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Ufficio Studi News dell 11 agosto 2018 CGIa IN CRESCITA L INDEBITAMENTO DELLE FAMIGLIE. NO ALLO SCAMBIO MENO IRPEF PIU IVA Le famiglie italiane sono indebitate per un importo medio pari a 20.549 euro. Nell'insieme, i passivi accumulati con le banche e gli istituti finanziari ammontano a quasi 534 miliardi di euro. Le cifre, elaborate dall Ufficio studi della CGIA, sono riferite al 31 dicembre 2017. Dal 2014 l andamento è in costante crescita; in questi ultimi 3 anni il debito è aumentato di 40,6 miliardi di euro (+8,2 per cento) e in gran parte è riconducibile al fatto che gli istituti di credito sono tornati a prestare i soldi alle famiglie italiane (vedi Graf. 1). Tra la fine del 2016 e la fine del 2017, ad esempio, gli impieghi bancari alle famiglie consumatrici per l acquisto delle abitazioni sono aumentati dell 1,9 per cento, mentre i dati del credito al consumo, includendo anche le finanziarie, indicano un +8,3 per cento. Il ruolo economico delle famiglie italiane è importantissimo: il 60 per cento circa del Pil nazionale è riconducibile ai consumi dei nuclei familiari. E l eventuale aumento dell Iva potrebbe compromettere ulteriormente la tenuta economica di queste ultime, soprattutto di quelle ubicate nelle realtà più in difficoltà del Paese.

Anche se fosse solo selettivo dichiara il coordinatore dell Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo - l eventuale aumento dell Iva peggiorerebbe, in particolar modo, la situazione economica delle famiglie meno abbienti. Segnalo, inoltre, che nemmeno l operazione meno Irpef più Iva sarebbe a saldo zero. I 10 milioni di contribuenti Irpef che rientrano nella no tax area, tra i quali i disoccupati e coloro che percepiscono una pensione di invalidità, non avrebbero alcun benefico dall introduzione della flat tax. Per contro, subirebbero un aumento dei prezzi di beni e servizi che toglierebbe loro ulteriore liquidità. Alla fine del 2017, segnala l Ufficio studi della CGIA, le famiglie più esposte con le banche abitavano in Lombardia. Al primo posto scorgiamo quelle residenti nella provincia di Milano, con un debito di 29.595 euro; al secondo posto quelle di Monza-Brianza, con 29.078 euro e al terzo posto le residenti a Lodi, con 27.631 euro. Appena fuori dal podio troviamo Como: il debito medio ammontava a 27.501 euro. Negli ultimi posti della graduatoria nazionale, invece, riscontriamo le famiglie residenti nel profondo Sud, come quelle di Reggio Calabria, con un debito di 10.301 euro, quelle di Vibo Valentia, con 9.411. Le famiglie meno indebitate d Italia, infine, sono ubicate a Enna, con un rosso che si è attestato a 9.169 euro (vedi Tab.1). Come vanno interpretati i risultati emersi a livello territoriale? Premesso che le aree provinciali più esposte ai debiti sono quelle che registrano i livelli di reddito più elevati segnala il segretario della CGIA Renato Mason è evidente che anche in queste zone tra gli indebitati vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, le forti esposizioni bancarie di questi territori, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti in questi ultimi anni nel settore immobiliare, non destano particolari problemi che, invece, si 2

riscontrano in altre aree del Paese, in particolar modo nel Mezzogiorno. È altresì utile fare una riflessione sulle famiglie più disagiate: La maggiore incidenza del debito sul reddito conclude Zabeo si riscontra nelle famiglie economicamente più deboli, vale a dire in quelle a rischio esclusione sociale che, statisticamente, sono tornate a crescere paurosamente, visto che gli effetti della crisi hanno accentuato, anche da noi, il divario tra poveri e ricchi. Per indebitamento medio delle famiglie consumatrici italiane, tiene a precisare l Ufficio studi della CGIA, si intende quello originato dall accensione di mutui per l acquisto di una abitazione, prestiti personali, prestiti contro la cessione dello stipendio, aperture di credito in conto corrente (in genere forme di credito al consumo). Sono inoltre incluse altre forme tecniche di prestito che, come indicato dalla Banca d Italia, non sono specificate nelle statistiche (ad esempio, carte di credito, prestiti su pegno ecc.). 3

Graf. 1 Andamento dell indebitamento delle famiglie Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Banca d Italia Nota: si fa presente che, per il 2015, il dato risente di alcune discontinuità statistiche avvenute a giugno e ad ottobre 2015 per effetto della riorganizzazione di primari gruppi bancari. Tali discontinuità non influenzano, tuttavia, la tendenza generale di crescita dell indebitamento delle famiglie negli ultimi anni. L'aggregato comprende: mutui e leasing; prestiti personali, prestiti contro cessione di stipendio, aperture di credito in conto corrente (in genere forme di credito al consumo); sono inoltre incluse altre forme tecniche di prestito che, come indicato dalla Banca d Italia, non sono specificate nelle statistiche (ad esempio carte di credito, prestiti su pegno ecc.). 4

Tab. 1 L indebitamento delle famiglie italiane (Province) Rank per imp. medi Province 2016 (mln ) 2017 (mln ) Var. % 2017/2016 (ultimo anno) Impieghi per famiglia (anno 2017, in euro) 1 Milano 44.697 45.802 +2,5 29.595 2 Monza e Brianza 10.653 10.878 +2,1 29.078 3 Lodi 2.666 2.684 +0,7 27.631 4 Como 6.961 7.101 +2,0 27.501 5 Roma 52.947 54.288 +2,5 27.181 6 Varese 10.363 10.364 +0,0 27.013 7 Prato 2.742 2.708-1,2 26.307 8 Siena 3.057 3.131 +2,4 26.187 9 Trento 5.846 5.938 +1,6 25.246 10 Bolzano 5.282 5.557 +5,2 25.095 11 Bergamo 11.522 11.606 +0,7 24.913 12 Firenze 10.986 11.322 +3,1 24.878 13 Pisa 4.411 4.513 +2,3 24.726 14 Modena 7.318 7.453 +1,8 24.714 15 Padova 9.560 9.553-0,1 24.340 16 Livorno 3.625 3.707 +2,3 23.777 17 Brescia 12.641 12.716 +0,6 23.608 18 Pesaro e Urbino 3.636 3.605-0,9 23.587 19 Lecco 3.339 3.365 +0,8 23.266 20 Reggio Emilia 5.233 5.286 +1,0 23.259 21 Pistoia 2.909 2.910 +0,0 23.187 22 Bologna 10.854 11.151 +2,7 23.011 23 Treviso 8.749 8.317-4,9 22.984 24 Pavia 5.562 5.578 +0,3 22.701 25 Cremona 3.417 3.433 +0,5 22.406 26 Verona 8.567 8.626 +0,7 22.136 27 Rimini 3.277 3.213-1,9 22.057 28 Ancona 4.536 4.526-0,2 22.033 29 Lucca 3.678 3.729 +1,4 21.993 30 Vicenza 8.486 7.885-7,1 21.991 31 Venezia 8.216 8.231 +0,2 21.825 32 Forlì-Cesena 3.691 3.718 +0,7 21.815 33 Parma 4.349 4.420 +1,6 21.624 34 Asti 2.125 2.085-1,9 21.551 35 Torino 21.978 22.595 +2,8 21.434 36 Novara 3.492 3.494 +0,0 21.358 37 Ravenna 3.776 3.797 +0,6 21.307 38 Mantova 3.664 3.660-0,1 21.235 39 Pordenone 2.774 2.804 +1,1 21.031 40 Grosseto 2.112 2.158 +2,2 20.833 41 Cagliari n.d. 3.934 n.d. 20.394 42 Bari 9.754 10.075 +3,3 20.390 43 Pescara 2.674 2.707 +1,2 20.010 44 Perugia 5.455 5.565 +2,0 19.757 45 Gorizia 1.294 1.299 +0,4 19.714 46 Udine 4.773 4.750-0,5 19.618 47 Arezzo 2.780 2.821 +1,5 19.176 48 La Spezia 1.913 1.981 +3,6 19.053 49 Piacenza 2.437 2.467 +1,2 18.995 50 Macerata 2.427 2.450 +1,0 18.813 51 Ascoli Piceno 1.598 1.619 +1,3 18.671 52 Genova 7.750 7.860 +1,4 18.548 53 Fermo 1.303 1.304 +0,1 18.207 54 Cuneo 4.545 4.703 +3,5 18.203 5

55 Verbano Cusio Ossola 1.367 1.334-2,4 17.933 56 Savona 2.494 2.484-0,4 17.822 57 Sondrio 1.384 1.405 +1,6 17.791 58 Rovigo 1.803 1.819 +0,9 17.762 59 Massa Carrara 1.569 1.576 +0,4 17.701 60 Catania 7.439 7.544 +1,4 17.700 61 Terni 1.783 1.815 +1,8 17.526 62 Trieste 2.068 2.112 +2,1 17.517 63 Ferrara 2.796 2.776-0,7 17.244 64 Latina 4.094 4.193 +2,4 17.210 65 Napoli 18.641 19.242 +3,2 17.189 66 Viterbo 2.377 2.443 +2,8 17.187 67 Alessandria 3.422 3.419-0,1 17.103 68 Palermo 8.259 8.418 +1,9 17.096 69 Barletta-Andria-Trani 2.365 2.466 +4,3 17.041 70 Siracusa 2.718 2.750 +1,2 16.939 71 Vercelli 1.337 1.346 +0,6 16.906 72 Belluno 1.614 1.584-1,9 16.806 73 Taranto 3.803 3.896 +2,5 16.750 74 Teramo 2.024 2.073 +2,4 16.147 75 Biella 1.326 1.311-1,2 15.914 76 Rieti 1.086 1.106 +1,8 15.620 77 Sassari n.d. 3.466 n.d. 15.564 78 Imperia 1.593 1.600 +0,5 15.343 79 Aosta 870 912 +4,8 14.968 80 Ragusa 1.876 1.895 +1,0 14.722 81 Chieti 2.384 2.424 +1,7 14.720 82 Brindisi 2.224 2.302 +3,5 14.546 83 Salerno 6.037 6.264 +3,8 14.514 84 Frosinone 2.854 2.906 +1,8 14.312 85 Foggia 3.438 3.476 +1,1 14.217 86 L'Aquila 1.800 1.814 +0,8 13.877 87 Messina 3.687 3.765 +2,1 13.719 88 Trapani 2.270 2.253-0,8 13.298 89 Lecce 4.240 4.344 +2,5 13.219 90 Caserta 4.366 4.507 +3,2 12.956 91 Campobasso 1.187 1.208 +1,7 12.761 92 Catanzaro 1.820 1.870 +2,7 12.593 93 Sud Sardegna n.d. 1.851 n.d. 12.270 94 Oristano n.d. 830 n.d. 12.128 95 Caltanissetta 1.260 1.256-0,3 11.771 96 Matera 905 951 +5,0 11.540 97 Avellino 1.833 1.893 +3,3 11.208 98 Cosenza 3.229 3.304 +2,3 10.942 99 Nuoro n.d. 985 n.d. 10.770 100 Potenza 1.629 1.655 +1,6 10.764 101 Benevento 1.163 1.199 +3,1 10.760 102 Crotone 732 748 +2,2 10.594 103 Isernia 378 385 +1,8 10.592 104 Agrigento 1.760 1.784 +1,4 10.306 105 Reggio Calabria 2.206 2.267 +2,8 10.301 106 Vibo Valentia 587 605 +3,1 9.411 107 Enna 633 636 +0,5 9.169 ITALIA 525.892 533.909 +1,5 20.549 Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Banca d Italia e Istat Nota: gli impieghi medi per famiglia sono stati calcolati con il numero delle famiglie relativo all anno 2017 (per l Italia 25.981.996). 6