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Transcript:

SOMMARIO L ORGANO LINGIARDI 1890... 3 SCHEDA DESCRITTIVA DELL ORGANO SCHEMA GIRO DELL ARIA SCHEMA DISPOSIZIONE SOMIERI... SCHEMA DISPOSIZIONE FONICA SOMIERE MAESTRO.. INTERVENTO DI RESTAURO Stato di efficienza e conservazione prima dell intervento.. Lo smontaggio. Le operazioni di restauro. Rimontaggio e accordatura.. 5 6 7 8 9 9 10 11 25 RILIEVO MATERIALE FONICO. 26 SCHEDE IMMAGINI A TEMA IL SOMIERE PRIMA E DOPO IL RESTAURO... LE CANNE PRIMA DEL RESTAURO. LE CANNE DOPO IL RESTAURO... LA MANTICERIA PRIMA E DOPO IL RESTAURO.. IL RESTAURO DELLE LEVE DELL AZIONAMENTO MANUALE... LA TASTIERA PRIMA E DOPO IL RESTAURO LA CONSOLLE PRIMA E DOPO IL RESTAURO.. 13 14 16 19 20 22 24

L ORGANO LINGIARDI 1890 L attuale organo della Chiesa Vescovile dei S.S. Giacomo e Filippo in Pavia è stato costruito dalla Fabbrica Lingiardi nel 1890. Non vi è molta documentazione a riguardo e al momento è stata segnalata solo una carta nell archivio della Parrocchia di S.Primo e Feliciano (non ancora consultabile), della quale la Chiesa dei S.S. Giacomo e Filippo è stata sussidiaria. Nei registri della Curia Vescovile risultano i pagamenti per le prestazioni di organisti ai S.S. Giacomo e Filippo, fino agli anni 50 del secolo scorso, epoca dopo la quale lo strumento probabilmente non è più stato utilizzato. Si ricorda che la Chiesa è stata per molti anni in uso agli ortodossi per le celebrazioni di rito bizantino. Lo strumento è un prezioso esempio dell ultima fase dell operato della Fabbrica Lingiardi giunto in stato originale. Sotto l influsso della Riforma Ceciliana, il Lingiardi crea uno strumento con nuove soluzioni tecnico-timbriche pur mantenendosi fedele alla tradizione: a un Ripieno di impianto tradizionale sono affiancati infatti registri da concerto quali la Viola 8 e la Dulciana 4 ; il Bordone entra nel Ripieno per arrotondarlo e scurirlo, il Flauto 4 ha una forma a clessidra ed è armonico. LINGIARDI. - Famiglia di organari attivi a Pavia dal 1807 al 1920. Il fondatore, Giambattista, nacque a Mozzanica, nel Bergamasco il 29 nov. 1765 e in epoca imprecisata si trasferì a Pavia, dove fece il suo apprendistato presso gli Amati. Il suo interesse per l'arte organaria maturò probabilmente in seno a una famiglia già coinvolta in questa attività: un Marco L. di Mozzanica, infatti, costruì nel 1795 l'organo della chiesa della Madonna della Fontana a Romano Lombardo presso Bergamo. Nel 1807 Giambattista si staccò dagli Amati per fondare una propria fabbrica, ma agli inizi il lavoro era costituito prevalentemente da restauri e ampliamenti di organi esistenti e quindi la mancanza di un'opera interamente sua, che potesse servirgli da referenza, fu con ogni probabilità la causa dell'insuccesso al concorso bandito nel 1809 (e vinto dagli Amati) per la costruzione di un organo nella cattedrale di Pavia. Egli dovette così attendere fino al 1814 per poter realizzare la sua prima opera nella parrocchiale di Carbonara al Ticino, presso Pavia. Da allora l'attività proseguì intensamente raggiungendo i 40 organi nel 1836, anno in cui la ditta passò ai figli Giacomo e Luigi, nati a Pavia, dal matrimonio con Luigia Germani, rispettivamente il 16 apr. 1811 e il 2 luglio 1814. Giambattista continuò saltuariamente a seguirne il lavoro in fabbrica; morì a Pavia il 15 marzo 1850. Con la costruzione dell'organo di S. Maria del Carmine a Pavia (op. 40, 1836, restaurato nel 1985-86 e nel 1992), inaugurato dal celebre padre Davide da Bergamo, la ditta Fratelli Lingiardi avviò l'attività verso il periodo più importante, ricco di miglioramenti e innovazioni. Giacomo si occupava della parte tecnica, mentre Luigi curava soprattutto la parte fonico-estetica degli strumenti, nonché quella commerciale. Essi furono coadiuvati per oltre cinquant'anni da Antonio Annoni, che, assunto nel 1838, divenne ben presto "meccanico distinto" e collaboratore fidato. Dal punto di vista tecnico, gli organi costruiti dopo quello del Carmine fino al 1855 continuarono la tradizione paterna. Tuttavia, in quegli stessi anni, i due fratelli lavorarono alacremente alla ricerca di nuove soluzioni meccaniche e foniche, per le quali furono premiati con medaglia d'oro dalla Camera di commercio e industria di Pavia nel 1858. Il primo strumento di nuova concezione, dallo stesso Luigi definito "organo-orchestra", fu collocato nella collegiata di Trino nel 1861 (op. 131, in seguito trasformato a trasmissione

pneumatica); altri ne seguirono, tra cui quelli non più esistenti di S. Francesco a Pavia (op. 150, 1866) e del duomo di Novara (op. 162, 1870), il più grandioso del nuovo sistema. Un tale tipo di strumento (di non facile uso) era destinato eminentemente all'improvvisazione, pratica abituale per gli organisti dell'epoca, in cui eccellevano i più celebri come padre Davide da Bergamo, Felice Frasi e Vincenzo Petrali, che furono infatti tra i collaudatori preferiti dai Lingiardi. Il successo dell'organo-orchestra fu però avversato dal nascente cecilianesimo, che si proponeva di moralizzare i costumi musicali ecclesiastici (improntati al gusto teatrale corrente) riportando in auge i classici italiani e la letteratura organistica d'oltralpe: un repertorio allora sconosciuto ai più. Luigi, strenuo difensore dello stile operistico, fu così coinvolto - negli anni 1879-80 - in accese polemiche giornalistiche soprattutto con l'avv. Pier Costantino Remondini di Genova, che del movimento ceciliano fu uno tra gli esponenti più autorevoli. Dal matrimonio di Luigi con Teresa Trevisi, celebrato ad Alessandria il 30 genn. 1855, nacquero a Pavia Giambattista (17 apr. 1856), Ernesto (12 genn. 1860) e Cesare (28 marzo 1863). I tre fratelli collaborarono alla prosecuzione dell'attività, ma Ernesto fu propriamente il continuatore della tradizione paterna, che culminò nel 1887 con il grande organo (op. 208) donato dai L. alla cattedrale di Pavia (smontato nel 1958). Ma i tempi erano ormai mutati e la riscoperta del repertorio organistico classico andava via via imponendo agli organari un cambiamento di rotta. Si esigevano infatti due tastiere, una pedaliera di almeno 27 note reali, la soppressione nei registri della divisione in bassi e soprani, la fusione delle file separate del Ripieno in un unico registro. Tali caratteristiche si ritrovano nel primo strumento di nuova concezione, ma a un solo manuale, collocato dai L. nella chiesa dei Ss. Giacomo e Filippo a Pavia (op. 215, 1890). Su questo modello, con qualche perfezionamento e ampliamento, furono successivamente costruiti in Pavia gli organi delle basiliche di S. Teodoro (op. 259, 1909), di S. Salvatore (op. 261, 1910) e di S. Pietro in Ciel d'oro (op. 266, 1913), l'ultima grande opera dei L.: testimonianze del nuovo gusto ceciliano cui Ernesto dovette adeguarsi. Tra il 1900 e il 1920, sotto la forte concorrenza degli organi a trasmissione pneumatica ed elettrica, che andavano conquistandosi il consenso degli organisti, la produzione rallentò e negli ultimi otto anni furono collocati soltanto sei strumenti (in precedenza la media era di tre-quattro organi all'anno). L'attività cessò definitivamente con la morte di Ernesto, avvenuta a Pavia il 20 ott. 1920. I fratelli Giambattista e Cesare morirono nella stessa città rispettivamente il 23 ag. 1890 e il 17 marzo 1936. Tra il 1807 e il 1920, dalla fabbrica L. (ubicata in via Antonio Scarpa 5) uscirono 270 organi, collocati soprattutto in Lombardia, Piemonte, Liguria e Francia, parte dei quali sopravvive tuttora. Alcuni di essi sono stati oggetto di accurati restauri e sono stati utilizzati per incisioni discografiche. [Dizionario Biografico degli Italiani ]

SCHEDA DESCRITTIVA DELL ORGANO Lo strumento è collocato su di una piccola cantoria, a metà della navata della Chiesa in Cornu Evangelii, tra due cappelle laterali, e racchiuso all interno di un arcata muraria con fregio ligneo dipinto e intagliato. Dietro alla nicchia ad arco, dove è contenuta la facciata ed il somiere Maestro, si apre una stanza con volte a crociera all interno della quale si sviluppa il resto dello strumento (somieri secondari e manticeria). L organo risulta avere le seguenti caratteristiche: Prospetto di facciata: composta da 15 canne, disposte a cuspide in un unica campata, appartenenti al registro Principale 8 (10-24). Le bocche sono allineate con labbro superiore a mitria con un puntino a sbalzo sopra tutte le mitrie. La canna maggiore ha cinque puntini disposti a croce e corrisponde al La1 del Principale 8. Tastiere: contenuto entro una consolle a finestra abbiamo un manuale originale di 58 tasti (Do1/La5) con ottava distesa. Divisione Bassi-Soprani Si2 Do3. I tasti diatonici sono rivestiti in osso, quelli cromatici in ebano. Pedaliera: è del tipo piana-parallela, di 27 pedali (suoni reali: Do1-Re3) Registri: sono azionati da 10 pomoli di legno verniciato ebano e placchetta di ceramica, a scorrimento verticale con incastro laterale, disposti orizzontalmente sopra la tastiera nel seguente ordine (da sinistra a destra): VIOLONCELLO BASSI VIOLONCELLO SOPRANI VIOLA 8 DULCIANA 4 FLAUTO 4 VOCE UMANA 8 OTTAVA 4 BORDONE 8 PRINCIPALE 8 CONTRABASSI 16 Accessori: troviamo 4 pedaletti di ferro (Tremolo; Distacco del tasto al pedale; Terza mano; Violoncello) posti sopra la pedaliera, e 1 pedalone di ferro (Ripieno 5 file) alla destra della stessa. Trasmissione: meccanica con tiranti in ferro, ottone e legno. Manticeria: due mantici a cuneo sono collocati uno sopra l altro all interno della stanza antistante al prospetto dell organo. Due pompe poste sotto il mantice inferiore sono azionate da un sistema a stanga verticale per il funzionamento manuale. Lo strumento non era dotato di elettroventilatore.

SCHEMA GIRO DELL ARIA Azionamento manuale Motore Pompe Contrabassi e rinforzi MANTICI Valvola a tendina Tremolo Viola 8 Somiere Maestro (Bassi) P.le 8 Somiere Maestro (Soprani) Bocchetta canale portavento Canale e valvola a tendina nuovi Motore nuovo Somieri: il Somiere Maestro è di noce, del tipo a vento con ventilabrini, ed è dotato di 21 pettini e 58 ventilabri a sezione triangolare (due semiparti a vena contrapposta con pelle e contropelle) con punta guida anteriore e dado di cuoio. E diviso in due file di ventilabri: la fila davanti (composta da 34 ventilabri) corrisponde ai soprani; la fila dietro (24 ventilabri) corrisponde ai bassi. Presenta quindi due secrete, una anteriore ed una posteriore, chiuse da antine con farfalle di legno. La scelta di Ernesto Lingiardi di suddividere il somiere deriva probabilmente dal fatto che il vano nel quale andava collocato era molto stretto. Anche le maestre sono due, una in facciata, che riceve aria tramite dei tubi di metallo, e una sul lato opposto che accoglie le canne del Bordone 8 (1-24) e riceve aria dal Somiere attraverso delle cave trasportate internamente. La disposizione dei canali è la seguente: (numerazione da sinistra verso destra: iscrizioni sul crivello visibile dalla facciata - soprani) E53;A#47;E41;A#35:E29;C#26;G32;C#38;G44;C#50;G56;A58;D#52;A46;D#40;A34;D#28;C25; F#31;C37;F#43;C49;F#55;F54;B48;F42;B36;F30;D27;G#33;D39;G#45;D51;G#57. (numeraz. da sinistra verso destra: guardando il crivello da dietro, all interno della stanza bassi) B12; A#23; A10; G#21; G8; F#19; F6; E17; D#4; D15; C#2; C13; C1; C#14; D3; D#16; E5; F18; F#7; G20; G#9; A22; A#11; B24.

I somieri secondari sono quattro: due a tiro con ventilabri per i Contrabassi e Rinforzi (1-12 e 13-27), e due con valvola diretta e ventilabri per: Viola 8 (1-6), Principale 8 (1-9). Il somiere delle Viole è costituito da sei ventilabri simili a quelli del Somiere Maestro ma con due punte-guida laterali (una per lato); anteriormente si scopre anche un unico foro dove, probabilmente, erano collocate le punte-guida frontali originali (alcune, spezzate, sono ancora presenti). I ventilabri del somiere del P.le 8 mantengono invece le stesse caratteristiche del Somiere Maestro. Il crivello del Somiere Maestro è in cartone: le bocche delle canne parlano sopra il crivello, le canne interne sono in lega di stagno piombo e di legno (Bordone). Nella parte posteriore il crivello ha tre prolungamenti di due fori ciascuno (dove sono inserite le canne di metallo del Bordone). Il crivello del Somiere delle Viole 8 è di legno ed è smontabile in tre elementi. La canna maggiore dell Organo è il DO1 di 16 del Contrabasso (tappato). SCHEMA DISPOSIZIONE SOMIERI Contrabassi e Rinforzi (12 canne aperte 8 + 12 tappate16 - legno ) Contrabassi e Rinforzi (15 canne aperte 8 + 15 canne tappate16 - legno) P.le 8 (5 legno+4metallo) Maestra posteriore - Bordone (24 canne) Viola 8 (6 metallo) Somiere Maestro (Bassi 1-24) Somiere Maestro (Soprani 25-58 ) Maestra di FACCIATA - P.le 8 ( 15 canne)

SCHEMA DISPOSIZIONE FONICA SOMIERE MAESTRO Inscrizione su crivello (se diversa) Registro Numero pettine(collegamento) Bordone (1-24) 21(8) trasp.su maestra posteriore Arpone Violoncello Bassi 20 Salicionale Viola 8 (7-24) 19(11) Ottava (1-24) 18(7) Dulciana 17(9) Flauto 16(5) Decima V Ripieno (1-24) XV 15 Decima 9; Vigesima 2 Ripieno (1-24) XIX 14 Vigesima 6 e 9; Ripieno (1-24) XXII-XXVI-XXIX 13 Principale 8 (10-24) 12(2) trasp.vs maestra di facciata Salicionale Viola 8 (dal 25) 11(19) Voce Umana(dal 25) 10 Dulciana 4 9(17) Bordone 8 (21) Flauto 4 (armonico con cannelli) 5(16) Ottava (dal 25) 7(18) Decima V Ripieno (dal 25) XV 6 Flauto 4 (armonico con cannelli) 5(16) Decima 9; Vigesima 2 Ripieno (dal 25) XIX 4 Vigesima 6 e 9; Ripieno (dal 25) XXII-XXVI-XXIX 3 Principale 8 (dal 25) 2(12) Violoncello Soprani (ad anima dal 51) 1 FACCIATA (P.le 8 Bassi da La 10) Disposizione fonica Facciata: Si24; La22; Sol20, Fa18; Mib16; Do# 14; Si12; La10; Sib11; Do13; Re15; Mi17; Fa#19; Sol#21 Sib23. RITORNELLI Registro Ritornello Registro Ritornello Registro Ritornello RIPIENO XV 44 XXII 37-49 XXIX 30-42 XIX 37-49 XXVI 37-49 Crivello dei Soprani

INTERVENTO DI RESTAURO Stato di efficienza e conservazione prima dell intervento Lo strumento si presentava muto e in stato di completo abbandono. Importante la presenza di polvere e sporco all interno anche delle canne stesse, le quali presentavano diverse ammaccature lungo il corpo, cedimenti all altezza dell anima e tagli e squarci alla sommità. Durante le operazioni di restauro si è evidenziata la presenza nelle parti lignee di attacco da insetti xilofagi, che, in alcuni casi, hanno provocato un grave degrado materico. La manticeria non era funzionante a causa dell usura delle pelli e di alcune spaccature lungo i canali portavento, inoltre la leva per l azionamento manuale delle pompe era rotta (non era presente un elettroventilatore). Alcune canne di metallo erano mancanti: TASTO CANNE MANCANTI 55 XIX-XXII-Violoncello- 53 XXIX-Violoncello 52 XXVI 43 XXIX- Bordone 44 Principale 47 Principale 38 Bordone 11 XXII Depositi di sporco su un ventilabro

Lo Smontaggio Lo smontaggio dello strumento ha avuto inizio nel Maggio 2010. Non è stato possibile effettuare il rilievo sonoro perché l organo non era funzionante. Lo strumento è stato interamente smontato, lasciando sul posto solo alcune parti strutturali e meccaniche restaurate in loco. Le canne di metallo sono state riposte in apposite casse e vassoi di legno per il trasporto in laboratorio ed ogni singolo elemento e tirante della meccanica classificato ed etichettato seguendo precisi criteri di numerazione. Una vasta documentazione fotografica, con appunti e schizzi a mano libera, ha accompagnato tutte le fasi di smontaggio e catalogazione. I lavori di smontaggio sono durati quattro giorni lavorativi. Smontaggio mantice e trasporto dalla cantoria Fase di smontaggio meccanica: catalogazione Il cantiere in fase di smontaggio (sito somieri dei Contrabassi smontati) Vista da dietro: il Somiere Maestro durante lo smontaggio delle canne (si intravvede la cantoria opposta attualmente vuota)

Le operazioni di restauro Dove non indicato nello specifico si intende con l utilizzo dei seguenti materiali e tecniche: colla naturale: colla a caldo di origine animale stucco naturale: gesso di bologna, colla animale, acqua e terre naturali stucco sintetico: Araldite consolidante (consolidamento): Paraloid B72 (in Acetone) applicato a pennello e per iniezione antitarlo (disinfestazione e trattamento preventivo): XiRein dato a pennello e per iniezione tinta naturale: terre naturali, colla animale pulitura a umido: spugne inumidite di acqua e tensioattivi pulitura a secco: aspirazione diretta e a pennello Il crivello del Somiere Maestro è stato pulito tramite aspirazione e pennello, e blanda pulitura a umido. E stato effettuato il trattamento antitarlo, tramite pennello e ad iniezione, sul telaio ligneo. Sono state consolidate le parti lignee ed il cartone, tramite Paraloid e colla a caldo. Per le stuccature è stato utilizzato stucco naturale. Particolare attenzione è stata dedicata al recupero dei cartellini indicanti il numero e la nota corrispondente, soprattutto nella fase di pulitura e pre-consolidamento. Le parti esterne del telaio dipinte di rosso sono state rinforzate con tinta rossa naturale. Il crivello delle Viole 8, che versava in buone condizioni, è stato anch esso pulito e disinfestato. Particolare Crivello prima del restauro Crivello Somiere Maestro (Soprani) durante il restauro Crivello Somiere Maestro restaurato: particolare cartellini

I Somieri sono stati completamente scomposti nelle parti scindibili, puliti tramite aspirazione e pennello, e a umido. La schiodatura dei fondi è stata effettuata con cunei di legno e la liberazione delle pelli con scioglimento a caldo della colla animale. Le parti lignee trattate con antitarlo, consolidante (dove necessario), e stucchi. Sono stati sostituiti completamente i pellami con nuova pelle di montone o agnello, con particolare attenzione alla reimpellatura dei ventilabri e ventilabrini, effettuata solo dopo attenta rettifica meccanica dei piani. Le parti metalliche sono state disossidate, lucidate e sostituite solo se irrimediabilmente compromesse dall ossidazione. Sono state sostituite le molle snervate o consunte dei ventilabri o delle valvole. Per quanto riguarda il Somiere Maestro, i canali sono stati ispezionati e rettificati (dove necessario), per poi procedere con la ricollocazione, mediante colla a caldo, di tutti i ventilabrini reimpellati. E stato necessario sostituire tutte le mollettine dei ventilabrini, troppo compromesse, con molle nuove conformi all originale. E seguito quindi il rimontaggio e la regolazione delle stesse e dei pettini per l apertura simultanea dei ventilabrini. Somiere Viole 8 prima del restauro Somiere Viole 8 dopo il restauro Somiere P.le 8 prima del restauro Somiere P.le 8 dopo il restauro

IL SOMIERE MAESTRO PRIMA E DOPO IL RESTAURO Somiere Maestro prima del restauro Somiere Maestro dopo il restauro Prima del restauro: particolare tubi P.le 8 Dopo il restauro: particolare tubi P.le 8 Fase di restauro: particolare reimpellatura ventilabri Particolare: punte ventilabrini, borsini restaurati

Tutte le canne di metallo sono state rimosse dalle loro sedi, ordinate e classificate. Una volta trasportate in laboratorio, sono state pulite mediante aspirazione e lavaggio con acqua e sapone. Particolare cura è stata dedicata alla pulitura delle bocche e delle dentinature d intonazione delle canne ad anima con scovolini e spazzole apposite. Sono state eliminate tutte le impurità superficiali, soprattutto quelle che ostruivano le linguette e i canaletti delle canne ad ancia. Sono poi state messe in forma, raddrizzate e riparate con saldatura dove necessario. Le canne di legno sono state pulite a secco e a umido. E seguito il trattamento per la disinfestazione e la prevenzione dall attacco di insetti xilofagi, mediante prodotto antitarlo dato a pennello e per iniezione. Le bocche sono state aperte per il controllo della chiusura e del degrado materico del legno e delle pelli; quest ultime, dove necessario, sono state sostituite con pelli d agnello di spessore simile. Dopo aver controllato le giunzioni delle tavole e stuccato lacune e fessurazioni, si è proceduto alla tinteggiatura con tinta naturale rossa conforme all originale, e finitura sulle bocche a gommalacca e cera d api. LE CANNE PRIMA DEL RESTAURO Facciata con ammaccature Squarci alle sommità Viola 8 Particolari schiacciamenti e squarci alle sommità Particolare canna con riparazione sommaria

Ripieno Vista dall alto: particolare canna mancante Contrabasso 16 Contrabasso 16 e Rinforzi 8 Bordone 8 Viola 8 Principale 8

CANNE DOPO IL RESTAURO Facciata Particolare riparazione squarci Vista frontale senza facciata Vista frontale con ance (Violoncello soprani) Do 25 del Principale 8 Viola 8

Bordone 8 Contrabassi e collocazione nuovo motore Rinforzi Canne in fase di rimontaggio Principale 8

Anche per quanto riguarda la manticeria sono state effettuate le fasi di pulitura a secco ( aspiratore e pennello) e a umido, disinfestazione, consolidamento, stuccatura e finitura con tinta rossa (dove già presente sull originale). I canali portavento sono stati controllati nelle giunzioni e nelle guarnizioni, provvedendo alla sostituzione delle pelli logore. I mantici a cuneo sono stati completamente disassemblati e ricomposti mediante la reimpellatura delle assicelle (10 per lato) e delle cerniere. Come preventivato è stato aggiunto un elettroventilatore nuovo collocandolo tra la leva dell azionamento manuale e il somiere del pedale. E stato aggiunto quindi anche un canale portavento nuovo per trasportare aria dal motore ai mantici ed è stata inserita una valvola a tendina, ripristinando la pressione dell aria corretta (52mm). Sono state riparate e ricostruite in parte le leve per l azionamento manuale delle pompe, ripristinando così il vecchio funzionamento a mano dello strumento. Accessori: i pedaletti e il pedalone metallici sono stati disossidati e protetti con lubrificante apposito. Il Tremolo è stato restaurato ma non funziona. Il tremolo prima del restauro Il tremolo dopo il restauro Pedaletti e pedalone Ripieno prima del restauro Pedaletti dopo il restauro

LA MANTICERIA PRIMA E DOPO IL RESTAURO Mantice prima del restauro: leve azionamento manuale rotte Pompe prima del restauro Mantice smembrato in laboratorio: in fase di restauro Mantice riassemblato e reimpellato in laboratorio Pompa con carta blu e impellature restaurate Mantice-pompe restaurate ricollocate all interno dell Organo

IL RESTAURO DELL LEVE DELL AZIONAMENTO MANUALE

La pedaliera, è stata smontata in ogni sua componente, pulita, trattata con antitarlo e stuccata. Sono state disossidate le parti metalliche (di ottone) e sostituiti panno e pelli. Anch essa presentava un discreto attacco da insetti xilofagi. La numerazione originale dei pedali era in disordine, questo ci ha fatto dedurre che fosse stata già revisionata in passato e fossero stati scambiati almeno i diatonici centrali con quelli laterali (ad esempio, il primo pedale a sinistra ha il numero 25, mentre il numero 1 si trova sul 12 pedale). Una volta ricomposta e mantenuto comunque l ordine rilevato, è stata lucidata con gommalacca e cera. Pedaliera prima del restauro Pedaliera dopo il restauro La tastiera è stata accuratamente pulita da copiosi depositi di detriti e polvere che ne inibivano il funzionamento meccanico. L attacco da insetti xilofagi è evidente a causa dei numerosi fori di sfarfallamento e accumuli di rosume tra i tasti e le feltrature. Dopo la prima fase di pulitura a secco e a umido, si è provveduto quindi alla disinfestazione e al consolidamento. E seguita un accurata stuccatura e la sostituzione delle cartelle di osso troppo compromesse (tasti 25-27-29-30-37-41). Le parti metalliche sono state disossidate e le feltrature sostituite. E stato ricostruito nuovo un tirante di ottone per l unione tasto-pedale mentre tutti i tasti sono stati poi trattati con pasta lucidante a bassa abrasività. Per la pulitura delle parti verniciate (modiglioni e frontale) è stato utilizzato Alcool 94, è seguita quindi una finitura a gommalacca e cera d api. Tastiera restaurata e rimontata

LA TASTIERA PRIMA E DOPO IL RESTAURO Tastiera in laboratorio prima del restauro Telaio tastiera prima del restauro Particolare degrado del panno Cartelle di osso sostituite Tastiera restaurata: particolare nuove feltrature Tastiera restaurata: con nuove cartelle di osso

Tutti i pannelli della Consolle, l asse dei registri e i relativi pomoli sono stati puliti con Alcool 94, disinfestati, stuccati e rilucidati con gommalacca e cera. Per i pomoli neri è stata utilizzata gommalacca tinta nera, mentre per le targhette dei comandi ai pedaletti sono state rinforzate le scritte con china nera (ad assorbimento). La targhetta posticcia del Distacco del tasto al pedale di legno e cartoncino è stata lasciata come trovata. Tutte le feltrature di panno, pelle e cuoio sono state sostituite e ricollocate con colla a caldo. La tinta verde dei pannelli sopra la pedaliera è stata ottenuta con terre colorate e colla a caldo sulla quale è stata poi stesa una mano di gommalacca di protezione. La panca è stata liberata dall imbottitura posticcia e riportata alla conformazione originaria; l attacco da insetti xilofagi e le cambre inserite per la paglia e la stoffa contenute nell imbottitura, hanno compromesso gravemente la consistenza lignea che, ad oggi, risulta, nonostante il consolidamento e la lucidatura, piuttosto fragile (soprattutto sul piano della seduta). Panca prima del restauro (imbottitura posticcia) Panca dopo il restauro Tiranti e catenacciature (trasmissioni meccaniche) sono stati puliti a secco, disossidati e trattati con lubrificante antiruggine apposito le parti metalliche e trattate con antitarlo quelle lignee. Si sono registrati gli strangoli e sostituiti i tiranti troppo compromessi. Interno dello strumento: meccanica lignea restaurata Interno dello strumento: meccanica metallica restaurata

LA CONSOLLE PRIMA E DOPO IL RESTAURO Consolle prima del restauro Consolle dopo il restauro Particolare targhetta sbiadita Targhette dopo il rinforzo della scritta Pannello registratura: fori di sfarfallamento Pannello pedaletti: nuove feltrature (panno/cuoio/pelle)

Rimontaggio ed accordatura Al termine della fase di restauro, sono stati rimontati tutti i sostegni, i somieri, i crivelli, il mantice e relativi canali. Sono stati ricollegati i somieri alla tastiera e alla pedaliera, i comandi di registro e gli accessori. Tutte le canne sono state riposte nella loro sede e si è controllata l intonazione. Si è passati quindi alle operazioni di accordatura. Una prima accordatura dei registri di metallo è stata fatta ad Agosto ad una temperatura di 28 C e 54% di umidità. Una seconda accordatura è stata fatta il 02 Novembre 2011 ad una temperatura di 19 e 60% di umidità (senza modificare il corista pre-impostato). Il registro ad ancia presenta un instabilità di accordatura dovuta probabilmente alla conformazione stessa dei canaletti e delle lingue, non è pertanto risolvibile nei termini di un restauro conservativo. Temperamento: equabile Corista: 441.80 Hz a 28-434.60 Hz a 19 Pressione: 52mm I lavori di restauro si sono conclusi definitivamente il 02 novembre 2011. Il Maestro organaro durante la fase di accordatura

RILIEVO MATERIALE FONICO Principale 8!"!# "## " #"## "# #"# $%&'!(#'&))')'$$% #!"# #"##!"!"# "## #"# $%&'!(#'&))')'$$%! "!# #"## " "# "# #" #! $%&' (#'&))')'$$%! "#!!"# " "# "# #"# " $%&'(#'&))')'$$% #! #! # "# #" #!" "# "!# "# # ))'%'&'*'+%% # #!! #" #! "# #" "!# "# "##! #! "#!!"## #" "# "# "## $!! #!"# "#!" "# "# #"!# " # #!"# #"## "# "# "# #"!# %! # #!"# "# "# " # "# #"# %! # "# "# "# "# "# #" ### # # "# "!# "! "# #"# #"# $ ''''''''',! # "# #"# #" "# "# #" "! # # "# "# " "# " # #"! #! # "!# " # ##"# "# "# #"#! #! "##!"# " #"# "# #" " #! "# "## " #"## "## #"! "## "# "#!"# "# #" "! "# #"# "!"# #"# #"!! "## "!# #"!"## "# #" &)%-! " # " # "# "# "# #"# #! "!# "# "!"# "# #"#!!!!! "# "# " "!# "## #"# " "!! # "# #"## "# "!# "# #" #! "!#!"# "# "!# #"# #"# % %! #! "# "# " "#!" # #"# $ $! "# "# #" "# "# #"#! "# " # #" "# "!# #"! # "# "# #"!! "!# "# #"#! "# "#! " "## "# #" #! # "# #"#!" "# "# #"!! " # "#!"# "# "# #"#!!! "# "# " "# #"!# #" " "!! "# "# "!# "# "# #"# #! " # "#!" "# #"# #" % %! " # "# " "# " # #" $ $! "# "# " "!# "# #"# #! ## "## "##!"# "# " # #"# " +)! "## #"# " "!# "# #" #! "# #"# " "!# " # #"# " +) #! "!# "# " "!# "# #"# " "!!! "!# " # " "# "# #"# #! "# "# "! "# "# #"# % %! # "# "!# "# "# "# #" $ $! "# "## #" "# "# #"! # "# "!# "! "## " # #" #! ## "# "## "# "!# "!# #"!! ##!! "# "# "!# "# "# #"!!!! "# "!# " "## "# #"!!! "!# "# "# "# #"# #"!!!! "! " "# "# " "## #"# #"#!"!"

Ottava 4!# # #!"# "# "# " # "# "# )%-' # " # "## " "# " # #"! # # "# "# #" "# "# #"!!!!! " #!" "# "# "! "#!"## #"! "! #!"# #" # "## "!# "## #"! # # "# "!# " "# "## #" % %! # #! " " # #" "# "# #" $ $!! "# #"#!#"! " #!"## #"!!! "# "# "! "# "# #" #!!! "# "# "!"!# "!# #" #! "# "# #"!"!# #" # #" #! # "# " # "!!"#!"# #" #! " # " # "!"# "# #" " " #! "# "# "! "# "# #" % %! "# "## " " # "# #"#!!!# "# #"!# " "# "# #"#! # "## "# "# "# #"# #"#! "# "# " "#!"# #"# " "!! # "# "# " "## "# #" #!# #! "# "# # "! "# "# #"# $ $ # "# "# #" "# "!# #"! "# "#! "! "# "# #"#!! ## "#!"#!"! " # "# #"!!!! #!! # " # "#!" "# "# #"#!%!%!! "# "# " " # #"# #"!$&!$!! "# "# #"# "## #"# #"!&%!! "# "# "# "# "## #" "&$ "! "!# "# " " # "# #" "!& "!! #! " # "# #"# "# "# #"# "%& "% #! "# #"# " "# "# #"# "$&! "$ #! ## "## #"# " "# "# #" "&! "!!! "#!"# " "# "# #" &!! "# "!#!" "# "## #"# "&!! " #! "# "# " "# " # #"# %&!" %!! "# "## " " # "# #" $&! $! "!# "# " "# "# #" %&!% %!! "# "!#!"! "# "# #"# %&!$ %!!!# "# "## " "# "# #" $&"" $!! "##!"## " "## "# #"#!&" Contrabasso 16 Rinforzo #(# # (!(! ( #!(# # ( # # #(#

Dulciana 4 ##!! " " #" "# "# #"# )%-'! "! "!" "! " # #! " " #" " "# ##! # " " " #" #"!#! "! " " #" "!##! #! "# #" "!" " #! # " " # "!" " #! ## "# " "!" "!!! "!! "! " "!" # #!!# " #" " " "! "!!" "!!"#! "! " " " "## " ##!! " " " " # "# #"! "! " #!"! " "! "! " #" " " ##!! " "! #"# " " #! " #"!" "!"! "!"!" " "!!! "# "!" " "#! #!!! "! "! " "# " #! " "#!" "!! "!! " " "# " "!!! " " "# " "! "# " " " " ##!! " "! "! " "# #" #! " #"! "! " "! "# #"# " " "# #! "!!" #" # "# "!! "! " " "! " #! " " "! "! "! #! # " " "# " "!!!! " " "## " "! " "!" " "#! # "! "# "# " "! # " "! "# " "! "! " " "! "#!! "! "! " " "!!! "! " " "!" #"! #! "# #"# " " "! " " " " "! #! "## " "# "# "

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