COPIA COMUNE DI DOMASO PROVINCIA DI COMO

Documenti analoghi
COMUNE DI CISLIANO PROV. MILANO

PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE (Art. 1 commi 611 e seguenti della Legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 comma 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE (Articolo 1, commi 611 e seguenti della Legge n.

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

COMUNE DI BLESSAGNO PROVINCIA DI COMO

PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI POMARO MONFERRATO

COMUNE DI SAN FILIPPO DEL MELA

Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie

Relazione del Sindaco sull attuazione del Piano di razionalizzazione delle società partecipate

COMUNE DI BORRIANA Piano di razionalizzazione delle società partecipate

COMUNE DI CASNATE CON BERNATE Provincia di Como

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Allegato A Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (Art. 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI TRIVERO Piano di razionalizzazione delle Società Partecipate

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

COMUNE DI CARRODANO (Provincia della Spezia) Piano di razionalizzazione delle società partecipate

CITTA DI CASTELLAMONTE Provincia di Torino

Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie

Città di Somma Vesuviana Provincia di Napoli

COMUNE DI AILOCHE Provincia di Biella. Piano di razionalizzazione delle società partecipate (Art. 1 commi 611 e seguenti della Legge 190/2014)

COMUNE DI SAN MICHELE DI SERINO

COMUNE DI COLORNO P R O V I N C I A D I PA R M A D E L I B E R A Z I O N E D E L L A G I U N T A C O M U N A L E

COMUNE DI VALSOLDA. Via Bellotti, VALSOLDA (Como) Tel fax C.F. / P.I.

COMUNE DI CORTAZZONE

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 seguenti della Legge 190/2014)

COMUNE DI CASTAGNOLE MONFERRATO PROVINCIA DI ASTI COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI CALVIGNASCO PROVINCIA DI MILANO PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE

COMUNE DI SERRENTI. Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

ORIGINALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA

COMUNE DI CELLERE. (Provincia di Viterbo) ORIGINALE DI DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE VERBALE N. 16 DEL

COMUNE DI SCANDOLARA RAVARA PROVINCIA DI CREMONA

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 comma 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI TORRITA DI SIENA Provincia di Siena

Comune di Pettenasco

COMUNE DI COLLEDIMEZZO

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI PINASCA. Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI CASTELLANA SICULA

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI PIEVE A NIEVOLE (Provincia di Pistoia)

Comune di Ponderano. Piano di razionalizzazione delle società partecipate. Regione Piemonte - Provincia di Biella

Piano di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di SORMANO (CO) (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie. (Articolo 1, commi 611 e ss., L.

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) COMUNE DI BUGGIANO PROVINCIA DI PISTOIA

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA

COMUNE DI COPPARO Provincia di Ferrara VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. Deliberazione n. 21 del 31/03/2015

COMUNE DI CARINARO PROVINCIA DI CASERTA ORIGINALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie

Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

COMUNE DI NUSCO. Prov. di Avellino DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. Numero 4 Del

Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate dal Comune di Grezzago. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI VILLA SAN SECONDO ASTI Deliberazione n. 15/2015

VERBALE di DELIBERAZIONE del CONSIGLIO COMUNALE n. 3 / 2015

COMUNE DI BADIA POLESINE

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI CANZO PROVINCIA DI COMO

Comune di Marsicovetere

COMUNE DI COSSIGNANO (AP) Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

DELIBERA N 30 del 30/03/2015 DELLA GIUNTA COMUNALE

N. 26. Sono presenti:

Comune di Isnello DETERMINAZIONE DEL SINDACO. DETERMINAZIONE n. 17 del Il SINDACO OGGETTO: CIG: PROVINCIA DI PALERMO COPIA

Comune di Mombello Monferrato Provincia di Alessandria

Piano di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di SCARNAFIGI. (articolo 1 commi 611 e seguenti della Legge n.

COMUNE DI BLESSAGNO Provincia di Como

DETERMINAZIONE SINDACALE. Il SINDACO

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (art. 1 commi 611 e seguenti della legge n. 190 del )

COMUNE DI BRISSAGO VALTRAVAGLIA PROVINCIA DI VARESE

COPIA N 34 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI PALOMONTE PROVINCIA DI SALERNO

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI BENNA (BI) Piano di razionalizzazione delle società partecipate e relazione tecnica (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI FORGARIA NEL FRIULI. Piano di razionalizzazione delle società partecipate Relazione tecnica

ALLEGATO N. 1 COMUNE DI RONCO BRIANTINO

Allegato A deliberazione C.C. n. del Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Allegato a) Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

INDICE. 1. Premessa 2. Piano operativo. Rendicontazione. Pubblicazione 3. Operazioni 4. Finalità istituzionali 5. Le partecipazioni dell'ente

COMUNE DI PORNASSIO PROVINCIA DI IMPERIA

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Comune di Meduno. - Provincia di Pordenone VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. COPIA ANNO 2016 N. 22 del Reg. Delibere

PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE

Relazione conclusiva

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. Numero 10 Del

COMUNE DI VINCHIO (AT)

Comune di Fiume Veneto Provincia di Pordenone

Transcript:

COPIA COMUNE DI DOMASO PROVINCIA DI COMO DELIBERAZIONE N. 15 Estratto dal Registro delle Deliberazioni della Giunta Comunale N.15 Reg. Delib. OGGETTO: PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA' PARTECIPATE E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE (ART. 1 CO 612 L. N. 190/2014). L anno duemilaquindici il giorno venticinque del mese di marzo alle ore 11.30, nella sede Comunale, si è riunita la Giunta Comunale. Risultano: Pres. Ass. SINDACO Leggeri Pietro Angelo Si No VICE SINDACO Sini Gesuino Si No ASSESSORE Tunesi Anna Si No ASSESSORE Venini Giacomo Si No TOTALE N. 4 0 Partecipa il Segretario Comunale Sig. Dott.ssa Guarino Anna Maria Il sig. Leggeri Pietro Angelo assunta la presidenza e constatata la legalità dell adunanza dichiara aperta la seduta e pone in discussione la seguente pratica all ordine del giorno: 1

OGGETTO: PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA' PARTECIPATE E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE (ART. 1 CO 612 L. N. 190/2014). LA GIUNTA COMUNALE Su relazione del Sindaco PRESO ATTO CHE: - la legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l avvio un processo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie che possa produrre risultati già entro fine 2015; - il comma 611 della legge 190/2014 fermo restando quanto previsto dall'articolo 3, commi da 27 a 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, e dall'articolo 1, comma 569, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e successive modificazioni,prevede che, allo scopo di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, gli enti locali devono avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015; - lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il processo di razionalizzazione qui di seguito evidenziati: 1. eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; 2. sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; 3. eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; 4. aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; 5. contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. RILEVATO CHE, ai sensi del comma 612 della legge 190/2014, i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscano e approvino, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, le modalità e i tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire, con allegata specifica relazione tecnica; VISTO, che il piano dovrà essere trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato obbligatoriamente nel sito internet dell'amministrazione agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013) e che nel caso di omissione è attivabile da chiunque l istituto dell accesso civico; VERIFICATO, che i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, entro il 31 marzo 2016, hanno l onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti e che anche tale relazione a consuntivo dovrà essere trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione interessata; 2

EVIDENZIATO CHE, il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie è stato predisposta per iniziativa e secondo le direttive del sindaco, con la descrizione dei seguenti elementi: il quadro giuridico nell ambito del quale opera il suddetto piano; una descrizione del gruppo societario coinvolto nel processo di razionalizzazione, con una descrizione delle caratteristiche giuridiche ed economiche di ogni singola partecipazione societaria, sia diretta che indiretta. le azioni di razionalizzazione che dovranno essere attuate con il piano. la tempistica attuativa di ogni singola azione prevista nel piano. Il dettaglio dei risparmi economici diretti da conseguire con l adozione delle singole azioni Il dettaglio dei risparmi indiretti conseguibili attraverso il miglioramento dell efficienza, dell economicità e dell efficacia gestionale. I potenziali elementi che potrebbero condizionare il raggiungimento degli obiettivi. VISTO, inoltre, l art. 14 del D.L. n. 78/2010 convertito in legge n. 122/2010, il quale prevede la due eccezioni per le società che: - abbiano al 31.12.2012 il bilancio in utile negli ultimi tre esercizi; - con partecipazione paritaria ovvero proporzionale al numero degli abitanti costituite (o mantenute) da più Comuni, la cui popolazione complessiva superi i 30.000 abitanti RITENUTO, di approvare e fare proprio il suddetto Piano e, esercitando la funzione propositiva di cui all art. 48 co. 2 del TUEL, di invitare il Sindaco a sottoporlo al Consiglio comunale nella prima seduta utile iscrivendolo all ordine del giorno della riunione; ATTESTATO, che sulla proposta della presente sono stati acquisiti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica ed in ordine alla regolarità contabile (articolo 49 del TUEL); CON voti unanimi e favorevoli resi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di approvare i richiami, le premesse e l intera narrativa quali parti integranti e sostanziali del dispositivo; 2. Di invitare il Sindaco a sottoporre il Piano al Consiglio comunale nella prima seduta utile iscrivendolo all ordine del giorno della riunione; 3. Di demandare al Consiglio Comunale l adozione delle procedure richiamate nel Piano per quanto di competenza 4. Di disporre: la trasmissione alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti la pubblicazione sul sito internet istituzionale del Comune la pubblicazione nella sezione Amministrazione Trasparente 5. Di comunicare la presente deliberazione ai capigruppo consiliari ai sensi dell art. 125, comma 1, del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267; Inoltre, la giunta, valutata l urgenza imposta dalla volontà di concludere tempestivamente il procedimento, con ulteriore votazione, all unanimità 3

D E L I B E R A Di dichiarare immediatamente eseguibile la presente (art. 134 co. 4 del TUEL) 4

COMUNE DOMASO PROVINCIA DI COMO Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) 5

I Introduzione generale 1. Premessa Dopo il Piano Cottarelli, il documento dell agosto 2014 con il quale l allora commissario straordinario alla spending review auspicava la drastica riduzione delle società partecipate da circa 8.000 a circa 1.000, la legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l avvio un processo di razionalizzazione che possa produrre risultati già entro fine 2015. Il comma 611 della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, gli enti locali devono avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015. Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il processo di razionalizzazione : a) eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; b) sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. 2. Piano operativo e rendicontazione Il comma 612 della legge 190/2014 prevede che i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscano e approvino, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni. Il piano definisce modalità, tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Allo stesso è allegata una specifica relazione tecnica. Il piano è trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet dell'amministrazione. La pubblicazione è obbligatoria agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013). Pertanto nel caso sia omessa è attivabile da chiunque l istituto dell accesso civico. I sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, entro il 31 marzo 2016, hanno l onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti. Anche tale relazione a consuntivo deve essere trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione interessata. La pubblicazione della relazione è obbligatoria agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013). 6

Come sopra precisato la legge di stabilità 2015 individua nel sindaco e negli altri organi di vertice dell amministrazione, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, i soggetti preposti ad approvare il piano operativo e la relazione a consuntivo. 3. Attuazione Approvato il piano operativo questo dovrà essere attuato attraverso ulteriori deliberazioni del consiglio che potranno prevedere cessioni, scioglimenti, accorpamenti, fusioni. Il comma 613 della legge di stabilità precisa che, nel caso le società siano state costituite (o le partecipazioni acquistate) per espressa previsione normativa, le deliberazioni di scioglimento e di liquidazione e gli atti di dismissione sono disciplinati unicamente dalle disposizioni del codice civile e non richiedono né l'abrogazione né la modifica della previsione normativa originaria. Il comma 614 della legge 190/2014 estende l applicazione, ai piani operativi in esame, dei commi 563-568-ter della legge 147/2013 in materia di mobilità del personale, gestione delle eccedenze e di regime fiscale agevolato delle operazioni di scioglimento e alienazione. Riassumiamo i contenuti principali di tale disciplina: - (co. 563) le società controllate direttamente o indirettamente dalle PA o da loro enti strumentali (escluse quelle che emettono strumenti finanziari quotati nei mercati regolamentati e le società dalle stesse controllate) possono realizzare processi di mobilità del personale sulla base di accordi tra società senza il consenso del lavoratore. La norma richiede la preventiva informazione delle rappresentanze sindacali e delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo. In ogni caso la mobilità non può mai avvenire dalle società alle pubbliche amministrazioni. - (co. 565) Nel caso di eccedenze di personale, nonché qualora l'incidenza delle spese di personale sia pari o superiore al 50% delle spese correnti, le società inviano un'informativa preventiva alle rappresentanze sindacali ed alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo. Tale informativa reca il numero, la collocazione aziendale e i profili professionali del personale in eccedenza. Tali informazioni sono comunicate anche al Dipartimento della funzione pubblica. - (co. 566) Entro dieci giorni, l ente controllante procede alla riallocazione totale o parziale del personale in eccedenza nell'ambito della stessa società mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro, ovvero presso altre società controllate dal medesimo ente o dai suoi enti strumentali. - (co. 567) Per la gestione delle eccedenze di personale, gli enti controllanti e le società possono concludere accordi collettivi con le organizzazioni sindacali per realizzare trasferimenti in mobilità dei dipendenti in esubero presso altre società, dello stesso tipo, anche al di fuori del territorio della regione ove hanno sede le società interessate da eccedenze di personale. - (co. 568-bis) Le amministrazioni locali e le società controllate direttamente o indirettamente beneficiano di vantaggi fiscali se procedono allo scioglimento o alla vendita della società (o dell azienda speciale) controllata direttamente o indirettamente. Nel caso di scioglimento, se è deliberato entro il 6 maggio 2016 (24 mesi dall entrata in vigore della legge 68/2014 di conversione del DL 16/2014) atti e operazioni in favore di pubbliche amministrazioni in conseguenza dello scioglimento sono esenti da imposte. L esenzione si estende a imposte sui redditi e IRAP. Non si estende all'iva, eventualmente dovuta. Le imposte di registro, ipotecarie e catastali si applicano in misura fissa. Se lo scioglimento riguarda una società controllata indirettamente: - le plusvalenze realizzate in capo alla controllante non concorrono alla formazione del reddito e del valore della produzione netta; 7

- le minusvalenze sono deducibili nell'esercizio in cui sono realizzate e nei quattro successivi. Nel caso della cessione del capitale sociale, se l'alienazione delle partecipazioni avviene ad evidenza pubblica deliberata entro il 6 maggio 2015 (12 mesi dall entrata in vigore della legge 68/2014 di conversione del DL 16/2014), ai fini delle imposte sui redditi e dell IRAP, le plusvalenze non concorrono alla formazione del reddito e del valore della produzione netta e le minusvalenze sono deducibili nell'esercizio in cui sono realizzate e nei quattro successivi. L evidenza pubblica, a doppio oggetto, riguarda sia la cessione delle partecipazioni che la contestuale assegnazione del servizio per cinque anni. In caso di società mista, al socio privato detentore di una quota di almeno il 30% deve essere riconosciuto il diritto di prelazione. 4. Finalità istituzionali La legge 190/2014 conserva espressamente i vincoli posti dai commi 27-29 dell articolo 3 della legge 244/2007, che recano il divieto generale di costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società. E sempre ammessa la costituzione di società che producano servizi di interesse generale, che forniscano servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici. L acquisto di nuove partecipazioni e, una tantum, il mantenimento di quelle in essere, devono sempre essere autorizzate dall organo consiliare con deliberazione motivata da trasmettere alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti. II Le partecipazioni dell ente 1. Le partecipazioni societarie Il comune di Domaso partecipa al capitale delle seguenti società: 1) Società Acqua Servizi Idrici S.r.l. 2) Società Como Acqua S.r.l 3) Società Trasporti Pubblici S.p.A. 4) Azienda Speciale Consortile Servizi Sociali Alto Lario Le Tre Pievi Le partecipazioni societarie di cui sopra sono oggetto del presente Piano. 2. Altre partecipazioni e associazionismo - Per completezza, si precisa che il comune di Domaso, oltre a far parte della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio, partecipa: - al Consorzio del Bacino Imbrifero Montano della Provincia di Como, istituito con Legge 27 dicembre 1953 n. 959 Legge Regione Lombardia 18 agosto 1976, n. 27; - al Consorzio Energia Veneto (C.E.V.), costituitosi in data 23.12. 2002, con atto notarile n. 120.059 di Rep. e n. 34.488 di Racc., a rogito del Notaio dott. Giuseppe Fietta di Bassano del Grappa, tra i Comuni di Marostica (VI), Este (PD), Vittorio Veneto (TV), Santa Lucia di Piave (TV), Mogliano Veneto (TV), Valdagno (VI) e Agugliaro (VI), la cui durata è stata fissata al 31.12.2030 L adesione alla Comunità Montana e la partecipazione ai Consorzi, essendo forme associative di cui al Capo V del Titolo II del d.lgs. 267/2000 (TUEL), non sono oggetto del presente Piano. 8

III Il Piano operativo di razionalizzazione 1. SOCIETA ACQUA SERVIZI IDRICI SRL La Società per l acqua servizi idrici è partecipata dal comune al 2,884%. L atto costitutivo della predetta società è stato approvato con deliberazione di C.C. n. 12 del 21.08.20109. La Società è costituita a totale capitale pubblico locale ai sensi dell art. 113, co. 4 lett. a) del D.lgs n. 267/00 s.m.i. e nel rispetto degli indirizzi espressi dall Autorità d Ambito per la Provincia di Como. La stessa è stata costituita per la gestione in forma societaria del servizio idrico integrato, inteso come l insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua per usi domestici, di fognatura e depurazione acque reflue. La Società Acqua Servizi Idrici s.r.l. è al momento l unica società che effettua la gestione dei servizi idrici integrati, tuttavia, l attuazione della L. n. 164/2014 e degli obiettivi del Piano D Ambito Ottimale del Servizio Idrico Integrato del territorio della Provincia di Como, richiede, a fronte della molteplicità di operatori presenti su tutto il bacino A.T.O. Como, di addivenire ad una gestione integrata in capo ad un singolo soggetto. La variegata realtà dei gestori del servizio in ambito provinciale, che presentano caratteristiche differenti, dalle società di mera gestione, società patrimoniali, consorzi tra enti locali, alle società operanti in ambiti territoriali limitrofi, che hanno per oggetto sociale e svolgono attività non rientranti nell ambito del Servizio Idrico Integrato, determinano la difficoltà di avere un gestore unico operante già dall anno 2015. La Società Acqua Servizi Idrici s.r.l., nell ottica del raggiungimento di economie di scala, e ritenuto necessario addivenire ad una gestione unitaria ad opera di un unico soggetto dei servizi idrici integrati (S.I.I.) ha deliberato la linea d indirizzo per dare corso alle attività necessarie all unificazione in capo al gestore A.T.O. (Como Acque S.r.l.) della gestione dei S.I.I. secondo le linee e le fasi contenute nel Progetto per l affidamento del Servizio Idrico Integrato nell A.T.O. della Provincia di Como. Dall esame dei bilanci di esercizio anno 2013/2014 le dello stato patrimoniale (pubblicati sul sito istituzionale della società) non si evidenzia alcuna situazione deficitaria, così come non si evidenzia la necessità di riorganizzazione aziendale. 2. COMO ACQUA S.R.L L atto costitutivo della predetta società è stato approvato con deliberazione di C.C. n. 3 del 16.042014. La Società Como Acqua S.r.l., in ottemperanza alle linee di indirizzo del Consiglio Provinciale di Como n. 36/2012, è una società interamente pubblica, partecipata dai Comuni e caratterizzata da tutti gli elementi del controllo analogo, cui affidare in house il servizio idrico integrato. La stessa è stata costituita ai sensi della La Legge n. 244/07, che ammette la costituzione di società che producono servizi di interesse generale, tra i quali rientra anche il servizio idrio integrato nonché l assunzione di partecipazioni in tali società da parte delle amministrazioni di cui all art.1, comma2, del D.lgs n. 165/01 s.m.i., nell ambito dei rispettivi livelli di competenza. Dato atto che la costituzione ed acquisizione delle quote di partecipazione ad una società pubblica in house, deputata alla gestione del servizio idrico integrato, non contravviene al divieto di cui all art. 14, comma 32 del D.L. n. 78/2010 convertito in L. n. 122/10, che prevede la non operatività dei divieti ivi disciplinati qualora ricorrano determinate condizioni. 9

Dato atto che gli obiettivi principali che il gestore d ambito dovrà conseguire sono la progressiva attuazione del Piano d Ambito, intesa come il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale previsti dalla disciplina europea; il miglioramento della qualità della fornitura all utenza in termini qualitativo-quantitativo; gestione, priva di fine di lucro, improntata alla logica dell efficienzaefficacia, industriale e strategica di un servizio collettivo rilevante sia sotto il profilo economico, politico, sociale, sia sotto il profilo dell abbatimento dei costi di gestione ed erogazione di un pacchetto di servizi integrati. La partecipazione del Comune di Domaso nella Società precedentemente indicata Acqua Servizi Idrici srl., attualmente affidataria del servizio di depurazione, sarà coordinata con la partecipazione alla società di gestione ATO (Como Acque srl), con le procedure e le forme più opportune. Essendo la Società di Gestione ATO Como Acque S.r.l. neocostituenda, non sono stati ancora trasmessi dati relativi a bilanci, patrimonio, personale. Di confermare, pertanto, il mantenimento delle partecipazioni societarie di questo ente, nell ambito della Società Como Acque S.r.l. 3. CONSORZIO PUBBLICI TRASPORTI S.P.A. - COMO La Società Trasporto Pubblici Servizi S.p.a. è partecipata dal comune allo 0,30%. La finalità della predetta Società è la progettazione ed erogazione di servizi di trasporto di persone: servizi regolari, servizi regolari specializzati e servizi occasionali. I criteri proposti dal comma 611 della legge 190/2014, riguardo alle società di gestione dei servizi, prevedono l aggregazione delle società di servizi pubblici locali di rilevanza economica. La norma, quindi, non obbliga alla soppressione di tali società (lett. d). Il Consorzio Pubblici Trasporti S.p.a. non svolge attività strumentale per conto del Comune di Domaso, ma un servizio pubblico essenziale, effettuando il trasporto di linea. la Società è costituita e partecipata dalla Provincia di Como, dalle Comunità Montane della Provincia di Como e dai Comuni della Provincia di Como proporzionalmente al numero degli abitanti, la cui popolazione complessiva supera i 30.000 abitanti (oltre 180.000); Di dare, tuttavia, atto che a seguito nota del 20.03.2015 il Consorzio Pubblici Trasporti S.p.A. in riferimento ai commi 611/612 della L. n. 190/2014, ha comunicato che è stato deliberato ad unanimità la definizione di un percorso finalizzato alla messa in liquidazione della partecipazione societaria del Comune di Peglio, attraverso l attuazione di operazioni straordinarie societarie da presentare ai Soci in Assemblea ordinaria, da convocarsi nel prossimo mese di aprile 2015. 4. AZIENDA SPECIALE CONSORTILE SERVIZI SOCIALI ALTO LARIO LE TRE PIEVI. L Azienda Speciale Consortile Servizi Sociali Alto Lario Le Tre Pievi è partecipata dal comune al 4,29%. L atto costitutivo della predetta 31.07.2008. Società è stato approvato con deliberazione C.C. n.17 del 10

La finalità della predetta Società è la gestione dei servizi alla persona e l esercizio di funzioni socioassistenziali, socio educative e socio sanitarie, anche integrate e/o prevalente carattere sociale, in relazione alle competenze istituzionali degli Enti consorziati, ivi compresi interventi di formazione e consulenza concernenti le attività dell Azienda. I sevizi istituzionali facenti capi all Azienda sono erogati prevalentemente alle fasci deboli della cittadinanza ed in particolare: a) minori Famiglia b) disabili c) anziani d) adulti in difficoltà o in condizione di fragilità sociale. L Azienda Speciale Consortile s.r.l. è al momento l unica azienda à che effettua la gestione dei servizi socio-assitenziali, nel rispetto degli obiettivi e finalità del vigente Piano di Zona. La stessa è definita come ente strumentale dell Ente Locale, dotato di autonomia imprenditoriale, di personalità giuridica e di proprio Statuto, tenuta ad informare la propria condotto ai principi di efficienza, efficacia ed economicità, con l obbligo del pareggio di bilancio, da perseguire attraverso l equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti. I criteri proposti dal comma 611 della legge 190/2014, riguardo alle società di gestione dei servizi, prevedono l aggregazione delle società di servizi pubblici locali di rilevanza economica. La norma, quindi, non obbliga alla soppressione di tali società (lett. d). la Società è costituita e partecipata dai 18 Comuni dell Alto Lario in Provincia di Como proporzionalmente al numero degli abitanti, la cui popolazione complessiva è pari a 18.000 abitanti. Di confermare, pertanto, il mantenimento delle partecipazioni societarie di questo ente, nell ambito dell Azienda Consortile Servizi Sociali Alto Lario Le Tre Pievi. Dall esame dei bilanci dell ultimo triennio e dallo stato patrimoniale (pubblicati sul sito istituzionale della società) non si evidenzia alcuna situazione deficitaria, così come non si evidenzia la necessità di riorganizzazione aziendale. 11

Letto, approvato e sottoscritto: IL PRESIDENTE F.to Leggeri Pietro Angelo IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Dott. ssa Guarino Anna Maria CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Su attestazione del Messo Comunale, si certifica che questa deliberazione, ai sensi dell art. 124 comma 1 del D.lgs n. 267/00 viene affissa in copia all albo Pretorio on line per quindici giorni consecutivi. Li, 01.04.2015 Il Responsabile del Servizio F.to Rag. Tremari Marina --------------------------------------------------------------------------------------------------- Il Sottoscritto Responsabile del Servizio Visti gli atti d ufficio ATTESTA E stata affissa all albo Pretorio on line per giorni 15 consecutivi, senza reclami, ed è divenuta esecutiva 10 giorni dalla data di inizio pubblicazione, ai sensi dell art. 134, comma 3 del D.lgs n. 267/00. Domaso, lì Il Responsabile del Servizio F.to Rag. Tremari Marina E copia conforme all originale ad uso amministrativo. Domaso, Il Responsabile del servizio Rag. Tremari Marina 12