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Transcript:

Fragmenta entomologica, Roma, 42 (2): 379-386 (2010) UNA NUOVA TYPHLOREICHEIA DEL LAZIO (Coleoptera, Carabidae) Augusto DEGIOVNI (*), Marco BASTIINI (**) e Andrea PETRIOLI (***) Nella presente nota descriviamo una nuova Typhloreicheia Holdhaus, 1924 dei Monti Ernici (Lazio) che abbiamo recentemente raccolto. Questo significativo risultato è l ennesimo ottenuto nell ambito delle ricerche entomologiche che stiamo conducendo da anni insieme all amico Paolo Magrini di Firenze. Materiali e metodi. I materiali utilizzati nel presente lavoro sono depositati nelle collezioni qui elencate con i rispettivi acronimi. CM: Coll. P. Magrini (Firenze); CD: Coll. A. Degiovanni (Bubano-BO); CB: Coll. M. Bastianini (Follonica-GR); CP: Coll. A. Petrioli (Asciano-SI). Riportiamo inoltre qui di seguito le abbreviazioni utilizzate nelle tabelle delle misure degli esemplari della serie tipica. L: lunghezza complessiva, dall apice delle mandibole all estremità delle elitre; HMW: larghezza massima del capo al rigonfiamento temporale; LA: lunghezza delle antenne; PL: lunghezza del pronoto, misurata lungo la linea mediana; PMW: larghezza massima del pronoto; EL: lunghezza elitre, misurata dalla base dello scutello all angolo suturale; EW: larghezza massima delle elitre; PMW/PL: rapporto massima larghezza/ lunghezza del pronoto; EL/EW: rapporto lunghezza/larghezza delle elitre; EW/PMW: rapporto larghezza elitre/larghezza pronoto; LE: lunghezza edeago; : lunghezza articolo antennale. Le macrofotografie riportate nel testo sono state eseguite da P. Magrini mediante camera digitale Nikon D2X applicata su microscopio ottico binoculare Nikon Labophot II, con obiettivi diaframmati. (*) Via Andrea Costa, 6-40027 Bubano di Mordano (Bologna). E-mail: gusto.a@libero.it (**) Via della Pace, 15-58022 Follonica (Grosseto). E-mail: bastianini.marco@libero.it (***) Via Lauretana Antica, 18/B - 53041 Asciano (Siena). E-mail: andre.petri@tin.it 379

Typhloreicheia m a g r i n i i n. sp. Locus typicus. Italia, Lazio, Prato di Campoli (Monti Ernici, Veroli) 1000 m s.l.m. (Frosinone). Serie tipica: holotypus, Italia, Lazio, Prato di Campoli (Monti Ernici, Veroli) 1000 m s.l.m. (Frosinone), 27.IV.2009, leg. P. Magrini (CM). Paratypi: 5 e 12, tutti stessa località dell holotypus. 1, 27.IV.2009, leg. A. Degiovanni (CD); 1 e 2, 26.IV.2010, leg. A. Degiovanni (CD); 2 e 3, 26.IV.2010, leg. P. Magrini (CM); 2 e 3, 26.IV.2010, leg. M. Bastianini (CB); 1, 26.IV.2010, leg. M. Bastianini (CD); 1, 26.IV.2010, leg. P. Magrini (CD); 1, 26.IV.2010, leg. P. Magrini (CP). Typhloreicheia magrinii n. sp. Holotypus minimo massimo media L 2,25 2,18 2,47 2,27 LA 0,83 0,70 0,83 0,77 L LA 2,71 2,71 3,09 2,92 PM W 0,51 0,48 0,56 0,51 PL 0,50 0,46 0,54 0,50 PMW PL 1,02 1 1,06 1,02 EL 1,16 1,09 1,27 1,17 EW 0,70 0,63 0,70 0,67 EL EW 1,65 1,65 1,81 1,72 EW PMW 1,37 1,25 1,37 1,29 LE 0,46 0,41 0,46 0,42 HM W 0,37 0,34 0,40 0,37 1 0,11 0,08 0,11 0,09 2 0,11 0,08 0,12 0,10 3 0,05 0,04 0,06 0,05 4 0,04 0,04 0,05 0,04 11 0,10 0,08 0,10 0,09 Descrizione. Una Typhloreicheia di dimensioni medie, convessa, di aspetto robusto e di colore rossiccio chiaro uniforme; tegumenti lucidi, con microscultura a maglie poligonali ben evidente su tutto il corpo (fig. 1). Capo di normali dimensioni, molto più stretto del torace, larghezza massima al rigonfiamento temporale; tempie poco convesse, glabre, poco prominenti; solchi frontali larghi, profondi e molto allungati, nettamente divergenti; occhi totalmente assenti. Clipeo ampio e spianato, con la zona mediana del margine anteriore rettilinea, rilevato in netta carena all apice. Labbro superiore con margine distale subrettilineo, irregolare e con cinque setole marginali. Mandibole falcate. Chetotassi cefalica senza particolarità di rilievo, setole di normale lunghezza. Antenne piuttosto corte, esili alla base. Primo articolo antennale cilindrico; secondo decisamente allungato, generalmente più lungo del terzo e del quarto presi insieme, questi ultimi più sottili dei seguenti; gli articoli dal quinto al decimo subsferici e moniliformi; undicesimo piriforme. Pronoto non trasverso, tanto largo quanto lungo o appena più largo che lungo, discretamente allargato nella porzione basale; lati regolarmente arcuati; angoli anteriori piccoli, ottusi e appena salienti, margine anteriore leggermente convesso, crenellato; doccia marginale sottile e regolare; peduncolo allungato; due setole marginali per ogni lato, poco distanziate dal margine esterno della doccia; l anteriore a livello del primo quinto, la posteriore a livello del terzo quinto. 380

0.5 mm Fig. 1 Typhloreicheia magrinii n. sp. (olotipo ) (CM): habitus. 381

2 0.1 mm 3 4 5 Figg. 2-5 Typhloreicheia magrinii n. sp. (olotipo): edeago in visione laterale (2); edeago in visione ventrale (3); parameri (4); urite IX (5). Elitre convesse, leggermente spianate sulla linea mediana, in forma di ovale allungato e regolare, con omeri ampiamente arrotondati; margine basale delle elitre subrettilineo; doccia marginale ampia e regolare, con 7-8 denticoli poco sporgenti, ben evidenti solo nella prima metà dell elitra e presenti nei primi 2/3 del margine; apice elitrale poco appuntito. Larghezza massima delle due elitre alla metà o poco dopo. Strie profonde, grossolanamente e irregolarmente punteggiate, svanite all apice; interstrie convesse. Setole discali presenti in serie su seconda, terza, quinta e settima interstria. Setola basale presente, come la preapicale e le apicali; setole marginali della serie ombelicata come nelle specie congeneri. Zampe di media lunghezza; le tre spine delle protibie robuste. 382

6 7 0.1 mm Figg. 6-7 Typhloreicheia magrinii n. sp.: apice dell edeago con lamella copulatrice (6) (olotipo); stili femminili (paratipo) (7) (CM). Edeago arcuato, largo e robusto, con apice inflesso ventralmente (fig. 2). Vescicola setifera ampia e allungata, fortemente pigmentata sul lato ventrale e prossimale, con cordoni di spine disposti in fasci paralleli. È presente un fascio di spine apicali, aggregato in posizione dorsale, a forma di arco, più o meno evidente. Edeago in visione ventrale con apice dritto, largo e robusto (fig. 3). Lamella copulatrice di forma singolare, 383

costituita da sottili lamine convergenti (esclusa una basale) verso un apice in posizione dorsale, che definiremmo a tenda da campeggio (figg. 2, 6). Parameri piuttosto dritti e allungati, forniti di due grandi setole, il sinistro con una piccola setola ventrale (fig. 4). Urite IX di forma ovale e con margini ben distinti (fig. 5). Stili femminili slanciati, con due setole ensiformi sul lato esterno, la più apicale decisamente più robusta e tozza (fig. 7). Derivatio nominis. Abbiamo il piacere di dedicare questa singolare specie, al nostro caro amico Paolo Magrini, irriducibile compagno e promotore principale di tutte le nostre campagne entomologiche. Note ecologiche. Tutti gli esemplari sono stati raccolti a vista sot- Fig. 8 Distribuzione del genere Typhloreicheia nell Italia peninsulare e Isola d Elba (aggiornato da: Magrini & Degiovanni, 2007:84). U - T. usslaubi (Saulcy, 1870); A - T. andreinii Dodero, 1916; D - T. damone Holdhaus, 1924; I - T. ilvensis Holdhaus, 1924; M - T. montisneronis Binaghi, 1942; MA - T. maginii Magrini & Vanni, 1990; MI - T. mingazzinii Magrini & Vanni, 1990; B - T. bastianinii Magrini, 2003; AM - T. annamariae Magrini, 2003; MM - T. martanensis Magrini & Degiovanni, 2007; MG - T. magrinii n. sp. 384

to pietre fortemente interrate o vagliando terreno in faggeta. Come fauna associata a Typhloreicheia magrinii abbiamo rinvenuto i Carabidae Anillus marii Magrini & Vanni, 1989 e Rhegmatobius quadricollis (Ehlers, 1883). Note comparative. Fin dalla raccolta del primo esemplare maschio ci siamo resi conto di essere di fronte a una nuova specie per la scienza vista la peculiare forma dell edeago e della lamella copulatrice. Tale caratteristica è risultata costante in tutti gli esemplari esaminati. La lamella copulatrice risulta assolutamente diversa da quella degli altri taxa noti e in particolare rispetto a quelli continentali, che di solito presentano conformazioni lamellari costituite da spine o nessuna struttura periapicale: la nuova specie si colloca pertanto in posizione isolata rispetto a quelle fin ora conosciute. Anche la forma dell edeago non trova similitudini tra le specie continentali risultando eventualmente affine come morfologia all edeago di alcune specie sarde, soprattutto Typhloreicheia fancelloi Magrini, 2000, dotata tuttavia di lamella copulatrice ben diversa. La singolarità di questa specie, al momento nota solo della località tipica, ci induce a ritenere che la zona sia meritevole di ulteriori indagini. Riportiamo in fig. 8 l areale delle Typhloreicheia continentali note. Ringraziamenti. Desideriamo ringraziare l amico Paolo Magrini di Firenze sia per averci affidato in studio il nuovo taxon sia per l esecuzione delle foto riportate nel testo. RIASSUNTO Nella presente nota viene descritta Typhloreicheia magrinii n. sp. di Prato di Campoli (Monti Ernici, Lazio). La nuova specie, nota per ora solo della località tipica, si differenzia essenzialmente da quelle peninsulari già conosciute per la singolare forma dell edeago e, soprattutto, della lamella copulatrice il cui aspetto potremmo definire a tenda da campeggio. La nuova specie è stata raccolta in quota, sotto pietre interrate in faggeta. SUMMARY A new taxon of Typhloreicheia Holdhaus, 1924 from Latium (Italy) (Coleoptera, Cara bidae). A new Typhloreicheia from Prato di Campoli (Monti Ernici, Lazio) has been discovered. This taxon is well different from other species known due to the shape of the aedeagus and, especially, of copulatory piece, whose appearance could be defined to tent. The new species was collected at high altitude, under stones buried in beech forest. 385

BIBLIOGRAFIA Binaghi, G. 1936. Forme nuove di Reicheia Saulcy (Col. Carabidae). Boll. Soc. ent. it., 68(4): 50-55. Binaghi, G. 1942. Due nuove forme di Carabidi italiani. Boll. Soc. ent. it., 74 (10): 134-137. Holdhaus, K. 1924. Monographie du genre Reicheia Saulcy (Coleoptera Carabidae). Abeille, 32: 161-220. Jeannel, R. 1957. Révision des petits Scaritides endogés voisin de Reicheia Saulcy. Revue française d Entomologie, 24 (2): 129-212. Magrini, P. 2000. Una nuova Typhloreicheia della Sardegna (Coleoptera Carabidae). Redia, 82 (1999): 43-48. Magrini, P. 2003. Due nuove Typhloreicheia del Lazio e note sulle specie dell Italia continentale e dell Isola d Elba (Coleoptera Carabidae). Redia, 85 (2002): 183-204. Magrini, P. & A. Degiovanni. 2007. Una nuova Typhloreicheia Holdhaus, 1924 dell Umbria (Insecta Coleoptera Carabidae). Quad. Studi Nat. Romagna, 25: 77-86. Magrini, P. & S. Vanni. 1990. Due nuove Typhloreicheia dell Italia centro-settentrionale (Coleoptera, Carabidae: Scaritinae). Opuscula zoologica fluminensia, 59: 1-6. Vigna Taglianti, A. 2005. Checklist e corotipi delle specie di Carabidi della Fauna Italiana. pp. 186-225. In: Brandmayr P., T. Zetto & R. Pizzolotto, I Coleotteri Carabidi per la valutazione ambientale e la conservazione delle biodiversità. Manuali e Linee Guida, 34, APAT, Roma, 240 pp. 386