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Foro di cooperazione per la sicurezza Presidenza: Portogallo 837 a SEDUTA PLENARIA DEL FORO 1. Data: mercoledì 30 novembre 2016 Inizio: ore 10.05 Fine: ore 13.00 2. Presidenza: Ambasciatore M. da Graça Mira Gomes 3. Questioni discusse Dichiarazioni Decisioni/Documenti adottati: Punto 1 dell ordine del giorno: DICHIARAZIONI GENERALI Situazione in Ucraina e nella regione circostante: Ucraina (Annesso 1) (FSC.DEL/220/16), Slovacchia-Unione europea (si allineano i Paesi candidati Albania, l ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e Montenegro e il Paese del Processo di stabilizzazione e associazione e potenziale candidato Bosnia-Erzegovina; si allineano inoltre l Islanda e la Norvegia, Paesi dell Associazione europea di libero scambio e membri dello Spazio economico europeo, nonché la Georgia e l Ucraina) (FSC.DEL/221/16), Stati Uniti d America, Canada, Federazione Russa (Annesso 2), Regno Unito, Romania Punto 2 dell ordine del giorno: VARIE ED EVENTUALI (a) (b) Relazione sul Programma congiunto OSCE-UNDP di sviluppo delle capacità per la gestione delle scorte di munizioni convenzionali nella Repubblica di Serbia (CASM): Coordinatore dell FSC per i progetti relativi alle armi di piccolo calibro e leggere e le scorte di munizioni convenzionali (Ungheria), Serbia (FSC.DEL/222/16 Restr.), Presidenza Relazione sul progetto fuori bilancio per il rafforzamento delle capacità del Kirghizistan in materia di sicurezza fisica e gestione delle scorte di armi di piccolo calibro e leggere e di munizioni convenzionali: Coordinatore dell FSC per i progetti relativi alle armi di piccolo calibro e leggere e le scorte di munizioni convenzionali (Ungheria), Centro OSCE di Bishkek, Presidenza FSCIJ843

- 2-30 November 2016 (c) (d) (e) (f) (g) (h) Lettera del Presidente del Foro di cooperazione per la sicurezza al Ministro degli affari esteri della Germania, Presidente della trentatreesima riunione del Consiglio dei ministri dell OSCE (MC.GAL/3/16): Presidenza Seminario sulla governance e la riforma del settore della sicurezza, tenutosi in Armenia dall 8 all 11 novembre 2016: Armenia (Annesso 3), Azerbaigian Seminario sulla lotta alle armi di piccolo calibro e leggere illecite (SALW), tenutosi ad Astana il 9 e 10 novembre 2016: Rappresentante del Centro per la prevenzione dei conflitti Evento di sensibilizzazione relativo agli emendamenti delle norme sul controllo delle esportazioni di beni strategici in Bosnia-Erzegovina, tenutosi a Sarajevo il 22 novembre 2016: Rappresentante del Centro per la prevenzione dei conflitti Quindicesima riunione plenaria della Commissione sul Documento conclusivo dei negoziati ai sensi dell Articolo V dell Annesso 1-B dell Accordo quadro generale per la pace in Bosnia-Erzegovina, tenutasi in Montenegro il 18 novembre 2016: Montenegro Quattordicesima tornata di consultazioni annuali relative al riesame dell attuazione del Documento sulle misure miranti a rafforzare la fiducia e la sicurezza in campo navale nel Mar Nero, tenutasi il 17 novembre 2016: Federazione Russa (Annesso 4), Ucraina (Annesso 5) 4. Prossima seduta: da annunciare

Foro di cooperazione per la sicurezza Annex 1 Giornale FSC N.843, punto 1 dell ordine del giorno DICHIARAZIONE DELLA DELEGAZIONE DELL UCRAINA Signora Presidente, in relazione alla dichiarazione resa oggi dalla delegazione russa in merito allo status della Repubblica autonoma di Crimea (ARC), la delegazione dell Ucraina desidera sottolineare quanto segue. Il diritto internazionale vieta l acquisizione di una parte o della totalità del territorio di un altro Stato attraverso la coercizione o la forza. La Repubblica autonoma di Crimea, che rimane una parte integrante dell Ucraina, è stata occupata da forze militari e annessa illegalmente dalla Federazione Russa in violazione dei principi e degli impegni OSCE e delle norme del diritto internazionale. Le azioni illegittime della Federazione Russa non hanno alcun effetto giuridico sullo status dell ARC quale parte integrante dell Ucraina. L integrità territoriale dell Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti è tutelata dal diritto internazionale e dalla risoluzione dell Assemblea generale dell ONU 68/262 del 27 marzo 2014 Integrità territoriale dell Ucraina. Chiediamo alla Federazione Russa di tornare a rispettare i principi del diritto internazionale e di annullare l occupazione illegale e l annessione della Repubblica autonoma di Crimea. La delegazione dell Ucraina chiede che la presente dichiarazione sia registrata nel giornale odierno. La ringrazio, Signora Presidente.

Foro di cooperazione per la sicurezza Annex 2 Original: RUSSIAN Giornale FSC N.843, punto 1 dell ordine del giorno DICHIARAZIONE DELLA DELEGAZIONE DELLA FEDERAZIONE RUSSA Signora Presidente, in merito ai riferimenti alla Crimea nelle dichiarazioni rese oggi da una serie di delegazioni, la delegazione della Federazione Russa ritiene necessario rilevare quanto segue. La proclamazione d indipendenza della Repubblica di Crimea e il suo ingresso nella Federazione Russa hanno rappresentato la legittima espressione del diritto all autodeterminazione del popolo di Crimea in un momento in cui in Ucraina, attraverso l appoggio esterno, si è consumato un colpo di stato con l uso della forza, mentre elementi nazionalisti e radicali esercitavano una fortissima influenza sulle decisioni adottate nel paese, il che a sua volta ha fatto sì che gli interessi delle regioni ucraine e della popolazione russofona fossero ignorati. La popolazione multietnica della Crimea ha preso le opportune decisioni con una larghissima maggioranza dei voti nel corso di un espressione libera ed equa della propria volontà. Lo status della Repubblica di Crimea e della città di Sebastopoli quali soggetti della Federazione Russa non è aperto a riesami o discussioni. La Crimea è e resterà russa. Questo è un fatto di cui i nostri partner dovranno tener conto. Tale posizione è fondata sul diritto internazionale e ne è pienamente conforme. La ringrazio, Signora Presidente, e chiedo di accludere la presente dichiarazione al giornale della seduta odierna.

Foro di cooperazione per la sicurezza Annex 3 Giornale FSC N.843, punto 2(d) dell ordine del giorno DICHIARAZIONE DELLA DELEGAZIONE DELL ARMENIA Desidero informarvi in merito al seminario intitolato: Governance/riforma del settore della sicurezza tenutosi in Armenia dall 8 all 11 novembre. Il seminario è stato organizzato congiuntamente tra il Ministero degli affari esteri dell Armenia e l Ufficio OSCE di Erevan con l appoggio del Ministero austriaco della difesa e dello sport. Ai lavori del seminario hanno partecipato anche la sezione di supporto del CPC/FSC, il Gruppo internazionale di consulenza nel settore della sicurezza del Centro di Ginevra per il controllo democratico delle forze armate (ISSAT/DCAF), nonché il Centro di Belgrado per la politica di sicurezza. Il seminario di quest anno ha fatto seguito agli eventi organizzati nel 2013 e nel 2015. I partecipanti armeni rappresentavano diversi enti statali come il Ministero degli affari esteri, il Ministero della difesa, le forze di polizia, il Ministero della giustizia, l Ufficio del Pubblico ministero, il Ministero per le situazioni di emergenza, il Ministero del lavoro e della sicurezza sociale, l Ufficio del Difensore civico, l Ufficio della Presidenza e i funzionari governativi. Per la prima volta hanno preso parte al seminario anche rappresentanti della società civile della Georgia e dell Armenia. Vi ha partecipato inoltre la Missione OSCE in Serbia. I partecipanti al seminario hanno avuto l opportunità di apprendere le migliori esperienze internazionali e di condividere opinioni e idee in merito alla governance e alla riforma del settore della sicurezza. Esperti internazionali dell Austria, dell ISSAT/DCAF e dell FSC dell OSCE hanno esposto le prassi internazionali e i recenti sviluppi verificatisi nell ambito del settore di sicurezza. Auspichiamo di poter sfruttare questa dinamica e di poter organizzare in futuro ulteriori seminari sulla governance/riforma del settore della sicurezza. Grazie.

Foro di cooperazione per la sicurezza Annex 4 Giornale FSC N.843, punto 2(h) dell ordine del giorno DICHIARAZIONE DELLA DELEGAZIONE DELLA FEDERAZIONE RUSSA Signora Presidente, conformemente alle disposizioni del Documento sulle misure miranti a rafforzare la fiducia e la sicurezza in campo navale nel Mar Nero, gli Stati partecipanti Bulgaria, Georgia, Romania, Federazione Russa, Turchia e Ucraina, hanno tenuto il 17 novembre 2016 la quattordicesima tornata di consultazioni annuali relative al riesame dell attuazione del Documento. La riunione ha avuto luogo a Vienna nei locali dell Hofburg sotto la Presidenza della Federazione Russa. Gli Stati partecipanti hanno esaminato l attuazione del Documento nel corso del 2016 e hanno concluso che essa è rimasta al medesimo stadio dell anno precedente, focalizzandosi principalmente sullo scambio di informazioni. Sebbene la situazione di sicurezza nel Mar Nero rimanga fragile e complessa, e di conseguenza il Documento non venga attuato nella sua totalità, gli Stati partecipanti continuano a confidare nella sua validità, rilevanza e nel contributo che esso offre alla sicurezza e alla stabilità regionali, e continueranno ad agire in tal senso. Gli Stati partecipanti hanno rilevato che la loro riunione si è svolta alla vigilia del quindicesimo anniversario dell approvazione del Documento sulle misure miranti a rafforzare la fiducia e la sicurezza in campo navale nel Mar Nero, che fu adottato a Kiev, Ucraina, il 25 aprile 2002. È stato discusso e concordato di prendere in considerazione idee su specifici eventi per celebrare il quindicesimo anniversario del Documento. Gli Stati partecipanti hanno espresso la volontà di proseguire l attuazione del Documento, tenendo conto delle sue potenzialità quale strumento importante ed essenziale per rafforzare la fiducia e la sicurezza, nonché la sicurezza e la stabilità regionali nel Mar Nero. Ai sensi delle disposizioni del Documento, la Turchia assumerà la prossima Presidenza nel 2017.

- 2-30 November 2016 Annex 4 Signora Presidente, La prego di voler fare accludere il testo della presente dichiarazione al giornale dell odierna seduta plenaria. Grazie, Signora Presidente.

Foro di cooperazione per la sicurezza Annex 5 Giornale FSC N.843, punto 2(h) dell ordine del giorno DICHIARAZIONE DELLA DELEGAZIONE DELL UCRAINA Signora Presidente, con riguardo alla dichiarazione dell esimio rappresentante della Federazione Russa in qualità di Presidente della quattordicesima tornata di consultazioni annuali relative al riesame dell attuazione del Documento sulle misure miranti a rafforzare la fiducia e la sicurezza in campo navale nel Mar Nero, che si è tenuta il 17 novembre 2016 a Vienna sotto la presidenza della Federazione Russa, la delegazione dell Ucraina desidera rendere la seguente dichiarazione. La dichiarazione e il riepilogo della Presidenza della quattordicesima tornata di consultazioni annuali relative all attuazione del Documento sulle CSBM in campo navale non rispecchiano l effettivo corso del dibattito tenutosi durante le consultazioni relative al Documento. Nel rispetto delle opinioni espresse dalla maggioranza dei paesi del Mar Nero durante le nostre consultazioni preliminari, l Ucraina ha deciso di prendere parte alla quattordicesima tornata di consultazioni annuali confidando che questo evento avrebbe contribuito a una valutazione oggettiva della situazione della sicurezza nel Mar Nero, al fine di migliorare l efficienza delle attuali forme di cooperazione esistenti tra gli Stati litoranei del Mar Nero e di svilupparne di nuove e più efficaci. Dobbiamo purtroppo rilevare ancora una volta che le consultazioni con la partecipazione e sotto la presidenza della Federazione Russa si sono rivelate improduttive e persino insensate. La Russia si rifiuta di riconoscere un evidenza. L occupazione illegale e la tentata annessione da parte della Federazione Russa della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli che, in base alle norme e ai principi internazionali e alla comune comprensione internazionale, restano parte integrante dell Ucraina, costituiscono una flagrante violazione delle norme e dei principi fondamentali del diritto internazionale, nonché delle disposizioni del Documento sulle misure miranti a rafforzare la fiducia e la sicurezza in campo navale nel Mar Nero. Durante le ben note ostilità contro l Ucraina, la Marina e le forze speciali della Federazione Russa hanno sequestrato navi da guerra e altre imbarcazioni, una quantità considerevole di armi e equipaggiamenti militari di altro genere, che non sono stati restituiti

- 2-30 November 2016 Annex 5 all Ucraina, hanno occupato basi navali ucraine nonché altri siti e infrastrutture delle forze armate ucraine. L aggressione della Russia contro l Ucraina e l occupazione illegale della Crimea e di Sebastopoli, non ha solo violato la sovranità e l integrità territoriale dell Ucraina, ma anche minato la sicurezza europea nel suo complesso e continua a mettere in pericolo la pace e la stabilità regionale e globale. In ragione di queste azioni aggressive la situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero si è notevolmente deteriorata. La Russia continua a militarizzare attivamente la Crimea e il Mar Nero. Dobbiamo purtroppo riconoscere che i meccanismi di rafforzamento della cooperazione e della fiducia in campo navale nel Mar Nero, previsti dal Documento sulle CSBM in questo settore, hanno dimostrato l inefficacia del Documento stesso e non hanno contribuito a prevenire o risolvere la grave situazione nella regione. L Ucraina esorta la Russia a rispettare integralmente i suoi obblighi internazionali, a porre termine alla sua aggressione contro l Ucraina e a revocare l occupazione illegale e la tentata annessione della Crimea e della città di Sebastopoli, nonché a restituire gli armamenti, gli equipaggiamenti militari, le navi e le infrastrutture ucraini che sono stati sequestrati. Da parte sua, l Ucraina continuerà ad attuare le disposizioni del Documento sulle CSBM in campo navale tenendo conto dell aggressione della Federazione Russa e nell ambito delle sue capacità e risorse. Signora Presidente, chiedo che la presente dichiarazione sia acclusa al giornale della seduta plenaria odierna. La ringrazio, Signora Presidente.