Capitolo 2. Operazione di limite
|
|
- Leopoldo Giuliani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A delle funzioni come sottoinsiemi di R anziché di R ed assumeremo, come insieme d arrivo di tutte le funzioni in studio, R anziché R, cioè porremo B (insieme d arrivo)= R. Poiché la legge d associazione f di ogni funzione reale di una variabile reale associa ad ogni numero A un numero f() B, affinché dalla notazione risulti chiaro che e + A, nel denotare una qualsiasi funzione, scriveremo: invece di f : y = f(), A R R f : y = f(), A R. L insieme R, di cui A è sottoinsieme, si chiama insieme di partenza. Avendo scelto come insieme di arrivo B = R, poiché le f() sono numeri, risulterà sempre f(a) B. Nel seguito, quando disegneremo il grafo di una funzione, lo completeremo sempre con il diagramma di Venn dell insieme di partenza per cui il grafo di una funzione reale di variabile reale si presenterà come in figura
2 34 Capitolo 2. Operazione di ite f ~ (insieme di partenza) R A(dominio) (oggetto) B= ~ R f() (immagine) (insieme d arrivo) Figura 2.1 Un ultima cosa! Quando rappresenteremo un intorno simmetrico di un punto 0 R, per mezzo di un diagramma di Venn, disegneremo un disco come in figura 2.2 indipendentemente dal fatto che 0 R oppure che sia ±. I(, δ) 0 0 δ Figura 2.2 Dopo questa premessa andiamo a parlare dell operazione di ite! 2.1 Operazione di ite Per ben comprendere questa fondamentale operazione ci poniamo i seguenti obiettivi:
3 2.1 Operazione di ite su chi si effettua 2. in cosa consiste 3. quando ha senso effettuarla 4. quali possono essere i risultati 5. perché si fa 6. come si esegue nella pratica. Andiamo in ordine nelle nostre risposte! 1. L operazione di ite si effettua sulle funzioni. Supponiamo allora di avere una funzione f : y = f(), A R R e di essa disegnamo il grafo (figura 2.3). f ~ R A f() ~ B= R Figura L operazione di ite consiste nel fare due cose: (a) nel fissare un punto 0 R (insieme di partenza)
4 36 Capitolo 2. Operazione di ite (b) nell indagare come si dispongono in B = R (insieme d arrivo) le immagini f() dei punti A e vicini al punto 0 fissato. Tale operazione si denota così: f() 0 e si legge: ite per che tende a 0 di f(). 3. L operazione di ite ha senso se il punto 0 fissato ha punti di A ad esso vicini cioè, con linguaggio tecnico, è punto di accumulazione per A(dominio della funzione). Su di una data funzione quindi si può effettuare un operazione di ite in corrispondenza ad ogni punto 0 di accumulazione per il suo dominio. Se la funzione è una successione, 1 poiché il suo dominio N (pensato come sottoinsieme di R) ha come unico punto di accumulazione +, su di essa si può effettuare una sola operazione di ite: a n n + 4. Quando si effettua una operazione di ite a priori due situazioni sono possibili: o esiste un elemento l B = R (insieme d arrivo) attorno al quale si dispongono le immagini f() dei punti A e vicini al punto 0 fissato o un tale elemento l non esiste e quindi le immagini f() dei punti A e vicini al punto 0 fissato, si sparpagliano 1 Ricordiamo che si chiama successione di numeri reali ogni funzione reale di una variabile reale avente per dominio N (pensato con il suo ordinamento naturale). Diciamo anche che il generico elemento di N si denota con n anziché con e, se f è il simbolo che denota la legge di associazione, l immagine di n viene abitualmente denotata con a n anziché con f(n) e la successione con{a n }. Vedere il libro Funzioni reali di una variabile reale, paragrafo 2.15 ed il libro Successioni e serie numeriche, paragrafo 1.1.
5 2.1 Operazione di ite 37 Se si verifica la prima situazione, l elemento l B = R (attorno al quale si dispongono le immagini f() dei punti A e vicini al punto 0 fissato) si chiama ite della funzione per che tende a 0 e si scrive f() = l ; (2.1) 0 quando esiste il ite, con la stessa scrittura 0 f() si denota sia l operazione di ite che il risultato di essa. Se invece si verifica la seconda situazione, si dice che non esiste il ite per che tende a 0 della funzione e si scrive: 0 f(). Utilizzando il concetto di intorno di un punto, quando il ite esiste, esso può essere così definito: Definizione di ite Si dice che l B = R è il ite per 0 della funzione f se, comunque si fissi un intorno di esso, è possibile trovare un intorno di 0 tale che tutti i punti di A che appartengono a tale intorno, privato del punto 0, hanno le immagini f() appartenenti all intorno di l fissato. È facile convincersi che, fissato un intorno di l, esistono infiniti intorni di 0 che verificano la definizione data. Trovatone infatti uno, la definizione è sicuramente verificata da tutti gli intorni di 0 in esso contenuti e questi ultimi sono appunto infiniti. Nel seguito ci riferiremo sempre al più esteso di essi. Ciò premesso, traduciamo in simboli la definizione data. Poiché fissare un intorno di un punto vuol dire fissarne il raggio, se denotiamo con ε il raggio dell intorno di l (che di volta in volta fissiamo) e con δ quello del più ampio intorno di 0 ad esso
6 38 Capitolo 2. Operazione di ite corrispondente, la dipendenza di I( 0, δ) da I(l, ε) si traduce nella dipendenza di δ da ε. Se, per tenere presente ciò, scriviamo δ ε in luogo di δ, la traduzione in simboli della definizione di ite è questa: ε > 0 δ ε > 0 : (I( 0, δ ε ) { 0 }) A si ha f() I(l, ε) (2.2) e la figura 2.4 ne visualizza il significato. A I( 0, δ ε ) f l I(l, ε ) ~ R ~ B= R Figura 2.4 Prima di trattare l obiettivo 5. definizione data. facciamo alcuni commenti alla 2.2 Commenti alla definizione di ite I. Abbiamo visto che ha senso effettuare l operazione di ite: f() 0 solo nel caso in cui 0 sia punto di accumulazione per il dominio A della funzione. Se 0, oltre ad essere punto d accumulazione per A, appartiene ad A, la sua immagine f( 0 ) non ha alcuna relazione con l esistenza del ite; quest ultimo può esistere oppure no e se esiste, può anche
7 2.2 Commenti alla definizione di ite 39 essere diverso da f( 0 ). Solo in un caso molto particolare si ha f() = l = f( 0 ); di esso ci occuperemo nel prossimo capitolo. 0 Illustriamo quanto abbiamo detto con dei diagrammi cartesiani di funzioni. y y f( ) 0 0 f() f( ) 0 l f() = l = f ( 0 ) Figura 2.5 Figura 2.6 y f( ) 0 0 f() = + 0 l= f( 0) y 0 f() = l = f ( 0) 0 Figura 2.7 Figura 2.8 II. La (2.2) non esclude che possano esistere altri punti oltre quelli di (I( 0, δ ε ) { 0 }) A che abbiano le immagini f() appartenenti all intorno I(l, ε). Il seguente diagramma cartesiano ci rafforza la convinzione che quanto abbiamo detto può effettivamente accadere:
8 40 Capitolo 2. Operazione di ite y y= l+ ε l y= l ε a O o b Figura 2.9 Tenendo presente questo fatto e la definizione di immagine inversa di un insieme 2, la definizione di ite può essere tradotta in simboli, oltre che con la (2.2), anche cosí ε > 0 δ ε > 0 : (I( 0, δ ε ) { 0 }) A f 1 (I(l, ε)) (2.2 ) Di essa ci serviremo tutte le volte che dovremo provare se un determinato elemento l R è oppure no il risultato di una data operazione di ite. III. In un operazione di ite: f(), poiché il punto 0 R, esso 0 può essere: un numero d,, +. A sua volta il ite l (se esiste), appartenendo anch esso a R, può essere: un numero a,, +. 2 Ricordiamo che data una funzione f : y = f(), A R R e fissato un sottoinsieme non vuoto C di R (insieme d arrivo), si chiama immagine inversa di C e si denota con f 1 (C), l insieme di tutti gli A che hanno l immagine f() C. In simboli: f 1 (C) = { A : f() C}. Vedere il libro Funzioni reali di variabile reale, paragrafo 2.8.
9 2.2 Commenti alla definizione di ite 41 I casi possibili di esistenza del ite sono pertanto nove. Elenchiamoli: d d d f() = a (2.3) f() = (2.4) f() = + (2.5) f() = a (2.6) f() = (2.7) f() = + (2.8) f() = a (2.9) f() = (2.10) f() = + (2.11) In ciascuno dei nove casi elencati, tenendo presenti le definizioni di intorno di un numero, di e di +, la (2.2) può essere scritta in modo più agile. A titolo di esempio riscriviamo la (2.2) nel caso (2.9). Poiché è 0 = + e l = a si ha: I( 0, δ ε ) { 0 } = I(+, δ ε ) {+ } = = (δ ε, + ) {+ } = (δ ε, + ) ( I(0, δ ε ) { 0 } ) A = (δ ε, + ) A I(a, ε) = (a ε, a + ε) e la (2.2) può essere scritta così: ε > 0 δ ε > 0 : (δ ε, + ) A si ha a ε < f() < a + ε oppure f() a < ε (2.9 )
10 42 Capitolo 2. Operazione di ite La (2.9 ), in termini di diagramma cartesiano della funzione f significa: La restrizione di f di dominio (δ ε, + ) A ha il diagramma cartesiano compreso tra le rette di equazione: y = a ε e y = a + ε. La retta di equazione y = a si chiama asintoto orizzontale per + del diagramma cartesiano della funzione. y a+ ε a a ε y=a+ ε y=a ε δ ε Figura 2.10 Senza dilungarci ulteriormente, invitiamo lo Studente, seguendo lo stesso ordine di idee, a riscrivere la (2.2) negli altri casi ed a darne un interpretazione geometrica in termini di diagramma cartesiano della funzione. IV. Se la funzione è una successione {a n } sappiamo che su di essa si può fare una sola operazione di ite: a n. n + In base al risultato di tale operazione poi, la successione viene classificata come appare nel seguente schema:
11 2.2 Commenti alla definizione di ite 43 a n = n + esiste (successione regolare) = a R (successione convergente ad a) = + (successione divergente a + ) = (successione divergente a ) non esiste (successione indeterminata) L essere poi una successione convergente, divergente a ± oppure indeterminata viene chiamato carattere della successione. Nel caso che una successione sia regolare, vediamo come può essere scritta la (2.2). Poiché è: si ha: A = N, 0 = + e = n I( 0, δ ε ) { 0 } = I(+, δ ε ) {+ } = (δ ε, + ) {+ } = (δ ε, + ) ( I(0, δ ε ) { 0 } ) A = (δ ε, + ) N Quest ultimo insieme è costituito dai numeri naturali n > δ ε ; esso può essere denotato sostituendo il numero reale δ ε con la sua parte intera [δ ε ]. Si ha allora: (δ ε, + ) N = ([δ ε ], + ) N. Essendo poi la parte intera di un numero positivo, un numero naturale, possiamo scrivere [δ ε ] = n ε e la (2.2) nei tre casi in cui la successione è regolare diviene rispettivamente ε > 0 n ε : n > n ε si ha a n I(a, ε) = (a ε, a + ε) (2.12) ε > 0 n ε : n > n ε si ha a n I(+, ε) = (ε, + ) (2.13) ε > 0 n ε : n > n ε si ha a n I(, ε) = (, ε) (2.14)
12 44 Capitolo 2. Operazione di ite Prima di trattare i due obiettivi restanti, per fissare le idee, facciamo alcuni esercizi sui concetti esposti. 2.3 Esercizi sui concetti esposti Esempio 2.1 Considerata l operazione di ite 3 log 3, dire : 1. su quale funzione viene chiesto di operare 2. se l operazione proposta ha senso 3. se è certo che il ite esiste e vale 1. Andiamo in ordine nelle risposte! 1. si tratta della funzione f : y = f() = log 3, A = { R : > 0} = (0, + ) 2. l operazione proposta ha senso perché il punto 0 = 3 è punto interno ad A e quindi punto di accumulazione per esso 3. il punto l = 1 è il ite se verifica la (2.2) oppure la (2.2 ). Adoperiamo quest ultima! I(l, ε) = I(1, ε) = (1 ε, 1 + ε) f 1 (I(l, ε)) = f 1 (I(1, ε)) = { (0, + ) : log 3 I(1, ε)} = = { (0, + ) : log 3 1 < ε} Come si vede l insieme f 1 (I(1, ε)) è costituito dalle soluzioni della disequazione log 3 1 < ε. Risolvere quest ultima equivale a risolvere il sistema
13 2.3 Esercizi sui concetti esposti 45 { { { log3 1 < ε log 3 1 > ε log3 < 1 + ε < 3 log 3 > 1 ε 1+ε > 3 1 ε f 1 (I(1, ε)) = (3 1 ε, 3 1+ε ) ed il raggio δ ε dell intorno di 0 = 3 di cui si deve provare l esistenza è δ ε = min{3 3 1 ε, 3 1+ε 3}. In questo esempio f(3) = l = 1; questo però non è sempre vero; a mostrarcelo sarà il prossimo esempio. Esempio 2.2 Data la funzione { f : y = f() = 2 + 3, (, 0) (0, + ) 0, = 0 Verificare che f() = 3. 0 In questo caso il dominio della funzione è A=(, + ) e 0 = 0 è punto di accumulazione per esso in quanto punto interno. Per verificare che l = 3 è il ite, procediamo come nel punto 3. dell esempio precedente. I(l, ε) = I(3, ε) = (3 ε, 3 + ε) f 1 (I(l, ε)) = f 1 (I(3, ε)) = { A : ( 2 +3) 3 < ε} = ( ε, ε) {0} poiché f 1 (I(3, ε)) è l intorno di centro 0 = 0 e raggio δ ε = ɛ privato di 0 = 0, abbiamo verificato che il ite esiste e vale 3. Dai due esempi esaminati lo Studente si sarà reso conto che la difficoltà che si può incontrare nel verificare se un dato elemento l R è oppure o no il ite, sta nel risolvere la disequazione o le disequazioni che determinano f 1 (I(l, ε)). Vedremo, in sede di esercizi, che si può in parte ovviare a tale difficoltà. Riprendiamo ora il nostro discorso teorico andando a vedere sotto quali ipotesi per la funzione, si possono fare delle previsioni circa la natura del ite, se quest ultimo esiste.
Corrispondenze e funzioni
Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei
DettagliPer lo svolgimento del corso risulta particolarmente utile considerare l insieme
1. L insieme R. Per lo svolgimento del corso risulta particolarmente utile considerare l insieme R = R {, + }, detto anche retta reale estesa, che si ottiene aggiungendo all insieme dei numeri reali R
Dettaglirisulta (x) = 1 se x < 0.
Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente
DettagliLE FUNZIONI A DUE VARIABILI
Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre
DettagliLE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE
LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe
Dettagli3 GRAFICI DI FUNZIONI
3 GRAFICI DI FUNZIONI Particolari sottoinsiemi di R che noi studieremo sono i grafici di funzioni. Il grafico di una funzione f (se non è specificato il dominio di definizione) è dato da {(x, y) : x dom
DettagliIntorni Fissato un punto sull' asse reale, si definisce intorno del punto, un intervallo aperto contenente e tutto contenuto in
Intorni Fissato un punto sull' asse reale, si definisce intorno del punto, un intervallo aperto contenente e tutto contenuto in Solitamente si fa riferimento ad intorni simmetrici =, + + Definizione: dato
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
Dettagli4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0
Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliLe funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1
Le funzioni continue A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. -3 A. Pisani, appunti di Matematica 1 Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato
DettagliPer studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R
Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.
DettagliFUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI
FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI 1) Determinare il dominio delle seguenti funzioni di variabile reale: (a) f(x) = x 4 (c) f(x) = 4 x x + (b) f(x) = log( x + x) (d) f(x) = 1 4 x 5 x + 6 ) Data la funzione
DettagliFunzioni. Parte prima. Daniele Serra
Funzioni Parte prima Daniele Serra Nota: questi appunti non sostituiscono in alcun modo le lezioni del prof. Favilli, né alcun libro di testo. Sono piuttosto da intendersi a integrazione di entrambi. 1
Dettagli1. PRIME PROPRIETÀ 2
RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,
Dettagli1. Limite finito di una funzione in un punto
. Limite finito di una funzione in un punto Consideriamo la funzione: f ( ) = il cui dominio risulta essere R {}, e quindi il valore di f ( ) non è calcolabile in =. Quest affermazione tuttavia non esaurisce
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1)
ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) Un insieme è una collezione di oggetti. Il concetto di insieme è un concetto primitivo. Deve esistere un criterio chiaro, preciso, non ambiguo, inequivocabile,
DettagliCONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti
CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti. Determinare kπ/ [cos] al variare di k in Z. Ove tale ite non esista, discutere l esistenza dei iti laterali. Identificare i punti di discontinuità della funzione
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliLimiti e continuità delle funzioni reali a variabile reale
Limiti e continuità delle funzioni reali a variabile reale Roberto Boggiani Versione 4.0 9 dicembre 2003 1 Esempi che inducono al concetto di ite Per introdurre il concetto di ite consideriamo i seguenti
Dettagli19. Inclusioni tra spazi L p.
19. Inclusioni tra spazi L p. Nel n. 15.1 abbiamo provato (Teorema 15.1.1) che, se la misura µ è finita, allora tra i corispondenti spazi L p (µ) si hanno le seguenti inclusioni: ( ) p, r ]0, + [ : p
DettagliOsservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale
Corso di Matematica, I modulo, Università di Udine, Osservazioni sulla continuità Osservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale Come è noto una funzione è continua in un punto
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
DettagliLA RETTA. Retta per l'origine, rette orizzontali e verticali
Retta per l'origine, rette orizzontali e verticali LA RETTA Abbiamo visto che l'equazione generica di una retta è del tipo Y = mx + q, dove m ne rappresenta la pendenza e q il punto in cui la retta incrocia
DettagliPolitecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria Industriale. Corso di Analisi e Geometria 2. Sezione D-G. (Docente: Federico Lastaria).
Politecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria Industriale. Corso di Analisi e Geometria 2. Sezione D-G. (Docente: Federico Lastaria). Aprile 20 Indice Serie numeriche. Serie convergenti, divergenti, indeterminate.....................
DettagliDOMINIO E LIMITI. Esercizio 3 Studiare gli insiemi di livello della funzione f, nei seguenti casi: 1) f(x,y) = y2 x 2 + y 2.
FUNZIONI DI DUE VARIABILI 1 DOMINIO E LIMITI Domini e disequazioni in due variabili. Insiemi di livello. Elementi di topologia (insiemi aperti, chiusi, limitati, convessi, connessi per archi; punti di
DettagliStudio di una funzione ad una variabile
Studio di una funzione ad una variabile Lo studio di una funzione ad una variabile ha come scopo ultimo quello di pervenire a un grafico della funzione assegnata. Questo grafico non dovrà essere preciso
DettagliFUNZIONE. Si scrive: A B f: A B x y=f(x) (si legge: f funzione da A in B) x f y= f(x)
1 FUNZIONE Dati gli insiemi A e B, si definisce funzione da A in B una relazione o legge o corrispondenza che ad ogni elemento di A associa uno ed un solo elemento di B. Si scrive: A B f: A B f() (si legge:
DettagliLa f(x) dovrà rimanere all interno di questo intorno quando la x è all interno di un intorno di x 0, cioè I(x 0 ), cioè:
1 Limiti Roberto Petroni, 2011 Possiamo introdurre intuitivamente il concetto di limite dicendo che quanto più la x si avvicina ad un dato valore x 0 tanto più la f(x) si avvicina ad un valore l detto
DettagliCONCETTO DI LIMITE DI UNA FUNZIONE REALE
CONCETTO DI LIMITE DI UNA FUNZIONE REALE Il limite di una funzione è uno dei concetti fondamentali dell'analisi matematica. Tramite questo concetto viene formalizzata la nozione di funzione continua e
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
DettagliG3. Asintoti e continuità
G3 Asintoti e continuità Un asintoto è una retta a cui la funzione si avvicina sempre di più senza mai toccarla Non è la definizione formale, ma sicuramente serve per capire il concetto di asintoto Nei
DettagliInsiemi di livello e limiti in più variabili
Insiemi di livello e iti in più variabili Insiemi di livello Si consideri una funzione f : A R, con A R n. Un modo per poter studiare il comportamento di una funzione in più variabili potrebbe essere quello
Dettagli1 Principali funzioni e loro domini
Principali funzioni e loro domini Tipo di funzione Rappresentazione Dominio Polinomio intero p() = a n + + a n R p() Polinomio fratto q() 6= q() 2n Radici pari p f() f() 2n+ Radici dispari p f() R Moduli
Dettagli1 Serie di Taylor di una funzione
Analisi Matematica 2 CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 7 SERIE E POLINOMI DI TAYLOR Serie di Taylor di una funzione. Definizione di serie di Taylor Sia f(x) una funzione definita
DettagliIl valore assoluto. F. Battelli Università Politecnica delle Marche, Ancona. Pesaro, Precorso di Analisi 1, 22-28 Settembre 2005 p.
Il valore assoluto F Battelli Università Politecnica delle Marche Ancona Pesaro Precorso di Analisi 1 22-28 Settembre 2005 p1/23 Il valore assoluto Si definisce il valore assoluto di un numero reale l
DettagliFunzioni inverse Simmetrie rispetto alla bisettrice dei quadranti dispari. Consideriamo la trasformazione descritta dalle equazioni : = y
Funzioni inverse Simmetrie rispetto alla bisettrice dei quadranti dispari. Consideriamo la trasformazione descritta dalle equazioni : ' = y y' = Consideriamo il punto P(,5) se eseguiamo tra trasformazione
Dettagli1 Grafico di una funzione reale 1. 2 Funzioni elementari 2 2.1 Funzione potenza... 2 2.2 Funzione esponenziale... 3 2.3 Funzione logaritmica...
UNIVR Facoltà di Economia Sede di Vicenza Corso di Matematica Funzioni reali di variabile reale Indice Grafico di una funzione reale 2 Funzioni elementari 2 2. Funzione potenza................................................
DettagliEsempi di funzione. Scheda Tre
Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.
DettagliLe derivate versione 4
Le derivate versione 4 Roberto Boggiani 2 luglio 2003 Riciami di geometria analitica Dalla geometria analitica sulla retta sappiamo ce dati due punti del piano A(x, y ) e B(x 2, y 2 ) con x x 2 la retta
DettagliLEZIONE 31. B i : R n R. R m,n, x = (x 1,..., x n ). Allora sappiamo che è definita. j=1. a i,j x j.
LEZIONE 31 31.1. Domini di funzioni di più variabili. Sia ora U R n e consideriamo una funzione f: U R m. Una tale funzione associa a x = (x 1,..., x n ) U un elemento f(x 1,..., x n ) R m : tale elemento
DettagliElementi di topologia della retta
Elementi di topologia della retta nome insieme definizione l insieme è un concetto primitivo che si accetta come intuitivamente noto secondo George Cantor, il padre della teoria degli insiemi: Per insieme
DettagliAnno 3. Classificazione delle funzioni
nno 3 Classificazione delle funzioni 1 Introduzione In questa lezione affronteremo lo studio delle principali proprietà delle funzioni, imparando a classificarle e a compiere alcune operazioni su esse.
DettagliLezioni di Matematica 1 - I modulo
Lezioni di Matematica 1 - I modulo Luciano Battaia 16 ottobre 2008 Luciano Battaia - http://www.batmath.it Matematica 1 - I modulo. Lezione del 16/10/2008 1 / 13 L introduzione dei numeri reali si può
DettagliFUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE
FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE Funzione: legge che ad ogni elemento di un insieme D (Dominio) tale che D R, fa corrispondere un elemento y R ( R = Codominio ). f : D R : f () = y ; La funzione f(): A
Dettagli2 FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE
2 FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE 2.1 CONCETTO DI FUNZIONE Definizione 2.1 Siano A e B due insiemi. Una funzione (o applicazione) f con dominio A a valori in B è una legge che associa ad ogni elemento
Dettagli2. Limite infinito di una funzione in un punto
. Limite infinito di una funzione in un punto Consideriamo la funzione: fx ( ) = ( x ) definita in R {}, e quindi il valore di non è calcolabile in x=, che è comunque un punto di accumulazione per il dominio
DettagliSUCCESSIONI NUMERICHE
SUCCESSIONI NUMERICHE Definizione: Si chiama successione numerica una funzione definita su IN a valori in IR, cioè una legge che associa ad ogni intero n un numero reale a n. Per abuso di linguaggio, si
DettagliUna ricetta per il calcolo dell asintoto obliquo. Se f(x) è asintotica a mx+q allora abbiamo f(x) mx q = o(1), da cui (dividendo per x) + o(1), m =
Una ricetta per il calcolo dell asintoto obliquo Se f() è asintotica a m+q allora abbiamo f() m q = o(1), da cui (dividendo per ) m = f() q + 1 f() o(1) = + o(1), mentre q = f() m = o(1). Dunque si ha
DettagliCURVE DI LIVELLO. Per avere informazioni sull andamento di una funzione f : D IR n IR può essere utile considerare i suoi insiemi di livello.
CURVE DI LIVELLO Per avere informazioni sull andamento di una funzione f : D IR n IR può essere utile considerare i suoi insiemi di livello. Definizione. Si chiama insieme di livello k della funzione f
DettagliFunzioni composte pag 1 Adolfo Scimone
Funzioni composte pa 1 Adolo Scimone Appunti elaborati dalle lezioni del Pro. Boieri PROPRIETA' DELLE FUNZIONI La unzione composta Consideriamo due unzioni e di variabile reale e indichiamo : A = dom B
DettagliSchemi delle Lezioni di Matematica Generale. Pierpaolo Montana
Schemi delle Lezioni di Matematica Generale Pierpaolo Montana A volte i fenomeni economici che ci interessano non variano con continuitá oppure non possono essere osservati con continuitá, ma solo a intervalli
DettagliBasi di matematica per il corso di micro
Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione
Dettagli1 Giochi a due, con informazione perfetta e somma zero
1 Giochi a due, con informazione perfetta e somma zero Nel gioco del Nim, se semplificato all estremo, ci sono due giocatori I, II e una pila di 6 pedine identiche In ogni turno di gioco I rimuove una
DettagliFunzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente
Funzioni In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: 1. un insieme X detto dominio di f 2. un insieme Y detto codominio di f 3. una legge che ad ogni elemento x in X associa uno ed un solo elemento
Dettagli1 Applicazioni Lineari tra Spazi Vettoriali
1 Applicazioni Lineari tra Spazi Vettoriali Definizione 1 (Applicazioni lineari) Si chiama applicazione lineare una applicazione tra uno spazio vettoriale ed uno spazio vettoriale sul campo tale che "!$%!
DettagliFunzioni. Funzioni /2
Funzioni Una funzione f è una corrispondenza tra due insiemi A e B che a ciascun elemento di A associa un unico elemento di B. Si scrive: f : A B l'insieme A si chiama il dominio della funzione f, l'insieme
Dettagli4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI
119 4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI Indice degli Argomenti: TEMA N. 1 : INSIEMI NUMERICI E CALCOLO
DettagliApplicazioni lineari
Applicazioni lineari Esempi di applicazioni lineari Definizione. Se V e W sono spazi vettoriali, una applicazione lineare è una funzione f: V W tale che, per ogni v, w V e per ogni a, b R si abbia f(av
DettagliConsideriamo due polinomi
Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al
DettagliESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA
ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Francesco Bottacin Padova, 24 febbraio 2012 Capitolo 1 Algebra Lineare 1.1 Spazi e sottospazi vettoriali Esercizio 1.1. Sia U il sottospazio di R 4 generato dai
Dettagli1. Intorni di un punto. Punti di accumulazione.
1. Intorni di un punto. Punti di accumulazione. 1.1. Intorni circolari. Assumiamo come distanza di due numeri reali x e y il numero non negativo x y (che, come sappiamo, esprime la distanza tra i punti
DettagliSerie numeriche e serie di potenze
Serie numeriche e serie di potenze Sommare un numero finito di numeri reali è senza dubbio un operazione che non può riservare molte sorprese Cosa succede però se ne sommiamo un numero infinito? Prima
DettagliEsercitazione del 16-11-11 Analisi I
Esercitazione del 6-- Analisi I Dott.ssa Silvia Saoncella silvia.saoncella 3[at]studenti.univr.it a.a. 00-0 Esercizio. Determinare se la funzione f() è continua nel suo dominio sin se 0 f() = 0 se = 0
DettagliAncora sugli insiemi. Simbologia
ncora sugli insiemi Un insieme può essere specificato in vari modi; il più semplice è fare un elenco dei suoi elementi. d esempio l insieme delle nostre lauree triennali è { EOOM, EON, EOMM, EOMK EOTU}
DettagliI PROBLEMI ALGEBRICI
I PROBLEMI ALGEBRICI La risoluzione di problemi è una delle attività fondamentali della matematica. Una grande quantità di problemi è risolubile mediante un modello algebrico costituito da equazioni e
DettagliComplemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno
Rappresentazione di numeri Complemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno Un numero e un entità teorica,
DettagliCOGNOME e NOME: FIRMA: MATRICOLA:
Anno Accademico 203/ 204 Corsi di Analisi Matematica I (Proff A Villani e F Faraci) Prova d Esame del giorno 6 febbraio 204 Prima prova scritta (compito A) Non sono consentiti formulari, appunti, libri
DettagliAnno 4 Grafico di funzione
Anno 4 Grafico di funzione Introduzione In questa lezione impareremo a disegnare il grafico di una funzione reale. Per fare ciò è necessario studiare alcune caratteristiche salienti della funzione che
DettagliA i è un aperto in E. i=1
Proposizione 1. A è aperto se e solo se A c è chiuso. Dimostrazione. = : se x o A c, allora x o A = A o e quindi esiste r > 0 tale che B(x o, r) A; allora x o non può essere di accumulazione per A c. Dunque
DettagliFunzioni periodiche. Una funzione si dice periodica di periodo T se T > 0 è il più piccolo numero reale positivo tale che
Funzioni periodiche Una funzione si dice periodica di periodo T se T > 0 è il più piccolo numero reale positivo tale che -T T In ogni intervallo di ampiezza pari a T il grafico di tale funzione si ripete.
DettagliIL CONCETTO DI FUNZIONE
IL CONCETTO DI FUNZIONE Il concetto di funzione è forse il concetto più importante per la matematica: infatti la matematica e' cercare le cause, le implicazioni, le conseguenze e l'utilità di una funzione
DettagliAnno 5 4. Funzioni reali: il dominio
Anno 5 4 Funzioni reali: il dominio 1 Introduzione In questa lezione impareremo a definire cos è una funzione reale di variabile reale e a ricercarne il dominio. Al termine di questa lezione sarai in grado
DettagliAPPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE
APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse
DettagliMatematica e Statistica
Matematica e Statistica Prova d esame (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 0/3 Matematica e Statistica Prova di MATEMATICA (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie
DettagliIniziamo con un esercizio sul massimo comun divisore: Esercizio 1. Sia d = G.C.D.(a, b), allora:
Iniziamo con un esercizio sul massimo comun divisore: Esercizio 1. Sia d = G.C.D.(a, b), allora: G.C.D.( a d, b d ) = 1 Sono state introdotte a lezione due definizioni importanti che ricordiamo: Definizione
DettagliLogaritmi ed esponenziali
Logaritmi ed esponenziali definizioni, proprietà ITIS Feltrinelli anno scolastico 2007-2008 A cosa servono i logaritmi I logaritmi rendono possibile trasformare prodotti in somme, quozienti in differenze,
Dettagli1. Distribuzioni campionarie
Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie
DettagliCAPITOLO 16 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI
CAPITOLO 16 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI Abbiamo studiato successioni e serie numeriche, ora vogliamo studiare successioni e serie di funzioni. Dato un insieme A R, chiamiamo successione di funzioni
DettagliAnalisi Matematica 2 per Matematica Esempi di compiti, primo semestre 2011/2012
Analisi Matematica 2 per Matematica Esempi di compiti, primo semestre 211/212 Ricordare: una funzione lipschitziana tra spazi metrici manda insiemi limitati in insiemi limitati; se il dominio di una funzione
DettagliVademecum studio funzione
Vademecum studio funzione Campo di Esistenza di una funzione o dominio: Studiare una funzione significa determinare gli elementi caratteristici che ci permettono di disegnarne il grafico, a partire dalla
DettagliG6. Studio di funzione
G6 Studio di funzione G6 Come tracciare il grafico di una funzione data Nei capitoli precedenti si sono svolti tutti gli argomenti necessari per tracciare il grafico di una funzione In questo capitolo
DettagliTavola riepilogativa degli insiemi numerici
N : insieme dei numeri naturali Z : insieme dei numeri interi Q : insieme dei numeri razionali I : insieme dei numeri irrazionali R : insieme dei numeri reali Tavola riepilogativa degli insiemi numerici
DettagliGestione della memoria centrale
Gestione della memoria centrale Un programma per essere eseguito deve risiedere in memoria principale e lo stesso vale per i dati su cui esso opera In un sistema multitasking molti processi vengono eseguiti
DettagliConsiderazioni preliminari sul dominio
L'argomento di cui ci occupiamo in questa lezione è un must nello studio dell'analisi Matematica: vogliamo proporre una guida completa sul dominio di funzioni reali di variabile reale, e mostrare quali
DettagliRaccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 1 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata, Matematica
DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Università degli Studi di Trento Via Sommarive - Povo (TRENTO) Raccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 1 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata,
DettagliSTUDIO DI UNA FUNZIONE
STUDIO DI UNA FUNZIONE OBIETTIVO: Data l equazione Y = f(x) di una funzione a variabili reali (X R e Y R), studiare l andamento del suo grafico. PROCEDIMENTO 1. STUDIO DEL DOMINIO (CAMPO DI ESISTENZA)
DettagliGrafico qualitativo di una funzione reale di variabile reale
Grafico qualitativo di una funzione reale di variabile reale Mauro Saita 1 Per commenti o segnalazioni di errori scrivere, per favore, a: maurosaita@tiscalinet.it Dicembre 2014 Indice 1 Qualè il grafico
Dettagli10. Insiemi non misurabili secondo Lebesgue.
10. Insiemi non misurabili secondo Lebesgue. Lo scopo principale di questo capitolo è quello di far vedere che esistono sottoinsiemi di R h che non sono misurabili secondo Lebesgue. La costruzione di insiemi
DettagliTeoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26
Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo
Dettagli( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali
Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza
DettagliCapitolo 5. Funzioni. Grafici.
Capitolo 5 Funzioni. Grafici. Definizione: Una funzione f di una variabile reale,, è una corrispondenza che associa ad ogni numero reale appartenente ad un insieme D f R un unico numero reale, y R, denotato
Dettagli.y 6. .y 4. .y 5. .y 2.y 3 B C C B. B f A B f -1
Funzioni FUNZIONI Una funzione è una relazione fra due insiemi non vuoti e, che associa ad ogni elemento uno e un solo elemento. In simboli si scrive: = oppure. x 1. x..y B C.y 5 x 4..y 4 L elemento è
DettagliAnno 3. Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza
Anno 3 Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza 1 Introduzione In questa lezione parleremo delle funzioni. Ne daremo una definizione e impareremo a studiarne il dominio in relazione alle diverse
DettagliStudio di funzioni ( )
Studio di funzioni Effettuare uno studio qualitativo e tracciare un grafico approssimativo delle seguenti funzioni. Si studi in particolare anche la concavità delle funzioni e si indichino esplicitamente
DettagliCalcolare i Rendimenti di Titoli Obbligazionari a tasso fisso con flusso cedolare costante (tipo BTP)
Calcolare i Rendimenti di Titoli Obbligazionari a tasso fisso con flusso cedolare costante (tipo BTP) Nel caso dei btp (o di altri titoli analoghi) bisogna inserire i seguenti valori: Data di acquisto:
Dettagli1 Insiemi in R n 1 1.1 Simmetrie degli insiemi... 5
UNIVR Facoltà di Economia Sede di Vicenza Corso di Matematica Funzioni reali di più variabili Indice Insiemi in R n. Simmetrie degli insiemi............................................ 5 2 Funzioni da
DettagliPsicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE
Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale Un punteggio all interno di una distribuzione è in realtà privo di significato se preso da solo. Sapere che un soggetto ha ottenuto un punteggio x=52 in una
DettagliLezione 1. Gli Insiemi. La nozione di insieme viene spesso utilizzata nella vita di tutti i giorni; si parla dell insieme:
Lezione 1 Gli Insiemi La nozione di insieme viene spesso utilizzata nella vita di tutti i giorni; si parla dell insieme: degli iscritti ad un corso di laurea delle stelle in cielo dei punti di un piano
DettagliCONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti. 1. Determinare lim M(sinx) (M(t) denota la mantissa di t)
CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti 1. Determinare lim M(sin) (M(t) denota la mantissa di t) kπ/ al variare di k in Z. Ove tale limite non esista, discutere l esistenza dei limiti laterali. Identificare
Dettagli