I PROGETTISTi Ing. Rocco TARANTINI Arch. Giorgio RIZZO Ing. Luigi Del Grosso



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RELAZIONE TECNICA PER IL RIFACIMENTO IN OPERE DI RIFACIMENTO E MANUTENZIONE STRAORDINARIA DA REALIZZARE ALL IMPIANTO ELETTRICO DEL FABBRICATO AUTORIMESSA SITO IN LECCE DI VIA TRINCHESE AL PIANO INTERRATO. I PROGETTISTi Ing. Rocco TARANTINI Arch. Giorgio RIZZO Ing. Luigi Del Grosso Pag. 1 di 13

INDICE: OGGETTO DELLA RELAZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI ED ORIGINE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI CARATTERISTICHE E MODALITÀ DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI CANALIZZAZIONI PER LA DISTRIBUZIONE PRINCIPALE DELL IMPIANTO DIMENSIONI DELLE CANALIZZAZIONI E DELLE CASSETTE CARATTERISTICHE DEI CONDUTTORI CARATTERISTICHE DEI QUADRI ELETTRICI CARATTERISTICHE DEI MATERIALI DELLA SERIE CIVILE IMPIANTO DI MESSA A TERRA E DI PROTEZIONE OSSERVAZIONI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTI OGGETTO DELLA RELAZIONE La relazione ha per oggetto la realizzazione degli impianti elettrici nel fabbricato uffici appresso indicato: Proprietà: IACP Ubicazione: Via Trinchese Comune di: LECCE Provincia di: Lecce Gli impianti oggetto della relazione sono i seguenti: Origine degli impianti. Impianto elettrico. Illuminazione di sicurezza. Impianto pompa antincendio. Impianto di messa a terra. Quadri elettrici. Le caratteristiche degli impianti e le modalità di installazione degli stessi sono definite nel seguito della relazione; eventuali varianti dovranno essere espressamente approvate dal committente o dalla Direzione Lavori (D.L.) Pag. 2 di 13

CARATTERISTICHE PRINCIPALI ED ORIGINE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Le caratteristiche principali dell'impianto elettrico saranno le seguenti: Potenza installata : kw 200 (3F+N) Potenza consigliata : kw 200 (3F+N) Tensione di alimentazione: V 400/230 (3F+N) e (1F+N) Corrente di corto circuito: secondo caratteristiche della rete di distribuzione urbana Sistema di distribuzione: T T (terra-terra) Caduta di tensione massima: 3% Densità massima di corrente: 80% di quella definita nei conduttori dalle tabelle UNEL Coefficiente di contemporaneità: secondo Norme CEI Eventuali restrizioni o maggiorazioni dimensionali rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, presenti nella relazione, sono stati inseriti per consentire eventuali limitati incrementi futuri degli impianti. L'origine degli impianti sarà la seguente: Origine degli impianti. Gli impianti elettrici avranno origine dal contatore ENEL posto nel vano scala del fabbricato al piano Terreno (vedi progetto). Al contatore ENEL faranno capo i quadri generali dei singoli settori come riportato nel progetto. STRALCIO IMPIANTO ELETTRICO AUTORIMESSA Impianto elettrico Autorimessa. L impianto elettrico dei locali AUTORIMESSA, siti rispettivamente al piano 1 interrato del fabbricato verrà eseguito con canale a vista e derivazioni in tubazione in PVC montato a vista IP40. L impianto avrà origine dal quadro di smistamento QES sito al piano terreno nei pressi del contatore ENEL, posto nel vano scala, come da tavole grafiche allegate e alimenterà tutti i vari sottoquadri che a loro volta alimenteranno le varie utenze (vedi progetto). Pag. 3 di 13

Tutte le utenze saranno protette sovraccarico, corto circuito e guasto verso terra (vedi schema quadri). Nel fabbricato saranno montati pulsanti a vetro frangibile per l interruzione dell energia elettrica in caso d incendio. L interruzione dell energia elettrica verrà realizzata con le bobine di sgancio montate negli interruttori generali posti nei quadri esterni (vedi progetto). I conduttori utilizzati saranno del tipo FG7(O)R e NO7V-K (non propagante l incendio) con sezione come riportata in progetto, in ogni caso a 1,5 mmq. Illuminazione di sicurezza. L impianto dell illuminazione di sicurezza verrà eseguito con tubazione a vista e avrà origine dal quadro generale. Per far accendere le luci d emergenza è necessario che si interrompa l alimentazione elettrica delle plafoniere autoalimentate (autonomia a 1 ora); tale condizione può avvenire o per mancanza d energia elettrica da parte dell ENEL o per intervento degli interruttori di settore (vedi progetto allegato). Le plafoniere di sicurezza dovranno garantire un illuminazione media a 7 Lux lungo le vie di esodo e a 2 Lux in generale. I conduttori utilizzati saranno del tipo NO7V-K (non propagante l incendio) con sezione come riportata in progetto, in ogni caso a 1,5 mmq. Impianto pompa antincendio. L impianto d alimentazione della pompa antincendio verrà eseguito con cavidotto a vista posto all interno dei locali Autorimessa (vedi progetto) ed avrà origine dal quadro di smistamento su linea privilegiata (l unica linea non interrotta dai pulsanti a vetro frangibile). I conduttori utilizzati saranno del tipo (non propagante l incendio) con sezione come riportata in progetto, in ogni caso a 1,5 mmq. Impianto di messa a terra. L impianto di terra verrà realizzato al piano interrato del fabbricato (nei locali attualmente adibiti ad AUTORIMESSA con corda di rame nuda da 50 mmq posta nello scavo di posa dei cavidotti con aggiunta di: dispersori del tipo a croce (50x50x5mm h=1,5m), collegamento ai ferri d armatura dei plinti di fondazione, collegamento alla rete elettro-saldata posta sotto il pavimento industriale. L impianto farà capo al nodo equipotenziale del fabbricato (vedi progetto). I conduttori utilizzati saranno del tipo NO7V-K (non propagante l incendio) di colore Pag. 4 di 13

giallo/verde con sezione uguale al conduttore di fase del circuito sino a 16 mmq e ½ per le sezioni superiori. Quadri elettrici. I quadri elettrici saranno realizzati in metallo o in PVC (secondo la destinazione d uso). Il grado di protezione dei quadri sarà compreso IP20 e IP55, tale valore sarà determinato dalla posizione degli stessi. I quadri elettrici dovranno essere conformi alle norme CEI 17-13 CEI 17-43 e CEI 23-51. Il posizionamento dei quadri è quello riportato in progetto. Al termine dei lavori, l impresa esecutrice rilascerà apposite certificazioni di conformità a tali norme CEI, specifiche per i quadri con calcolo termico degli stessi in osservanza alle CEI 17-43. CARATTERISTICHE E MODALITÀ DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI L impianto elettrico in progetto sarà realizzato nel seguente modo: 1 Saranno realizzati i nuovi quadri, le nuove canalizzazioni e la distribuzione principale; 2 Sarà realizzato nuovo impianto di protezione (di terra al piano interrato); 3 Saranno installate le nuove plafoniere di illuminazione generale, di emergenza e di segnalazione di emergenza; 4 Saranno attivati i seguenti circuiti: - Illuminazione - Illuminazione di emergenza - Segnalazione di emergenza - Linee assoluta continuità (alimentazione quadretti postazioni lavoro) - Saranno cablati gli impianti di illuminazione dei vari locali (1 locale alla volta) con preavviso; 5 Saranno eliminate le attuali plafoniere di illuminazione e di emergenza; 6 Saranno disattivate e smontate tutte le prese F.M. dei vari locali con risistemazione come da progetto di quelle nuove; 7 Saranno attivate le nuove prese F.M. Pag. 5 di 13

CANALIZZAZIONI PER LA DISTRIBUZIONE PRINCIPALE Le linee che dal quadro generale si distribuiscono verso le varie utilizzazioni dovranno essere posate, a seconda delle esigenze tecnico/architettoniche, in tubazioni di PVC del tipo: rigido se poste a vista; flessibile della serie pesante, completo di filo guida, se poste sotto pavimento; flessibile della serie leggera se poste a parete. Le canalizzazioni dovranno essere complete di cassette di derivazione realizzate in materiale plastico e posate a vista o incassate, il tutto con grado di protezione IP20. Per la realizzazione dell'impianto dovranno essere utilizzate solo tubazioni a IMQ. DIMENSIONI DELLE CANALIZZAZIONI Le tubazioni per il contenimento delle linee di distribuzione principale dovranno essere una per ogni linea in partenza dal quadro generale ed avere un diametro esterno minimo di: φ 25 mm. se in tubo flessibile; φ 20 mm. se in tubo rigido. Per il contenimento delle linee derivate (luce, prese ecc.): φ 16 mm. se in tubo flessibile; φ 16 mm. se in tubo rigido. In ogni caso il diametro delle tubazioni dovrà essere dimensionato in modo da garantire un agevole sfilaggio e reinfilaggio dei conduttori. Il diametro del tubo dovrà essere il 30% in più di quello che circoscrive i conduttori presenti. Per la rapida identificazione delle linee elettriche e dei servizi, anche in caso di interventi successivi, le tubazioni sotto traccia (tipo flessibile) dovranno essere del tipo colorato come riportato in progetto. Pag. 6 di 13

DIMENSIONI DELLE CASSETTE DI DERIVAZIONE Per rendere agevole ed ispezionabile il percorso dei cavi dovranno essere installate adeguate cassette di distribuzione e/o di derivazione delle seguenti dimensioni minime: cassette incassate: 118x96x70 mm per i servizi generali; 152x98x70 mm per le montanti e le linee dorsali; 118x96x70 mm per gli impianti di derivazione (luce e prese ecc.); cassette da parete: 100x100x50 mm per i servizi generali; 150x110x70 mm per le montanti e le linee dorsali ; 100x100x50 mm per gli impianti di derivazione (luce e prese ecc.); CARATTERISTICHE DEI CONDUTTORI Per la realizzazione dei collegamenti dovranno essere impiegati esclusivamente: cavi in rame con guaina tipo N1VV-K, per le linee poste all esterno del fabbricato; cavi in rame senza guaina tipo NO7 V-K per tutti gli impianti. I cavi andranno dimensionati in funzione delle condizioni di posa e di impiego più gravose, in ogni caso non dovranno essere di sezione inferiore a: Colonna montante dall ENEL al QG 185 mmq Linea dorsali 2,5-4,0-6,0-10 - 16-25 35 - ecc mmq Come derivante dagli schemi unifilari di progetto Derivazione ai circuiti illuminazione 1,5 mmq Derivazione ai circuiti prese 16A 2,5 mmq Derivazione ai circuiti prese 10A 2,5 mmq Circuiti di segnalazione e comando 1,5 mmq Per rendere agevole l identificazione dei conduttori, si dovranno rispettare le seguenti colorazioni: marrone, nero, grigio conduttori di fase per circuiti di potenza; blu conduttore neutro per circuiti di potenza; Pag. 7 di 13

giallo/verde conduttore di protezione; marrone, nero, grigio conduttore di potenza per circuiti di comando (accensione lampade ecc.); gli altri colori conduttore per circuiti di comando e segnalazione e in Bassa tensione (24 Volts). CARATTERISTICHE DEI QUADRI ELETTRICI La struttura dei quadri elettrici dovrà essere di tipo modulare componibile, con materiale termoplastico autoestinguente, o in carpenteria metallica adeguatamente trattata e verniciata a polveri epossidiche di colore standard. La struttura sarà inoltre completa di: guide per il fissaggio delle apparecchiature; pannelli isolati posti in corrispondenza delle apparecchiature; porta frontale incernierata con frontale trasparente e dispositivo di chiusura a chiave; targhette pantografate indicanti il servizio di ogni apparecchiatura. Per i collegamenti tra le apparecchiature dovranno essere impiegati conduttori in rame flessibile, isolati in materiale termoplastico, di tipo N07 V-K di sezione adeguata ai carichi e comunque non inferiore a: 2,5 mmq. per i collegamenti di potenza; 1,5 mmq. per i collegamenti ausiliari. Le connessioni esterne al quadro dovranno far capo ad adeguate morsettiere numerate. Ad ogni quadro elettrico dovrà essere allegato il proprio schema elettrico di potenza ed ausiliario con tutti i riferimenti riportati e le caratteristiche delle apparecchiature nonché la numerazione delle morsettiere e quanto altro richiesto dalla norma CEI 23-51. Su ogni quadro elettrico sarà apposta apposita targhetta con le indicazioni di Legge come Nome del costruttore, matricola, data di esecuzione ecc. Tutti i quadri elettrici realizzato saranno certificati dal costruttore sia per le CEI 17-13 sia per le CEI 17-43 Pag. 8 di 13

CARATTERISTICHE DEI MATERIALI DELLA SERIE CIVILE Il materiale della serie civile (interruttori, deviatori, pulsanti, prese, ecc.) da impiegare nel fabbricato saranno in materiale termoplastico autoestinguente, del tipo componibile montate su telaio in PVC. Il tipo ed il colore delle placche sarà scelto del committente o dalla D.L. Il grado di protezione del contenitore dovrà garantire quello previsto per il luogo di installazione e, dove richiesto, dovrà essere dotato di portellina con membrana elastica trasparente che consenta l'azionamento dei comandi anche a porta chiusa; entro tali contenitori sarà prevista l'installazione di comandi e prese della stessa serie. Il sistema delle apparecchiature dovrà essere composto da apparecchi modulari componibili da installarsi entro cassette unificate rettangolari. Ogni apparecchio impiegato dovrà essere conforme alle norme CEI corrispondenti e dovrà essere a IMQ. Scatole. Le scatole portafrutto dovranno essere realizzate in materiale termoplastico e dovranno essere attrezzate sia per il fissaggio del supporto portapparecchi che delle placche. Supporti. I supporti portapparecchi dovranno essere realizzati in materiale termoplastico, dovranno essere costruiti per consentire un semplice inserimento sia dei frutti che delle placche e dovranno essere di tipo preforato per il numero massimo di apparecchi installabili sul supporto stesso. Placche. Le placche di copertura dovranno essere, a seconda degli accordi con la D.L. e della serie impiegata, in materiale plastico antiurto IP20. Apparecchiature di comando. Le apparecchiature di comando dovranno essere perfettamente componibili con il sistema cassetta/supporto-placca. Le caratteristiche principali delle apparecchiature dovranno essere: portata 10A o 16A secondo la serie impiegata; elevato numero di manovre effettuabili (50.000 cambiamenti di posizione); Pag. 9 di 13

morsetti del tipo a bussola o a piastrina adatti a ricevere due conduttori; tensione di isolamento fra le parti attive maggiore di 3000V; tensione di isolamento fra le parti attive e le parti accessibili maggiore di 4000V; comando a basculla particolarmente silenzioso; contatti in argento massiccio; meccanismo del contatto mobile studiato per evitare gli incollaggi dei contatti sia con carichi induttivi che capacitivi. Prese. Le prese dovranno essere perfettamente componibili con il sistema. Dovranno essere dotate di alveoli schermati in modo che sia sempre assicurata l'impossibilità del contatto accidentale, delle parti attive sotto tensione. Le caratteristiche principali dovranno essere: alveoli di contatto particolarmente elastici in modo che sia sempre assicurata una notevole e costante pressione di contatto agli spinotti della spina; morsetti del tipo a bussola adatto a ricevere due conduttori; tensione di isolamento fra le parti attive maggiore di 3000V; tensione di isolamento fra le parti attive e le parti accessibili maggiore di 4000V. Configurazioni possibili: 2 P+T corrente nominale 10A- 250V con contatto di terra centrale; 2 P+T corrente nominale 16A 250V con contatto di terra centrale; 2 P+T corrente nominale 10-16A 250V con contatto di terra centrale; 2 P+T corrente nominale 10-16A 250V con contatto di terra laterale per spina tipo Schuko e centrale spina lineare (universale) QUOTE DI INSTALLAZIONE DELLE APPARECCHIATURE Le altezze di installazione (da pavimento finito) delle varie apparecchiature, riferite al filo inferiore del complesso, dovranno essere: quadri elettrici 150 cm suoneria 200 cm Pag. 10 di 13

lampada a parete cassette di derivazione prese di corrente, telefono apparecchiature di comando: interruttore, deviatore, ecc. prese e comandi luce per: specchi, servizi, ecc. pressacavo per scaldacqua 180 cm 30 cm 30 cm 110 cm 120 cm 180 cm IMPIANTO GENERALE DI MESSA A TERRA E DI PROTEZIONE L'impianto di terra, dovrà essere realizzato con corda di rame nuda da 50, 35 e 25 mmq integrata con dispersori a croce da m 1 e con collegamenti alla struttura metallica dei pilastri siti al livello del piano interrato (almeno 4 collegamenti eseguiti nel seguente modo: Scorticamento del calcestruzzo fino ai ferri di armatura Saldatura di barre metalliche delle dimensioni di mm 50 x 5 lunghezza mm 150 Risanamento del calcestruzzo preventivamente scorticato mediante miscela di SIKA Grout o EMACO S88 miscelato con sabbia e ghiaia minuta. Collegamento a tali barrente di corda di rame rivestito giallo-verde della sezione minima di mmq 35 al nodo equipotenziale di terra. l impianto di terra dovrà essere conforme alle normative vigenti e con particolare riferimento alle norme CEI 64-8. Il valore della resistenza globale di terra dovrà essere tale da soddisfare la seguente relazione: R a 50/I a dove: R a I a è la resistenza globale di terra nelle normali condizioni di funzionamento è la sommatoria delle correnti I Δd di tutti i differenziali collegati allo stesso impianto di terra Sezioni minime dei conduttori da utilizzare per l impianto di messa a terra: CT (conduttore di terra) in rame isolato da 16 mmq se meccanicamente protetto, in rame isolato da 25 mmq se meccanicamente non protetto, in rame nudo da 35 mmq se a contatto del terreno. Pag. 11 di 13

PE (conduttore di protezione) sezione uguale al conduttore di fase sino a 16 mmq, la metà del conduttore di fase per sezioni superiori. EQP (conduttore equipotenziale principale) metà della sezione del conduttore PE ma con un minimo di 6 mmq e un massimo di 25 mmq. EQS (conduttore equipotenziale supplementare) in rame isolato da 2,5 mmq se meccanicamente protetto, in rame isolato da 4 mmq se meccanicamente non protetto. EQS1 (interconnessione massa-massa ) sezione non inferiore a quella del conduttore PE di sezione minore, in ogni caso non inferiore a 2,5 mmq se meccanicamente protetto e 4 mmq se meccanicamente non protetto. EQS2 (interconnessione massa-massa estranea ) sezione non inferiore alla metà del corrispondente conduttore PE, in ogni caso non inferiore a 2,5 mmq se meccanicamente protetto e 4 mmq se meccanicamente non protetto. OSSERVAZIONI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE E DEI REGOLAMENTI Gli impianti oggetto della relazione dovranno essere conformi in tutto alle prescrizioni di legge e ai regolamenti in vigore, o che siano emanate durante la realizzazione dei lavori. In particolare gli impianti dovranno soddisfare le seguenti leggi, normative, prescrizioni, e raccomandazioni: DPR 547 del 27/04/1955 e successivi aggiornamenti. Legge n.186 del 1/03/1968. DLGS 626/94 DEL 19/11/94. CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). I.S.P.E.S.L. (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro). ASL (Azienda Sanitaria Locale). IMQ (Istituto del Marchio Italiano di Qualità). U.N.I. (Unificazione Italiana). CE (Dichiarazione di conformità del Costruttore) Prescrizioni e raccomandazioni della Società fornitrice dell'energia Elettrica. Pag. 12 di 13

Leggi, Decreti, Circolari, prescrizioni e raccomandazioni relative alla prevenzione incendi ed alle disposizioni dei Vigili del Fuoco a livello nazionale e locale. Ogni altra legge o normativa emanata a livello locale. Lecce 27/02/2011 I PROGETTISTi Ing. Rocco TARANTINI Arch. Giorgio RIZZO Ing. Luigi Del Grosso Pag. 13 di 13