STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 1 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO. Paragrafo 1.
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1 STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 1 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Paragrafo 1.2 ASPETTI SANITARI Novembre 2003
2 1.2.1 DEMOGRAFIA Il contesto demografico Il bilancio demografico dell anno 2000 è stato positivo in tutte le provincie lombarde, con incrementi massimi a Bergamo (+ 0,96%). Questo fenomeno deriva sia da un incremento delle nascite, Bergamo è la provincia lombarda con il tasso di natalità più elevato (10,5%), sia da un calo dei decessi. All origine non vi è però un mutamento dei comportamenti riproduttivi, ma una serie di ragioni strutturali: l elevato e crescente numero di donne in età feconda, l innalzamento dell età media del concepimento, l influenza sempre più decisa della popolazione immigrata, mediamente più giovane di quella già residente, con tassi di natalità più elevati. Fonte: Istat, 1/1/2000 Tabella Popolazione residente suddivisa per sesso ed età Età (anni compiuti) Maschi Femmine Totale o Età (anni compiuti) maschi femmine totale Popolazione Totale Popolazione Totale Popolazione Totale > Popolazione Totale
3 Tabella Nati e morti nel Provincia di Bergamo Nati nel Morti nel Popolazione totale Fonte: Istat, 1/1/2000 Tabella Indici demografici Indici M F M+F Proporzione di % 14.0% 14.6% Proporzione di % 18.5% 15.3% Indice di vecchiaia Proporzione di % 8.4% 6.2% Indice di dipendenza 37.4% 48.1% 42.60% Età media Età mediana Rapporto M/F x Natalità 2000 (nati vivi x 1.000) Mortalità 2000 (morti x res) 8.76 Fonte: Istat, 1/1/2000 Il trend demografico Il calo delle nascite e l allungamento della vita media (la speranza di vita alla nascita ha raggiunto i 74,4 anni per i maschi e gli 81,9 per le femmine), hanno notevolmente modificato negli ultimi decenni, la struttura della popolazione bergamasca (lo stesso avviene nella Lombardia), determinandone un notevole invecchiamento. La crescita della popolazione straniera (mediamente più giovane e più prolifica) è probabile che attenui questa tendenza, ma per il momento è ancora troppo esigua. Le principali caratteristiche e le trasformazioni in atto della struttura demografica provinciale si possono cogliere attraverso alcuni specifici indicatori quali: l indice di vecchiaia, e quello di natalità. Al 1 gennaio 2000 vi erano a Bergamo 105,09 ultrasessantacinquenni (133,8 in Lombardia e 124,5 in Italia), in realtà la quota della popolazione con almeno 65 anni di età (15,34%), in provincia di Bergamo, è inferiore alla media nazionale (18,0%), cosicchè il maggior valore dell indice di vecchiaia appare dovuto soprattutto alla minore quota di popolazione in età giovanile, strettamente legata alla minore natalità. Comunque Bergamo è tra le province lombarde in cui è minore la consistenza relativa alla popolazione anziana. Altro indicatore demografico di base è il cosiddetto indice di dipendenza (o di carico) sociale, dato dal rapporto tra le persone in età non lavorativa (0-14 anni e 65 e oltre) e quelle in età di lavoro: 42,60 su 100 nel 2000 (43,8 su 100 in lombardia e 47,9 in Italia,soprattutto per la maggior incidenza del carico giovanile). Va citato inoltre l indice di ricambio della popolazione in età lavorativa, che rapporta le persone in uscita dal mercato del lavoro per raggiunti limiti di età (60-64 anni) a quelle che stanno per farvi ingresso (avendo dai 15 ai 19 anni) questo rapporto è di 109,3 (136,5 in Lombardia). Quindi Bergamo rispetto alla Lombardia presenta un relativo equilibrio del ricambio generazionaledella popolazione attiva. 44
4 I principali indicatori demografici Tabella Indici demografici INDICI DEMOGRAFICI Provincia di Bergamo Età media dato al 1/1/ Speranza di vita alla nascita dati 1995/1996 maschi: 74,4 femmine : 81,9 Proporzione maschi dato al 31/12/ Tasso di mascolinità dato al 31/12/ Indice di vecchiaia dato al 1/1/ Indice di dipendenza (carico sociale) dato al 1/1/ Indice di dipendenza giovanile dato al 1/1/ Indice di struttura della pop. attiva dato al 1/1/ Indice di carico familiare dato al 1/1/ Indice di ricambio della pop. attiva dato al 1/1/ Tasso di Natalità anno Fonte: Istat Indice di fecondità dato al 1/1/ Saldo Migratorio anno Cittadini stranieri soggiornanti *1000 ab. dato al 31/12/ Figura Distribuzione della popolazione residente per classi di età e per sesso in provincia di Bergamo Età F M Elaborazione originale Ufficio Epidemiologico ASL di Bergamo su dati di fonte: Istat,
5 1.2.2 IL CONTESTO EPIDEMIOLOGICO GENERALE La mortalità per causa La mortalità per causa in provincia di Bergamo ( ) Il periodo rappresenta l ambito temporale più recente di cui siano disponibili i dati. Tabella Mortalità per grandi settori di causa (XVII settori-ix rev. ICD-9) Numero casi, percentuale entro sesso e tasso causa-specifico di mortalità (tasso per residenti) Nota- Popolazione utilizzata per il calcolo dei tassi specifici: provincia di Bergamo al 1 gennaio 1997 secondo ISTAT; fonte dati: Registro Nominativo di Mortalità ASL di Bergamo 46
6 La tabella seguente presenta la mortalità per i 41 raggruppamenti specifici di causa maggiormente rilevanti, in base alla classificazione ICD-IX già descritta. Tabella La mortalità per settore specifico di causa Numero casi, percentuale entro sesso e tasso causa-specifico di mortalità (tasso per residenti) Nota- Popolazione utilizzata per il calcolo dei tassi specifici: provincia di Bergamo al 1 gennaio 1997 secondo ISTAT; fonte dati: Registro Nominativo di Mortalità ASL di Bergamo 47
7 I P.Y.L.L. ( Potential Years of Life Lost ) o anni di vita potenziale perduti L analisi dei PYLL costituisce una metodica atta alla valutazione del peso delle varie cause di decesso in termini di mortalità prematura, minimizzando la quota addebitabile alle classi d età più avanzate. Nel nostro studio si sono utilizzati, anche a fini comparativi, i limiti classici, rispettivamente inferiore e superiore, di 15 e 65 anni. Sono stati calcolati i PYLL sia come valori assoluti che come quota percentuale sul totale dei decessi. Per i grandi settori è stato calcolato l indice come valore percentuale sul totale dei decessi avvenuti nell arco di tempo considerato; per le cause specifiche tumorali come valore percentuale sul totale dei decessi per patologia neoplastica; in entrambi i casi sono presentati i PYLL sesso-specifici. I dati sono relativi al periodo Tabella PYLL per grandi settori di causa (XVII settori-ix rev. ICD-9)- Maschi Fonte dati: Registro Nominativo Mortalità ASL di Bergamo Periodo
8 Tabella PYLL per grandi settori di causa (XVII settori-ix rev. ICD-9) - Femmine Fonte dati: Registro Nominativo Mortalità ASL di Bergamo Periodo Tabella PYLL Settore oncologico - Maschi - Totale ENTITÀ NOSOLOGICA PYLL Quota percentuale sul totale Labbra, Bocca, Faringe ,95 Esofago ,65 Stomaco ,39 Colon/Retto ,15 Fegato ,03 Pancreas ,83 Laringe 772 1,95 Polmone ,55 Pleura 383 0,97 Ossa 337 0,85 Melanoma ed altri Ca della cute 940 2,38 Mammella 37 0,09 Utero 0 0,00 Ovaio 0 0,00 Prostata 526 1,33 Vescica 610 1,54 Rene ,65 Encefalo/Altri Ca Sist.Nerv ,63 Linfomi ,57 Leucemie ,00 Altri Tumori ,48 Totale ,00 49
9 Tabella PYLL Settore oncologico - Femmine - Totale ENTITÀ NOSOLOGICA PYLL Quota percentuale sul totale Labbra, Bocca, Faringe 416 1,53 Esofago 202 0,74 Stomaco ,97 Colon/Retto ,68 Fegato ,27 Pancreas ,84 Laringe 82 0,30 Polmone ,46 Pleura 167 0,61 Ossa 217 0,80 Melanoma ed altri Ca della cute 582 2,14 Mammella ,60 Utero ,01 Ovaio ,10 Prostata 0 0,00 Vescica 92 0,34 Rene 356 1,31 Encefalo/Altri Ca Sist.Nerv ,35 Linfomi 840 3,08 Leucemie ,31 Altri Tumori ,58 Totale ,00 Nell ambito delle valutazioni per grandi settori di cause, la quota maggiore di vita potenziale perduta appare dovuta alle cause di origine ONCOLOGICA ( femmine e maschi, rispettivamente, nella stratificazione per sesso). Il secondo gruppo di cause si rivela essere quello riguardante i decessi determinati da ACCIDENTI E TRAUMI (rispettivamente 30.15% per i decessi maschili e 17.94% per i decessi femminili). Il terzo gruppo in ordine di importanza è quello relativo alle patologie dell apparato CARDIOVASCOLARE (maschi 16.06%, femmine 12.30%). Per quanto concerne l ambito oncologico, la quota maggiore di anni di vita perduti, sul complesso dei decessi di natura neoplastica, è dovuta, tra i maschi, al Ca polmonare (25.55%), seguito dal fegato (11.03%) e dallo stomaco (9.39%); l insieme delle forme linfoematopoietiche leucemie e linfomiraggiunge tra i maschi una quota complessiva pari a 9.57%. Tra le femmine, la prima causa in termini percentuali continua ad essere il carcinoma della mammella (27.60%), seguita dal carcinoma polmonare (8.46%), dai tumori del grosso intestino (7.68%) e dello stomaco (6.97%); l insieme delle forme linfoematopoietiche raggiunge tra le donne una quota complessiva pari a 9.39%. La mortalità oncologica Il contesto globale in provincia di Bergamo La mortalità oncologica quale peso occupa, rispetto a tutte le altre possibili cause di decesso? La descrizione relativa alla mortalità per cause, presentata nel capitolo precedente, ha già permesso di inquadrare in termini quantitativi l entità del fenomeno tumori nell ambito dell intero complesso dei decessi. Come appare dalla lettura delle tabelle, i gruppi proporzionalmente più rilevanti sono quelli costituiti da tumori e da patologie cardiovascolari. Tuttavia è immediatamente evidente come, per i maschi, sia ormai avvenuto il superamento delle patologie oncologiche rispetto alle patologie cardiovascolari, storicamente gruppo di maggior peso. Nelle femmine tale andamento non si è ancora verificato, anche se appare costante un trend incrementale nel medesimo senso, come verrà ulteriormente approfondito nel capitolo dedicato alla mortalità 50
10 evitabile. Appare già di enorme rilievo, tuttavia, il fatto che quasi il 48% degli anni di vita potenziale perduti sia, nelle donne, addebitabile alla quota tumorale. La tabella successiva presenta, sulla base dei dati più recenti disponibili (periodo ), le quote percentuali, nell ambito dei soli tumori e per sesso, delle principali cause oncologiche: Tabella Mortalità per cause tumorali Numero casi, percentuale entro sesso e tasso causa-specifico di mortalità (tasso per residenti) Nota- Popolazione utilizzata per il calcolo dei tassi specifici: provincia di Bergamo al 1 gennaio 1997 secondo ISTAT; fonte dati: Registro Nominativo di Mortalità ASL di Bergamo 51
ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487
MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato
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