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SOMMARIO Rilevazione dei tassi di interesse effettivi globali medi 2014 Decreto Ministero Economia e Finanze 24 dicembre 2014 - Rilevazione dei tassi effettivi globali medi, ai sensi della legge sull'usura. Periodo di rilevazione 1 luglio - 30 settembre 2014. Applicazione dal 1 gennaio al 31 marzo 2015 Decreto Ministero Economia e Finanze 30 settembre 2014 - Tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull'usura - legge 7 marzo 1996 n. 108. Periodi di rilevazione 1º aprile - 30 giugno 2014 Decreto Ministero Economia e Finanze 29 settembre 2014 - Classificaz. delle operazioni creditizie per categorie omogenee ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari Decreto Ministero Economia e Finanze 25 giugno 2014 - Pubblicazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull'usura - legge 7 marzo 1996 n. 108. Periodi di rilevazione 1º gennaio - 31 marzo 2014 Decreto Ministero Economia e Finanze 24 marzo 2014 - Rilevazione dei tassi effettivi globali medi - periodo di rilevazione 1 ottobre - 31 dicembre 2013. Applicazione dal 1 aprile al 30 giugno 2014 2013 Decreto Ministero Economia e Finanze 19 dicembre 2013 - Rilevazione dei tassi di interesse effettivi globali medi ai fini della legge sull'usura, relativamente al trimestre 1 luglio 2013-30 settembre 2013 Decreto Ministero Economia e Finanze 24 settembre 2013 - Tassi effettivi globali medi. Periodo di rilevazione 1 aprile - 30 giugno 2013. Applicazione dal 1 ottobre al 31 dicembre 2013 legge 7 marzo 1996, n. 108 Decreto Ministero Economia e Finanze 23 settembre 2013 - Classificaz. delle operazioni creditizie per categorie omogenee ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari Comunicazione Banca d'italia 3 luglio 2013 - Chiarimenti in materia di applicazione della legge antiusura Decreto Ministero Economia e Finanze 24 giugno 2013 - Pubblicazione dei tassi effettivi globali medi - periodo di rilevazione 1º gennaio-31 marzo 2013. Applicazione dal 1º luglio al 30 settembre 2013 - legge 7 marzo 1996, n. 108 Decreto Ministero Economia e Finanze 25 marzo 2013 - Rilevazione dei tassi di interesse effettivi globali medi ai fini della legge sull'usura, relativamente al trimestre 1 ottobre 2012-31 dicembre 2012 2012 Decreto Ministero Economia e Finanze 21 dicembre 2012 - Rilevazione dei tassi effettivi globali medi - Periodo di rilevazione 1 luglio - 30 settembre 2012 - Applicazione dal 1 gennaio al 31 marzo 2013 - legge 7 marzo 1996, n. 108 Decreto Ministero Economia e Finanze 26 settembre 2012 - Determinazione dei tassi effettivi globali medi, relativamente al trimestre 1 aprile 2012-30 giugno 2012, in applicazione dal 1 ottobre al 31 dicembre 2012 Decreto Ministero Economia e Finanze 25 settembre 2012 - Classificaz. delle operazioni creditizie per categorie omogenee ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziri

Decreto Ministero Economia e Finanze 26 giugno 2012 - Determinazione dei tassi effettivi globali medi, relativamente al trimestre 1 gennaio 2012-31 marzo 2012, in applicazione dal 1 luglio 2012 al 30 settembre 2012 Decreto Ministero Economia e Finanze 26 marzo 2012 - Tassi effettivi globali medi. Periodo rilevazione 1 ottobre - 31 dicembre 2011. Applicazione dal 1 aprile al 30 giugno 2012 - legge 7 marzo 1996, n. 108

Dettaglio documenti D.M. Ministero dell'economia e Finanze, dipartimento del Tesoro 24 dic 2014 Rilevazione dei tassi effettivi globali medi, ai sensi della legge sull'usura. Periodo di rilevazione 1 luglio - 30 settembre 2014. Applicazione dal 1 gennaio al 31 marzo 2015 MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 24 dicembre 2014 Rilevazione dei tassi effettivi globali medi, ai sensi della legge sull'usura. Periodo di rilevazione 1 luglio - 30 settembre 2014. Applicazione dal 1 gennaio al 31 marzo 2015 IL CAPO DELLA DIREZIONE V del Dipartimento del Tesoro Vista la Legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni in materia di usura e, in particolare, l'articolo 2, comma 1, in base al quale "il Ministro del Tesoro, sentiti la Banca d'italia e l'ufficio italiano dei cambi, rileva trimestralmente il tasso effettivo globale medio, comprensivo di commissioni, di remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, riferito ad anno degli interessi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti negli elenchi tenuti dall'ufficio italiano dei cambi e dalla Banca d'italia ai sensi degli articoli 106 e 107 del Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n. 385, nel corso del trimestre precedente per operazioni della stessa natura"; Visti i propri decreti del 23 settembre 2013 e del 29 settembre 2014, recanti la "classificazione delle operazioni creditizie per categorie omogenee ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari"; Visto, da ultimo, il proprio decreto del 30 settembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 228 del 1 ottobre 2014 e, in particolare, l'articolo 3, comma 3, che attribuisce alla Banca d'italia il compito di procedere per il trimestre 1 luglio 2014-30 settembre 2014 alla rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari; Avute presenti le "istruzioni per la rilevazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull'usura" emanate dalla Banca d'italia (pubblicate nella G.U. n. 200 del 29 agosto 2009); Vista la rilevazione dei valori medi dei tassi effettivi globali segnalati dalle banche e dagli intermediari finanziari con riferimento al periodo 1 luglio 2014-30 settembre 2014 e tenuto conto della variazione, nel periodo successivo al trimestre di riferimento, del valore medio del tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema determinato dal Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, la cui misura sostituisce quella del tasso determinato dalla Banca d'italia ai sensi del D.Lgs. 24 giugno 1998, n. 213, in sostituzione del tasso ufficiale di sconto; Visti il D.L. 29 dicembre 2000, n. 394, convertito, con modificazioni, nella Legge 28 febbraio 2001, n. 24, recante interpretazione autentica della Legge 7 marzo 1996, n. 108, e l'indagine statistica

effettuata nel 2002 a fini conoscitivi dalla Banca d'italia e dall'ufficio italiano dei cambi, condotta su un campione di intermediari secondo le modalità indicate nella nota metodologica, relativamente alla maggiorazione stabilita contrattualmente per i casi di ritardato pagamento; Vista la direttiva del Ministro in data 12 maggio 1999, concernente l'attuazione del decreto legislativo numero 29/1993 e successive modificazioni e integrazioni, in ordine alla delimitazione dell'ambito di responsabilità del vertice politico e di quello amministrativo; Atteso che, per effetto di tale direttiva, il provvedimento di rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi dell'articolo 2 della Legge n. 108/1996, rientra nell'ambito di responsabilità del vertice amministrativo; Avuto presente l'articolo 62 del D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre 2007, che ha disposto la soppressione dell'ufficio italiano dei cambi e il passaggio di competenze e poteri alla Banca d'italia; Sentita la Banca d'italia; Decreta: Articolo 1 1. I tassi effettivi globali medi, riferiti ad anno, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, determinati ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della Legge 7 marzo 1996, n. 108, relativamente al trimestre 1 luglio 2014-30 settembre 2014, sono indicati nella tabella riportata in allegato (ALLEGATO A). Articolo 2 1. Il presente decreto entra in vigore il 1 gennaio 2015. 2. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 marzo 2015, ai finidella determinazione degli interessi usurari ai sensi dell'articolo 2, comma 4, della Legge 7 marzo 1996, n. 108, come modificato dal D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, i tassi riportati nella tabella indicata all'articolo 1 del presente decreto devono essere aumentati di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori 4 punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali. Articolo 3 1. Le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti ad affiggere in ciascuna sede o dipendenzaaperta al pubblico in modo facilmente visibile la tabella riportata in allegato (ALLEGATO A). 2. Le banche e gli intermediari finanziari, al fine di verificare il rispetto del limite di cui all'articolo 2,comma 4, della Legge 7 marzo 1996, n. 108, come modificato dal D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla Legge 12 luglio 2011, n. 106, si attengono ai criteri di calcolo delle "istruzioni per la rilevazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull'usura" emanate dalla Banca d'italia.

3. La Banca d'italia procede per il trimestre 1 ottobre 2014-31 dicembre 2014 alla rilevazione deitassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari con riferimento alle categorie di operazioni indicate nell'apposito decreto del Ministero dell'economia e delle Finanze. 4. I tassi effettivi globali medi di cui all'articolo 1, comma 1, del presente decreto non sonocomprensivi degli interessi di mora contrattualmente previsti per i casi di ritardato pagamento. L'indagine statistica condotta nel 2002 a fini conoscitivi dalla Banca d'italia e dall'ufficio italiano dei cambi ha rilevato che, con riferimento al complesso delle operazioni facenti capo al campione di intermediari considerato, la maggiorazione stabilita contrattualmente per i casi di ritardato pagamento è mediamente pari a 2,1 punti percentuali. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA (*) Medie aritmetiche dei tassi sulle singole operazioni delle banche e degli intermediari finanziari non bancari, corrette per la variazione del valore medio del tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema. Periodo di riferimento della rilevazione: 1 luglio - 30 settembre 2014 Applicazione dal 1 gennaio fino al 31 marzo 2015 CLASSI DI IMPORTO CATEGORIE DI OPERAZIONI in unità di euro TASSI MEDI (su base annua) TASSI SOGLIA (su base annua) APERTURE DI CREDITO IN CONTO CORRENTE 11,62 9,97 18,5250 16,4625 SCOPERTI SENZA AFFIDAMENTO fino a 1.500 oltre 1.500 15,96 15,10 23,9500 22,8750 ANTICIPI E SCONTI COMMERCIALI da 5.000 a 100.000 oltre 100.000 9,61 8,05 16,0125 14,0625 5,36 10,7000 FACTORING fino a 50.000 oltre 50.000 6,41 4,43 12,0125 9,5375 CREDITI PERSONALI 11,99 18,9875 ALTRI FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE E ALLE IMPRESE 10,59 17,2375 PRESTITI CONTRO CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO E DELLA PENSIONE 12,54 11,64 19,6750 18,5500

L E A S I N G A U T O V E I C O L I E AERONAVALI fino a 25.000 oltre 25.000 7,46 7,01 13,3250 12,7625 LEASING IMMOBILIARE 6,27 11,8375 - A TASSO FISSO 4,44 9,5500 - A TASSO VARIABILE LEASING STRUMENTALE fino a 25.000 oltre 25.000 8,54 5,45 14,6750 10,8125 CREDITO FINALIZZATO ALL'ACQUISTO RATEALE 12,02 9,69 19,0250 16,1125 CREDITO REVOLVING 16,90 12,68 24,9000 19,8500 MUTUI CON GARANZIA IPOTECARIA - A TASSO FISSO - A TASSO VARIABILE 4,50 3,47 9,6250 8,3375 AVVERTENZA: AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEGLI INTERESSI USURARI AI SENSI DELL'ARTICOLO 2 DELLA LEGGE N. 108/96, I TASSI RILEVATI DEVONO ESSERE AUMENTATI DI UN QUARTO CUI SI AGGIUNGE UN MARGINE DI ULTERIORI 4 PUNTI PERCENTUALI. LA DIFFERENZA TRA IL LIMITE E IL TASSO MEDIO NON PUÒ SUPERARE GLI 8 PUNTI PERCENTUALI. (*) Per i criteri di rilevazione dei dati e di compilazione della tabella si veda la nota metodologica allegata al Decreto. Le categorie di operazioni sono indicate nei Decreti del Ministero dell'economia e delle Finanze del 23 settembre 2013 e del 29 settembre 2014 e nelle Istruzioni applicative della Banca d'italia pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 2009, n. 200. RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA Nota metodologica La Legge 7 marzo 1996, n. 108, volta a contrastare il fenomeno dell'usura, prevede che siano resi noti con cadenza trimestrale i tassi effettivi globali medi, comprensivi di commissioni, spese e remunerazioni a qualsiasi titolo connesse col finanziamento, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari. Il decreto annuale di classificazione delle operazioni emanato dal Ministero dell'economia e delle Finanze ripartisce le operazioni in categorie omogenee attribuendo alla Banca d'italia il compito di rilevare i tassi.

La rilevazione dei dati per ciascuna categoria riguarda le medie aritmetiche dei tassi praticati sulle operazioni censite nel trimestre di riferimento. Essa è condotta per classi di importo; non sono incluse nella rilevazione alcune fattispecie di operazioni condotte a tassi che non riflettono le condizioni del mercato (ad es. operazioni a tassi agevolati in virtù di provvedimenti legislativi). Per le operazioni di "credito personale", "credito finalizzato", "leasing", "mutuo", "altri finanziamenti" e "prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione" i tassi rilevati si riferiscono ai rapporti di finanziamento accesi nel trimestre; per esse è adottato un indicatore del costo del credito analogo al TAEG definito dalla normativa comunitaria sul credito al consumo. Per le "aperture di credito in conto corrente", gli "scoperti senza affidamento", il "credito revolving e con utilizzo di carte di credito", gli "anticipi su crediti e sconto di portafoglio commerciale" e le operazioni di "factoring" - i cui tassi sono continuamente sottoposti a revisione - vengono rilevati i tassi praticati per tutte le operazioni in essere nel trimestre, computati sulla base dell'effettivo utilizzo. La rilevazione interessa l'intero sistema bancario e il complesso degli intermediari finanziari già iscritti negli elenchi previsti dagli articoli 106 e 107 del Testo unico bancario. La Banca d'italia procede ad aggregazioni tra dati omogenei al fine di agevolare la consultazione e l'utilizzo della rilevazione. Le categorie di finanziamento sono definite considerando l'omogeneità delle operazioni evidenziata dalle forme tecniche adottate e dal livello dei tassi di mercato rilevati. La tabella - che è stata definita sentita la Banca d'italia - è composta da 25 tassi che fanno riferimento alle predette categorie di operazioni. Le classi di importo riportate nella tabella sono aggregate sulla base della distribuzione delle operazioni tra le diverse classi presenti nella rilevazione statistica; lo scostamento dei tassi aggregati rispetto al dato segnalato per ciascuna classe di importo è contenuto. A decorrere dal decreto trimestrale del dicembre 2009, la metodologia di calcolo del TEG applica le modifiche introdotte con la revisione delle Istruzioni per la rilevazione emanate dalla Banca d'italia nell'agosto 2009. Le segnalazioni inviate dagli intermediari tengono anche conto dei chiarimenti forniti dalla Banca d'italia, attraverso il sito internet, in risposta ai quesiti pervenuti. La rinnovata metodologia di calcolo ha comportato l'introduzione di alcune modifiche nella griglia dei tassi: viene data separata evidenza agli scoperti senza affidamento - in precedenza compresi tra le aperture di credito in conto corrente - ai crediti personali e agli anticipi e sconti; sono stati unificati i tassi applicati da banche e finanziarie per tutte le categorie di operazioni; sono state distinte tre tipologie di operazioni di leasing ("autoveicoli e aeronavale", "immobiliare" e "strumentale"); sono stati separati i TEG pubblicati per il "credito finalizzato" e il "credito revolving"; la categoria residuale "altri finanziamenti" non prevede la distinzione per soggetto finanziato (famiglie o imprese). Con riferimento ai prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione di cui al D.P.R. n. 180/50, le modalità di assolvimento dell'obbligo della garanzia assicurativa di cui all'articolo 54 del medesimo decreto, secondo quanto previsto dal Regolamento ISVAP n. 29 del 16 marzo 2009, non modificano la classificazione di tali operazioni stabilita dal D.M. emanato ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della L. n. 108/96. La disposizione del citato articolo 54 del D.P.R. n. 180/50, nello stabilire che gli istituti autorizzati a concedere prestiti contro cessione del quinto "non possono assumere in proprio i rischi di morte o di impiego dei cedenti" è unicamente volta ad escludere che i soggetti finanziatori possano rilasciare garanzie assicurative, attività riservata alle imprese assicurative autorizzate.

A causa degli importanti scostamenti tra i tassi fissi e variabili rilevati nelle operazioni di leasing immobiliare, a partire dal decreto valido per il trimestre 1 aprile 2011-30 giugno 2011 l'indicazione delle operazioni di leasing immobiliare "a tasso fisso" e "a tasso variabile" è data separatamente al fine di evitare in tale comparto fenomeni di razionamento del credito ( 1). Data la metodologia della segnalazione, i tassi d'interesse bancari riportati nella tabella differiscono da quelli rilevati dalla Banca d'italia nell'ambito delle statistiche dei tassi armonizzati e di quelle della Centrale dei rischi, orientate ai fini dell'analisi economica e dell'esame della congiuntura. Queste rilevazioni si riferiscono a campioni, tra loro diversi, di banche; i tassi armonizzati non sono comprensivi degli oneri accessori e sono ponderati con l'importo delle operazioni; i tassi della Centrale dei rischi si riferiscono alle operazioni di finanziamento di importo pari o superiore a 30 mila euro. Secondo quanto previsto dalla legge, i tassi medi rilevati vengono corretti in relazione alla variazione del valore medio del tasso ufficiale di sconto nel periodo successivo al trimestre di riferimento. A decorrere dal 1 gennaio 2004, si fa riferimento alle variazioni del tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema determinato dal Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, la cui misura sostituisce quella della cessata ragione normale dello sconto. Come prescrive la legge, il limite oltre il quale gli interessi sono da considerarsi usurari si ottiene aumentando i tassi medi di un quarto e aggiungendo un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali. Rilevazione degli interessi di mora Nell'anno 2002 la Banca d'italia e l'ufficio italiano dei cambi hanno proceduto a una rilevazione statistica riguardante la misura media degli interessi di mora stabiliti contrattualmente. La rilevazione ha riguardato un campione di banche e di società finanziarie individuato sulla base della distribuzione territoriale e della ripartizione tra le categorie istituzionali. In relazione ai contratti accesi nel terzo trimestre del 2001 sono state verificate le condizioni previste contrattualmente; per le aperture di credito in conto corrente sono state rilevate le condizioni previste nei casi di revoca del fido per tutte le operazioni in essere. In relazione al complesso delle operazioni, il valore della maggiorazione percentuale media è stato posto a confronto con il tasso medio rilevato. (1) Al riguardo, la Banca d'italia ha condotto una specifica indagine presso gli intermediari operanti nel comparto. D.M. Ministero dell'economia e Finanze, dipartimento del Tesoro 30 set 2014 Tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull'usura (legge 7 marzo 1996, n. 108). Periodi di rilevazione 1º aprile - 30 giugno 2014

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 30 settembre 2014 Tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull'usura (legge 7 marzo 1996, n. 108). Periodi di rilevazione 1º aprile - 30 giugno 2014. Applicazione dal 1º ottobre al 31 dicembre 2014 IL CAPO DELLA DIREZIONE V DEL DIPARTIMENTO DEL TESORO Vista la legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni in materia di usura e, in particolare, l'art. 2, comma 1, in base al quale "il Ministro del tesoro, sentiti la Banca d'italia e l'ufficio italiano dei cambi, rileva trimestralmente il tasso effettivo globale medio, comprensivo di commissioni, di remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, riferito ad anno degli interessi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti negli elenchi tenuti dall'ufficio italiano dei cambi e dalla Banca d'italia ai sensi degli artt. 106 e 107 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, nel corso del trimestre precedente per operazioni della stessa natura"; Visti i propri decreti del 23 settembre 2013 e del 29 settembre 2014, recanti la "classificazione delle operazioni creditizie per categorie omogenee ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari"; Visto, da ultimo, il proprio decreto del 25 giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 148 del 28 giugno 2014 e, in particolare, l'art. 3, comma 3, che attribuisce alla Banca d'italia il compito di procedere per il trimestre 1 aprile 2014-30 giugno 2014 alla rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari; Avute presenti le "istruzioni per la rilevazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull'usura" emanate dalla Banca d'italia (pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 200 del 29 agosto 2009); Vista la rilevazione dei valori medi dei tassi effettivi globali segnalati dalle banche e dagli intermediari finanziari con riferimento al periodo 1 aprile 2014-30 giugno 2014 e tenuto conto della variazione, nel periodo successivo al trimestre di riferimento, del valore medio del tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema determinato dal Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, la cui misura sostituisce quella del tasso determinato dalla Banca d'italia ai sensi del d.lgs. 24 giugno 1998 n. 213, in sostituzione del tasso ufficiale di sconto; Visti il decreto-legge 29 dicembre 2000, n. 394, convertito, con modificazioni, nella legge 28 febbraio 2001, n. 24, recante interpretazione autentica della legge 7 marzo 1996, n. 108, e l'indagine statistica effettuata nel 2002 a fini conoscitivi dalla Banca d'italia e dall'ufficio italiano dei cambi, condotta su un campione di intermediari secondo le modalità indicate nella nota metodologica, relativamente alla maggiorazione stabilita contrattualmente per i casi di ritardato pagamento; Vista la direttiva del Ministro in data 12 maggio 1999, concernente l'attuazione del decreto legislativo numero 29/1993 e successive modificazioni e integrazioni, in ordine alla delimitazione dell'ambito di responsabilità del vertice politico e di quello amministrativo;

Atteso che, per effetto di tale direttiva, il provvedimento di rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi dell'art. 2 della legge n. 108/1996, rientra nell'ambito di responsabilità del vertice amministrativo; Avuto presente l'art. 62 del d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre 2007, che ha disposto la soppressione dell'ufficio italiano dei cambi e il passaggio di competenze e poteri alla Banca d'italia; Sentita la Banca d'italia; Decreta: Articolo 1 1. I tassi effettivi globali medi, riferiti ad anno, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, determinati ai sensi dell'art. 2, comma 1, della legge 7 marzo 1996, n. 108, relativamente al trimestre 1 aprile 2014-30 giugno 2014, sono indicati nella tabella riportata in allegato (ALLEGATO A). Articolo 2 1. Il presente decreto entra in vigore il 1 ottobre 2014. 2. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 dicembre 2014, ai finidella determinazione degli interessi usurari ai sensi dell'art. 2, comma 4, della legge 7 marzo 1996, n. 108, come modificato dal decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, i tassi riportati nella tabella indicata all'art. 1 del presente decreto devono essere aumentati di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori 4 punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali. Articolo 3 1. Le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti ad affiggere in ciascuna sede o dipendenzaaperta al pubblico in modo facilmente visibile la tabella riportata in allegato (ALLEGATO A). 2. Le banche e gli intermediari finanziari, al fine di verificare il rispetto del limite di cui all'art. 2,comma 4, della legge 7 marzo 1996, n. 108, come modificato dal decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, si attengono ai criteri di calcolo delle "istruzioni per la rilevazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull'usura " emanate dalla Banca d'italia. 3. La Banca d'italia procede per il trimestre 1 luglio 2014-30 settembre 2014 alla rilevazione deitassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari con riferimento alle categorie di operazioni indicate nell'apposito decreto del Ministero dell'economia e delle finanze. 4. I tassi effettivi globali medi di cui all'art. 1, comma 1, del presente decreto non sono comprensividegli interessi di mora contrattualmente previsti per i casi di ritardato pagamento. L'indagine statistica condotta nel 2002 a fini conoscitivi dalla Banca d'italia e dall'ufficio italiano dei cambi ha rilevato che, con riferimento al complesso delle operazioni facenti capo al campione di

intermediari considerato, la maggiorazione stabilita contrattualmente per i casi di ritardato pagamento è mediamente pari a 2,1 punti percentuali. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA (*) Medie aritmetiche dei tassi sulle singole operazioni delle banche e degli intermediari finanziari non bancari, corrette per la variazione del valore medio del tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema. Periodo di riferimento della rilevazione: 1 aprile - 30 giugno 2014 Applicazione dal 1 ottobre fino al 31 dicembre 2014 CLASSI DI IMPORTO CATEGORIE DI OPERAZIONI in unità di euro TASSI MEDI (su base annua) TASSI SOGLIA (su base annua) APERTURE DI CREDITO IN CONTO CORRENTE 11,62 10,08 18,5250 16,6000 SCOPERTI SENZA AFFIDAMENTO fino a 1.500 oltre 1.500 16,18 15,13 24,1800 22,9125 ANTICIPI E SCONTI COMMERCIALI da 5.000 a 100.000 oltre 100.000 9,30 8,11 15,6250 14,1375 5,47 10,8375 FACTORING fino a 50.000 oltre 50.000 6,83 4,54 12,5375 9,6750 CREDITI PERSONALI 12,12 19,1500 ALTRI FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE E ALLE IMPRESE 10,69 17,3625 PRESTITI CONTRO CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO E DELLA PENSIONE 12,17 11,44 19,2125 18,3000 L E A S I N G A U T O V E I C O L I E AERONAVALI fino a 25.000 oltre 25.000 7,15 7,20 12,9375 13,0000 LEASING IMMOBILIARE - A TASSO FISSO - A TASSO VARIABILE 6,62 4,63 12,2750 9,7875

LEASING STRUMENTALE fino a 25.000 oltre 25.000 8,52 5,58 14,6500 10,9750 CREDITO FINALIZZATO ALL'ACQUISTO RATEALE 12,35 9,68 19,4375 16,1000 CREDITO REVOLVING 16,98 12,89 24,9800 20,1125 MUTUI CON GARANZIA IPOTECARIA - A TASSO FISSO - A TASSO VARIABILE 4,85 3,66 10,0625 8,5750 AVVERTENZA: AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEGLI INTERESSI USURARI AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA LEGGE N. 108/96, I TASSI RILEVATI DEVONO ESSERE AUMENTATI DI UN QUARTO CUI SI AGGIUNGE UN MARGINE DI ULTERIORI 4 PUNTI PERCENTUALI. LA DIFFERENZA TRA IL LIMITE E IL TASSO MEDIO NON PUÒ SUPERARE GLI 8 PUNTI PERCENTUALI. (*) Per i criteri di rilevazione dei dati e di compilazione della tabella si veda la nota metodologica allegata al Decreto. Le categorie di operazioni sono indicate nei Decreti del Ministero dell'economia e delle Finanze del 23 settembre 2013 e del 29 settembre 2014 e nelle Istruzioni applicative della Banca d'italia pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 2009, n. 200. RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA Nota metodologica La legge 7 marzo 1996, n. 108, volta a contrastare il fenomeno dell'usura, prevede che siano resi noti con cadenza trimestrale i tassi effettivi globali medi, comprensivi di commissioni, spese e remunerazioni a qualsiasi titolo connesse col finanziamento, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari. Il decreto annuale di classificazione delle operazioni emanato dal Ministero dell'economia e delle Finanze ripartisce le operazioni in categorie omogenee attribuendo alla Banca d'italia il compito di rilevare i tassi. La rilevazione dei dati per ciascuna categoria riguarda le medie aritmetiche dei tassi praticati sulle operazioni censite nel trimestre di riferimento. Essa è condotta per classi di importo; non sono incluse nella rilevazione alcune fattispecie di operazioni condotte a tassi che non riflettono le condizioni del mercato (ad es. operazioni a tassi agevolati in virtù di provvedimenti legislativi). Per le operazioni di "credito personale", "credito finalizzato", "leasing", "mutuo", "altri finanziamenti" e "prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione" i tassi rilevati si riferiscono ai rapporti di finanziamento accesi nel trimestre; per esse è adottato un indicatore del costo del credito

analogo al TAEG definito dalla normativa comunitaria sul credito al consumo. Per le "aperture di credito in conto corrente", gli "scoperti senza affidamento", il "credito revolving e con utilizzo di carte di credito", gli "anticipi su crediti e sconto di portafoglio commerciale" e le operazioni di "factoring" - i cui tassi sono continuamente sottoposti a revisione - vengono rilevati i tassi praticati per tutte le operazioni in essere nel trimestre, computati sulla base dell'effettivo utilizzo. La rilevazione interessa l'intero sistema bancario e il complesso degli intermediari finanziari già iscritti negli elenchi previsti dagli artt. 106 e 107 del Testo unico bancario. La Banca d'italia procede ad aggregazioni tra dati omogenei al fine di agevolare la consultazione e l'utilizzo della rilevazione. Le categorie di finanziamento sono definite considerando l'omogeneità delle operazioni evidenziata dalle forme tecniche adottate e dal livello dei tassi di mercato rilevati. La tabella - che è stata definita sentita la Banca d'italia - è composta da 25 tassi che fanno riferimento alle predette categorie di operazioni. Le classi di importo riportate nella tabella sono aggregate sulla base della distribuzione delle operazioni tra le diverse classi presenti nella rilevazione statistica; lo scostamento dei tassi aggregati rispetto al dato segnalato per ciascuna classe di importo è contenuto. A decorrere dal decreto trimestrale del dicembre 2009, la metodologia di calcolo del TEG applica le modifiche introdotte con la revisione delle Istruzioni per la rilevazione emanate dalla Banca d'italia nell'agosto 2009. Le segnalazioni inviate dagli intermediari tengono anche conto dei chiarimenti forniti dalla Banca d'italia, attraverso il sito internet, in risposta ai quesiti pervenuti. La rinnovata metodologia di calcolo ha comportato l'introduzione di alcune modifiche nella griglia dei tassi: viene data separata evidenza agli scoperti senza affidamento - in precedenza compresi tra le aperture di credito in conto corrente - ai crediti personali e agli anticipi e sconti; sono stati unificati i tassi applicati da banche e finanziarie per tutte le categorie di operazioni; sono state distinte tre tipologie di operazioni di leasing ("autoveicoli e aeronavale", "immobiliare" e "strumentale"); sono stati separati i TEG pubblicati per il "credito finalizzato" e il "credito revolving"; la categoria residuale "altri finanziamenti" non prevede la distinzione per soggetto finanziato (famiglie o imprese). Con riferimento ai prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione di cui al D.P.R. n. 180/50, le modalità di assolvimento dell'obbligo della garanzia assicurativa di cui all'art. 54 del medesimo decreto, secondo quanto previsto dal Regolamento ISVAP n. 29 del 16 marzo 2009, non modificano la classificazione di tali operazioni stabilita dal D.M. emanato ai sensi dell'art. 2, comma 2, della L. n. 108/96. La disposizione del citato art. 54 del D.P.R. n. 180/50, nello stabilire che gli istituti autorizzati a concedere prestiti contro cessione del quinto "non possono assumere in proprio i rischi di morte o di impiego dei cedenti" è unicamente volta ad escludere che i soggetti finanziatori possano rilasciare garanzie assicurative, attività riservata alle imprese assicurative autorizzate. A causa degli importanti scostamenti tra i tassi fissi e variabili rilevati nelle operazioni di leasing immobiliare, a partire dal decreto valido per il trimestre 1 aprile 2011-30 giugno 2011 l'indicazione delle operazioni di leasing immobiliare "a tasso fisso" e "a tasso variabile" è data separatamente al fine di evitare in tale comparto fenomeni di razionamento del credito (1). Data la metodologia della segnalazione, i tassi d'interesse bancari riportati nella tabella differiscono da quelli rilevati dalla Banca d'italia nell'ambito delle statistiche dei tassi armonizzati e di quelle della Centrale dei rischi, orientate ai fini dell'analisi economica e dell'esame della congiuntura. Queste rilevazioni si riferiscono a campioni, tra loro diversi, di banche; i tassi armonizzati non sono

comprensivi degli oneri accessori e sono ponderati con l'importo delle operazioni; i tassi della Centrale dei rischi si riferiscono alle operazioni di finanziamento di importo pari o superiore a 30 mila euro. Secondo quanto previsto dalla legge, i tassi medi rilevati vengono corretti in relazione alla variazione del valore medio del tasso ufficiale di sconto nel periodo successivo al trimestre di riferimento. A decorrere dal 1 gennaio 2004, si fa riferimento alle variazioni del tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema determinato dal Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, la cui misura sostituisce quella della cessata ragione normale dello sconto. Come prescrive la legge, il limite oltre il quale gli interessi sono da considerarsi usurari si ottiene aumentando i tassi medi di un quarto e aggiungendo un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali. Rilevazione degli interessi di mora Nell'anno 2002 la Banca d'italia e l'ufficio italiano dei cambi hanno proceduto a una rilevazione statistica riguardante la misura media degli interessi di mora stabiliti contrattualmente. La rilevazione ha riguardato un campione di banche e di società finanziarie individuato sulla base della distribuzione territoriale e della ripartizione tra le categorie istituzionali. In relazione ai contratti accesi nel terzo trimestre del 2001 sono state verificate le condizioni previste contrattualmente; per le aperture di credito in conto corrente sono state rilevate le condizioni previste nei casi di revoca del fido per tutte le operazioni in essere. In relazione al complesso delle operazioni, il valore della maggiorazione percentuale media è stato posto a confronto con il tasso medio rilevato. (1) Al riguardo, la Banca d'italia ha condotto una specifica indagine presso gli intermediari operanti nel comparto. D.M. Ministero dell'economia e Finanze, dipartimento del Tesoro 29 set 2014 Classificaz. delle operazioni creditizie per categorie omogenee ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 29 settembre 2014 Classificazione delle operazioni creditizie per categorie omogenee ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari IL CAPO DELLA DIREZIONE V

DEL DIPARTIMENTO DEL TESORO Vista la legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni in materia di usura e, in particolare, l'articolo 2, comma 2, in base al quale "il Ministro del tesoro, sentiti la Banca d'italia e l'ufficio italiano dei cambi, effettua annualmente la classificazione delle operazioni per categorie omogenee, tenuto conto della natura, dell'oggetto, dell'importo, della durata, dei rischi e delle garanzie"; Visti i decreti ministeriali 23 settembre 1996, 24 settembre 1997, 22 settembre 1998, 21 settembre 1999, 20 settembre 2000, 20 settembre 2001, 16 settembre 2002, 18 settembre 2003, 16 settembre 2004, 20 settembre 2005, 20 settembre 2006, 18 settembre 2007, 23 settembre 2008, 23 settembre 2009, 25 marzo 2010, 23 settembre 2011, 25 settembre 2012 e 23 settembre 2013 recanti la classificazione delle operazioni creditizie per categorie omogenee, ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dagli intermediari finanziari; Avute presenti le "istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull'usura" emanate dalla Banca d'italia nei confronti delle banche, degli intermediari finanziari iscritti nell'elenco generale di cui all'art. 106 del d.lgs. n. 385/93 e degli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale previsto dall'art. 107 del medesimo decreto legislativo (pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 200 del 29 agosto 2009); Sentita la Banca d'italia; Decreta: Articolo 1 1. Ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari sono individuate le seguenti categorie omogenee di operazioni: aperture di credito in conto corrente, scoperti senza affidamento, finanziamenti per anticipi su crediti e documenti e sconto di portafoglio commerciale, crediti personali, crediti finalizzati all'acquisto rateale, credito revolving e con utilizzo di carte di credito, operazioni di factoring, operazioni di leasing, mutui, prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione, altri finanziamenti a breve e medio/lungo termine. Articolo 2 1. La Banca d'italia procede alla rilevazione dei dati avendo riguardo, per le categorie di cui all'articolo 1, alla natura, all'oggetto, all'importo e alla durata del finanziamento, nonché alle garanzie e ai beneficiari in ragione del rischio. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. D.M. Ministero dell'economia e Finanze, dipartimento del Tesoro 25 giu 2014 Pubblicazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge

sull'usura (legge 7 marzo 1996 n. 108). Periodi di rilevazione 1º gennaio 31 marzo 2014 MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 25 giugno 2014 Pubblicazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull'usura (legge 7 marzo 1996 n. 108). Periodi di rilevazione 1º gennaio - 31 marzo 2014. Applicazione dal 1º luglio al 30 settembre 2014 IL CAPO DELLA DIREZIONE V del Dipartimento del tesoro Vista la legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni in materia di usura e, in particolare, l'art. 2, comma 1, in base al quale "il Ministro del Tesoro, sentiti la Banca d'italia e l'ufficio italiano dei cambi, rileva trimestralmente il tasso effettivo globale medio, comprensivo di commissioni, di remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, riferito ad anno degli interessi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti negli elenchi tenuti dall'ufficio italiano dei cambi e dalla Banca d'italia ai sensi degli artt. 106 e 107 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, nel corso del trimestre precedente per operazioni della stessa natura"; Visto il proprio decreto del 23 settembre 2013, recante la "classificazione delle operazioni creditizie per categorie omogenee ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari"; Visto, da ultimo, il proprio decreto del 24 marzo 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29 marzo 2014 e, in particolare, l'art. 3, comma 3, che attribuisce alla Banca d'italia il compito di procedere per il trimestre 1 gennaio 2014-31 marzo 2014 alla rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari; Avute presenti le "istruzioni per la rilevazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull'usura" emanate dalla Banca d'italia (pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 200 del 29 agosto 2009); Vista la rilevazione dei valori medi dei tassi effettivi globali segnalati dalle banche e dagli intermediari finanziari con riferimento al periodo 1 gennaio 2014-31 marzo 2014 e tenuto conto della variazione, nel periodo successivo al trimestre di riferimento, del valore medio del tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema determinato dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea, la cui misura sostituisce quella del tasso determinato dalla Banca d'italia ai sensi del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, in sostituzione del tasso ufficiale di sconto; Visti il decreto-legge 29 dicembre 2000, n. 394, convertito, con modificazioni, nella legge 28 febbraio 2001, n. 24, recante interpretazione autentica della legge 7 marzo 1996, n. 108, e l'indagine statistica effettuata nel 2002 a fini conoscitivi dalla Banca d'italia e dall'ufficio italiano dei cambi, condotta su un campione di intermediari secondo le modalità indicate nella nota metodologica, relativamente alla maggiorazione stabilita contrattualmente per i casi di ritardato pagamento; Vista la direttiva del Ministro in data 12 maggio 1999, concernente l'attuazione del decreto legislativo numero n. 29/1993 e successive modificazioni e integrazioni, in ordine alla delimitazione dell'ambito di responsabilità del vertice politico e di quello amministrativo;

Atteso che, per effetto di tale direttiva, il provvedimento di rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi dell'art. 2 della legge n. 108/1996, rientra nell'ambito di responsabilità del vertice amministrativo; Avuto presente l'art. 62 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre 2007, che ha disposto la soppressione dell'ufficio italiano dei cambi e il passaggio di competenze e poteri alla Banca d'italia; Sentita la Banca d'italia; Decreta: Articolo 1 1. I tassi effettivi globali medi, riferiti ad anno, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, determinati ai sensi dell'art. 2, comma 1, della legge 7 marzo 1996, n. 108, relativamente al trimestre 1 gennaio 2014-31 marzo 2014, sono indicati nella tabella riportata in allegato (Allegato A). Articolo 2 1. Il presente decreto entra in vigore il 1 luglio 2014. 2. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 settembre 2014, ai finidella determinazione degli interessi usurari ai sensi dell'art. 2, comma 4, della legge 7 marzo 1996, n. 108, come modificato dal decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, i tassi riportati nella tabella indicata all'art. 1 del presente decreto devono essere aumentati di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori 4 punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali. Articolo 3 1. Le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti ad affiggere in ciascuna sede o dipendenzaaperta al pubblico in modo facilmente visibile la tabella riportata in allegato (Allegato A). 2. Le banche e gli intermediari finanziari, al fine di verificare il rispetto del limite di cui all'art. 2,comma 4, della legge 7 marzo 1996, n. 108, come modificato dal decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, si attengono ai criteri di calcolo delle "istruzioni per la rilevazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull'usura" emanate dalla Banca d'italia. 3. La Banca d'italia procede per il trimestre 1 aprile 2014-30 giugno 2014 alla rilevazione dei tassieffettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari con riferimento alle categorie di operazioni indicate nell'apposito decreto del Ministero dell'economia e delle finanze. 4. I tassi effettivi globali medi di cui all'art. 1, comma 1, del presente decreto non sono comprensividegli interessi di mora contrattualmente previsti per i casi di ritardato pagamento. L'indagine statistica condotta nel 2002 a fini conoscitivi dalla Banca d'italia e dall'ufficio italiano dei cambi ha rilevato che, con riferimento al complesso delle operazioni facenti capo al campione di intermediari considerato, la maggiorazione stabilita contrattualmente per i casi di ritardato pagamento è mediamente pari a 2,1 punti percentuali.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA (*) Medie aritmetiche dei tassi sulle singole operazioni delle banche e degli intermediari finanziari non bancari, corrette per la variazione del valore medio del tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema. Periodo di riferimento della rilevazione: 1 gennaio - 31 marzo 2014 Applicazione dal 1 luglio fino al 30 settembre 2014 CLASSI DI IMPORTO CATEGORIE DI OPERAZIONI in unità di euro TASSI MEDI (su base annua) TASSI SOGLIA (su base annua) APERTURE DI CREDITO IN CONTO CORRENTE 11,61 18,5125 10,20 16,7500 SCOPERTI SENZA AFFIDAMENTO fino a 1.500 oltre 1.500 15,88 15,09 22,8500 22,8625 ANTICIPI E SCONTI COMMERCIALI da 5.000 a 100.000 oltre 100.000 9,37 8,20 15,7125 14,2500 5,62 11,0250 FACTORING fino a 50.000 oltre 50.000 7,23 4,81 13,0375 10,0125 CREDITI PERSONALI 12,21 19,2625 ALTRI FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE E ALLE IMPRESE 10,82 17,5250 PRESTITI CONTRO CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO E DELLA PENSIONE 12,19 11,69 19,2375 18,6125 L E A S I N G A U T O V E I C O L I E AERONAVALI fino a 25.000 oltre 25.000 7,95 7,48 13,9375 13,3500 LEASING IMMOBILIARE - A TASSO FISSO - A TASSO VARIABILE 7,16 4,81 12,9500 10,0125 LEASING STRUMENTALE fino a 25.000 oltre 25.000 8,93 5,95 15,1625 11,4375

CREDITO FINALIZZATO ALL'ACQUISTO RATEALE 12,25 9,95 19,3125 16,4375 CREDITO REVOLVING 17,15 12,54 25,1500 19,6750 MUTUI CON GARANZIA IPOTECARIA - A TASSO FISSO - A TASSO VARIABILE 5,11 3,82 10,3875 8,7750 AVVERTENZA: AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEGLI INTERESSI USURARI AI SENSI DELL'ART. 2 DELLA LEGGE N.108/96, I TASSI RILEVATI DEVONO ESSERE AUMENTATI DI UN QUARTO CUI SI AGGIUNGE UN MARGINE DI ULTERIORI 4 PUNTI PERCENTUALI. LA DIFFERENZA TRA IL LIMITE E IL TASSO MEDIO NON PUÒ SUPERARE GLI 8 PUNTI PERCENTUALI (*) Per i criteri di rilevazione dei dati e di compilazione della tabella si veda la nota metodologica allegata al Decreto. Le categorie di operazioni sono indicate nel Decreto del Ministero dell'economia e delle Finanze del 23 settembre 2013 e nelle Istruzioni applicative della Banca d'italia pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 2009, n. 200. RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA Nota metodologica La legge 7 marzo 1996, n. 108, volta a contrastare il fenomeno dell'usura, prevede che siano resi noti con cadenza trimestrale i tassi effettivi globali medi, comprensivi di commissioni, spese e remunerazioni a qualsiasi titolo connesse col finanziamento, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari. Il decreto annuale di classificazione delle operazioni emanato dal Ministero dell'economia e delle Finanze ripartisce le operazioni in categorie omogenee attribuendo alla Banca d'italia il compito di rilevare i tassi. La rilevazione dei dati per ciascuna categoria riguarda le medie aritmetiche dei tassi praticati sulle operazioni censite nel trimestre di riferimento. Essa è condotta per classi di importo; non sono incluse nella rilevazione alcune fattispecie di operazioni condotte a tassi che non riflettono le condizioni del mercato (ad es. operazioni a tassi agevolati in virtù di provvedimenti legislativi). Per le operazioni di "credito personale", "credito finalizzato", "leasing", "mutuo", "altri finanziamenti" e "prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione" i tassi rilevati si riferiscono ai rapporti di finanziamento accesi nel trimestre; per esse è adottato un indicatore del costo del credito analogo al TAEG definito dalla normativa comunitaria sul credito al consumo. Per le "aperture di credito in conto corrente", gli "scoperti senza affidamento", il "credito revolving e con utilizzo di carte di credito", gli "anticipi su crediti e sconto di portafoglio commerciale" e le operazioni di "factoring" - i

cui tassi sono continuamente sottoposti a revisione - vengono rilevati i tassi praticati per tutte le operazioni in essere nel trimestre, computati sulla base dell'effettivo utilizzo. La rilevazione interessa l'intero sistema bancario e il complesso degli intermediari finanziari già iscritti negli elenchi previsti dagli artt. 106 e 107 del Testo unico bancario. La Banca d'italia procede ad aggregazioni tra dati omogenei al fine di agevolare la consultazione e l'utilizzo della rilevazione. Le categorie di finanziamento sono definite considerando l'omogeneità delle operazioni evidenziata dalle forme tecniche adottate e dal livello dei tassi di mercato rilevati. La tabella - che è stata definita sentita la Banca d'italia - è composta da 25 tassi che fanno riferimento alle predette categorie di operazioni. Le classi di importo riportate nella tabella sono aggregate sulla base della distribuzione delle operazioni tra le diverse classi presenti nella rilevazione statistica; lo scostamento dei tassi aggregati rispetto al dato segnalato per ciascuna classe di importo è contenuto. A decorrere dal decreto trimestrale del dicembre 2009, la metodologia di calcolo del TEG applica le modifiche introdotte con la revisione delle Istruzioni per la rilevazione emanate dalla Banca d'italia nell'agosto 2009. Le segnalazioni inviate dagli intermediari tengono anche conto dei chiarimenti forniti dalla Banca d'italia, attraverso il sito internet, in risposta ai quesiti pervenuti. La rinnovata metodologia di calcolo ha comportato l'introduzione di alcune modifiche nella griglia dei tassi: viene data separata evidenza agli scoperti senza affidamento - in precedenza compresi tra le aperture di credito in conto corrente - ai crediti personali e agli anticipi e sconti; sono stati unificati i tassi applicati da banche e finanziarie per tutte le categorie di operazioni; sono state distinte tre tipologie di operazioni di leasing ("autoveicoli e aeronavale", "immobiliare" e "strumentale"); sono stati separati i TEG pubblicati per il "credito finalizzato" e il "credito revolving"; la categoria residuale "altri finanziamenti" non prevede la distinzione per soggetto finanziato (famiglie o imprese). Con riferimento ai prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione di cui al D.P.R. n. 180/50, le modalità di assolvimento dell'obbligo della garanzia assicurativa di cui all'art. 54 del medesimo decreto, secondo quanto previsto dal Regolamento ISVAP n. 29 del 16 marzo 2009, non modificano la classificazione di tali operazioni stabilita dal D.M. emanato ai sensi dell'art. 2 comma 2 della legge n. 108/96. La disposizione del citato art. 54 del D.P.R. n. 180/50, nello stabilire che gli istituti autorizzati a concedere prestiti contro cessione del quinto "non possono assumere in proprio i rischi di morte o di impiego dei cedenti" è unicamente volta ad escludere che i soggetti finanziatori possano rilasciare garanzie assicurative, attività riservata alle imprese assicurative autorizzate. A causa degli importanti scostamenti tra i tassi fissi e variabili rilevati nelle operazioni di leasing immobiliare, a partire dal decreto valido per il trimestre 1 aprile 2011-30 giugno 2011 l'indicazione delle operazioni di leasing immobiliare "a tasso fisso" e "a tasso variabile" è data separatamente al fine di evitare in tale comparto fenomeni di razionamento del credito (1). Data la metodologia della segnalazione, i tassi d'interesse bancari riportati nella tabella differiscono da quelli rilevati dalla Banca d'italia nell'ambito delle statistiche dei tassi armonizzati e di quelle della Centrale dei rischi, orientate ai fini dell'analisi economica e dell'esame della congiuntura. Queste rilevazioni si riferiscono a campioni, tra loro diversi, di banche; i tassi armonizzati non sono comprensivi degli oneri accessori e sono ponderati con l'importo delle operazioni; i tassi della Centrale dei rischi si riferiscono alle operazioni di finanziamento di importo pari o superiore a 30 mila euro.