Lisa. Storia di una donna



Documenti analoghi
L albero di cachi padre e figli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Il principe Biancorso

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Immagini dell autore.

Pio Lando Di Stefano, un arzillo nonnino di novanta anni, ha vissuto gli orrori della seconda guerra Mondiale ed ha

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il

La cenerentola di casa

IL MIO CARO AMICO ROBERTO

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE

LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA

IL PIRATA BUCAGNACCIO

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

LA DISTRUZIONE DEL BALLO

I tre pesci. (Favola araba)

PAOLO VA A VIVERE AL MARE

le immagini Di un AvventurA 1. Riordina, numerandole, le immagini dell avventura che Nerina e Furettola vivono insieme subito dopo essersi conosciute.

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

Maschere a Venezia VERO O FALSO

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

e quando tutta la tomba era ormai coperta di fiori siamo tornati a casa anche noi orfani di una vita esemplare.

S- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

CHE COSA TI FA VENIRE IN MENTE QUESTA PAROLA?

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

Amore in Paradiso. Capitolo I

NON PERDIAMOCI DI VISTA

SCUOLA INFANZIA S. ANNA GABARDI POMPIERI.. LA PICCOLA PESTE HA BISOGNO DI AIUTO!!!!!!!

Voci dall infinito. richiami per l Anima

I NONNI FANNO LA STORIA. La seconda guerra mondiale

Flavia Volta SOGNANDO LA FELICITÀ

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane

Carissimi, desidero ringraziarvi tutti ancora una volta per averci dato l occasione di vivere un esperienza positiva sotto ogni punto di vista.

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

C era una volta. la Coniglietta Carotina

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

Parrocchia del Crocifisso. In cerca d autore. Incontro con i genitori per presentare le attività 2012/13

Esercizi pronomi indiretti

Giovanna Quadri ROCCONTI

Colori e pensieri per i. bambini emiliani 04/06/2012. Colori e pensieri per i bambini emiliani 04/06/2012

ESERCIZI SU POCO LATTE E SUL PIANTO

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)

IL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

4. Conoscere il proprio corpo

La storia di Victoria Lourdes

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

NELLA FORMA ATTIVA IL SOGGETTO COMPIE L AZIONE ESPRESSA DAL VERBO. Angela intervista Laura

CEPIM-Torino Centro Persone Down Museo Nazionale del Cinema

12. Un cane troppo fedele

Classe di livello B1+ Apprendenti stranieri di età tra anni. Attività sull immigrazione. Berline Flore Ngueagni Università Ca Foscari

La strada che non andava in nessun posto

Brand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione

Mario Basile. I Veri valori della vita

Sean e le na Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose

Lia Levi. La portinaia Apollonia. orecchio acerbo DISEGNI DI EMANUELA ORCIARI

Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

Io..., papà di... ricordo, mi emoziono, racconto! giugno 2015

Aggettivi possessivi

Presentazione. Obiettivi dell area «Modelli mentali»

Progetto Pilota Valutazione della scuola italiana. Anno Scolastico PROVA DI ITALIANO. Scuola Elementare. Classe Seconda. Codici.

Contro i miei occhi. È la carezza che ognuno di noi vorrebbe fare al proprio nemico, ma non ci riesce, perché il nemico sfugge sempre.

L'ipocrisia della famiglia Alfarano e di un sacerdote. Chissa cosa ne pensa il vescovo Santoro...?

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

INDAGINE SUI GIOCHI E SUI GIOCATTOLI Classe 2 a A A. S. 2007/08. Intervista

SENZA PAROLE. Illustrazione di Matteo Pericoli 2001

Istituto comprensivo di Ittiri Lavoro di gruppo eseguito dagli alunni della scuola primaria classe seconda C

UN FIORE APPENA SBOCCIATO

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

Dossier sulla maternità

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì

La scala maggiore. In questa fase è come se sapessimo il modo giusto di aprire la bocca per parlare ma non avessimo idea delle parole da dire

Emergency Lunedì io e la mia classe siamo andati nell'aula Magna della nostra scuola. C'erano due persone; la prima persona che abbiamo incontrato si

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza

TANDEM Köln

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico PROVA DI MATEMATICA. Scuola primaria. Classe Seconda Fascicolo 1

<Documents\bo_min_3_F_17_ita_stu> - 1 reference coded [1,94% Coverage]

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

Ero seduto al mio banco di scuola, vicino

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.

Una semplice visita in officina con intervista

CRE UGOLINI. Giacomo Pulcini

Lasciatevi incantare

Una data speciale in tutto il mondo : 12 Ottobre 1492

IRINA E GIOVANNI. La giornata di Irina

Una vita a tappe...ricominciare

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA

Il piccolo pezzo di argilla

«Mamma, dopo che il dottore ti ha detto

Transcript:

Lisa Storia di una donna

Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o luoghi e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.

Maria Luisa Marani LISA Storia di una donna Romanzo

www.booksprintedizioni.it Copyright 2015 Maria Luisa Marani Tutti i diritti riservati

Dedico il mio libro a mio marito che sempre mi sostiene, ai miei figli e in memoria di Gianni.

Prologo Inizio 2008 Lisa, assorta, guarda, ma non vede, la partita alla TV, mentre il marito è tutto preso. Il gatto sonnecchia nel cesto sopra la vecchia macchina da cucire. Il suo pensiero corre al passato che torna, prepotentemente, nel suo fantasticare. Si è accorta che, improvvisamente, la sua storia è interessante per questo o quel fatto accaduto tanti anni fa o di recente. Sente che si accavallano tante cose e tutto ciò che è stato fino a ieri scolorito oggi acquista un significato nuovo, diverso, profondo, che ha inciso nella sua vita. Deve mettere ordine nei suoi pensieri e guardare a se stessa come un altra se stessa riflessa nello specchio della vita. Si muove sulla sedia, diritta, col cuscino ben sistemato dietro la schiena, perché è da un bel pezzo che la fa soffrire. Pensa: domani scriverò. Non sa da dove iniziare perché sono tanti i fatti che ha vissuto e che ora l accompagnano con i ricordi in questa fase calante della vita. Stanca di pensare, fa un sospiro Si guarda intorno e si sofferma ad osservare i suoi quadri appesi alle pareti e involontariamente un quadro suscita in lei un pensiero. Il quadro rappresenta una signora anziana seduta in poltrona e sta guar- 7

dando un album di fotografie. Le ha suggerito una poesia, prende un quadernetto e scrive così: Verso il tramonto : Giunge all improvviso, senza accorgertene, il tempo della solitudine. Sfogli l album delle foto, tappe della vita: ricordi felici. Qualche lacrima scivola sul viso. Un sospiro esce dal petto Guarda, non sei sola, sul davanzale della finestra c è il gatto che ti fa le fusa! Lisa inizia così a raccontare la sua storia. 8

1 È venuta al mondo alle porte della Seconda Guerra Mondiale, per caso, poiché la madre, per quei tempi, era considerata anziana. Infatti aveva compiuto quarant anni. Lisa inconsciamente ha attraversato la guerra, ricordando nitidamente alcuni episodi. La guerra l è passata vicino, ha visto i tedeschi in frettolosa ritirata che razziavano di tutto. Erano capitati anche a casa sua, sulla collina, e ricorda che volevano speck e kartoffel, però quando la vedevano così piccola domandavano a sua madre: dove niente bambini? Sua madre alzava stancamente le spalle facendo un gesto vago verso la strada statale che passava ai piedi della collina. Qualcuno aveva ancora un po di cuore! Invece ci furono altri tedeschi che volevano la bici del fratello maggiore, ma egli si oppose energicamente e quelli desistettero. Meno male! Il fratello non stava bene, l avevano chiamato un po di tempo prima per fare il militare, ma avevano dovuto congedarlo. Il padre fu informato che poteva andare a prelevare il figlio alla stazione di Ancona. Non c era un mezzo che potesse usare e allora si fece 25 km a piedi spingendo un carretto per portare a casa quel figlio che già da alcuni anni soffriva d esaurimento, che nessun medico aveva saputo curare. Che animo gonfio di pena avrà 9

avuto il padre quella notte, quella lunga notte! La madre credeva molto che qualcuno potesse fare del male, era superstiziosa; in quei tempi, specialmente in campagna, si credeva molto alle fatture. Quando qualcuno di casa aveva mal di testa faceva bollire l erba della Madonna, un erba molto aromatica e profumata e, messo l infuso in un catino, ci si doveva bagnare il viso sette volte in su e sette in giù, e se c era il malocchio nell acqua si vedevano degli addensamenti come stracci, comunque il mal di testa passava. Era convinta che al figlio fosse stata fatta una fattura per certe cose accadute: aveva trovato in mezzo al grano un sacchetto di carta con delle uova, le aveva cotte e tutti ne avevano mangiato, ma a Mario fecero male. Un altra volta mangiò dei fichi e qualcuno gli fece bere del vino e altre cose ancora, raccontava. Lisa ebbe sempre molti dubbi, secondo lei il fratello aveva sofferto di un forte esaurimento e depressione, che nell adolescenza possono capitare, ma che non erano comprese a quei tempi, specialmente dai medici d allora. A pensare che, classe 1922, aveva fatto anche la quinta elementare ed era uno dei migliori! Alle volte la madre si recava da una donna che aveva la virtù di tirare su la forcella dello stomaco che le faceva male. Qualche volta Lisa l aveva accompagnata e osservò quella strana operazione: la donna, con una fascia che serviva per avvolgere i neonati, appoggiava una parte sullo stomaco della madre, poi si allontanava srotolandola e, tenendo l altro capo, incominciava a misurare col braccio la distanza. Ripeteva diverse volte questa operazione finché non c era più una misura di un braccio, forse Lisa non ricorda bene, sa solo che alla madre spariva il mal di stomaco e diceva che lo stomaco era ritornato a posto e che 10

quando si era alzato aveva sentito un bruciore. Probabilmente era un ernia iatale. Era vero o era tutta una suggestione? Parlando di cure si può dire che i contadini usavano da tempo erbe per curarsi. Lisa ricorda che una volta suo padre, avendo un brutto giradito ad un pollice, tanto che lo chiamava chiodardo, prendeva della muffa che si formava nel sottoscala, che era umido, e se la metteva intorno al dito con una benda e si guarì. Infatti la penicillina fu scoperta casualmente da Alexander Fleming nel 1928 grazie a delle muffe che si erano sviluppate nel suo laboratorio. Da questa scoperta si ottennero altri tipi di penicilline per combattere malattie prodotte da batteri. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale si incominciò a sperimentarla, specialmente sui militari feriti. Ci vollero altri anni perché potesse essere efficace sui diversi ceppi di batteri. Fleming fu insignito del premio Nobel. Quando arrivarono gli alleati, le cose furono diverse perché gli americani erano ridanciani, mangiavano roba in scatola che aprivano con destrezza e tavolette di cioccolata. Ricorda che, verso sera, alcuni si accampavano dietro i pagliai per fare uno spuntino e le offrivano la cioccolata. Quanta ne aveva mangiata Lisa, con gli occhi lucidi di piacere! Un giorno, lo ricorda come se fosse ieri, venne su per la strada di casa un nero alto, possente Lisa guardò senza paura il primo nero della sua giovane vita e subito decise che non le piaceva. La madre la tenne per mano aspettando sull uscio quel visitatore. Un fratello di Lisa, sui diciassette anni, scappò a nascondersi impaurito. Quando il soldato giunse vicino, sorrise scoprendo dei denti bianchissimi in un faccione nero bonario. La 11

prese in braccio. Lisa si sentì come in gabbia e cominciò ad allontanarlo col pugno chiuso. Il soldato nero le diceva: «Niente pàura bambina niente pàura bambina!» Ma Lisa stette più tranquilla quando la posò e la madre la prese per mano: era al sicuro! Era capitato a casa anche un militare magro e scuro con dei baffetti neri e la madre disse che era un sardegnolo (oggi sarebbe un insulto, perché in sardo significa asino, ma la mamma non lo sapeva). Lisa, curiosa, chiese da dove venisse, le rispose: «di là dal mare» e fece un ampio gesto per farle capire che non era di là dell Adriatico. Nella spianata, vicino al mare, c era un campo di aviazione militare e vi lavorava un certo ingegnere Nardi, che abitava in una villetta vicino alla chiesa della stazione. In quel campo era atterrato anche un bombardiere americano, perché era stato danneggiato dalla contraerea nemica. Quando la guerra terminò, il campo di aviazione fu smantellato e sulla collina vicino alla Scala Santa si fece il cimitero dei polacchi, perché furono molti quelli che ci persero la vita. Tante croci di marmo bianco con il loro nome e pietre con la mezza luna per indicare diversi indiani lì sepolti. Un convento di suore polacche sorse vicino a Porta Marina per la custodia di quel sacro luogo. A Lisa capitò di vedere un soldato con il turbante e si sentì un po confusa: c erano neri e bianchi americani, sardi e polacchi che venivano dal campo di aviazione rombando con le camionette su per la ripida salita di casa sua. Qualche polacco parlava abbastanza bene l italiano e bazzicava casa. La madre di Lisa era molto amica di una donna ancora giovane che non aveva trovato marito, quindi le suggerì il polacco che 12