Chi ha una mano per combattere, anche solo con la penna e l arte dello scrivere, ha anche un cuore grande, capace di affrontare il sacrificio per lasciarci. Enzo Baldoni non è solo. Ognuno di noi è Unico e rimane nel ricordo delle persone per quello che è, per quello che rappresenta e che realizza. Il giornalismo ha una sua storia e, fra sentimenti ed anima, il Valore delle parole trova poesia. Per questo sono lieto di essere qui con voi a consegnare il Premio Enzo Baldoni: premiamo chi contribuisce nel raccontare i conflitti e le tragedie della vita; chi, con il lavoro giornalistico, promuove la riflessione, il dialogo e una migliore comprensione di come accadono gli eventi; chi lavora con impegno, per dare messaggi concreti e raccogliere testimonianze vive e partecipi che aiutino a capire le sfaccettature delle diverse culture, le differenze e le similitudini tra i popoli. Questo Premio giornalistico testimonia come ci sia spazio e libertà di pensiero in Italia, come siano rispettati i diritti della stampa, visto che, - con cerimonie come questa-, non solo si tiene memoria del giornalismo autentico, ma si premia chi, per qualità e serietà di lavoro sul campo, sa offrire ai cittadini messaggi di cronaca che ci aiutano a meglio comprendere, giorno dopo giorno, come cambia il mondo. Molti dei lavori giornalistici pervenutici in fase di selezione sono degli inediti, a testimonianza del fatto che è importante, - con premi come questi -, poter dare rilievo a lavori professionali giornalistici, al fine che questi possano trovare spazio nei media a larga diffusione. Con il Premio Baldoni questi giornalisti riescono a renderci partecipi di realtà ancora poco 1
conosciute e ci consentono di meglio scoprire e di comprendere cosa ci circonda. Le sezioni del Premio aprono finestre di memoria, ogni anno, inerenti a tratti di storia e di cronaca su cui riflettere. In questa edizione la giuria ha saputo dare rilievo a quattro lavori giornalistici di qualità: ringrazio sentitamente la giuria e il Presidente della giuria prof. Severino Salvemini che, - vista la tempistica del nostro insediamento di Giunta dopo le elezioni -, si sono resi disponibili e si sono riuniti anche nel periodo estivo ed in pieno agosto; in tal modo ci hanno aiutato e la cerimonia del Premio Baldoni si è potuta svolgere, come tutti gli anni, nel mese di settembre. I lavori premiati sono di pregio: uno evidenzia il tema delle donne, che mi sta particolarmente a cuore, e della loro tutela; un servizio giornalistico inedito televisivo sottolinea l aspetto della multiculturalità nello sport; un altro, su Internet, è un reportage di attualità che ha per argomento la problematica poco conosciuta ed attuale dello sminamento. Inoltre, per la sezione fotografica, la giuria ha scelto di premiare un servizio fotografico sul terremoto in Abruzzo, che ci commuove con le immagini del dolore di un territorio al quale, come Provincia, siamo al fianco, con progetti di sostegno concreto. Io stesso mi sono recato più volte in Abruzzo per seguire i lavori di ricostruzione e mi sono confrontato con la protezione civile per capire come poter interagire, come ente provinciale, a favore delle popolazioni abruzzesi. Abruzzo, dove la ricostruzione che ha preso avvio immediatamente ha mostrato una partecipazione corale dell intero Paese ed una efficienza organizzativa da parte delle Autorità responsabili, da parte della protezione civile e da parte dei volontari che ha ridato speranza e fiducia per il futuro. 2
Oggi premiamo quattro elaborati giornalistici con la convinzione che occorra avere fiducia nella stampa, nel diritto di cronaca e lottare per il diritto, di noi tutti cittadini e istituzioni, di essere sempre informati correttamente ed in maniera tempestiva su quanto ci circonda. Ci vuole coraggio per parlare con trasparenza, autenticità e per fare reportage con un adeguato controllo delle fonti. Sono lieto di poter dare voce al giornalismo professionale che raccoglie, elabora e trasmette dati e notizie con perizia. Alfred Capus diceva Nel giornalismo c è questo di buono: ciò che è scritto oggi, è dimenticato domani. Ebbene invece noi con questo premio vogliamo dare voce alla storia, alla memoria, alla continuità e visibilità di chi vive il giornalismo come una missione ed una scelta di vita al Servizio delle Persone. Anch io nel mio vissuto personale ho avuto modo di partecipare all impegno e alle difficoltà di chi fa giornalismo in modo serio e professionale. Il mio ricordo va a mia sorella Flavia, grande giornalista di economia e di finanza, scomparsa da oltre 5 anni. La verità si ritrova sempre nella semplicità di un testo ben scritto. Le nuove tecnologie hanno cambiato in un certo senso le modalità di trasmissione delle notizie, rendendo tutto più fruibile in tempo reale, togliendoci a volte, nella loro immediatezza, una nostra capacità di discernimento e di riflessione. Il modo di fare giornalismo si sta evolvendo. Un computer, può essere in grado di fare il lavoro di più uomini, ma tuttavia nessuna macchina può sostituire il lavoro complesso di una Donna o di un Uomo che, con la Loro straordinarietà ed unicità, cercano la verità In futuro, le macchine riusciranno a risolvere altri problemi, ma mai nessuna di esse sarà in grado di sostituirsi alla curiosità intelligente di chi fa giornalismo di qualità. Giornalismo infatti è anche questo: sapersi porre delle domande, voler approfondire, combattere per i valori della verità. Forse dovremmo ricordarci più spesso, di quanto recitano le sacre scritture quando affermano Non vi è nulla di nascosto che non debba essere rivelato, né cosa segreta che non venga alla luce 3
Sono 59 i giornalisti uccisi nel mondo dall inizio del 2009, persone da non dimenticare. Sono migliaia anche i nostri soldati che, nelle missioni di pace, con il loro impegno sul campo insieme alle migliaia di civili italiani che con i nostri militari collaborano, rischiano purtroppo la loro stessa esistenza e tengono alta la bandiera d Italia al fianco delle popolazioni più inermi, in tante parti del mondo. Ai nostri militari ed ai civili impegnati nelle missioni di pace diciamo col cuore e a gran voce il nostro grazie. Ringrazio inoltre voi cittadini qui presenti e tutte le massime Autorità Civili e Militari, Don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana, la famiglia Baldoni, la signora Jeanne Juliao, rappresentante del Consolato Americano. La vostra presenza ci onora, testimonia il rilievo di questa manifestazione. Quest anno, anche alla luce dei più recenti luttuosi avvenimenti di Kabul, abbiamo deciso di istituire e consegnare, in chiusura della cerimonia, un Premio Speciale della Provincia di Milano in ricordo delle missioni di pace dei nostri soldati. Non fa parte del Premio Baldoni, è un premio che nasce dalla sensibilità e solidarietà di un popolo che ricorda le persone che con professionalità, dedizione, impegno si adoprano per la ricerca della pace e della concordia in progetti internazionali condivisi. Da quest anno, anche nei prossimi anni, la Provincia di Milano onorerà con questo Premio Speciale per la Pace coloro che concretamente, quotidianamente hanno operato nei diversi Paesi del mondo, nel nome dell Italia, per la pace. 4
Invito ora sul palco Jeanne Juliao, rappresentante del Consolato americano, che, nel ricordo dell 11 settembre, ci ritrova sempre uniti contro la violenza ed il terrore, nell avere memoria dei momenti difficili che l umanità affronta. 5