Dalla fonte di amore del Padre Dio padre «ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, 5 predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, 6 secondo il beneplacito della sua volontà». (Ef 1,4-6) «Nell eterno inconcepibile moto d amore di Dio verso il suo Figlio è stata scorta e concepita la Chiesa, in quel moto si fonda il suo essere, da quello trae la sua essenza». (Schlier, Il tempo della Chiesa, p. 275) Chiesa prima della Chiesa Antico Testamento prefigurativo, preparatorio e profetico nei riguardi di Cristo e della Chiesa. L origine della Chiesa nel piano d amore del Padre.
Ad Gentes, 2 Il piano divino di salvezza Questo piano scaturisce dall'amore nella sua fonte, cioè dalla carità di Dio Padre. Questi essendo il principio senza principio da cui il Figlio è generato e lo Spirito Santo attraverso il Figlio procede, per la sua immensa e misericordiosa benevolenza liberatrice ci crea ed inoltre per grazia ci chiama a partecipa re alla sua vita e alla sua gloria; egli per pura generosità ha effuso e continua ad effondere la sua divina bontà, in modo che, come di tutti è il creatore, così possa essere anche «tutto in tutti» (1 Cor 15,28), procurando insieme la sua gloria e la nostra felicità. Ma piacque a Dio chiamare gli uomini a questa partecipazione della sua stessa vita non tanto in modo individuale e quasi senza alcun legame gli uni con gli altri, ma di riunirli in un popolo, nel quale i suoi figli dispersi si raccogliessero nell'unità. Questo testo è fondamentale per l ecclesiologia il Padre: fonte e origine della Chiesa. Paolo dice: Chiesa «del Padre in Cristo Gesù» (2Tes 1,1) Progressione: l Alleanza è sempre un atto che genera vincoli e legami.
Sempre L opera più del a fondo Figlio È convinzione comune a tutte le confessioni cristiane che: «dove esiste un cristianesimo ecclesiale, là esso è convinto di provenire da Gesù è convinto che non è esso a stabilire autonomamente in forza di se stesso un rapporto verso Gesù, bensì che tale rapporto deriva ed è stabilito dal Crocifisso e dal Risorto, è opera di Gesù e non primariamente della Chiesa stessa» K. Rahner
1. L annuncio del Regno
2. LA CHIAMATA E LA RISPOSTA DEI DODICI Le 12 tribù d Israele All epoca di Gesù non esistevano che le due tribù di Giuda e di Beniamino e parte della tribù di Levi la ricostruzione delle tribù era l oggetto della speranza escatologica (cf Ez 37; 39,23-29; 40-48) La scelta dei dodici, indica che è già in atto il raduno escatologico d Israele. «Ne costituì Dodici che chiamò apostoli, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni». (Mc 3,14) I dodici sono collocati di fronte al popolo per convocarlo alla conversione nel nome di Gesù. In tal modo, essi sono «a un tempo il SEME del nuovo Israele e l ORIGINE della sacra gerarchia» (AG 5)
3. l ISTITUZIONE DELL EUCARISTIA Autentico momento-ponte tra la vita terrena del Signore e il suo successivo stato di glorificazione. L ultima cena evento in cui la Chiesa, per la prima volta, si manifesta completa in tutti i suoi elementi. NON POSSIAMO PARLARE DI CHIESA SE NON A PARTIRE DALL EUCARISTIA! «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi». Lc 22,20 Il fondamentale binomio SANGUE e ALLEANZA è la conclusione del patto di alleanza di Es 24,3-8 Come nuovo Mose, Gesù annuncia e stipula una nuova alleanza, fondamento della nuova comunità escatologica di Dio. L eucaristia comunione con Cristo e comunione tra i discepoli e il loro reciproco servirsi.
Lo Sempre Spirito più nella a fondo Chiesa «si trovavano insieme nello stesso luogo» (At 2,1) ù
Lo Spirito dimora nella Chiesa e nei cuori dei fedeli come in un tempio (cfr. 1 Cor 3,16; 6,19) e in essi prega e rende testimonianza della loro condizione di figli di Dio per adozione (cfr. Gal 4,6; Rm 8,15-16 e 26). Egli introduce la Chiesa nella pienezza della verità (cfr. Gv 16,13), la unifica nella comunione e nel ministero, la provvede e dirige con diversi doni gerarchici e carismatici, la abbellisce dei suoi frutti (cfr. Ef 4,11-12; 1 Cor 12,4; Gal 5,22). Con la forza del Vangelo la fa ringiovanire, continuamente la rinnova e la conduce alla perfetta unione col suo Sposo.
Il linguaggio del mistero Per esprimere il mistero della Chiesa, bisogna ricorrere a una molteplicità di immagini e analogie parziali. Il Vaticano II avverte: «la natura intima della Chiesa si fa conoscere a noi attraverso immagini varie» (LG6) Immagini bibliche AT e NT: vita pastorale - ovile, gregge vita agricola campo di Dio, olivo, vigna vita familiare madre, sposa, famiglia.. La più nobile immagine della Chiesa è Maria «La Chiesa contemplando la santità misteriosa della Vergine, imitandone la carità e adempiendo fedelmente la volontà del Padre, per mezzo della parola di Dio accolta con fedeltà diventa essa pure madre, poiché con la predicazione e il battesimo genera a una vita nuova e immortale i figli, concepiti ad opera dello Spirito Santo e nati da Dio.». (LG64)
1. Il volto «femminile» della Chiesa AT Israele è la sposa di JHWH, madre degli israeliti (Ez 16) dramma dell infedeltà adulterio NT le 10 vergini (cf Mt 22,2-14; 25,1-13) - Cristo sposo di cui i discepoli devono gioire (cf Mt 9,15) 2. La piantagione di Dio Ippolito, Ireneo, Origene, Efrem Siro la Chiesa è il nuovo Eden, giardino spirituale di Dio. La vigna - immagine molto usata (Gv 15,1-17) il Padre è il vignaiolo e Cristo e la vite. A Lui legati noi.
3. l immagine del tempio In quanto membro del suo corpo, ogni cristiano è anch egli tempio di Dio (cf 1Cor 6,15; 12,27) e il suo corpo tempio è dello Spirito (cf 1Cor 6,19) IMMAGINE CON FORTE INDOLE PNEUMATOLOGICA 4. Molteplicità di immagini - Tabernacolo, arca, candelabro d oro del tempio - «La chiesa è tutte queste cose spiritualmente». - (S. Giovanni Crisostomo)