CROAZIA CONGIUNTURA ECONOMICA PRIMO SEMESTRE 2017

Documenti analoghi
FLASH SULL ANDAMENTO CONGIUNTURALE IN CROAZIA NEL 2013

FLASH SULL ANDAMENTO CONGIUNTURALE IN CROAZIA NEL 2013 E NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2014

CROAZIA CONGIUNTURA ECONOMICA

CROAZIA CONGIUNTURA ECONOMICA

UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO. Gennaio-Giugno 2015

UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO. Gennaio-Giugno 2014

UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO. Gennaio-Settembre 2013

UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO

PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA ROMANIA NEL 2012

PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA ROMANIA NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2013

SLOVENIA Opportunità per le imprese italiane

L INTERSCAMBIO CON L ITALIA ED I PRINCIPALI PARTNERS COMMERCIALI

Bollettino Mezzogiorno Calabria

ICE Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane CROAZIA CONGIUNTURA ECONOMICA

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Repubblica Dominicana Congiuntura Economica

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

REPORT UNGHERIA. QUADRO MACROECONOMICO E COMMERCIO ESTERO ICE AGENZIA - Ufficio di Budapest Marzo 2016

Capitolo 13 - Scambi con l estero

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Campania

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

L INTERSCAMBIO CON L ITALIA NEL 2011

IRE - Rapporto mensile

Bollettino Mezzogiorno Puglia

Bollettino Mezzogiorno Sicilia

Bollettino Mezzogiorno Sicilia

Bollettino Mezzogiorno Puglia

Numeri e tendenze. Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte

13. SCAMBI CON L ESTERO

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo

Bollettino Mezzogiorno Sicilia

Bollettino Mezzogiorno Molise

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Campania

Istituto nazionale per il Commercio Estero. Nota Congiunturale PARAGUAY

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Puglia

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo

INTEGRAZIONE INTERNAZIONALE E OCCUPAZIONE IN ITALIA

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Marzo Interscambio UE - Iran e Italia - Iran

IRE - Rapporto mensile

Bollettino Mezzogiorno Sicilia

IRE - Rapporto mensile

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

MERCATO DEL LAVORO ED EXPORT (1 trimestre 2018)

12. SCAMBI CON L ESTERO

Bollettino Mezzogiorno Mezzogiorno

INTERSCAMBIO UE/IRAN

IL COMMERCIO ESTERO IN PROVINCIA DI UDINE anno 2015

Bollettino Mezzogiorno Lazio

INTERSCAMBIO UE/IRAN

Le tendenze del sistema produttivo in Lombardia nel confronto europeo

Bollettino Mezzogiorno Campania

DAL 2000 CRESCITA ITALIA PARI A ZERO

Bollettino Mezzogiorno Campania

COMMERCIO CON L ESTERO

Il 1 luglio 2013 la Croazia è entrata a far parte dell'unione Europea. Nell'ambito del Quadro Finanziario Pluriennale UE il Paese potrà

Internazionalizzazione delle imprese

LA CONGIUNTURA IN PROVINCIA DI UDINE

IRE - Rapporto mensile

LE ESPORTAZIONI DELLA PROVINCIA DI PARMA NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2012

I flussi commerciali con l estero III Trimestre 2015

NOTA CONGIUNTURALE ROMANIA 2015

REPORT UNGHERIA. QUADRO MACROECONOMICO E COMMERCIO ESTERO ICE AGENZIA - Ufficio di Budapest Maggio 2017

AMBASCIATA D ITALIA BRASILIA CONSOLATO GENERALE D ITALIA SAN PAOLO. Ufficio dell addetto finanziario

Prof. Carlo Boffito Direttore del Cirpet Promotore e curatore della ricerca. I rapporti economici tra l Italia e l ex-jugoslavia

LE ESPORTAZIONI DELLA PROVINCIA DI PARMA NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2013

COMMERCIO CON L ESTERO

Numeri e tendenze I semestre Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte

L interscambio commerciale con l estero della provincia di Bergamo Quarto trimestre e anno 2011

IRE - Rapporto mensile

MONTENEGRO. PRESENTAZIONE PAESE Febbraio 2018

12. SCAMBI CON L ESTERO

COMMERCIO ESTERO MARCHE RUSSIA - DATI 2012

il Commercio Estero in Friuli Venezia Giulia anno 2016

4. Roma nell economia globale

Bollettino Mezzogiorno Mezzogiorno

Comunicato stampa Mantova, 23 dicembre 2016

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

12. SCAMBI CON L ESTERO

12. SCAMBI CON L ESTERO

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

COMUNICATO STAMPA 21/2018

COMMERCIO CON L ESTERO

Settore manifatturiero regionale. Dati aggiornati e previsioni

Servizio studi. Situazione e prospettive dell economia italiana. II quadrimestre Settembre 2018

Le esportazioni nei primi tre mesi del 2014

LA CONGIUNTURA ECONOMICA IN PROVINCIA DI SONDRIO 3 trimestre novembre 2018

L interscambio commerciale con l estero della provincia di Bergamo Terzo trimestre 2011

L economia dell Umbria Aggiornamento congiunturale. Perugia, 20 novembre 2018

La congiuntura. italiana. La stima del Pil

Transcript:

ICE - Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Zagabria CROAZIA CONGIUNTURA ECONOMICA PRIMO SEMESTRE 2017 ottobre 2017 Fonte dei dati: Ufficio Nazionale di Statistica croato, Banca Nazionale di Croazia, elaborazioni ICE-Agenzia Zagabria ICE Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Via Liszt 21, 00144 Roma, Italia T +39 0659921 www.ice.gov.it Cod. Fisc. e Part. Iva 12020391004 Certificazione UNI EN ISO9001 ISO 9001 / UNI EN ISO 9001:2008 Ufficio di Zagabria Masarykova 24, 10000 Zagreb, Croazia T +385 1 4830711 F +385 1 4830740 zagabria@ice.it www.italtrade.com/countries/europe/croazia/index.htm

INDICE 1. CROAZIA - DATI DI BASE... 4 2. SITUAZIONE ECONOMICA E QUADRO CONGIUNTURALE... 6 3. RATING DEL PAESE... 8 4. VALUTAZIONI E COMMENTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA... 9 5. COMMERCIO CON L ESTERO... 11 Interscambio con l Italia... 13 6. CONTATTI... 16 2

Cartina della Croazia ROMA ZAGABRIA MILANO ZAGABRIA VENEZIA ZAGABRIA MILANO SPALATO VENEZIA SPALATO 886 KM (852 DI AUTOSTRADA) 632 KM (613 DI AUTOSTRADA) 379 KM (352 DI AUTOSTRADA) 846 KM (695 DI AUTOSTRADA) 594 KM (433 DI AUTOSTRADA) 3

1. CROAZIA - DATI DI BASE Superficie 56.542 kmq Popolazione (censimento 2011) 4,27 milioni di abitanti,54 milioni di famiglie Densità della popolazione 75,5 abitanti / kmq Forma istituzionale Membro di: Lingua ufficiale Repubblica parlamentare UE (dal 1 luglio 2013), UN/ONU, UNECE, UNDP/UNOPS, UNCTAD, UNIDO, WIPO, OECD/OCSE, WB/BM, EBRD/BERS, IMF/FMI, WTO/OMC, WHO, UNESCO, ILO, NATO croato Unità monetaria Kuna croata (HRK): 1 = 7,5 HRK Capitale Zagabria Principali città Spalato, Fiume, Osijek, Zara, Slavonski Brod, Pola, Ragusa 4

INDICATORI MACRO PIL pro capite 2016 10.992 PIL a prezzi correnti in mld 45.843 Crescita del PIL 2016, % + 2,9 Crescita consumi individuali 2016, % - 1,1 Disoccupazione a giugno 2017, % 10,8 Salario medio mensile lordo, imprese, a giugno 2017, 1.077 Inflazione 2016, % +0,2 Importazioni 2017, I-VI mld 10,804 (% variazione 17/16 primo semestre) (+12,7) Esportazioni 2017, I-VI mld 6,690 (% variazione 17/16 primo semestre) (+16,1) Saldo, primo semestre 2017, mld 4,144 IDE, afflusso 2016, mld 1,7 5

2. SITUAZIONE ECONOMICA E QUADRO CONGIUNTURALE L economia del Paese è stata relativamente dinamica fino al 2008, ma l esplosione della crisi finanziaria globale ha successivamente influito in maniera notevole su di essa. Nel periodo tra il 2008 e il 2014 il PIL reale è diminuito di oltre il 12% e la disoccupazione è rapidamente aumentata passando dal 9% a oltre il 17%. La ripresa dell economia croata sembra comunque essere ormai avviata, con i principali indicatori tornati sui livelli pre-recessione. Dopo 6 anni di calo continuo, a fine del 2014 la situazione ha iniziato a migliorare e l'aumento del PIL per tutto l anno 2015 è stato dell'1,6%. Secondo i dati preliminari diffusi dall'ufficio nazionale di statistica, la Croazia nel 2016 ha registrato una crescita economica del 2,9%; i dati statistici rilevano che il maggior contributo alla crescita economica è stato generato dall'aumento delle esportazioni. L andamento positivo è continuato nel 2017, anche se a ritmi più contenuti: nel primo semestre il prodotto interno lordo (PIL) è cresciuto del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2016, la crescita più bassa dal quarto trimestre 2015 e inferiore alle aspettative; il contributo più significativo è venuto dall'aumento dei consumi delle famiglie (2,2%). L'andamento al rialzo dura da 11 mesi consecutivi e l'aumento registrato da aprile a giugno è più alto rispetto alla media registrata nell'ue. Si tratta comunque di un aumento inferiore alle previsioni ufficiali del Governo Croato che prevedevano un aumento del 3,2% del PIL per l'intero 2017. Il rallentamento della crescita è molto probabilmente la conseguenza della crisi finanziaria in cui si trova la più grande società privata croata, il Gruppo Agrokor. Il primo a reagire al rischio di Agrokor è stata la Commissione Europea che, nelle sue previsioni, ha ridotto la stima di crescita del PIL croato per quest'anno dal precedente 3,1% al 2,9%. I comparti tradizionali dell industria croata sono: industria alimentare, fornitura di energia elettrica, gas e acqua, editoria e stampa, industria chimica, lavorazione materie plastiche, lavorazione metalli metalmeccanica e costruzioni navali (compresa la cantieristica da diporto che sta assumendo sempre maggior rilievo), industria del legno e industria tessile e dell abbigliamento (attualmente in forte crisi). Nella primavera del 2014 l'allora Governo croato ha presentato la Strategia dell'industria croata 2014 2020, che definisce le seguenti attività industriali (cosiddette attività chiave) nelle quali si dovrebbe investire maggiormente: produzione di sostanze e prodotti farmaceutici di base, produzione di computer e di prodotti di elettronica ed ottica, produzione di prodotti finiti in metallo, ICT, produzione di macchine ed apparecchi elettrici, produzione di macchinari ed attrezzature in generale. Le attività industriali aventi un ruolo strategico sono l industria alimentare e della lavorazione del legno, in particolare la produzione di mobili. A partire dal 2014 la produzione industriale inizia a segnare una lieve ripresa: l'1,3% in più rispetto all anno precedente. La crescita è continuata anche negli anni successivi e a ritmi più vivaci: +2,6% nel 2015 e +5% nel 2016. Anche nei primi mesi del 2017 si notano variazioni positive, anche se a ritmi più attenuati: +2% nel primo trimestre e +1,8% nel periodo gennaio - giugno 2017 (rispetto allo stesso periodo del 2016). ll tasso d'inflazione a livello annuo a dicembre 2016 è stato pari allo +0,2%, a giugno 2017 pari a +0,7%. Il livello di disoccupazione è tuttora relativamente alto: a fine dicembre 2015 aveva raggiunto il 17,9%, per abbassarsi a fine dicembre 2016 al 14,8%. Per quanto riguarda i dati del 2017: a fine marzo 2017 il tasso di disoccupazione è stato del 14,4%, a fine giugno del 10,8% (il motivo per questo sviluppo positivo può maggiormente essere dovuto all'avvio dell'occupazione stagionale). Uno dei maggiori problemi del mercato del lavoro in Croazia è la disoccupazione giovanile che si attesta intorno al 30% (31,7% nel secondo trimestre 2016; 29,4% nel terzo trimestre 2016 e 34,4% nel primo trimestre 2017 ultimi dati disponibili). 6

Il deficit del bilancio statale 1 a fine 2014 si è portato al 5,5% del PIL, a fine anno 2015 si era ridotto al 3,4% mentre a fine 2016 (a seguito dell incremento degli incassi fiscali e ai tagli di spesa, accompagnati da un aumento del PIL superiore a quello atteso) il deficit di bilancio si è attestato ad uno 0,8% del PIL. Il debito pubblico alla fine del 2014 era pari all 85,6% del PIL. Conformemente ai criteri di Maastricht, la Croazia dovrebbe far diminuire il debito pubblico sotto il 60%, ma a fine dicembre 2015 esso ha raggiunto l 86,7% del PIL (sebbene aumentato, il ritmo di crescita è rallentato). Il Governo ha annunciato la stabilizzazione del debito pubblico, e a fine 2016 si è attestato all'84,2% del PIL. Anche il debito estero mantiene tuttora dimensioni abbastanza ragguardevoli. In base ai dati della Banca Nazionale Croata (BNC), a fine dicembre 2015 questo era pari a 45,4 miliardi di, ovvero il 103,4% del PIL; a fine 2016 raggiungeva i 41,69 miliardi di (91,4% del PIL) e a fine giugno 2017 i 40,38 miliardi di (90,3% di PIL). Dai dati definitivi dell Ufficio Nazionale di Statistica croato relativi all anno 2016 risulta che l interscambio commerciale è stato di ca. 32 miliardi di (+6,7% rispetto al 2015); le importazioni sono aumentate del 6,6% e le esportazioni del 6,8%. Gli scambi commerciali appaiono dinamiche anche nel corso dei primi mesi del 2017: nel primo semestre del 2017 l interscambio ha superato i 16,3 miliardi di (+6,0% rispetto al primo semestre del 2016); in aumento sono risultate sia le importazioni (+12,7%) che le esportazioni (+16,1%). Premesso che i dati divulgati dalla Banca Nazionale Croata non riflettono in modo fedele la nazionalità degli investimenti diretti esteri in Croazia 2, nel periodo compreso fra il 1993 il 2016 l ammontare degli IDE effettuati in Croazia è stato pari a 31,2 miliardi di (dati revisionati) di cui 2,4 miliardi di euro si riferiscono ai cosiddetti investimenti round-trip. 3 1 dati ufficiali calcolati in base alla metodologia ESA 2010 European System of national and regional Accounts (Sistema europeo di conti nazionali e regionali) 2 in quanto non prendono in considerazione le c.d. triangolazioni finanziarie 3 questo tipo di investimenti rappresenta solo un evidenza del passaggio del capitale attraverso il paese in quanto lo stesso valore entra e nello stesso tempo esce dal paese ma ha come effetto l'aumento degli IDE in entrambe le direzioni (in questo caso in Croazia e all'estero) per lo stesso importo. Si tratta, in effetti, di fondi di società croate ma domiciliati all estero. 7

3. RATING DEL PAESE Le prospettive del rating del Paese sono in lieve miglioramento. Mentre le valutazioni sono rimaste invariate rispetto all'autunno del 2016, tutte e tre le Agenzie hanno migliorato l Outlook da Negativo a Stabile mentre in data 22 settembre 2017 la Standard & Poor s ha indicato il trend come positivo. Rating della Croazia debito estero croato a lungo termine Agenzia denominato in valuta straniera denominato in valuta locale Valutazione Trend Valutazione Trend Fitch Ratings (27/1/2017) Moody's (10/3/2017) Standard & Poor's (22/9/2017) BB Stabile BB Stabile Ba2 Stabile Ba2 Stabile BB Positive BB Stabile 8

4. VALUTAZIONI E COMMENTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA A gennaio 2014 la Commissione Europea ha aperto la procedura per deficit eccessivo nei confronti della Croazia, in quanto a fine 2013 il deficit del bilancio statale aveva raggiunto il 5,4% del PIL. Per rientrare entro la soglia del 3% per la fine del 2016, il Paese avrebbe dovuto portare il rapporto deficit/pil al 4,6% nel 2014, al 3,5% nel 2015 e al 2,7% nel 2016. A febbraio 2015 la Commissione Europea ha presentato il pacchetto sulla sorveglianza, nel quale la Croazia è stata classificata (insieme a Bulgaria, Francia, Italia e Portogallo) nella categoria 5 (penultima), che si riferisce ai paesi che presentano squilibri macroeconomici eccessivi che richiedono un'azione politica risoluta e un monitoraggio specifico e per i quali viene deciso se attivare la procedura per gli squilibri eccessivi sulla base dei programmi nazionali di riforma (PNR) e degli altri impegni a realizzare riforme strutturali. Nel rapporto autunnale che la Commissione Europea ha pubblicato a novembre 2015, sono state indicate sei raccomandazioni della Commissione per la Croazia finalizzate a migliorare i risultati economici. Le raccomandazioni hanno riguardato le seguenti aree: ü finanze pubbliche e fiscalità: correggere il disavanzo eccessivo, migliorare il controllo della spesa pubblica, adottare un provvedimento legislativo sulla responsabilità fiscale, introdurre la tassa sui beni immobili, ü pensioni e assistenza sanitaria: scoraggiare il pensionamento anticipato; affrontare i rischi fiscali / rischi di bilancio nel settore sanitario, ü mercato del lavoro e determinazione dei salari: parametrare gli stipendi alla produttività e alle condizioni macroeconomiche, aumentare gli incentivi per attenuare la disoccupazione, riforma del sistema della sicurezza sociale, ü amministrazione e imprese pubbliche statali: razionalizzare gli enti locali, ridurre la frammentazione e la sovrapposizione tra le autorità centrali e locali, maggiore trasparenza nelle imprese di proprietà statale, ü settore dei servizi e sistema giudiziario: ridurre in maniera significativa le imposte parafiscali, rimuovere gli ostacoli eccessivi per i fornitori di servizi, aumentare l efficienza della giustizia, in particolare dei tribunali commerciali, ü settore finanziario e di insolvenza: rafforzare il quadro per le procedure pre-fallimentari e per il processo fallimentare, al fine di agevolare la ristrutturazione dei debiti; introdurre la categoria del fallimento personale; rafforzare le capacità del settore finanziario. La Croazia ha proseguito con la realizzazione delle attività previste dal documento Programma nazionale di riforma e convergenza e, alla luce dell'andamento positivo delle finanze statali (deficit sotto il limite del 3%), la Commissione ha proposto all'ecofin4 di chiudere le procedure di inflazione per deficit eccessivo in Croazia nel mese di maggio 2017. Infatti, le previsioni primaverili pubblicate il 22 maggio 2017 dalla Commissione Europea sono state più ottimistiche: per l'anno 2017 la Commissione prevede una crescita del 2,9%, significativamente superiore alla media dell'ue9, e del 2,6% per il 2018. La Commissione abbassa le stime del deficit croato nel 2017 a -1,1% (dal -2,1% previsto nel febbraio scorso) e nel 2018 a 0,9% (rispetto al -1,8% previsto nel febbraio scorso); le stime sul debito pubblico croato per il 2017 sono pari all'81,9% per poi scendere al 79,4% nel 2018. La domanda interna rimane la spina dorsale della crescita economica e i consumi privati dovrebbero rimanere il principale motore della crescita; dopo tre anni di deflazione, si prevede per il 2017 un'inflazione all'1,6% e per il 2018 all'1,5%. 4 http://www.consilium.europa.eu/en/council-eu/configurations/ecofin/ 9

Anche gli investimenti delle imprese sono visti al rialzo, grazie all'elevata liquidità e alle condizioni finanziarie favorevoli per l'espansione creditizia. I fondi dell'ue dovrebbero altresì incentivare gli investimenti pubblici. Previsioni della Commissione Europea per la Croazia 2017 2018 Crescita del PIL (%, su base annua) 2,9 2,6 Inflazione (%, su base annua) 1,6 1,5 Disoccupazione (%) 11,6 9,7 Deficit del bilancio (% sul PIL) -1,1-0,9 Debito pubblico (% sul PIL) 81,9 79,4 Fonte: Rapporto della Commissione Europea, maggio 2017 In data 16 giugno l'ecofin ha dichiarato la chiusura delle procedure per eccesso di deficit avviate per la Croazia. 10

5. COMMERCIO CON L ESTERO Dai dati definitivi dell Ufficio Nazionale di Statistica croato relativi all anno 2016 risulta che l interscambio commerciale è stato pari a 32,028 miliardi di (+6,7% rispetto al 2015); in aumento sono risultate sia le importazioni (+6,6%) che le esportazioni (+6,8%). Anche i dati disponibili per il 2017, confermano tale tendenza: nel primo semestre del 2017 l interscambio ha superato 17,5 miliardi di (+12,3% rispetto al primo semestre del 2016); in aumento sono risultate sia le importazioni (+12,7%) che le esportazioni (+16,1%). Importazioni (var. %) Esportazioni (var. %) Interscambio (var. %) BILANCIA COMMERCIALE (milioni di ) 2014 2015 2016 17.129 (+3,6%) 18.483 (+7,9%) 10.369 11.528 (+8,1%) (+11,2%) 27.498 30.011 (+5,3%) (+9,1%) 19.712 (+6,6%) 12.316 (+6,8%) 32.028 (+6,7%) 2016 primo semestre 2017 primo semestre 9.584 10.804 (+12,7%) 5.763 6.690 (+16,1%) 15.348 17.495 (+13,9%) Saldo -6.761-6.955-7.395-3.540-4.144 Fonte: elaborazioni dell Ufficio di Zagabria dell ICE-Agenzia in base ai dati dell Istituto di Statistica della Croazia. Periodo 2014 2016 dati definitivi; primo semestre 2017 dati preliminari Principali partner commerciali Gli scambi commerciali della Croazia riguardano prevalentemente i Paesi Europei, specialmente quelli dell Unione Europea. Nell'anno 2016 l interscambio Croazia-UE è stato pari a 23,41 miliardi di (il 73,1% dell interscambio croato totale, +5,9 %). Oltre la metà (52,3%) degli scambi commerciali croati si è realizzata con soli cinque Paesi: Germania (4,6 miliardi di ; 14,5% del totale), Italia (4,17 miliardi di ; 13% del totale), Slovenia (3,69 miliardi di ; 11,5%), Austria (2,36 miliardi di ; 7,4%) e Ungheria (1,87 miliardi di ; 5,9%). Anche di dati relativi al primo semestre del 2017 confermano tale andamento: la Croazia continua a realizzare gli scambi commerciali principalmente con i Paesi membri dell Unione Europea con 8,4 miliardi di (il 73% dell interscambio croato totale). Il primo partner commerciale è stata la Germania (interscambio pari a 2,5 miliardi di ; 15% del totale interscambio croato, +10,9% rispetto al 2016) seguita dall'italia (interscambio pari a 2,3 miliardi di ; 13%; +10,7% rispetto al primo semestre 2016). 11

QUOTE DETENUTE DAI PRINCIPALI PARTNER COMMERCIALI % NELL'EXPORT CROATO NELL'IMPORT CROATO 2014 2015 2016 2014 2015 2016 Germania 11,2% 11,3% 11,8% 15,1% 15,5% 16,1% ITALIA 13,9% 13,4% 13,7% 14,3% 13,1% 12,6% Slovenia 11,4% 12,3% 12,5% 10,8% 10,7% 10,9% Austria 6,1% 6,5% 6,4% 8,7% 9,1% 8,0% Ungheria 3,5% 3,6% 3,8% 6,6% 7,8% 7,1% Bosnia & Erzegov. 11,8% 9,7% 9,1% 2,7% 2,7% 2,9% Serbia 4,9% 4,9% 4,2% 2,1% 2,3% 2,5% Fonte: elaborazioni dell Ufficio di Zagabria dell ICE-Agenzia in base ai dati dell Ufficio nazionale di Statistica della Croazia; anno 2016 dati definitivi Principali prodotti importati ed esportati Premesso che il valore complessivo delle importazioni realizzate nel corso dei primi 6 mesi del 2017 è aumentato del 12,7% rispetto all import realizzato nel periodo gennaio-giugno 2016, l aumento (in termini di valore) si è verificato in quasi tutti i comparti. I prodotti più importati in Croazia nel 2016 sono stati (in ordine decrescente): petrolio e derivati, veicoli stradali e loro parti, medicinali e farmaci, abbigliamento e calzature, macchine/apparecchi/dispositivi elettrici, macchinari per vari usi, prodotti di metallo. 12

Nel primo semestre del 2017 le esportazioni sono aumentate del 16,1% rispetto al primo semestre 2016. I principali prodotti esportati nel 2016 sono stati: medicinali e farmaci, macchine/apparecchi/dispositivi elettrici, petrolio e derivati, abbigliamento, sughero e legno. Interscambio con l Italia L Italia è il secondo partner commerciali della Croazia dopo la Germania si trova al primo posto come paese di destinazione delle esportazioni croate e al secondo come paese fornitore. Fino al 2015 si collocava al primo posto nell interscambio e nella classifica dei principali paesi di destinazione e fino all'anno 2013 figurava anche quale principale fornitore. Nel 2016, il valore dell interscambio bilaterale ha superato i 4 miliardi di (13% del totale dell interscambio commerciale croato; crescita del 5%). L Italia rimane tuttora il mercato di sbocco dell export croato (le esportazioni croate verso l'italia pari a 1,69 miliardi di - sono cresciute del 9,2%), ma resta il secondo fornitore: il valore delle forniture italiane è in aumento (+2,3%) e ha raggiunto quasi 2,5 miliardi di (12,6% dell import croato). Il valore dell interscambio bilaterale realizzato nel primo semestre del 2017 è stato pari a 2,3 miliardi di euro (13,2% del totale dell interscambio commerciale croato; crescita del 10,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). L Italia si conferma quale primo mercato di destinazione, con una crescita del 15% (pari a 915 milioni di euro - 13,7% dell export totale), ma rimane il secondo Paese fornitore dopo la Germania, nonostante un aumento dell'8,1% del valore delle forniture italiane. BILANCIA COMMERCIALE CROAZIA ITALIA (migliaia di Euro) 2014 2015 2016 Primo semestre 2017 IMPORT DALL ITALIA 2.446.823 2.430.403 2.486.988 1.386.394 Var. % 12,9-0,7% 2,3% 8,1% EXPORT VERSO L ITALIA 1.439.375 1.542.994 1.685.275 915.017 Var. % 3,2 7,2% 9,2% 15,0% INTERSCAMBIO 3.886.198 3.973.397 4.172.263 2.301.411 Var. % 9,1 2,2% 5,0% 13,8 SALDO PER L'ITALIA + 1.007.448 887.409 801.713 471.377 Fonte: elaborazioni Ufficio dell Agenzia ICE di Zagabria su dati dell Ufficio Nazionale di Statistica croato 13

QUOTA DELL ITALIA (%) 2014 2015 2016 Primo semestre 2017 NELL'IMPORT CROATO 14,3% 13,1% 12,6% 12,8% NELL'EXPORT CROATO 13,9% 13,4% 13,7% 13,7% NELL'INTERSCAMBIO 14,1% 13,2% 13,0% 13,2% Fonte: elaborazioni Ufficio dell Agenzia ICE di Zagabria su dati dell Ufficio Nazionale di Statistica croato I principali prodotti importati dall Italia nel 2016 Nel corso del 2016 il valore complessivo dell import croato dall Italia è aumentato del 2,3%, la graduatoria dei prodotti che maggiormente vi partecipano è rimasta più o meno invariata rispetto al 2015. Sul totale delle importazioni croate dal mondo, proviene dall'italia: - oltre il 32% del valore delle importazioni croate di abbigliamento e accessori, comprese parti di abbigliamento - il 28,1% delle importazioni ferro e acciaio - il 27,3% delle importazioni filati, tessuti ed altri prodotti tessili - il 25,1% delle importazioni prodotti di minerali non metalliferi - oltre il 18% delle importazioni calzature - il 16,5% delle importazioni mobili e loro parti - il 12,5% delle importazioni alimenti e animali vivi - il 10,3% dell import croato macchine e mezzi di trasporto (10,4% nel 2015). In questo comparto si è collocato il 21% del valore totale delle importazioni croate dall Italia; il valore delle importazioni è aumentato del 12,9% rispetto al 2015. La maggior presenza di macchinari italiani si è registrata nei segmenti: ü macchine ed attrezzature speciali per determinati comparti industriali (la quota italiana nell import è stata del 20,1%) e in particolare: macchine agricole compresi i trattori, tessili, alcuni tipi di macchine per l industria alimentare e di macchine per edilizia ü macchine ed attrezzature d impiego generale (18,6 %) che comprende vari tipi di pompe, macchinari non elettrici e utensili e apparecchi meccanici, attrezzature per filtraggio e/o per depurazione, ecc. 14

SETTORI/PRODOTTI selezione dei principali prodotti 5 Totale import (.000 ) Import dall Italia.000 Quota Totale, 19.711.866 2.486.988 12,6% di cui 0 Alimenti ed animali vivi 2.195.078 274.331 12,5% SITC 6 Manufatti classificati secondo la materia di origine 3.512.494 687.283 19,6% 65 - Filati, tessuti, prodotti tessili 439.681 120.222 27,3% 66 - Prodotti di minerali non metalliferi 310.793 77.921 25,1% 67 - Ferro e acciai 610.395 171.672 28,1% 7 Macchinari e mezzi di trasporto 5.050.525 520.576 10,3% 71 - Motori e macchine motrici 264.434 26.207 9,9% 72 - Macchine/attrezzature speciali per determinati 459.393 92.562 20,1% comparti industriali 73 - Macchine/attrezzature lavorazione metalli 112.523 14.653 13,0% 74 - Macchine/attrezzature industriali d impiego 838.915 156.181 18,6% generale 77 - Macchine/apparecchi /dispositivi elettrici 891.109 121.968 13,7% 78 - Veicoli stradali e loro parti 1.372.436 63.356 4,6% 79 - Altro per trasporto 180.817 35.431 19,6% 8 Prodotti finiti vari 2.839.149 565.985 19,9% 82 - Mobili e loro parti 292.231 48.340 16,5% 84 - Abbigliamento (comprese le parti 935.566 302.443 32,3% dell'abbigliamento) e accessori 85 - Calzature 301.716 55.002 18,2% Importazioni croate dall Italia nel 2016 distinte per principali gruppi di prodotti, fonte dei dati: Ufficio Nazionale di Statistica, elaborazione dati Ufficio ICE di Zagabria 5 SITC Standard International Trade Classification Rev. 4 15

6. CONTATTI ICE - Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Sezione per la promozione degli scambi dell Ambasciata d Italia Ufficio di Zagabria Masarykova 24, 10000 Zagreb, Croazia T +385 1 4830711 F +385 1 4830740 zagabria@ice.it www.italtrade.com/countries/europe/croazia/index.htm Margherita Lo Greco (m.logreco@ice.it) Direttrice dell Ufficio ICE Agenzia Zagabria TALIJANSKI INSTITUT ZA VANJSKU TRGOVINU Odjel Veleposlanstva Italije za promidzbu gospodarsko Trgovinske razmjene MASARYKOVA, 24 P.O. BOX 288 10000 ZAGREB (CROAZIA) E-mail: zagabria@ice.it Tel: (003851) 4830711 - Fax: (003851) 4830740 16