SCHEDA GITA dal 28 luglio al 3 agosto 2018 TREKKING IN ALPE VEGLIA ALPE DEVERO Val Formazza

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Club Alpino Italiano Sezione di Moncalieri SCHEDA GITA dal 28 luglio al 3 agosto 2018 TREKKING IN ALPE VEGLIA ALPE DEVERO Val Formazza Partenza da Quota di partenza Dislivello in salita Dislivello in discesa N.ro segnavia Cartografia Tempo di percorso/salita Livello di difficoltà Equipaggiamento Mezzo Località San. Domenico di Varzo 1.410 metri 4.500 metri totali circa 4.500 metri totali circa Vari Geo4map Carta Escursionistica 9 Val Divedro 1:25.000, Geo4map Carta Escursionistica 10 Val Formazza Nord - Ovest 1:25.000, Geo4map Carta Escursionistica 11 Val Formazza Nord - ESt 1:25.000 Trekking itinerante della durata di 7 giorni E - EE Da escursionismo : pedule o scarponi, giacca a vento, zaino, pile, sacco lenzuolo, pila frontale, Mezzi propri Ora ritrovo/partenza Ritrovo presso la sede del Cai ore 7.15 partenza 7.30 Luogo di ritrovo Sede - Piazza Marconi 1 Moncalieri (Testona) capolinea Bus 67 Direttore di gita Ivana Accalai 340.8316885 Accompagnatore Silvio Bertolotto 348.2578894 - Piero Griffa 335.7525225 Iscrizioni entro il Note Mercoledì 4 luglio E necessario un documento di identità valido per l espatrio per poter percorrere il tratto svizzero del trekking. Descrizione Alpe Veglia, Alpe Devero e la Val Formazza, tre valli bellissime del nord Piemonte, l estrema propagine che conduce nella vicina Svizzera, sono queste le località che verranno percorse e scoperte durante la settimana di trekking proposto. Un viaggio alla scoperta di natura selvaggia, tradizioni centenarie e luoghi ricchi di storia, ma anche un percorso sensoriale alla scoperta delle origini profonde di queste terre alte patria del Bettelmatt e sede del Parco naturale dell'alpe Veglia e dell'alpe Devero. BUONA GITA A TUTTI CAI Moncalieri : Piazza Marconi 1 - Moncalieri tel. 331-3492048 e-mail : cai.sez.moncalieri@gmail.com sito internet : www.caimoncalieri.it Orario apertura lunedì 18:00 19:00 - mercoledì 21:00 23:00

Trekking in Alpe Veglia Alpe Devero -Val Formazza GIORNO 1 Sabato 28 luglio 2018 Viaggio Partenza da Moncalieri ore 7.30 Arrivo a Crevolassola dove viene lasciata un auto e gli occupanti si dividono tra le altre auto Arrivo a San Domenico di Varzo ore 10,30 con sosta colazione Quota partenza m 1.410 Quota arrivo m 1.750 Quota massima m 1950 Dislivello salita m 700 Dislivello discesa m 296 Difficoltà : facile sentiero di collegamento S. Domenico di Varzo (1384 m) portarsi all'altezza dell'albergo Bosco delle Fate da qui si inizia la salita per la strada inizialmente asfaltata ed in seguito sterrata, fino a raggiungere l'alpe Ciamporino (1950) con un tempo di percorrenza di circa 1.15, nei pressi del Rifugio 2000 si imbocca il sentiero balcone (F50-SI), il sentiero gira subito a sinistra e scende dolcemente attraversando sui prati e passando nelle vicinanze degli impianti da sci. In poco tempo si raggiungono dei bellissimi larici e quindi una cava di calcare abbandonata. Superata una passerella in legno (con delle catene inutili quanto ridicole) si continua in discesa fino ad attraversare il Rio Croso a quota m 1850, quasi sempre secco. Da qui si può godere della vista spettacolare del Pizzo Diei e dell estetica punta del Monte Cistella guardando in direzione dell Alpe Ciamporino. Inizia ora il tratto più faticoso: una ripida salita su gradoni che porta fino alla Cappelletta di San Silvestro e poco più avanti un ampio spiazzo erboso contraddistinto da una croce ed un altare in pietra, ottimo posto per fermarsi a riposare un attimo e per rifocillarsi. Da qui si gode un'ottima vista sulla parete NE del Monte Leone. Il piccolo tabernacolo fu eretto nel 1990 dal Gruppo Alpini di Varzo e Trasquera, e si trova a circa metà strada fra l'alpe Ciamporino e l'alpe Veglia, proprio sotto le Torri di Veglia. Nei pressi della cappellina, fra erba e pietre, sgorga una fresca sorgente da un canalino in legno. Si riprende a scendere dolcemente camminando lungo il sentiero che corre sulle praterie d alta quota: alla nostra sinistra lo strapiombo di 400 metri con la forra del torrente Cairasca è impressionante. Attenzione a non seguire le tracce che portano verso destra! Arrivati ad una gobba erbosa con il cartello dell inizio parco Veglia Devero finalmente siamo in vista dell Alpe. Le prime abitazione ad apparire sulla sinistra sono quelle di Ciànciavero, bellissime e tipiche costruzioni interamente in pietra ancora oggi abitate tutta l'estate e perfettamente conservate. In basso è possibile invece osservare il tratto della strada mulattiera che dalla Cappella del Groppallo arriva all'alpe Veglia costeggiando la montagna. Ora la discesa si fa marcata per irti prati, e dopo aver passato un piccolo muro a secco entra nell'area dell'alpe Veglia dove si entra di nuovo nel bosco di larici, il sentiero ora ci porta ad attraversare La Balma, altro caratteristico abitato dell Alpe Veglia ristrutturato da pochi anni. Si attraversa l'abitato in direzione NO in direzione delle case che sorgono sotto un grosso masso erratico (con una evidente spaccatura) alla cui sommità spicca un croce (Il masso viene utilizzato come palestra di roccia). Lasciato il masso sulla sinistra si raggiungere in lieve salita una sella erbosa. Qui un sentiero scende attraverso il bosco fino alla bella cascata del Rio Frua, per poi ricongiungersi con la strada che percorre ad anello la piana del Veglia ("Circuito dell'alpe Veglia"). Oltrepassando il ponte e svoltando verso destra si arriva fino al Rifugio Città di Arona. Se non si è troppo stanchi è possibile visitare nei dintorni del rifugio il Lago delle Fate e il Lago delle Streghe, e i vari nuclei abitativi come Cianciavero, uno dei cinque nuclei abitativi, dalle caratteristiche baite realizzate in pietra a vista e con copertura in "piode". E ancora le Marmitte dei Giganti, la sorgente minerale ferruginosa, il nucleo agricolo di Cornù e la bellissima cascata della Frua. GIORNO 2 Domenica 29 luglio 2018 Quota partenza m 1.750 Quota arrivo m 1.640 Quota massima m 2.461 Dislivello salita m 750 Dislivello discesa m 850

Dal Veglia si prende il sentiero (GTA SI) per il Passo di Valtendra e la Scatta d Orogna; dopo il Pian di Scric, si passa accanto all Alpe Stalaregno e da qui si sale fino a un secondo pianoro e poi il sentiero si inerpica più ripido fino al laghetto che precede il Passo Valtendra (2431 m). Si ridiscende per un tratto, per passare sotto le rocciose balze del Pizzo Moro, poi si torna a salire, si raggiunge un piccolo lago allungato in una conca e ancora fino alla Scatta d Orogna (2461 m). Dopodiché il sentiero è tutto in discesa, lungo l immenso vallone fino all Alpe Buscagna costeggiando prima Alpe Buscagna Superiore e successivamente Alpe Buscagna Inferiore ; dal fondo della valle pensile, in vista della conca del Devero, si scende con tornanti tra le piante e si raggiunge l Alpe a 1640 m. Da qui si attraversa l Alpe in direzione Rifugio Castiglioni dove si pernotterà. GIORNO 3 Lunedì 30 luglio 2018 Quota partenza m 1.640 Quota arrivo m 2.196 Quota massima m 2.599 Dislivello salita m 960 Dislivello discesa m 400 Da Devero si sale alla splendida frazione di Crampiolo (1767 m) sempre per la GTA, o anche detta Via dei Formaggi si seguono le indicazioni per la Scatta Minoia, salendo sulla destra del Lago di Devero. Si seguono i segnavia per l'alpe Forno, ci si mantiene quasi alla stessa altezza del lago, tant'è che spesso si "nasconde", nel mezzo di fantastici lariceti. Dopo aver percorso, tutta la sponda orientale del lago, si giunge all'apice di esso, qui il sentiero sale ripidamente, attraversando ampie lande, praterie e pascoli d'alta quota, in un ambiente molto suggestivo, mostrando tutta la bellezza tipica di quest'area alpina, e si raggiunge l'alpe Forno 2200 mt. All'Alpe Forno, si individua il sentiero per la Scatta Minoia, che si raggiunge superando, dapprima una pietraia, dopo di che' prima di giungere al passo, la traccia torna ad essere ben riconoscibile, traversa, tagliando ripidi pendii erbosi, concludendo la sua corsa al Bivacco Ettore Conti, collocato sul valico alpino chiamato Scatta Minoia 2599 mt, che unisce le Valli del Devero alla Val Formazza. Sulla destra lungo tutto il tratto che dall Alpe Forno porta alla Scatta si possono ammirare tre laghetti glaciali il Lago Minoia, i Laghi Minoia Minori e il Lago della Satta, naturalmente il Monte che prende il nome della zona il Monte Minoia. Si prosegue percorrendo, la GTA, in discesa il vallone con in vista il Lago Vannino e sull estremità nordorientale si trova il rifugio CAI Margaroli (2196 m). GIORNO 4 Martedì 31 luglio 2018 Quota partenza m 2196 Quota arrivo m 2157 Quota massima m 2.583 Dislivello salita m 850 Dislivello discesa m 850 Dal Rifugio Margaroli si segue il sentiero verso ovest direzione Lago Sùer od Obersee, poco dopo si incrocia la GTA e si prosegue per una salita sicura ma abbastanza ripida in direzione del Passo del Nefelgiù (2583 m) raggiunto il passo sempre molto ventoso voltandosi si gode una meravigliosa veduta sulla valle del Vannino e oltre. Possibilità di vedere stambecchi. Superato il passo si percorre tutto il vallone facendo attenzione a possibili nevai residui anche in stagione avanzata, si costeggia per buona parte del sentiero il rio omonimo si perde dolcemente quota fino ad arrivare all Alpe Nefelgiù (2048 m). Si continua a percorrere la GTA e dall alto si ammira il Lago di Morasco con il suo abitato sommerso arrivati nei pressi dell abitato di Furculti si abbandona la Gta e si prosegue attraverso il Sentiero Rigoni Stern, superato il

museo dello Sci, dopo aver ammirato sulla sinistra il Monte Castello e l Alpe Ghighel, e aver oltrepassato il vicino centro abitato si cambia ancora sentiero e si prosegue sul G20. Il sentiero si inerpica da prima su stretti tornanti, acquisendo velocemente quota, per poi addolcirsi nei pressi del Lago Roni, da dove si può ammirare il sottostante Lago Castel, fino al Rifugio Maria Luisa (2160) GIORNO 5 Mercoledì 1 agosto 2018 Quota partenza m 2157 Quota arrivo m 2480 Quota massima m 2480 Dislivello salita m 800 Dislivello discesa m 400 Dal Rifugio Maria Luisa si segue il sentiero G 20 sulla sinistra che dopo aver superato la palazzina dell Enel prosegue costeggiano il Lago Toggia per tutta la sua lunghezza, su comodo sterrato leggermente in salita si percorrono poco più di 3 km fino a raggiungere il Passo di San Giacomo (2313 m). E un valico alpino sul confine tra Italia e Svizzera. Subito dopo il passo si scorge un incantevole laghetto che prende il nome dal sottostante passo, lo specchio d acqua durante la stagione estiva si ricopre interamente di un manto erboso molto suggestivo. Superato il confine svizzero, si prosegue verso sinistra e qui il paesaggio cambia radicalmente, con molti traversi da effettuare su nevai ancora presenti. Si inizia un lungo tratto di traversi che a mezza costa permettono di raggiungere a quota 2338 la Capanna Corno Gries, che si staglia sotto le creste rocciose della Scaglia di Corno. Dopo una sosta alla Capanna si riprende il sentiero lievemente in salita fino la Passo del Corno a 2485 m, che dista circa un ora di cammino, superato il quale si scende leggermente fino al Passo del Gries (2458 m) e si rientra in territorio italiano. Si scende velocemente, perdendo quota attraverso il sentiero G00 fino a lambire l Alpe Bettelmatt a 2110 m, da qui si risale lungo il sentiero che si apre a destra (G41) e si risalgono gli ultimi 400 metri di dislivello fino al Rifugio Città di Busto posto a 2480 m. GIORNO 6 giovedì 2 agosto 2018 Quota partenza m 2480 Quota arrivo m 1800 Quota massima m variabile a seconda del percorso Dislivello salita m variabile a seconda del percorso Dislivello discesa m variabile a seconda del percorso Per il sesto giorno le possibilità di percorrenza sono tre: omonimo si percorre il sentiero G39 fino al Rifugio Claudio e Bruno a quota 2710, si ridiscende per lo stesso percorso fino alla riva del lago da qui si prosegue verso il Rifugio Mores (2515 m), sempre seguendo il segnavia G39 si scende fino ad incrociare il Rio del Sabbione superato il quale ci si trova al cospetto dello Zum Stock e da qui si prosegue fino a lambire la Valle di Moresco da qui seguendo il segnavia G00 si scende lungo le sponde del Lago Moresco e del suo Abitato sommerso fino a giungere al Rifugio Bin Se al Lago (1800 m). omonimo si percorre il sentiero G39 a metà sentiero si apre sulla destra un percorso perpendicolare più ripido che porta fino al l Rifugio 3A a quota 2960, si ridiscende per lo stesso percorso fino alla riva del lago da qui si prosegue verso il Rifugio Mores (2515 m), sempre seguendo il segnavia G39 si scende fino ad incrociare il Rio del Sabbione superato il quale ci si trova al cospetto dello Zum Stock e da qui si prosegue fino a lambire la Valle di Moresco da qui seguendo il segnavia G00 si scende lungo le sponde del Lago Moresco e del suo Abitato sommerso fino a giungere al Rifugio Bin Se al Lago (1800 m). omonimo si percorre il sentiero parallelo che si ricongiunge alla parte passa del sentiero con segnavia G39

si prosegue verso il Rifugio Mores (2515 m), sempre seguendo il segnavia G39 si scende fino ad incrociare il Rio del Sabbione superato il quale ci si trova al cospetto dello Zum Stock e da qui si prosegue fino a lambire la Valle di Moresco da qui seguendo il segnavia G00 si scende lungo le sponde del Lago Moresco e del suo Abitato sommerso fino a giungere al Rifugio Bin Se al Lago (1800 m). Qui possiamo scaricare gli zaini e percorrere il sentiero che attraverso ampi tornanti conduce all abitato di Furculti da qui attraverso al Gta si arriva da prima all Alpe Stafel scendendo ancora a la Frua fino alle imponenti Cascate del Toce. Dopo una sosta per ammirare le cascate si risale lungo il sentiero fino al Rifugio Bin Se al Lago (1800 m). GIORNO 7 venerdì 3 agosto 2018 Quota partenza m 1800 Quota arrivo m 1718 Partiti dal Rifugio si raggiunge velocemente l abitato di Riale oltrepassato il quale proseguendo in direzione Cascata del Toce si trova la palina dell autobus, qui alle 9.35 si prende il mezzo della Compagnia Comazzi bus che porta in poco più di due ore a Crevoladossola dove gli autisti saliranno sulla macchina lasciata li il sabato prima e andranno a recuperare gli altri autoveicoli, il resto del gruppo ha tempo di fare una breve visita del paese. Dopo il pranzo si percorrerà la strada del ritorno con arrivo previsto nel tardo pomeriggio. INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE Trattamento di mezza pensione presso: Rifugio Città di Arona 1 giorno euro 44,00 Rifugio CAI Capanna Castiglioni 1 giorno euro 39,00 Rifugio Margaroli 1 giorno euro 42,00 Rifugio Maria Luisa 1 giorno euro 45,00 Rifugio Città di Busto 1 giorno euro 44,00 Rifugio Bim-Se al Lago 1 giorno euro 50,00 Costo dell autobus da Riale a Crevaladossola euro 4, 90 Segreteria euro 5 Non sono compresi : bevande ed extra nei rifugi, i pasti per i 6 giorni. Partecipanti : minimo 4, massimo 20 Chiusura iscrizioni: mercoledì 4 luglio 2018 Si richiede il versamento di 40,00 da effettuare entro il 4 luglio 2018 in segreteria quale acconto per la prenotazione del Rifugio e quota Segreteria. Il restante importo ciascuno dei partecipanti provvederà a saldarlo direttamente presso i Rifugi. In molti rifugi non è possibile pagare con il pos. Per informazioni: Ivana ACCALAI 340 8316885 Silvio BERTOLOTTO 348 2578894 Piero GRIFFA 335.7525225 Si ricorda che il programma può subire modifiche e variazioni a insindacabile giudizio del direttore di gita