Legge 11 febbraio 1992, n.157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio
Punti di forza della legge157/92 Ha recepito gli obblighi internazionali e comunitari in materia di fauna e ambiente ( es. elenco specie protette e cacciabili, durata della stagione venatoria) Pianificazione faunistica Caccia programmata Rapporti con il mondo agricolo Presenza nella gestione faunistica di tutte le componenti sociali interessate
Convenzione per la protezione degli Uccelli Parigi 18 ottobre 1950 Convenzione di tutela zone umide Ramsar 2 febbraio 1971 Convenzione di Commercio specie in estinzione Washington 3 marzo 1973 Conservazione vita selvatica Berna 19 settembre 1979 Legge n.157/92 Convenzione conservazione specie migratorie Bonn 23 giugno 1979 Protezione delle Alpi Salisburgo 7 novembre 1991 Convenzione sulla biodiversità Rio de Janeiro 5 giugno 1992 Direttiva conservazione degli UCCELLI selvatici 79/409/CEE Direttiva conservazione HABITAT flora e fauna 92/43/CEE
Struttura della legge157/92 Fauna selvatica: quali specie e natura giuridica La ripartizione del territorio a fini faunistici I soggetti deputati alla gestione faunistica e loro compiti La pianificazione faunistica Danni alle produzioni agricole, prevenzione, controllo delle popolazioni, miglioramenti ambientali, ripopolamenti La caccia programmata Divieti, sanzioni, vigilanza
Alla Legge nazionale 157/92 la Regione Emilia-Romagna ha dato attuazione con la Legge Regionale n.8/94 e con numerose direttive specifiche
LA FAUNA SELVATICA dal 1977 la fauna selvatica passa dallo status giuridico di res nullius a quello di res communitatis è pertanto PATRIMONIO INDISPONIBILE DELLO STATO
Art. 2 Fanno parte della fauna selvatica oggetto della tutela le specie di mammiferi e di uccelli dei quali esistono popolazioni viventi stabilmente o temporaneamente in stato di naturale libertà nel territorio nazionale.
Art. 2 Specie particolarmente protette Mammiferi: lupo (Canis( lupus), sciacallo dorato (Canis( aureus), orso (Ursus( arctos), martora (Martes( martes), puzzola (Mustela putorius), lontra (Lutra( lutra), gatto selvatico (Felis( sylvestris), lince (Lyn( lyn), foca monaca (Monachus( monachus), tutte le specie di cetacei (Cetacea( Cetacea), cervo sardo (Cervus( elaphus corsicanus), camoscio d'abruzzo (Rupicapra( pyrenaica); Uccelli: marangone minore (Phalacrocorax( pigmeus), marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis), tutte le specie di pellicani (Pelecanidae( Pelecanidae), tarabuso (Botaurus stellaris), tutte le specie di cicogne (Ciconiidae( Ciconiidae), spatola (Platalea( leucorodia), mignattaio (Plegadis( falcinellus), fenicottero (Phoenicopterus( ruber), cigno reale (Cygnus( olor), cigno selvatico (Cygnus( cygnus), volpoca (Tadorna( tadorna), fistione turco (Netta rufina), gobbo rugginoso (Oxyura( leucocephala), tutte le specie di rapaci diurni (Accipitriformes( e falconiformes), pollo sultano (Porphyrio porphyrio), otarda (Otis( tarda), gallina prataiola (Tetrax( tetrax), gru (Grus grus), piviere tortolino (Eudromias( morinellus), avocetta (Recurvirostra( avosetta), cavaliere d'italia, (Himantopus( himantopus), occhione (Burhinus oedicnemus), pernice di mare (Glareola( pratincola), gabbiano corso (Larus( audouinii), gabbiano corallino (Larus( melanocephalus), gabbiano roseo (Larus( genei), sterna zampenere (Gelochelidon nilotica), sterna maggiore (Sterna caspia), tutte le specie di rapaci notturni (Strigiformes( Strigiformes), ghiandaia marina (Coracias( garrulus), tutte le specie di picchi (Picidae( Picidae), gracchio corallino (Pyrrhocorax( pyrrhocorax)
Art.18 SPECIE CACCIABILI quaglia (Coturnix coturnix); tortora (Streptopeia turtur); merlo (Turdus merula); allodola (Alauda arvensis);); starna (Perdix perdix); pernice rossa (Alectoris rufa); pernice sarda(alectoris barbara); lepre comune (Lepus europaeus); lepre sarda (Lepuscapensis); coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus); minilepre (Silvilagusfloridamus);cesena (Turdus pilaris); tordo bottaccio (Turdus philomelos); tordo sassello (Turdus iliacus); fagiano (Phasianus colchicus); germano reale(anas platyrhynchos); folaga (Fulica atra); gallinella d'acqua (Gallinula chloropus);alzavola (Anas crecca); canapiglia (Anas strepera); porciglione (Rallus aquaticus);fischione (Anas penelope); codone (Anas acuta); marzaiola (Anas querquedula);mestolone (Anas clypeata); moriglione (Aythya ferina); moretta (Aythya fuligula);beccaccino (Gallinago gallinago); colombaccio (Columba palumbus); frullino(lymnocryptes minimus); combattente (Philomachus pugnax); beccaccia (Scolopax rusticola);cornacchia nera (Corvuscorone); pavoncella (Vanellus vanellus); pittima reale (Limosa limosa); cornacchiagrigia (Corvus corone cornix); ghiandaia (Garrulus glandarius); gazza (Pica pica);volpe (Vulpes vulpes);pernice bianca (Lagopus mutus);fagiano di monte (Tetrao tetrix); coturnice(alectoris graeca); camoscio alpino (Rupicapra rupicapra); capriolo (Capreoluscapreolus); cervo (Cervus elaphus); daino (Dama dama); muflone (Ovis musimon);con esclusione della popolazione sarda; lepre bianca (Lepus timidus); cinghiale (Sus scrofa).
La gestione faunistica è finalizzata alla conservazione delle specie in un rapporto di compatibilità con l ambiente
Struttura della legge157/92 Fauna selvatica: quali specie e natura giuridica La ripartizione del territorio a fini faunistici I soggetti deputati alla gestione faunistica e loro compiti La pianificazione faunistica Danni alle produzioni agricole, prevenzione, controllo delle popolazioni, miglioramenti ambientali, ripopolamenti La caccia programmata Divieti, sanzioni, vigilanza
ISTITUTI FAUNISTICI 30% della SASP destinata ad ambiti protetti Parchi Oasi per la protezione della fauna Zone di ripopolamento e cattura Centri Pubblici per la produzione della fauna Fino al 15% della SASP destinata ad ambiti privati Aziende venatorie Centri privati Zone e campi per l addestramento dei cani Il restante territorio destinato ad Ambiti Territoriali di Caccia
PIANIFICAZIONE FAUNISTICA Regione Province Aree Protette Carta delle vocazioni faunistiche Indirizzi per l elaborazione dei Piani faunistici provinciali Piano faunistico-venatorio Ambiti Territoriali di Caccia Istituti privati Piani annuali
Pianificazione delle presenze faunistiche Programmazione delle attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi
Monitoraggio puntuale dell impatto sulle attività antropiche Monitoraggio puntuale degli incidenti stradali Impatto su habitat o specie Impatto socio-politico
Attività gestionali Monitoraggio Interventi ambientali Immissioni Prevenzione danni Controllo Catture Prelievo venatorio Controllo sanitario
Una corretta gestione faunistica Deve essere organizzata in maniera organica su tutto il territorio provinciale Deve essere supportata da dati Deve essere costantemente monitorata