Risposta ai quesiti pervenuti giovedì 1 marzo 2017 alle ore 15,07:

Documenti analoghi
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA SEGNALETICA STRADALE, PUBBLICITARIA E DI DIREZIONE

PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n 61 del 11/11/2002 Esecutiva in data 12/12/2002

CONVENZIONE PER L INSTALLAZIONE GRATUITA DI MANUFATTI URBANI PER IL SUPPORTO DI STRISCIONI

Riservato Sezione Autogrù

COMUNE di ALTOPASCIO SETTORE URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA

C O M U N E D I C A N E G R A T E. (Provincia di Milano) CONTRATTO PER AFFIDAMENTO INTERVENTO DI SOSTITUZIONE

REGOLAMENTO PER GLI IMPIANTI PUBBLICITARI. Art. 1 - Ambito e scopo del Regolamento. Art. 2 Tipologia degli impianti pubblicitari

COMUNE DI MESAGNE PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI E DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI ELABORATO <A> REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE: NORME TECNICHE

CONVENZIONE PER CONCESSIONE IN USO ALL ASSOCIAZIONE DEI LOCALI SITI NELL IMMOBILE DI PROPRIETA COMUNALE SITI IN

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento in materia ambientale

COMUNE DI AROSIO REGOLAMENTO COMUNALE DELLA PUBBLICITA SULLE STRADE

COMUNE DI CASTRONNO. Provincia di Varese

COMUNE DI ROCCARAINOLA

PROCEDURA APERTA PER FORNITURA DI GAS NATURALE 7 CHIARIMENTI

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

CITTA DI BONDENO Provincia di Ferrara Settore Finanziario Ufficio Tributi

Codice fiscale P. Iva Iscritto/a alla CCIAA di al nr. Tel. Fax Domicilio fiscale (società) in via n.

REGOLAMENTO MISSIONI AMMINISTRATORI COMUNALI REGOLAMENTO PER LE MISSIONI DEGLI AMMINISTRATORI

Area 4 POLIZIA LOCALE

PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI ABACO DELLE DISTANZE

PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI

AUTORIZZAZIONE AL TRANSITO PER TRASPORTI ECCEZIONALI

REGOLAMENTO PREINSEGNE ATTIVITA RICETTIVE

COMUNE DI DARFO BOARIO TERME REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEI MEZZI PUBBLICITARI. In attuazione al DPR 16 dicembre 1992, n 495

D.P.R n. 495

il bando di gara è pubblicato inoltre sul sito internet alla voce Bandi e avvisi di gara, ai sensi

DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 138 DEL E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI TESTO IN VIGORE DAL 01/01/2016

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA PUBBLICITA E DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI

PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela

NORME TECNICHE REGOLAMENTARI

COMUNE DI UDINE PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI REGOLAMENTO DEL PIANO

COMUNE DI SCARPERIA E SAN PIERO Provincia di Firenze PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI

COMUNE DI MONTEGIORGIO Provincia di Fermo

AZIENDA SANITARIA LOCALE LATINA CONTRATTO DI APPALTO TRA PER

PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI

COMUNE DI SAN FRANCESCO AL CAMPO PROVINCIA DI TORINO UFFICIO TRIBUTI

COMUNE DI VALLARSA (PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO)

Regolamento per la collocazione delle insegne per gli impianti pubblicitari e per le pubbliche affissioni

- COMUNE DI AULETTA - Provincia di Salerno

PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI

REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA E DEL DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI

COMUNE DI GIAVE PROVINCIA DI SASSARI

REPUBBLICA ITALIANA Comune di Casatenovo

ABACO IMPIANTI PUBBLICITARI PERMANENTI

Regolamento Comunale per l applicazione dell imposta sulla pubblicità e per l effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni

Comune di Grado Provincia di Gorizia

Comune di Cagliari SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE

IL RESPONSABILE DEL Servizio Tecnico Lavori Pubblici

C E N T R A L E U N I C A D I C O M M I T T E N Z A

COMUNE DI NOALE (Provincia di Venezia)

CHIARIMENTO n. 01 del

APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 76 DEL 2/12/2013

Norme Tecniche di Attuazione

Interventi regionali in materia di sistemazione di bacini montani, opere idraulico-forestali, opere idrauliche di competenza regionale. Art. 1.

Regolamento del Canone per l installazione dei mezzi pubblicitari

D.Lgs n. 285

COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA PUBBLICITA SULLE STRADE COMUNALI E NEI CENTRI ABITATI

BANDO DI GARA PER PROCEDURA APERTA GESTIONE E MANUTENZIONE ARCHIVIO DOCUMENTALE CIG: E2A

Comune di Monvalle - Provincia di Varese -

Fornitura di dispositivi di protezione individuale e collettiva

TIPOLOGIA DI TORNEO Giugno Benevento Campania Tappa Pro DATA SEDE CR FIPAV Giugno Cosenza Calabria Tappa Pro

CITTA DI GALATONE Provincia di Lecce SETTORE SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO PUBBLICITA

COMUNE DI NUVOLENTO. Provincia di Brescia. VERBALE di DETERMINAZIONE del Responsabile dell Ufficio Unico Lavori Pubblici. n 05 del 25/01/2013

COMUNE DI MENAGGIO PROVINCIA DI COMO CONTRATTO DI APPALTO PER AFFIDAMENTO SERVIZIO MANUTENZIONE

COMUNE di NUMANA Provincia di Ancona

IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA. In concessione a I.C.A. srl

ALLEGATO A 6 CONTABILIZZAZIONE LAVORI E PENALITA

- Visto il D.P.C.M. 30 marzo 2001 avente per oggetto Atto di indirizzo e coordinamento sui

PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA E INSTALLAZIONE IN LOCO DI N. 60 SEGNALI STRADALI DI LOCALITA IN LINGUA SARDA

PIANO GENERALE IMPIANTI PUBBLICITARI

COMUNE DI BUDONI. Provincia di Olbia Tempio REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEI CANONI PATRIMONIALI NON RICOGNITORI

COMUNE DI SILEA ( Provincia di Treviso )

COMUNE DI MONTANARO (PROVINCIA DI TORINO)

PROCEDURA PER L AFFIDAMENTO IN FINANZA DI PROGETTO DI UN CONTRATTO DI CONCESSIONE PER L ESTENSIONE E LA GESTIONE DELLA PIATTAFORMA LOGISTICA NAZIONALE

COMUNE DI GESTURI PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO. Oggetto: PIANO GENERALE IMPIANTI PUBBLICITARI E PER PUBBLICHE AFFISSIONI

Comune di Santa Maria a Monte Provincia di Pisa

- Consiglio comunale n. 98 dell'08/09/1994 (C.R.C. n del 26/09/1994)

Il sottoscritto Nato a ( ) il residente nel Comune di in Via N Cod. fisc. in qualità di ( 1) della Ditta ( 2)

COMUNE DI CERVIA PROVINCIA DI RAVENNA REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA SULLA PUBBLICITÀ E DEI DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI

ALLEGATO B/2 Manifestazioni temporanee con capienza inferiore a 200 persone

COMUNE DI CAMPOSAMPIERO

COMUNE DI VALLARSA (PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO)

COMUNE DI APRICENA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE INSEGNE E DEI MEZZI PUBBLICITARI

3) Verificare la ricaduta in termini di impatto in zone a carattere ambientaleturistico.

Comune di Albaredo d Adige - Provincia di Verona -

COMUNE di BASIANO. PROVINCIA di MILANO REGOLAMENTO USO SALA CONSILIARE PER CELEBRAZIONE MATRIMONI CIVILI

COMUNE DI FRANCAVILLA AL MARE CITTA MEDAGLIA D ORO AL VALORE CIVILE

CITTA DI GOITO Provincia di Mantova

REGOLAMENTO AREA VASTA EMILIA CENTRALE PER L ACCETTAZIONE DELLE DONAZIONI PER L ACQUISIZIONE DEI BENI IN COMODATO D USO E PER I BENI IN VISIONE

CITTÀ DI PALAZZOLO SULL'OGLIO PROVINCIA DI BRESCIA

COMUNE DI MOGGIO UDINESE Provincia di Udine

COMUNE DI SAN FERDINANDO DI PUGLIA PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI

Italia-Milano: Servizi speciali di trasporto passeggeri su strada 2015/S Bando di gara. Servizi

SOMMARIO. Prefazione... XVII Costituzione... 3 Tavola di confronto tra il nuovo e il vecchio codice della strada... 41

COMUNE DI NAPOLI - BANDO DI GARA CIG: E6 - SEZIONE I - I.1) Direzione Centrale Ambiente, Tutela del Territorio e del

Regolamento per la disciplina dei mezzi e degli impianti pubblicitari e di propaganda.

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE MODALITÀ DI RILASCIO ED UTILIZZO DEL CONTRASSEGNO PER LA CIRCOLAZIONE E LA SOSTA PER LE PERSONE PORTATRICI DI HANDICAP

COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese)

BANDO DI GARA MEDIANTE PROCEDURA APERTA

Transcript:

Risposta ai quesiti pervenuti giovedì 1 marzo 2017 alle ore 15,07: 1) QUESITO :Punto 2 Corrispettivo Considerando che il canone base da proporre a clienti è di Euro 200 valore finale tutto compreso (ICP e costo appalto ) si cita in diversi passaggi che L imposta comunale sulla pubblicità e/o il canone (Cosap) se dovuto, verranno corrisposti dalla Ditta Aggiudicataria, al soggetto che gestisce il tributo/canone. Se successivamente all affidamento, venisse istituito un Cosap sulle preinsegne, come verrebbe gestito? Sarebbe compreso nel canone di Euro 50; dovrebbe essere aggiunta al canone richiesto ai clienti; o questi impianti ne sarebbero esenti? RISPOSTA QUESITO 1). Punto 2 Corrispettivo: Ipotesi o previsioni sull istituzione o meno di un Cosap sulle preinsegne non è oggetto dell attuale appalto. La possibile o futura istituzione e/o applicazione di un canone o di altra tipologia di entrata analoga, sarà eventualmente valutata in altra sede e sulla base della normativa che sarà applicabile in quel momento. 2) QUESITO Punto 4 Struttura di sostegno : caratteristiche, limiti e modalità di installazione Si dice che ogni struttura di sostegno, così come sopraindicata, costituisce oggetto di autorizzazione e dovrà riportare la relativa targhetta autorizzativa, rilasciata dal competente ufficio comunale al momento del rilascio dell autorizzazione. E quindi necessario predisporre pratiche di autorizzazione per ogni impianto con i relativi oneri e bolli a carico della ditta affidataria? Gli impianti oggi installati restano in loco o dovranno essere rimossi e re-installati dalla ditta affidataria? RISPOSTA QUESITO 2). Punto 4: caratteristiche, limiti e modalità di installazione L art. 4 va letto in combinato disposto con l art. 12 del Foglio Condizioni che prevede di presentare apposita istanza all ufficio autorizzazioni impianti pubblicitari stradali in caso di spostamento o ricollocazione di un impianto ovverossia di uno dei n. 131 impianti già autorizzati, che attualmente sono di proprietà comunale. Si. Gli impianti oggi installati restano in loco e se per motivi di modificata viabilità o di sicurezza ecc. si dovessero spostare, l onere è totalmente a carico della ditta affidataria. 3) QUESITO Punto. 8 Manutenzione Si dice che la manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, dei beni oggetto della presente concessione, è ad esclusivo carico del concessionario e dovrà essere garantita per tutta la durata contrattuale, almeno una due volte all anno Ci si chiede una o due? Perché l impegno passa da 131 a 262 interventi all anno. 1

RISPOSTA QUESITO 3). Punto 8. Manutenzione:La richiesta minima è che almeno una volta all anno sia effettuata la manutenzione degli impianti / preinsegne esistenti..e possibile effettuarla anche due volte qualora se ne ravveda la necessità, fermo restando l obbligo di garantirla per esigenze di sicurezza, ecc.. 4) QUESITO Punto12 Obblighi della ditta aggiudicataria Si dice che si deve prioritariamente assumere gli addetti che operavano alle dipendenze dell appaltatore uscente. Si chiede: se una ditta affidataria dispone di proprio personale ed organizzazione da non dover assumere personale se non rimodulare gli orari del proprio personale interno, l obbligo presumiamo che decada, è corretta la nostra interpretazione? RISPOSTA PRIMA PARTE QUESITO 4):Si è corretta Si dice di indicare i costi annuali diretti ed indiretti derivanti dall affidamento ed esecuzione del servizio in oggetto, tra cui a titolo esemplificativo: costo preinsegna commerciale, costo rimozione/ installazione strutture sostegno preinsegne, costo rimozione singola preinsegna, costi di manodopera connessi all espletamento del servizio. Non abbiamo inteso a chi dobbiamo e quando comunicare questi costi, inoltre cosa significa costi di manodopera connessi all espletamento del servizio non conoscendo quanti nuovi clienti si andranno a commercializzare, quanti saranno i possibili atti di vandalismo o gli interventi per manutenzioni straordinarie dovute ad esempio ad agenti atmosferici eccezionali. In breve a cosa serve ai fini dell affidamento questo dato? RISPOSTA SECONDA PARTE QUESITO 4): trattasi di un dato imposto dalla normativa di legge sul codice degli appalti (si veda al riguardo l'art. 95 comma 10 del d.lgs 50/2016). Consideriamo che è fra le voci da indicare ( assieme al valore del canone comunale e del canone ai clienti) per l affidamento della gara; si chiede: ha un suo punteggio specifico?, Perché riteniamo che il dato sarà del tutto casuale non potendo prevedere nei dettagli l impegno futuro. RISPOSTA ULTIMA PARTE QUESITO 4):Tale dato non ha un suo punteggio specifico. 5) QUESITO Punto 27 Recesso Si dice che L Amministrazione comunale avrà il diritto di recedere dal contratto in qualunque momento dell'esecuzione, avvalendosi della facoltà consentita dall'art. 1671 del Codice Civile, rimborsando la Ditta delle sole spese sostenute e dei lavori eseguiti. In verità l art 1671 prevede anche il rimborso del mancato guadagno. Si chiede se è confermato il rispetto dell art. 1671 ovvero il rimborso delle spese sostenute (provvigioni ad agenti per commercializzare gli impianti, costi di produzione, installazione, manutenzione ) ma anche il rimborso di tutti i canoni da tutti i clienti che non sono ancora maturati ma erano stati contrattualizzati. 2

RISPOSTA QUESITO 5). Punto 27 Recesso: L art. 1671 del C.C. è stato citato per garantire la facoltà di recesso della stazione appaltante. Come norma generale, vertente sui diritti disponibili, può essere derogata in sede pattizia. Nel caso di specie, pertanto, qualora la Stazione appaltante si avvalga della facoltà di recesso si procederà al rimborso delle SOLE spese così come indicate nell art. 27 del Foglio Condizioni. 6) QUESITO Si dice nel capitolato: ART. 1 Oggetto a) L affidamento del servizio di progettazione, fornitura, installazione nel territorio comunaledi preinsegne commerciali sugli impianti esistenti di cui all allegato A, la relativa manutenzione e/o sostituzione degli impianti e/o delle preinsegne; b) la rimozione e smaltimento degli impianti di preinsegna e/o delle singole preinsegne, irregolari e/o abusive; Art. 3- Preinsegne : definizione (art. 47 D.P.R. 495 del 6.12.1992) Si definisce preinsegna la scritta a caratteri alfanumerici, completata da freccia di orientamento ed eventualmente da simboli e marchi, realizzata su manufatto bifacciale e bidimensionale, supportata da un idonea struttura di sostegno, finalizzata alla pubblicizzazione direzionale della sede di un attività, ed installata in modo da facilitare il reperimento della sede stessa. Non può essere luminosa, né per luce propria, né per luce indiretta. Le preinsegne dovranno avere una misura unificata di cm. 125x25 e sono abbinabili sulla stessa struttura di sostegno fino ad una dimensione massima pubblicitaria di mq. 2,50. Ogni preinsegna dovrà indicare esclusivamente una sola attività economica. A titolo esemplificativo si fa riferimento alla segnaletica direzionale individuata nel Fig. II 297 (art. 134 del D.P.R.495/1992) Si dice nel Regolamento sulla installazione della pubblicità stradale nei centri abitati del Comune di Ferrara Art. 3 -Definizione dei mezzi pubblicitari stradali [1] E adottata la definizione delle forme e dei mezzi pubblicitari previsti dal vigente art. 47 (commi 1-10) del D.P.R. n. 495/92 in combinato disposto con le indicazioni dell art. 23, comma 9), del C.d.S. [2] Le definizioni riportate all art. 47 (commi 1-10) del D.P.R. n. 495/92 sono valide per l applicazione dei successivi articoli relativi alla pubblicità, nei suoi riflessi sulla sicurezza stradale. Art. 11 - Installazioni vietate [1] In via generale è vietata ogni installazione lungo le strade o in loro vista, di insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, o altre forme pubblicitarie sopra descritte, visibili dai veicoli in transito sulle strade, che per forma, 3

dimensioni, colori, disegno e ubicazione, possano determinare confusione con la segnaletica stradale, renderne difficile la comprensione, o ancora, ridurne la visibilità o l efficacia, arrecare disturbo visivo agli utenti della strada, distrarne l attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione stradale. Art. 13 - Divieti e distanze sulle strade interne ai centri abitati [1] Oltre ai divieti e limiti indicati nei precedenti articoli, dentro i centri abitati ed entro i tratti di strade extraurbane comunali per i quali, in considerazione di particolari situazioni di carattere non transitorio, è imposto un limite di velocità inferiore o pari a 50 Km/h, si applicano i divieti e le distanze in tutti i punti indicati dall art. 51 del D.P.R n. 495/92, rispettivamente al comma 3 e al comma 4, del predetto Regolamento di esecuzione del C.d.S.. In conclusione: La Preinsegna è definita come mezzo pubblicitario nel Regolamento del CdS ( art 47 comma 2 )andando a definire l Art 23 del C.d.S (Pubblicità sulle strade e sui veicoli) La Preinsegna deve quindi sottostare a tutte le regolamentazioni che sono previste per tutti i mezzi pubblicitari (Regolamento Ferrara artt. 3 e 11 e 13), non può essere altrimenti e non è nemmeno derogabile dai comuni se non entro certi limiti. In questo affidamento in concessione vengono invece considerate le preinsegne esattamente come segnaletica stradale, nei simboli e nei colori, richiamando specificatamente come riferimento gli art.134 e 128 del Regolamento del C.d.S. Questi articoli sono nella categoria dei segnali di indicazione richiamando l art 39 del C.d.S. (Segnaletica Stradale ) e sono quindi a tutti gli effetti segnali stradali come il segnale di centro abitato art 131 o di Preavviso intersezione art 127 etc.. In questo modo la confusione fra pubblicità e segnali stradali è del tutto evidente e vietata dall art. 11 del Regolamento di Ferrara, ma prima ancora dall art 23 comma 1 del C.d.S. Si richiede, se successivamente all installazione un cittadino, un rappresentante delle forze di polizia locale o nazionale, segnalassero questa difformità, derivandone una sanzione (oggi prevista in circa Euro 400) l amministrazione se ne farebbe carico? RISPOSTA QUESITO 6). Il Comune di Ferrara si è attenuto fino ad oggi al proprio regolamento sull installazione della pubblicità stradale nei centri abitati, in particolare all art. 19 titolato Preinsegne. I 131 impianti, oggetto del presente bando, sono stati individuati nel rispetto del vigente regolamento e del CDS e relativo regolamento di attuazione, in collaborazione ed in presenza anche della Polizia Municipale. Il comma 6 dell art. 23 del vigente CDS, prevede la facoltà per i comuni di concedere deroghe alle norme relative alle distanze minime per il posizionamento dei cartelli e degli altri mezzi pubblicitari. Il riferimento all art. 134 Fig. II 297 è a puro titolo esemplificativo per rappresentare come le preinsegne dovranno essere collocate in abbinamento sulla stessa struttura, utilizzando gli stessi colori cromatici della citata figura II 297, precisando che, però, potranno indicare solo un attività economica per preinsegna. Non a caso l art. 19 del nostro regolamento prevede la possibilità di abbinare la segnaletica direzionale di cui all art. 134 con preinsegne ed ovviamente per evitare distrazioni è stato individuato come colore di fondo il nero opaco e le scritte in giallo.nessuna assimilazione,pertanto, giuridica e/o di fatto tra preinsegne e 4

segnaletica direzionale, così come nessuna difformità si rinviene, di conseguenza le preinsegne andranno autorizzate ed installate, come lo sono state sino ad ora, in conformità alla normativa vigente sia statale che locale. 5