Centro del riutilizzo a Piacenza: definizione di linee di indirizzo generali



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Transcript:

24 giugno 2015 Comitato Territoriale Iren di Piacenza Centro del riutilizzo a Piacenza: definizione di linee di indirizzo generali Ing. Simone Nessi (DICA Politecnico di Milano) Ing. Alberto Sogni (LEAP)

OBIETTTIVO 1. Individuazione categorie merceologiche di maggiore interesse potenziale per il centro (dal punto di vista tecnico) 2

ATTIVITA 1. Analisi preliminare dei flussi di rifiuti conferiti ai centri di raccolta piacentini (città e provincia) 2. Analisi flussi di beni avviati a riuso dalle principali esperienze in atto a livello nazionale 3. Selezione di un insieme di categorie merceologiche trattabili dal centro e formulazione delle relative ipotesi attuative 3

ANALISI DEI FLUSSI: CENTRI DI RACCOLTA CITTADINI FLUSSI PIU RILEVANTI e BENI POTENZIALMENTE RIUTILIZZABILI (% massa media complessivam. conferita 2014-2013) Arredi e complementi, calzature, attrezzature sportive e per neonati, giocattoli ecc. Mobili e simili VEGETALI 2,5% LEGNO 21% INGOMBRANTI 21% BATTERIE E PILE 0,2% MEDICINALI 0,03% (*) 3 centri di raccolta OLII 0,3% RAEE (R1 R5) 9,5% () CARTA E CARTONE 9,5% PLASTICA 1% METALLI 6,5% VETRO 4,5% INERTI 22% CONTENITORI DA BONIFICARE 1% PNEUMATICI 1% FILTRI OLIO 0,02% TONER 0,003% R1 (frigoriferi): 1,9% R2 (grossi bianchi): 3,4% R3 (TV e monitor): 2,2% R4 (piccoli elettrodom.): 1,9% R5 (neon): 0,1% Pubblicazioni cartacee (libri, riviste ecc.) Stoviglie, vasellame, suppellettili ecc. PC e componenti, periferiche, apparecchi audio/video, piccoli e grandi elettro domestici ecc. N.B.: sono esclusi i tessili (indumenti ecc.), che seguono percorsi di raccolta differenti (cassonetti stradali) Fonte dati: IREN 4

ANALISI DEI FLUSSI: CENTRI DI RACCOLTA PROVINCIALI PIACENZA PROVINCIA (*) (*) 13 centri di raccolta CARTA E CARTONE 3,5% INGOMBRANTI 23,5% Prevalenza di rifiuti vegetali (non avviabili a riutilizzo) VEGETALI 37,5% PLASTICA 1% METALLI 3,5% Fonte dati: IREN VETRO 3,5% INERTI 9,5% LEGNO 12,5% CONTENITORI DA BONIFICARE 0,3% PNEUMATICI 0,4% FILTRI OLIO TONER 0,02% 0,001% RAEE (R1 R5) 4,0% OLII 0,5% MEDICINALI 0,1% BATTERIE E PILE 0,2% R1 (frigoriferi): 0,7% R2 (grossi bianchi): 1,1% R3 (TV e monitor): 1,1% R4 (piccoli elettrodom.): 0,9% R5 (neon): 0,05% FLUSSI PIU RILEVANTI e BENI POTENZIALMENTE RIUTILIZZABILI (% massa media complessivamente conferita a tutti i c.d.r negli anni 2014-2013) flussi rilevanti con beni potenzialmente riutilizzabili: ingombranti, legno e inerti (stesse merceologie individuate per c.d.r. cittadini) RAEE poco significativi rispetto a c.d.r. cittadini (4%) 5

ESPERIENZA SIGNIFICATIVA: Coop. Insieme (VI) FLUSSI DI BENI AVVIATI A RIUSO NEL 2012: STIMA RIPARTIZIONE % MASSA COMPLESSIVA (nota) Fonte dati: Occhio del Riciclone (Progetto PRISCA) INTERCETTAZIONE: centri di raccolta comunali; ritiro ingombranti a domicilio; donazioni; sgomberi civili; raccolta indumenti usati da campane stradali 6

CATEGORIE DI BENI POTENZIALM. RIUTILIZZABILI 1. Mobili ELENCO DETTAGLIATO /1 2. Arredi (sedie, divani, poltrone ecc.) ed elementi di arredo (letti, materassi e reti, specchi, lampadari ecc.) 3. Abiti, accessori di abbigliamento (borse, scarpe ecc.) e biancheria/tessuti per la casa (lenzuola, salviette, tovaglie, tende ecc.) 4. AEE di piccole-medie dimensioni: PC e componenti, periferiche, macchine fotografiche, piccoli elettrodomestici (ferri da stiro, asciugacapelli, forni a microonde, apparecchi per cuocere, ventilatori, apparecchi elettrici di riscaldamento, aspirapolvere, tostapane, macchine da cucire, frullatori, macinacaffè, friggitrici), apparecchi radio e audiovisivi, attrezzi elettrici, consolle per videogiochi, telefoni ecc. 5. AEE di grandi dimensioni: grandi elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni, piani cottura ecc.) 6. Articoli e accessori per neonati (passeggini, carrozzine, culle, fasciatoii ecc.) 7

CATEGORIE DI BENI POTENZIALM. RIUTILIZZABILI ELENCO DETTAGLIATO /2 7. Pubblicazioni (cartacee e non) (libri, riviste, fumetti, CD, DVD, dischi, audiocassette, VHS ecc.) 8. Utensili/attrezzi non elettrici e articoli per lavori domestici, giardinaggio e bricolage (martelli, pinze, vanghe, rastrelli ecc.) 9. Oggetti per lo svago (giocattoli non elettronici, giochi da tavolo ecc.) 10.Attrezzature sportive (biciclette, sci, racchette ecc.) 11.Stoviglie (piatti, posate, pentole, bottiglie ecc.) e suppellettili da cucina 12.Oggettistica e suppellettili per la casa (vasi, soprammobili ecc.) 8

MERCEOLOGIE E POSSIBILI CONNOTAZIONI DEL CENTRO 1. Avvio al riutilizzo diretto dei beni intercettati, senza effettuare alcuna operazione aggiuntiva oltre a stoccaggio/minimi interventi di pulizia 2. Attività/laboratori di riparazione/restauro/ cannibalizzazione e riassemblaggio di specifiche categorie di beni/rifiuti? intercettati (tra quelle più significative dal punto di vista quantitativo ed economico) Eventuale sinergia/ inglobamento con esperienze di avvio al riuso già attive a PC (Caritas, Des Tacum ecc.) Possibilità di attivazione progressiva ex-post (che permetta valutazione di entità e stagionalità dei flussi effettivi) 9

IPOTESI ATTUATIVE /1 Considerati: Risultati analisi flussi (c.d.r e esperienze significative di riuso) e fonti di approvvigionamento Merceologie trattate e servizi offerti da esperienze di avvio al riuso attive a PC: Caritas (indumenti, mobili) Des Tacum (servizio sgomberi) Intrecci (mobili/oggettistica) ecc. Maggiori oneri autorizzativi/gestionali nel caso di trattamento ( preparazione al riutilizzo ) di flussi di beni che hanno già acquisito lo status di rifiuto (autorizzazione come struttura di trattamento rifiuti, registri carico-scarico, formulari rifiuti ecc.) Complessità gestione aspetti relativi a certificati di garanzia e conformità per AEE (+ scarsa sensibilità acquisto AEE usate e presenza generalmente diffusa di competitor quali centri di riparazione/ rigenerazione PC-) Spazio a disposizione: 600-700 m 2 (~1200-1400 m 2 se 2 piani) 10

IPOTESI ATTUATIVE (fase di avvio) /2 Centro che effettui: Avvio al riutilizzo di beni (con possibilità di estensione futura anche ai rifiuti intercettati c/o i c.d.r., così da incrementare i flussi in ingresso) Prevalentemente avvio al riutilizzo diretto delle categorie di beni individuate (v. elenco precedente) tolte eventualmente le AEE (Minime) operazioni di riparazione/rigenerazione di 1/2 categorie specifiche di beni, quali mobili e indumenti, considerando possibili sinergie con laboratori artigianali già attivi in altre esperienze (Caritas ecc.) Preveda alcuni servizi aggiuntivi quali il servizio sgomberi (o semplicemente ritiro ingombranti a domicilio), coinvolgendo auspicabilmente operatori già attivi a PC (es. Des Tacum) -in modo da non limitare i canali di approvvigionamento alle sole donazioni da parte dei cittadini- 11