivi della nuova struttura, saranno resi più stringenti i divieti di iscrizione ai tornei ITF per i giocatori di fascia alta. Oggi chiunque non sia fra le prime 10 nel ranking WTA o fra i primi 150 nella classifica ATP può iscriversi a un ITF da 15 mila dollari. Dall anno prossimo, queste possibilità saranno ridotte per far sì che questi eventi siano effettivamente utili a chi si stia avviando verso il professionismo. La nuova struttura - aveva detto a febbraio il presidente dell ITF, David Haggerty - aiuterà a incanalare le questioni legate alla transizione fra attività junior e professionismo e darà la possibilità a più giocatori di fare del tennis un attività economicamente sostenibile. Rimane comunque essenziale non ridurre per nessuno, in nessuna nazione, le possibilità di entrare nel mondo professionistico. L introduzione del Transition Tour permetterà ai giocatori di compiere i primi passi all interno di un circuito più definito e sostenibile.

i numeri della settimana Nole meglio di Jimbo DI GIORGIO SPALLUTO FOTO GETTY IMAGES 42 i quarti di finale raggiunti in carriera a livello Slam da Novak Djokovic. Il campione di Wimbledon diventa il secondo tennista più presente nei quarti Slam nell Era Open, dietro Roger Federer, primo a quota 53, e davanti a Connors (41). 11 i quarti di finale consecutivi conquistati da Novak Djokovic nelle ultime 11 partecipazioni agli Us Open. Dal 2007 in poi, il serbo ha un bilancio complessivo tra 1 turno e quarti di finale di 57 vittorie e 0 sconfitte. 4 ore e 23 minuti, la durata del match di 3 turno tra Rafael Nadal e Karen Khachanov. Si è trattato del match più lungo giocato dal maiorchino agli Us Open. Superate le 4 ore e 10 della finale di New York 2011 persa contro Djokovic. 22 i game consecutivi conquistati da Naomi Osaka tra il match di 2 turno con l israeliana Glushko e il 3 turno in cui ha rifilato un doppio 6-0 ad Aljaksandra Sasnovic. La giapponese è stata protagonista anche di una serie di 23 turni di battuta tenuti consecutivamente, iniziata nel match d esordio con la Siegemund e interrotta contro la bielorussa Aryna Sabalenka. 2 le volte in cui le prime 2 teste di serie sono uscite contemporaneamente prima del terzo turno in uno Slam femminile. Prima di questa edizione degli Us Open in cui sono state subito eliminate Halep (1 turno) e Wozniacki (2 turno), era accaduto solamente al Roland Garros 2014. I primi 20 del ranking Atp Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Rafael Nadal (ESP) 10040 2 Roger Federer (SUI) 7080 3 Juan Martin del Potro (ARG) 5500 4 Alexander Zverev (GER) 4845 5 Kevin Anderson (RSA) 4615 6 Novak Djokovic (SRB) 4445 7 Marin Cilic (CRO) 4445 8 Grigor Dimitrov (BUL) 3790 9 Dominic Thiem (AUT) 3485 10 David Goffin (BEL) 3435 11 John Isner (USA) 3200 12 Pablo Carreno Busta (ESP) 2425 13 Diego Schwartzman (ARG) 2380 14 Fabio Fognini (ITA) 2190 15 Stefanos Tsitsipas (GRE) 2042 16 Kyle Edmund (GBR) 1935 17 Lucas Pouille (FRA) 1915 18 Jack Sock (USA) 1815 19 Kei Nishikori (JPN) 1755 20 Borna Coric (CRO) 1735 Le prime 20 del ranking Wta Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Simona Halep (ROU) 8061 2 Caroline Wozniacki (DEN) 5975 3 Sloane Stephens (USA) 5482 4 Angelique Kerber (GER) 5305 5 Petra Kvitova (CZE) 4885 6 Caroline Garcia (FRA) 4725 7 Elina Svitolina (UKR) 4555 8 Karolina Pliskova (CZE) 4105 9 Julia Goerges (GER) 3900 10 Jelena Ostapenko (LAT) 3787 11 Daria Kasatkina (RUS) 3525 12 Garbine Muguruza (ESP) 3500 13 Kiki Bertens (NED) 3260 14 Madison Keys (USA) 3212 15 Elise Mertens (BEL) 2940 16 Venus Williams (USA) 2841 17 Ashleigh Barty (AUS) 2740 18 Anastasija Sevastova (LAT) 2250 19 Naomi Osaka (JPN) 2245 20 Aryna Sabalenka (BLR) 2140 I PRIMI 16 DELLA RACE TO MILAN Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Alexander Zverev (GER) 4275 2 Stefanos Tsitsipas (GRE) 1782 3 Denis Shapovalov (CAN) 1135 4 Alex de Minaur (AUS) 1025 5 Frances Tiafoe (USA) 975 6 Andrey Rublev (RUS) 685 7 Taylor Fritz (USA) 658 8 Jaume Munar (ESP) 596 17 I primi 20 italiani del ranking Atp Pos. Rank. Nome Punti 1 14 Fabio Fognini 2190 2 21 Marco Cecchinato 1734 3 51 Andreas Seppi 986 4 57 Matteo Berrettini 909 5 94 Paolo Lorenzi 603 6 110 Thomas Fabbiano 514 7 121 Lorenzo Sonego 460 8 141 Stefano Travaglia 409 9 144 Simone Bolelli 401 10 164 Gianluigi Quinzi 341 11 166 Luca Vanni 337 12 179 Andrea Arnaboldi 320 13 182 Matteo Donati 310 14 209 Stefano Napolitano 267 15 212 Gian Marco Moroni 264 16 218 Salvatore Caruso 257 17 228 Alessandro Giannessi 244 18 242 Federico Gaio 232 19 255 Lorenzo Giustino 217 20 286 Filippo Baldi 175 Le prime 20 italiane del ranking Wta Pos. Rank. Nome Punti 1 40 Camila Giorgi 1301 2 81 Sara Errani 791 3 175 Martina Trevisan 335 4 185 Martina Di Giuseppe 301 5 189 Deborah Chiesa 297 6 229 Jasmine Paolini 248 7 239 Anastasia Grymalska 236 8 244 Jessica Pieri 229 9 247 Giulia Gatto-Monticone 226 10 272 Georgia Brescia 193 11 315 Stefania Rubini 154 12 369 Camilla Rosatello 113 13 371 Federica Di Sarra 112 14 409 Lucrezia Stefanini 95 15 413 Gaia Sanesi 93 16 416 Angelica Moratelli 92 17 432 Martina Colmegna 85 18 454 Francesca Schiavone 78 19 470 Martina Caregaro 73 20 480 Cristiana Ferrando 69 Pos. Nome (nazionalità) Punti 9 Hubert Hurkacz (POL) 405 10 Casper Ruud (NOR) 372 11 Michael Mmoh (USA) 368 12 Felix Auger-Aliassime (CAN) 350 13 Lloyd Harris (RSA) 348 14 Ugo Humbert (FRA) 330 15 Reilly Opelka (USA) 307 16 Marc Polmans (AUS) 288

19 il tennis in tv Occhi sull Arthur Ashe Lo schema è lo stesso. Super- Tennis continua a seguire gli Us Open, entrati nelle fasi clou, con la stessa attenzione riservata nei primi giorni di torneo. Sei appuntamenti giornalieri, il primo alle 8 del mattino, poi alle 10.30, alle 13.00, alle 16.45, alle 21.00 e alle 23.00. Con Francesca Paoletti inviata sul posto, a Flushing Meadows, e tanti contenuti per approfondire, comprendere e anticipare le giornate di gioco. Poi, la prossima settimana, sarà anche la volta di tornare sui campi per i match live, dal torneo Wta International di Hiroshima alle ultime sfide di Coppa Davis così come la conosciamo con le semifinali tra Croazia-Usa e Francia-Spagna (dal 2019 la formula cambierà totalmente, match ai tre set, tabellone a 24 squadre, prima fase di qualificazione e poi tutto concentrato in una settimana, in L Arthur Ashe Stadium si illumina per le fasi clou degli Us Open (foto Getty Images) sede unica). Intanto però c è uno Slam, l ultimo della stagione, che cerca i suoi padroni. E SuperTennis, come al solito, è pronto a portarvi a bordo campo dal canale 64 del digitale terrestre. Con i suoi servizi quotidiani. I 6 appuntamenti al giorno con New York Today Giovedì 6 01:30 - Kvitova vs Wozniacki, WAT Doha 04:00 - Bautista Agut vs Johnson, ATP Auckland 05:45 - Fognini vs Sandgren. ATP Rio de Janeiro 08:00 - New York Today 08:15 - WPT SF2 Maschile 10:30 - New York Today 10:45 - Giorgi vs Kvitova, WTA Sydney 13:00 - New York Today 13:15 - Murray vs Copil ATP 500 Washington 16:30 - Tennis Storming Djokovic 16:45 - New York Today 17:15 - Cecchinato vs Millman, ATP budapest 19:00 - Halep vs Bertens, WTA Cincinnati 21:00 - New York Today 21:15 - Berrettini vs Jarry, ATP Kitzbuhel 22:45 - Tennis Parade 23:00 - New York Today 23:30 - Halep vs Stephens, WTA Montreal (replica) Venerdì 7 02:00 - Magazine ATP 02:30 - Mannarino vs Baghdatis, ATP Sofia 04:15 - Halep vs Radwanska, WTA Miami 06:00 - Sampras vs Becker, ATP Roma 1994 08:00 - New York Today 08:15 - WPT SF2 Femminile 10:30 - New York Today 10:45 - Tennis Parade 11:00 - Gavrilova vs Sharapova, WTA Roma 13:00 - New York Today 13:15 - Federer vs Pella ATP Stoccarda 14:15 - Giorgi vs Van Uytvanck, WTA Lugano 15:30 - Djokovic vs Dimitrov, ATP Queen s 16:45 - New York Today 17:15 - Berrettini vs Zopp, ATP Gstaad 18:30 - Magazine ATP 19:00 - Wozniacki vs Barty, WTA Madrid 21:00 - New York Today 21:15 - Seppi vs Muller, ATP Sofia 23:00 - New York Today 23:30 - Sharapova vs Mladenovic, WTA Madrid Sabato 8 01:00 - Magazine ATP 01:30 - Bolelli vs Schwartzman, ATP Bastad \ 03:00 - Azarenka vs Pliskova, WTA Madrid 05:15 - Tennis Parade 05:30 - Gavrilova vs Vikilyantseva, WTA Roma 08:00 - New York Today 08:15 - WPT Finale Maschile 10:30 - New York Today 10:45 - Djokovic vs Murray, ATP Roma 2011 13:00 - New York Today 13:15 - Kvitova vs Muguruza, WTA Doha 15:30 - Thiem vs Shapovalov, ATP 500 Acapulco 16:45 - New York Today 17:15 - Halep vs Stephens, WTA Montreal (replica) 19:30 - Federer vs Seppi, ATP Rotterdam 21:00 - New York Today 21:15 - Kvitova vs Pliskova, WTA Madrid 23:00 - New York Today 23:30 - Fognini vs Verdasco ATP Bastad Domenica 9 01:45 - Halep vs Rybarikova, WTA Stoccarda 03:30 - Tennis Parade 03:45 - Jkohnson vs Sandgren, ATP Houston 06:15 - Magazine ATP 06:45 - Giorgi vs Bogdan, WTA New Haven 08:00 - New York Today 08:15 - WPT Finale Femminile 10:30 - New York Today 10:45 - Muguruza vs Tsurenko, WTA Cincinnati 13:00 - New York Today 13:15 - Nadal vs Djokovic ATP Roma 2014 15:30 - Sharapova vs Buzarnescu, WTA Madrid 16:45 - New York Today 17:15 - Kyrgios vs Murray, ATP Queen s 19:45 - Svitolina vs Kontaveit, WTA Roma 21:00 - New York Today 21:15 - Being Serena - La Soluzione 21:45 - Medvedev vs Johnson, ATP Winston Salem 23:00 - New York Today 23:30 - Wozniaki vs Kerber, WTA Eastbourne Lunedì 10 01:30 - Magazine ATP 02:00 - Federer vs Haase, ATP Rotterdam 03:15 - Tennis Storming Djokovic 03:30 - Giorgi vs Van Uytvanck, WTA Lugano 05:15 - Circollando TC Melfi 05:45 - Del Potro vs Ferrer, ATP Acapulco 08:00 - V. Williams vs Kontaveit, WTA Madrid 10:00 - Fognini vs Daniel, Coppa Davis 14:30 - Rublev vs Auger Allaussime, Discovering Next Gen 17:00 - News 17:05 - Federer vs M. Zverev, ATP Stoccarda 19:00 - Ferrer vs Zverev, Coppa Davis 21:00 - News 21:05 - Tennis Storming Osaka 21:20 - Berrettini vs Bautista Agut, ATP Gsttad 23:30 - Circolando Fprte Village Cagliari Martedì 11 00:00 - Fognini vs Gasquet, ATP Bastad 01:45 - Giorgi vs Kvitova, WTA Sydney 03:30 - Murray vs Copil ATP 500 Washington 06:30 - Halep vs Stephens, WTA Montreal (replica) 09:00 - Berdych vs Paire, ATP Stoccarda 10:30 - Tiafoe vs Anderson, ATP New York 12:30 - Gavrilova vs Sharapova, WTA Roma 14:45 - Del Potro vs Ferrer, ATP Acapulco 16:45 - Tennis Storming Osaka 17:00 - News 17:05 - Nadal vs Kohlschreiber, Coppa Davis 19:45 - Giorgi vs Keys, WTA Cincinnati 21:00 - News 21:05 - Regionando 21:15 - Halep vs Sabalenka, WTA Cincinnati (replica) 23:30 - Doppio Spagna vs Germania, Coppa Davis Mercoledì 12 04:00 - V. Williams vs Kasatkina, WTA Indian Wells 07:00 - Thiem vs Shapovalov, ATP 500 Acapulco 08:30 - Tennis Storming 08:45 - Kvitova vs Diyas, WTA New Haven 10:45 - Zverev vs Djokovic, ATP Roma 2017 12:15 - Giorgi vs Kvitova, WTA Sydney 14:00 - Seppi vs Pouille, Coppa Davis 16:45 - Regionando 17:00 - News 17:05 - Halep vs Sharapova, WTA Roma 19:00 - Coric vs Federer, ATP Halle 20:30 - Magazine ATP 21:00 - News 21:05 - Tennis Parade 21:15 - Nadal vs Zverev, Coppa Davis 23:30 - Sharapova vs Cibulkova, WTA Roma NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

21 trofeo kinder E la festa continua... Chiusa la 13 a edizione, ma le emozioni per i partecipanti del circuito non finiscono: ora c è il Master internazionale e Rita Grande è già al lavoro per il 2019. Nel frattempo ecco risultati e volti di tutti i vincitori del DI LUCA FIORINO - FOTO G.SPOSITO Un mare di ragazzini tra i marmi del Foro Italico. Si è concluso così, tra le maestose statue che fanno da cornice ai campi in terra rossa di Roma, la 13 a edizione di una grande manifestazione sportiva: il Master del Circuito Trofeo Tennis FIT Kinder +Sport che ha permesso di esprimere il loro gioco a 1.224 giovani tennisti tra i 9 e i 16 anni provenienti da tutta Italia, qualificatisi in oltre 130 tornei distrubuiti in 19 regioni. Le fasi finali di questa lunga e avvincente avventura iniziata a febbraio hanno avuto luogo nella Capitale, prima nei circoli Play Pisana e Circolo Due Ponti e poi nella suggestiva cornice che ogni anno ospita gli Internazionali BNL d Italia. I protagonisti degli ultimi 10 giorni della competizione sono stati i vincitori e i finalisti di tutte le tappe del circuito più i semifinalisti delle 12 prove speciali giocate nei Centri Estivi Fit di Brallo, Serramazzoni, Castel di Sangro, Trabia e di Paderno del Grappa. Competizione e valori Onestà, amicizia, unità e fiducia negli altri sono i valori che questa manifestazione ha costantemente trasmesso ai giovani in ogni fase della competizione facendo sì che i ragazzi auto-arbitrassero le partite (sotto la costante supervisione di arbitri federali), raccogliessero le palle e ripristinassero il campo dopo il match concluso dall ab-

22 trofeo kinder Under 9 Maschile Risultati - Semifinali: Dennis Ciprian Spircu b. Federico De Matteo 6-4 4-6 10-8, Riccardo Manca b. Pietro Gaudenzi 7-5 6-2. Finale: Dennis Ciprian Spircu b. Riccardo Manca 6-4 6-4 Dennis Ciprian Spircu, seguito dal maestro Corrado Rosti, è allievo della Scuola Federale Tennis di San Marino. La sua abilità migliore è la velocità dei piedi unita a una irrisoria facilità e fluidità dei fondamentali. Si sta impegnando al massimo ogni giorno per realizzare il suo sogno: diventare un domani un giocatore di fama mondiale. Under 9 Femminile Risultati - Semifinali: Carola Manfredonia b. Victoria Gramaticopolo 6-0 6-3, Vittoria Vignolini b. Emma Myriam Fontana 6-2 6-3. Finale: Carola Manfredonia b. Vittoria Vignolini 6-4 6-2 Carola Manfredonia, tesserata per lo Sporting Umberto Vasti di Massafra, ha vinto il torneo sbaragliando la concorrenza. In finale ha ammesso di aver dovuto snaturare il proprio gioco per aver la meglio sull avversaria senza rinunciare al suo infallibile rovescio. Studia ogni giorno nei minimi dettagli Victoria Azarenka per apprenderne tutti i segreti. braccio tra vincitore e vinto. La sportività e il Fair Play sono i principi cardine di questo unico ed emozionante circuito ideato dall ex tennista azzurra Rita Grande in collaborazione con la FIT e il programma Kinder +Sport Joy of Moving, tanto da prevedere un premio Fair Play per i due giocatori o giocatrici che si sarebbero distinti per sportività, correttezza e compostezza. Coppe vinte quest anno da Sofia Lauretti, vincitrice nella categoria under 14, e da Vittoria Vignolini, finalista nella categoria under 9. Codice di comportamento apprezzato e accolto dalle famiglie che sempre più partecipano con i propri ragazzi a questo grande evento. La prima edizione (nel 2006) aveva accolto circa 3.000 iscritti in 28 tornei. Stagione dopo stagione il circuito è cresciuto fino ad arrivare nella scorsa edizione ad oltre 18.000 partecipanti in tutta Italia. Il Master Internazionale in Costa Azzurra Mauro Ricevuti, direttore del torneo, racconta la sua soddisfazione per le prestazioni sportive dei giovani tennisti: Livello tecnico molto alto fra i più piccolini e finali di spessore in ogni categoria. Una bella vetrina per loro nel palcoscenico dei campioni Atp. Come nelle edizioni degli ultimi due anni, le finali si sono articolate in 13 tabelloni principali, sette al maschile e Under 10 Maschile Risultati - Semifinali: Pietro Vernò b. Raffaele Ciurnelli 6-3 6-2. Luca Pompei b. Gioele Cerelli 6-2 6-2. Finale: Pietro Vernò b. Luca Pompei 6-4 6-2 Pietro Vernò bissa il trionfo della passata stagione confermandosi anche nella categoria under 10. Solido, sicuro e con il sorriso stampato sulle labbra, reputa il suo dritto il fondamentale più incisivo. La partita dei sogni la immagina vinta con un fantastico rovescio lungolinea a spolverare la riga dopo un estenuante scambio di oltre 20 colpi Under 11 Maschile Risultati - Semifinali: Francesco Genovese b. Mac Donald Leonardo Morrison 3-6 6-1 6-4. Giulio Casucci b. Paolo Laviola 6-4 6-4. Finale: Francesco Genovese b. Giulio Casucci 6-4 6-4 Francesco Genovese è sinonimo di allegria e spensieratezza. Un anno e mezzo prima nel mondo del basket, poi qualche vetro rotto giocando a battimuro sino alla prima vera partita di tennis su un campo in terra battuta all età di 8 anni. Si definisce tenace e grintoso esattamente come Novak Djokovic, il suo punto di riferimento. Under 10 Femminile Risultati - Semifinali: Fabiola Marino b. Aurora Gibellieri 6-3 6-1. Gaia Mais b. Claudia Galietta 7-6 6-3. Finale: Fabiola Marino b. Gaia Mais 6-2 7-6 Fabiola Marino, giovane promessa del tennis laziale, si distingue per un sontuoso portamento dei colpi e grande efficacia a rimbalzo in ogni direzione. Determinata e offensiva nel suo gioco, in campo sfoggia un look alla Martina Navratilova con fascia per i capelli e un dritto che ricorda per movenze quello di Caroline Garcia.

23 trofeo kinder Under 11 Femminile Risultati - Semifinali: Francesca De Matteo b. Camilla Livioni 7-5 6-2, Martina Martinelli b. Carlotta Bassotti 7-6 2-6 6-2. Finale: Francesca De Matteo b. Martina Martinelli 6-2 6-1 Francesca De Matteo si è meritata a pieni voti la prima affermazione al Master Kinder. Formatasi presso il Tc Pozzuoli, il suo tennis ha subito un costante miglioramento nel corso dell ultimo anno in virtù delle sue eccelse qualità tecniche e mentali. Spigliata e sorridente in ogni occasione, ammira particolarmente lo stile di gioco di Simona Halep. Under 12 Maschile Risultati - Semifinali: Luigi D Alisa b. Alessandro Sartori 6-4 7-5, Pasquale Schiavone b. Antonio Di Giacomo 7-6 6-3. Finale: Luigi D Alisa b. Pasquale Schiavone 6-0 7-6 Luigi D Alisa tesserato per l Accademia Tennis Napoli, ha nel dritto il colpo più sicuro e penetrante attraverso cui si procura tanti vincenti. Dopo qualche partecipazione negli anni passati, è riuscito finalmente a coronare il sogno di vincere il torneo. Il suo idolo è Roger Federer per l eleganza dei gesti e il rovescio a una mano. Under 12 Femminile Risultati - Semifinali: Silvia Latino b. Flaminia Micheletti 6-2 6-3, Annabel Flood b. Flavia Triberti 6-3 6-3. Finale: Silvia Latino b. Annabel Flood 3-6 6-3 6-3 Qui sopra, Filippo Bisdomini, fortunato vincitore della racchetta Babolat Pure Aero di Rafael Nadal, consegnata da Rita Grande, anima del circuito; più in alto, Paolo Calandra, vincitore della Babolat Pure Strike di Dominic Thiem; sotto, Giulia Sophie Stefan Silvia Latino cresce seguendo il tennis ogni minuto della sua vita. Ragazza dall ottimo potenziale e con ancora ampi margini di miglioramento, fa della regolarità il suo punto di forza. L esperienza al Foro Italico non la dimenticherà mai perché mi ha permesso di vestire i panni delle più grandi campionesse del circuito WTA. Modello? Aryna Sabalenka. Under 13 Maschile Risultati - Semifinali: Luca Colletti b. Marco Romano 6-2 6-4, Nicolò Consonni b. Samuel Greif Samuel 4-6 6-4 7-5. Finale: Luca Colletti b. Nicolò Consonni 6-4 6-4 Luca Colletti considera il rovescio l arma letale del suo bagaglio tecnico. Apprezza molto Novak Djokovic poiché lo stile di gioco del serbo si rispecchia col suo. Si definisce estroverso, equilibrato e solare. Cosa fa nel tempo libero? Tennis, tennis e ancora tennis ma ad una sola condizione: si gioca solo dopo aver finito i compiti a casa. sei al femminile (il torneo under 13 era previsto solo al maschile), che hanno decretato altrettanti vincitori del trofeo. Non solo coppe e gadget, i vincitori e i finalisti del Master italiano delle varie categorie giovanili (per gli under 16 anche i semifinalisti) hanno ricevuto anche il premio Uca Kinder +Sport con ospitalità completa per prender parte al Master internazionale che avrà luogo presso l accademia Mouratoglou, in Costa Azzurra, dall 11 al 14 ottobre. Al Master internazionale ci saranno anche vincitori e finalisti delle prove disputate in altri 10 Paesi europei (Austria, Bulgaria, Germania, Irlanda, Israele, Lussemburgo, Malta, Monaco, Polonia e Ungheria). Una sorpresa dietro l altra È stato un lungo percorso di crescita iniziato a febbraio nelle varie tappe sparse in tutto il territorio nazionale. Anche quest anno ci siamo impegnati affinché i bambini un domani potessero conservare un ricordo positivo di questa esperienza. Il nostro compito è quello di poter fornir loro le migliori condizioni possibili di gioco

24 trofeo kinder Under 14 Maschile Risultati - Semifinali: Giuseppe Corsaro b. Luca Carlino 6-3 6-0. Andrea Zannini b. Filippo Sbriglia 6-4 6-2. Finale: Giuseppe Corsaro b. Andrea Zannini 7-6 6-2. Giuseppe Corsaro vive a Teramo e ha iniziato a impugnare la prima racchetta all età di 9 anni dopo aver visto i suoi amici giocare. Ama costruirsi il punto con pazienza e manovrare col dritto per poi verticalizzare non appena si presenta l opportunità. In campo grida spesso Forza! e ritiene Rafael Nadal il giocatore più forte di tutti i tempi. Under 14 Femminile Risultati - Semifinali: Sofia Lauretti b. Miriana Galietta 6-2 6-1. Sara Milanese b. Giada Causa 4-6 6-4 6-1. Finale: Sofia Lauretti b. Sara Milanese 6-2 6-2 Sofia Lauretti si allena a Ciampino presso il Tc Vigna Fiorita. Si definisce una giocatrice difensiva con una particolare predilezione per il dritto incrociato stretto. Si ispira a Serena Williams per via della grinta e della potenza dei colpi della statunitense. Quale richiesta farebbe al genio della lampada? Poter giocare un giorno nel circuito WTA, magari al Foro Italico. Under 16 Maschile Risultati - Semifinali: Lorenzo Russano b. Manuele Taddei 6-1 rit. Tommaso Vola b. Cristian Massone 6-2 6-1. Finale: Lorenzo Russano b. Tommaso Vola 6-2 6-1 Lorenzo Russano nasce a Roma e comincia a muovere i primi passi nel tennis da piccolino rimanendo incollato alla tv per ore ed ore. Forgiatosi presso l Eur Sporting Club, ha acquisito negli anni uno spiccato acume tattico e una grande attitudine al lavoro. Il suo Next Gen preferito è Alexander Zverev ma l amore per Rafael Nadal non conosce limiti. Under 16 Femminile Risultati - Semifinali: Lucrezia Sebastiani b. Daria Giansante 6-3 6-0, Giulia Sophy Stefan b. Angelica Porcedda 7-5 6-1. Finale: Lucrezia Sebastiani b. Giulia Sophy Stefan 4-6 6-0 6-0 Lucrezia Sebastiani è uno dei tanti prodotti di livello della Tennis Training di Foligno. Ha una naturale propensione al gioco d attacco ed è per questa ragione che stima particolarmente lo stile di Maria Sharapova. L emozione più bella? Giocare sul Pietrangeli, chiudere gli occhi ed immaginare gli spalti pieni con la gente in tripudio a sostenerla. e di coinvolgerli in molte attività ricreative, è la dichiarazione d intenti che svela Rita Grande. Dalla suggestiva cornice del Foro Italico che permette ai bambini di calcare gli stessi campi su cui giocano i più grandi protagonisti del circuito internazionale, sino al sorteggio delle racchette utilizzate da campioni del calibro di Rafael Nadal, Dominic Thiem, Fabio Fognini e Garbine Muguruza. La macchina organizzativa del Trofeo Tennis FIT Kinder +Sport non si ferma mai. Si tratta - prosegue Rita Grande - di un progetto di responsabilità sociale in cui sono racchiusi tre concetti cardine: il movimento, il divertimento e il fair play. Anno dopo anno, edizione dopo edizione, cerchiamo sempre di apportare per quanto possibile qualche novità. Ci tengo a sottolineare che tutto ciò non sarebbe realizzabile senza i nostri partner e grazie all aiuto del presidente Angelo Binaghi e del Consiglio Federale che si impegnano sempre alacremente per la miglior riuscita possibile dell evento. I numeri - e i volti sorridenti dei partecipanti - sono lì a testimoniare il buon lavoro fatto.

25 circuito fit-tpra 30 giorni per il Master Questo è l ultimo mese utile per qualificarsi alle AWT Finals di fine stagione. Gli US Open in programma dal 7 al 9 sono la tappa clou d avvicinamento. Varranno i ranking del 30 settembre: si gioca in ottobre DI CLAUDIA PAGANI La Race, iniziata il primo gennaio, si avvicina al traguardo. Il 30 settembre è la data ultima nella quale si chiuderanno i giochi e si tireranno le somme. I fighters in cima alla classifica, taccuino alla mano, si contendono i punti in palio negli ultimi eventi in programma, il bottino più ricco è quello del Super- Slam americano, lo US Open che si disputa per gli amatori anche qui in Italia nel week-end dal 7 al 9 settembre, in ben 16 regioni. Proprio come i professionisti, che al termine delle fatiche di un anno sui campi di tutto il mondo si sfideranno alle Finals di Londra per decretare il loro campione, anche i migliori classificati del circuito amatoriale si sfidano in un evento unico, le AWT Finals Fit/Tpra. A breve verrà svelata la location scelta per ospitare l evento che si terrà a ottobre. La stagione è stata ricca di eventi week-end in contemporanea per dare a tutti i fighters l occasione di misurarsi in tutta la penisola. Ora siamo giunti alla resa dei conti e sale la curiosità per scoprire quali saranno i nomi di coloro che accederanno al Master finale per giocarsi i titoli amatoriali di fine stagione in un contesto unico. Con tutto spesato: viaggio, vitto e alloggio. Categoria per categoria Il Master finale, più precisamente l AWT Finals, è il torneo che decreta i campioni di fine anno per tutte le categorie che hanno concorso alla Race. Mette in palio 2.500 punti e si qualificano i migliori giocatori della classifica AWT al 30 settembre, alle ore 23:59, secondo i seguenti criteri. Per l Open maschile, si qualificano i primi 8 della classifica; per l Open femminile, le prime 4. 4 sono anche i qualificati alla categoria Limit 45 e alla categoria Limit 65. In tutto, fanno 20 fighters in lizza per 4 titoli. Questo per quanto riguarda i singolare, perché poi anche gli appassionati dei doppi avranno la possibilità di accedere all AWT Finals: i primi 2 giocatori in classifica nel doppio misto, nel doppio maschile e nel doppio femminile, sceglieranno il proprio partner (esclusivamente all interno della classifica AWT di doppio, a condizione che abbiano giocato almeno 3 tornei insieme nella stagione in corso) e si daranno battaglia. Anche il Tpra ha i suoi Next Gen Oltre ai migliori classificati nelle categorie classiche, anche le nuove generazioni di Fighters, cioè coloro che si sono iscritti al ranking Fit-Tpra con utenza premium e hanno giocato la prima partita dopo l 1 ottobre 2017, hanno un titolo cui poter ambire: i migliori 4 uomini e le migliori 2 donne che rispondono a queste caratteristiche si potranno contendere il Next Gen Best Fighter dell anno partecipando alle AWT Finals. Non è finita qui: per il primo anno anche i top players della categoria All Star verranno premiati: la classifica race a loro dedicata si conclude - al pari delle altre gare - il 30 settembre e porterà 8 uomini e 4 donne al Master finale. Location e data? Sempre gli stessi. Si prefigura così un master da brividi. Ma ancora qualche mossa sullo scacchiere può rivoluzionare gli esiti della classifica: lo Us Open in programma questo week-end sarà l ultima occasione per i giocatori in gara di aggiudicarsi i punti necessari per centrare l obiettivo qualificazioni. E le iscrizioni sono ancora aperte.

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27 personal coach Emozioni in campo: Borg o McEnroe? Riconoscere e gestire lo stato emotivo in campo è fondamentale per la prestazione. Intensità e contesto sono i due ambiti di partenza. Obiettivo? Passare dall auto-osservazione all auto-controllo emotivo DI ANTONIO DAINO, ELENA UBERTI E ILARIA FISCHETTI I.S.F. R. LOMBARDI - FOTO GETTY IMAGES Il recente film sulla rivalità tra Bjorn Borg e John McEnroe ha riportato all attenzione dei tennisti i due stereotipi più frequenti che si vedono sul campo da tennis per la gestione delle emozioni. Da un lato Borg che gioca senza esternare nessuna emozione dalla prima all ultima palla con un atteggiamento più simile a un robot che a un essere umano; dall altro McEnroe che invece esterna ogni emozione provata, sia nei confronti di sé stesso e dell arbitro che dell avversario. I due campioni del passato rappresentano ancora oggi i due modelli vigenti riguardo la gestione emotiva dei tennisti dilettanti. Siamo tutti concordi nel riconoscere che non sia semplice gestire le emozioni sul campo da tennis, tuttavia è possibile sensibilizzare il giocatore a riconoscere gli stati emotivi che sperimenta in campo e insegnargli a nominarli, con l obiettivo di imparare a gestirli. È chiaro che questo processo può divenire sempre più efficace se si inizia fin dalle prime fasi dell attività agonistica delle fasce di età giovanili (per esempio dagli Under 12). Lavorare da piccoli Per raggiungere questa finalità l Istituto Superiore di formazione Roberto Lombardi, diretto da Michelangelo Dell Edera, ha sviluppato un programma di sensibilizzazione quadriennale della dimensione emotiva che parte dagli Under 12 fino alle categorie Under 16. Nel sistematico lavoro di ricerca-azione che viene svolto nei raduni e in occasione delle manifestazioni Quelli rappresentati da Borg (a sinistra) e da McEnroe (a destra), sono ancora oggi i modelli di riferimento perfetti per l espressione delle emozioni in campo, anche in relazione ai tennisti dilettanti giovanili, come la Coppa delle Province e la Coppa Belardinelli, vengono effettuati degli interventi finalizzati al potenziamento dell area mentale dei partecipanti. In particolare si procede alla raccolta dei dati relativi al vissuto emotivo dei ragazzi, a incrementare i propri livelli di consapevolezza e infine alla preparazione dei partecipanti alla competizione. È in questo contesto che sono stati rilevati i due stereotipi sulla percezione emotiva di Freddezza - Borg e di Impulsività- McEnroe : troppo spesso le emozioni, come emblematicamente rappresentato nel film, sono percepite ancora oggi nel contesto tennistico come fattori distraenti o elementi di disturbo che devono essere eliminati e combattuti a ogni costo. Le emozioni aiutano Dal 2017 con lo Psicologo nel ruolo di Preparatore Mentale del Tennis per le Super e le Top School, è entrata nel mondo del tennis la concezione che le emozioni, se ben riconosciute e gestite, possono essere fattori potenzianti e non solo inibenti la prestazione. Allenare i giovani tennisti, fin dalle prime fasi di sviluppo, all auto-osservazione e al riconoscimento di certi stati emotivi, reazioni e comportamenti, consente di migliorare sia il livello di prestazione che quello relativo al benessere generale del giocatore. In molti casi è stato rilevato che i giovani tennisti di età compresa tra i 9 e i 13 anni abbiano incontrato difficoltà a dare un nome ai propri stati emotivi; risulta quindi prioritario, in un programma di crescita dell area mentale,

28 personal coach cercare di fornire strumenti utili a nominare e riconoscere per poi comprendere l origine e l entità delle emozioni stesse provate in match, in allenamento o in qualsiasi altro momento vissuto nel contesto tennistico. La gestione emotiva Lo step successivo al riconoscimento dell emozione, ovvero l abilità di gestione emotiva, favorisce senza dubbio la possibilità di lavorare su stati emotivi disfunzionali per poter vivere e accettare le proprie emozioni in maniera più efficace per avere ricadute positive sulla performance. Le emozioni più indicate dai ragazzi Under 12 intervistati sono caratterizzate da spiacevolezza come paura, tensione, ansia e rabbia controbilanciate da gioia, felicità, tranquillità e grinta. A partire da queste considerazioni, il progetto futuro è orientato a lavorare sulla comprensione della percezione di funzionalità dello stato emotivo in campo, la quale si differenzia sostanzialmente dalla percezione di piacevolezza o spiacevolezza dell emozione sperimentata in relazione alla prestazione tennistica. La metafora del termometro Nello specifico, ci sono due variabili fondamentali per il lavoro sulla gestione emotiva con i tennisti: l intensità e il contesto. La prima, viene introdotta con un espediente didattico che è stato accolto con estremo interesse da parte dei ragazzi e degli allenatori: l utilizzo della metafora del termometro, per imparare a quantificare soggettivamente l intensità dell emozione percepita attraverso la scheda sotto indicata (vedi immagine qui sotto a destra). In relazione all esperienza della modulazione dell intensità emotiva è possibile ipotizzare il trasferimento di questa consapevolezza all attivazione psico-fisiologica in competizione. Se per esempio il giocatore si sente troppo carico dovrà imparare ad abbassare la sua tensione attraverso esercizi di rilassamento o respirazione, al contrario se si sente scarico potrà attivarsi con saltelli, movimenti e/o contrazioni isometriche finalizzate a innalzare ai livelli ottimali il suo stato psico-fisico. L auto-controllo emotivo La riflessione sulla variazione dei livelli di intensità emotiva costituisce il primo passo verso l allenamento della capacità di auto-controllo emotivo efficace, relativa alla prestazione agonistica. Il secondo aspetto centrale dell esperienza consiste nel focalizzare il contesto specifico in cui viene sperimentata l emozione: la suddivisione nelle tre diverse fasi temporali guida il giocatore verso la consapevolezza dello stato emotivo: prima, durante e dopo il match. L analisi preliminare condotta su un campione di 100 tennisti (bilanciato per genere, età e livello di gioco), ha fatto emergere alcuni dati particolarmente significativi: prendendo come esempio lo stato emotivo connesso alla rabbia, per il 65% circa delle risposte questa emozione è risultata dipendente dal punteggio della partita o dagli errori commessi. Questa interpretazione indica un eccessivo orientamento al risultato connesso al contesto tennistico competitivo. Avviare dei percorsi di allenamento che prevedano un accrescimento della consapevolezza di qualità emotive e non solo tecniche e atletiche offrirà al giocatore un importante aiuto verso una padronanza strategica non solo tecnica, ma anche emotiva e comportamentale.

l esperto risponde La domanda - Stabile o veloce: qual è la scarpa giusta? Risponde Mauro Simoncini, tester di racchette e di calzature per SuperTennis La domanda completa Buongiorno. Recentemente ho notato in un negozio dalle mie parti e, da appassionato televisivo, anche ai piedi dei professionisti, che le scarpe da tennis stanno diventando sempre più leggere e snelle. Sono anche un runner amatoriale e trovo sempre più somiglianze tra le due calzature. Le chiedo ora: meglio affidarsi a una scarpa ultraleggera e comoda o stare sui modelli più classici, robusti che puntano essenzialmente sulla stabilità e - perché no - sulla durata della scarpa? Grazie mille! Stefano, provincia di Varese La risposta Carissimo Stefano, una risposta unica, certa e incontrovertibile non c è. Per un semplicissimo motivo (che da runner conoscerai benissimo): ogni piede ha una conformazione particolare e dunque delle esigenze differenti. E supporta una struttura fisica diversa. Impossibile proporre la stessa soluzione di calzatura (per giocare a tennis, correre o anche semplicemente passeggiare) a un adulto Over 60 alto 165 centimetri che pesa 65 chilogrammi e a un baldo giovane di 20 anni alto 185 centimetri che pesa 80 chilogrammi. Esiste un offerta talmente vasta e variegata che una soluzione ideale per entrambi c è, ma ovviamente molto diversa. Senza considerare che un altra variabile fondamentale è la frequenza e quindi anche l intensità di gioco: un conto è giocare una volta a settimana, un conto allenarsi due ore al giorno. In ogni caso: storicamente, è vero, la scarpa da tennis si differenzia da quella del runner per uno specifico sostegno, che dia stabilità e sicurezza specialmente nei movimenti laterali, visto che anche i cambi di direzione sono repentini e talvolta anche violenti. Per questo negli anni la scarpa da tennis si è distinta per robustezza e durata, con una tomaia tosta e dei rinforzi evidenti anche al livello delle caviglie, un articolazione molto sollecitata. Cosa è successo in questo inizio di Terzo Millennio? Che la scarpa da tennis si è alleggerita, e di molto. Con nuovi materiali ultraleggeri e soprattutto grazie alle moderne tecnologie che consentono di tenerli insieme con guaine o altri supporti, si è riusciti ad alleggerire la calzatura, rendendola comoda, rapida, veloce e quindi performante sul campo. Ma senza perdere stabilità ed efficacia negli spostamenti e cambi di direzione. Ecco per esempio che i tedeschi di Adidas al loro storico modello Barricade (davvero pesante e indistruttibile quello di qualche anno fa) hanno affiancato la superleggera e aerodinamica Ubersonic, di cui è appena uscita la terza edizione, ai piedi per esempio di Sascha Zverev in questa estate americana. Anche i giapponesi di Asics stanno puntando sempre più sul modello Solution Speed, ora anche in versione FF (FlyteFoam, proprio la stessa delle scarpe running), anche se il modello storico meno leggero ma più stabile è Resolution (Djokovic ha appena inaugurato la sua Resolution Novak). O ancora gli americani di Nike da quando accompagnano i piedi di Rafa Nadal e quelli di Roger Federer (quindi da sempre) propongono da un lato una scarpa tosta, robusta, stabile che punta sul sostegno e la compattezza (la vecchia Lunar Ballistec dello spagnolo ora Zoom Cage), dall altro per chi vuole agilità, rapidità e poco ingombro per muoversi velocemente c è Air Zoom Vapor giunta oramai alla decima edizione. Lotto ha puntato invece sul miglior compromesso possibile tra le due soluzioni con le Stratosphere III, nella versione Clay o Speed, che mirano a unire leggerezza e sostegno. Le calzature di Marco Cecchinato e Matteo Berrettini come di Kevin Anderson. È sintomatico che i brand tennistici leader nelle racchette ma che da relativamente poco si sono schierati nel settore calzature (Wilson, Head e Babolat) da subito abbiano proposto scarpe aerodinamiche, leggerissime, con tomaia snella in tessuto avvolgente. Wilson Kaos 2.0 o la Babolat Jet Mach di Fabio Fognini sono due esempi; ma anche gli austriaci di Head stanno per sfoderare la nuovissima Sprint FF all insegna di velocità, leggerezza e durata. Inviate le vostre domande per l esperto via e-mail I nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indirizzo di posta elettronica supertennismagazine@federtennis.it con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana. 30