L evoluzione delle norme di connessione

Documenti analoghi
Evoluzioni della normativa tecnica italiana. Maurizio Delfanti (CEI CT 316) Politecnico di Milano Dipartimento di Energia

L impatto delle Rinnovabili sul sistema elettrico

ADEGUAMENTO DELLA GENERAZIONE DISTRIBUITA AI REQUISITI DI SISTEMA

Delibera 84/12/R/eel e A.70:

Nuova normativa per la connessione degli impianti produttori alla rete BT

Lo sviluppo delle rinnovabili sulla Rete di Trasmissione Nazionale. Trento, 21 Dicembre 2012

La gestione delle reti elettriche in presenza di cogeneratori di piccole dimensioni

Smart Grid. Tra normativa tecnica e regolazione: lavori in corso in Italia. Maurizio Delfanti Politecnico di Milano Dipartimento di Energia

RETI INTELLIGENTI: INVESTIRE OGGI SULLE IDEE DI DOMANI

Generazione distribuita e impatto sulle reti elettriche

Progetto Smart Grid Delibera ARG/elt 39/10

L evoluzione in corso: verso le smart grid. prof. Maurizio Delfanti Politecnico di Milano Dipartimento di Energia

Problematiche connesse alla diffusione delle FRNP

Dalle smart grid alle smart city

REGOLAZIONE TECNICA DEI REQUISITI DI SISTEMA DELLA GENERAZIONE DISTRIBUITA

La Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale e la Sfida delle Energie Rinnovabili

Dott. Ing. Massimo Monopoli Studio Simax s.r.l. Rimini 23 marzo 2019

REGOLAZIONE TECNICA DEI REQUISITI DI SISTEMA DELLA GENERAZIONE DISTRIBUITA

SMART GRID: INTEGRARE RETI DI ENERGIA E DI INFORMAZIONE

Implicazioni sulla gestione della RTN a seguito dello sviluppo degli impianti a Fonti di Energia Rinnovabile

Generazione distribuita: problematiche di esercizio delle reti di trasmissione e distribuzione

ALLEGATO A ADDENDUM AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO MT

Il ruolo dello Storage nella gestione delle reti

Angelo Baggini** Evoluzione delle regole di connessione con riferimento alla generazione distribuita Norme CEI 0-21 e 0-16

La normazione tecnica e l Allegato M

ovvero INTERAZIONE RETE ELETTRICA E IMPIANTI DI CO-GENERAZIONE

Soluzioni innovative al servizio del mercato domestico italiano

AlpStore, uno sguardo al futuro: prospettive per i sistemi di accumulo

Evolvere in senso smart : Lo sviluppo della tecnologia degli inverter al servizio della GD e delle Smart Grid

Norme CEI 0-16 e CEI 0-21: Aggiornamento delle prescrizioni per la connessione alla rete e adeguamenti degli impianti esistenti

Smart distribution system: gli orientamenti dell Autorità per il passaggio dai progetti pilota al roll-out selettivo

Il rapporto tra Terna Rete Italia e Distributori

Interventi sugli impianti fotovoltaici per garantire la sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale. CNA Bologna 8 ottobre 2012

Lo sviluppo delle smart grid e il futuro dispacciamento della GD (DCO 354/2013/R/EEL)

INFORMAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEGLI ALLEGATI AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO DEL DISTRIBUTORE DI ENERGIA ELETTRICA PER INVERTER POWER-ONE CENTRALIZZATI

Il ruolo dei sistemi di accumulo nel sistema energetico ed elettrico

Criteri di taratura della protezione degli impianti

Requisiti per la fornitura dei dati relativi alla generazione distribuita

Regole tecniche di connessione per Utenti attivi alle reti AT ed MT Norma CEI 0-16

Il Progetto Smart Grid A.S.SE.M. incentivato ai sensi della Delibera ARG/elt 39/10 dell Autorità

Smart Grid: il progetto pilota A.S.SE.M. S.p.A. a San Severino Marche

ASM TERNI svolge la sua attività di distribuzione dell energia elettrica nell intero territorio del Comune di Terni

Il ruolo dell Aggregatore nel progetto SMARTNET

La regola tecnica di connessione alle reti di distribuzione dell energia elettrica: percorso regolatorio

Claudio Francescon ABB PPMV CEI 0-16, Allegato Terna A70 Soluzioni ABB (Sistemi di protezioni e quadri)

Le FRNP sulle reti elettriche: un problema, o una risorsa futura? Maurizio Delfanti Politecnico di Milano Dipartimento di Energia

stato dei lavori sottotitolo normativi e impianti P&P Dipartimento di Energia Politecnico di Milano

- VERIFICHE - protezioni interfaccia e utenti interrompibili. Ermanno Peruta

Il Futuro del dispacciamento delle FRNP. Dott. Ing. Cristian Cattarinussi Responsabile Tecnico EscoEspe S.r.l.

Sezione Trentino - Alto Adige Südtirol Le Norme CEI e le possibili soluzioni alle problematiche connesse alla diffusione delle FRNP

1. Introduzione. Power and productivity for a better world TM. Sommario. 1. Introduzione

Adeguamenti degli impianti FV alle norme CEI 0-16 e CEI Documentazione per GSE e Gestore di rete

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

Servizio di reti MT e AT in isola e supporto alla gestione delle emergenze Marco Rossi

Norma CEI 0-21 Novità introdotte nella Ed e recepimento negli inverter ABB

PROTEZIONI GENERALE PROTEZIONE DI MASSIMA CORRENTE DI FASE

DEVAL Progetto Pilota Smart Grid

INFORMAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEGLI ALLEGATI AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO DEL DISTRIBUTORE DI ENERGIA ELETTRICA PER INVERTER POWER-ONE CENTRALIZZATI

L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE

L evoluzione del Sistema di Telecontrollo di Enel Distribuzione: una struttura chiave di supporto alle Smart Grids

L accumulo elettrochimico in Italia: contesto regolatorio e progetti in corso

Gruppo Sistemi Elettrici per l Energia

Richieste di connessione di impianti di produzione alla RTN

1. Introduzione. Power and productivity for a better world TM. Sommario. 1. Introduzione

REGOLA TECNICA DI CONNESSIONE (RTC) PER ALLACCIO IN B.T (SUNTO) 1

La cogenerazione diffusa è un opzione valida per la produzione dei flussi energetici necessari?

Impianti nuovi adeguamento alla 84/2012

Le regole di connessione alla rete per i Sistemi di Accumulo

ELECTRIC POWER DISTRIBUTION, UTILIZATION AND SMART GRIDS

L evoluzione delle reti di distribuzione : nuove tecnologie e nuove regole

FER e Accumuli: aspetti tecnici per la connessione. Marco Trova ANIE Rinnovabili Fiera KEY ENERGY, Rimini, 6 Novembre 2014

Adeguamento connessione impianti A72 Delibera 421/2014/R/EEL A70 Delibera 84/2012/R/eel e Delibera 243/2013/R/EEL.

Testo coordinato con le integrazioni e modifiche apportate dalla deliberazione 360/2015/R/EEL

Il valore dell aggregazione della generazione rinnovabile per una rete smart

INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO DI ESERCIZIO. Il seguente regolamento di esercizio redatto ai sensi della delibera

Il sistema RIGEDI per la riduzione della generazione distribuita da fonti rinnovabili non programmabili. Confindustria Bergamo, 18 maggio 2015

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA. Sezione C ELABORAZIONE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE

Autore Art. RfG Argomento Osservazione Commento Terna

Integrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico

Il sottoscritto, nato a, Provincia:, Nazione, il, Codice Fiscale:-, residente in via N, Comune di, Provincia, CAP -, di seguito anche Produttore,

Le nuove funzioni delle batterie per la realizzazione delle smart grid

Città e Comunità Sostenibili. Le emissioni di CO 2 e le misure di mitigazione

KEY WIND 2013 Eolico e competitività

Regolamento di esercizio per la generazione di energia elettrica in parallelo con reti MT di IRETI

Il coordinamento DSO TSO e l osservabilità della GD

ELENCO DEGLI ALLEGATI AL CODICE DI RETE

L osservabilita delle reti di distribuzione e i benefici per il gestore del sistema elettrico

Regole Tecniche di connessione in Media. CEI 0-16, Versione 3. Padova (PD) Claudio Francescon ABB PPMV. Tensione

Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica

Con la presente lettera il sottoscritto propone ad Enel Distribuzione di stipulare il Regolamento di esercizio nel testo di seguito riportato.

Dispacciamento degli impianti di generazione distribuita

ANIE Energia I Sistemi di Accumulo al servizio dell autoproduzione e autoconsumo di energia elettrica

I sistemi elettrici per l energia: origini storiche, stato attuale, prospettive future.

Piccola cogenerazione >200 kw fino a 5 MW: connessione in Media Tensione

Regolamento di esercizio per la generazione di energia elettrica in parallelo con reti MT di IRETI

Criteri taratura delle protezioni MT e coordinamento per la selettività delle protezioni di utenza Adattamenti CEI 0-16

Le principali caratteristiche del sistema di protezione della rete MT e degli Utenti attivi e passivi MT, secondo la Norma CEI 0-16

DATI PER COMPILAZIONE DEGLI ALLEGATI ENEL SECONDO QUANTO PRESCRITTO DALLA NORMA CEI-021 E DALL'ALLEGATO A70 AL CODICE DI RETE TERNA

Guida alla Compilazione del Regolamento di Esercizio BT

Transcript:

L evoluzione delle norme di connessione Maurizio Delfanti Politecnico di Milano Dipartimento di Energia Venerdì 21 Dicembre 2012

La generazione diffusa 2 Sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili (FER) diffuse sul territorio reso necessario dalla crescente attenzione ambientale (20-20-20) Ciascuno stato membro dell Unione Europea ha istituito incentivi in Italia, i Certificati Verdi per tutte le FER, e il Conto Energia per il fotovoltaico. Le FER non sono concentrate, ma diffuse sul territorio: servono impianti di taglia media e piccola, raramente connessi in AT (eolico). Più spesso connessi in MT o in BT: Generazione Diffusa (GD) La Generazione Diffusa (GD): si interfaccia con la rete di distribuzione, in media tensione (MT) o in bassa tensione (BT), < 10 MW

la velocità con cui i sistemi elettrici evolvono è impressionante 3 Italia, Germania, Francia e Spagna al momento hanno i maggiori quantitativi di fotovoltaico installato Report ENTSO-E: Italia e Germania sono i paesi a maggior impatto che non garantiscono la tenuta della GD per transitori di frequenza L incremento è esponenziale, con gradiente medio, per il fotovoltaico, di circa 50 MW/giorno (ITA) +45% rispetto target PAN FV 2020 Previsioni per il 2015: circa 23000 MW di fotovoltaico; circa 9600 MW di eolico

e del tutto imprevedibile 4 Regione MARCHE Potenza di trasformazione AT/MT [MW] (fonte TERNA) 550 MW di FV installato in questa regione in un anno (fonte GSE)

Saturazione di rete: dati TICA e Enel Distribuzione 5 In Italia ci sono aree critiche, dove l accesso alla rete è difficile. In bordeaux sono indicate le aree per cui Pimm Pcmin > 0,9*Pn; In arancione sono indicate le aree per cui Pimm > Pcmin; In giallo sono indicate le aree per cui Pimm > 0,5*Pcmin; In bianco sono indicate le aree non critiche. Pcmin: potenza di carico dell area nel quarto d ora in corrispondenza del picco minimo regionale Pn: somma delle potenze di tutti i trasformatori AT/MT delle CP cui l area è sottesa Pimm: somma delle potenze in immissione richieste (preventivi inviati ai richiedenti)

Inversione di flusso: dati Enel Distribuzione 6 9% 7% Trafo AT/MT Inversione di flusso > 1% delle ore di funzionamento annue Fonte: Enel Distribuzione Inversione di flusso > 5% delle ore di funzionamento annue L inversione di flusso si ha in una percentuale significativa di trasformatori AT/MT (ogni Cabina Primaria - CP - ha mediamente due trasformatori ) La situazione sta peggiorando anche in BT; Presto, molte Cabine Secondarie (CS) funzioneranno in inversione di flusso

Perché la GD complica la gestione delle reti elettriche? 7 La rete di distribuzione non è stata progettata per raccogliere energia della GD (energia dal basso verso l alto : BT MT AT) Questa condizione può verificarsi per poche ore dell anno: fino a quando la GD è poca, e il carico prevale, tutto funziona come prima Quando la GD supera il carico, si ha la cosiddetta inversione di flusso: a livello di trasformazione AT/MT (CP) problemi per SPI a livello di singola linea MT problemi per SPI e profilo di tensione La GD altera l esercizio in sicurezza del sistema elettrico di trasmissione non è garantito il funzionamento continuativo a fronte di variazioni anche minime della frequenza nella rete AAT e AT

Come si comporta oggi la GD: Dispositivo Di Interfaccia 8 La GD sulle reti di distribuzione è dotata di un dispositivo che la disconnette in caso di perdita di rete, su comando del Sistema di Protezione di Interfaccia (SPI). Tale sistema dispone esclusivamente di informazioni di tipo locale (V;f). Regolazioni ad elevata sensibilità con problemi a livello locale e di sistema: diversi utenti sono soggetti a scatti intempestivi del SPI per guasti esterni; il SPI non può distaccare la GD se Pc~Pg (isola indesiderata) in emergenza RTN tutta la GD rischia di staccarsi istantaneamente, facendo mancare il suo apporto al sistema elettrico aumenta il rischio black-out blackout 2006: persi 2000 MW di GD in rete quanta GD in rete al 2020 siamo disposti a perdere? GD oggi a rischio in caso di perturbazioni RTN/UCTE: oltre 10 GW ATTUALE SPI NON AFFIDABILE Servono soglie più larghe: TERNA (A70) impone (47,5 51,5) Hz In tutta Europa, ENTSO-e

La stabilità della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) 9 Per prevenire l islanding sulle reti di distribuzione, i sistemi di protezione di interfaccia (SPI) sono regolati con soglie restrittive (f;v) Hz 50 49 51 47 53 Rispetto al normale funzionamento (50 Hz) si possono talvolta presentare dei disturbi (anche per guasti in centro Europa ) In caso di separazione dalla rete continentale (scatto delle linee di interconnessione), la frequenza del sistema italiano potrebbe scendere (ad es. a 49 Hz)

La stabilità della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) Il SPI della GD (che ha superato 10.000 MW) scatta non appena la frequenza scende sotto a 49,7 Hz 10 Hz 50 49 51 47 53 Tutta la GD rischia di staccarsi istantaneamente, facendo mancare il suo apporto al sistema elettrico aumenta il rischio black-out Servono soglie più larghe: TERNA (A.70) impone 47,5 51,5 Hz In tutta Europa, ENTSO-e

L isola indesiderata 11 Uno o più impianti di GD continuano ad alimentare una porzione della rete di distribuzione dopo la disconnessione dal resto del sistema in seguito di: un guasto (apertura dell interruttore a inizio linea o di un IMS lungo linea); una apertura intenzionale (manutenzione). AT/MT Cabina Primaria 49,7 50 50,3 Il fenomeno dell islanding comporta problemi: sulla qualità dell alimentazione; Pc = 2 MW 50,3 Hz 47,5 Hz 51,5 sulla sicurezza di funzionamento della rete; SPI sulle procedure di ricerca selezione guasti; sulla ripresa del parallelo. 49,7 Hz PG = 2 MW

La GD che funziona in isola: un problema per il DSO 12 Il funzionamento in isola si distingue in: Isola su rete dell Utente (sempre ammessa): quando l impianto di produzione dell Utente alimenta l intera propria rete, o parte di essa, quando è separata dalla rete del Distributore Isola su rete del Distributore (mai ammessa): quando l impianto di produzione dell Utente alimenta l intera rete o parte dalla rete del Distributore

a cui si aggiungono altri nuovi problemi 13 Ridotta la capacità regolante del sistema elettrico Modificato l effetto dell alleggerimento (EAC) tra notte e giorno (difficilmente quantificabile la quota sottoposta ad alleggerimento) GD non monitorata in tempo reale (DSO Terna) Assente/difficile la previsione sul breve-medio termine (DSO Terna) Non prevista la regolazione di P attiva in sovra (-sotto?) frequenza Non previsti criteri di riconnessione automatica Non prevista l insensibilità a transitori di tensione

L unica soluzione possibile il passaggio alle smart grid 14 Le modalità di protezione, controllo, gestione della rete di distribuzione non sono quindi adeguate: serve una RIVOLUZIONE CONCETTUALE Smart grid strutture e procedure operative innovative in grado di: mantenere un elevato livello di sicurezza e affidabilità del sistema; migliorare la gestione della GD e il controllo del carico; promuovere l efficienza energetica e un maggiore coinvolgimento degli utenti finali (anche VE) nel mercato elettrico.

attraverso un percorso a livello europeo e nazionale 15 1. L'evoluzione delle reti di trasmissione a livello continentale (codice europeo, ENTSO-E) dimensione internazionale 2. L'evoluzione delle reti di distribuzione a livello continentale (Technical Specification, CENELEC) dimensione internazionale 3. L'evoluzione delle regole di connessione a livello nazionale Allegato A.70 e A.72 di TERNA dimensione nazionale; nuova CEI 0-21 e CEI 0-16 dimensione nazionale

1. L'evoluzione delle regole a livello continentale: 16 Grid Code ENTSO-E voluto dalla Commissione Europea Le iniziative nazionali hanno sinora prevalso rispetto a quelle a livello EU: la Germania ha per prima introdotto un nuovo codice di rete per impianti in MT e AT (BDEW 2008), seguito da linee guida per la BT (VDE-AR-N 4105); l Italia ha seguito un percorso simile, partendo prima dalla BT (CEI 0-21); la Spagna ha esteso anche al FV i requisiti di supporto alla rete adottati per le installazioni eoliche (P.O. 12.3); altri paesi seguiranno a breve lo stesso percorso... Intanto, ENTSO-E il 13 Luglio ha sottoposto ad ACER un nuovo codice di rete europeo (RFG) Requisiti per la connessione alla dei generatori ACER, pur avendone riconosciuto l importanza (sicurezza del sistema, mercato interno dell energia e cross-border), il 14 Ottobre lo ha bloccato richiedendo maggiori approfondimenti (requisiti non esaustivi, ad es. LVFRT, reg. V, etc.)

2. L'evoluzione delle regole a livello continentale: TS del CENELEC 17 TC8X WG3 Organization TC8X/WG3 Requirements for connection of generators to distribution networks TF 1 Frequency related/active energy TF 3 Power quality TF 2 Voltage related reactive energy / active Energy TF 4 Protection including LOM and Reconnection Una prima versione della Technical Specification (non vincolante a livello nazionale) sarà a breve al voto dei vari Comitati Tecnici 17

3. L'evoluzione delle regole in Italia: il DM 5 maggio 2011 (IV Conto Energia) 18 REQUISITI SMART!!!

3. L'evoluzione delle regole in Italia: le azioni intraprese dal TSO (già da fine 2011) 19 Due nuovi Allegati al Codice di Rete sono dedicati alla GD: Allegato A.70 (approvato da AEEG, Del. 84/2012/R/eel 8 Marzo 2012); estende alcune prescrizioni previste per gli impianti connessi in AT anche alla GD (fotovoltaico ed eolico) connessa alle reti MT e BT; nuovo SPI con soglie larghe e sistema di discriminazione tra eventi di sistema ed eventi locali (relè a sblocco voltmetrico); prevede il retrofit per la GD esistente (MT, P>50 kw) Allegato A.72 (approvato da AEEG, Del. 344/2012/R/eel 2 Agosto 2012); disconnessione, per motivi di sicurezza del SEN, della GD (fotovoltaico ed eolico MT, P>50 kw, solo immissione) su comando del TSO DG_TEL: GDR connessa con linee dedicate il cui distacco è attuabile da remoto dal DSO, su richiesta di Terna, in < 30 min; DG_PRO: il distacco è attuabile dal Titolare su richiesta qualche novità nella CEI 0-16:2013

3. L'evoluzione delle regole in Italia: le azioni intraprese dal CEI (durante il 2012) 20 Le Regole Tecniche di Connessione MT e BT (CEI 0-16 & CEI 0-21) sono in corso di revisione (su mandato AEEG) per includere le prestazioni richieste dall A.70, dall A.72 e dal IV e V Conto Energia. La CEI 0-16:2013 (ora in inchiesta pubblica) prevede funzioni innovative basate anche su comunicazione tra DSO e GD: SPI con soglie larghe, sblocco voltmetrico, segnale di telescatto; regolazione di tensione attraverso unità di GD, basata su logica locale o comando del DSO (logica centralizzata, set-point di Q); regolazione frequenza/potenza LFSM-O; LVRT & OVRT; limitazione della GD su comando del TSO/DSO con un modem GSM/GPRS che apre il DDI (applicazione A.72 in tempo reale!)

Le modalità di applicazione dell'a.70: la Delibera 84/2012/R/eel 21 (Fonte: www.enel.it/it-it/reti/enel_distribuzione/produttori_delibera_84_2012/) Casi Tensione della rete Periodo di entrata in esercizio dell impianto connesso alla rete* Prescrizioni da rispettare a) MT b) MT Dal 01/04/2012 al 30/06/2012 Dal 01/07/2012 al 31/12/2012 Impianto conforme all Allegato A.70 (solo par. 5 e 8) Impianto conforme all Allegato A.70 (interamente) c) MT Dopo il 31/12/2012 Impianto conforme all Allegato A.70 (interamente) e certificato ai sensi della norma CEI 0-16 modificata d) BT e) BT Dal 01/04/2012 al 30/06/2012 Dal 01/07/2012 al 31/12/2012 Impianto conforme all Allegato A.70 (par. 5 come derogato dall art. 4.1.d della delibera 84/2012/R/EEL taratura della protezione di frequenza 49-51 Hz) Impianto conforme all Allegato A.70 (interamente ad eccezione del par. 7.2.1) e norma CEI 0-21 modificata (interamente ad eccezione del par. 8.5.1) f) BT Dopo il 31/12/2012 Impianto conforme all Allegato A.70 e certificato ai sensi della norma CEI 0-21 modificata (entrambi applicati interamente) g) MT (con potenza nominale > 50 kw) Entro il 31/3/2012 Impianto da adeguare all Allegato A.70 (solo par. 5 e 8) entro il 31.03.2013

Stabilità del SEN: campi di funzionamento in tensione e frequenza 22 Definiti, per tutti i livelli di tensione, i limiti di funzionamento 85% Vn V 110% Vn 47,5 Hz f 51,5 Hz I limiti sono inderogabili per garantire la sicurezza del SEN Processo in corso in maniera analoga in altri paesi (Germania, Spagna ) Il retrofit è un punto critico per tutti

Compatibilità delle protezioni con le esigenze di sistema: criteri di selettività delle protezioni 23 OBIETTIVO: prevenire che la regolazione ed il funzionamento delle protezioni di interfaccia interferiscano negativamente con il bilanciamento del sistema elettrico nazionale. Per minimizzare tali effetti le predette protezioni devono essere in grado di garantire: il distacco selettivo della GD soltanto per guasti sulle reti MT, quando il guasto insiste sulla stessa linea su cui sono collegati i generatori; il mantenimento in servizio della GD per perturbazioni di sistema con variazione transitoria della frequenza; limitare la probabilita di creazione di isole di carico in caso di apertura del tronco in MT.

Protezione 81V (relè di frequenza a sblocco voltmetrico) 24

Soglie permissive (47,5 51,5) Hz e telescatto per la GD 25 P C P G RICH. OK 0 MW V0> Vi> 50,3 Hz SPI DDI Hz 50 49 51 47 53 CP UT.1 P C = 2 MW Vd < 49,7 Hz P GD = 2 MW P C P G RICH. OK 0 MW 51,5 Hz SPI DDI Hz 50 49 51 47 53 UT.1 P C = 2 MW 47,5 Hz P GD = 2 MW Il sistema di comunicazione garantisce la gestione e l affidabilità nel distacco o nel mantenimento in linea della GD: migliora le prestazioni dell intero sistema (non come nei recenti blackout )

Regolazione di tensione: limiti violati quando la GD supera il carico 26 Sulle reti attuali si sono già verificate condizioni di sovratensione: uno o più impianti di GD portano la tensione a valori eccessivi nel punto di connessione (sono distaccati dalla rete per effetto del SPI) il fenomeno accade quando la GD supera il carico (inversione di flusso)

Immettere potenza reattiva per ridurre la tensione 27 R L X L I inv V = R L I inv cosϕ X L I inv sinϕ V rete V inv P, Q V X I inv V X φ=0 V inv φ V inv V R ϕ I inv V R V rete Cosϕ = 1 (solo P) V rete Cosϕ = 0,90 (P e Q)

1. Servizi di rete: partecipazione della GD al controllo della tensione 28 Erogazione automatica di potenza reattiva secondo una curva caratteristica cos φ =f(p) L assorbimento ed erogazione della potenza reattiva, in questi casi, è finalizzato alla limitazione delle sovratensioni/sottotensioni causate dal generatore stesso a seguito della immissione di potenza attiva Erogazione/assorbimento automatico di potenza reattiva secondo una curva caratteristica Q = f(v) La GD deve consentire anche l erogazione/assorbimento di potenza reattiva secondo funzioni di regolazione in logica locale basate sul valore della tensione di rete letta ai morsetti di uscita secondo curve caratteristiche Q = f(v) Regolazione centralizzata Sarà inviato un segnale di livello di Q da erogare da parte della GD nei limiti della proprie capability.

2. Servizi di rete: regolazione della potenza attiva 29 Limitazione di P per valori di tensione prossimi al 110 % di Un Al fine di evitare il distacco del generatore dalla rete per valori di tensione prossimi al 110%, deve essere possibile prevedere la limitazione automatica della potenza attiva immessa in funzione della tensione Limitazione di P per transitori di sovra-frequenza originatisi sulla rete È richiesto che la GD attui una opportuna regolazione locale in diminuzione della potenza attiva in modo da contribuire al ristabilimento della frequenza nominale

2. Servizi di rete: regolazione della potenza attiva 30 Aumento di P per transitori di sottofrequenza originatisi sulla rete (prescrizione allo studio) Al fine di contribuire al ristabilimento della frequenza nominale in presenza di transitori di sottofrequenza sulla rete, ai i gruppi di generazione potrebbe essere richiesta una regolazione locale in aumento della potenza attiva Limitazione di P su comando esterno proveniente dal Distributore Sarà inviato un opportuno segnale di livello di potenza attiva da limitare da parte dell unità GD.

3. Servizi di rete: 31 sostegno alla tensione durante un ctocto (allo studio) Al fine di sostenere la tensione durante un cortocircuito in rete, alle unità di produzione potrebbe essere richiesto di immettere corrente reattiva induttiva durante il buco di tensione provocato dal cortocircuito Gli impianti di generazione non solo dovranno rimanere connessi alla rete in caso di cortocircuiti ma dovranno anche: sostenere la tensione erogando corrente reattiva induttiva; a guasto rimosso, non assorbire dalla rete potenza reattiva superiore a quella prelevata prima del guasto. Il servizio è richiesto in relazione a tutti i guasti che, per posizione o per tipo, sono in grado di provocare un abbassamento della tensione di sequenza diretta sulla rete MT ovvero: cortocircuiti sulla reti AAT ed AT di tipo trifase, bifase netto, bifase con terra e monofase; cortocircuiti sulla rete MT di tipo trifase, bifase netto e bifase con terra. Nessuna iniezione di corrente reattiva deve essere prevista in caso di guasto monofase a terra sulla rete MT.

4. Servizi di rete: partecipazione ai piani di difesa 32 La prescrizione si applica ai generatori eolici e statici di potenza maggiore o uguale a 100 kw. Tali generatori, su richiesta del DSO, devono consentire il supporto di servizi di teledistacco con riduzione parziale o totale della produzione per mezzo di telesegnali inviati da un centro remoto. Nella prospettiva delle smart grid le modalità di invio del segnale saranno effettuate tramite un sistema di comunicazione always on. Nel periodo transitorio, la partecipazione ai piani di difesa avviene attraverso un sistema GSM/GPRS. Il servizio mira a risolvere sia criticità di rete insorte nel livello di tensione MT, individuate e governate dal DSO, sia criticità riferibili alle reti di livello superiore (AT ed AAT) gestite dal TSO. Le modalità di teledistacco possono essere di tipo: pianificato (modalità lenta) situazioni di sovratensione; congestioni sulla rete primaria; insufficiente capacità regolante del SEN; manovra del DSO con intervento immediato (modalità rapida) eventi di rete a dinamica rapida.

4. Servizi di rete: partecipazione ai piani di difesa 33

5. Servizi di rete: insensibilità agli abbassamenti di tensione 34 Per evitare che si verifichi l indebita separazione dalla rete in occasione di buchi di tensione conseguenti a guasti, l impianto di produzione deve soddisfare opportuni requisiti funzionali, che in letteratura internazionale sono indicati con l acronimo FRT (Fault Ride Through). Tensione (% Vn) 1,3 1,25 1,2 1,15 1,1 1,0 0,9 0,85 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 Zona di distacco non ammesso Zona di distacco ammesso Caratteristica OVRT Caratteristica OVRT Caratteristica LVRT Caratteristica LVRT Zona di distacco ammesso Zona di distacco ammesso 1,15 0,3 0,2 0,1 100 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 2100 0,85 Impianti statici 2200 2300 Tempo (ms)

Esercizio in presenza di FER: dati necessari ai fini del controllo del SEN 35 Per il controllo del SEN sia in fase predittiva che in tempo reale, servono per ogni CP, sia dati previsionali sia telemisure in tempo reale della potenza attiva e reattiva, differenziate per aggregato: carico; generazione differenziata per fonte; totale di CP. Capitolo 6 Allegato A.70 (implementazione in corso) Sono esigenze già riportate dal 2009 nei RdE relative alle CP di raccolta (servono per il controllo delle FER); sono inoltre coerenti con la regolamentazione ENTSO-E attualmente in fase d inchiesta. Sono in linea con le prospettive in materia di dispacciamento (DCO 35/2012) che pone vincoli di sbilanciamento anche alla GD.

Qualche spunto di riflessione: prospettive per le reti di distribuzione 36 Le reti di distribuzione mutano profondamente, verso le smart grid: i progetti pilota servono per indirizzare lo sviluppo estensivo La velocità di evoluzione dei sistemi elettrici in questo periodo storico è decisamente elevata («unprecedented») ENTSO-E, codice europeo per i generatori (RfG) avvento dei veicoli elettrici (ormai sul mercato ) regole di gestione delle reti e di connessione (Del. 84; allegato A.70; CEI 0-21 da luglio; futura CEI 0-16 a fine anno): sperimentazione di sistemi di accumulo (Del. 199/11) nuove prospettive per il dispacciamento delle FER dimensione internazionale dimension e nazionale La capacità di reazione mostrata dal sistema Italia rispetto alla tempesta in atto ha condotto a una situazione di assoluta avanguardia Verso un nuovo ruolo delle imprese di distribuzione nella gestione delle reti con massiccia presenza di GD

37 GRAZIE PER L ATTENZIONE! (comments are welcome) maurizio.delfanti@polimi.it http://www.energia.polimi.it