Ginevra Bompiani. L ultima apparizione di José Bergamín. nottetempo

Documenti analoghi
Prima della lettura. Non si dimentica il primo amore, dice Ginevra. Sei d accordo con questa affermazione?

Martina Sergi IL TUTTO NEL NIENTE

Prima della lettura. Andrea ha confessato di essere l assassino. Secondo te è stato lui? Perché?

Andrada Ioana Spataru SENTIMENTI D AUTORE

Prima della lettura. Forse avete capito chi sarà la vittima, ma l assassino? Abbiamo comunque un primo indiziato: Giulia. Vi ricordate perché?

Nel domani che non si chiede

Anche le stelle amano il cielo

TESTI > FORTE FORTE FORTE > 01 - MALE

SUONO, RUMORE, SILENZIO

Narratore: Pulcinella: Moglie di Pulcinella: Narratore:

Prima della lettura. Che cosa farà secondo te Ginevra? Formula delle ipotesi.

EVITA GRECO Il rumore delle cose che iniziano

Titolo dello spettacolo. Che nella vita si può cambiare, anche più di una volta (G.), costi quel che costi(c.)

ANNA MARCHESINI È arrivato l arrotino

Per te L incontro che ha cambiato la mia vita

Il Gomitolo dell amore e della nostalgia

La partita. La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon. Capitolo 1

Sei brutta e cattiva. I ricordi di una bambina e il suo collegio

I viaggi della piccola Principessa

Dietro il velo del desiderio

INTERVISTA A DUE RAGAZZI IMMIGRATI IN ITALIA

La mia vita se così si può dire

I vignaioli. Riferimento biblico: Matteo 20, 1-16

Pensieri liberi di una mente inquieta

Tutti conoscono Peter Pan e la sua capra, ma pochi

Madre Natura era una grande e bella fata dei boschi, la più bella di tutte. Alta, vestita di verde e con belle ali trasparenti e luccicanti.

IL MIO PEGGIOR AMICO. dai 9 anni. Margaret Peterson Haddix

Luca. Collana: Ali d Amore N. 6

In compagnia di un angelo

Emilio Riitano I MIEI PENSIERI

Messaggi per chi vuole ascoltare

Mario Esposito VERSI DI CACCIA E D AMORE DI UCCELLI RAPACI DIURNI E NOTTURNI

1. era, 2. avevo, 3. faceva, 4. pensavo, 5. facevano 6.prendevano, 7. era, 8. andavano, 9. ballavano, 10. ero

Era la storia del suo sogno.

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida quando inizia la processione all altare)

[1] Fiat!!! In Voluntate Dei! Deo Gratias

SCUOLA ITALIANA PIETRO DELLA VALLE TEHERAN

Capelletti Stefano Angelo

Settenario di Natale 2010

Il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore. Bob Marley

Quando hai vissuto una tragedia come quella, Quando quei giorni li hai visti con i tuoi occhi, Quando sei sopravvissuto ai tuoi compagni

Progetto Scuola Primaria «Per un mondo migliore» Anno scolastico

RAMIN BAHRAMI NONNO BACH

Il signor Rigoni DAL MEDICO

Lasciatemi respirare liberamente

quinta SETTIMANA: ELISABETTA, CUORE CHE CONDIVIDE

Due occhi, mille colori

SARA BUTTAU. I tre porcellini

In un paese lontano lontano, tutto ciò che c era era dritto. Né un angolo, né una curva, né cerchi né una spirale. Niente, solo linee dritte.

Diario di un Minicreattivo

ASCOLTIAMO AL BUIO LA REGINA DELLA NOTTE da Il flauto magico di W. A. Mozart

Nel cuore del Bosco Millelarici,

FELICILANDIA STORIA DI UN ALBERO

Indice. Esercizi...50 Soluzioni degli esercizi...76 Guida per l insegnante...78

Primo circolo didattico di Ciampino Via Due Giugno

AD OCCHI APERTI ILARIA VALESINI. Cortometraggio. Soggetto e Sceneggiatura di

La mia vita contorta

20 Settembre 2013 Taranto Ut New Trolls in Concerto

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

Hanno servito l antipasto: affettati1, insalate di pesce e

TI HO LASCIATO UN BACIO IN STAZIONE Quando vuoi passa a prenderlo. Benny Fera

I Segreti della Gioia. Foundation for Africa. I Segreti della Gioia

Fabio Miscali PENSIERI E CANZONI.

Il ricordo di una vita

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza

Alessandro, Diario dalla Tanzania

Risultati: Questionario Salute Mentale (MHI) OUTCOMES: Mental Health Inventory (MHI) - Italian

Il cambiamento percepito nel percorso comunitario dei disturbi di personalità

L alga che voleva essere un fiore

COGNOME: Soviano NOME: Rachele ETÀ: 50 anni CITTADINANZA: Italiana RESIDENZA: Segreta STATO CIVILE: Evolutivo PROFESSIONE: Scrittrice

La Santa Sede INIZIATIVA "IL TRENO DEI BAMBINI" PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Secondo un recente sondaggio, Gerry Scottie Maria De Fi

Cercare le tracce preziose lasciate nelle pagine della nostra letteratura può essere avvincente sin da piccoli. Per questo la collana Incontri di

IO MI CHIAMO QUESTO SONO IO:

Rosa Labolina SENSAZIONI EMOZIONI

Roberta Cucino. Il silenzio non si può guardare, non si può toccare

I doni dello Spirito Santo: 3. Il Consiglio. Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

La storia di Achille: un uomo scampato alla prigionia

Classi prime Anno scolastico Merry Christmas Buon Natale

L orsetta Bruna aveva cominciato piccolissima a

Narrativa Aracne 208

CI SALUTIAMO E SALUTIAMO GESÚ CHIEDIAMO PERDONO PER I NOSTRI PECCATI CANTIAMO IL GLORIA: CANTO DI GIOIA

Anastasia Deodato SELEZIONE EMME

In principio Dio creo il cielo e la terra

ANGELI ZANZARE e CASTELLI

Engel Cjapi SONO PERSA

IL DRAGHETTO GOLOSONE l educazione alimentare raccontata ai bambini

Direzione Didattica «A. Manzoni» Foggia. Rilevazione degli apprendimenti primo quadrimestre. Anno scolastico PROVA DI ITALIANO

PAPERA CAROLINA. Testi: Il mondo di AliChià Illustrazioni: Vania.

Dedicato a la mia stella più brillante

IL PICCOLO PRINCIPE. Storie di sabbia WWW

non sono la tua pattumiera

Dr.ssa Alice Corà Dr.ssa Irene Fiorini

L angioletto pasticcione. di Luisa Casiraghi

Le tre fasi della vita di un disabile

foto di luca rossetto poesie di Marco Gottardi

21 LUGLIO 2016 ore di Laura Bandi

Roma, Ristorante La Scala ai Parioli. Il trionfo della cucina borghese

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida quando inizia la processione all altare)

ASCOLTALI CON ATTENZIONE!!

Transcript:

Ginevra Bompiani L ultima apparizione di José Bergamín nottetempo

José Bergamín con Ginevra Bompiani.

Ana? Sono io. Un breve silenzio, poi una voce calda, piena di un esitante decisione, mi risponde. Mi pare che non parli piú cosí bene la lingua straniera che condividevamo; ma riconosco gli accenti e le intonazioni di un tempo, ventisette anni fa, quando la vidi l ultima volta (anche se la sentii in una strana telefonata, prima e dopo anni di silenzio, in cui mi chiedeva un informazione che non avevo, cercando di convincermi che non mi chiamava solo per questo, anche se poi non disse nient altro e, non avuta l informazione, non richiamò piú). Volevo dirle che ero vicino a Madrid e che sarei potuta tornare la sera prima della partenza per cenare insieme. Mi disse che aveva una 5

lombaggine, ma che si sarebbe curata in fretta per poterci vedere. Quando richiamai due giorni dopo, da Madrid, la sua voce era precipitata. Chiesi notizie della lombaggine. Sto molto male, sí la lombaggine, no, mio marito mi ha appena detto che non vuole piú vivere con me. Sapevo a malapena che avesse un nuovo marito e non le chiesi dei figli (dimenticai perfino che ne aveva una dal primo). Ascoltavo la sua voce calda, profonda, rotta dal pianto, senza difese, dirmi che aveva avuto venti anni di serenità con lui, ma che un tempo come quello che avevamo vissuto allora, come il nostro, non lo aveva avuto mai piú, e che noi, anche se non ci vedeva mai e non sapeva piú niente, noi eravamo i suoi veri amici. E anch io precipitai dentro a un piccolo vortice di tempo che compresse i ventisette anni trascorsi e mi spinse in faccia il vento caldo degli anni di Madrid, di Malaga, di Estepona, i pranzi e le cene intorno a José 6

Bergamín, Pepe, i giri a piccoli passi per la città, le lunghe soste sui marciapiedi o davanti ai portoni; e le chiacchiere nei ristoranti, vuoti all ora in cui ci andavamo noi, agglomerati intorno a tavoli che i camerieri circondavano con discrezione per godersi gli aforismi sussurrati di Pepe, il caldo de la casa versato nei piatti foderati di una paglietta di capelli d angelo, con tutti i suoi sapori dorati e forti, di salsiccia, di lardo e di ceci. E le nostre fughe e follie, che ci facevano chiamare da Pepe i quattro matti dell Apocalisse, quando lo lasciavamo la sera e ci lanciavamo nella notte. Un tempo come quello, mi resi conto, neanche a noi era piú venuto. Un tempo cosí colorato, cosí vivo, cosí bagnato di emozione. E mentre lo assaporavo, girando per le strade di Madrid e ricordandomele a poco a poco, senza Ana che piangeva a casa e che cercavo inutilmente di immaginare com era diventata in ventisette anni, mi sentivo di nuovo trafitta di emozione, e mi dicevo: Ma davvero voglio ancora l emozione? Fa cosí male. 7

Perché la mia vita è piena di cose, ma si tiene alla periferia dell emozione, e quando la incontra cerca di diluirla con lunghi respiri e col pensiero: Domani sarà passata. Di Ana eravamo tutti un po innamorati, a cominciare da Pepe. Non aveva una bellezza speciale, ma un qualche incanto, prima di tutto la voce, poi le piccole mani da bambina esperta, una grazia pulita e ridente, quella risata fonda che anche ora, fra le lacrime, avevo sentito al telefono, mentre mi diceva: Ho voglia di vederti, ho voglia di ridere con te. Riparlandone il giorno dopo, al ritorno, a un altro dei matti dell Apocalisse (in quella diaspora che ci aveva lanciati ai quattro angoli del mondo), mi disse che lui l aveva rivista una volta, senza di me, qualche anno dopo, e che sebbene fosse ancora la stessa, quasi per nulla cambiata, aveva perso ogni incanto. Ti ricordi, non era una grande bellezza, ma aveva un incanto, ed era come se ci avesse rinunciato. Ma io non riuscivo a crederlo e insieme ci credevo, sebbene quell incanto mi fosse parso di 8

riudirlo al telefono, mentre diceva ho voglia di ridere con te. Forse, semplicemente, era lui a essere uscito dal sortilegio. In quella girandola, sur place di giorno intorno a Pepe e nella ronda di notte intorno ad Ana, i due centri del nostro ovale, passavamo da un incanto all altro, dal sussurro di Pepe, che ascoltavamo tutti un po piegati, mentre ci guidava coi suoi piccoli passi per le strade di Madrid verso la Bola o il Botín, alla voce di Ana e a quella di Joaquím, marito di Ana, che rideva nel bavero un grosso riso da orco benevolo, Joaquím il pittore, che stava allora centrifugando da Ana con la scatenata, elfica Marisa Paredes, non ancora femme fatale, ma Puck sospeso nell aria, tanta era l energia allegra che sprigionava. A volte alcuni amici di Pepe si univano a noi, Manolo Arroyo dell Editorial Turner, o il dottor Barros, o la bella giovane moglie in fuga del duca di Medina Coeli, o altri che torneranno ora, me l aspetto, alla memoria uno dopo l altro. 9