Atlante di Epidemiologia Geografica in provincia di Bergamo



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Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Direttore Generale dr. Roberto Testa Direttore Sanitario dr. Giuseppe Imbalzano Osservatorio Epidemiologico Dipartimento di Prevenzione Medico Atlante di Epidemiologia Geografica in provincia di Anni 1999-2007

A cura di Giuseppe Sampietro e Pietro Imbrogno* Osservatorio Epidemiologico *Dipartimento di Prevenzione Medico ASL della Provincia di Ringraziamenti Silvia Ghisleni Luisa Giavazzi Maddalena Pagani Eugenia Quinz Maria Tullo Andreina Zanchi Osservatorio Epidemiologico Osservatorio Epidemiologico Osservatorio Epidemiologico Dipartimento di Prevenzione Medica Dipartimento di Prevenzione Medica Osservatorio Epidemiologico agli operatori del Dipartimento di Prevenzione Medica: Sara Broletti, Adua Della Torre, Graziella Nava, Graziella Martinelli, Claudia Mussetti, Nadia Zenti, Lucia Antonioli, Liliana D Aloja, Doris Crevatin, Gianbattista Poiatti, Roberto Alfieri. Un sentito ringraziamento alla Lega Tumori di per avere finanziato la borsa di studio per la borsista Maddalena Pagani nell ambito del progetto Registro Tumori. 2

Indice Presentazione...4 Parte prima: fonti informative e metodi...5 1.1 Introduzione...6 1.2 La scheda di morte...6 1.3 Flusso informativo e quadro legislativo di riferimento...7 1.4 La codifica e l archiviazione...7 1.5 L organizzazione dell ASL di...7 1.6 Dati ISTAT e dati ASL...8 2. I dati di ricovero...8 2.1 La scheda di dimissione ospedaliera (SDO)...8 2.2 Quadro legislativo di riferimento...8 2.3 Flusso informativo e strutturazione delle SDO...9 3 Patologie analizzate e relativo codice ICD-IX...10 4. Metodi e misure adottati... 4.1 Enumerazione dei casi... 4.2 Tasso grezzo di mortalità... 4.3 Tasso specifico (per sesso ed età)... 4.4 Tasso standardizzato diretto di mortalità...12 4.5 Rapporto standardizzato di mortalità...12 5. Demografia...14 5.1 Residenti per distretto sanitario in provincia di...14 6. Guida alla lettura...20 Parte seconda: analisi e risultati...23 Tumori delle vie aereodigestive superiori (VADS)...24 Tumori dello stomaco...27 Tumori del colon retto...30 Tumori del fegato...33 Tumori del pancreas...36 Tumori del polmone...39 Tumori della pleura...42 Tumori della mammella...45 Tumori della prostata...48 Tumori della vescica...51 Tumori del rene...54 Tumori del sistema linfoemopoietico...57 Tutti i tumori...60 Malattie ischemiche del cuore...63 Disturbi circolatori dell encefalo...66 Malattie del sistema circolatorio...69 Bronchite cronica, enfisema e asma...72 Malattie dell apparato respiratorio...75 Malattie dell apparato digerente...78 Incidenti stradali...81 Traumatismi ed avvelenamenti...84 Mortalità generale...87 Strategie di Prevenzione...90 Sintesi azioni e ipotesi di lavoro...94 Bibliografia...97 Appendice...98 3

Presentazione L attività di ricerca svolta da una ASL come la nostra è rivolta particolarmente ad analizzare delle realtà locali. Questo atlante vuole essere uno strumento utilizzabile dalle realtà locali in collaborazione con gli attori che agiscono nella sanità bergamasca (medici di medicina generale, medici ed operatori dell ASL, medici e operatori degli ospedali bergamaschi, Sindaci), in modo da mettere in pratica piani di prevenzione e di programmazione sanitaria. Nella sanità, al pari di altri settori della funzione pubblica, ogni scelta strategica operata deve essere in funzioni di valutazioni approfondite e corrette, di cui i soggetti preposti alla guida amministrativa sono fatti partecipi e che possono rivelarsi tali solo dopo una ricerca meticolosa e circostanziata come quella condotta dall ASL sul territorio provinciale L utilizzo di tali valutazioni permette di interpretare correttamente una realtà complessa come quella bergamasca e anche di potere essere d aiuto a realtà più piccole ma per questo non meno complesse. Siamo grati alla Provincia per l invito a continuare a partecipare all aggiornamento del Rapporto sullo stato dell Ambiente ed aspetti sanitari in provincia di, che ha permesso ai nostri ricercatori di approfondire e migliorare la conoscenza delle problematiche sanitarie del nostro territorio, sui dati di contesto, sugli indicatori sanitari, sui rischi ambientali ad impatto sulla salute della popolazione e sulle strategie di prevenzione per la riduzione dei fattori di rischio. IL DIRETTORE GENERALE ASL della provincia di Dott. Roberto Testa IL DIRETTORE SANITARIO ASL della provincia di Dr. Giuseppe Imbalzano 4

Parte prima: fonti informative e metodi 5

1. I dati di mortalità 1.1 Introduzione L evento "decesso" presenta per il ricercatore una caratteristica di notevole attrattiva: è un evento certo, e rappresenta perciò un dato solido, consistente che corrobora l effettuazione di analisi statistiche dalle fondamenta solide. Ciò è avvalorato dal fatto che nella maggioranza delle nazioni l'informazione relativa ad ogni singolo decesso viene regolarmente registrata mediante un certificato di morte contenente le informazioni relative alle cause determinanti l'evento. I limiti principali dell utilizzo dei dati di mortalità risiedono principalmente nel fatto che l evento decesso, per quanto riguarda le patologie di tipo cronico-degenerativo, è l espressione attuale di un esposizione passata a fattori di rischio che potrebbero anche essere non più attivi. Inoltre i dati di mortalità per la loro stessa natura sottostimano le patologie a bassa letalità e non permettono, se non tramite complessi artifici statistici, l'individuazione in termini di "incidenza" delle patologie in studio. Infine si possono generare in ognuna delle fasi del flusso informativo, alcuni errori di cui in seguito faremo alcuni cenni. 1.2 La scheda di morte Nel presente lavoro si utilizzano due diverse fonti dati di mortalità: una proveniente dai dati ISTAT ed elaborati successivamente in proprio, l altra proveniente dall archivio di mortalità dell ASL di. Entrambi queste fonti dati però attingono dalla stessa base informativa: la scheda ISTAT di certificazione di morte. Vi sono quattro tipologie di schede ISTAT: 1) scheda di morte oltre il primo anno di vita per maschio, 2) scheda di morte oltre il primo anno di vita per femmina, 3) scheda di morte nel primo anno di vita per maschio, 4) scheda di morte nel primo anno di vita per femmina. Queste tipologie di schede differiscono per la colorazione (azzurro per i maschi, rosa per le femmine) e per la richiesta di dati relativi al parto e ad alcuni dati anagrafici dei genitori nella scheda per i deceduti con meno di un anno di età. La parte sanitaria della scheda consta di due riquadri, uno per le morti da causa naturale, l altro per le morti da causa violenta. La parte relativa alle morti dar causa naturale consta di quattro quesiti: 1) causa iniziale (quesito 1): evento primo del concatenamento causale che porta al decesso 2) causa intermedia (quesito 2): stato morboso derivato dalla causa iniziale 3) causa terminale (quesito 3): stato morboso derivante direttamente dalle prime due cause; è l'evento che ha direttamente causato il decesso 4) altri stati morbosi rilevanti (quesito 4): condizioni morbose concomitanti che non rientrano direttamente nel concatenamento causale che ha condotto al decesso. La parte relativa alle morti da causa violenta consta di cinque quesiti: 1) causa violenta (quesito 5): specifica la tipologia di causa violenta (accidentale, infortunio sul lavoro, omicidio, suicidio). 6

2) descrizione della lesione (quesito 6): descrive la lesione che ha portato alla morte 3) malattie o complicazioni (quesito 7): indica le complicazioni seguite alla lesione 4) stati morbosi preesistenti (quesito 8): indica le malattie esistenti e che con la loro presenza hanno contribuito al determinarsi della morte 5) mezzo e modo con la quale la lesione è stata determinata (quesito 9): indica con quale mezzo e modo è stata provocata la lesione. 1.3 Flusso informativo e quadro legislativo di riferimento Il quadro normativo di riferimento (RD n.1238, 9/7/1939; DPR n.285, 10/09/1990 Regolamento di Polizia Mortuaria) stabilisce l'obbligo di denuncia al Sindaco, da parte del medico che accerta il decesso, entro le 24 ore, delle cause di morte. La denuncia, presentata su un apposita scheda stabilita dal Ministero della Sanità d intesa con l ISTAT, è abitualmente compilata dal medico di medicina generale o dal medico ospedaliero che ha avuto in cura il paziente in fase terminale. Qualora il decesso avvenga senza alcuna assistenza medica, è compito del medico necroscopo non solo accertare il decesso, ma anche effettuarne la denuncia nei termini prescritti dalle leggi. La scheda si compone di due parti distinte: una parte A contenente le informazioni di natura sanitaria compilata dal medico certificatore, e una parte B contenente le informazioni anagrafiche, compilata dall Ufficiale di Stato Civile del comune. La scheda è compilata in duplice copia: la prima copia è destinata all ISTAT attraverso le Prefetture, mentre la seconda all ASL del comune di decesso. Il DPR 285/90 stabilisce che l ASL istituisca un Registro per ogni comune incluso nel proprio territorio, contenente l elenco dei deceduti nell anno e la relativa causa di morte. Ogni ASL deve pertanto recuperare le informazioni relative alle cause di morte per i propri residenti, anche se deceduti fuori dal proprio territorio di competenza. 1.4 La codifica e l archiviazione La scheda pervenuta alle ASL e all ISTAT viene codificata seguendo le regole di selezione e codifica della Classificazione Internazionale delle Malattie, dei Traumatismi e delle Causa di Morte (Classificazione ICD-IX) pubblicata dall OMS, adottata in tutto il modo e tradotta in italiano dall ISTAT. I codificatori si avvalgono inoltre di un indice integrativo predisposto dall ISTAT e delle tavole di decisione ACME del National Center for Health Statistic (Stati Uniti) utilizzate ormai quasi universalmente da vari stati europei ed extraeuropei -, dai codificatori di molte regioni italiane, dall ISTAT e anche dal gruppo di lavoro dell ASL di. L utilizzo degli stessi strumenti e metodi garantisce la confrontabilità tra i dati. Le regole di corretta codifica permettono di individuare una ed una sola causa di decesso, e su di essa si effettuano le analisi. Nelle morti per causa violenta si aggiunge anche il mezzo o il modo con cui è avvenuta la morte (doppia codifica). 1.5 L organizzazione dell ASL di. Nell ASL di la gestione del flusso delle schede di morte ISTAT è competenza degli operatori del Dipartimento di Prevenzione Medica e mantiene nel tempo un alto standard di 7

qualità. La codifica delle cause di morte invece, dal 2002 (1999 per le cause tumorali) è stata centralizzata presso l Osservatorio Epidemiologico dove regolarmente si riunisce un gruppo di lavoro ad hoc, costituito da personale appartenente all Osservatorio Epidemiologico e al Dipartimento di Prevenzione Medica. La formazione specifica degli operatori e il lavoro di equipe hanno permesso di migliorare la qualità della codifica delle cause di morte evitandone l autoreferenzialità. L inserimento informatico dei dati viene effettuato centralmente in un apposita base di dati automatica (archivio informatizzato di mortalità). 1.6 Dati ISTAT e dati ASL Come già accennato, in questo lavoro sono stati utilizzati sia i dati provenienti dall ISTAT, sia quelli provenienti dall archivio di mortalità dell ASL di. I primi sono stati utilizzati quando si è trattato di confrontare la mortalità in provincia di con quella della regione Lombardia. I secondi nell analisi territoriale della provincia bergamasca. Ciò è stato fatto per rispettare l omogeneità dei dati. Infatti, pur provenendo dalla stessa fonte informativa (scheda di morte), i due archivi possono presentare delle piccole differenze di codifica. Per questo si è preferito utilizzare i dati ISTAT relativi alla provincia di nel confronto con quelli lombardi. 2. I dati di ricovero 2.1 La scheda di dimissione ospedaliera (SDO) Lo strumento informativo utilizzato per la raccolta dei dati è la scheda di dimissione ospedaliera (SDO) che costituisce la sintesi delle informazioni contenute nella cartelle cliniche relative ad ogni singolo ricovero. La SDO è stata istituita come strumento di supporto ai processi di valutazione, programmazione, gestione e controllo delle attività ospedaliere, nonché quale rilevazione sistematica di carattere epidemiologico (D.M. 28-12- 1991). In ogni SDO sono contenute diverse informazioni: in questo lavoro sono state utilizzate le informazioni relative all Unità Operative di dimissioni per individuare la classificazione del reparto di dimissione, l ospedale in cui è avvenuto il ricovero e la diagnosi principale di ricovero 2.2 Quadro legislativo di riferimento La identificazione delle informazioni da rilevare attraverso la scheda di dimissione ospedaliera e le relative modalità di compilazione sono disciplinate dal D.M. 28-12-1991 e dal D.M. 26-07-1993. Dal primo gennaio 2001 la nuova disciplina della SDO è stabilita dal D.M. 27-10-2000, n.380 8

2.3 Flusso informativo e strutturazione delle SDO Le SDO vengono compilate e validate dal responsabile dell Unità Operativa dell ospedale o da un suo delegato. L inserimento dei dati viene effettuato in una base di dati dell azienda ospedaliera e quindi inviati in Regione Lombardia. Qui viene effettuata l eventuale revisione e i dati possono essere inviati nuovamente all ospedale. Infine avviene l invio delle SDO all ASL di competenza. In ogni SDO si possono trovare dati anagrafici, clinici e amministrativi, dati di codifica di diagnosi, di procedura e di intervento. Per ogni ricovero è indicata sempre una diagnosi principale (analizzata in questo lavoro) e anche una o più diagnosi secondarie (fino a cinque). 9

3 Patologie analizzate e relativo codice ICD-IX Sono stati analizzati i dati relativi alle patologie oncologiche dei principali organi ed apparati, seguendo i raggruppamenti della IX revisione dell ICD (International Classification Disease). In alcuni casi si è preferito associare nell analisi parti del medesimo organo: nell effettuare tali associazioni si è fatto riferimento ad elaborazioni simili fatte da altri autori. Nella seguente tabella si presentano le cause oncologiche di questo studio con i relativi codici ICD-IX. Settore nosologico Codice ICD-IX Tumori delle vie aereodigestive superiori (VADS) 140.0-141.9, 143.0-149.9 161.0-161.9 Tumori dello stomaco 151.0 151.9 Tumori del colon-retto 153.0 154.8, 159.0 Tumori del fegato 155.0 155.2 Tumori del pancreas 157.0 157.9 Tumori del polmone 162.0 162.9 Tumori della pleura 163.0 163.9 Tumori della mammella 174.0 175.0 Tumori della prostata 185.0 Tumori della vescica 188.0 188.9 Tumori del rene 189.0 189.9 Leucemie 204.0 208.9 Tutti i tumori 140.0 239.9 Malattie Ischemiche del cuore 410.0 414.9 Disturbi circolatori dell encefalo 430.0 438.0 Malattie del sistema circolatorio 390.0 459.9 Malattie polmonari croniche 490.0 493.9 Malattie dell apparato respiratorio 460.0 519.9 Malattie dell apparato digerente 520.0 579.9 Incidenti stradali E810 E819 Traumatismi ed avvelenamenti 800.0 999.9 10

4. Metodi e misure adottati 4.1 Enumerazione dei casi Si tratta della misura più semplice, e consiste nel semplice conteggio dei casi, indicato in valore assoluto. 4.2 Tasso grezzo di mortalità È considerato uno stimatore dell impatto che una determinata condizione morbosa ha sulla popolazione. Si calcola rapportando il numero dei decessi per la causa di interesse che si sono registrati nel periodo di tempo considerato con la popolazione media residente nell area considerata nello stesso periodo di tempo. Tg = n N k dove: Tg = tasso grezzo n = numero di decessi per causa specifica nel periodo di tempo analizzato N = numerosità media della popolazione in studio nel periodo di tempo analizzato k = costante moltiplicativa 4.3 Tasso specifico (per sesso ed età) Si calcola rapportando il numero di decessi per la patologia in esame nell ambito di uno dei due sessi e di una specifica classe di età nel periodo studiato con la popolazione residente a rischio dello stesso sesso e della stessa specifica classe di età. Tspec = ni N i k dove: Tspec = tasso specifico n = numero di decessi per causa specifica nel periodo di tempo analizzato per una specifica classe di età N = numerosità media della popolazione in studio nel periodo di tempo analizzata nell ambito di una specifica classe di età k = costante moltiplicativa

4.4 Tasso standardizzato diretto di mortalità È una media ponderata dei tassi specifici per età che si ottiene usando come pesi la struttura per età di una popolazione di riferimento assunta come standard (standardizzazione diretta). La standardizzazione si utilizza quando si vogliono confrontare tra di loro popolazioni che hanno una diversa strutturazione per età. Un tasso standardizzato in modo diretto si ottiene nel seguente modo: si moltiplica ciascun tasso età specifico della popolazione in studio per la numerosità della popolazione standard nella corrispondente classe di età; si sommano quindi i prodotti così ottenuti e si divide il totale per la numerosità della popolazione standard. La somma dei prodotti di ciascuna classe di età rappresenta la mortalità che la popolazione standard avrebbe se avesse avuto la stessa mortalità della popolazione in studio. Tsd = n i N P i P i k dove Tsd = tasso standardizzato diretto n i = numero di decessi nella classe di età i-esima della popolazione in studio N i = numerosità della popolazione in studio nella classe di età i-esima P i = numerosità della popolazione standard nella classe di età i-esima P = numerosità totale della popolazione standard k = costante moltiplicativa 4.5 Rapporto standardizzato di mortalità Per evidenziare le variazioni in eccesso o in difetto del rischio di morte nell aree in studio (es. provincia di ) rispetto a delle aree di riferimento (es. regione Lombardia) tenendo conto dell effetto dell età, sono stati calcolati i rapporti standardizzati di mortalità. Il rapporto standardizzato di mortalità (SMR) si ottiene in primo luogo moltiplicando i tassi specifici di mortalità della popolazione di riferimento per la numerosità della popolazione in studio nelle corrispondenti classi di età e poi nel sommare tale prodotto (metodo della standardizzazione indiretta). In questo modo si ottiene il numero di eventi attesi nella popolazione in studio se questa avesse la stessa mortalità della popolazione standard, tenendo conto dell effetto dell età. Una volta calcolato il valore atteso, l SMR si ottiene rapportando il numero di decessi osservati con quelli attesi. In questo modo un rapporto di 1 indica un rischio considerato uguale, un rapporto di 1,10 un eccesso di rischio del 10%, un rapporto di 1,20 un eccesso di rischio del 20% e così via, all opposto un rapporto di 0,90 un difetto di rischio del 10%, un rapporto di 0,80 un difetto di rischio del 20% ecc. decessi SMR = decessi o a Mentre i relativi intervalli di confidenza al 95% del rapporto standardizzato di mortalità sono stati calcolati nel seguente modo: 12

LI = SMR 1,96* 1 decessi a LS = SMR +1,96* 1 decessi a dove SMR = Rapporto standardizzato di mortalità decessi o = numero di decessi osservati nell ambito di una specifica patologia decessi a = numero di decessi attesi nell ambito di una specifica patologia LI = limite inferiore dell intervallo di confidenza dell SMR al 95% LS = limite superiore dell intervallo di confidenza dell SMR al 95% NB In questo lavoro sono state utilizzate come popolazione standard la popolazione dei residenti maschi in provincia di nell analisi riguardante il genere maschile, e la popolazione dei residenti di sesso femminile nell analisi riguardante il sesso femminile 13

5. Demografia Dati ISTAT del 01-01-2008 elaborati in proprio 5.1 Residenti per distretto sanitario in provincia di M F TOT D01-69.716 77.679 147.395 D02-Dalmine 69.279 68.324 137.603 D03-Seriate 35.655 35.371 71.026 D04-Grumello 23.249 22.789 46.038 D05-Valle Cavallina 25.766 25.310 51.076 D06-Monte Bronzone-Basso Sebino 15.238 15.077 30.315 D07-Alto Sebino 14.984 15.671 30.655 D08-Valle Seriana 48.281 49.702 97.983 D09-Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve 21.826 22.081 43.907 D10-Valle Brembana 21.725 22.0 43.736 D-Valle Imagna e Villa d'almè 25.278 25.640 50.918 D12-Isola Bergamasca 62.572 62.461 125.033 D13-Treviglio 52.656 52.845 105.501 D14-Romano di Lombardia 39.731 38.676 78.407 Totali 525.956 533.637 1.059.593 Piramide delle età Provincia di >=85 80-84 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 05-09 00-04 >=85 80-84 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 05-09 00-04 14

Distretto 1 2 Dalmine 3 Seriate 4 Grumello 5 Valle Cavallina 6 Monte Bronzone - Basso Densità densità abitativa per km2 Analisi di alcuni indicatori demografici indice di vecchiaia popolazione età >= 65 anni*100/popolazione 0-14 anni indice di invecchiamento popolazione età >= 65 anni*100/popolazione totale indice di dipendenza strutturale (popolazione 0-14 anni + pop. >= 65 anni)*100/popolazione 15-64 anni indice di dipendenza strutturale negli anziani popolazione età >= 65 anni*100/popolazione 15-64 anni indice di lavoro popolazione 15-64 anni*100/pop totale M 129,45 18,67 49,46 27,90 66,91 F 204,47 25,95 62,96 42,28 61,36 tot 2.130,9 166,59 22,50 56,28 35,17 63,99 M 77,27 12,83 41,70 18,17 70,57 F 3,76 17,60 49,41 26,29 66,93 tot 1.178,4 94,74 15,20 45,42 22,10 68,77 M 73,09 12,29 41,04 17,33 70,90 F 107,43 16,88 48,33 25,03 67,42 tot 1.036,4 89,61 14,57 44,58 21,07 69,17 M 70,61,83 40,04 16,57 71,41 F 104,95 17,21 50,64 25,93 66,38 tot 613,5 87,42 14,50 45,09 21,03 68,92 M 78,40 13,24 43,13 18,95 69,87 F 103,44 17,70 53,38 27,14 65,20 tot 385,8 90,89 15,45 48,03 22,87 67,55 M 80,27 13,08 41,59 18,52 70,63 F 125,12 19,13 52,48 29,17 65,58 Sebino tot 301,2 101,86 16,09 46,80 23,62 68,12 M 3,29 16,84 46,41 24,65 68,30 7Alto Sebino F 174,24 23,44 58,45 37,14 63, 8 Valle Seriana tot 294,1 142,93 20,21 52,33 30,79 65,65 M 102,94 15,96 45,92 23,29 68,53 F 152,64 21,60 55,66 33,63 64,24 tot 503,7 127,01 18,82 50,71 28,37 66,35 M 108,24 16,32 45,75 23,78 68,61 F 160,61 22,29 56,65 34,91 63,84 9 Valle Seriana Sup.e e Val di Scal. tot 73,2 133,49 19,32 51,03 29,18 66,21 10 Valle Brembana M 122,51 17,56 46,83 25,78 68, F 172,82 23,92 60,65 38,42 62,25 tot 67,8 147,39 20,76 53,48 31,86 65,16 M 84,12 14,02 44,29 20,24 69,31 F 124,86 19,59 54,51 30,27 64,72 Valle Imagna e Villa d'almè tot 438,5 104,02 16,83 49,26 25,12 67,00 12 Isola Bergamasca 13 Treviglio M 81,68 12,84 39,98 17,97 71,44 F 124,67 18,80 51,23 28,43 66,12 tot 967,7 102,71 15,82 45,38 22,99 68,79 M 95,85 14,33 41,41 20,26 70,72 F 140,19 20,32 53,39 31,16 65,19 tot 597,3 7,71 17,33 47,17 25,50 67,95 M 80,21 12,51 39, 17,41 71,88 F 6,14 17,92 50,02 26,88 66,66 14 Romano di Lombardia tot 400,6 97,83 15,18 44,29 21,90 69,31 Totale M 92,27 14,48 43,20 20,73 69,83 provincia di F 137,86 20,32 54,01 31,30 64,93 tot 389,2 4,52 17,42 48,44 25,86 67,37 M 3,93 16,65 45,50 24,23 68,73 Regione Lombardia F 174,02 22,92 56,47 35,86 63,91 tot 404,2 143,09 19,86 50,91 29,97 66,26 M 6,21 17,27 47,35 25,45 67,87 Italia F 170,90 22,65 56,01 35,33 64,10 tot 197,8 142,77 20,04 51,68 30,39 65,93 15

17,33 16,83 16,09 15,82 15,45 15,20 15,18 Densità per distretto sanitario 2500,00 2131 2000,00 1500,00 1000,00 78 1036 968 500,00 0,00 Dalmine Seriate Isola Bergamasca Grumello 614 597 504 438 401 386 301 294 73 68 Treviglio Valle Seriana V Imagna V d'almè Romano Valle Cavallina M Bronzone-B Sebino Alto Sebino V Seriana Sup Valle Brembana Indice di invecchiamento per distretto sanitario 25,00 22,50 20,00 20,76 20,21 19,32 18,82 15,00 14,57 14,50 10,00 5,00 0,00 Valle Brembana Alto Sebino V Seriana Sup Valle Seriana Treviglio V Imagna V d'almè M Bronzone-B Sebino Isola Bergamasca Valle Cavallina Dalmine Romano Seriate Grumello 16

Indice di lavoro per distretto sanitario 70,00 69,00 69,31 69,17 68,92 68,79 68,77 68,00 67,00 68,12 67,95 67,55 67,00 66,00 65,00 64,00 66,35 66,21 65,65 65,16 63,99 63,00 62,00 61,00 Romano Seriate Grumello Isola Bergamasca Dalmine M Bronzone-B Sebino Treviglio Valle Cavallina V Imagna V d'almè Valle Seriana V Seriana Sup Alto Sebino Valle Brembana Distretti sanitari Altri indicatori demografici (2007) Indice di natalità nati vivi*1000/pop.totale Indice di fertilità nati vivi*1000/pop femminile 15-49 anni indice di mortalità decessi*1000/pop tot Indice di crescita naturale indice di natalità-indice di mortalità 1 8,84 39,49 10,56-1,72 2 Dalmine,48 46,68 6,62 4,87 3 Seriate 12,16 48,89 6,51 5,65 4 Grumello 13,39 54,90 6,56 6,83 5 Valle Cavallina 12,25 50,70 6,86 5,39 6 Monte Bronzone - Basso Sebino 10,84 44,92 7,81 3,03 7Alto Sebino 10,05 44,54 9,72 0,33 8 Valle Seriana 9,65 41,73 8,96 0,69 9 Val Seriana Sup. e Val di Scalve 10,09 43,72 10,18-0,09 10 Valle Brembana 8,61 38,90 10,86-2,24 Valle Imagna e Villa d'almè,01 46,03 7,90 3, 12 Isola Bergamasca,55 47,21 7,62 3,93 13 Treviglio,26 47,35 8,13 3,12 14 Romano di Lombardia 12,02 49,79 7,83 4,18 Totale provincia di 10,72 45,79 8,20 2,52 Regione Lombardia 10,09 43,44 8,95 1,13 Italia 9,54 40,54 9,65-0,12 17

Mappatura dei distretti Valle Brembana 10 Valle Seriana Sup. 99 Valle Imagna Valle Seriana 88 Alto Sebino 77 Isola Bergamasca 12 33 Seriate 55 Valle Cavallina 66 Monte Bronzone-Basso Sebino 22 Dalmine Grumello 44 13 Treviglio 14 Romano di Lombardia 18

Infine la seguente tabella mostra l elenco dei comuni per ogni distretto n distretto comuni 1, Orio al Serio, Gorle, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone 2 Dalmine Azzano San Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verdellino, Verdello e Zanica 3 Seriate Albano Sant Alessandro, Bagnatica, Brusaporto, Cavernago, Costa di Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo, Scanzorosciate, Seriate, Torre de Roveri 4 Grumello Bolgare, Calcinate, Castelli Calepio, Chiuduno, Grumello del Monte, Mornico al Serio, Palosco, Telgate 5 Valle Cavallina Berzo San Fermo, Bianzano, Borgo di Terzo, Carobbio degli Angeli, Casazza, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Endine Gaiano, Entratico, Gaverina Terme, Gorlago, Grone, Luzzana, Monasterolo del Castello, Ranzanico, San Paolo d'argon, Spinone al Lago, Trescore Balneario., Vigano San Martino, Zandobbio Monte Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Credaro, Foresto Sparso, 6 Bronzone - Gandosso, Parzanica, Predore, Sarnico, Tavernola Bergamasca, Viadanica, Basso Sebino Vigolo, Villongo 7 Alto Sebino Bossico, Castro, Costa Volpino, Fonteno, Lovere, Pianico, Riva di Solto, Rogno, Solto Collina, Sovere Albino, Alzano Lombardo, Aviatico, Casnigo, Cazzano Sant'Andrea, Cene, 8 Valle Seriana Colzate, Fiorano al Serio, Gandino, Gazzaniga, Leffe, Nembro, Peia, Pradalunga, Ranica, Selvino, Vertova, Villa di Serio 9 10 12 Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve Valle Brembana Valle Imagna e Villa d'almè Isola Bergamasca 13 Treviglio 14 Romano di Lombardia Ardesio, Azzone, Castione della Presolana, Cerete, Clusone, Colere, Fino del Monte, Gandellino, Gorno, Gromo, Oltressenda Alta, Oneta, Onore, Parre, Piario, Ponte Nossa, Premolo, Rovetta, Schilpario, Songavazzo, Valbondione, Valgoglio, Villa d'ogna, Vilminore di Scalve Algua, Averara, Blello, Bracca, Branzi, Brembilla, Camerata Cornello, Carona, Cassiglio, Cornalba, Costa di Serina, Cusio, Dossena, Foppolo, Gerosa, Isola di Fondra, Lenna, Mezzoldo, Moio de' Calvi, Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Roncobello, San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Santa Brigida, Sedrina, Serina, Taleggio, Ubiale Clanezzo, Valleve, Valnegra, Valtorta, Vedeseta, Zogno Almé, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Barzana, Bedulita, Berbenno, Brumano, Capizzone, Corna Imagna, Costa Valle Imagna, Fuipiano Valle Imagna, Locatello, Paladina, Palazzago, Roncola, Rota Imagna, Sant'Omobono Imagna, Strozza, Valbrembo, Valsecca, Villa d'almé Ambivere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Brembate Sopra, Calusco d'adda, Capriate San Gervasio, Caprino Begamasco, Carvico, Chignolo d'isola, Cisano Begamasco, Filago, Madone, Mapello, Medolago, Ponte San Pietro, Pontida, Presezzo, Solza, Sotto il Monte, Suisio, Terno d'isola, Villa d'adda Arcene, Arzago d'adda, Brignano Gera d'adda, Calvenzano, Canonica d'adda, Caravaggio, Casirate d'adda, Castel Rozzone, Fara Gera d'adda, Fornovo San Giovanni, Lurano, Misano Gera d'adda, Mozzanica, Pagazzano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano, Treviglio Antegnate, Barbata, Bariano, Calcio, Cividate al Piano, Cologno al Serio, Cortenuova, Covo, Fara Olivana con Sola, Fontanella, Ghisalba, Isso, Martinengo, Morengo, Pumenengo, Romano di Lombardia, Torre Pallavicina 19

6. Guida alla lettura N.B. tutte le analisi sono state effettuate separatamente per sesso Mortalità: confronto provincia di vs la regione Lombardia (dati ISTAT 1998-2002 elaborati in proprio) S.M.R. (Rapporto standardizzato di mortalità): dato dal rapporto tra il numero dei decessi osservati e il numero dei decessi attesi. Questo indice misura l eccesso di mortalità in provincia di rispetto alla regione Lombardia. Oltre al valore di S.M.R. è stato indicato anche l intervallo di confidenza al 95%, cioè la confidenza che si ha al 95% di avere lo stimatore nell intervallo indicato. Tale intervallo dipende anche dal numero di osservazioni. Quando l intervallo di confidenza non comprende il valore di 1, significa che vi è una differenza statisticamente significativa tra provincia di e regione Lombardia. Si può quindi osservare un valore di S.M.R. più basso di un altro ma che risulta essere statisticamente significativo. Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 Tasso stand. X 100.000 S.M.R. (I.C. 95%) Monte Bronzone Provincia di Monte Bronzone Provincia di totale dei decessi osservati riferito sia al distretto Monte Bronzone, sia alla provincia di Indica il rapporto tra numero di decessi osservati e popolazione residente. Non è un indicatore confrontabile, ma si tratta del dato realmente percepito dalla popolazione residente In realtà il tasso è standardizzato per il Monte Bronzone, mentre è ancora il tasso grezzo per la popolazione bergamasca in quanto è quella di riferimento. Si tratta però di un indicatore confrontabile S.M.R. (Rapporto standardizzato di mortalità): dato dal rapporto tra il numero dei decessi osservati e il numero dei decessi attesi. Questo indice misura l eccesso di mortalità nel distretto rispetto alla provincia di. Oltre al valore di S.M.R. è stato indicato anche l intervallo di confidenza al 95%, cioè la confidenza che si ha al 95% di avere lo stimatore nell intervallo indicato. Tale intervallo dipende anche dal numero di osservazioni. Quando l intervallo di confidenza non comprende il valore di 1, significa che vi è una differenza statisticamente significativa tra distretto del Monte Bronzone e provincia di. Si può quindi osservare un valore di S.M.R. più basso di un altro ma che risulta essere statisticamente significativo. 20

Percentuale di decesso per patologia (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) PROVINCIA Indica la percentuale grezza di decesso nell ambito di tutti i decessi oppure nell ambito dei decessi del gruppo nosologico di appartenenza. I dati provengono dall Archivio di mortalità dell ASL di e si riferiscono agli anni 1999-2007. CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per patologia per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di Sono stati considerati i tassi standardizzati di mortalità per distretto utilizzando il metodo della standardizzazione diretta e utilizzando come popolazione di riferimento quella dei residenti in provincia di (dati del censimento 2001): si sono calcolati cioè i decessi per distretto come se quest ultimo avesse una distribuzione per età analoga a quella della provincia bergamasca. La necessità di analizzare i distretti (aggregazioni artificiali ), è soprattutto in riferimento agli operatori dell ASL che lavorano nei distretti. La lettura di questi dati è comunque di aiuto anche per la lettura delle successive mappe. Andamento del tasso di mortalità nel tempo Indica l andamento della mortalità relativo agli anni 1999-2007 21

Dati di ricovero: confronto distretto Monte Bronzone vs provincia di (registro schede di dimissione ospedaliera, anni 1999-2007) Totale ricoveri ordinari Tasso grezzo x 100.0000 Tasso stand. x 100.000 S.H.R. (I.C. 95%) Proporzione di ricoveri sul totale dei ricoveri per tumore Monte Bronzone Provincia di Monte Bronzone Provincia di totale dei ricoveri osservati riferito sia al distretto Monte Bronzone, sia alla provincia di Indica il rapporto tra numero di ricoveri osservati e popolazione residente. Non è un indicatore confrontabile, ma si tratta del dato realmente percepito dalla popolazione residente In realtà il tasso è standardizzato per il Monte Bronzone, mentre è ancora il tasso grezzo per la popolazione bergamasca in quanto è quella di riferimento. Si tratta però di un indicatore confrontabile S.H.R. (Rapporto standardizzato di ospedalizzazione): dato dal rapporto tra il numero di ricoveri osservati e il numero dei ricoveri attesi. Questo indice misura l eccesso di ricovero nel distretto rispetto alla provincia di. Oltre al valore di S.H.R. è stato indicato anche l intervallo di confidenza al 95%, cioè la confidenza che si ha al 95% di avere lo stimatore nell intervallo indicato. Tale intervallo dipende anche dal numero di osservazioni. Quando l intervallo di confidenza non comprende il valore di 1, significa che vi è una differenza statisticamente significativa tra distretto del Monte Bronzone e provincia di. Si può quindi osservare un valore di S.M.R. più basso di un altro ma che risulta essere statisticamente significativo. Indica la percentuale grezza di ricovero nell ambito di tutti i ricoveri oppure nell ambito dei decessi del gruppo nosologico di appartenenza. 22

Parte seconda: analisi e risultati 23

Tumori delle vie aereodigestive superiori (VADS) (codice ICD-IX: 140.0-141.9, 143.0-149.9 161.0-161.9) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1999-2002 elaborati in proprio) maschi 1,09 (I.C. 95%: 0,97-1,21) femmine 1,07 (I.C. 95%: 0,79-1,36) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 665 138 14,83 3,65 Percentuale di decesso per tumori delle vie aereodigestive superiori (VADS) nell ambito della mortalità oncologica (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) 4,4% 1,2% 24

Tumori delle vie aereodigestive superiori (VADS) CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per tumori delle vie aereodigestive superiori (VADS) per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 25,00 22,39 20,00 20,42 19,38 17,91 16,98 16,35 15,00 10,00 15,12 14,31 14,23 14,18 12,54 12,42 10,70 10,33 5,00 0,00 V Seriana Sup Romano Alto Sebino Valle Brembana Isola Bergamasca Treviglio Valle Seriana Grumello M Bronzone-B Sebino Seriate V Imagna V d'almè Dalmine Valle Cavallina 5,00 4,73 4,53 4,50 4,13 4,00 3,70 3,53 3,46 3,50 3,16 3,12 2,90 3,00 2,47 2,50 2,20 2,13 2,00 1,77 1,35 1,50 1,00 0,50 0,00 V Seriana Sup Alto Sebino Romano Valle Cavallina Grumello Valle Seriana Seriate Treviglio M Bronzone-B Sebino Dalmine Isola Bergamasca Valle Brembana V Imagna V d'almè 25

Tumori delle vie aereodigestive superiori (VADS) Tassi standardizzati di mortalità annui per distretto (x 100.000) (dati archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 17,91-22,39 14,31-17,91 12,54-14,31 10,32-12,54 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 4,13-4,74 3,12-4,13 2,21-3,12 1,35-2,21 26

Tumori dello stomaco (codice ICD-IX: 151.0-151.9) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1998-2002 elaborati in proprio) maschi 1,27 (I.C. 95%: 1,19-1,35) femmine 1,25 (I.C. 95%: 1,16-1,34) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 1.354 1.025 30,20 22,34 Percentuale di decesso per tumori dello stomaco nell ambito della mortalità oncologica in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) 8,9% 8,8% 27

22,54 21,05 20,62 19,39 Tumori dello stomaco CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per tumore dello stomaco per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 50,00 43,54 45,00 43,29 38,44 40,00 38,20 36,52 35,05 34,32 35,00 33,36 28,51 30,00 28,21 27,46 27,22 25,00 21,45 19,83 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 Valle Brembana M Bronzone-B Sebino Grumello V Seriana Sup Isola Bergamasca Valle Seriana Seriate Romano V Imagna V d'almè Valle Cavallina Alto Sebino Dalmine Treviglio 35,00 30,00 31,71 31,50 29,31 26,84 26,47 26,04 25,68 25,00 20,00 18,59 18,07 15,00 14,12 10,00 5,00 0,00 V Seriana Sup Valle Cavallina M Bronzone-B Sebino Valle Brembana Seriate Grumello Valle Seriana V Imagna V d'almè Isola Bergamasca Treviglio Romano Dalmine Alto Sebino 28

Tumori dello stomaco Tassi standardizzati di mortalità annui per distretto (x 100.000) (dati archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 Legenda 13 14 38,44-43,55 33,37-38,44 27,46-33,37 19,83-27,46 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 29,31-31,72 22,54-29,31 19,4-22,54 14, - 19,4 29

Tumori del colon retto (codice ICD-IX: 153.0-154.8 e 159.0) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1998-2002 elaborati in proprio) maschi 0,87 (I.C. 95%: 0,80-0,94) femmine 0,97 (I.C. 95%: 0,90-1,04) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 1.428 1.366 31,86 29,78 Percentuale di decesso per tumori del colon-retto nell ambito della mortalità oncologica in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) 9,4%,8% 30

Tumori del colon-retto CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per tumori del colon-retto per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 50,00 45,00 40,00 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 Alto Sebino 43,12 V Seriana Sup 38,57 36,48 36,29 Seriate Dalmine 32,47 32,15 31,95 30,53 29,76 28,97 28, 25,81 25,25 23,77 Isola Bergamasca M Bronzone-B Sebino Romano Valle Cavallina Treviglio Valle Seriana Valle Brembana Grumello V Imagna V d'almè 40,00 35,00 34,45 34,15 32,33 31,19 30,78 30,67 30,28 30,00 28,42 28,21 27,25 25,92 25,43 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 21,86 19,36 0,00 Valle Cavallina Dalmine Treviglio Grumello Seriate Valle Seriana Isola Bergamasca Alto Sebino M Bronzone-B Sebino Valle Brembana V Seriana Sup Romano V Imagna V d'almè 31

Tumori del colon-retto Tassi standardizzati di mortalità annui per distretto (x 100.000) (dati archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 36,3-43,13 30,53-36,3 28,12-30,53 23,77-28,12 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 31,2-34,46 28,43-31,2 25,93-28,43 19,36-25,93 32

Tumori del fegato (codice ICD-IX: 155.0-155.2) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1998-2002 elaborati in proprio) maschi 1,48 (I.C. 95%: 1,40-1,55) femmine 1,38 (I.C. 95%: 1,27-1,49) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 1.874 979 41,81 45,45 Percentuale di decesso per tumori del fegato nell ambito della mortalità oncologica in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) 12,4% 8,4% 33

Tumori del fegato CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per tumore del fegato per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 60,00 50,00 40,00 52,21 50,35 48,73 48,21 47,12 45,67 44,65 44,48 41,61 41,60 38,53 34,62 30,00 29,89 28,56 20,00 10,00 0,00 M Bronzone-B Sebino Treviglio Dalmine Romano Isola Bergamasca Alto Sebino Valle Seriana Seriate V Seriana Sup Grumello Valle Cavallina Valle Brembana V Imagna V d'almè 50,00 45,45 45,00 40,00 35,00 31,06 30,00 26,47 24,42 24,33 24,13 25,00 21,24 20,34 20,00 18,32 18,19 17,09 15,65 15,28 14,05 15,00 10,00 5,00 0,00 M Bronzone-B Sebino Valle Seriana Romano Dalmine Valle Cavallina Seriate Treviglio V Seriana Sup Valle Brembana Isola Bergamasca Grumello Alto Sebino V Imagna V d'almè 34

Tumori del fegato Tassi standardizzati di mortalità annui per distretto (x 100.000) (dati archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 48,73-52,22 44,49-48,73 38,53-44,49 28,55-38,53 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 24,42-45,45 20,34-24,42 17,09-20,34 14,04-17,09 35

Tumori del pancreas (codice ICD-IX: 157.0-157.9) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1998-2002 elaborati in proprio) maschi 1,21 (I.C. 95%: 1,10-1,31) femmine 1,24 (I.C. 95%: 1,13-1,34) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 Provincia di Provincia di 818 884 18,25 19,27 Percentuale di decesso per tumori del pancreas nell ambito della mortalità oncologica in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) 5,4% 7,6% 36

Tumori del pancreas CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per tumore del pancreas per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 30,00 25,00 24,41 23,29 20,00 20,63 20,43 20,27 19,96 18,64 15,00 17,61 17,51 17,28 16,22 15,08 14,85 14,52 10,00 5,00 0,00 Grumello Valle Seriana M Bronzone-B Sebino Alto Sebino Valle Brembana V Seriana Sup Dalmine Romano Treviglio Isola Bergamasca Seriate Valle Cavallina V Imagna V d'almè 25,00 23,27 23,24 22,46 22,33 21,67 20,00 20,57 19,51 18,93 17,76 16,81 15,00 14,53 13,89 13,75 13,49 10,00 5,00 0,00 Valle Seriana Valle Brembana Romano Dalmine Alto Sebino V Seriana Sup Valle Cavallina Treviglio V Imagna V d'almè Isola Bergamasca M Bronzone-B Sebino Grumello Seriate 37

Tumori del pancreas Tassi standardizzati di mortalità annui per distretto (x 100.000) (dati archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 20,44-24,42 17,61-20,44 16,23-17,61 14,52-16,23 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 22,46-23,27 18,93-22,46 14,54-18,93 13,48-14,54 38

Tumori del polmone (codice ICD-IX: 162.0-162.9) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1998-2002 elaborati in proprio) maschi 1,07 (I.C. 95%: 1,03-1,12) femmine 0,98 (I.C. 95%: 0,90-1,06) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 4220 1096 94,15 23,89 Percentuale di decesso per tumori del polmone nell ambito della mortalità oncologica in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) 27,8% 9,4% 39

23,04 22,83 22,48 22,44 21,33 20,34 20,29 19,86 Tumori del polmone CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per tumore del polmone per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 120,00 108,33 100,00 80,00 104,62 102,71 101,17 101,01 96,93 93,87 93,10 91,18 90,27 89,36 89,12 86,93 83,74 60,00 40,00 20,00 0,00 Grumello M Bronzone-B Sebino Romano Dalmine Isola Bergamasca Valle Seriana Treviglio V Seriana Sup Alto Sebino Valle Cavallina Valle Brembana Seriate V Imagna V d'almè 35,00 30,00 29,00 28,08 26,65 26,08 25,00 20,00 18,06 17,71 15,00 10,00 5,00 0,00 Dalmine Romano V Seriana Sup Valle Seriana Alto Sebino Valle Cavallina V Imagna V d'almè Isola Bergamasca Grumello Valle Brembana Treviglio M Bronzone-B Sebino Seriate 40

Tumori del polmone Tassi standardizzati di mortalità annui per distretto (x 100.000) (dati archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 101,17-108,33 93,1-101,17 89,36-93,1 83,74-89,36 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 26,08-29,01 22,45-26,08 20,29-22,45 17,71-20,29 41

Tumori della pleura (codice ICD-IX: 163.0-163.9) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1998-2002 elaborati in proprio) maschi 1,20 (I.C. 95%: 0,96-1,43) femmine 1,18 (I.C. 95%: 0,87-1,48) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 180 103 4,01 2,24 Percentuale di decesso per tumori della pleura nell ambito della mortalità oncologica in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2003) 1,2% 0,9% 42

Tumori della pleura CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per tumori della pleura per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 12,00 10,00 10,01 8,00 7,96 6,32 6,00 5,20 4,00 4,27 3,98 3, 2,77 2,59 2,52 2,50 2,00 1,95 1,41 1,27 0,00 M Bronzone-B Sebino Dalmine Seriate Isola Bergamasca V Imagna V d'almè Valle Seriana Grumello Romano Valle Cavallina Treviglio Alto Sebino V Seriana Sup Valle Brembana 9,00 8,00 8,16 7,00 6,00 5,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 M Bronzone-B Sebino 3,01 Seriate Valle Seriana 2,45 2,01 1,86 1,73 1,48 1,42 1,27 1,24 0,96 0,55 0,00 Dalmine Romano V Seriana Sup Isola Bergamasca Alto Sebino Treviglio Valle Cavallina Valle Brembana V Imagna V d'almè Grumello 43

Tumori della pleura Tassi standardizzati di mortalità annui per distretto (x 100.000) (dati archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 6,32-10,02 2,78-6,32 2,5-2,78 1,27-2,5 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 2,6-7,18 1,66-2,6 1,28-1,66 0-1,28 44

Tumori della mammella (codice ICD-IX: 174.0-175.0) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1998-2002 elaborati in proprio) maschi 1,03 (I.C. 95%: 0,33-1,73) femmine 0,96 (I.C. 95%: 0,89-1,02) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 16 1.855 0,36 41,75 Percentuale di decesso per tumore della mammella nell ambito della mortalità oncologica in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) 0,1% 16,0% 45

Tumori della mammella CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per tumore della mammella per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 1,60 1,40 1,41 1,20 1,00 0,89 0,80 0,60 0,40 0,58 0,50 0,47 0,35 0,20 0,00 Isola Bergamasca Valle Brembana Dalmine V Seriana Sup V Imagna V d'almè Seriate 0,13 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Grumello Valle Cavallina M Bronzone-B Sebino Alto Sebino Valle Seriana Treviglio Romano 50,00 46,74 44,45 45,00 43,39 42,27 42,10 41,71 40,24 38,57 40,00 37,15 37,02 36,01 35,68 33,47 35,00 33,03 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 Grumello Seriate Dalmine V Seriana Sup Treviglio Romano Valle Cavallina V Imagna V d'almè Valle Seriana Valle Brembana Isola Bergamasca M Bronzone-B Sebino Alto Sebino 46

Tumori della mammella Tassi standardizzati di mortalità annui per distretto (x 100.000) (dati archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 0,5-1,42 0,12-0,5 0-0,1 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 42,27-46,74 38,58-42,27 36,02-38,58 33,03-36,02 47

Tumori della prostata (codice ICD-IX: 185.0-185.9) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1999-2002 elaborati in proprio) maschi 1,03 (I.C. 95%: 0,93-1,13) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 843 18,81 Percentuale di decesso per tumori della prostata nell ambito della mortalità oncologica in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) 5,6% 48

21,68 21,34 21,13 19,99 19,73 19,28 17,77 17,46 16,50 15,77 15, Tumori della prostata CONFRONTO TRA I DISTRETTI Tassi standardizzati di mortalità annui per tumore della prostata per distretto sanitari (x 100.000) (archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 30,00 25,00 27,78 24,87 20,00 15,00 10,00,32 5,00 0,00 Romano Valle Cavallina M Bronzone-B Sebino Dalmine V Seriana Sup V Imagna V d'almè Seriate Treviglio Isola Bergamasca Grumello Alto Sebino Valle Brembana Valle Seriana 49

Tumori della prostata Tassi standardizzati di mortalità annui per distretto (x 100.000) (dati archivio di mortalità ASL provincia di anni 1999-2007) Popolazione di riferimento: residenti in provincia di 99 10 88 77 55 12 33 66 22 44 13 14 Legenda 21,68-27,79 19,28-21,68 16,51-19,28,31-16,51 50

Tumori della vescica (codice ICD-IX: 188.0-188.9, 239.4) Mortalità: confronto provincia di vs regione Lombardia (dati ISTAT 1999-2002 elaborati in proprio) maschi 0,94 (I.C. 95%: 0,79-1,08) femmine 1,02 (I.C. 95%: 0,83-1,21) Mortalità in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) Totale decessi osservati Tasso grezzo X 100.000 545 194 12,16 4,23 Percentuale di decesso per tumori della vescica nell ambito della mortalità oncologica in provincia di (archivio mortalità ASL Provincia di, anni 1999-2007) 3,6% 1,7% 51