Ing. Anna Bruno ATME spa

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Transcript:

Ing. Anna Bruno ATME spa ATME SpA Peschiera Borromeo (MI) Tel 02 55308392 www.atmespa.it

A «MONTE» DEL PROGETTO Identificare la tecnologia Dimensionare il sistema Scelta dello schema di impianto/configurazioni Identificazione degli spazi A «VALLE» DEL PROGETTO Ottimizzare la manutenzione

Continuità e qualità dell'alimentazione Rete Picchi Variazioni di frequenza Cali di tensione Microinterruzioni Armoniche Transitori? Forma d onda pulita Carico PROBLEMI: ESIGENZE: DISTURBI CONDOTTI: alterazioni di ampiezza o forma d onda della tensione che si propagano lungo la rete di alimentazione e, in alcuni casi, anche attraverso i trasformatori per cui possono trasferirsi tra reti a differente livello di tensione. CONTINUITA : assenza di interruzioni nella fornitura di energia elettrica QUALITA della TENSIONE: qualità della forma d onda (ampiezza, frequenza, ecc.)

Le soluzioni Rete Picchi Cali di tensione Armoniche? Forma d onda pulita Carico Variazioni di frequenza Microinterruzioni Transitori UPS STATICO UPS FLYWHEEL GRUPPO ROTANTE DI CONTINUITÀ + G. E. + RIFASATORI + FILTRI + G. E. + RIFASATORI + FILTRI Secondo CEI EN 8528-11 / ISO 8528-11

CEI EN 88528-11 - «ROTARY UPS» Il gruppo rotante di continuità è definito dalle norme CEI EN 88528-11, che precisano: la tensione di uscita deve essere generata da una o più macchine elettriche rotanti non possono essere considerati «rotary UPS» quelle macchine la cui tensione di uscita è generata da un convertitore statico (vedere IEC 62040-3)

Le soluzioni Rete Picchi Cali di tensione Armoniche? Forma d onda pulita Carico Variazioni di frequenza Microinterruzioni Transitori UPS STATICO UPS FLYWHEEL GRUPPO ROTANTE DI CONTINUITÀ + G. E. + RIFASATORI + FILTRI + G. E. + RIFASATORI + FILTRI Secondo CEI EN 8528-11 / ISO 8528-11

Corretto dimensionamento Identificazione dei parametri principali di progetto: W/m 2 di progetto della sala dati Eventuale certificazione TIER SI o NO Livello di ridondanza n + x (x = numero di guasti che il sistema può tollerare). Il livello di ridondanza va scelto in funzione dell eventuale classificazione TIER desiderata e ulteriori prescrizioni o politiche aziendali.

Classificazione TIER di U.I. TIER I: Nessuna ridondanza TIER II: Ridondanza (N+R) delle macchine TIER III: Ridondanza (N+R) delle macchine e delle distribuzioni - apparecchiature dual cord motori diesel dimensionati per il funzionamento continuo - manutenibilità di tutti i componenti a D.C. attivo TIER IV: TIER III + indipendenza fisica e funzionale dei componenti ridondati (compartimentazione) - N dopo qualsiasi primo guasto - reazione automatica al guasto - raffrescamento continuo PER IMPIANTI ELETTRICI, MECCANICI E AUSILIARI

Logica di U.I. : «o tutto o niente» TIER IV senza certificazione U.I. = non TIER Non esiste TIER III,5 TIER IV- = TIER III molto costoso TIER IV elettrico + TIER II meccanico = TIER II molto costoso LIVELLO COSTO RELATIVO TIER I 100% TIER II 157% TIER III 395% TIER IV 475%

Effetto «copia&incolla» La tendenza va oggi verso la realizzazione di DC di sempre maggiori dimensioni (centralizzazione dei DC) che però vengono realizzati come sommatoria di lay-out tipici di installazioni di bassa potenza perdendo in questo modo i vantaggi di una soluzione centralizzata. È un errore pensare che la ridondanza e la scalabilità non si possano ottenere con soluzioni centralizzate.

Approccio convenzionale 1Q1 1Q2 2Q1 2Q2 3Q1 4Q1 3Q2 4Q2 n sale 2n gruppi 5Q1 5Q2 6Q1 6Q2

Approccio ottimizzato Ridondanza distribuita (n+1) La ridondanza non è garantita da un unica unità, ma è suddivisa in maniera uguale tra tutti i moduli. In caso di fuori servizio di una unità, il relativo carico è suddiviso proporzionalmente tra le altre unità, tramite interruttori statici (/ATS). I vantaggi sono sostanzialmente l eliminazione di punti singoli di guasto e la suddivisione dei carichi sulle varie unità. È compatibile con la classificazione TIER IV (U.I.).

BUS 1 BUS 2 BUS 3 BUS 4 Ridondante Distribuito : n+1 1Q1 1Q2 4 x 400 kw 1600 kw = 1600 kw 2Q1 2Q2 1600 kw 3Q1 3Q2 1600 kw 4Q1 4Q2 1600 kw 5Q1 5Q2 1600 kw 6Q1 6Q2 ALIMENTAZIONE NORMALE ALIMENTAZIONE RISERVA 1600 kw

BUS 1 BUS 2 BUS 3 BUS 4 Ridondante Distribuito : n+1 1Q1 1Q2 1600 kw 2Q1 2Q2 1600 kw 3Q1 3Q2 1600 kw 4Q1 4Q2 1600 kw 5Q1 5Q2 1600 kw 6Q1 6Q2 1600 kw

BUS 1 BUS 2 BUS 3 BUS 4 BUS 5 Scalabilità 1Q1 1Q2 4 x 400 kw 1600 kw = 1600 kw 2Q1 2Q2 1600 kw 3Q1 3Q2 1600 kw 4Q1 4Q2 1600 kw 5Q1 5Q2 1600 kw 6Q1 6Q2 1600 kw

BUS 1 BUS 2 BUS 3 BUS 4 BUS 5 Scalabilità a caldo 1Q1 1Q2 4 x 400 kw 1600 kw = 1600 kw 2Q1 2Q2 1600 kw 3Q1 3Q2 1600 kw 4Q1 4Q2 1600 kw 5Q1 5Q2 1600 kw 6Q1 6Q2 1600 kw

Doppia Uscita Q3 Rete Q1 Q2 Carico critico Q6 Q5 Carico non critico Il carico non critico è normalmente alimentato dalla rete, ma può essere alimentato dal D-UPS dopo che il motore diesel si è avviato e ha preso il carico critico. Con questa soluzione, in pratica senza costi e spazi aggiuntivi, è possibile alimentare i carichi non critici.

Doppia Uscita FUNZIONAMENTO DA RETE Q3 Rete Q1 Q2 Carico critico Q6 Q5 Carico non critico

Doppia Uscita FUNZIONAMENTO IN EMERGENZA Q3 Rete Q1 Q2 Carico critico Q6 Q5 ~ 5 secondi Carico non critico

Dual output: principali vantaggi L eliminazione/riduzione dei GE per i carichi non critici (S.B.): Diminuisce gli spazi richiesti. Riduce (e semplifica) notevolmente i costi di installazione (stoccaggio gasolio, canne fumarie, insonorizzazione dei locali, etc). Semplifica gli adempimenti amministrativi (emissioni e deposito olii combustibili). Riduce i costi manutenzione. La convenienza economica deve essere valutata impianto per impianto.

Doppia Uscita BT (TIER IV) 3000/2000 kva 3000/2000 kva NB 2000 kva SB 1000 kva

Cogenerazione e D-UPS Un D-UPS con un motore a gas invece del motore diesel? NO, perché: Viene meno il principio dell indipendenza del sistema dall ente distributore (non posso avere serbatoi di gas come invece posso averli di gasolio). Il tempo di avviamento e la capacità di presa di carico di un motore gas non sono paragonabili a quelle di un motore diesel. La risposta alla stabilità di frequenza di un motore a gas è molto meno pronta di quella di un motore diesel rendendolo quindi non adatto alla tipologia di carico da alimentare. Un motore a gas cosa quasi il doppio di un motore diesel di pari potenza. Manutenzione e impiantistica molto più complessa.

Cogenerazione e D-UPS Un D-UPS e un cogeneratore nello stesso unifilare? SI, come: Il cogeneratore deve lavorare in parallelo rete a monte del D-UPS In caso di mancanza rete è opportuno aprire l interruttore a monte del D-UPS e lasciando a quest ultimo il compito di alimentare i carichi critici

Cogenerazione e D-UPS SI, come:

Cogenerazione e D-UPS SI, come:

Cogenerazione e D-UPS SI, come:

Footprints D-UPS (*) Hitec (SISTEMI COMPLETI) ~ 2 m ~ 1.1 m (*) Gruppo di continuità rotante definito secondo CEI EN 8852811 par 3.1.3 (EN 88528-11:2004-04)

Installazioni in container: 2 x 500 kva Applicazione aeroportuale: 2 gruppi da 500 kva in parallelo installati (completi di quadristica) in un unico container su trailer «plug and play»

Installazioni in container: 2 x 500 kva Lunghezza totale: 15 m SPAZIO OCCUPATO: 45 m 2 outdoor Marmitta Marmitta 22,22 kva/m 2 Aria combustione + Aria raffreddamento Larghezza totale < 3m Serbatoio gasolio (120l) UCP MPB BCP URP Serbatoio gasolio 120 l

Container super silenziato 4 gruppi da 1.700 kva in container super silenziato - Potenza totale NB 6.800 kva Rumorosità residua di ogni gruppo: funzionamento normale: LPS 40 db(a) a 10m funzionamento diesel: LPS 55 db(a) a 10m

Container super silenziato ~17 m SPAZIO OCCUPATO ~ 350 m 2 outdoor ~ 70 m 2 indoor 6.800 kva in 420 m 2 16 kva/m 2 ~20 m

Installazione in locale: 2 x 1200 kva 2 gruppi da 1.200 kva Potenza totale NB 2.400 kva Rumorosità residua di ogni gruppo: funzionamento normale: 60 db(a) a 1m funzionamento diesel: 75 db(a) a 1m

Installazione in locale: 2 x 1200 kva SPAZIO OCCUPATO: 20 m 2 + 118 m 2 = 138 m 2 17,5 kva/m 2

3000/2000 dual output 2 gruppi da 3.000 kva (2.000 NB +1.000 SB) Potenza totale: NB 4.000 kva + SB 2.000 kva Insonorizzazione molto spinta SPAZIO OCCUPATO: 50m 2 + 200m 2 = 250 m 2 16 kva/m 2 NB (24 kva/m 2 tot) ~10 m ~ 30 m

6 x1670 kva MT in container supersilenziato Potenza totale NB 10 MVA Rumorosità residua di ogni gruppo: funzionamento diesel: LPS 51 db(a) a 1 m

6 x1670 kva MT in container supersilenziato SPAZIO OCCUPATO 660 m 2 outdoor 136 m 2 indoor 10.020 kva in 796 m 2 12 kva/m 2

Quanto vale lo spazio? Centralizzare l alimentazione in poche unità di elevata potenza (installabili outdoor) consente un considerevole risparmio di spazio che può essere riconvertito in sale dati. Prezzo medio affitto spazi DC: 130 /m 2 al mese (1.560 /m 2 all anno) Inflazione stimata 3% anno - Periodo 25 anni m 2 costo in 1 anno ( ) costo in 25 anni ( ) 100 156.000 5.687.645 300 468.000 17.062.936 500 780.000 28.438.226 700 1.092.000 39.813.517

Accessibilità: best practice Facilità di accesso ai locali (assenza di gradini, o altri impedimenti), possibilmente con mezzi di trasporto (transpallet). Eventuali portoni facilmente smontabili. Strutture di supporto (travi) che possano fungere da punti di aggancio (eventuali paranchi).

Ottimizzazione dei costi di manutenzione

Intervalli di manutenzione Normalmente sono quelli previsti dai costruttori dei macchinari. Pertanto sono indicazioni generali in quanto devono rivelarsi validi per tutte le aree geografiche (e climatiche), le tipologie di installazioni e le condizioni di utilizzo. È sempre opportuno contestualizzare il programma di manutenzione rispetto al proprio impianto e alla propria mission.

Prove periodiche di funzionamento Sono indispensabili per aumentare l affidabilità dell impianto e sono di 2 tipi: prove a vuoto (devono essere di breve durata per evitare che i diesel funzionino a vuoto). Non sono sufficienti per definire il corretto funzionamento dell impianto. prove a carico (devono durare non meno di 1 ora per permettere il raggiungimento del regime termico - durata ottimale 2 ore).

Prove a carico Con resistenze di carico costose e con possibili problematiche (rumorosità, collegamenti elettrici e flusso d aria calda dissipata) In parallelo rete sui gruppi Hitec di ultima generazione è possibile utilizzare la rete come carico (senza perturbazioni verso i carichi alimentati), modificando il software che gestisce le logiche di funzionamento della macchina. Sono inoltre necessari interventi a livello delle protezioni da definire durante l'ingegneria di dettaglio, per adeguarsi alle norme locali.

Last but not least: L alimentazione di sicurezza dovrebbe essere progettata a 4 mani tra il cliente e il fornitore. È opportuno affidare la fornitura dell impianto (di competenza) «chiavi in mano» per: ottimizzare la scelta dei componenti centralizzare la responsabilità dei risultati avere un unico fornitore dei servizi di manutenzione Il fornitore sarà vostro partner per i prossimi 25 anni!! Fatelo iniziare a lavorare da subito!!!

1956: il primo rotary UPS 1969: il primo UPS dinamico con motore Diesel nel mondo 1996: il primo sistema con D-UPS in MT 2006: il primo D-UPS 3000 kva dual output nel mondo 766.500 kva Global Headquarter: Hitec Power Protection bv Almelo, NL www.hitec-ups.com 448.000 kva 99.000 kva 513.000 kva 55.000 kva 40.000 kva 41.500 kva ITALY (Milan and Rome): ATME SpA www.atmespa.it info@atmespa.it 2.016.000 kva 1.700 Units Grazie per la Vostra attenzione