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CRO:Medici scrivono a futuro premier, Ssn in prognosi riservata Medici scrivono a futuro premier, Ssn in prognosi riservata 'Al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciarne il ruolo' 2018-05-16 14:10 ROMA (ANSA) - ROMA, 16 MAG - Un sistema sanitario che "versa pessima salute e in prognosi riservata" e di cui si chiede di "rilanciare il ruolo". A quarant'anni dalla sua istituzione, così lo descrivono i medici che vi lavorano nella lettera aperta indirizzata al "Governo che verrà". A scriverla è Costantino Troise, segretario dell'anaao Assomed, principale organizzazione sindacale della dirigenza medica. Di fronte alle "sfide epocali che stiamo vivendo", come l'aumento dell'anzianità della popolazione, l'arrivo di nuovi e costosi farmaci, la crescita delle diseguaglianze tra Nord e Sud, "la Sanità pubblica è in involuzione recessiva, espulsa dal radar della politica e dall'agenda dei Governi, se non come puro costo da abbattere". E anche "la formazione medica è assurta a vera emergenza nazionale" con "giovani medici che rimangono per anni in uno stato di precariato, che li spinge a cambiare Paese". "Al Governo del cambiamento - prosegue la lettera - chiediamo di rilanciare il ruolo del Ssn, in quanto preziosa infrastruttura sociale, civile e professionale del nostro Paese, di preservarne l'universalismo e la sicurezza delle cure, di arrestare la crescita delle diseguaglianze". Questo "richiede di rafforzare il finanziamento della sanità pubblica", che è "il secondo miracolo economico italiano, grazie al migliore rapporto in Europa tra costi e risultati". Ma richiede anche di "ri-capitalizzare il lavoro che ne è valore fondante" attraverso "un nuovo Patto con le professioni della sanità" che deve iniziare attraverso il "dare ascolto a chi reclama il diritto a curare con dignità, autonomia e responsabilità".(ansa). YQX/ S04 QBKN

AKS0035 7 SAN 0 DNA NAZ SANITA': ANAAO, SSN IN 'PROGNOSI RISERVATA', NON E' POZZO SENZA FONDO = Troise, al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciarlo con nuovo patto con i medici Roma, 16 mag. (AdnKronos Salute) - Il Servizio sanitario nazionale "versa in pessima salute e la prognosi rimane riservata" e il "ridimensionamento dell'intervento pubblico, e del ruolo e del numero dei medici, produce un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro fino a spingerli alla fuga dagli ospedali e rende sempre più difficile ed ineguale l'accesso dei cittadini ai servizi. Il Ssn non è un pozzo senza fondo". E' la lettera aperta dei medici e dei dirigenti sanitari dell'anaao-assomed al 'presidente del Consiglio che non c'è e al Governo che verrà', firmata da Costantino Troise, segretario nazionale Anaao Assomed. "Al Governo 'del cambiamento' chiediamo di rilanciare il ruolo del Ssn, una preziosa infrastruttura sociale, civile e professionale del nostro Paese, preservarne l'universalismo e la sicurezza delle cure, arrestare la crescita delle diseguaglianze ricostruendo una sanità a pezzi. Perché la sanità rappresenta anche un formidabile volano per l'economia visto che la filiera della salute vale 11 punti di Pil - sottolinea l'anaao - E chiediamo anche un nuovo 'Patto con le professioni della sanità' cominciando a dare ascolto a chi, come i medici ed i dirigenti sanitari del Servizio sanitario nazionale, reclama semplicemente il diritto a curare con la dignità, l'autonomia e la responsabilità che derivano dal ruolo di garanzia esercitato nei confronti delle persone che si rivolgono a loro in momenti delicati della esistenza". Secondo l'anaao "le Aziende sanitarie, esposte alla invadenza pervasiva della politica, si illudono di risparmiare tagliando i diritti dei cittadini e quelli dei professionisti, tagliando dove è più facile non dove è più utile" mentre i medici e dirigenti sanitari sono "in prima linea tutti i giorni e tutte le notti, fanno fronte con risorse taglieggiate ad una domanda di salute crescente e complessa, esposti alla delegittimazione sociale ed a rischi, anche di aggressione fisica, sempre meno sostenibili - avverte il sindacato - Malgrado stipendi inchiodati al valore nominale del 2010, grazie al blocco dei contratti di lavoro che perdura, solo per noi, da 9 anni. Dopo le 'cure' degli ultimi governi il capitale umano nel Ssn oggi vale quanto le azioni della 'Lehman Brothers' dopo il 15 settembre 2008". (Com-Frm/AdnKronos Salute) ISSN 2499-3492 16-MAG-18 12:41

Sanità - SANITÀ. ANAAO A NUOVO GOVERNO: SERVE PATTO CON PROF... http://www.regioni.it/sanita/2018/05/16/sanita-anaao-a-nuovo-governo-serve-patto-co... Pagina 1 di 3 SANITÀ. ANAAO A NUOVO GOVERNO: SERVE PATTO CON PROFESSIONI mercoledì 16 maggio 2018 ZCZC DIR0394 3 SAL 0 RR1 N/WEL / DIR /TXT SANITÀ. ANAAO A NUOVO GOVERNO: SERVE PATTO CON PROFESSIONI (DIRE) Roma, 16 mag. - "Illustre presidente del Consiglio, illustri Ministri, un tema centrale con il quale qualsiasi governo si deve confrontare, e' lo stato del Ssn e dell'infrastruttura sociale e professionale, di cui sono parte importante i Medici ed i Dirigenti sanitari, deputata a garantire l'esigibilita' del diritto alla salute dei cittadini. Di fronte alle sfide epocali che stiamo vivendo (aumento dell'anzianita' della popolazione, delle malattie croniche e della non autosufficienza, bassa natalita', accesso ai nuovi e costosi farmaci e dispositivi medici, crescita delle diseguaglianze con frattura netta tra Nord e Sud, tra aree interne e fasce costiere) la Sanita' pubblica e' in involuzione recessiva, espulsa dal radar della politica e dall'agenda dei Governi, se non come puro costo da abbattere, lusso che non ci potremmo permettere. Le Aziende sanitarie, esposte alla invadenza pervasiva della politica, si illudono di risparmiare tagliando i diritti dei cittadini e quelli dei professionisti, tagliando dove e' piu' facile non dove e' piu' utile. Dopo 40 anni dalla sua istituzione, il Ssn versa in pessima salute, e la prognosi rimane riservata. Una strategia complessiva di ridimensionamento dell'intervento pubblico, e del ruolo e del numero dei Medici, produce un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali, e rende sempre piu' difficile ed ineguale l'accesso dei cittadini ai servizi". Cosi' in una lettera aperta Costantino Troise, Segretario Nazionale Anaao Assomed (Associazione Medici Dirigenti).(SEGUE) (Comunicati/Dire) 12:02 16-05-18 NNNN

Sanità - SANITÀ. ANAAO A NUOVO GOVERNO: SERVE PATTO CON PROF... http://www.regioni.it/sanita/2018/05/16/sanita-anaao-a-nuovo-governo-serve-patto-co... Pagina 2 di 3 SANITÀ. ANAAO A NUOVO GOVERNO: SERVE PATTO CON PROFESSIONI -2- ZCZC DIR0395 3 SAL 0 RR1 N/WEL / DIR /TXT SANITÀ. ANAAO A NUOVO GOVERNO: SERVE PATTO CON PROFESSIONI -2- (DIRE) Roma, 16 mag. - Continua Troise: "Il diritto alla salute, riconosciuto come fondamentale dalla Costituzione, viene declinato in 21 modi diversi e nelle Regioni del mezzogiorno i cittadini presentano minore aspettativa di vita e maggiore mortalita' evitabile rispetto a quelli che vivono nel Centro-Nord del Paese. Ma coesione sociale e salute dei cittadini non possono dipendere dal luogo in cui ci si trova a vivere e dalle condizioni di lavoro degli operatori. Noi Medici rappresentiamo il capitale umano in Sanita', la risorsa piu' preziosa e non sostituibile nella sua relazione di cura con il paziente. Un capitale che, pero', va sempre piu' depauperandosi, da un punto di vista quantitativo e qualitativo, fino ad essere appena sufficiente a mantenere le attivita' di base e le (continue) emergenze. Se il sistema sanitario ancora regge, dopo che ne sono usciti, non sostituiti, migliaia tra Medici e dirigenti sanitari, e se il fondamentale diritto alla salute e' ancora esigibile senza carta di credito, e' solo perche' chi e' rimasto in corsia continua a dar prova di grande senso del dovere. Medici e dirigenti sanitari in prima linea, tutti i giorni e tutte le notti, fanno fronte con risorse taglieggiate ad una domanda di salute crescente e complessa, esposti alla delegittimazione sociale ed a rischi, anche di aggressione fisica, sempre meno sostenibili. Malgrado stipendi inchiodati al valore nominale del 2010, grazie al blocco dei contratti di lavoro che perdura, solo per noi, da 9 anni. Dopo le 'cure' degli ultimi governi il capitale umano nel Sistema Sanitario oggi vale quanto le azioni della Lehman Brothers dopo il 15 settembre 2008. Non si salvano da questa deriva neppure le 'risorse fresche'. La formazione medica e' assurta a vera emergenza nazionale, per quantita' e qualita', ed i giovani medici rimangono per anni in uno stato di sotto-occupazione o di precariato, professionale ed esistenziale, una condizione di disagio nel presente e di incertezza sul futuro che li spinge a cambiare Paese. Un regalo da 150.000 euro di investimento formativo ai Paesi vicini per ogni medico che lascia (solitamente per sempre) il suolo nati'o. Una fuga sestuplicata negli ultimi 5 anni. Si sta diffondendo, specie al Sud, una assistenza precaria in una sanita' provvisoria, garantita da giovani che rischiano la perdita di tutti gli entusiasmi".(segue) (Comunicati/Dire) 12:02 16-05-18

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Panorama della Sanità Anaao scrive al Governo che verrà Dopo 40 anni dalla sua istituzione, il Ssn versa in pessima salute, e la prognosi rimane riservata.una strategia complessiva di ridimensionamento dell intervento pubblico, e del ruolo e del numero dei Medici, produce un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali, e rende sempre più difficile ed ineguale l accesso dei cittadini ai servizi. Così Costantino Troise, Segretario Nazionale Anaao Assomed nella lettera aperta indirizzata al Governo che verrà. Al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciare il ruolo del Ssn, una preziosa infrastruttura sociale, civile e professionale del nostro Paese, preservarne l universalismo e la sicurezza delle cure, arrestare la crescita delle diseguaglianze ricostruendo una sanità a pezzi. Il che certo richiede di rafforzare il finanziamento della sanità pubblica, che non è un pozzo senza fondo ma il secondo miracolo economico italiano grazie al migliore rapporto in Europa tra costi e risultati, ma anche ri-capitalizzare il lavoro che ne è valore fondante, e sostenere le professionalità per cambiare i modelli organizzativi, garantire l appropriatezza delle prestazioni, ridurre gli eventi avversi, migliorare gli esiti delle cure, controllare i costi. È quanto si legge in un passaggio della lettera aperta dei Medici e dei Dirigenti sanitari firmata da Costantino Troise, Segretario Nazionale Anaao Assomed al Presidente del Consiglio che non c è e al Governo che verrà. Per un nuovo Patto con le professioni della sanità, si cominci a dare ascolto afferma Troise concludendo la lettera a chi, come i Medici ed i Dirigenti sanitari del SSN, reclama semplicemente il diritto a curare con la dignità, l autonomia e la responsabilità che derivano dal ruolo di garanzia esercitato nei confronti delle persone che si rivolgono a loro in momenti delicati della esistenza. 1/1

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Anaao scrive al Governo che verrà: «Rilanciare il Ssn e ri-capitalizzare il lavoro in s... http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/lavoro-e-professione/2018-05-16/anaao-scriv... Pagina 2 di 4 illudono di risparmiare tagliando i diritti dei cittadini e quelli dei professionisti, tagliando dove è più facile non dove è più utile. Dopo 40 anni dalla sua istituzione, il Ssn versa in pessima salute, e la prognosi rimane riservata.una strategia complessiva di ridimensionamento dell intervento pubblico, e del ruolo e del numero dei Medici, produce un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali, e rende sempre più difficile ed ineguale l accesso dei cittadini ai servizi. Il diritto alla salute, riconosciuto come fondamentale dalla Costituzione, viene declinato in 21 modi diversi e nelle Regioni del mezzogiorno i cittadini presentano minore aspettativa di vita e maggiore mortalità evitabile rispetto a quelli che vivono nel Centro-Nord del Paese. Ma coesione sociale e salute dei cittadini non possono dipendere dal luogo in cui ci si trova a vivere e dalle condizioni di lavoro degli operatori. Noi Medici rappresentiamo il capitale umano in Sanità, la risorsa più preziosa e non sostituibile nella sua relazione di cura con il paziente. Un capitale che, però, va sempre più depauperandosi, da un punto di vista quantitativo e qualitativo, fino ad essere appena sufficiente a mantenere le attività di base e le (continue) emergenze. Se il sistema sanitario ancora regge, dopo che ne sono usciti, non sostituiti, migliaia tra Medici e dirigenti sanitari, e se il fondamentale diritto alla salute è ancora esigibile senza carta di credito, è solo perché chi è rimasto in corsia continua a dar prova di grande senso del dovere. Medici e dirigenti sanitari in prima linea, tutti i giorni e tutte le notti, fanno fronte con risorse taglieggiate ad una domanda di salute crescente e complessa, esposti alla delegittimazione sociale ed a rischi, anche di aggressione fisica, sempre meno sostenibili. Malgrado stipendi inchiodati al valore nominale del 2010, grazie al blocco dei contratti di lavoro che perdura, solo per noi, da 9 anni. Dopo le cure degli ultimi governi il capitale umano nel Sistema Sanitario oggi vale quanto le azioni della Lehman Brothers dopo il 15 settembre 2008. Non si salvano da questa deriva neppure le risorse fresche. La formazione medica è assurta a vera emergenza nazionale, per quantità e qualità, ed i giovani medici rimangono per anni in uno stato di sotto-occupazione o di precariato, professionale ed esistenziale, una condizione di disagio nel presente e di incertezza

Anaao scrive al Governo che verrà: «Rilanciare il Ssn e ri-capitalizzare il lavoro in s... http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/lavoro-e-professione/2018-05-16/anaao-scriv... Pagina 3 di 4 sul futuro che li spinge a cambiare Paese. Un regalo da 150.000 euro di investimento formativo ai Paesi vicini per ogni medico che lascia (solitamente per sempre) il suolo natìo. Una fuga sestuplicata negli ultimi 5 anni. Si sta diffondendo, specie al Sud, una assistenza precaria in una sanità provvisoria, garantita da giovani che rischiano la perdita di tutti gli entusiasmi. La sanità può contribuire a cambiare l Italia, rappresentando anche un formidabile volano per l economia, visto che la filiera della salute vale 11 punti di Pil. A condizione di restituire valore al lavoro sempre più gravoso e rischioso, di chi, come noi, tiene aperti i cancelli della fabbrica tutti i giorni e tutte le notti dell anno. Facendo la differenza tra la vita e la morte, la salute e la malattia grazie alle conoscenze e alle competenze acquisite in un percorso formativo di lunghezza e complessità senza pari. Al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciare il ruolo del Ssn, una preziosa infrastruttura sociale, civile e professionale del nostro Paese, preservarne l universalismo e la sicurezza delle cure, arrestare la crescita delle diseguaglianze ricostruendo una sanità a pezzi. Il che certo richiede di rafforzare il finanziamento della sanità pubblica, che non è un pozzo senza fondo ma il secondo miracolo economico italiano grazie al migliore rapporto in Europa tra costi e risultati, ma anche ri-capitalizzare il lavoro che ne è valore fondante, e sostenere le professionalità per cambiare i modelli organizzativi, garantire l'appropriatezza delle prestazioni, ridurre gli eventi avversi, migliorare gli esiti delle cure, controllare i costi. Per un nuovo Patto con le professioni della sanità, si cominci a dare ascolto a chi, come i Medici ed i Dirigenti sanitari del Ssn, reclama semplicemente il diritto a curare con la dignità, l autonomia e la responsabilità che derivano dal ruolo di garanzia esercitato nei confronti delle persone che si rivolgono a loro in momenti delicati dell'esistenza. *Segretario Nazionale Anaao Assomed (Associazione Medici Dirigenti) RIPRODUZIONE RISERVATA

Troise (Anaao): Al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciare il ruolo del S... http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=61827 Pagina 1 di 2 quotidianosanità.it Mercoledì 16 MAGGIO 2018 Troise (Anaao): Al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciare il ruolo del Ssn Questa la richiesta avanzata dal segretario nazionale Anaao in una lettera aperta indirizzata al prossimo esecutivo. "Chiediamo di preservarne l universalismo e la sicurezza delle cure, arrestare la crescita delle diseguaglianze ricostruendo una sanità a pezzi. Il che certo richiede di rafforzare il finanziamento della sanità pubblica. Ma anche ri-capitalizzare il lavoro che ne è valore fondante, e sostenere le professionalità" Lettera aperta dei Medici e dei Dirigenti sanitari al Presidente del Consiglio che non c è e al Governo che verrà Illustre Presidente del Consiglio, illustri Ministri, un tema centrale con il quale qualsiasi governo si deve confrontare, è lo stato del Ssn e dell infrastruttura sociale e professionale, di cui sono parte importante i Medici ed i Dirigenti sanitari, deputata a garantire l esigibilità del diritto alla salute dei cittadini. Di fronte alle sfide epocali che stiamo vivendo (aumento dell anzianità della popolazione, delle malattie croniche e della non autosufficienza, bassa natalità, accesso ai nuovi e costosi farmaci e dispositivi medici, crescita delle diseguaglianze con frattura netta tra Nord e Sud, tra aree interne e fasce costiere) la Sanità pubblica è in involuzione recessiva, espulsa dal radar della politica e dall agenda dei Governi, se non come puro costo da abbattere, lusso che non ci potremmo permettere. Le Aziende sanitarie, esposte alla invadenza pervasiva della politica, si illudono di risparmiare tagliando i diritti dei cittadini e quelli dei professionisti, tagliando dove è più facile non dove è più utile. Dopo 40 anni dalla sua istituzione, il Ssn versa in pessima salute, e la prognosi rimane riservata.una strategia complessiva di ridimensionamento dell intervento pubblico, e del ruolo e del numero dei Medici, produce un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali, e rende sempre più difficile ed ineguale l accesso dei cittadini ai servizi. Il diritto alla salute, riconosciuto come fondamentale dalla Costituzione, viene declinato in 21 modi diversi e nelle Regioni del mezzogiorno i cittadini presentano minore aspettativa di vita e maggiore mortalità evitabile rispetto a quelli che vivono nel Centro-Nord del Paese. Ma coesione sociale e salute dei cittadini non possono dipendere dal luogo in cui ci si trova a vivere e dalle condizioni di lavoro degli operatori. Noi Medici rappresentiamo il capitale umano in Sanità, la risorsa più preziosa e non sostituibile nella sua relazione di cura con il paziente. Un capitale che, però, va sempre più depauperandosi, da un punto di vista quantitativo e qualitativo, fino ad essere appena sufficiente a mantenere le attività di base e le (continue) emergenze. Se il sistema sanitario ancora regge, dopo che ne sono usciti, non sostituiti, migliaia tra Medici e dirigenti sanitari, e se il fondamentale diritto alla salute è ancora esigibile senza carta di credito, è solo perché chi è rimasto in corsia continua a dar prova di grande senso del dovere. Medici e dirigenti sanitari in prima linea, tutti i giorni e tutte le notti, fanno fronte con risorse taglieggiate ad una domanda di salute crescente e complessa, esposti alla delegittimazione

Troise (Anaao): Al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciare il ruolo del S... http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=61827 Pagina 2 di 2 sociale ed a rischi, anche di aggressione fisica, sempre meno sostenibili. Malgrado stipendi inchiodati al valore nominale del 2010, grazie al blocco dei contratti di lavoro che perdura, solo per noi, da 9 anni. Dopo le cure degli ultimi governi il capitale umano nel Sistema Sanitario oggi vale quanto le azioni della Lehman Brothers dopo il 15 settembre 2008. Non si salvano da questa deriva neppure le risorse fresche. La formazione medica è assurta a vera emergenza nazionale, per quantità e qualità, ed i giovani medici rimangono per anni in uno stato di sotto-occupazione o di precariato, professionale ed esistenziale, una condizione di disagio nel presente e di incertezza sul futuro che li spinge a cambiare Paese. Un regalo da 150.000 euro di investimento formativo ai Paesi vicini per ogni medico che lascia (solitamente per sempre) il suolo natìo. Una fuga sestuplicata negli ultimi 5 anni. Si sta diffondendo, specie al Sud, una assistenza precaria in una sanità provvisoria, garantita da giovani che rischiano la perdita di tutti gli entusiasmi. La sanità può contribuire a cambiare l Italia, rappresentando anche un formidabile volano per l economia, visto che la filiera della salute vale 11 punti di Pil. A condizione di restituire valore al lavoro sempre più gravoso e rischioso, di chi, come noi, tiene aperti i cancelli della fabbrica tutti i giorni e tutte le notti dell anno. Facendo la differenza tra la vita e la morte, la salute e la malattia grazie alle conoscenze e alle competenze acquisite in un percorso formativo di lunghezza e complessità senza pari. Al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciare il ruolo del Ssn, una preziosa infrastruttura sociale, civile e professionale del nostro Paese, preservarne l universalismo e la sicurezza delle cure, arrestare la crescita delle diseguaglianze ricostruendo una sanità a pezzi. Il che certo richiede di rafforzare il finanziamento della sanità pubblica, che non è un pozzo senza fondo ma il secondo miracolo economico italiano grazie al migliore rapporto in Europa tra costi e risultati, ma anche ricapitalizzare il lavoro che ne è valore fondante, e sostenere le professionalità per cambiare i modelli organizzativi, garantire l'appropriatezza delle prestazioni, ridurre gli eventi avversi, migliorare gli esiti delle cure, controllare i costi. Per un nuovo Patto con le professioni della sanità, si cominci a dare ascolto a chi, come i Medici ed i Dirigenti sanitari del Ssn, reclama semplicemente il diritto a curare con la dignità, l autonomia e la responsabilità che derivano dal ruolo di garanzia esercitato nei confronti delle persone che si rivolgono a loro in momenti delicati della esistenza. Costantino Troise Segretario Nazionale Anaao Assomed (Associazione Medici Dirigenti)

ANAAO SCRIVE AL GOVERNO CHE VERRA' - imgpress https://www.imgpress.it/attualita/anaao-scrive-al-governo-che-verra/ Pagina 1 di 3 ANAAO SCRIVE AL GOVERNO CHE VERRA imgpress.it/attualita/anaao-scrive-al-governo-che-verra May 16, 2018 Dopo 40 anni dalla sua istituzione, il Ssn versa in pessima salute, e la prognosi rimane riservata.una strategia complessiva di ridimensionamento dell intervento pubblico, e del ruolo e del numero dei Medici, produce un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali. Illustre Presidente del Consiglio, illustri Ministri, un tema centrale con il quale qualsiasi governo si deve confrontare, è lo stato del Ssn e dell infrastruttura sociale e professionale, di cui sono parte importante i Medici ed i Dirigenti sanitari, deputata a garantire l esigibilità del diritto alla salute dei cittadini. Di fronte alle sfide epocali che stiamo vivendo (aumento dell anzianità della popolazione, delle malattie croniche e della non autosufficienza, bassa natalità, accesso ai nuovi e costosi farmaci e dispositivi medici, crescita delle diseguaglianze con frattura netta tra Nord e Sud, tra aree interne e fasce costiere) la Sanità pubblica

ANAAO SCRIVE AL GOVERNO CHE VERRA' - imgpress https://www.imgpress.it/attualita/anaao-scrive-al-governo-che-verra/ Pagina 2 di 3 è in involuzione recessiva, espulsa dal radar della politica e dall agenda dei Governi, se non come puro costo da abbattere, lusso che non ci potremmo permettere. Le Aziende sanitarie, esposte alla invadenza pervasiva della politica, si illudono di risparmiare tagliando i diritti dei cittadini e quelli dei professionisti, tagliando dove è più facile non dove è più utile. Dopo 40 anni dalla sua istituzione, il Ssn versa in pessima salute, e la prognosi rimane riservata.una strategia complessiva di ridimensionamento dell intervento pubblico, e del ruolo e del numero dei Medici, produce un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali, e rende sempre più difficile ed ineguale l accesso dei cittadini ai servizi. Il diritto alla salute, riconosciuto come fondamentale dalla Costituzione, viene declinato in 21 modi diversi e nelle Regioni del mezzogiorno i cittadini presentano minore aspettativa di vita e maggiore mortalità evitabile rispetto a quelli che vivono nel Centro-Nord del Paese. Ma coesione sociale e salute dei cittadini non possono dipendere dal luogo in cui ci si trova a vivere e dalle condizioni di lavoro degli operatori. Noi Medici rappresentiamo il capitale umano in Sanità, la risorsa più preziosa e non sostituibile nella sua relazione di cura con il paziente. Un capitale che, però, va sempre più depauperandosi, da un punto di vista quantitativo e qualitativo, fino ad essere appena sufficiente a mantenere le attività di base e le (continue) emergenze. Se il sistema sanitario ancora regge, dopo che ne sono usciti, non sostituiti, migliaia tra Medici e dirigenti sanitari, e se il fondamentale diritto alla salute è ancora esigibile senza carta di credito, è solo perché chi è rimasto in corsia continua a dar prova di grande senso del dovere. Medici e dirigenti sanitari in prima linea, tutti i giorni e tutte le notti, fanno fronte con risorse taglieggiate ad una domanda di salute crescente e complessa, esposti alla delegittimazione sociale ed a rischi, anche di aggressione fisica, sempre meno sostenibili. Malgrado stipendi inchiodati al valore nominale del 2010, grazie al blocco dei contratti di lavoro che perdura, solo per noi, da 9 anni. Dopo le cure degli ultimi governi il capitale umano nel Sistema Sanitario oggi vale quanto le azioni della Lehman Brothers dopo il 15 settembre 2008. Non si salvano da questa deriva neppure le risorse fresche. La formazione medica è assurta a vera emergenza nazionale, per quantità e qualità, ed i giovani medici rimangono per anni in uno stato di sotto-occupazione o di precariato, professionale ed esistenziale, una condizione di disagio nel presente e di incertezza sul futuro che li spinge a cambiare Paese. Un regalo da 150.000 euro di investimento formativo ai Paesi vicini per ogni medico che lascia (solitamente per sempre) il suolo natìo. Una fuga sestuplicata negli ultimi 5 anni. Si sta diffondendo, specie al Sud, una assistenza precaria in una sanità provvisoria, garantita da giovani che rischiano la perdita di tutti gli entusiasmi. La sanità può contribuire a cambiare l Italia, rappresentando anche un formidabile volano per l economia, visto che la filiera della salute vale 11 punti di PIL. A condizione di restituire valore al lavoro sempre più gravoso e rischioso, di chi, come noi, tiene aperti i cancelli della fabbrica tutti i giorni e tutte le notti dell anno. Facendo la differenza tra la vita e la morte, la salute e la malattia grazie alle conoscenze e alle competenze acquisite in un percorso formativo di lunghezza e complessità senza pari. Al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciare il ruolo del Ssn, una preziosa infrastruttura sociale, civile e professionale del nostro Paese, preservarne l universalismo e la sicurezza delle cure, arrestare la crescita delle diseguaglianze ricostruendo una sanità a pezzi. Il che certo richiede di

ANAAO SCRIVE AL GOVERNO CHE VERRA' - imgpress https://www.imgpress.it/attualita/anaao-scrive-al-governo-che-verra/ Pagina 3 di 3 rafforzare il finanziamento della sanità pubblica, che non è un pozzo senza fondo ma il secondo miracolo economico italiano grazie al migliore rapporto in Europa tra costi e risultati, ma anche ricapitalizzare il lavoro che ne è valore fondante, e sostenere le professionalità per cambiare i modelli organizzativi, garantire l appropriatezza delle prestazioni, ridurre gli eventi avversi, migliorare gli esiti delle cure, controllare i costi. Per un nuovo Patto con le professioni della sanità, si cominci a dare ascolto a chi, come i Medici ed i Dirigenti sanitari del SSN, reclama semplicemente il diritto a curare con la dignità, l autonomia e la responsabilità che derivano dal ruolo di garanzia esercitato nei confronti delle persone che si rivolgono a loro in momenti delicati della esistenza. Costantino Troise Segretario Nazionale Anaao Assomed (Associazione Medici Dirigenti)

Lettera aperta di Anaao Assomed al Governo che verrà - 16-05-2018 scritto da insalutenews.it - insalutenews.it - http://www.insalutenews.it/in-salute Roma, 16 maggio 2018 Illustre Presidente del Consiglio, illustri Ministri, Dott. Costantino Troise un tema centrale con il quale qualsiasi governo si deve confrontare, è lo stato del SSN e dell infrastruttura sociale e professionale, di cui sono parte importante i Medici ed i Dirigenti sanitari, deputata a garantire l esigibilità del diritto alla salute dei cittadini. Di fronte alle sfide epocali che stiamo vivendo (aumento dell anzianità della popolazione, delle malattie croniche e della non autosufficienza, bassa natalità, accesso ai nuovi e costosi farmaci e dispositivi medici, crescita delle diseguaglianze con frattura netta tra Nord e Sud, tra aree interne e fasce costiere) la Sanità pubblica è in involuzione recessiva, espulsa dal radar della politica e dall agenda dei Governi, se non come puro costo da abbattere, lusso che non ci potremmo permettere. Le Aziende sanitarie, esposte alla invadenza pervasiva della politica, si illudono di risparmiare tagliando i diritti dei cittadini e quelli dei professionisti, tagliando dove è più facile non dove è più utile. Dopo 40 anni dalla sua istituzione, il SSN versa in pessima salute, e la prognosi rimane riservata. Una strategia complessiva di ridimensionamento dell intervento pubblico, e del ruolo e del numero dei Medici, produce un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali, e rende sempre più difficile ed ineguale l accesso dei cittadini ai servizi. Il diritto alla salute, riconosciuto come fondamentale dalla Costituzione, viene declinato in 21 modi diversi e nelle Regioni del mezzogiorno i cittadini presentano minore aspettativa di vita e maggiore mortalità evitabile rispetto a quelli che vivono nel Centro-Nord del Paese. Ma coesione sociale e salute dei cittadini non possono dipendere dal luogo in cui ci si trova a vivere e dalle condizioni di lavoro degli operatori. 1 / 3

Lettera aperta di Anaao Assomed al Governo che verrà - 16-05-2018 scritto da insalutenews.it - insalutenews.it - http://www.insalutenews.it/in-salute Noi Medici rappresentiamo il capitale umano in Sanità, la risorsa più preziosa e non sostituibile nella sua relazione di cura con il paziente. Un capitale che, però, va sempre più depauperandosi, da un punto di vista quantitativo e qualitativo, fino ad essere appena sufficiente a mantenere le attività di base e le (continue) emergenze. Se il sistema sanitario ancora regge, dopo che ne sono usciti, non sostituiti, migliaia tra Medici e dirigenti sanitari, e se il fondamentale diritto alla salute è ancora esigibile senza carta di credito, è solo perché chi è rimasto in corsia continua a dar prova di grande senso del dovere. Medici e dirigenti sanitari in prima linea, tutti i giorni e tutte le notti, fanno fronte con risorse taglieggiate ad una domanda di salute crescente e complessa, esposti alla delegittimazione sociale ed a rischi, anche di aggressione fisica, sempre meno sostenibili. Malgrado stipendi inchiodati al valore nominale del 2010, grazie al blocco dei contratti di lavoro che perdura, solo per noi, da 9 anni. Dopo le cure degli ultimi governi il capitale umano nel Sistema Sanitario oggi vale quanto le azioni della Lehman Brothers dopo il 15 settembre 2008. Non si salvano da questa deriva neppure le risorse fresche. La formazione medica è assurta a vera emergenza nazionale, per quantità e qualità, ed i giovani medici rimangono per anni in uno stato di sottooccupazione o di precariato, professionale ed esistenziale, una condizione di disagio nel presente e di incertezza sul futuro che li spinge a cambiare Paese. Un regalo da 150.000 euro di investimento formativo ai Paesi vicini per ogni medico che lascia (solitamente per sempre) il suolo natìo. Una fuga sestuplicata negli ultimi 5 anni. Si sta diffondendo, specie al Sud, una assistenza precaria in una sanità provvisoria, garantita da giovani che rischiano la perdita di tutti gli entusiasmi. La sanità può contribuire a cambiare l Italia, rappresentando anche un formidabile volano per l economia, visto che la filiera della salute vale 11 punti di PIL. A condizione di restituire valore al lavoro sempre più gravoso e rischioso, di chi, come noi, tiene aperti i cancelli della fabbrica tutti i giorni e tutte le notti dell anno. Facendo la differenza tra la vita e la morte, la salute e la malattia grazie alle conoscenze e alle competenze acquisite in un percorso formativo di lunghezza e complessità senza pari. Al Governo del cambiamento chiediamo di rilanciare il ruolo del SSN, una preziosa infrastruttura sociale, civile e professionale del nostro Paese, preservarne l universalismo e la sicurezza delle cure, arrestare la crescita delle diseguaglianze ricostruendo una sanità a pezzi. Il che certo richiede di rafforzare il finanziamento della sanità pubblica, che non è un pozzo senza fondo ma il secondo miracolo economico italiano grazie al migliore rapporto in Europa tra costi e risultati, ma anche ri-capitalizzare il lavoro che ne è valore fondante, e sostenere le professionalità per cambiare i modelli organizzativi, garantire l'appropriatezza delle prestazioni, ridurre gli eventi avversi, migliorare gli esiti delle cure, controllare i costi. Per un nuovo Patto con le professioni della sanità, si cominci a dare ascolto a chi, come i Medici ed i Dirigenti sanitari del SSN, reclama semplicemente il diritto a curare con la dignità, l autonomia e la responsabilità che derivano dal ruolo di garanzia esercitato nei confronti delle persone che si rivolgono a 2 / 3

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