OFFICINA DEL RESTAURO. Tel. 0444/ di Davide Filippi. Contrà Lodi, Vicenza

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1 OFFICINA DEL RESTAURO di Davide Filippi Contrà Lodi, Vicenza Tel. 0444/327921

2 di Davide Filippi Contrà Lodi, Vicenza Cell Vicenza, 21 febbraio 2006 Oggetto: Relazione conclusiva del restauro del secondo confessionale della Chiesa di S. Maria Maddalena Stato di conservazione confessionale n 1: Il legno era molto sporco e scuro, presentava in alcuni punti in forte attacco da parte di tarli ma la parte maggiormente danneggiata era la base e la schiena poiché il legno era eroso e marcescente causa la forte umidità di risalita data dal pavimento. Si notavano mancanze diffuse sulle cornici e Il giorno10/12/2005 ho provveduto al trasporto del mobile presso il nostro laboratorio Pulitura disinfestazione e stuccatura Dopo aver eseguito dei tasselli di pulitura (prove) per determinare quale fosse la miscela di solventi più adatta alla pulizia (60% alcool, 40% trielina e addensante) è stata eliminata la vecchia vernice e lo sporco con la paglietta media da tutto il mobile senza intaccare la patina sottostante. Sono state pulite con spazzole e alcool le parti non a vista del mobile (schiena, fondo e parte superiore) Il mobile è rimasto per circa 15 giorni in una camera a gas con un prodotto specifico per la disinfestazione da insetti xilofagi (COMPLET). Il prodotto è a base di Permetrina non puzza e non macchia pur garantendo ottimi risultati. I fori dei tarli sono stati stuccati con stucco a gesso opportunamente tintato. Poiché le mancanze sulla base erano notevoli è stato stuccato con Araldiste per garantire una discreta resistenza meccanica La superficie non è stata trattata con abrasivi. Reintegrazione e consolidamento strutturale: Reg. Imprese: 2002/1999VI R.E.A Albo Impr. Art P: IVA

3 Le parti lignee maggiormente danneggiate da tarli o umidità sono state trattate mediante diverse inbibizioni con consolidante (Paraloid B72) perché riacquistassero maggiore consistenza, in particolare le parti a terra, fondo, teste delle tavole che compongono la schiena e i fianchi Sono state fissate tutte le cornicette staccate mediante chiodini d epoca. Si è proceduto con lo smontaggio del fondo (molto danneggiato) recuperando quasi tutti i chiodi d epoca. Dopo aver eseguito almeno tre applicazioni di Paraloid al 5% si sono asportate tutte le parti lignee irrecuperabili Sono state studiate forme geometriche per reintegrare tre zone mancanti. e quindi si è proceduto allo smontaggio e reintegro delle parti che compongono l inginocchiatoio interno. Si è ricostruita integralmente la cornice superiore lato sinistro e reintegrata quella lato destro. Ricostruita anche la parte inferiore della cornice che riquadra il fianco destro. Completamente rifatta la cornice inferiore sagomata prendendo a modello un frammento di quella preesistente. Tinteggiatura e finitura Il mobile è stato pulito con alcool 99.9% per rimuovere residui grassi. Le reintegrazioni fatte con noce nazionale adeguatamente stagionato sono state portate a colore con Permanganato e cera d api colorata. Dopo una leggerissima mano di alcool e gomma lacca, si è proceduto ad un ulteriore stuccatura di rifinitura con cera d api colorata fusa seguita da lisciatura della superficie con paglietta fine. La finitura è stata eseguita con cera d api cera carnauba e trementina. Il fondo, la schiena e sopra sono stati trattati con una leggerissima mano di gommalacca e cera d api che li protegge e ne evita la fessurazione. Si è ritenuto necessario porre sotto alla pedana di base tre pattini in legno di rovere (fissati con viti moderne a taglio in ottone) alti cinque cm, per isolare la struttura dal pavimento favorendo anche la ventilazione. Tutti i fissaggi sono stati eseguiti con chiodi d epoca solo le integrazioni sono state fissate con colla a caldo. NOTE: Reg. Imprese: 2002/1999VI R.E.A Albo Impr. Art P: IVA

4 Il manufatto ha subito precedenti restauri ne è anche prova un grande tassello sul fianco destro. Si è ritenuto che l inginocchiatoio esterno dovesse essere rimosso perché applicato postumo e di nessun valore. La croce posta sopra alla cimasa era marcatamente moderna quindi è stata rimossa. Il lato del confessore in origine veniva chiuso con un asta metallica che si inseriva in un9occhiello con lucchetto, al posto dei due paravento in legno c era una tenda in tessuto sorretta da un asta infilata in due occhielli ancora presenti. Probabilmente sia la porta bombata sia i due paraventi sono stati aggiunti nell 800. Tutta la procedura del restauro è stata seguita della Soprintendenza dei Beni Culturali di Verona, in particolare dal Dott. Pietro Poli che si ringrazia per i preziosi consigli. Tutti i nostri prodotti sono assolutamente naturali frutto di un accurata ricerca. Le ricette per la preparazione dei composti (gommelacche, incausti, tinte, lacche) si rifanno ad antichi testi. Le metodologie d utilizzo rispettano i canoni d assoluta reversibilità degli interventi oltre alla cura per i particolari. Davide Filippi Reg. Imprese: 2002/1999VI R.E.A Albo Impr. Art P: IVA

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