mwendo n 5 I RAGAZZI DI MWENDO IL GIORNALE DI Cosa troverai in questo numero Editoriale Visitato un anno di lavoro Lavori in corso

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Transcript:

mwendo IL GIORNALE DI Pubblicazione bimestrale di informazione dell associazione CAMMINO INSIEME - Settembre 2008 - Sede di Milano: Stefano Francese progetti@mwendo.org www.mwendo.org - Progetto Grafico: Mario Celotti www.mariocelotti.it - Direttore Responsabile: Stefano Francese - Redazione: Stefano Francese, Maria Donata Annovi, Francesca Tel, Francesca Biraghi, Matteo Carosi, Dario Dilucia La Perna, Ornella Vai, Susanna Francese, Luca Turati associazione mwendo Settembre 2008 Numero 5 n 5 I RAGAZZI DI Cosa troverai in questo numero Editoriale Visitato un anno di lavoro Lavori in corso Le impressioni di Luca Le impressioni di Francesca e Dario Rassegna stampa News ed eventi Come sostenerci Mwendo ringrazia La formazione di a WASA, in compagnia del nostro amico e capomastro del dispensario: da sinistra, Francesca B., Francesca T., Patrick (capo mastro), Stefano F., Luca T., Dario D. PAG 1

EDITORIALE PAG 2 I RAGAZZI DI Quante cose che ci sono da fare adesso. La gente deve sapere. Dobbiamo fare questi eventi in cui vi raccontiamo dell Africa. Per ora riprende a lavorare, e lo vuole fare lentamente. Ancora stordita in positivo da come le cose sono andate, là in Tanzania. Questa volta l abbiamo fatta grossa! Qualcuno ci ha dato una mano. Potete chiamare questo qualcuno come volete, ma qualcuno là c era perché tutto ha girato come meglio non poteva girare. Ora indietro non si torna. Dei ragazzi milanesi che lavorano, tutti con una loro professionalità, tutti con le loro proprie competenze. Tutti un po stressati, perché si cresce, ci sono le scadenze e le responsabilità; ci sono i ruoli; c è l ansia, e quella ti accorcia il fiato per davvero. Il dieci agosto all aeroporto eravamo lessi e pallidi come lenzuola al chiaro di luna. Un lungo viaggio, ed ecco questi ragazzi all altro capo del mondo che vedono onde di sogni ed aspirazioni idealiste diventar mattoni e cemento concreti che ti sporcano le mani sul serio, giovani carpentieri a lavoro dalla mattina al tramonto, scarpe che si coprono di savana e di terra bruciata, letti per bambini con coperte e zanzariere, libri scolastici, sorrisi accesi, balli, canti e danze che sono testimonianza reale di amicizia, fiducia e gratitudine. è questo. Prima di tutto le sue persone e il lavoro che portano avanti lungo un cammino a fianco dei beneficiari. è un piccolissimo organismo che piace alla gente e che suscita in chi ci guarda con un po di attenzione in più un pensiero di questo tipo, pronunciato sottovoce: Questi qui sono seri. Fanno piccole cose, piano piano, ma sono sicuro che le fanno bene. Vediamo dove arrivano. A WASA e a IRINGA i nostri amici ci guardano ora con attenzione. Aspettano curiosi la prossima puntata. E per adesso possiamo dire con orgoglio che la missione è compiuta! Due note a piè di pagina: il giornale completa la sua struttura con l introduzione dell ultimo tassello mancante, ovvero la pagina RASSEGNA STAMPA NO PROFIT. È in fase di redazione il reportage dettagliato sulla nostra trasferta in Tanzania. Presto nella vostra casella di posta. Francesca T. e baba Francesco in visita presso una casa Stefano F. (frankilduca@hotmail.com) Lavoro presso il dispensario

3 PAG REPORTAGE DALL AFRICA VISITATO UN ANNO DI LAVORO Obiettivo del viaggio: andare a vedere come vanno i progetti in corso e verificare i bisogni primari che stanno alla base dei nuovi progetti che potrà scrivere in futuro. Obiettivo raggiunto. Il dispensario è una struttura di media grandezza che rispecchia fedelmente le dimensioni della piantina originaria (vedere IV numero Giornale di ). Il nuovo edificio in costruzione và ad affiancare il dispensario già operativo della missione. Si allarga un area medica e si ampia la specializzazione sanitaria. Il progetto finanziato dall associazione diventerà ciò che chiamo un reparto di ostetricia e ginecologia, ovvero sarà interamente dedicato all accoglienza e alla degenza delle mamme nell intorno temporale del parto, e all assistenza ai neonati. Patrick è capo mastro; dirige persone e lavoro. Ha più o meno la nostra età. Abbiamo conosciuto Patrick nel 2004 quando con l associazione Africa Oggi eravamo impegnati a costruire la chiesa ad Igomyni. Oggi è a tutti gli effetti un nostro amico, ma pure un grande direttore di lavori. Nei giorni della nostra permanenza a WASA il nuovo edificio cresceva ogni giorno di svariate file di mattoni. Al nostro arrivo c erano le fondamenta di pietra. Alla nostra partenza tutti i muri perimetrali interni ed esterni erano pressoché completati. Il lavoro. Tanta gente a lavoro su quel dispensario; anche i giovani e gli anziani. Molte risorse capaci e specializzate, ma anche molte pagate a giornata. La giornata di lavoro paga sotto tutti gli aspetti e ricopre a mio parere una valenza sociale di fondamentale importanza per il contesto di WASA. Da qui partono molte cose. In 19 mesi di vita l associazione ha messo in pista 26 adozioni a distanza. Di tutti i ragazzi abbiamo visitato le abitazioni. Non è stato facile. Padre Francesco è artefice di questo lavoro; con noi in tutte le case, per aiutarci a realizzare un reportage completo di ciascun bambino; da consegnare a tutti i genitori a distanza. È stato un lavoro impegnativo, immersi com eravamo in attività ed incontri in altre aree progettuali o villaggi. L intelligenza di è cresciuta parecchio nel corso di queste visite. Abbiamo condiviso uno spaccato di vita locale. Immaginate cosa vuol dire girare a piedi per le vie del villaggio, scortati da ragazzi curiosi, ed entrare nei cortili e nelle case della gente. Essere accolti. Sedersi nella stanza principale. Scoprire dal vero tutto ciò che noi chiamiamo usi e costumi. A WASA ci sono le famiglie allargate. Un orfano vive con la nonna. Davanti alla casa sulla terra battuta c è un fuoco acceso. E tanta gente. I parenti venuti da lontano e gli amici. Tutti accoglienti nei confronti degli ospiti visitatori. Il futuro è in via di definizione. Dagli incontri con il vescovo Tarcisius, con sister Sabina, con la comunità di HIV positivi di WASA sono emerse informazioni basilari per i futuri progetti a venire. Quali l ABC di come funziona il sistema sanitario locale e di come questo si rapporta con il governo nella fornitura dei medicinali e delle prestazioni mediche. Dalle visite ai dispensari e ai centri sanitari e dall incontro e dialogo con la gente sono emersi i bisogni primari delle persone e la risposta che danno a questi le strutture già operative e funzionanti. Il futuro è in via di definizione nel senso che siamo pronti a scrivere insieme a loro i nuovi progetti di. Stefano F. (frankilduca@hotmail.com)

EDITORIALE PAG 4 Lavori in corso al 26 settembre 2008 I progetti in corso ad oggi vedono come beneficiaria la comunità di WASA, nel distretto di IRINGA in Tanzania. Parliamo complessivamente di circa 15.000 persone. Si tratta di progetti di sviluppo gestiti in un contesto sociale stabile. La controparte locale di MWEN- DO è la Missione Cattolica di WASA, retta dalla Diocesi di IRINGA nella persona di Padre Francesco Msofu. Alla controparte è affidata la gestione dei fondi inviati da per il raggiungimento delle finalità di progetto. Si riporta nelle tabelle seguenti il dettaglio informativo sui progetti in corso. Tabella 1- Stato di avanzamento economico/quantitativo al 26 settembre 2008 dei progetti in corso a WASA PROGETTO OBIETTIVO PROGETTO STATO DI AVANZAMENTO Costruzione 5 nuove sale presso dispensario missione Finanziamento di euro 11.796,00 Sono stati inviati ad oggi euro 5.000,00 Adozione a distanza Adozione di 45 bambini orfani di uno o entrambi i genitori 26 adozioni in corso per un sostegno totale pari ad euro 5.256,00 Tabella 2- Stato di avanzamento descrittivo al 26 settembre 2008 dei progetti in corso a WASA PROGETTO STATO (*) ANNOTAZIONI Costruzione 5 nuove sale presso dispensario missione Sviluppo I lavori proseguono a velocità sostenuta. Tutti i muri perimetrali dell edificio sono terminati. (*) Su questo tipo di progetti di sviluppo nella regione di WASA distinguiamo i seguenti stati di avanzamento, sulla base della comunicazione periodica con la Missione locale: 1. Non iniziato: non è ancora partito il finanziamento del progetto 2. In fase di avvio: approvvigionamento materiali e impiego risorse umane 3. Sviluppo: lavori avviati e a pieno regime 4. In fase di conclusione: conclusione lavori e invio rendiconti a Per ogni ulteriore informazione su descrizione progetti, dettaglio spese e obiettivi degli stessi è possibile scaricare i documenti di progetto dal sito www. mwendo.org (pagina WASA) o richiedere informazioni scrivendo a progetti@mwendo.org

5 PAG IN CAMMINO AL RIENTRO: LE IMPRESSIONI DI LUCA Molto soddisfatto. Questo è il mio bilancio del viaggio, nonostante qualche piccolo inconveniente personale. E la motivazione principale è che la nostra sete di approfondire la conoscenza dei meccanismi dello scheletro politico, burocratico ed istituzionale della Repubblica di Tanzania è stata per gran parte appagata. Queste erano le premesse in campo sanitario, quello a me più caro: collaborare alla costruzione ed all organizzazione della gestione futura del dispensario della missione, nostro progetto principe. Sapevamo che, una volta ultimata la struttura, il governo ci avrebbe fornito il personale sanitario, stipendiandolo, ed i farmaci. Non è andata proprio così. Chiedendo delucidazioni in proposito a Sister Sabina, la suora-chirurgo direttrice sanitaria dell ospedale distrettuale di Tosamaganga (per descrivere le emozioni dell incontro con lei non basterebbe un intero numero del nostro giornale), abbiamo scoperto che in realtà governo e missioni sono due realtà separate ed ancora abbastanza lontane dal collaborare. In sostanza, tutte le spese sarebbero dovute ricadere sulla nostra associazione. Come trovare tutti i soldi necessari per coprire i costi annuali di una struttura sanitaria? Il nostro dispensario, la nostra prima creatura, rischiava di diventare un magazzino per la legna o, peggio ancora, una scatola vuota. Ma ogni giorno, ed ogni incontro, in Africa offrono sorprese: è bastato far visita a nientemeno che il Vescovo della Diocesi di Iringa, Tarcisius (per descrivere le ore trascorse con lui, io purtroppo solo per metà, non basterebbero DUE numeri del nostro giornale), per ritrovare quella fiducia spassionata che per una attimo ci aveva abbandonato. Ed insieme alla fiducia, per fortuna, anche i soldi: sarà il governo a coprire le spese ed occuparsi della parte amministrativa del dispensario, nell ottica addirittura di trasformarlo in futuro in un Health Centre di riferimento per tutti i villaggi della Kata di Wasa (cioè del gruppo di sei villaggi limitrofi che fanno riferimento a Wasa per le questioni politico-amministrative, e che sono sotto la guida del sindaco di Wasa). Questo è stato, solo per sommi capi, il nostro percorso che si è autocreato di giorno in giorno durante la nostra permanenza in Wasa. E forse è proprio questo l aspetto dell esperienza che mi ha colpito di più: il fatto che ogni sera a cena avevamo un tassello in più da discutere, approfondire e collocare nel domino della costruzione dei nuovi obiettivi di Mwendo e che ognuno di questi elementi scaturiva spontaneo dall esperienza del quotidiano, dall incontro e dalle discussioni intrattenute con personaggi come Sister Sabina, Padre Tarcisius, David Malisani (il Clinical Officer, cioè una specie di medico con laurea breve di tre anni, del dispensario governativo di Wasa) e la sua infermiera Imelda, la dottoressa Barbara (neo-specialista di Treviso che da un anno e mezzo vive e lavora, all ospedale di Tosamaganga, fonte di notizie indispensabili per i progetti contro l HIV che vi presenteremo prossimamente). Insomma, è come se quelli che vi verranno presentati come nuovi progetti dell associazione si fossero autodeterminati a partire proprio dai bisogni della gente di Wasa e dintorni. Ora: al lavoro. Luca T. (luca.turati81@libero.it)

IN CAMMINO PAG 6 AL RIENTRO: LE IMPRESSIONI DI FRANCESCA E DARIO T ante sono le emozioni e le sensazioni che abbiamo vissuto in occasione del nostro viaggio in Africa. Certamente il fatto di esserci andati per conto della nostra Associazione ha dato un valore aggiunto inestimabile all esperienza: non c era nessuno che ci diceva cosa fare, ma eravamo noi, in prima linea e giorno per giorno, a decidere, le attività che era meglio svolgere per il bene della comunità di Wasa e per lo sviluppo dei progetti di Mwendo! E sorprendente notare come le nostre aspettative e motivazioni siano state aderenti alla realtà che abbiamo vissuto in Tanzania e, per certi versi, le abbiano anche superate: come ci aspettavamo abbiamo visto la scuola realizzata e avviata, abbiamo toccato con mano e contribuito alla costruzione del dispensario, abbiamo incontrato e conosciuto Felista, la bambina che abbiamo adottato a distanza e abbiamo tessuto importanti relazioni con referenti locali di Iringa e Wasa. Non ci aspettavamo, però, di riuscire a comprendere a fondo le problematiche della realtà sanitaria in Tanzania, così strettamente collegate alla sopravvivenza e alla funzionalità del dispensario, di poter incontrare la comunità dei sieropositivi di tutta la KATA (gruppo di villaggi) di Wasa, di recarci, una per una, in tutte le case dei 26 bambini adottati, di ricevere una straordinaria accoglienza dal vescovo della diocesi e addirittura di avere creato le basi per poter finanziare un vero e proprio progetto di microcredito! Queste le principali attività che abbiamo svolto e che ci hanno arricchito ed entusiasmato, tutte e ciascuna a proprio modo, durante le due intensissime settimane di permanenza. In tutto ciò abbiamo avuto la fondamentale ed eccezionale collaborazione di Franceschino, il padre della missione di Wasa: un uomo basso di statura ed esile di costituzione, ma con una grinta ed una forza invidiabili! Intorno a lui una moltitudine di WATOTO (bambini) che sono stati i veri protagonisti della nostra esperienza. Benché ci aspettassimo una realtà difficile, ci hanno colpito le condizioni di estrema povertà in cui vivevano. Tuttavia, la straordinaria allegria, gli ampi sorrisi e il contagioso entusiasmo dei bambini hanno cancellato le iniziali sensazioni di imbarazzo e tristezza che inevitabilmente avevano preso il sopravvento di fronte ad una realtà tanto difficile da accettare per noi. E forse questo uno degli aspetti più incredibili dell Africa: bambini poverissimi con abiti stracciati, buchi nei gomiti, e scarpe sgualcite, ma con gli astri nelle loro anime. La loro semplicità ed essenzialità sono stati forse i doni più importanti che hanno regalato a noi, giovani abituati a vivere in un contesto sociale dominato dalla ricerca continua di trasgressione e opulenza. Non ci è voluto molto per entrare in sintonia con i WATOTO : Francesca B. e Dario D. in visita presso la casa della bimba che sostengono

7 PAG IN CAMMINO sono state sufficienti poche essenziali parole di swahili, qualche gesto affettuoso e qualche nostra buffa animazione per essere accolti, ricercati ed amati. HAKUNA MATATA (non c è problema) è il loro motto, lo slogan della loro quotidianità: anche se hanno poco da mangiare, soffrono il freddo (eh si, le notti invernali a Wasa sono assai fredde!), hanno perso i genitori, non hanno corrente elettrica, acqua corrente e talvolta neanche un letto ma tutti sorridono, sorridono sempre. Ancor più significativo per noi due, è stato il tanto atteso incontro con la nostra piccola Felista. Avevamo già comunicato con lei tramite qualche lettera, ma trovarsela improvvisamente di fronte a noi, tenderle la mano, accarezzare il suo piccolo visino e scrutare quegli occhioni che timidamente ti osservano e scrutano, è stata una delle emozione più intense del viaggio. Abbiamo anche conosciuto la sua nonna, e la casa in cui trascorre semplicemente la sua vita di tutti i giorni. Ora, tra noi, c è un legame più forte e profondo! Infine, l esperienza umana che abbiamo vissuto e abbiamo provato brevemente a descrivere ha avuto come cornice la splendida natura africana. Un paesaggio in cui dominano i colori della natura: il rosso della terra, il verde degli alberi, e il blu del cielo. E un mondo completamente de-cementificato e de-asfaltato: si ha quasi la sensazione di essere parte integrante della natura circostante. Le casette africane, per lo più di argilla e paglia, quasi si perdono nei colori della savana. Indimenticabile l alba che abbiamo visto una mattina che ci siamo alzati presto per andare a Iringa. Dal nostro diario di bordo si legge..i colori, man mano che l alba si avvicina, continuano a cambiare. Attraverso il finestrino della land rover si vede la rugiada di prima mattina che crea una nebbiolina sempre più fitta man mano che ci si avvicina all orizzonte. L atmosfera è suggestiva: quando sorge il sole, una palla di fuoco che sale a vista d occhio e squarcia il buio della notte, costringiamo l autista a fermarsi per scattare qualche foto. Anche questi sono stati momenti indimenticabili! Per concludere riportiamo fedelmente l ultima frase del nostro diario, perché bene rappresenta l eredità indiscussa che ci ha lasciato il nostro primo incontro con l Africa: Luca pochi minuti prima dell imbarco dice guardando noi e tutti gli altri passeggeri: per molti finisce semplicemente una vacanza, per noi inizia una storia! Francesca B. e Dario D. (dilulape@gmail.com) Bambini posano in foto in mezzo alla savana

RASSEGNA STAMPA PAG 8 Introduciamo da questo numero la pagina RASSEGNA STAMPA NO PROFIT. La pagina è sperimentale e in fase di rodaggio, ma con un po di pazienza verrà ad assumere una veste definitiva. Obiettivo è aprire una finestra, con un solo articolo o riassunti di più articoli, sulle principali notizie che riguardano il settore della solidarietà e quindi le attività stesse dell associazione. Dibattiti in materia, legislazione di settore, innovazione, news e reportage dal Sud del mondo. Questo e altro. Viene riportata la fonte di ogni notizia. MILLENIUM DEVELOPMENT GOALS IN AZIONE Il 25 settembre 2008 si incontrano presso la sede delle Nazioni Unite di New York i leaders mondiali per discutere dei progressi fatti e delle criticità da superare lungo il percorso per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. La dichiarazione del Millennio, firmata nel settembre del 2000, impegna gli stati a: 1) Sradicare la povertà estrema e la fame; 2) Garantire l educazione primaria universale; 3) Promuovere la parità dei sessi e l autonomia delle donne; 4) Ridurre la mortalità infantile; 5) Migliorare la salute materna; 6) Combattere l HIV, la malaria ed altre malattie; 7) Garantire la sostenibilità ambientale; 8) Sviluppare partenariato globale per lo sviluppo Fonti: http://it.wikipedia.org e http://www.un.org/millenniumgoals AGENZIA PER LE ONLUS L agenzia per le ONLUS ha prodotto il 5 settembre un documento proposta su una disciplina legislativa per razionalizzare e rendere stabile il cinque per mille. La legge dovrebbe ridurre il numero dei destinatari (passati in tre anni da trenta mila a ottanta mila) escludendo i Comuni e le associazioni sportive. Fonti: Vita non profit magazine L INFORMAZIONE DI MISNA Superato da alcuni mesi il suo 10 compleanno, la nuova MISNA (Missionari International Service News Agency) in rete da gennaio continua ad avere più che mai bisogno del sostegno di tutti per produrre un informazione resa possibile da migliaia di missionari nel mondo. Fonti: http://www.misna.org/ IL FINANZIAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE (O.N.G.) Vita ha pubblicato il bilancio 2007 della ONG COOPI (Cooperazione Internazionale) che dal 1965 ha realizzato 700 progetti in 50 paesi del mondo. È interessante vedere quali sono le fonti delle entrate per organizzazioni consolidate quali COOPI: se il 48% e il 23% dei fondi provengono infatti rispettivamente da Unione Europea e Organizzazioni Internazionali, solo il 6% viene da donazioni private. Fonti: Vita non profit magazine e http://www.coopi.org/it FONDI PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Il tema del taglio di oltre il 50% dei fondi alla cooperazione allo sviluppo è la priorità assoluta per l Associazione delle ONG italiane che ha scritto a tutti i parlamentari per cercare di porre un freno all emorragia di risorse prima dell approvazione della prossima Legge Finanziaria. Con questo taglio si precipiterebbe a una quota di fondi ancora più bassa dell attuale 0,19% del PIL e risulterebbe compromessa la possibilità di mettersi in linea con gli impegni internazionali che prevedono un allocazione di risorse pari allo 0,51% del PIL. Fonti: Vita non profit magazine e VPS Volontari per lo sviluppo

9 PAG NEWS ED EVENTI LAVORI IN CORSO SUGLI EVENTI Centinaia di foto da riordinare, forse più di mille, e tante scene da raccontare. Piccoli video con danze e spaccati di vita locale. Stiamo organizzando il tutto per proporre al pubblico quanto prima due eventi: il primo vorrebbe avere un taglio più tecnico ed orientato a. Un bel proiettore, una sala grande e vi facciamo vedere quello che fa in Tanzania, e tutta la gente con cui lavora e tutto il contesto locale. Il secondo evento che vorremmo mettere in pista quanto prima consiste in una mostra fotografica in piena regola. Per mostrarvi dal vivo le più belle immagini del nostro viaggio. Sarebbe ottimale una mostra che duri un intero weekend e che preveda la vendita di fotografie, con devoluzione del ricavato ai progetti di. Chiunque fosse a conoscenza di locali, spazi o gallerie interessati a sponsorizzare un evento di questo tipo scriva a progetti@mwendo.org Puoi effettuare un bonifico a Per sostenerci Puoi iscriverti a per l anno 2008, versando la quota minima di Euro 10,00. Tutte le risorse economiche entranti nella casse dell associazione nel breve periodo verranno destinate al progetto del dispensario, ormai prossimo al completamento della raccolta. Un ultimo sforzo e siamo arrivati! RICORDA-DI-SOSTENeRCI sostegno dei nostri progetti, presso: Associazione CAMMINO INSIEME Banca popolare di Milano Agenzia 389 N Conto 808 CIN:J ABI:05584 CAB: 01676 IBAN IT 77 J 05584 01676 000000000808

RINGRAZIAMENTI PAG 10 I NOSTRI RINGRAZIAMENTI VANNO... > Marco Rossini e Overlite Illuminazione per la donazione decisiva lungo il cammino della raccolta fondi per il progetto del dispensario. > I numerosi amici di Luca Turati e di per le generose donazioni, tutte devolute al progetto del dispensario > Lindo Deambrosi, della compagnia aerea Swiss, poiché da vecchio conoscente della realtà di WASA, ha consentito ai 5 partenti di portare un bagaglio aggiuntivo a testa di 20 KG. In questo modo abbiamo potuto portare a WASA una grande quantità di vestiti ed indumenti per i bambini. > Tutte le persone che ci hanno dato del loro da portare a WASA. > Padre Francesco, perché è un nostro amico e ha una grande fiducia in. In mezzo a molte faccende da sbrigare per la sua comunità non si è mai risparmiato per soddisfare la nostra sete di conoscenza. Risorse inesauribili. E intelligenza. Viva Franceschino! > Padre Tarcisius, vescovo di Iringa, per la grande fiducia che nutre in e per tutto ciò che potrà fare per l associazione oltre alla forza che ci ha trasmesso. E per la bella amicizia nata nei giorni di nostra permanenza ad IRINGA. > Patrick, il capomastro dei lavori di costruzione del nostro dispensario. Sempre al nostro fianco al lavoro. Sempre a raccontarci dello sviluppo del progetto. > Gervas, come non citarlo! Alla guida della macchina da Dar es Salaam a Wasa c era lui. Sia all andata che al ritorno. E non è una corsetta da nulla. > Fabio Cappai, già nostro socio, per il sostegno e l amicizia in quei giorni a Wasa. Un punto fermo per noi tutti, oltre che per la gente di WASA. > Don Paolo e la compagnia dei ragazzi di Bologna per la condivisione di tanti momenti di pace e relax dopo scorribande infinite per la savana. > Sister Sabina e la dottoressa Barbara, e tutti i Clinical Officer incontrati nei centri sanitari della zona, per la pazienza che hanno avuto a rispondere a tutte le nostre domande, nonostante l impegno nelle attività lavorative. > Sister Caterina, per tutto il lavoro di accoglienza nelle scuole e per l organizzazione del materiale che verrà inviato ai singoli donatori delle adozioni a distanza.