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Atti 6 Convegno Nazionale di Archeozoologia (Orecchiella, 2009), pp. 373-376 Gabriele Carenti 1 1 Dipartimento di Storia, Università degli Studi di Sassari Tell Afis (Siria): un contributo allo studio della fauna durante le età del bronzo e del ferro. Campagna di scavo 2008 Tell Afis (Syria): a contribution to the study of Bronze and Iron Ages fauna. 2008 excavation campaign Riassunto - Nei mesi di maggio e giugno 2008 si è svolta la missione archeologica italiana a Tell Afis (Siria) diretta, dal 1986, da S. Mazzoni e S. M. Cecchini nel quadro di una concessione della Direzione delle Antichità e dei Musei della Repubblica Araba Siriana. La missione ha ospitato un archeozoologo con il compito di continuare gli studi sulle faune portati avanti dal laboratorio di Archeozoologia della dott.ssa Barbara Wilkens. Il sito di Tell Afis è stato un centro di grande importanza dalla fine del calcolitico fino a tutta l età del ferro in questa particolare zona della Siria al confine con la Turchia. Lo studio dei reperti faunistici ha interessato tutti i diversi cantieri in corso di scavo analizzando materiali provenienti da contesti molto diversi: aree templari, spazi aperti e zone abitative. Questo studio rappresenta un contributo alla conoscenza dello sfruttamento delle risorse animali nei diversi periodi storici attraversati dal centro abitato. Summary - This paper is part of a project carried out since 1986by the three Universities of Firenze, Bologna and Roma La Sapienza under the direction of S. Mazzoni and S. M. Cecchini and the Direction of the Antiquities and Museums of the Syrian Arab Republic. It has the purpose to study the animal bones from the site of Tell Afis, in northern Syria, and to provide additional information on the economy and animal husbandry of the settlement to the data previously analysed by the archaeozoological laboratory of Barbara Wilkens. The site of Tell Afis was an important chief place from the Late Chalcolithic to the Iron Age and is of particular interest because it lies very close to the Turkish boundary. The animal remains come from all excavated areas that included temples, open spaces and houses. This study can contribute to our understanding of the exploitation of the animals resources during all periods of activity. Parole chiave: Archeozoologia, Tell Afis, Vicino Oriente Antico, Età del Bronzo, Età del Ferro. Key words: Archaeozoology, Tell Afis, Ancient Near East, Bronze age, Iron age. Introduzione In tutti i contesti analizzati il gran numero di frammenti indeterminati (tab. 1) dipende dalla frammentazione del materiale, causata sia dai processi deposizionali che dal clima secco della regione che li rende molto fragili. Lo scavo archeologico I reperti più antichi provengono dall area E3, un quartiere abitativo dove è in corso di scavo un edificio databile ad un momento di passaggio tra il Bronzo Antico IVB e il Bronzo Medio I. Nell area E4b si sta portando alla luce un area palaziale; nei due cantieri la situazione è differente: a S si ha una probabile zona produttiva del palazzo (XIII-XII sec. a.c.) mentre a N si stanno indagando degli spazi residenziali databili tra il Bronzo Tardo e la prima Età del Ferro. Gli altri tre cantieri di scavo sono invece situati sull acropoli: l area A è interessata da una lunga sequenza di templi costruiti tra il Ferro I (XI secolo a.c.) e il Ferro III (VII secolo a.c.) e forse dedicati al dio della tempesta. L area A1E ha indagato gli ambienti interni di un tempio dell Età del Ferro I; nell area A2 sono state scavate una serie di stratigrafie e strutture probabilmente legate all area templare tra Ferro II e III, infine l area A1W ha esplorato l area esterna frontale alla facciata del tempio del Ferro III. Queste due ultime aree di scavo sono interessate da una serie di fosse di spoliazione scavate in epoche più tarde (ellenistica e bizantina) 1. Metodo 2 Per l identificazione dei resti animali è stato messo a disposizione uno spazio presso la casa della Missione Italiana a Tell Afis. Oltre all uso della collezione di confronto di B. Wilkens sono stati utilizzati i testi di Schmid (1972) e Wilkens (2003). Per la distinzione del sesso si sono utilizzati i metodi Boessneck et al. (1964) e Howard (1963). L età di morte è stata determinata attra- 1 Tutte le informazioni sullo scavo archeologico saranno disponibili in un volume della Missione archeologica a Tell Afis di prossima pubblicazione. 2 Lo studio che viene qui presentato ha solo un carattere preliminare. Tutti i dati forniti possono subire delle variazioni, infatti lo studio dei reperti faunistici dovrà tenere conto anche dei successivi cantieri di scavo per avere una visione più completa dei vari contesti archeologici. La limitazione dello studio alla sola campagna di scavo 2008 è stata portata avanti per dare notizia del lavoro fino ad ora svolto.

374 G. Carenti verso la fusione delle suture del cranio (Barone 1981), la sutura delle epifisi e l eruzione dei denti (Habermehl 1961) e l usura dentaria (Wilkens 1990). Il conteggio del Numero Minimo di Individui (NMI) ha seguito il criterio descritto in Bökönyi (1970). Le misurazioni osteologiche sono state prese secondo Von Den Driesch (1976). Discussione Tra la malacofauna sono presenti specie marine, di acqua dolce e gasteropodi terrestri. Una presenza indicativa di traffici commerciali è quella della Monetaria annulus, una specie verosimilmente trasportata dall Oceano In- Area E3N E4b sud E4b nord A1 est A2 A1w Periodo BA BM BT BT Fe I Fe I Fe II-III Fe III / ell. Taxa NR % NMI NR % NMI NR % NMI NR % NMI NR % NMI NR % NMI Glycymeris sp. 3 3 1 1 2 2 Unionidae ind. 6 2 1 Unio sp. 2 2 Gastropoda ind. 2 2 2 2 Monetaria annulus 1 1 1 1 Columbella rustica 1 1 Nassarius gibbosulus 1 1 Nassarius incrassatus 1 1 Helicidae ind. 3 3 1 1 1 1 Pisces ind. 5 Clarias sp. 1 1 1 1 2 2 Testudo sp. 9 1 Testudo graeca 1 1 6 1 Aves ind. 4 15 32 489 5 2 Mammalia Indeterminati 4118 2361 1382 4943 679 783 Mammalia (Costole) 114 205 146 1635 43 63 Mammalia (Vertebre) 39 105 51 429 17 38 Erinaceus sp. 2 0,17 1 Rodentia 15 2,01 1 1 0,11 1 22 4,24 1 Leporidae 1 0,09 1 Lepus capensis 4 0,54 1 4 0,46 1 2 0,39 1 10 0,85 1 2 0,49 1 Canis familiaris 3 0,40 1 7 0,60 1 1 0,34 1 Felis sp. 1 0,24 1 Mustela nivalis 3 0,34 1 1 0,24 1 Sus scrofa 56 7,52 5 27 3,08 1 34 6,55 2 53 4,51 3 31 10,62 3 35 8,56 2 Cervidae ind. 1 0,11 1 1 0,09 1 Bos cfr. primigenius 1 0,13 1 1 0,11 1 21 5,13 2 Bos taurus 133 17,85 8 76 8,66 3 89 17,15 2 109 9,27 7 49 16,78 3 50 12,22 3 Gazella 3 0,40 1 21 2,39 2 8 1,54 2 22 1,87 2 4 1,37 1 2 0,49 1 Gazella cfr. subgutturosa 2 0,23 1 Ovis vel Capra 430 57,72 32 642 73,12 20 298 57,42 18 803 68,28 41 165 56,51 8 250 61,12 22 Ovis aries 16 2,15 3 57 6,49 5 36 6,94 5 111 9,44 23 28 9,59 3 16 3,91 2 Ovis cfr. ammon 10 1,14 1 Capra hircus 3 0,40 1 14 1,59 2 9 1,73 2 37 3,15 7 2 0,68 1 8 1,96 1 Equus sp. 5 0,67 1 3 0,34 1 4 0,77 2 10 0,85 1 6 2,05 1 10 2,44 1 Equus asinus 3 0,40 1 1 0,11 1 3 0,58 1 2 0,17 1 3 1,03 1 1 0,24 1 Equus asinus/hemionus 7 0,80 1 11 2,12 1 Equus cfr. caballus 5 0,57 1 1 0,34 1 Equus caballus 1 0,11 1 2 0,39 1 1 0,09 1 1 0,24 1 Camelus sp. 11 2,69 1 Homo sapiens 73 9,80 1 2 0,23 1 1 0,19 1 7 0,60 1 2 0,68 1 Tab. 1. Tell Afis 2008: numero di resti identificati divisi per area e periodo.

Tell Afis: contributo allo studio della fauna dell età del bronzo e del ferro (scavi 2008) diano (Wilkens 2000b). I due esemplari della campagna di scavo del 2008 confermano i rapporti con altre zone geografiche già dall età del Bronzo Antico; il frammento recuperato nell area templare potrebbe inoltre essere stato utilizzato come elemento decorativo dopo la rottura del dorso (Fig. 1.1). Per quanto riguarda i mammiferi l associazione faunistica è molto simile in tutti i periodi analizzati: le specie domestiche prevalgono in tutti i contesti. Gli ovicaprini sono i più abbondanti; nella distinzione tra capre e pecore (Boessneck et al. 1964) sono stati determinati in maggioranza ovini 3. A conferma degli studi precedenti (Wilkens 1992) sembrano essere uccisi soprattutto in età compresa tra i 10 e i 36 mesi anche se non mancano i neonati e gli individui che superano i 5 anni. I bovini sono rappresentati da esemplari di taglia media: a causa della frammentazione dei resti, come è già stato notato in altri studi (Wilkens 1992), risulta difficile reperire indicazioni sulla morfologia di questi animali. In un caso è stato recuperato dall area E4b S (Bronzo tardo), un intero arto anteriore destro in connessione anatomica. Si tratta di un bovino adulto di età compresa tra i 30 e i 42 mesi. Il metacarpo ha permesso di calcolare un altezza al garrese di 136,4 cm (Matolcsi 1970) 4. Gli indici di Haward (1963) danno i valori di 28,13 (DB/L) e 15,39 (MB/L) che indicano il sesso femminile di questo individuo. Dallo studio della mortalità sembra che questi animali raramente superassero i 4 anni di età: lo sfruttamento nei lavori agricoli doveva precedere il consumo della carne (Wilkens 1995). Sono poche le caratteristiche morfologiche notate sui maiali oltre alle piccole dimensioni ed alla struttura gracile che attestano un allevamento non particolarmente specializzato. Al contrario di ciò che è stato notato nei precedenti studi (Wilkens 1995, 2000b), nel campione esaminato i resti di questo animale non aumentano durante l età del Ferro. Non è stata ancora determinata la specie per un frammento di tibia di gatto: non è chiaro se si tratti di un animale domestico, in ogni caso sarebbe il primo attestato a Tell Afis (Wilkens 1992, 1995, 1998, 2000a, 2000b, 2002). Alcuni denti e frammenti di mandibola di camelide (Camelus sp.) provengono dall area A1W. Questo taxon appare a Tell Afis nei livelli datati al Ferro I (Wilkens 2000b). È stata notata una grande varietà di equini, tra i quali è stato possibile distinguere i resti di cavallo e di asino ma a volte, per la presenza dell onagro (Equus hemionus Pallas), si è preferito fare una categoria di asini non distinti tra domestici e selvatici (Fig. 2.1). 375 Fig. 1. Tell Afis 2008: reperti con tracce di lavorazione. 1 - Cypraea annulus con dorso asportato (area A1 E). 2 - Ovis vel Capra, astragalo abraso e lisciato (area E4b N). 3 - Sus scrofa ferus, frammento di canino superiore (area A1 W). 3 Le caratteristiche morfologiche che sono state messe in evidenza durante lo studio ci portano a pensare che si possa trattare degli stessi animali raffigurati in diversi rilievi assiri e che hanno caratteristiche molto simili agli ovini che attualmente abitano questo territorio. 4 Un altezza piuttosto elevata per questo periodo a confronto con quelle calcolate nelle campagne di scavo precedenti (Wilkens 1992, 1998, 2000b). Fig. 2. Tell Afis 2008: 1 - Equus asinus / hemionus, metatarso (area E4b S). 2 - Capra hircus, zampa posteriore destra (area A1 E). 3 - Gazella sp., atlante con tracce di macellazione (area A1 E). 4 - Gazella sp., scapola sinistra (area A1 E). 5 - Gazella cfr. subgutturosa, frammento di cavicchia (area E4b N).

376 G. Carenti L importanza della gazzella è data dalla sua presenza in tutti i contesti. Lo scheletro delle diverse specie che abitano il vicino oriente è molto rassomigliante (Davis et al. 1988) e risulta difficoltosa una distinzione specifica. Grazie alla morfologia di due frammenti di cavicchia ossea, è stato possibile determinare la gazzella persiana (Gazella cfr. subgutturosa) (Fig. 2.5). Altre specie selvatiche sono rappresentate da un unico frammento di canino di cinghiale con tracce di lavorazione (Fig. 1.3), diversi frammenti di uro e ovini selvatici. La presenza di tartarughe è legata a scopi alimentari, infatti i frammenti di piastrone e carapace presentano spesso tracce di macellazione. Un discorso a parte merita l associazione faunistica dell area A1E: alcune differenze con i contesti già analizzati potrebbero indicare pratiche sacrali legate al culto. Tra i mammiferi presenti dominano quelli domestici ed è da notare la grande abbondanza di costole e vertebre attribuibili a ovicaprini (46,9% dei resti di questa categoria) con diversi segni di macellazione. Sono presenti molti astragali sia ovini che caprini (ossa legate ad una forte carica simbolica 5 ) in diversi casi abrasi e lisciati (Fig. 1.2) 6. Dalle fonti scritte di questo periodo siamo a conoscenza del fatto che il sacrificio di uccelli era molto diffuso nelle pratiche cultuali (Minunno 2008); in questo contesto sono presenti moltissimi frammenti di volatili: attraverso la determinazione specifica si potranno dare ulteriori sviluppi alla ricerca (Carenti in studio). Un ultima presenza interessante, attestata per ora solo nell area templare, è quella del riccio, animale selvatico molto spesso rappresentato nella coroplastica dell area vicino orientale. Bibliografia Barone R. 1980. Anatomia comparata degli animali domestici. 1, Osteologia. (ed. it. a cura di R. Bortolani), Edagricole, Bologna. Boessneck J., Müller H. H., Teichert M. 1964. Osteologische Unterscheidungsmerkmale zwischen Schaf (Ovis aries) und Ziege (Capra hircus). Kühn Archiv, 78: 1-129. Bökönyi S. 1970. A new method for the determination of the number of individuals in animal bone material. American Journal of archaeology, 74: 291-292. Davis S.J.M., Goren-Inbar N., Rabinovich R. 1988. Quaternary Extinctions and Population Increase in Western Asia: The Animal Remains from Biq at Quneitra. Paléorient, 14 (1): 95-105. Driesch A. Von Den 1976. A guide to the measurement of the animal bones from archaeological sites. Peabody Museum, Bulletin, 1. Harvard University, Cambridge, Massachusetts. Habermehl K. H. 1961. Die Altersbestimmung bei Haustieren, Pelztieren und beim jagdbaren Wild, Paul Parey Verlag, Berlin. Howard M. 1963. The metrical determination in the metapodials 5 Vedi ad esempio il contributo di J. De Grossi Mazzorin in questo stesso volume. 6 Un astragalo accuratamente levigato ma in questo caso di bovino è stato recuperato durante la campagna di scavi del 1987 (Wilkens 1992). and skulls of cattle. In A. E. Mourant, F. E. Zeuner (a cura di), Man and cattle, Royal Anthropological Institute, Occasional Paper, 18, London, pp. 91-100. Matolcsi J. 1970. Historische Erforschung der Körpergröbe des Rindes auf Grund von ungarischem Knochenmaterial. Zeitschrift für Tierzüchtung und Züchtungsbiologie, 87, 2: 89-137. Minunno G. 2008. Il ruolo dei volatili nelle tradizioni rituali di Siria e Palestina, tesi di Dottorato inedita. Università degli Studi di Roma La Sapienza. Schmid E. 1972. Atlas of animal bones. For prehistorians, archaeologists and quaternary geologists. Amsterdam-London-New York. Wilkens B. 1990. La fauna del Villaggio del Colle dei Cappuccini (Ancona). Rassegna di Archeologia, 9: 327-364. Wilkens B. 1992. I resti faunistici di Tell Afis (scavi 1987). In S. 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