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Oggetto: Programmazione Unitaria 2014/2020. Programma integrato plurifondo per il lavoro LavoRas L.R. n. 1/2018 art. 2. Linea di attività Politiche attive del lavoro Modifica della Delib.G.R. n. 15/22 del 27.3.2018. Il Presidente della Regione, di concerto con l'assessore della Programmazione, Bilancio Credito e Assetto del Territorio e con l'assessore del Lavoro, Formazione, Cooperazione e Sicurezza Sociale, ricorda che con la con la legge regionale n. 1 dell'11 gennaio 2018 (legge di stabilità 2018), art. 2, è stato varato il Programma integrato per il lavoro denominato LavoRas, che prevede uno stanziamento per gli anni 2018, 2019 e 2020, di euro 127.600.000 per il primo anno e di ulteriori euro 70.110.000 per ciascuna delle successive annualità (2019 e 2020). Il Programma, finanziato con risorse regionali, nazionali e comunitarie, è finalizzato all'inserimento e alla salvaguardia dei livelli occupazionali attraverso politiche di attivazione, incentivi e altre misure di rafforzamento dell'occupabilità, con particolare attenzione a coloro che si trovano in oggettive e superiori difficoltà di accesso e reinserimento nel mercato del lavoro. Il Presidente ricorda quindi che con le precedenti deliberazioni, n. 11/3 del 2.3.2018 e n. 15/22 del 27.3.2018 è stato definito il programma dettagliato degli interventi previsti rispettivamente dalle due linee, CANTIERI, e POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO. La prima linea è attuata dall'insar per la selezione dei progetti presentati dai Comuni, in collaborazione con l'aspal per l'avvio al lavoro dei disoccupati coinvolti; la seconda dalla DG del Lavoro con l'indizione degli avvisi per l'adeguamento delle competenze per i disoccupati e quelli rivolti alle imprese per l'ottenimento di incentivi per l'occupazione dei giovani al di sotto dei 35 anni (primo bando) e (secondo bando) sopra i 35, mentre un terzo bando riguarderà i disoccupati con più di 55 anni. Il Presidente riferisce quindi sull'andamento dei due bandi LavoRas per l'erogazione di incentivi all'occupazione e sottolinea come l'avviso non abbia finora dato i risultati attesi. Infatti, a oggi sono state presentate 185 domande che riguardano 224 lavoratori under 35, e 107 domande per 138 lavoratori fra gli over 35. Probabilmente, prosegue il presidente, tale risultato è dovuto da un lato all'entità del bonus previsto, che era stato fissato in euro 4.000 per le assunzioni a tempo indeterminato e in euro 3.000 per quelle a tempo determinato. In proposito il Presidente ricorda che tale cifra era stata individuata in modo cautelativo stimando un maggior numero di richieste, nonché in considerazione della cumulabilità con il bonus nazionale, con riferimento a costi di personale ai 1/5

minimi livelli contrattuali, in modo da non superare il 50% del costo lordo del personale, come previsto dal Regolamento (UE) 651/2014 sugli aiuti all'occupazione. Alla luce dell'esito della prima applicazione della misura, l'importo sembra essere stato giudicato poco appetibile per gli imprenditori in considerazione del combinato disposto anche di altri fattori, quali la difficoltà di accesso all'anticipazione e in generale la pesantezza degli adempimenti richiesti al piccolo imprenditore per l'assunzione anche di un solo lavoratore e, ancora, la coincidenza col bonus previdenziale previsto dalla Legge di Stabilità nazionale che stanziava un incentivo maggiore anche se sotto forma di sgravio previdenziale. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, il Presidente ricorda che comunque si rende necessario confermare il carattere complementare e integrativo dell'incentivo regionale rispetto al bonus statale (che consiste in uno sgravio contributivo per l'importo concesso), escludendo quindi ogni forma dì concorrenzialità fra i due benefici. Il Presidente prosegue pertanto ipotizzando una diversa impostazione del bonus occupazionale, che porti, in tempi rapidi, a una modifica degli avvisi già in corso (e di quello rivolto alle assunzioni di persone over 55) incentrata sui punti seguenti: - incremento dell'importo del bonus occupazionale per i lavoratori a tempo indeterminato fino a copertura del 50% dell'importo lordo del costo del singolo lavoratore, incluso l'importo dello sgravio contributivo nazionale, che, qualora l'impresa possieda i requisiti per ottenerlo, dovrà essere necessariamente richiesto; - incremento dell'importo del bonus occupazionale per i lavoratori a tempo determinato fino a copertura del 30% dell'importo lordo del costo del singolo lavoratore; - contestuale soppressione della quota di euro 100.000 quale massimo importo riconoscibile per la singola impresa richiedente; - semplificazione delle procedure di accesso con previsione della possibile delega al consulente abilitato per la presentazione della domanda; - assegnazione dell'incentivo direttamente in favore dell'impresa anche in caso di contratto di somministrazione; - previsione di rendicontazioni intermedie per garantire il parziale godimento dell'incentivo prima della scadenza dei 12/24 mesi e adozione di strumenti facilitativi dell'accesso alle garanzie per ottenere l'anticipazione (ad esempio, utilizzando il fondo di finanza inclusiva); - calcolo dell'incremento occupazionale netto (requisito necessario per poter godere dell'aiuto di 2/5

stato ai sensi del richiamato Reg. UE 651/2014) limitato al territorio regionale; - previsione esplicita del contratto di apprendistato fra quelli incentivabili, ferma restando la verifica sul cumulo degli aiuti di stato che potrebbe conseguirne. Il Presidente propone inoltre che, con l'obiettivo di consentire anche ai giovani inoccupati o disoccupati l'avvio di percorsi di autoimpiego anche in forma di attività professionale non ordinistica oltre che di impresa, una parte delle risorse del Programma di Politiche Attive del Lavoro, già individuata all'interno dei Servizi per la creazione d'impresa, sia destinata al finanziamento di un percorso destinato a 20 giovani inoccupati o disoccupati con meno di 35 anni, residenti in Sardegna e in possesso di laurea triennale o titolo superiore. Il percorso sarà attivato attraverso l'erogazione di assegni dedicati, e si concluderà con la redazione di un documento (business plan), per poi indirizzare i partecipanti verso ulteriori strumenti agevolativi (Microcredito o finanziamenti previsti da Sardegna Ricerche o altro). La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dal Presidente, di concerto con l'assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio e con l'assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, acquisito il parere favorevole di legittimità del Direttore generale della Presidenza, del Direttore generale del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale e del Direttore del Centro Regionale di Programmazione, acquisito il parere di coerenza delle autorità di gestione del FSE e FSC DELIBERA - di approvare le seguenti modifiche all'allegato della Delib.G.R. n. 15/22 del 27.3.2018: 1. incremento dell'importo del bonus occupazionale per le assunzioni a tempo indeterminato fino a copertura del 50% dell'importo lordo del costo del singolo lavoratore, con obbligo di richiedere il bonus nazionale, e calcolo conseguente dell'importo massimo concedibile ai sensi delle disposizioni sugli aiuti all'occupazione (Reg. UE 651/2014); 2. incremento dell'importo del bonus occupazionale per le assunzioni a tempo determinato fino a copertura del 30% dell'importo lordo del costo del singolo lavoratore; 3. previsione, nell'ambito della parte destinata agli Altri interventi specifici di un percorso formativo con l'obiettivo di consentire anche ai giovani laureati inoccupati o disoccupati l'avvio 3/5

di percorsi di autoimpiego anche in forma di attività professionale non ordinistica oltre che di impresa, cui destinare un importo di euro 500.000, utilizzando le risorse previste per i servizi per la creazione d'impresa (parte 4.4 dell'allegato); - di approvare le seguenti linee di indirizzo per la semplificazione delle procedure, finalizzate a modificare gli avvisi in corso e/o a definirne di nuovi: a. b. c. d. e. f. g. soppressione della quota di euro 100.000 quale massimo importo riconoscibile per la singola impresa richiedente; semplificazione delle procedure di accesso con previsione della possibile delega al consulente abilitato per la presentazione della domanda; assegnazione dell'incentivo direttamente in favore dell'impresa anche in caso di contratto di somministrazione; previsione di rendicontazioni intermedie per garantire il parziale godimento dell'incentivo prima della scadenza attualmente prescritta e adozione di strumenti facilitativi dell'accesso alle garanzie per ottenere l'anticipazione (ad esempio, utilizzando il fondo di finanza inclusiva); limitazione del calcolo dell'incremento occupazionale netto (requisito necessario per poter godere dell'aiuto di stato ai sensi del richiamato Reg. UE 651/2014) ai soli incrementi verificatisi fra le sedi aziendali dislocate nel territorio regionale; estensione dei nuovi benefici anche alle imprese che hanno già presentato domanda; estensione dei benefici anche al contratto di apprendistato; - di incaricare l'assessore del Lavoro e il Direttore generale competente di provvedere per l'attuazione delle linee di indirizzo qui emanate, conformemente a quanto previsto dai Regolamenti Comunitari, dalla normativa sugli aiuti di stato applicabile e delle disposizioni nazionali e regionali vigenti in materia; - di inviare la presente deliberazione alla Commissione competente del Consiglio regionale per l'acquisizione del parere, ai sensi dell'art. 25, comma 4, della legge regionale n. 2 del 29 maggio 2007. Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Il Presidente 4/5

Alessandro De Martini Francesco Pigliaru 5/5