La valutazione e la certificazione delle competenze nel I ciclo di istruzione

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Transcript:

La valutazione e la certificazione delle competenze nel I ciclo di istruzione

Dalla valutazione al miglioramento

La normativa di riferimento LEGGE 13 LUGLIO, N. 107: Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. DECRETO LEGISLATIVO 13 APRILE 2017, N. 62: Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. D.M. 3 OTTOBRE 2017, N. 741: Regolamenta l esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. D.M. 3 OTTOBRE 2017, N. 742: Regolamenta le modalità per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione ed adotta gli allegati modelli nazionali per la certificazione al termine della scuola primaria e al termine della scuola secondaria di primo grado. CIRCOLARE MIUR 10 OTTOBRE 2017, N. 1865: Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione. Le disposizioni relative alla disciplina del primo ciclo di istruzione si applicano a decorrere dal 1 settembre 2017 (art. 26 D. Lgs. 62/17) 3

Il profilo dello studente come punto di riferimento nelle IN un approccio pedagogico e antropologico che cura la centralità della persona che apprende attenzione alla relazione educativa metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo riconoscere e a valorizzare apprendimenti diffusi attenzione ai nuovi media 4

Comunità educativa, comunità professionale SCUOLA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO COMUNITA EDUCATIVA E PROFESSIONALE ruolo del dirigente scolastico professionalità interne collaborazione valorizzazione delle risorse La centralità della persona trova il suo pieno significato nella scuola intesa come comunità educativa, aperta anche alla più larga comunità umana e civile, capace di includere le prospettive locale, nazionale, europea e mondiale 5

Oggetto e finalità della valutazione nelle Indicazioni Nazionali La valutazione rientra nella funzione docente nella dimensione INDIVIDUALE e COLLEGIALE la responsabilità della valutazione la cura della documentazione la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. 6

Finalità generale della valutazione nel d. Lgs. 62/17 La valutazione ha per oggetto il processo e i risultati di apprendimento degli alunni delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha essenzialmente finalità formativa, concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli alunni, documenta lo sviluppo dell identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. La valutazione è finalizzata al miglioramento degli apprendimenti dell offerta formativa del servizio scolastico delle professionalità 7

Finalità della valutazione degli apprendimenti nel d. Lgs. 62/17 La valutazione ha per oggetto il processo e i risultati di apprendimento degli alunni delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha essenzialmente finalità formativa, concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli alunni, documenta lo sviluppo dell identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. Le finalità della valutazione rispetto agli apprendimenti formativa ed educativa concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo documenta lo sviluppo dell identità personale promuove l autovalutazione il collegio dei docenti esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento (ad esempio definendo descrittori, rubriche di valutazione, ecc.) CM 1865/17 8

Oggetto e finalità della valutazione Oggetto: processo formativo risultati di apprendimento Votazioni in decimi Giudizio descrittivo indicano differenti livelli di apprendimento La certificazione descrive lo sviluppo dei livelli E effettuata dai docenti nell esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell offerta formativa. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale hanno diritto all istruzione e sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. 9

L attività di valutazione nella scuola

A chi compete la valutazione? Collegialità della valutazione Docenti contitolari Docenti che svolgono attività e insegnamenti finalizzati all ampliamento e all arricchimento dell offerta formativa 11

La valutazione del comportamento nel primo ciclo Si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Documenti di riferimento lo Statuto delle studentesse e degli studenti il Patto educativo di corresponsabilità i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche La valutazione del comportamento viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. (L art. 26 del d.lgs. 62/17 ha abrogato l art. 7 del DPR 122/09 «Valutazione del comportamento» che faceva riferimento alla valutazione in decimi) Il collegio dei docenti definisce i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio. 12

Il giudizio descrittivo La valutazione è integrata da: la descrizione del processo Il livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto la descrizione del processo formativo in termini di progressi nello sviluppo culturale. personale e sociale es. il processo potrà essere descritto in termini di autonomia raggiunta dall alunno e grado di responsabilità nelle scelte, mentre il livello globale degli apprendimenti potrebbe essere sinteticamente descritto rispetto al metodo di studio maturato, al livello di consapevolezza e ai progressi registrati relativamente alla situazione di partenza. 13

Strategie per il miglioramento apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione autonomia didattica e organizzativa specifiche strategie e azioni per il miglioramento dei livelli di apprendimento modalità di comunicazione efficaci e trasparenti 14

Validità dell anno scolastico nella scuola secondaria di primo grado REQUISITI DEROGHE CASI DI MANCATA VALIDITA DELL ANNO SCOLASTICO 15

Ammissione anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione Criteri di ammissione alla classe successiva - Scuola Primaria Non ammissione se deliberata all unanimità in sede di scrutinio e solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione Il collegio dei docenti delibera i criteri generali per la non ammissione alla classe successiva. 16

Criteri di ammissione alla classe successiva e all esame - Scuola secondaria di primo grado nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline Ammissione Non ammissione con delibera e adeguata motivazione del consiglio. Il collegio dei docenti delibera i criteri generali per la non ammissione alla classe successiva e all'esame. Non ammissione anche se si è incorsi nella sanzione di competenza del consiglio di istituto di esclusione dallo scrutinio finale o di non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi. 17

Ammissione all Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione La partecipazione alle prove nazionali predisposte dall INVALSI diventa un requisito per l ammissione. VOTO DI AMMISSIONE all esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di classe con un voto in decimi, senza frazioni decimali, anche inferiore al sei, considerando il percorso scolastico triennale compiuto dall alunno in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti NON E UNA MEDIA, ACQUISTA FINALITA DELL ESAME UN PESO MAGGIORE IN RELAZIONE ALL ESITO FINALE Verifica delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dall alunno Funzione orientativa 18

Commissione d esame Commissione Presidenza Funzioni Sottocommissione Coordinatore Funzioni 19

Svolgimento dell esame di Stato tre prove scritte a) prova scritta di italiano b) prova scritta relativa alle PROVE D ESAME La Prova Invalsi diventa un requisito di ammissione, anche per i candidati privatisti che la sostengono presso la scuola statale o paritaria ove sosterranno l'esame di Stato medesimo. competenze logico matematiche c)prova scritta delle lingue straniere colloquio è un unica prova distinta in due sezioni. Il voto deve essere unico (non deriva da una media). 20

Prova scritta di ITALIANO Per accertare: la padronanza della lingua la capacità di espressione personale il corretto ed appropriato uso della lingua la coerente e organica esposizione del pensiero La commissione predispone almeno tre terne di tracce, con riferimento alle seguenti tipologie: a) testo narrativo o descrittivo b) testo argomentativo c) comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico La prova può essere strutturata in più parti riferibili alle diverse tipologie. Nel giorno di effettuazione della prova la commissione sorteggia la tema di tracce che viene proposta ai candidati. Ciascun candidato svolge la prova scegliendo una delle tre tracce sorteggiate. 21

Prova scritta per le competenze LOGICO MATEMATICHE Per accertare: la capacità di rielaborazione la capacità di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite nelle seguenti aree: Numeri Spazio e figure Relazioni e funzioni Dati e previsioni La commissione predispone almeno tre tracce, con riferimento alle seguenti tipologie: a) problemi articolati su una o più richieste b) quesiti a risposta aperta c) può fare riferimento anche ai metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale La prova può proporre più problemi o quesiti, le cui soluzioni devono essere tra loro indipendenti. Nel giorno di effettuazione della prova la commissione sorteggia la traccia che viene proposta ai candidati. 22

Prova scritta di LINGUE STRANIERE Per accertare: le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'europa secondo i seguenti LIVELLI: A2 per l'inglese A1 per la seconda lingua comunitaria La commissione predispone una prova unica con due sezioni distinte con riferimento alle seguenti tipologie ponderate sui due livelli di riferimento: a) questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta; b) completamento o riordino e riscrittura o trasformazione di un testo; c) elaborazione di un dialogo; d) lettera o email personale; e) sintesi di un testo. Nel giorno di effettuazione della prova la commissione sorteggia la traccia che viene proposta ai candidati. 23

COLLOQUIO Il colloquio viene condotto collegialmente dalla sottocommissione, per valutare: il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente Con particolare attenzione a: le capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo la capacità di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio i livelli di padronanza delle competenze di cittadinanza per i percorsi ad indirizzo musicale è prevista una prova pratica di strumento 24

Valutazione finale dell esame VALUTAZIONE FINALE LODE SESSIONI SUPPLETIVE PUBBLICAZIONE DEGLI ESITI 25

La certificazione delle competenze rilasciata agli alunni che superano l'esame di Stato redatta durante lo scrutinio finale ADOZIONE DI MODELLI NAZIONALI - D.M. 742/17 Per gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n. 104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato. 26

La certificazione nelle Regioni a Statuto speciale e Province autonome di Trento e Bolzano Adattamenti dei modelli di certificazione delle competenze Adattamenti delle sezioni del modello di certificazione delle competenze alle specifiche esigenze linguistiche anche avvalendosi del supporto di INVALSI L Invalsi provvede agli adattamenti degli indicatori per la descrizione dei livelli conseguiti nelle prove nazionali di italiano e matematica e di quelli relativi alle abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale 27

Requisiti per l ammissione agli esami di idoneità e all esame di Stato conclusivo nel primo ciclo dei candidati privatisti per le classi seconda, terza, quarta e quinta della scuola primaria e per la prima classe della scuola secondaria di primo grado coloro che, entro il 31 dicembre dello stesso anno in cui sostengono l esame di idoneità, abbiano compiuto o compiano rispettivamente il sesto, il settimo, l ottavo, il nono e il decimo anno di età. per le classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado coloro che, entro il 31 dicembre dello stesso anno in cui sostengono l esame di idoneità, abbiano compiuto o compiano rispettivamente l undicesimo e il dodicesimo anno di età. Gli esami di idoneità si svolgono presso una scuola statale o paritaria Sono ammessi a sostenere l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione in qualità di candidati privatisti coloro che compiono, entro il 31 dicembre dello stesso anno scolastico in cui sostengono l'esame, il tredicesimo anno di età e che abbiano conseguito l'ammissione alla prima classe della scuola secondaria di primo grado. Sono inoltre ammessi i candidati che abbiano conseguito tale ammissione alla scuola secondaria di primo grado da almeno un triennio. 28

Esami di idoneità per i candidati privatisti Obbligo di comunicazione annuale preventiva Obbligo di sostenere l esame di idoneità al termine del quinto anno di scuola primaria oppure nel caso in cui si richieda l iscrizione in una scuola statale o paritaria, anche qualora si provenga da una scuola del primo ciclo straniera in Italia riconosciuta dall ordinamento estero Obbligo per i candidati privatisti di partecipare alle prove INVALSI Giudizio di idoneità ovvero di non idoneità Voto finale Tempistica 29

Valutazione degli alunni con disabilità nel primo ciclo La valutazione per gli alunni con disabilità è effettuata tenendo conto del PEI ed è riferita a: il comportamento le discipline le attività svolte PROVE INVALSI: si possono prevedere misure compensative o dispensative, adattamenti, l esonero della prova. PROVE D ESAME: con l uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici utilizzati per l attuazione del PEI. PROVE D ESAME DIFFERENZIATE: con valore equivalente ai fini del superamento dell esame e del conseguimento del diploma finale. ATTESTATO DI CREDITO FORMATIVO: agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami. DIPLOMA FINALE: non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. 30

Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento La valutazione per gli alunni con DSA è effettuata tenendo conto del PDP ed è riferita a: il livello di apprendimento conseguito, mediante l applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, indicati nel piano didattico personalizzato. PROVE INVALSI: si possono disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. PROVE D ESAME: si possono prevedere tempi più lunghi, l utilizzo di apparecchiature e strumenti informatici senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. PROVA ORALE DI LINGUA STRANIERA «SOSTITUTIVA» DISPENSA DALLA PROVA DI LINGUA STRANIERA DIPLOMA FINALE: non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. 31

Regioni a statuto speciale e Province di Trento e di Bolzano Sono fatte salve le competenze attribuite in materia alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, secondo i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione. Nella Provincia di Bolzano la padronanza della seconda lingua e, per le scuole delle località ladine, la padronanza delle lingue scolastiche ladina, italiana e tedesca è accertata anche nell ambito di specifiche prove scritte degli esami di Stato. La provincia autonoma di Bolzano, in considerazione della particolare situazione linguistica, disciplina la partecipazione alle prove scritte a carattere nazionale predisposte dall INVALSI; le rispettive modalità di partecipazione sono stabilite sulla base di convenzioni stipulate tra la provincia e l INVALSI. Nelle scuole con lingua di insegnamento slovena e bilingue sloveno-italiano del Friuli Venezia Giulia la padronanza della seconda lingua è accertata anche nell ambito di specifiche prove scritte degli esami di Stato. Le prove scritte a carattere nazionale predisposte dall INVALSI sono tradotte o elaborate in lingua slovena. 32

Valutare per migliorare.dalle Indicazioni Nazionali: L elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono pertanto un processo dinamico e aperto, e rappresentano per la comunità scolastica un occasione di partecipazione e di apprendimento continuo. La presenza di comunità scolastiche, impegnate ( ) promuove la riflessione sui contenuti e sui modi dell apprendimento, ( ). 33

Valutare per migliorare Valutare per Condivisione interna ed esterna Valutazione formativa Miglioramento Miglioramento degli esiti Crescita offerta formativa professionale migliorare 34

Grazie per l attenzione 35