Religiosi Camilliani Santuario di San Giuseppe

Documenti analoghi
LITURGIA DELLA PAROLA

====================================================== TUTTI I SANTI ======================================================

IV domenica T.O. - A. Beati voi poveri! Mt 5,1-12a. A29.jpg. A29.jpg

Ecco, l occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. L anima nostra attende

TUTTI I SANTI Ap 7, Sal 23 1Gv 3,1-3 Mt 5,1-12: Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno (1Gv, 2,14).

Quanti sono gli uomini felici?

Gesù nasce per saziare la nostra fame

Anno B 1 Novembre 2018 Tutti i Santi Colore liturgico: Bianco

AZIONE CATTOLICA ITALIANA DIOCESI DI MAZARA DEL VALLO

OMELIA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI

9 novembre 2014 Cristo Re Giornata Caritas ambrosiana


Lectio divina. Alla scuola di un Amore fuori misura. A cura di Vito Cassone Anno I/19 1 novembre Solennità

Peccatori perdonati che imparano a perdonare (Matteo 5,1-12)

Prefazione. Chi sono i santi?

I canti del Messale Ambrosiano. Comune dei santi

Lectio divina. Alla scuola di un Amore fuori misura. A cura di Vito Cassone Anno I/19 1 novembre Solennità

La voce de "Gli Amici"

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Ho vissuto oggi la Parola di tuo Figlio Gesù? L ho annunziata al mondo che non la conosce? L ho ricordata al mondo che l ha dimenticata?

«CREDO LA COMUNIONE DEI SANTI»

FESTA DI TUTTI I SANTI

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI

IL PIANO SALVIFICO DI DIO

Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

II DOMENICA DOPO NATALE

LETTURE DALLA MESSA VOTIVA DEL SS. CUORE DI GESÙ

LITURGIA DELLA PAROLA XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida quando inizia la processione all altare)

CI SALUTIAMO E SALUTIAMO GESÚ CHIEDIAMO PERDONO PER I NOSTRI PECCATI CANTIAMO IL GLORIA: CANTO DI GIOIA

È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie.

MISSIONARIO DEL MISTERO DI DIO

Scritto da Antonio Manco Domenica 03 Gennaio :54 - Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Gennaio :09

Santa Messa in ringraziamento della Beatificazione di Antonio Rosmini avvenuta il 18 novembre Lezionario

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI

Riti di introduzione. Il Signore ci invita alla sua mensa. Esercizi Spirituali - anno della Fede - Parrocchia SAN LORENZO -Lunedì.

CELEBRAZIONI EUCARISTICHE

1 NOVEMBRE. giovedì. Tutti i santi (s) bianco. propria

5 gennaio Liturgia del giorno

POSSEDERE LE PORTE DEI NOSTRI NEMICI

Inviati per annunciare: Beati

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l amore di Dio Padre, e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

437) ROSARIO DEL PADRE

IL RITO DELL EUCARISTIA

SABATO 14 GENNAIO. discepoli. 2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: 3 «Beati

SAN GIOVANNI XXIII, papa

II DOMENICA DI PASQUA

IL LIBRO DELL APOCALISSE LA CROCE DI CRISTO COME TRIONFO

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida quando inizia la processione all altare)

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

LA NOSTRA MAMMA LUCIA CI PROTEGGE DAL CIELO...

RAVVEDITI. Non ho trovato compiute le tue opere Davanti a Me Tu dici, o Signore Hai perso il tuo amore di una volta: Ravvediti che presto tornerò

La S. MESSA (In rosso ci sono le risposte dell Assemblea)

Nel nome del Padre. Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito

CREDO IN CREDO LA PROFESSO ASPETTO DIO PADRE UN SOLO CREATORE GESU CRISTO SIGNORE SALVATORE SPIRITO SANTO VIVIFICANTE PARLATORE CHIESA

Parrocchia B.V. del Carmine

Amare Dio con tutta l anima

OBLATE SANTE per SACERDOTI SANTI

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Scritto da Antonio Manco Lunedì 14 Novembre :53 - Ultimo aggiornamento Martedì 21 Novembre :39

PREGHIERA EUCARISTICA III

LA CHIESA UNIVERSALE

CON MARIA PREGHIAMO PER LE VOCAZIONI MEDITANDO LE BEATITUDINI

avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di Voi

Tutti i Santi. Mercoledì 01 novembre 2017

Signore, tu sei la luce vera

Azione Cattolica Italiana

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

27 marzo 2016 Domenica di Pasqua

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it. PRIMA LETTURA Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

FELICE CHI CREDE. Carlo Maria MARTINI

Raccontare la fede con le parole della vita

Un Padre che vede nel segreto

Padre Nostro che sei nei cieli (Mt 6.9)

15 AGOSTO ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA AL CIELO.

Carlo Maria Martini BEATI VOI!

Seduti nel cielo in Cristo Gesù

DISCIPLINA: Religione Cattolica

Vivere nella potenza di Cristo

METTI LE ALI CON DIO. Francesco Basile. Francescobasile.net

ATTO PENITENZIALE Con fiducia e umiltà presentiamo al Signore la nostra vita e quella dei defunti, perché egli perdoni i nostri e i loro peccati.

Scritto da Antonio Manco Mercoledì 17 Ottobre :25 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 17 Ottobre :25

ADORAZIONE EUCARISTICA OPERATORI PASTORALI

I bambini nascono dall amore dei genitori e di Dio e crescono assieme al loro amico Gesù.

BEATA SPERANZA DI GESÙ

all insegna dell amore pienamente realizzata. Poi il gesto della grande amicizia: e stabilisce con loro una unione stabile con il dono

Messa di Prima Comunione

NOVENA AI MARTIRI DI SIROKI BRIEG (BOSNIA ERZEGOVINA) Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

2 giugno ANNIVERSARIO DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA CATTEDRALE

Solennità di PENTECOSTE

1 NOVEMBRE - DOMENICA - SOLENNITA DI TUTTI I SANTI.

Transcript:

Religiosi Camilliani Santuario di San Giuseppe Via Santa Teresa, 22-10121 Torino Tel. 011-562.80.93 - Fax 011-53.90.45 e-mail: info@madian-orizzonti.it TUTTI I SANTI 1 Novembre 2017 Prima lettura - Ap 7,2-4.9-14 - Dal libro dell Apocalisse di san Giovanni apostolo Io, Giovanni, vidi salire dall oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all Agnello». E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell Agnello». Salmo responsoriale - Sal 23 - Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l ha fondato sui mari e sui fiumi l ha stabilito. Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli. Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. Seconda lettura - 1Gv 3,1-3 - Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Vangelo - Mt 5,1-12 - Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni 1

sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». Celebriamo oggi la solennità di Tutti i Santi. Dio è la fonte di ogni Santità. Santità significa separatezza, essere separati e Dio è il separato per eccellenza, perché è l ulteriorità, l alterità assoluta. Il libro dell'apocalisse di Giovanni apostolo ci ha parlato di: «Ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua». I santi sono questa moltitudine immensa senza distinzioni, appartenenze, etichette particolari, nessuna appartenenza religiosa, che sono passati nel mondo scegliendo il bene e proprio per questo sono stati emarginati dal mondo. Sono coloro che come dice sempre l'apocalisse di Giovanni: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione» perché hanno saputo scegliere non le ideologie del mondo, che sono di menzogna, di corruzione, di latrocinio, ma le logiche di Dio, che sono quelle delle Beatitudini che abbiamo ascoltato dal Vangelo di Matteo: «Beati i poveri in spirito, [ ] Beati quelli che sono nel pianto, [ ] Beati i miti, [ ] Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, [ ] Beati i misericordiosi, [ ] Beati i puri di cuore, [ ] Beati gli operatori di pace, [ ] Beati i perseguitati per la giustizia». Il fondamento di tutte queste Beatitudini è racchiuso nella prima «Beati i poveri» coloro che non sono integrati nella menzogna, nella malizia, nel latrocinio di questo mondo. I santi sono i separati dalle menzogne del mondo, sono coloro che hanno la forza e il coraggio di fare scelte alternative alla mentalità dominante. Quando io scelgo le logiche di Dio e non quelle del mondo, vengo discriminato, emarginato, separato ed escluso. Sono loro i santi, questa immensa moltitudine del popolo delle Beatitudini, che hanno creduto nella giustizia, nella misericordia, sono rimasti puri di cuore, si sono sempre impegnati per portare la pace sulla terra, hanno accettato di essere perseguitati per causa della giustizia e per difendere il diritto. Ecco chi sono i Santi! Noi siamo in comunione con loro ogni volta che scegliamo nella vita, questo modo di vivere, questa prospettiva di Dio, questo sguardo di Dio sul mondo, che aiuta il mondo a crescere nella pace, nella concordia, nella libertà e nella verità. Noi abbiamo un estremo bisogno di metterci in comunione con questo popolo, con questa moltitudine immensa, ma soprattutto con quelle persone con le quali abbiamo condiviso la vita e che ora ci hanno lasciati e che vivono nel mistero e nella luce di Dio, che per noi, finché rimaniamo sulla terra resta inconoscibile, non sperimentabile. Ecco perché abbiamo paura della morte, perché non sappiamo nulla del futuro di Dio non conosciamo il destino dei nostri morti e non sappiamo neppure dove andremo a finire ciascuno di noi. La morte ci pone di fronte al limite, ci dice una cosa semplice: noi non sappiamo neppure chi siamo. Noi ci illudiamo di conoscerci, di sapere chi siamo, ma in realtà non 2

ci conosciamo, non conosciamo il vero senso di noi stessi, il nostro vero io, il nostro compito nel mondo. Ecco perché abbiamo bisogno di prospettive che vanno al di là della nostra immanenza, di guardare oltre l'orizzonte, il confine della vita, proprio per dare senso e significato profondo alla nostra esistenza e proprio per iniziare un cammino di conoscenza di quello che veramente siamo. Quando ci immergiamo nel futuro di Dio è fervida la nostra immaginazione, che il più delle volte è consolatoria. Noi abbiamo un estremo bisogno di sapere i tempi e i modi della nostra fine. Ci riempiamo di immaginazione, di fantasie religiose: la reincarnazione per gli orientali, per noi cristiani il Paradiso, il Purgatorio e l'inferno, tutte cose che hanno poco senso e significato, che molto probabilmente non esistono. Non ha senso consolarci con queste immaginazioni perché ci distraggono dal nostro impegno principale: costruire qui, nel presente, quello che sarà poi il nostro futuro. Noi viviamo immersi dentro lo spazio e il tempo e tutto quello che facciamo, pensiamo, le nostre esperienze, addirittura le nostre parole, pensate alla parola eternità, fanno parte di questa prigione che è lo spazio e il tempio. Quando noi usciremo dallo spazio e del tempo, entreremo in una dimensione altra, che non ha nulla a che fare con lo spazio e con il tempo, la prima impressione sarà di meraviglia e di stupore, perché entriamo in qualcosa che non abbiamo mai conosciuto e mai sperimentato, lo stesso Dio sarà una dimensione altra : non sarà il Dio che ci hanno fatto conoscere le religioni, ma sarà un Dio totalmente altro, diverso, sarà un'energia e una forza nuova, dentro le quali saremo fagocitati per una eternità di festa, di felicità e di beatitudine. Non dobbiamo angosciarci per sapere i tempi e i modi, ma abbandonarci a questa dimensione altra che ci attende, ricopre gli spazi infiniti ci proietta verso il cosmo infinito e ci aiuta ad accettare la morte come segno del nostro limite creaturale. Noi siamo provvisori, creature, limitati e questo limite lo dobbiamo accettare per trovare pace in noi stessi, per vincere la paura della morte, ma soprattutto per saper contare i nostri giorni e arrivare alla sapienza del cuore. Se io so contare i giorni, do valore al tempo, sono capace di scegliere quello che è assoluto e tralasciare quello che è relativo, vinco l'angoscia e la paura del limite, perché so che dal momento che nasco, sono destinato alla morte, che per chi crede, ha fede, è una nuova rinascita, una nuova vita, perché l impossibile può diventare possibile. Se noi abbiamo fede, e questa realtà noi possiamo accettarla solo per fede e non per le vie razionali o dell evidenza, noi crediamo che l impossibile (che un morto risusciti, che ci sia la vita dopo questa esperienza terrena) può diventare possibile perché nulla è impossibile a Dio. Noi dobbiamo metterci in comunione con il popolo delle Beatitudini che ha saputo costruire la vita nell amore. Il mondo non lo costruiscono i potenti della terra, ma semmai loro lo distruggono, con le loro menzogne, con la loro corruzione e con le loro ipocrisie. Il mondo viene costruito da questa moltitudine immensa di uomini, di donne e di bambini, che sono passati senza 3

lasciare traccia sui libri di storia, hanno pianto, riso, vissuto, amato, sperato, creduto nel bene, saputo costruire una vita nell'amore e se ne sono andati senza lasciare traccia. In realtà sono stati proprio loro i costruttori di questo mondo, hanno creduto che l'amore vince ogni cosa, che la povertà, l umiltà, la mansuetudine, la pace, non sono un espressione caritativa della realtà, ma soprattutto sono un espressione conoscitiva della realtà e del mondo, per scegliere la prospettiva di Dio e non quella degli uomini, per non lasciarci sedurre dalla cultura dominate, per non appiattirci nel pensiero dominante e comune, ma per essere capaci di fare scelte che diano senso e significato profondo alla nostra esistenza. Coloro che ci hanno preceduto, i santi che celebriamo oggi, dove sono? Non sono dispersi in chissà quale pianeta, ma vicini a noi, presenti alla nostra vita: per l'amore, la tenerezza, le emozioni, le esperienze e la vita che abbiamo vissuto insieme con loro. Certo non c'è più la loro fisicità, ma quello che hanno rappresentato per noi, l'amore che abbiamo vissuto insieme, non è morto con loro: l'amore non muore mai, va oltre la nostra vita, perché l amore non può morire perché Dio è Amore. Perché noi non li sentiamo presenti in mezzo a noi, nella nostra esistenza? Perché li pensiamo morti ed invece dobbiamo pensarli e crederli vivi, presenti, operanti nella nostra esistenza. In fondo che cos è la Terra, il sistema solare? Noi dobbiamo proiettarci verso l'immensità degli spazi e all'interno di questa realtà, ci sono tutte quelle persone con le quali abbiamo vissuto esperienze di amore. Noi dobbiamo camminare insieme con loro: dico sempre che non sono i morti che hanno bisogno delle nostre preghiere, ma siamo noi che abbiamo bisogno che ci siano accanto, preghino per noi, per poter continuare a vivere, a credere, a sperare, soprattutto per poter credere che il popolo delle Beatitudini sarà quello vincente, per credere che vivere l'amore già, su questa terra, è possibile, che un altro mondo è possibile. È solo l'amore che ci salva, ci libera, perché l'amore si nutre di conoscenza e noi l'amore lo abbiamo conosciuto, sappiamo cosa vuol dire amare, lo abbiamo sperimentato a livello fisico: sappiamo che sensazioni fisiche dà l'amore. È solo attraverso questa conoscenza che noi riusciamo a percepire qualcosa dell'amore, dell'immensità e del futuro di Dio. L'unica strada che ci aiuta a metterci in comunione con i santi, con i nostri defunti è la strada dell'amore, che ci aiuta a conoscere noi stessi, a percorrere il cammino che percosse Dio e ci aiuta a salvare il mondo. L Abbraccio di Dio è per tutti? L esigenza del castigo e del premio è una nostra necessità, ma ci può essere una discriminante per entrare in questa grande festa di Dio ed è solo l amore. Se nella vita con le mie scelte, con il mio comportamento ho sistematicamente negato l amore, ho vissuto una vita di non amore, mi sono già precluso la strada che porta alla festa di Dio, semplicemente rimango cenere, polvere, ho scelto di rinunciare a una vita di amore senza limiti Dio non divide, non castiga o premia accetta semplicemente ciò che abbiamo scelto. Se la mia vita è stata 4

la negazione dell amore, non posso riconoscere l Amore che è di Dio. I santi quindi non sono solo quelli del calendario, molti dei quali sono santi per esigenze istituzionali, ma tutti quegli uomini e quelle donne che hanno creduto all'amore e hanno fatto della loro vita un dono di amore. Per questo quando hanno incontrato la fonte dell'amore che è Dio, lo hanno riconosciuto e sono rimasti vivi. 5