CASTELLI INFESTATI DAI FANTASMI Quali sono i luoghi in Italia dove sono stati "avvistati" fantasmi? Le case, i vecchi ospedali, i giardini e persino le chiese sono luoghi nei quali si possono avvistare alcuni fantasmi. I principali luoghi, però, infestati dai fantasmi sono i castelli. In Italia ce ne sono molti; vi faccio alcuni esempi: Durante il periodo napoleonico Gioacchino Murat, fedelissimo del re Ferdinando d Aragona, si fece onore durante la conquista del Regno di Napoli. Ma, a causa della disfatta subita da Napoleone, anche Gioacchino Murat fu travolto dalle conseguenze della sconfitta di Napoleone e, tentando di riconquistare il regno, fu invece fatto prigioniero da Ferdinando IV di Borbone, che lo rinchiuse nel castello e nel 1815 venne fucilato su suo ordine.
La gente di Pizzo Calabro racconta che di notte si sentono rumori di catene nella navata della chiesa, come se lo spirito di Murat chiedesse vendetta. La chiesa è stata vista illuminarsi all improvviso, mentre una voce "dell'oltretomba" rimbombava all'interno della navata, emettendo parole incomprensibili. Ed ancora in quella chiesa una donna affermò di aver visto il fantasma di Murat coperto di ermellino aggirarsi nell'aria. Un'antica leggenda del luogo narra che una donna di mezza età, vestita di rosso, continua ad abitare da oltre cinque secoli il castello di Castellammare di Stabia (NA). La dama senza nome tradì la sua famiglia e, presa dai sensi di colpa, si suicidò. La Camera degli Angeli all interno del suddetto castello sembra essere il suo luogo preferito.
Vicende quanto mai tragiche avvennero nel castello, come ad esempio nel 1266 quando un certo Ripando fu avvelenato, mentre Antonio d'arco fu ucciso nel 1389 a causa delle troppe crudeltà commesse. Nel 1447 la fortezza venne trasformata in un deposito di oro e un secolo dopo un tal Ottavio Avogadro, brigante veneziano, si impadronì del castello continuando ad accumulare ricchezze, frutto dei suoi attacchi. Un giorno la popolazione del luogo si ribellò alla sua dittatura e venne giustiziato dopo un processo scherzo. Secondo alcune testimonianze all interno del Castello di Arco si aggira un fantasma che, a detta dei locali, sarebbe lo spettro di Antonio d'arco. Il Castello di Gropparello, intorno al 1200, fu teatro di un evento tragico. Pietrone da Cagnano fece murare viva in una cella sotterranea la moglie Rossania Fulgosio, perché riteneva fosse l'amante di Lancillotto Anguissola. Alcuni testimoni, sia
gente del luogo che turisti, affermano che nelle notti ventose si odono delle urla femminili provenire dalla torre del castello. Queste urla, a detta di chi le ha potute sentire, sono strazianti e suscitano sia un senso di pena che di pura angoscia. Altri affermano di aver avuto un contatto "diretto" con una figura femminile che si aggira per il castello, triste e sconsolata. Questa si sofferma in special modo nella sala d'armi. In ogni caso c'è chi è pronto a giurare che in generale tutto il castello sia interessato da fenomeni "strani". Nella sua tragica storia, Avalda, con la sua particolare carnagione bianchissima, apparirebbe vestita di bianco, con l'abito grondante di sangue. La leggenda narra che la sua bellezza fu pari alla sua crudeltà. Infatti, se è vero che si circondava di amanti giovani e belli, è vero anche che dopo un po li faceva uccidere crudelmente, sottoponendoli a diverse torture. Si dice che Avalda era donna abile nella pratica delle arti della stregoneria e della magia e sapeva usare saggiamente il veleno. Le sue arti, però, non le impedirono di difendersi da suo marito, il nobile Ezzelino da Romano.
Questi, infatti, scoprì i suoi osceni traffici e la fece uccidere da un killer. Ancora oggi vagherebbe con l abito insanguinato tra le stanze del Castello di Monselice, in cerca di una pace che non potrà mai trovare.