CONFERENZA DEGLI ENTI LOCALI DELL AUTORITA DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI LECCO

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COPIA CONFERENZA DEGLI ENTI LOCALI DELL AUTORITA DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI LECCO VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 52 DEL 28.07.2009 Oggetto: Modello gestionale: espressione di parere. L anno 2009, il giorno 28 del mese di Luglio, alle ore 18:30, presso la Sala Don Ticozzi, a Lecco, in via Ongania n. 4, a seguito di convocazione ai sensi dell art. 12 comma 7 del vigente Regolamento per il funzionamento della Conferenza, trasmessa via fax agli Enti Locali ricadenti nell ATO con nota prot. 0033431 del 22.07.2009, si riunisce in 2 a convocazione la Conferenza dell Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Lecco.. Presiede l adunanza il Presidente della Provincia di Lecco, Daniele Nava, Presidente della Conferenza dell A.ATO. Le funzioni di Segretario sono svolte da Alessandra Valsecchi, Responsabile della Segreteria Tecnica dell A.ATO. Sono presenti il Direttore Generale della Provincia di Lecco, Ottorino Vaglio, e l Assessore provinciale all Ambiente, Carlo Signorelli. Su proposta del Presidente sono scelti quali scrutatori tre componenti del Comitato Ristretto: i sigg. Paolo Strina, sindaco del Comune di Osnago, Paolo Arrigoni, sindaco del Comune di Calolziocorte e Stefano Parolari, assessore del Comune di Lecco (D). Il Presidente, previo accertamento della legalità dell adunanza e dichiarazione di apertura della seduta, il tutto come da verbale di seduta, dopo la votazione sul primo punto iscritto all ordine del giorno e dopo la presentazione dell Assessore all Ambiente Signorelli, passa alla trattazione del secondo punto, con la presenza dei seguenti Enti: Ente Presente Ente Presente Ente Presente ABBADIA LARIANA P DOLZAGO P OSNAGO P AIRUNO P DORIO P PADERNO D ADDA P ANNONE BRIANZA P ELLO P PAGNONA A BALLABIO P ERVE P PARLASCO P BARZAGO P ESINO LARIO P PASTURO P BARZANO' P GALBIATE P PEREGO P BARZIO P GARBAGNATE MONASTERO P PERLEDO P BELLANO P GARLATE P PESCATE P BOSISIO PARINI P IMBERSAGO P PREMANA A BRIVIO P INTROBIO P PRIMALUNA P BULCIAGO P INTROZZO P ROBBIATE P CALCO P LECCO P ROGENO P CALOLZIOCORTE P LIERNA P ROVAGNATE P CARENNO P LOMAGNA P SANTA MARIA HOE P CASARGO P MALGRATE P SIRONE P CASATENOVO P MANDELLO DEL LARIO P SIRTORI P CASSAGO BRIANZA P MARGNO P SUEGLIO P CASSINA VALSASSINA A MERATE P SUELLO P CASTELLO BRIANZA P MISSAGLIA P TACENO A CERNUSCO LOMBARDONE P MOGGIO P TORRE DE BUSI A CESANA BRIANZA P MOLTENO P TREMENICO P CIVATE P MONTE MARENZO P VALGREGHENTINO P COLICO P MONTEVECCHIA P VALMADRERA P COLLE BRIANZA P MONTICELLO BRIANZA P VARENNA A CORTENOVA P MORTERONE P VENDROGNO P COSTA MASNAGA P NIBIONNO A VERCURAGO P CRANDOLA VALSASSINA A OGGIONO P VERDERIO INF. P CREMELLA P OLGIATE MOLGORA P VERDERIO SUP. P CREMENO A OLGINATE A VESTRENO P DERVIO P OLIVETO LARIO P VIGANO A PROVINCIA DI LECCO P

Il Presidente illustra ai presenti una sintesi (come risulta dall allegato al verbale di seduta) della proposta di deliberazione che di seguito si trascrive: Relazione del Presidente della Provincia di Lecco Daniele Nava sul modello gestionale del Servizio Idrico Integrato dell ATO di Lecco. Signori e Signore Sindaci, Signori e Signore delegati E noto che forze politiche e sociali del territorio da tempo si dibattono sul tema della gestione del servizio idrico integrato e se questo debba avvenire secondo il modello propugnato dalla Regione Lombardia, così come disciplinato dalla legge n.26/2003 e successive modifiche e integrazioni (gestione del patrimonio mediante società pubblica ed erogazione da affidare secondo procedure ad evidenza pubblica) ovvero secondo il modello in house nel rispetto della legislazione regionale e nazionale e della giurisprudenza nazionale e comunitaria. L Autorità è stata richiesta di predisporre un documento che illustri con chiarezza le implicazioni di carattere giuridico e gestionale del modello in house ritenuto, dal legislatore, derogatorio della procedura ordinaria di conferimento dei servizi pubblici, che consiste appunto nel conferimento a favore di imprenditori o di società, in qualunque forma costituite, individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto del trattato che istituisce la Comunità Europea e dei principi generali relativi a contratti pubblici ed in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità. Il capo 5.2 della relazione al Piano d Ambito riferisce puntualmente di quanto disposto dalle normative nazionali (d.lgs. n.267/2000 art. 113) e dalla normativa regionale (legge regionale n.26/2003 e s.m.i.) e dalla giurisprudenza nazionale e comunitaria in tema di affidamento diretto dei servizi pubblici locali affidamento cosiddetto in house. La relazione, cui si rinvia, riferisce inoltre: - della nuova disciplina introdotta dall art. 23 bis della legge 6 agosto 2008, n.133 che ha innovato, aggravandole di molto, le procedure per l affidamento, secondo la disciplina comunitaria, dei servizi pubblici locali - e di quanto previsto dalla legge regionale (art.11 legge n.26/2003 e s.m.i.) che prevede che il fondo regionale Public Utilities venga erogato solo quando venga disposta la separazione della gestione dalla erogazione del servizio e perciò l affidamento del servizio di erogazione mediante gara: la Regione favorisce la realizzazione, da parte di Enti Locali, preferibilmente associati, di opere, impianti produttivi e infrastrutture interessanti il settore dei servizi, nel rispetto della concorrenza, dell ambiente e nell interesse dei consumatori. A tal fine la Regione può intervenite mediante la finanziaria Finlombarda con operazioni di finanziamento, prestazioni di garanzie omissis In particolare si è dato atto che l art. 23 bis della legge 133/08, in deroga alle modalità di conferimento ordinario dei servizi pubblici locali, costituito da procedure competitive ad evidenza pubblica, al 3 comma prevede che l affidamento pos sa avvenire nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria solo qualora vi siano situazioni che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato. Nell ipotesi di percorrere tale scelta l Autorità d Ambito deve darne adeguata pubblicità, motivandola in base ad una analisi di mercato e contestualmente trasmettere una relazione contenente gli esiti della verifica all Autorità di regolazione del settore e alla Autorità garante della concorrenza e del mercato, ove costituite, per l espressione di un parere sui profili di competenza. E opportuno pertanto esaminare analiticamente quali sono i requisiti previsti dalla giurisprudenza nazionale e comunitaria per l affidamento in house e quelli richiesti dalla vigente legislazione. 2

Requisiti richiesti dalla giurisprudenza per l affidamento a società pubblica del servizio idrico integrato: la totale partecipazione pubblica; la partecipazione dei soli soggetti indicati all art. 2, c. 1 del TUEL (enti locali e, se del caso, altri soggetti pubblici); la presenza di un contratto di servizio; la presenza di strumenti programmatici, di controllo analogo e di coinvolgimento dell ente locale ai risultati (qualitativi e quantitativi) della gestione; la possibilità da parte di tutti gli enti locali, anche se proprietari di quote di partecipazione minoritarie, di concorrere (anche con altri enti locali): - alla designazione dell amministratore; - alla designazione del collegio sindacale; - al controllo analogo. la realizzazione della parte più importante della propria attività con l ente locale o gli enti locali che la controllano, in particolare deve potersi verificare che il fatturato scaturisca dall attività affidata; il non conferimento da statuto dei poteri di straordinaria amministrazione e dei principali atti di ordinaria amministrazione all organo amministrativo (che perciò saranno soggetti ad autorizzazione da parte della conferenza e dell assemblea dei soci al momento dell approvazione degli atti di programmazione); l intervento del Collegio sindacale sugli strumenti a verifica del controllo analogo; l esercizio esclusivo dell attività affidata nel territorio degli enti locali soci che hanno fisicamente affidato il servizio; l impossibilità da parte dello statuto, anche in astratto, di aprire il capitale a soggetti privati; le modalità di esercizio del controllo analogo (nel caso dell A.ATO si potrebbe configurare nella Conferenza d Ambito o, quando costituito, nell Assemblea del Consorzio); l assoggettamento al patto di stabilità interno e l osservanza di procedure ad evidenza pubblica per l acquisto di beni e servizi (oltre che di lavori) e l assunzione di personale (prove selettive pubbliche previa adozione di regolamenti). Le cause che, secondo la recente normativa - art.23 bis legge n.133/08 commi 3 e 4 -, consentono di derogare le procedure di affidamento dei servizi ad evidenza pubblica, attengono agli aspetti economici, sociali, ambientali, geomorfologici. E opportuno precisare che i requisiti indicati dalla norma devono essere tutti contemporaneamente presenti e non sono alternativi tra loro. Le situazioni devono inoltre essere verificate al momento della data di avvio della procedura e riferite al territorio di competenza. La verifica delle situazioni, dovrà essere di impedimento all applicazione delle procedure ordinarie dell evidenza pubblica e ostacolare perciò il ricorso al mercato. (*) Le peculiari condizioni economiche, giustificanti l in house faranno riferimento, ad esempio: 1. ai costi per gli utenti; 2. ai costi per la finanza locale; 3. alla redditività del servizio; 4. ai trasferimenti per costi sociali dall ente locale alla società; 5. alla misura comparativa, rispetto agli altri moduli gestori, delle tariffe; 6. alla massa dei costi per raggiungere quello standard qualitativo e quegli stock di volumi di servizio erogato, entro un prefissato periodo-obiettivo; 7. ai costi per unità di servizio erogato; 8. alla remunerazione del capitale investito ed al relativo ritorno in anni (predefinito un certo tasso di ritenzione degli utili); 9. ad altri indicatori di performances reddittuali; 10. ad altri indicatori di performances di produttività; 11. ad altri indicatori di performances finanziarie; 12. etc; 3

Viceversa le condizioni sociali faranno riferimento, ad esempio: 1. alla realizzazione di fini sociali; 2. alla promozione dello sviluppo economico della comunità locale; 3. ibidem dello sviluppo civile; 4. alla valorizzazione del territorio; 5. alla creazione di ciò che genera valore per il cittadino; 6. alla generazione di processi finalizzati a generare fiducia verso la pubblica amministrazione; 7. per aumentare la capacità di spesa pro-capite dei cittadini; 8. per favorire il processo di partecipazione dell utenza alle scelte inerenti la produzione/erogazione/fruizione del servizio; 9. per consolidare i valori locali; 10. per aumentare il senso di appartenenza al territorio; 11. etc; Le condizioni ambientali faranno riferimento, ad esempio: 1. alla vivibilità del territorio; 2. all utilizzabilità del territorio; 3. al paesaggio creato dall uomo o modificato dall uomo e all urbanistica come giacimento di ricchezza sociale; 4. alla mobilità ed alla intermobilità del cittadino; 5. all appeal del territorio per le sue prospettive di sviluppo; 6. alla bassa (o comunque congrua) pressione fiscale locale (rispetto ai benefici sociali ottenuti); 7. al come l ente locale interpreta e persegue gli interessi della comunità locale; 8. alle emissioni in atmosfera ed alla gestione dell inquinamento locale (v. il protocollo di Kyoto, etc.) 9. alla promozione, incentivo e sviluppo delle energie alternative; 10. etc; Infine, le condizioni geomorfologiche faranno riferimento, ad es. 1. alla tipizzazione del territorio per: geologia generale, climatologia, paesaggio naturale, etc; 2. alle condizioni orografiche (naturali delle superficie); 3. alla morfogenesi del territorio (per forze esterne distruttive); 4. alla morfologia ereditata (o preesistente); 5. alla morfologia in corso di modificazione (o futura); 6. alle cause endogene (esterne) che incidono sull evolversi del territorio geografico; 7. per i riflessi di cui alla sotto disciplina della geografia umana; 8. per le azioni connesse alle forze naturali (costruttive o distruttive con riguardo per queste ultime alla stabilità dei terreni ed in particolar modo dei versanti); 9. per l uso del territorio da parte dell uomo; 10. per le componenti naturali ed artificiali del paesaggio; 11. per lo sviluppo programmatico del territorio; 12. etc; Ecco che allora le caratteristiche geomorfologiche interpretano l evoluzione delle forme locali della superficie terrestre, e quindi i relativi riflessi sul territorio locale. La geomorfologia ne costituisce il collegamento con la geologia. Ciò consente di fissare le particolari caratteristiche locali, per interpretare, in un contesto più generalizzato, le carte topografiche esistenti. Si tratterà poi di individuare l elemento caratterizzante il paesaggio (in funzione delle peculiari condizioni geologiche, geografiche, climatiche, etc). Verificate le cause che potrebbero consentire la deroga dell affidamento in house, si tratterà poi di capire come le peculiari caratteristiche geomorfologiche (unitamente a quelle economiche, sociali ed ambientali) possano rappresentare un favor per l affidamento dei servizi pubblici locali in house, analizzando e ragionevolmente concludendo la necessità, o la bontà, di detto affidamento rispetto, in via comparativa, agli altri moduli consentiti dall ordinamento di settore nazionale e regionale. Il tutto ricorrendo agli elementi desunti dalla geomorfologia applicata al contesto locale. 4

Ovviamente, ogni territorio locale è dotato di peculiari caratteristiche geomorfologiche: si tratterà poi di individuare come l indagine di tali cause possa produrre, come effetto, la giustificazione ex ante (in quel tempo ed in quel luogo) dell affidamento in house (di quel servizio pubblico locale di rilevanza economica). Tra i fattori umani di evoluzione di un area geografica vanno ricordati (tra i fattori c.d. tangibili): le forme esterne del territorio, i suoli, l estensione dello spazio, la coltre vegetale, la fauna, il clima, etc; nonché (tra i fattori c.d. intangibili): le tradizioni, i valori locali, la cultura dei singoli gruppi umani, il sistema economico, etc. (distinguendo, sotto il profilo didascalico, tra paesaggio naturale e paesaggio umanizzato). L uomo, nella sua opera di insediamento e di organizzazione della superficie terrestre, si pone costantemente in posizione dialettica con l ambiente naturale (favorevole o sfavorevole) e la sua diuturna fatica per conoscere, interpretare, adattare, migliorare, utilizzare i fatti dell ambiente naturale in cui è (localmente) incardinato. Spetta all amministrazione pubblica individuarne la corretta combinazione, l intreccio ed il mutuo influenzamento armonico. Sotto il profilo più squisitamente metodologico si tratterà allora: 1. di conoscere le caratteristiche peculiari del territorio locale; 2. le azioni di tali caratteristiche fisiche (distruttrici/costruttrici); 3. l interazione storica tra l uomo e la fisionomia del territorio locale; 4. le azioni di tali caratteristiche umane e relative opere (conflittuali, di cooperazione, di risanamento); 5. come di tutto ciò l amministrazione locale (titolare dei servizi pubblici locali di rilevanza economica) dimostri di percepire e di farsi interprete per attivare le scelte più opportune, finalizzate ad uno sviluppo armonico (delle caratteristiche peculiari) del territorio locale; 6. come l affidamento in house (di quei servizi, in quel tempo ed in quel luogo) consenta di meglio perseguire (in via comparativa rispetto agli altri moduli gestori che l ordinamento prevede) l interesse pubblico; 7. ne consegue che la volontà del legislatore è stata quella di privilegiare l in house nei casi in cui le peculiari caratteristiche geomorfologiche siano tali da assicurare un peculiare equilibrio tra il territorio e la sua fenomenologia. Spetterà all ente locale titolare del servizio, in un tutt uno con gli aspetti economici, sociali ed ambientali, individuare come per quei servizi pubblici locali di rilevanza economica, le relazioni e le interrelazioni reciproche con il territorio locale possono consentire di raggiungere l ottimo valore nella gestione dei servizi pubblici locali attraverso il modello gestorio dell in house. (*) estratto, per parti, dagli atti del seminario specialistico su la riforma dei servizi pubblici locali Cispel Lombardia Service s.r.l. settembre 2008. Relatori: dott.calzoni e avv.quieti Esaminata, attraverso analisi puntuale, la esistenza delle cause che consentono la deroga, occorre dimostrare, dandone ampia pubblicità, la insussistenza di un efficace ricorso al mercato e precisamente che il servizio erogato, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, risulta più conveniente per l utente e per la finanza locale e per lo sviluppo economico e sociale del territorio amministrato, qualora gestito con modulo dell in house. Questa ulteriore indagine deve dimostrare che il servizio pubblico del Servizio Idrico Integrato va perciò escluso dal mercato Naturalmente l analisi delle situazioni economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche unita all analisi dell inutile ricorso al mercato che giustifichi la sussistenza dei requisiti per l in house deve essere puntualmente motivata con riferimento anche alle fonti utilizzate o alle ricerche e agli studi effettuati. 5

La Conferenza d Ambito dovrà utilizzare tale analisi per motivare la richiesta di parere all Autorità, il Coviri - Comitato Vigilanza Risorse Idriche (ora Commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse idriche) di regolazione del settore e alla Autorità garante della concorrenza e del mercato. Conseguentemente, qualora fosse dimostrata l esistenza delle quattro cause sopra indicate e la inutilità del ricorso al mercato, deve essere richiesto il parere obbligatorio all Autorità di regolazione del settore la quale potrebbe esprimersi non favorevolmente. Tale parere non vincolerebbe la decisione dell Autorità d Ambito la quale tuttavia non potrebbe esimersi da una stringente motivazione soggetta, se del caso, al giudizio della magistratura amministrativa. L affidamento del servizio con il modello gestorio dell in house escluderebbe l ATO dalle provvidenze economiche del fondo regionale Public Utilites. LA CONFERENZA DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI LECCO Udita la relazione del Presidente; Rilevato - che la Società cui eventualmente affidare direttamente la gestione e l erogazione del servizio idrico integrato e perciò senza l espletamento della procedura di evidenza pubblica secondo i principi della disciplina comunitaria, sarebbe soggetta a tutti i vincoli degli enti locali che conferiscono il servizio, come meglio rappresentati nella relazione e in particolare, al rispetto del patto di stabilità e delle procedure selettive pubbliche per l assunzione del personale secondo i principi dell art.35 comma 3 del d.lgs 30 marzo 2001 n.165; - che tutte le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione eccedenti la ordinaria amministrazione devono essere precedute da autorizzazione del Consiglio degli enti controllanti (rectius della Conferenza); - che il territorio provinciale, per la particolare conoscenza che i componenti di questa Conferenza posseggono, potrebbe non presentare quelle particolari caratteristiche geomorfologiche che possano effettivamente concretizzare, in questo momento, la possibilità dell affidamento in house; - che potrebbero non ravvedersi elementi di carattere sociale e ambientale che possano contribuire ad individuare, anche attraverso approfondite analisi, motivazioni da portare all attenzione delle Autorità di regolazione del settore e di regolazione della concorrenza e del mercato per l espressione del parere di loro competenza; - che potrebbero non ravvisarsi, anche per le esperienze precedenti di gestione pubblica comparata con quelle esternalizzate con procedure concorrenziali, elementi tali da giustificare una particolare inutilità di ricorso al mercato; PRESO ATTO invece che una eventuale scelta di gestione in house potrebbe penalizzare la gestione che non potrebbe più usufruire della finanza di progetto e degli altri vantaggi di carattere economico previsti dall art.11 legge regionale n.26/2003 citata; ATTESO che, ai sensi dell art. 48, comma 3, della L.R. 26/2003, per l adozione delle decisioni conseguenti alle funzioni fondamentali di indirizzo e programmazione generale indicate al comma 2 lettere a), b), c) ed e), è richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell Autorità in prima convocazione. In seconda convocazione, valida con la presenza di almeno un terzo dei componenti, le decisioni sono adottate con il voto favorevole dei due terzi dei presenti; VISTO l art. 16 comma 8 del Regolamento, che prevede che ogni proposta venga messa in votazione dal Presidente, che ne proclama l esito; 6

ACQUISITO il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della Responsabile della Segreteria Tecnica dell A.ATO; Dopo ampia discussione D E L I B E R A 1) Di impegnare l Autorità d ambito ad effettuare, entro il prossimo mese di ottobre, un analisi delle quattro cause la cui presenza, unitamente all indagine dell inutile ricorso al mercato, ai sensi del comma 3 dell art. 23 bis, legge n.133/20 08, potrebbe consentire l affidamento del servizio idrico integrato con il modello dell in house. La predetta analisi verrà trasmessa ai Comuni per osservazioni e proposte. L analisi sulla percorribilità o meno dell affidamento in house nonché le osservazioni e proposte dei Comuni verranno vagliate dal Comitato Ristretto. 2) Di riconoscere parimenti che, per i motivi di carattere giuridico e gestionale sopra considerati, la gestione in house potrebbe non rivelarsi idonea a garantire una conduzione efficace ed economica del servizio idrico integrato e di stabilire perciò che ne venga separata l attività di gestione delle reti e degli impianti dall attività di erogazione del servizio affidandone la gestione alla società patrimoniale Idrolario previa verifica del possesso dei requisiti previsti dall art.49 2 comma della leg ge regionale n.26/03 citata e l attività di erogazione a impresa idonea mediante procedure ad evidenza pubblica. 3) Di riservare alla Conferenza ogni provvedimento relativo all eventualità di modificare il modello gestionale ai sensi dell art.49 comma 1, 2 periodo, della legge regionale n.26/2003 e s.m.i. in sede di approvazione del Piano d Ambito, o con successiva modifica, l Autorità può deliberare la non separazione omissis in ragione di maggior favore che tale scelta comporta a beneficio dell utenza servita qualora dalle analisi indicate in premessa emerga che la gestione in house sia la sola che tuteli e persegua gli interessi e lo sviluppo economico e sociale delle comunità amministrate e rappresenti quelle condizioni di maggior favore richieste anche dalla legislazione regionale. Il Presidente della Conferenza, dopo aver esposto la proposta di cui sopra, dichiara aperta la discussione. Si registrano gli interventi dei rappresentanti dei Comuni di Mandello del Lario, Cernusco Lombardone, Osnago, Calco, Lecco, Calolziocorte e Merate, come risultano dal verbale di seduta allegato Trascrizione seduta. Si dà atto che durante la discussione sull argomento all ordine del giorno abbandonano definitivamente la seduta i rappresentanti dei Comuni di Cassago Brianza, Dolzago e Valgreghentino. In particolare, il rappresentante del Comune di Mandello del Lario, presenta la seguente proposta di emendamento (le modifiche sono indicate in grassetto): D E L I B E R A 1) Di riconfermare l impegno dell Autorità d Ambito a percorrere tutte le iniziative possibili per il raggiungimento dell obiettivo dell affidamento in house. 1) 2) Di impegnare, pertanto, l Autorità d Ambito ad effettuare, entro il prossimo mese di ottobre, un analisi delle quattro cause la cui presenza, unitamente all indagine dell inutile ricorso al mercato, ai sensi del comma 3 dell art. 23 bis, le gge n.133/2008, potrebbe consentire l affidamento del servizio idrico integrato con il modello dell in house. La predetta analisi verrà trasmessa ai Comuni per osservazioni e proposte. L analisi sulla percorribilità o meno dell affidamento in house nonché le osservazioni e proposte dei Comuni verranno vagliate dal Comitato Ristretto. 7

2) 3) Di riconoscere parimenti che, per i motivi di carattere giuridico e gestionale sopra considerati, la gestione in house potrebbe non rivelarsi idonea a garantire una conduzione efficace ed economica del servizio idrico integrato e di stabilire perciò che ne venga separata l attività di gestione delle reti e degli impianti dall attività di erogazione del servizio affidandone la gestione alla società patrimoniale Idrolario previa verifica del possesso dei requisiti previsti dall art.49 2 comma della leg ge regionale n.26/03 citata e l attività di erogazione a impresa idonea mediante procedure ad evidenza pubblica. 3) 4) Di riservare comunque alla Conferenza ogni provvedimento relativo all eventualità di modificare il al modello gestionale ai sensi dell art.49 comma 1, 2 periodo, della legge regionale n.26/2003 e s.m.i. in sede di approvazione del Piano d Ambito, o con successiva modifica, l Autorità può deliberare la non separazione omissis in ragione di maggior favore che tale scelta comporta a beneficio dell utenza servita qualora dalle analisi indicate in premessa emerga che la gestione in house sia la sola che tuteli e persegua gli interessi e lo sviluppo economico e sociale delle comunità amministrate e rappresenti quelle condizioni di maggior favore richieste anche dalla legislazione regionale. Al termine della discussione, il Presidente mette in votazione la proposta di emendamento come sopra riportata, ottenendo il seguente risultato: PRESENTI/VOTANTI: n. 77 Enti su 91 (pari al 84,61% degli aventi diritto) FAVOREVOLI: n. 77 Enti (pari al 100% degli enti presenti) CONTRARI: nessuno ASTENUTI: nessuno (il tutto come da elenco allegato) Il Presidente proclama l esito della votazione: l emendamento è approvato all unanimità. A seguire, il Presidente mette in votazione la proposta di deliberazione con l emendamento testè approvato, ottenendo il seguente risultato: PRESENTI/VOTANTI: n. 77 Enti su 91 (pari al 84,61% degli aventi diritto) FAVOREVOLI: n. 77 Enti (pari al 100% degli enti presenti) CONTRARI: nessuno ASTENUTI: nessuno (il tutto come da elenco allegato) Il Presidente proclama l esito della votazione: il provvedimento, con l emendamento testè approvato, è approvato all unanimità nel testo che di seguito si trascrive. DELIBERA 1) Di riconfermare l impegno dell Autorità d Ambito a percorrere tutte le iniziative possibili per il raggiungimento dell obiettivo dell affidamento in house. 2) Di impegnare, pertanto, l Autorità d ambito ad effettuare, entro il prossimo mese di ottobre, un analisi delle quattro cause la cui presenza, unitamente all indagine dell inutile ricorso al mercato, ai sensi del comma 3 dell art. 26 bis, le gge n.133/2008, potrebbe consentire l affidamento del servizio idrico integrato con il modello dell in house. La predetta analisi verrà trasmessa ai Comuni per osservazioni e proposte. L analisi sulla percorribilità o meno dell affidamento in house nonché le osservazioni e proposte dei Comuni verranno vagliate dal Comitato Ristretto. 3) Di riconoscere parimenti che, per motivi di carattere giuridico e gestionale sopra considerati, la gestione in house potrebbe non rivelarsi idonea a garantire una conduzione efficace ed economica del servizio idrico integrato e di stabilire perciò che ne venga separata l attività di gestione delle reti e degli impianti dall attività di erogazione del servizio affidandone la gestione alla società patrimoniale Idrolario previa verifica del possesso dei requisiti previsti 8

dall art.49 2 comma della legge regionale n.26/0 3 citata e l attività di erogazione a impresa idonea mediante procedure ad evidenza pubblica. 4) Di riservare comunque alla Conferenza ogni provvedimento relativo al modello gestionale ai sensi dell art.49 comma 1, 2 periodo, della legge regionale n.26/2003 e s.m.i. in sede di approvazione del Piano d Ambito, o con successiva modifica, l Autorità può deliberare la non separazione omissis in ragione di maggior favore che tale scelta comporta a beneficio dell utenza servita qualora dalle analisi indicate in premessa emerga che la gestione in house sia la sola che tuteli e persegua gli interessi e lo sviluppo economico e sociale delle comunità amministrate e rappresenti quelle condizioni di maggior favore richieste anche dalla legislazione regionale. Letto, confermato e sottoscritto IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA F.to (Daniele Nava) IL SEGRETARIO DELLA CONFERENZA F.to Arch. Alessandra Valsecchi 9

OGGETTO: Emendamento proposto dal rappresentante del Comune di Mandello del Lario Ora della votazione: 20:02 Espressione di voto Ente VOTO Ente VOTO ABBADIA LARIANA FAVOREVOLE MANDELLO DEL LARIO FAVOREVOLE AIRUNO FAVOREVOLE MARGNO FAVOREVOLE ANNONE BRIANZA FAVOREVOLE MERATE FAVOREVOLE BALLABIO FAVOREVOLE MISSAGLIA FAVOREVOLE BARZAGO FAVOREVOLE MOGGIO FAVOREVOLE BARZANO' FAVOREVOLE MOLTENO FAVOREVOLE BARZIO FAVOREVOLE MONTE MARENZO FAVOREVOLE BELLANO FAVOREVOLE MONTEVECCHIA FAVOREVOLE BOSISIO PARINI FAVOREVOLE MONTICELLO BRIANZA FAVOREVOLE BRIVIO FAVOREVOLE MORTERONE FAVOREVOLE BULCIAGO FAVOREVOLE NIBIONNO assente CALCO FAVOREVOLE OGGIONO FAVOREVOLE CALOLZIOCORTE FAVOREVOLE OLGIATE MOLGORA FAVOREVOLE CARENNO FAVOREVOLE OLGINATE assente CASARGO FAVOREVOLE OLIVETO LARIO FAVOREVOLE CASATENOVO FAVOREVOLE OSNAGO FAVOREVOLE CASSAGO BRIANZA assente PADERNO D ADDA FAVOREVOLE CASSINA VALSASSINA assente PAGNONA assente CASTELLO BRIANZA FAVOREVOLE PARLASCO FAVOREVOLE CERNUSCO LOMBARDONE FAVOREVOLE PASTURO FAVOREVOLE CESANA BRIANZA FAVOREVOLE PEREGO FAVOREVOLE CIVATE FAVOREVOLE PERLEDO FAVOREVOLE COLICO FAVOREVOLE PESCATE FAVOREVOLE COLLE BRIANZA FAVOREVOLE PREMANA assente CORTENOVA FAVOREVOLE PRIMALUNA FAVOREVOLE COSTA MASNAGA FAVOREVOLE ROBBIATE FAVOREVOLE CRANDOLA VALSASSINA assente ROGENO FAVOREVOLE CREMELLA FAVOREVOLE ROVAGNATE FAVOREVOLE CREMENO assente SANTA MARIA HOE' FAVOREVOLE DERVIO FAVOREVOLE SIRONE FAVOREVOLE DOLZAGO assente SIRTORI FAVOREVOLE DORIO FAVOREVOLE SUEGLIO FAVOREVOLE ELLO FAVOREVOLE SUELLO FAVOREVOLE ERVE FAVOREVOLE TACENO assente ESINO LARIO FAVOREVOLE TORRE DE BUSI assente GALBIATE FAVOREVOLE TREMENICO FAVOREVOLE GARBAGNATE MONASTERO FAVOREVOLE VALGREGHENTINO assente GARLATE FAVOREVOLE VALMADRERA FAVOREVOLE IMBERSAGO FAVOREVOLE VARENNA assente INTROBIO FAVOREVOLE VENDROGNO FAVOREVOLE INTROZZO FAVOREVOLE VERCURAGO FAVOREVOLE LECCO FAVOREVOLE VERDERIO INFERIORE LIERNA FAVOREVOLE VERDERIO SUPERIORE FAVOREVOLE FAVOREVOLE LOMAGNA FAVOREVOLE VESTRENO FAVOREVOLE MALGRATE FAVOREVOLE VIGANO assente PROVINCIA DI LECCO FAVOREVOLE 10

OGGETTO: Modello gestionale: epressione di parere. Ora della votazione: 20:02 Espressione di voto Ente VOTO Ente VOTO ABBADIA LARIANA FAVOREVOLE MANDELLO DEL LARIO FAVOREVOLE AIRUNO FAVOREVOLE MARGNO FAVOREVOLE ANNONE BRIANZA FAVOREVOLE MERATE FAVOREVOLE BALLABIO FAVOREVOLE MISSAGLIA FAVOREVOLE BARZAGO FAVOREVOLE MOGGIO FAVOREVOLE BARZANO' FAVOREVOLE MOLTENO FAVOREVOLE BARZIO FAVOREVOLE MONTE MARENZO FAVOREVOLE BELLANO FAVOREVOLE MONTEVECCHIA FAVOREVOLE BOSISIO PARINI FAVOREVOLE MONTICELLO BRIANZA FAVOREVOLE BRIVIO FAVOREVOLE MORTERONE FAVOREVOLE BULCIAGO FAVOREVOLE NIBIONNO assente CALCO FAVOREVOLE OGGIONO FAVOREVOLE CALOLZIOCORTE FAVOREVOLE OLGIATE MOLGORA FAVOREVOLE CARENNO FAVOREVOLE OLGINATE assente CASARGO FAVOREVOLE OLIVETO LARIO FAVOREVOLE CASATENOVO FAVOREVOLE OSNAGO FAVOREVOLE CASSAGO BRIANZA assente PADERNO D ADDA FAVOREVOLE CASSINA VALSASSINA assente PAGNONA assente CASTELLO BRIANZA FAVOREVOLE PARLASCO FAVOREVOLE CERNUSCO LOMBARDONE FAVOREVOLE PASTURO FAVOREVOLE CESANA BRIANZA FAVOREVOLE PEREGO FAVOREVOLE CIVATE FAVOREVOLE PERLEDO FAVOREVOLE COLICO FAVOREVOLE PESCATE FAVOREVOLE COLLE BRIANZA FAVOREVOLE PREMANA assente CORTENOVA FAVOREVOLE PRIMALUNA FAVOREVOLE COSTA MASNAGA FAVOREVOLE ROBBIATE FAVOREVOLE CRANDOLA VALSASSINA assente ROGENO FAVOREVOLE CREMELLA FAVOREVOLE ROVAGNATE FAVOREVOLE CREMENO assente SANTA MARIA HOE' FAVOREVOLE DERVIO FAVOREVOLE SIRONE FAVOREVOLE DOLZAGO assente SIRTORI FAVOREVOLE DORIO FAVOREVOLE SUEGLIO FAVOREVOLE ELLO FAVOREVOLE SUELLO FAVOREVOLE ERVE FAVOREVOLE TACENO assente ESINO LARIO FAVOREVOLE TORRE DE BUSI assente GALBIATE FAVOREVOLE TREMENICO FAVOREVOLE GARBAGNATE MONASTERO FAVOREVOLE VALGREGHENTINO assente GARLATE FAVOREVOLE VALMADRERA FAVOREVOLE IMBERSAGO FAVOREVOLE VARENNA assente INTROBIO FAVOREVOLE VENDROGNO FAVOREVOLE INTROZZO FAVOREVOLE VERCURAGO LECCO FAVOREVOLE VERDERIO INFERIORE FAVOREVOLE FAVOREVOLE LIERNA FAVOREVOLE VERDERIO SUPERIORE FAVOREVOLE LOMAGNA FAVOREVOLE VESTRENO FAVOREVOLE MALGRATE FAVOREVOLE VIGANO assente PROVINCIA DI LECCO FAVOREVOLE 11

Allegato alla deliberazione n. 52 della Conferenza dell A.ATO della Provincia di Lecco del 28.07.2009. Oggetto: Modello gestionale: espressione di parere. PARERE DI REGOLARITA TECNICA (ai sensi dell art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000) La Responsabile della Segreteria Tecnica dell A.ATO esprime parere favorevole in merito alla regolarità tecnica della presente proposta di deliberazione. Lecco, 28 luglio 2009 LA RESPONSABILE DELLA SEGRETERIA TECNICA DELL A.ATO F.to Arch. Alessandra Valsecchi 12

Copia conforme all originale ad uso amministrativo ai sensi dell art. 107 del Decreto Legislativo 18.07.2000, n.267. Lecco, LA RESPONSABILE DELLA SEGRETERIA TECNICA DELL A.ATO Arch. Alessandra Valsecchi 13