Valutazione delle Performance. Commissione «Piano Strategico»

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Transcript:

Valutazione delle Performance Commissione «Piano Strategico»

Impianto Generale Ad ogni Dipartimento, viene riservata una quota aggiuntiva proporzionale alla dotazione standard Ad esempio, 10% in più I Dipartimenti non sono in competizione tra di loro La quota sarà assegnata, tutta o in parte, sulla base delle performance del Dipartimento su tre ambiti Didattica Ricerca Servizi e gestione amministrativa Le performance sono valutate come miglioramento nel tempo rispetto «se stessi» Non vi è alcun confronto diretto tra i Dipartimenti

Indicatore di Performance Le performance di ogni Dipartimento sono valutate rispetto tre aree di interesse strategico

Indicatore di Performance Le performance di ogni Dipartimento sono valutate rispetto tre aree di interesse strategico Nel seguito vengono analizzate le aree della FORMAZIONE e della RICERCA

FORMAZIONE Indicatori e Performance dei Dipartimenti Commissione «Piano Strategico»

Quali Indicatori? Necessità di perseguire l ottimizzazione degli indicatori già approvati dall Ateneo nel contesto della Programmazione Triennale 2016-2018 (PRO3) L Ateneo si è già impegnato su di essi La richiesta di finanziamento per specifici progetti di Ateneo è stata già sottoposta al MIUR I dati relativi sono già monitorati sulla piattaforma ministeriale Inoltre, è utile monitorare i restanti indicatori PRO3 e gli indicatori recentemente proposti dall ANVUR nel decreto AVA 2.0 Gli indicatori AVA 2.0 sono comunque «vincolanti» ai fini dell accreditamento delle sedi (visite in loco nel 2018) Opportunità di selezionare, sin da ora, alcuni di questi indicatori

Selezione degli Indicatori 2016/2017 Focus sugli indicatori PRO3 già approvati dall Ateneo: Frazione CFU conseguiti all'estero da studenti regolari [mobilità all estero, obiettivo 3.12] Proporzione di CFU conseguiti all estero da parte degli studenti per attività di studio o tirocinio curricolare rispetto al totale dei CFU previsti nell anno solare [mobilità all estero, obiettivo 3.12] Proporzione di studenti che si iscrivono al II anno della stessa classe di laurea o laurea magistrale a ciclo unico (L, LMCU) avendo acquisito almeno 40 CFU in rapporto alla coorte di immatricolati nell'a.a. precedente [performance studenti, obiettivo 3.7] Focus su un ulteriore AVA 2.0 Percentuale di laureati (L, LM, LMCU) entro un anno oltre la durata normale del corso [regolarità studenti, obiettivo 3.6] L indicatore è rilevante nel contesto del FFO (costo standard)

Monitoraggio Valori disponibili con granularità di CdS: Proporzione di studenti che si iscrivono al II anno della stessa classe di laurea o laurea magistrale a ciclo unico (L, LMCU) avendo acquisito almeno 40 CFU in rapporto alla coorte di immatricolati nell'a.a. precedente [performance studenti, obiettivo 3.7] Percentuale di laureati (L, LM, LMCU) entro un anno oltre la durata normale del corso [regolarità studenti, obiettivo 3.6]

Monitoraggio Valori disponibili con granularità di CdS: Proporzione di studenti che si iscrivono al II anno della stessa classe di laurea o laurea magistrale a ciclo unico (L, LMCU) avendo acquisito almeno 40 CFU in rapporto alla coorte di immatricolati nell'a.a. precedente [performance studenti, obiettivo 3.7] Percentuale di laureati (L, LM, LMCU) entro un anno oltre la durata normale del corso [regolarità studenti, obiettivo 3.6] Valori disponibili con granularità di Ateneo: Frazione CFU conseguiti all'estero da studenti regolari [mobilità all estero, obiettivo 3.12] Proporzione di CFU conseguiti all estero da parte degli studenti per attività di studio o tirocinio curricolare rispetto al totale dei CFU previsti nell anno solare [mobilità all estero, obiettivo 3.12] Per questi indicatori, si richiederanno al MIUR le medie di classe

Indicatori per Anni Successivi A decorrere dal 2018, dovranno essere selezionati tutti gli indicatori AVA 2.0 e riconducibili ad obiettivi definiti dall Ateneo nel piano strategico A decorrere dal 2019, dovranno essere selezionati tutti gli indicatori AVA 2.0

Valutazione della Performance di un CdS Sia V il valore iniziale dell indicatore per un dato CdS (è un valore percentuale) Sia M il valore medio nazionale (sui CdS della stessa classe di laurea) Sia V il valore finale dell indicatore CdS Consideriamo una soglia (inferiore) S e un target T, che determinano le aree di «virtuosità» e di «criticità» del CdS Assumiamo, per ora, che i valori S e T siano dati; vedremo successivamente come possano essere calcolate L obiettivo è valutare la performance P del CdS sull indicatore P è un numero compreso tra 0 e 1

Algoritmo di Calcolo di «P» Sia V il valore iniziale dell indicatore per un dato CdS (è un valore percentuale) Sia M il valore medio nazionale (sui CdS della stessa classe di laurea) Sia V il valore finale dell indicatore CdS Consideriamo una soglia (inferiore) S e un target T, che determinano le aree di «virtuosità» e di «criticità» del CdS 100% Se V > T, allora la performance P del CdS è P=1 T S 0% Se V < S, allora la performance P del CdS è P=0

Algoritmo di Calcolo di «P» Sia V il valore iniziale dell indicatore per un dato CdS (è un valore percentuale) Sia M il valore medio nazionale (sui CdS della stessa classe di laurea) Sia V il valore finale dell indicatore CdS Consideriamo una soglia (inferiore) S e un target T, che determinano le aree di «virtuosità» e di «criticità» del CdS 100% Se V > T, allora la performance P del CdS è P=1 T S 0% Negli altri casi, la performance P del CdS è proporzionale al posizionamento all interno della fascia, cioè P = V S T S Se V < S, allora la performance P del CdS è P=0

Come Definiamo il Target T? Il target viene definito in modo parametrico rispetto il valore attuale dell indicatore V e la media nazionale M Consideriamo due casi distinti, in funzione del posizionamento rispetto la media nazionale M CdS non virtuosi, cioè con V < M CdS già virtuosi, cioè con V M

Come Definiamo T? (Caso V < M) Caso del CdS non virtuoso Il target T è fissato a V + 5% M + min {5%V, 5% (M-V)} Viene richiesto un incremento «base» di 5% M Viene poi richiesto di migliorare di un 5% o in termini assoluti sulla propria attuale performance V o in termini relativi rispetto la distanza dal valore medio M 100% M S Se V > T, allora la performance P del CdS è P=1 V 0%

Come Definiamo T? (Caso V < M) Caso del CdS non virtuoso Il target T è fissato a V + 5% M + min {5%V, 5% (M-V)} Viene richiesto un incremento «base» di 5% M Viene poi richiesto di migliorare di un 5% o in termini assoluti sulla propria attuale performance V o in termini relativi rispetto la distanza dal valore medio M 5% V: In sostanza, se un CdS è molto sotto media, allora sarà chiamato a migliorare rispetto se stesso 5% (M-V): Se invece il CdS è già vicino alla media, allora gli sarà richiesto un miglioramento relativo per ridurre ulteriormente il gap

Come Definiamo T? (Caso V M) Caso del CdS virtuoso Il target T è fissato a V + 5% M - α% (V-M) La definizione è strutturalmente simmetrica rispetto al caso del CdS non virtuoso 100% V T Se V > T, allora la performance P del CdS è P=1 M 0%

Come Definiamo T? (Caso V M) Caso del CdS virtuoso Il target T è fissato a V + 5% M - α% (V-M) Il valore di α è fissato in modo che ai CdS con valutazione superiore a M+10%M sia richiesto come target di mantenere il proprio status Per CdS con valutazione ancora superiore, sarà possibile anche raggiungere il target con un leggero deterioramento delle performance In sostanza, in una scala da 1 a 10, con 6 come media, sarà tollerato un leggero peggioramento ai CdS con valutazione 8, 9, oppure 10 V T 4 4,40 5 5,35 6 6,30 7 6,80 8 7,30 9 7,80 10 8,30

Come Definiamo S? La soglia inferiore viene definita rispetto il target T, in modo da tenere costante la finestra di valutazione Dunque, S = T 5% M 100% 5% M 0%

Dinamica del Modello CdS che raggiunge esattamente il target ogni anno 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 0 10 20 30 40 Le costanti scelte nel modello (in particolare, gli incrementi del 5%) determinano dinamiche «lente» per il raggiungimento dei valori medi nazionali Scelta ponderata in considerazione della prima applicazione del meccanismo Necessità di valutare, negli anni successivi, una revisione del modello che induca dinamiche più veloci di convergenza verso le medie nazionali

Ribaltamento sui Dipartimenti I criteri sono riferiti ai CdS e vanno ribaltati sui Dipartimenti Per ogni Dipartimento e CdS j, sia F j il seguente rapporto F j = Numero di CFU nel CdS j sotto la responsabilità del Dipartimento Numero di CFU complessivi nel CdS j Un Dipartimento è responsabile della copertura di una attività formativa se il CdS è incardinato in esso o se ad esso è stata demandata la copertura a seguito di accordi bilaterali. Consideriamo un generico indicatore e siano P 1, P 2,, P n i valori delle performance degli n CdS dell Ateneo su tale indicatore Per ogni Dipartimento, la performance è la media pesata rispetto ai vari CdS (su cui è coinvolto): F 1 P 1 + F 2 P 1 + + F n P n F 1 + F 2 + + F n

Indicatore Complessivo O 3.12 O 3.7 O 3.6 Consideriamo le performance di un Dipartimento sui quattro indicatori selezionati 50% 50% 100% 100% Frazione CFU conseguiti all'estero da studenti regolari [mobilità all estero, obiettivo 3.12] Proporzione di CFU conseguiti all estero da parte degli studenti per attività di studio o tirocinio curricolare rispetto al totale dei CFU previsti nell anno solare [mobilità all estero, obiettivo 3.12] Proporzione di studenti che si iscrivono al II anno della stessa classe di laurea o laurea magistrale a ciclo unico (L, LMCU) avendo acquisito almeno 40 CFU in rapporto alla coorte di immatricolati nell'a.a. precedente [performance studenti, obiettivo 3.7] Percentuale di laureati (L, LM, LMCU) entro un anno oltre la durata normale del corso [regolarità studenti, obiettivo 3.6] La performance complessiva è data da 0,4 O 3.12 + 0,5 O 3.7 + 0,1 O 3.6

Peso Obiettivo 3.6 O 3.12 O 3.7 O 3.6 Consideriamo le performance di un Dipartimento sui quattro indicatori selezionati Frazione CFU conseguiti all'estero da studenti regolari [mobilità all estero, obiettivo 3.12] In prima applicazione, si considera un peso «piccolo», visti i limitati 50% margini di azioni dei CdS nel dispiegare azioni correttive i cui effetti siano tangibili in un anno 50% Superato il periodo di transitorio, il peso dovrà essere rivisto 100% 100% Proporzione di CFU conseguiti all estero da parte degli studenti per attività di studio o tirocinio curricolare rispetto al totale dei CFU previsti nell anno solare [mobilità all estero, obiettivo 3.12] Proporzione di studenti che si iscrivono al II anno della stessa classe di laurea o laurea magistrale a ciclo unico (L, LMCU) avendo acquisito almeno 40 CFU in rapporto alla coorte di immatricolati nell'a.a. precedente [performance studenti, obiettivo 3.7] Percentuale di laureati (L, LM, LMCU) entro un anno oltre la durata normale del corso [regolarità studenti, obiettivo 3.6] La performance complessiva è data da 0,4 O 3.12 + 0,5 O 3.7 + 0,1 O 3.6

RICERCA Indicatori e Performance dei Dipartimenti Commissione «Piano Strategico»

Ricerca L attività di ricerca dei Dipartimenti viene valutata, su una finestra quadriennale, dal programma VQR Gli esiti della VQR sono stati usati in vari contesti, dalla ripartizione del FFO alla assegnazione di risorse su piani straordinari La VQR è però una fotografia statica L ultima è riferita al quadriennio 2011-2014

Ricerca L attività di ricerca dei Dipartimenti viene valutata, su una finestra quadriennale, dal programma VQR Gli esiti della VQR sono stati usati in vari contesti, dalla ripartizione del FFO alla assegnazione di risorse su piani straordinari La VQR è però una fotografia statica L ultima è riferita al quadriennio 2011-2014 Nell ottica di una politica di incentivazione alla qualità (fare meglio nella successiva edizione) è dunque fondamentale la definizione di un indicatore di performance del Dipartimento che «ragioni» sulla VQR, attualizzandola ad una finestra quadriennale che scorre di anno in anno

Ricerca Si utilizzerà lo stesso impianto descritto per i CdS: Ogni Dipartimento si confronta con se stesso La performance del Dipartimento non è valutata in termini «assoluti» (per questo ci sarà la prossima VQR), ma in termini di «miglioramento» rispetto la propria posizione di partenza Nell ottica di una politica di incentivazione alla qualità (fare meglio nella successiva edizione) è dunque fondamentale la definizione di un indicatore di performance del Dipartimento che «ragioni» sulla VQR, attualizzandola ad una finestra quadriennale che scorre di anno in anno

Ricerca: Pubblicazioni di Pregio Ci si focalizza sulle pubblicazioni ritenute «potenzialmente eccellenti», cioè tali da ricevere una valutazione eccellente nella successiva VQR L utilizzo di scale più fini di valutazione appare di difficile implementazione

Ricerca: Pubblicazioni di Pregio Ci si focalizza sulle pubblicazioni ritenute «potenzialmente eccellenti», cioè tali da ricevere una valutazione eccellente nella successiva VQR L utilizzo di scale più fini di valutazione appare di difficile implementazione Una pubblicazione è potenzialmente eccellente se, per i settori bibliometrici, è inclusa nel primo quartile rispetto un qualunque indicatore di impatto o di prestigio Si considerano i dati e le pubblicazioni censite su ISI e Scopus Nel caso di classificazioni in più «subject categories», sarà scelta la migliore per i settori non-bibliometrici, è inclusa nell elenco delle riviste di fascia A per l abilitazione Scientifica Nazionale (oppure VQR, in alcune aree), oppure è una monografia, oppure è un prodotto di ricerca comunque sottoposto ad una revisione tra pari

Ricerca: Definizione dell Indicatore Ricordiamo che, nel bando VQR, ogni ricercatore R è valutato su due prodotti che devono essere attribuiti ad R in modo esclusivo Per ogni ricercatore R di un dato Dipartimento Vengono considerate le pubblicazioni di R potenzialmente eccellenti prodotte nell ultimo quadriennio Ogni pubblicazione viene pesata come segue: Per i settori non-bibliometrici, le monografie «valgono doppio» Inoltre, il meccanismo di attribuzione esclusivo viene simulato pesando ogni pubblicazione come: 1 Numero di autori UNICAL Sia PE R la somma pesata delle pubblicazioni di R, con un tetto massimo di 2 fissato per tale valore

Ricerca: Definizione dell Indicatore Ricordiamo che nel bando VQR, ogni ricercatore è valutato su due prodotti Per ogni ricercatore R di un dato Dipartimento Sia PE R la somma pesata delle pubblicazioni di R, con un tetto massimo al valore fissato a 2 L indicatore che ci proponiamo di monitorare è il totale dei prodotti potenzialmente eccellenti nel Dipartimento V = PE 1 + PE 2 + + PE m m è il numero di ricercatori nel Dipartimento

Media, Target e Soglia del Dipartimento Ricordiamo che nel bando VQR, ogni ricercatore è valutato su due prodotti Per ogni ricercatore R di un dato Dipartimento Sia PE R la somma pesata delle pubblicazioni di R, con un tetto massimo al valore fissato a 2 Sia ME R il numero medio, a livello nazionale, di pubblicazioni eccellenti nel settore di afferenza del ricercatore R in base agli esiti della VQR 2011-2014

Media, Target e Soglia del Dipartimento Ricordiamo che nel bando VQR, ogni ricercatore è valutato su due prodotti Per ogni ricercatore R di un dato Dipartimento Sia PE R la somma pesata delle pubblicazioni di R, con un tetto massimo al valore fissato a 2 Sia ME R il numero medio, a livello nazionale, di pubblicazioni eccellenti nel settore di afferenza del ricercatore R in base agli esiti della VQR 2011-2014 Definiamo il valore medio di riferimento per il Dipartimento come M =ME 1 + + ME m m è il numero di ricercatori nel Dipartimento

Media, Target e Soglia del Dipartimento Ricordiamo che nel bando VQR, ogni ricercatore è valutato su due prodotti Per ogni ricercatore R di un dato Dipartimento Sia PE R la somma pesata delle pubblicazioni di R, con un tetto massimo al valore fissato a 2 Sia ME R il numero medio, a livello nazionale, di pubblicazioni eccellenti nel settore di afferenza del ricercatore R in base agli esiti della VQR 2011-2014 Definiamo il valore medio di riferimento per il Dipartimento come M =ME 1 + + ME m m è il numero di ricercatori nel Dipartimento Definiamo il target come min { T, m 2}, ove T è il valore calcolato in base all approccio descritto per i CdS

Media, Target e Soglia del Dipartimento Ricordiamo che nel bando VQR, ogni ricercatore è valutato su due prodotti Per ogni ricercatore R di un dato Dipartimento Sia PE R la somma pesata delle pubblicazioni di R, con un tetto massimo al valore fissato a 2 Sia ME R il numero medio, a livello nazionale, di pubblicazioni eccellenti nel settore di afferenza del ricercatore R in base agli esiti della VQR 2011-2014 Definiamo il valore medio di riferimento per il Dipartimento come M =ME 1 + + ME m m è il numero di ricercatori nel Dipartimento Definiamo il target come min { T, m 2}, ove T è il valore calcolato in base all approccio descritto per i CdS La soglia S è sempre T 5%M

Indicatore Complessivo della RICERCA Il meccanismo sin qui descritto può essere ristretto ai neoassunti nella finestra di interesse (ivi incuse le progressioni di carriera), per valutare le politiche di reclutamento

Indicatore Complessivo della RICERCA Il meccanismo sin qui descritto può essere ristretto ai neoassunti nella finestra di interesse (ivi incuse le progressioni di carriera), per valutare le politiche di reclutamento Dunque, ad ogni Dipartimento vengono associati due indicatori, da pesare opportunamente A: VQR B: VQR NEO-ASSUNTI

Indicatore Complessivo della RICERCA Il meccanismo sin qui descritto può essere ristretto ai neoassunti nella finestra di interesse (ivi incuse le progressioni di carriera), per valutare le politiche di reclutamento Dunque, ad ogni Dipartimento vengono associati due indicatori, da pesare opportunamente A: VQR B: VQR NEO-ASSUNTI Il peso di B è 2 N. neoassunti nel Dipartimento % N. complessivo docenti nel Dipartimento Intuitivamente, ogni neo-assunto «vale doppio» Viene inoltre fissato un tetto massimo per B pari a 30% Il peso di A sarà consequenziale, cioè A=100% - B

Finestre Temporali Nella prima applicazione, la finestra sarà triennale 2015-2016-2017 Le medie saranno scalate per ¾ A fine 2018, sarà invece considerata una finestra quadriennale 2015-2016-2017-2018 Dopo la prima applicazione, sarà comunque necessario un momento di riflessione per verificare l efficacia complessiva dell impianto Ad esempio, possibilità di modificare la definizione di pubblicazione «potenzialmente eccellente»

Performance del Dipartimento Commissione «Piano Strategico»

Indicatore di Performance Ricordiamo che le performance di ogni Dipartimento è valutata rispetto tre aree di interesse strategico Ad ognuna delle tre aree deve essere associato un peso, in modo da definire un indicatore di performance complessivo del Dipartimento La percentuale per l area dei servizi viene fissata al 10% 10%

Indicatore di Performance Ricordiamo che le performance di ogni Dipartimento è valutata rispetto tre aree di interesse strategico Ad ognuna delle tre aree deve essere associato un peso, in modo da definire un indicatore di performance complessivo del Dipartimento La percentuale per l area dei servizi viene fissata al 10% 25% 25% 10% Su RICERCA e FORMAZIONE si definisce una percentuale minima del 25% Ogni Dipartimento potrà liberamente allocare su queste due aree il restante 40%, scegliendo sulla base delle proprie politiche di qualità

Ulteriori Indicatori di Ateneo Non Ribaltati sui Dipartimenti Commissione «Piano Strategico»

Elenco Indicatori Indicatori PRO3 R+X dei collegi di Dottorato [ricerca] Realizzazione di un progetto sperimentale di ateneo, anche dedicato ai soli docenti, orientato a favorire i risultati della formazione così come definiti dai Descrittori di Dublino e a sostenere l'apprendimento attivo dello studente [didattica] Ulteriori Indicatori Realizzazione di un progetto sperimentale di ateneo per stimolare la partecipazione a bandi competitivi per attività di ricerca e di trasferimento tecnologico [ricerca] VQR di Ateneo [ricerca]

Sintesi Commissione «Piano Strategico»

Area strategica Formazione Obiettivi di Primo Livello Indicatori per la Misurazione Descrizione Numeratore Frazione degli iscritti puri al 3.6 Regolarità degli primo anno nell a.a. t-(n+1) che iscritti puri al primo anno nell a.a. t- studi nel rispetto di una rigorosa valutazione si laureano nell'anno t (L, LMCU, LM) ANVUR.IND6 laureati stabili (n+1) che si laureano nell'anno t (L, LMCU, LM) 3.7 Miglioramento delle performance degli studenti 3.9 Potenziamento della qualità della didattica in ottica studente 3.12 Incremento della mobilità all estero degli studenti Frazione degli iscritti regolari al primo anno nell a.a. t-1 che si iscrivono al II anno dello stesso corso di laurea o laurea magistrale a ciclo unico (L, LMCU) avendo acquisito almeno 40 CFU (programmazione triennale 16-18) Realizzazione di un progetto sperimentale di ateneo, anche dedicato ai soli docenti, orientato a favorire i risultati della formazione così come definiti dai Descrittori di Dublino e a sostenere l'apprendimento attivo dello studente (programmazione triennale 16-18) Proporzione di CFU conseguiti all'estero da parte degli studenti per attività di studio o tirocinio curricolare rispetto al totale dei CFU previsti nell'anno solare. (programmazione triennale 16-18) Proporzione di CFU conseguiti all'estero dagli studenti regolari sul totale dei CFU conseguiti dagli studenti entro la durata normale del corso (*) (programmazione triennale 16-18 - autovalutazione) Iscritti al II anno nell'a.a. 2015/2016 nella stessa classe di immatricolazione, con almeno 40 CFU sostenuti nell'a.a. 201412015 ed entro il 3111212015 nella medesima classe, sui corsi di laurea di primo livello (L e LMCU). Sono esclusi gli iscritti che hanno effettuato una rinuncia nell'a.a 2015/16 Indicatore esplorativo di Ateneo Numero di CFU conseguiti all'estero per attività di studio o tirocinio in atenei stranieri o imprese straniere dal 1/1 al 31/12/2015 da studenti iscritti all'a.a. 2014/15. Sono considerati solo gli iscritti ai corsi ex DM 270/2004 CFU conseguiti all'estero dagli iscritti regolari a.a. 2014/2015 nell'a.s. 2015 Descrizione Denominatore iscritti puri al primo anno nell a.a. t-(n+1) (L, LMCU, LM) Immatricolati (studenti iscritti per la prima volta al I anno al sistema universitario - prima carriera) nella stessa classe nell'a.a. 201412015 con l'esclusione delle rinunce entro il 3111212015 Numero di CFU conseguiti dal 1/1 al 31/12/2015 da studenti iscritti all'a.a.2014/15. Sono considerati solo gli iscritti ai corsi ex DM 270/2004 CFU conseguiti dagli iscritti regolari a.a. 2014/2015 nell'a.s. 2015 Fonte dei Dati Anagrafe Nazionale Studenti Anagrafe Nazionale Studenti Ateneo - Validazione da parte del NdV Anagrafe Nazionale Studenti Anagrafe Nazionale Studenti Struttura Oggetto della Rilevazione Dipartimento Dipartimento Ateneo Dipartimento Dipartimento

Area strategica Ricerca Obiettivi di Primo Livello 1.1 Miglioramento della qualità e produttività scientifica dei professori e dei ricercatori 1.4 Capacità di intercettare fondi di ricerca su bandi competitivi 1.9 Miglioramento della qualificazione scientifica dei collegi di Dottorato Indicatori per la Misurazione Risultati dell'ultima VQR disponibile a livello di sede, di dipartimento e di SSD. Produzione scientifica di pregio dei professori e ricercatori Produzione scientifica di pregio dei neoassunti Ammontare entrate (accertamenti) da progetti competitivi per ricerca nell anno t rapportate al personale docente strutturato in forza all Ateneo nell anno t Indice di qualità media dei collegi di dottorato (R+X medio di Ateneo); (programmazione triennale 16-18 - autovalutazione) Descrizione Numeratore Descrizione Denominatore Fonte dei Dati Struttura Oggetto della Rilevazione Valutazione media delle pubblicazioni (indicatore I) VQR 2011-2014 Ateneo Indicatore esplorativo di Ateneo Sistema IRIS Dipartimento Indicatore esplorativo di Ateneo Sistema IRIS Dipartimento Indicatore esplorativo di Ateneo Ateneo Ateneo Somma indicatore A=(R+X) corsi accreditati nell'a.a. 2016/2017 (XXXII ciclo) n. corsi accreditati a.a. 2016/2017 (XXXII ciclo) VQR 2004-2010 per il 2016. VQR 2011-2014 per gli anni 2017 e 2018 Ateneo