Comune di Verbania AMIANTO SMALTIRLO IN TUTTA SICUREZZA SI PUO' INCONTRI DIVULGATIVI 10/17 novembre 2016 Guido Barberi Servizio tutela e vigilanza sede di Omegna
In greco la parola amianto significa immacolato e incorruttibile e asbesto significa perpetuo e inestinguibile. E un minerale naturale di aspetto fibroso molto diffuso in natura Frammento di roccia con fibre di crisotilo Ex miniera di amianto crisotilo a Balangero (TO)
Resiste al fuoco e al calore, all azione di agenti chimici e biologici, all abrasione e all usura termica e meccanica. Può essere filato e tessuto, ha proprietà fonoassorbenti e termoisolanti. Si lega facilmente con materiali da costruzione (calce, gesso, cemento) e con alcuni polimeri (gomma, PVC) Perciò è un minerale praticamente indistruttibile
Per anni quindi è stato considerato un materiale estremamente versatile, a basso costo, con estese e svariate applicazioni in campo edile e industriale, nei settori navale e ferroviario e in prodotti di consumo Coperture, intonaci, vasche, linoleum, guarnizioni, filati e tessuti, ecc.
L amianto è una sostanza cancerogena. Rappresenta un pericolo per la salute quando esiste la possibilità che le fibre (costituenti la polvere) siano inalate. Il rischio di inalazione di fibre è strettamente legato alla friabilità del materiale, pertanto i materiali contenenti amianto vengono classificati come friabili e compatti.
Friabili: materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con semplice azione manuale Compatti: materiali duri (es. cemento-amianto) che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l impiego di attrezzi meccanici
Per i materiali compatti contenenti amianto, come le coperture degli edifici in cementoamianto (eternit), il rischio è, in generale, molto basso ed è comunque legato allo stato di manutenzione dei materiali che possono diventare un rischio se abrasi o danneggiati.
L uso dell amianto è vietato La Legge 27 marzo 1992 n. 257 vieta «l estrazione, l importazione, l esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto o di prodotti contenenti amianto» Nella normativa vigente non è stabilito alcun obbligo di rimozione di materiali contenenti amianto dagli edifici. Ne consegue non sia obbligata la rimozione delle coperture in cemento-amianto (eternit) dalle quali non si ha una diffusione spontanea di fibre nell aria, in quanto non c è alcun rischio per la salute. Provvedimenti di ordinanza di rimozione possono essere adottati dall Autorità Sanitaria Locale (Sindaco) in seguito a valutazione degli Organi di Vigilanza (Arpa e ASL)
Presenza accertata di amianto in un edificio La responsabilità dell azione è a carico del proprietario o del responsabile dell attività che si svolge nell edificio in questione che pertanto deve: individuare un responsabile con compiti di controllo e coordinamento delle attività di manutenzione; tenere documentazione relativa alla collocazione dell amianto nell edificio e predisporre idonea segnaletica; predisporre le misure di sicurezza; fornire informazioni agli occupanti dell edificio sulla presenza dell amianto nello stabile, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare; se i materiali in opera sono friabili, fare ispezionare l edificio una volta all anno da personale in grado di valutare le condizioni dei materiali e scrivere una dettagliata relazione della verifica eseguita da trasmettere all ASL competente per territorio; valutare la necessità di un intervento di bonifica. La norma di riferimento è il Decreto Ministeriale del 6 settembre 1994 che si applica alle strutture edilizie ad uso civile, commerciale o industriale, aperte al pubblico o comunque di utilizzazione
ATTENZIONE!!! le ditte specializzate che effettuano lavori di bonifica devono essere iscritte all Albo nazionale gestori ambientali Categoria 10 (A o B) La ditta che esegue la bonifica deve sottostare a specifici obblighi in materia di protezione dei lavoratori previsti dal D. lgs. 81/2008 La norma stabilisce che il datore di lavoro debba presentare all Organo di Vigilanza competente per territorio (le ASL) un progetto di bonifica (piano di lavoro).
ATTENZIONE!!! Sull amianto NON POSSONO intervenire semplici imprese edili non iscritte all Albo nazionale gestori ambientali Informazioni in merito si possono trovare sul relativo sito internet all indirizzo www.albogestoririfiuti.it È opportuno che il proprietario si accerti, in qualità di committente i lavori, che la ditta incaricata possieda i requisiti di legge e richieda copia della documentazione prodotta. Se non osservati i disposti di legge, si concretizza un reato contravvenzionale estendibile per concorso anche al committente.
ATTENZIONE!!! I materiali contenenti amianto devono essere smaltiti tramite ditte specializzate iscritte all Albo nazionale gestori ambientali I rifiuti contenenti amianto devono essere riposti in imballaggi accuratamente sigillati ed etichettati. I rifiuti risultanti dalla bonifica di un edificio sono generalmente riconducibili ai codici 17.06.01 materiali isolanti contenenti amianto e 17.06.05 materiali da costruzione contenenti amianto.
ATTENZIONE!!! Oltre alla verifica dei requisiti del trasportatore, è opportuno verificare le autorizzazioni del destinatario (discarica) a trattare la specifica categoria di rifiuto. Durante il trasporto i rifiuti devono essere accompagnati da un formulario d identificazione. Copia del formulario d identificazione, firmata e datata dal destinatario, deve essere conservata dal produttore dei rifiuti come attestazione dell avvenuto smaltimento Sebbene sia prassi considerare come produttore del rifiuto la ditta che effettua la bonifica è comunque opportuno che il proprietario/responsabile richieda copia del formulario attestante l avvenuto smaltimento dei rifiuti.
La produzione piemontese di RCA oscilla tra le 40.000 e le 60.000 t/anno, con una netta prevalenza in peso di lastre in cemento amianto. La forma quasi unica di smaltimento è il collocamento in discarica controllata Sul territorio piemontese sono presenti 4 discariche: 2 a Collegno (TO), 1 a Torrazza Piemontese (TO) e 1 a Casale Monferrato (AL) dedicata ai rifiuti provenienti dalle bonifiche del sito di interesse nazionale. La disponibilità di impianti sul territorio piemontese è quindi limitata a 3 discariche che, al 31 gennaio 2015 residuano una disponibilità complessiva a ricevere coperture in cemento amianto pari a circa 565.000 m³. La stima dell amianto di origine antropica ammonta a 50 70 milioni di m², corrispondente ad un quantitativo di circa 750.000 1.050.000 tonnellate, (peso medio di 15 kg/m²). Stimando un rapporto di 350 550 kg/m³, per lo smaltimento delle lastre in discariche piemontesi emerge la necessita di disporre di impianti per almeno 2.000.000 di m³.
Come segnalare un problema ambientale? I cittadini che vogliono segnalare l esistenza di un tetto in cemento-amianto in evidente stato di degrado devono inviare un esposto al Sindaco del Comune sul cui territorio si trova il tetto La successiva procedura di intervento da parte di Arpa e ASL è tracciata nella DGR 40-5094 del 18 dicembre 2012 (B.U. n. 5 del 31/01/2013)
Arpa sopralluogo con campionamento dei materiali e valutazione dello stato di conservazione della copertura calcolandone l indice di degrado ASL sulla base della verifica condotta da Arpa definisce l indice di esposizione e la stima del rischio Il sindaco sulla base della valutazione del rischio di esposizione procede alla emissione dei provvedimenti di sanità pubblica
Esempio di scheda di calcolo dell indice di degrado utilizzata da Arpa Omegna
VALUTAZIONE FINALE - ESTRADOSSO DELLA COPERTURA INDICE DI DEGRADO STATO DI CONSERVAZIONE DELLA COPERTURA 0,30 La copertura in cemento amianto esaminata si presenta ad oggi in BUONO stato di conservazione 0,31-0,59 La copertura in cemento amianto esaminata si presenta ad oggi in DISCRETO stato di conservazione 0,60-0,89 0,90 La copertura in cemento amianto esaminata si presenta ad oggi in SCADENTE stato di conservazione con conseguente potenziale rilascio di fibre verso l'ambiente esterno La copertura in cemento amianto esaminata si presenta ad oggi in PESSIMO stato di conservazione con conseguente potenziale importante rilascio di fibre verso l'ambiente esterno
Piano Regionale Amianto 2016-2020 In data 1 marzo 2016 il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il Piano regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto (Piano Regionale Amianto) per gli anni 2016-2020, consultabile e scaricabile al link http://www.regione.piemonte.it/ambiente/bonifiche/amianto.htm Il Piano Regionale Amianto esamina le problematiche di natura sanitaria e ambientale, delineando obiettivi e strategie operative da perseguire su più fronti, tra i quali la mappatura dei siti con presenza di amianto di origine naturale ed antropica, la bonifica dei siti con amianto in matrice friabile e compatta e dei siti di interesse nazionale, le problematiche relative allo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle bonifiche, indicazioni di carattere geologico per la progettazione di opere in aree con presenza naturale di amianto.
Quali conoscenze abbiamo sulla consistenza e localizzazione delle coperture in cemento-amianto? La mappatura della presenza di amianto di origine antropica è in corso di realizzazione da parte di Arpa Piemonte integrando: -Dati rilevati ed elaborati direttamente da Arpa -Dati degli edifici scolastici (Settore Reg. Edilizia scolastica + Amministrazioni Prov.li e Com.li) -Dati comunicati dai Comuni (ricognizione avviata dalla Regione nel 2009) -Dati comunicati da ASL sugli edifici di proprietà o utilizzo
La mappatura è realizzata attraverso la fotointerpretazione di ortofoto e analisi delle immagini con specifico applicativo informatico. Sulla base dei dati del telerilevamento i tecnici Arpa compiono poi una verifica a terra di congruità implementando i descrittori della copertura con informazioni su proprietà, dimensioni, tipologia, ecc. Dopo ulteriore verifica le informazioni raccolte confluiscono in un unico data base In esito al lavoro sviluppato si produce una mappa del territorio regionale con i punti delle coperture censite.
L'attività di telerilevamento, completata sull'intera area di studio regionale, ha individuato oltre 127.000 punti di coperture che rappresentano il 70% 80% del territorio edificato ed abitato. Di questi quasi 68.500 sono stati già oggetto di sopralluogo e verifica. Le attività tutt'ora in corso hanno individuato la presenza di cemento - amianto in oltre 33.000 punti e bonifiche (effettuate o in corso) relative ad oltre 7.000 punti. (ultimo aggiornamento dati sintesi: giugno 2016)
L'estensione media di ogni punto rilevato inserito nel database di Arpa Piemonte, indica un valor medio delle coperture prossimo a 600 m². Si può valutare, per l'intero territorio piemontese, una presenza di coperture in cemento amianto variabile tra 50 e 70 milioni di m² (poco meno di 9.000 campi di calcio oppure un quadrato con il lato di 8 Km.). Tale stima, presumibilmente più in eccesso che in difetto, non tiene comunque conto delle altre tipologie di manufatti, per i quali e molto difficile una quantificazione.
A livello locale nel VCO sono stati individuati 4827* punti di cui 1020 nel territorio di Verbania così ad oggi suddivisi: In VCO quindi almeno un milione di metri quadrati di coperture in cemento-amianto
Il seguente link al sito di Arpa Piemonte consente di consultare il quadro della mappatura delle coperture degli edifici contenenti cemento amianto: http://webgis.arpa.piemonte.it/amianto_storymap_webapp utilizzare Mozilla Firefox
Altre informazioni sul tema amianto di origine antropica e naturale, sulla normativa di settore e sulle attività/competenze di Arpa si trovano sul sito istituzionale www.arpa.piemonte.it allo specifico link: http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/amianto