Isola della sostenibilità 2017

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Transcript:

Isola della sostenibilità 2017 GOAL 8 Inclusione sociale e crescita economica Gli effetti del commercio internazionale sulla crescita economica TALK 30 novembre 2017 Prof. Dipartimento di Economia Università degli Studi Roma Tre silvia.nenci@uniroma3.it

Di cosa parleremo La rilevanza degli scambi commerciali internazionali Chi sono i protagonisti del commercio internazionale attuale? Quali sono i principali beni scambiati e quali le attuali traiettorie degli scambi mondiali? Perché i paesi scambiano? L effetto del commercio sulla crescita economica Il dibattitto circa i benefici ed i costi del commercio

L ABC del commercio internazionale Il commercio internazionale è il sistema attraverso il quale i paesi esportano e importano beni e servizi Le importazioni sono l acquisto di beni o servizi da un altro Paese. Le esportazioni sono la vendita di beni o servizi ad altri Paesi. Merci: comprendono i prodotti manifatturieri, minerari e agricoli. Esportazioni di servizi: comprendono servizi commerciali come trasporti, viaggi, costruzioni, servizi assicurativi, servizi finanziari, servizi informatici, di informazione e di telecomunicazione, servizi personali, culturali e ricreativi, fabbricazione di beni, manutenzione e di riparazione.

La rilevanza degli scambi commerciali internazionali

Andamento PIL e scambi commerciali A partire dal secondo dopoguerra, i dati relativi al commercio mondiale mostrano una crescita sostenuta degli scambi, superiore a quella della produzione globale Fonte: Salvatore, 2002

Tasso di crescita del PIL mondiale e degli scambi commerciali (1870 2013) Fonte: Rapporto ICE, 2012

Costi di trasporto e comunicazione COSTI 1930 1950 1960 1970 1990 costo di trasporto aereo per passeggero-miglio 100 44 56 24 16 costo di una telefonata di tre minuti Londra-New York 100 22 19 13 1,4 costo di utilizzazione di un Satellite 100 8 Fonte: Acocella

Barriere tariffarie Dazio medio mondiale 25 20 15 10 5 0 Fonte: Nenci, 2011

Chi sono i protagonisti del commercio internazionale attuale?

Mappa del commercio mondiale World Trade in Goods, 2010 ($ billions) This figure shows trade in merchandise goods between selected countries and regions of the world. 2014 Worth Publishers International Economics, 3e Feenstra/Taylor 10

La rete del commercio mondiale di beni, 2007 (primi due partner delle export) Note: For each country, only the export flows toward the first and second trade partner are considered. The size of the circle corresponding to a country is proportional to the number of receiving links Source: De Benedictis, Nenci, Santoni, Tajoli, Vicarelli, 2014

Chi commercia di più? I primi 20 esportatori mondiali di merci Fonte : Rapporto ICE

Sono cambiati i principali protagonisti del commercio internazionale? Esportatori

Quali sono i principali beni e servizi scambiati?

Tipologia ed evoluzione dei beni scambiati La tipologia dei beni scambiati è mutata significativamente nel corso dell ultimo secolo

Quali sono attualmente i beni più scambiati? Scambi mondiali di merci Settori Composizione percentuale Var. % Contributo alla crescita (2) 2004 2007 2010 2013 2014 2015 2014 2015 2014 2015 Prodotti dell agricoltura, della silvicoltura e della pesca 2,5 2,5 2,8 2,9 2,9 3,0 0,1-9,6 0,0-0,3 Prodotti dell industria estrattiva 8,1 10,3 11,2 12,1 11,1 7,6-6,7-39,6-0,8-4,4 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 5,1 4,9 5,3 5,5 5,6 5,7 3,3-10,7 0,2-0,6 Prodotti tessili e articoli d abbigliamento 5,2 4,4 4,2 4,3 4,5 4,8 6,0-5,8 0,3-0,3 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 1,2 1,1 1,1 1,2 1,3 1,4 8,0-4,5 0,1-0,1 Legno e prodotti in legno; carta e stampa 2,8 2,4 2,1 1,8 1,9 2,0 3,4-8,7 0,1-0,2 Coke e prodotti petroliferi raffinati 2,9 3,8 4,3 5,4 5,0 3,6-5,6-36,8-0,3-1,9 Sostanze e prodotti chimici 7,6 7,6 7,7 7,4 7,5 7,4 1,4-12,4 0,1-0,9 Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 3,0 3,0 3,6 3,2 3,4 3,7 5,2-3,1 0,2-0,1 Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 3,6 3,5 3,5 3,6 3,7 3,9 3,6-6,9 0,1-0,3 Metalli di base e prodotti in metallo 7,9 9,4 8,4 8,6 8,1 8,8-4,2-5,2-0,4-0,4 Computer, apparecchi elettronici e ottici 13,6 12,4 12,8 11,7 12,0 13,1 4,0-3,8 0,5-0,5 Apparecchi elettrici 4,7 4,6 4,6 4,5 4,7 5,1 5,4-5,4 0,2-0,3 Macchinari ed apparecchi n.c.a. 10,6 10,0 9,1 8,6 8,8 9,0 3,1-9,5 0,3-0,8 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 9,8 9,1 7,7 7,9 8,1 8,8 4,0-4,7 0,3-0,4 Altri mezzi di trasporto 3,4 3,1 3,5 3,3 3,3 3,7 1,8-1,4 0,1-0,0 Altri prodotti delle industrie manifatturiere (compresi i mobili) 3,6 3,4 3,6 3,6 3,9 4,3 8,9-4,6 0,3-0,2 Altri prodotti n.c.a. 4,3 4,5 4,6 4,2 4,1 3,9 0,2-16,2 0,0-0,7 Totale prodotti 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 1,2-12,2 1,2-12,2 Source: Rapporto ICE, 2016

Cosa si scambia I paesi commerciano beni differenti commercio di natura inter industriale, es. prodotti agricoli vs macchinari I paesi commerciano beni simili gran parte del commercio mondiale avviene fra paesi industrializzati ed è di natura intraindustriale, es. beni manufatti vs beni manufatti

Principali esportazioni USA verso la Germania Unit : US Dollar thousand Product code Product label United States of America's exports to Germany Value in 2011 Value in 2012 Value in 2013 TOTAL All products 48779200 48354852 47442249 '87 Vehicles other than railway, tramway 6721872 7297720 6051037 '90 Optical, photo, technical, medical, etc apparatus 5828342 5858626 5996439 '84 Machinery, nuclear reactors, boilers, etc 6039220 5894851 5884932 '88 Aircraft, spacecraft, and parts thereof 5674397 5656078 5809280 '85 Electrical, electronic equipment 4441704 4176456 4265620 '30 Pharmaceutical products 2515682 2561810 2208824 '71 Pearls, precious stones, metals, coins, etc 1806466 1487383 1984524 '38 Miscellaneous chemical products 1503566 1458161 1580185 '99 Commodities not elsewhere specified 1448146 1389431 1360073 '29 Organic chemicals 1337973 1357339 1288524 '39 Plastics and articles thereof 1308694 1196360 1188499 '27 Mineral fuels, oils, distillation products, etc 1350587 1054978 863414 '12 Oil seed, oleagic fruits, grain, seed, fruit, etc, nes 352425 940514 812558 '08 Edible fruit, nuts, peel of citrus fruit, melons 434239 466485 649739 '70 Glass and glassware 597946 540389 563711 '97 Works of art, collectors pieces and antiques 390647 363781 360520 Inorganic chemicals, precious metal compound, '28 isotopes 565399 440523 343005 '73 Articles of iron or steel 346606 343240 334642 '33 Essential oils, perfumes, cosmetics, toileteries 283269 314646 321851 '03 Fish, crustaceans, molluscs, aquatic invertebrates nes 289951 284451 314551 '74 Copper and articles thereof 274593 305286 301160 '47 Pulp of wood, fibrous cellulosic material, waste etc 292599 309415 270139 '40 Rubber and articles thereof 332220 285797 270080 Paper and paperboard, articles of pulp, paper and '48 board 290031 269107 267940 '22 Beverages, spirits and vinegar 181023 184968 259122

Principali importazioni USA dalla Germania Product code Product label United States of America's imports from Germany Va lue in 20 11 Va lue in 20 12 Va lue in 2 0 13 TOTAL All products 100392798 110602812 116924737 '87 Vehicles other than railway, tramway 25005279 29992279 33168142 '84 Machinery, nuclear reactors, boilers, etc 20696991 22469147 22374261 '30 Pharmaceutical products 8509406 10185517 11174901 '90 Optical, photo, technical, medical, etc apparatus 8865467 8926945 9036842 '85 Electrical, electronic equipment 7657145 7849851 7808184 '99 Commodities not elsewhere specified 3212837 3492118 3717551 '29 Organic chemicals 2921629 3137577 3444239 '88 Aircraft, spacecraft, and parts thereof 1570659 1523341 2973561 '39 Plastics and articles thereof 2306547 2504781 2643734 '73 Articles of iron or steel 1646913 2156193 1913667 '38 Miscellaneous chemical products 1328337 1463370 1707361 '71 Pearls, precious stones, metals, coins, etc 1414710 903251 1209582 '40 Rubber and articles thereof 1128266 1202111 1200480 Inorganic chemicals, precious metal compound, '28 isotopes 1340807 1293421 1097083 '72 Iron and steel 1300607 1265146 1078080 Paper and paperboard, articles of pulp, paper and '48 board 936960 915384 835700 '97 Works of art, collectors pieces and antiques 462857 853995 834437 '82 Tools, implements, cutlery, etc of base metal 649169 737781 815718 '94 Furniture, lighting, signs, prefabricated buildings 600225 599737 677175 '74 Copper and articles thereof 675953 646996 626613 '76 Aluminium and articles thereof 675225 663743 619956 '32 Tanning, dyeing extracts, tannins, derivs,pigments etc 517686 566919 598737 '70 Glass and glassware 537270 546710 542178 '22 Beverages, spirits and vinegar 555586 487750 468667 '83 Miscellaneous articles of base metal 391987 440838 466874

Cambiamento delle esportazioni dei PVS Percent 80 60 Manufactures 40 20 Minerals Agriculture 0 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 Source: Dollar, 2006

Commercio in beni intermedi Le importazioni di input intermedi (parti e componenti utilizzate come input nei processi di produzion) sono cresciute significativamente. Oltre il 25% delle importazioni mondiali di beni manufatti sono beni intermedi (fonte Unctad) Conseguenza del processo di frammentazione internazionale della produzione in cui ogni paese si specializza in particolari fasi della produzione

La produzione è globale: Boeing 787 Dreamline

La produzione è globale: il caso iphone Fonte: Xing e Detert (2010)

Perché i paesi scambiano?

Perché i paesi scambiano Possono ottenere prodotti che non possono produrre internamente (l Italia importa gas naturale dalla Russia) Dio non ha donato tutti i prodotti in ogni luogo della terra, ma ha distribuito i Suoi doni in regioni diverse, in modo che gli uomini potessero coltivare una relazione sociale, poiché ognuno avrebbe avuto bisogno dell aiuto dell altro. E così Egli fece nascere il commercio così che tutti gli uomini potessero avere un godimento comune dei frutti della terra, indipendentemente da dove fossero prodotti (Libanio, Antiochia 314 393 d.c., Orazioni III) Poiché le risorse sono distribuite in modo diseguale nel mondo, i paesi devono commerciare per utilizzare tali risorse in modo efficiente

Perché i paesi scambiano 2 Possono ottenere prodotti più economici o di maggiore qualità rispetto a quelli prodotti internamente La Germania esporta beni manufatti di alta qualità (es., in campo automobilistico) grazie alla superiorità della sua tecnologia La Cina produce beni a costo inferiore rispetto alla maggior parte dei Paesi industrializzati (es. prodotti di abbigliamento)

Perché i paesi scambiano 3 Secondo le teorie del commercio internazionale le determinanti del commercio appartengono a due categorie: 1. Le differenze tra nazioni nelle dotazioni relative di lavoro, capitale fisico, risorse naturali e tecnologie creano vantaggi produttivi per i paesi, nonché la prossimità geografica (più vicini sono i Paesi, minori sono i costi di trasporto) 2. Le economie di scala ( più grande è più efficiente ) creano vantaggi produttivi per i paesi

Il principio del vantaggio comparato Come si decide cosa esportare? Esiste un principio fondamentale che è alla base del commercio internazionale: il principio del vantaggio comparato (David Ricardo, 1817 The Principles of Political Economy and Taxation) un paese ha un vantaggio comparato se produce beni e/o servizi ad un costo opportunità minore rispetto agli altri paesi ( i.e., se produce il prodotto in maniera relativamente più efficiente) Un paese può beneficiare del commercio anche se in termini assoluti è più efficiente (o meno efficiente) di altri paesi nella produzione di ciascun bene NB. Un paese può non avere vantaggi assoluti ma conserva sempre vantaggi comparati «Il principio dei vantaggi comparati è innegabilmente vero ma assolutamente non ovvio» (P.Samuelson: Premio Nobel 1970)» David Ricardo

Il principio del vantaggio comparato 2 Esempio Italia Mali Immaginate che l Italia sia il paese più efficiente (vantaggio assoluto) nella produzione di macchinari e prodotti agricoli. Tra i due è però relativamente più efficiente nella produzione dei macchinari. Dovrebbe esportare i macchinari e importare prodotti agricoli Considerate ora il Mali. Come potrebbe il Mali, la cui produttività è molto bassa rispetto ai paesi industrializzati, riuscire ad esportare uno dei suoi prodotti, come i tessuti o il frumento? Sorprendentemente, secondo il principio del vantaggio comparato, il Mali può ottenere benefici dal commercio esportando il bene per il quale è relativamente più efficiente (i tessuti) ed importando il bene per il quale è relativamente meno efficiente (come i macchinari). Il principio del vantaggio comparato afferma che ogni paese avrà un vantaggio se: si specializzerà nella produzione e nell'esportazione dei beni che può produrre ad un costo relativamente basso (nei quali è relativamente più efficiente di altri paesi); se importerà i beni che produce ad un costo relativamente elevato (nei quali è relativamente meno efficiente di altri paesi).

L effetto del commercio internazionale sulla crescita economica

Commercio e crescita I recenti sviluppi della teoria della crescita endogena, iniziati con Romer (1986) e Lucas (1988), forniscono una base teorica convincente e rigorosa in favore di una relazione positiva tra commercio internazionale e crescita economica di lungo periodo

Gli effetti positivi del commercio sull economia Effetti statici (allocativi e di scala) e dinamici (di accumulazione/crescita): Promuove la piena utilizzazione di risorse nazionali che sarebbero altrimenti inutilizzati a causa dell insufficiente domanda interna (es. per prodotti come beni agricoli e materie prime) Realizza la divisione del lavoro ed il conseguimento di economie di scala grazie all espansione della dimensione del mercato tramite le esportazioni verso paesi esteri E veicolo per la trasmissione di nuove idee, nuove tecnologie e nuove capacità manageriali Incoraggia ed agevola il flusso internazionale di capitale provenienti da paesi esteri. Nel caso degli IDE, il capitale può essere accompagnato da personale estero specializzato Contrasta il monopolio, inducendo maggiore efficienza dei produttori nazionali allo scopo di far fronte alla concorrenza straniera (importante per il contenimento dei costi e dei prezzi dei beni intermedi usati come input).

Il dibattitto circa i benefici ed i costi del commercio

I benefici del commercio internazionale Secondo la teoria tradizionale del commercio internazionale, se ogni paese si specializza nella produzione del bene in cui gode di un vantaggio comparato, la produzione mondiale sarà maggiore (e quindi anche il consumo) e, attraverso il commercio, ogni paese condividerà i benefici che ne derivano

Non solo benefici Sebbene la teoria economica riconosca gli effetti positivi legati alla crescita del commercio, il commercio internazionale può danneggiare sia alcuni gruppi all interno di un paese che alcune economie Ai vantaggi collettivi nel lungo termine, si contrappongo costi concentrati di breve termine: Effetti negativi sui produttori (e i lavoratori) nelle industrie che competono con le importazioni Effetti redistributivi fra i settori dell economia nazionale C è quindi un problema di equa ed uniforme distribuzione dei benefici

Il dibattito Esiste da anni un ampio e acceso dibattito circa l opportunità o meno di sostenere la crescita del commercio internazionale e, più in generale, il processo di globalizzazione Il commercio comporta benefici a livello globale ma la distribuzione di tali benefici non è equa Questioni chiave: Come garantire una ripartizione dei vantaggi dello scambio più equa possibile? Dobbiamo rinunciarvi o è possibile?

Globalizzazione sì o no? Tony Atkinson, uno dei grandi economisti dell ultimo secolo, che ha dedicato la sua vita scientifica a capire come misurare, analizzare e contrastare povertà e disuguaglianza sottolineava come le cause su cui spesso ci si concentra per spiegare la disuguaglianza dei redditi progresso tecnologico, globalizzazione, evoluzione demografica non possono essere separate da fattori nazionali specifici quali le scelte fatte dai governi per i sistemi fiscali e di protezione sociale. Non è ineluttabile che globalizzazione e progresso tecnico aumentino le disuguaglianze: i governi mantengono uno spazio d intervento che può contrastare queste tendenze. Intervista a Tony Atkinson https://youtu.be/b9 j8mjrmhm

Grazie per l attenzione! Prof. Dipartimento di Economia Università degli Studi Roma Tre silvia.nenci@uniroma3.it