Il meraviglioso Libro delle fiabe



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Transcript:

Il meraviglioso Libro delle fiabe Classe II B SCUOLA PRIMARIA G. MAZZINI - VECCHIANO A. S. 2013-2014 Docenti: Veronica Carignani Giovanni Bertocchini Autori: Benedetti G., Biasiato C., Caprili A., Casa A., Cerri L., Coli G., Consani S., Fratini G., Galliano D., Genovesi I., Gulino P., Guzzardi M., Hasanaj E., Longo A., Maiello F., Malfatti C., Mannari G., Marianetti G., Martorana S., Mugnaini M., Orsini R., Papini T., Puccia D., Samuel G. T., Verdecchia N.

IL SOLE E LA PIOGGIA C'era una volta, il sole, di nome Gigetto.Un giorno incontrò le nuvole. Le nuvole piano piano si riempirono d'acqua. Iniziò a piovere sempre più forte e la gente prese gli ombrelli. Il giorno dopo, il sole, cominciò a sparare raggi di fuoco molto forti. Arrivò la pioggia, spense tutto il fuoco e disse al sole: - Non si fa! Per colpa tua tutte le persone sono fuggite e i bambini non possono giocare! Il sole arrabbiato per le parole della pioggia, si nascose dietro ad una nuvola e aspettò la notte per dormire. Intanto la pioggia andò in altri continenti dove era ancora giorno e portò acqua. Il giorno dopo pioveva ancora, ma a differenza di tutte la altre volte, dal cielo non cadeva l'acqua ma bellissimi e colorati giocattoli.

Passò un altro giorno, i bambini trovarono tanti giocattoli e la pioggia tutta contenta andò dal sole e gli disse: - Hai visto cosa ho combinato? Ora tutti bambini sono felici! Il sole disse: - Sei stato bravo a far cadere i giocattoli e a far crescere i fiori, ma io posso fare tutto il resto. Senza di me, non ci sarebbe il giorno, in poche parole, non ci sarebbe la vita! Però,amica pioggia, devo chiederti scusa, a te e a tutti i bambini; stavo per distruggere tutto con i miei raggi infuocati e per questo sono molto triste. La pioggia rispose: -Non preoccuparti sole, ora va tutto bene, ti prego torna a splendere, esci da quella nuvola e fai uscire fuori i bambini, così potranno giocare con i loro nuovi giochi. Così, il sole uscì alto nel cielo e giocò con i bambini tutta la giornata, danzando tra le nuvole e il nuovo arrivato: l'arcobaleno!

IL PRINCIPE, LA PRINCIPESSA E Mr. CATTIVELLO Tanto tempo fa c erano un principe e una principessa; il principe si chiamava Marco e la principessa Elisa. C era solo un dispiacere, quello che un mago malefico, viveva accanto al loro castello. Un giorno il mago malefico, di nome Mr. Cattivello, si travestì da vecchietto e, cammina cammina, arrivò al castello della principessa Elisa e del principe Marco. Appena arrivato, Mr. Cattivello travestito da vecchietto suonò al campanello e invitò il principe e la principessa a bere una tazza di tè. Quando bevvero il tè si misero a ballare il Tip-Tap! E finalmente il mago malefico si impadronì del castello. Dopo un po il principe Marco riuscì a smettere di ballare il Tip- Tap!

Di corsa prese la sua spada e si diresse al castello. Appena Mr. Cattivello lo vide, combatté contro il principe Marco. Finito il combattimento Mr. Cattivello inciampò in uno scalino e il principe ebbe la possibilità di uccidere Mr. Cattivello. Quando fu tornata la quiete, finalmente, la principessa Elisa riuscì a smettere di ballare il Tip-Tap! Corse subito verso il castello e quando arrivò lo trovò ricoperto di fiori. Il principe Marco corse in contro alla principessa Elisa e vissero sempre felici e contenti.

S. Consani, E. Hasanaj, N. Verdecchia

IL CAMALEONTE E IL GOLEM C era una volta un camaleonte di nome Rochi che era verde con dei pallini gialli. Una volta si avventurò dentro una caverna buia e spaventosa. Rochi, più in là vide una porta con dei simboli, che dal nulla si aprì: dentro c era un golem alto 300 metri, grigio e marrone. Rochi si fece coraggio, vide tutti i camaleonti in gabbia, quindi pensò a un piano. Dopo aver pensato si nascose dietro un masso e si arrampicò sulla gamba del golem. Arrivato sulla testa andò nell orecchio, ma per sbaglio andò nella gola, dentro vide un vortice, che girava forte. Il camaleonte si aggrappò su un ramo di cemento e andò al cervello. Mise una bomba e scappò, liberò i camaleonti e il golem scoppiò. Così i camaleonti vissero felici e contenti.

G. Fratini, L. Cerri, M. Mugnaini

LA PRINCIPESSA GENOVEFFA, IL DRAGO SAMUELE E IL RAGNO PAOLO C era una volta un castello dove viveva una principessa di nome Genoveffa. Era una principessa alta, magra e generosa, con un abito rosa chiaro e rosa scuro e la guardia del suo castello, un ragno gigante di nome Paolo. Era un ragno molto grande, molto buono ed impediva al drago Samuele di entrare nel castello. Il drago Samuele aveva delle grandi ali, ed era molto alto e cattivo. Il drago Samuele andò al castello, il ragno Paolo gli tirò una ragnatela e gli appiccicò le ali. Dopo qualche ora il drago riuscì a liberarsi con la sua coda appuntita.

Tornò al regno malefico e disse: Quel ragno è troppo forte per me. Un giorno il drago preparò una pozione magica che addormentò il ragno Paolo. Il drago Samuele rapì la principessa e la portò al regno malefico e la usò come schiava e gli ordinò di andargli a comprare il suo mangime preferito che però èra finito. Il drago era arrabbiato mmentre al castello il ragno Paolo si era svegliato senza trovare la principessa Genoveffa e pensò: - Sarà stato il drago Samuele?- e andò al regno malefico. Il ragno arrivò al regno malefico, vide la principessa e sparò al drago Samuele: gli appiccicò la coda alle ali, riprese la principessa Genoveffa e tornò al castello.

LE TRE STREGHE E L ALBERO Cèrano una volta tre streghe: una era buona, le altre due erano molto cattive. Vivevano in campagna, in una casetta piccola e nera. Un giorno la strega buona andò a raccogliere i funghi e mentre camminava nel bosco fu punta da un ape. Si addormentò profondamente. Le due streghe che non la vedevano tornare a casa, andarono a cercarla. La trovarono addormentata vicino ad un albero. Le due streghe, mentre era addormentata, decisero di rubare i suoi poteri. Iniziarono a fare un sacco di stregonerie, ma, la magia non funzionava.

La strega buona era sdraiata vicino ad un albero; l albero addormentò le due streghe cattive e le trasformò in fiori. Finalmente la stregha buona si svegliò e disse guardando l albero: - non ti avevo mai notato!

D. Puccia, C. Biasiato, I. Genovesi

Fiaba Il protagonista: penna bianca: è alto, magro, gli occhi marroni e i capelli neri. Personaggio: un uomo che si chiama Luca: è alto, magro, gli occhi verdi e i capelli castani. Antagonista: una strega che si chiama Genoveffa:è grossa,alta, gli occhi neri e i capelli grigi. Ambiente: il villaggio degl indiani ha tantissimi alberi con le foglie verdi, l erba alta e tanti fiori colorati. LA STREGA CATTIVA C era una volta un uomo che si chiamava Luca che aveva la passione per la storia degli indiani. Un giorno sentì alla tv che esistevano ancora gli indiani così si mise alla ricerca degli indiani.

Prese l aereo e andò in America. Quando arrivò nel famoso villaggio degli indiani, Luca vide un indiano e ci fece amicizia. L indiano disse: - Ciao! io mi chiamo Penna Bianca!. E Luca rispose : - io invece Luca.- Però l indiano gli disse:- Devi stare attento! Qui vive anche una strega molto cattiva.!- e Luca disse: -Datemi delle armi e la caccerò io. L indiano disse:- D accordo ti darò delle armi:- L indiano consegnò 4 armi: dei sassi,bombe,una Spada e l arco con le frecce. Luca andò alla ricerca della strega e la trovò, tirò fuori la spada e la uccise. Così furono contenti della notizia. Finalmente non dovevano più preoccuparsi della strega cattiva!

LA PRINCIPESSA DI GHIACCIO C era una volta una principessa che viveva in un castello di ghiaccio, che si chiamava Adele: aveva un vestito luccicante, una treccia lunghissima, i capelli biondi e due occhi che brillavano. Adele aveva delle scarpette celesti, con le quali pattinava sul laghetto ghiacciato davanti al castello; insieme a lei viveva un principe che si chiamava Cristian. Cristian aveva una spada luccicante di ghiaccio, un mantello azzurro, gli occhi castani e i capelli neri. Un brutto giorno arrivò un drago insieme a una strega: il drago aveva l acquolina in bocca, la strega aveva una spada verde e potente con cui ferì la principessa. Il cavaliere Cristian disse alla strega: se fai una pozione che cura la ferita alla principessa io ti do la spada della principessa. La strega propose: Facciamo la guerra, se vinco io ammazzerò la principessa, se vinci tu ti faccio pozione e guarisco la ferita alla principessa. Il cavaliere e la principessa accettarono.

Finita la battaglia il cavaliere vinse e allora la strega disse : Hai vinto, ti faccio la pozione che guarisce la ferita alla principessa. La strega, furba, fece la pozione con dentro dei vermi, prese un bicchiere e lo versò. Arrivò il drago e la bevve, non visto da nessuno. Alla fine il giovane cavaliere Cristian, prese la spada della principessa e infilzò il drago; la strega, impaurita, scappò e la principessa fu libera per sempre.

IL REGNO DEI DOLCI C era una volta una principessa di nome Gomma Rosa, che viveva in un castello di pan di zenzero. Un giorno arrivò un drago di nome Victor che sputava fuoco e aveva le ali: distrusse il regno fatto di dolci, ma per fortuna nessuno morì. La principessa quando si affacciò al balcone del castello vide nel bosco, un principe a cavallo. Galoppa galoppa, il principe arrivò al piccolo castello di Gomma Rosa, ma non la vide. Il drago ingaggiò una lotta con il principe e fece una palla di fuoco. Il principe purtroppo fu sconfitto e Gomma Rosa mandò un esercito di soldati. Dopo quei brutti giorni di guerra, il principe, che era ancora vivo, anche se battuto dal drago, si recò di nuovo al castello di Gomma Rosa e le chiese: Ti piacerebbe sposarmi?

Ma certo, rispose Gomma Rosa. Così, dopo pochi giorni, il principe e la principessa si sposarono e vissero felici e contenti!