PRONTI PER LO SPOSO Domenica, 6 febbraio 2011



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Transcript:

PRONTI PER LO SPOSO Domenica, 6 febbraio 2011 Matteo 25:1-13- Allora il Regno dei cieli sarà paragonato a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio, mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'olio nei vasi. Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono. Verso mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro! Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: Dateci del vostro olio, perchè le nostre lampade si spengono. Ma le avvedute risposero: No, perchè non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene! Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: Signore, Signore, aprici! Ma egli rispose: Io vi dico in verità: non vi conosco. Vegliate dunque, perchè non sapete né il giorno né l'ora. Qua abbiamo Gesù che propone la parabola delle dieci vergini e lo fa in un contesto dove lui stava già parlando prima della fine dei tempi, di quando Lui ritornerà e già prima aveva detto: vegliate, state attenti, perchè non sapete quando il Figlio di Dio ritornerà, non sapete il giorno, non sapete l'ora. Lui da questa parabola, proprio riferendosi a quando Gesù ritornerà e c'è questo racconto dove ci sono queste dieci vergini, e lo sposo che arriva alla fine nel momento delle nozze, la storia ruota intorno a queste dieci vergini. L'usanza ebraica era questa che il giorno delle nozze, lo sposo andava a casa della sposa e la portava a casa sua per il banchetto nuziale. Durante la strada c'erano queste vergini che aspettavano con le loro lampade, anche gli amici dello sposo si univano e facevano come una specie di corteo per arrivare alla casa dello sposo ed avere questo banchetto nuziale. Quindi Gesù propone una parabola che parla di una situazione di questo tipo: un matrimonio che deve essere celebrato, quindi lo sposo che arriva alla fine e queste vergini che aspettano che passi lo sposo con la sposa. Gesù parla di questo riferendosi agli ultimi tempi, quando Gesù ritornerà ci sarà un matrimonio con la chiesa, lo sposo e la sposa, ma nel frattempo ci sono i figli di Dio, i credenti che devono essere pronti, preparati perchè quando lo sposo passa, loro devono seguirlo per entrare insieme al lui al banchetto nuziale. Quindi

abbiamo queste dieci vergini che avevano il compito di avere pronte le loro lampade, e ovviamente insieme alle lampade doveva esserci anche l'olio. La Bibbia ci dice che c'erano cinque stolte, per la Bibbia una persona stolta è una persona indifferente verso le verità di Dio, una persona che prende anche con superficialità, uno stolto è uno che non è che non sa le cose di Dio, ma le prende con indifferenza, e cinque avvedute che oltre a prendere la lampada hanno preso anche l'olio. Matteo le separa da subito, infatti dice che cinque erano stolte e cinque avvedute anche se al versetto 5 noi vediamo che in realtà esteriormente non c'era molta differenza tra queste dieci vergini, infatti dice: Siccome lo sposo tardava tutte divennero assonnate e si addormentarono. Quindi lui distingue subito che cinque erano stolte e cinque avvedute, ma in questo punto vediamo che sono uguali, tutte divennero assonnate, tutte si addormentarono. Il sonno ci dimostra che esteriormente queste dieci vergini non avevano molto differenza, tutte dieci erano arrivate con la loro lampada, tutte e dieci aspettavano lo sposo, tutte e dieci ad un certo punto si addormentano. Possiamo dire che tutte e dieci erano in colpa perchè si sono addormentate. La lampada è vista come professione di fede, è come se stesse ad indicare che chi la porta è cristiano, crede in Dio, mentre l'olio simboleggia la rigenerazione dello Spirito Santo, quindi cinque avevano la professione di fede, ma anche la vera nascita, mentre le altre cinque avevano solo la professione di fede senza lo Spirito Santo. La salvezza non è solo una professione di fede, noi non veniamo salvati solo perchè professiamo una fede o solo perchè apparteniamo ad una chiesa o solo perchè crediamo in Dio o perchè facciamo qualcosa per Dio. Questo non è essere salvati, essere salvati significa essere rigenerati, essere cambiati, la vera conversione, un cambiamento della nostra vita, della nostra mentalità, dei nostri obiettivi, dei nostri sentimenti, tutto cambia perchè lo Spirito Santo viene ad abitare in noi. La salvezza qui non è rappresentata dalle lampade, ma è rappresentata dal contenuto delle lampade, quindi non l'esteriore, cioè la professione di fede, ma quello che c'è dentro, che è la rigenerazione dello Spirito Santo. Quindi esteriormente non c'era una grande differenza tra queste dieci vergini, abbiamo detto che tutte e dieci professavano una fede, tutte e dieci credevano che lo sposo sarebbe arrivato, tutte e dieci aspettavano lo sposo e tutte e dieci avevano questa lampada, quindi questa luce che parla un po' delle buone opere. Questa luce però non può durare a lungo, se non c'è l'olio dura finchè dura, poi ad un certo punto si spegne, c'è bisogno di mettere altro olio perchè questa lampada possa illuminare ancora. Quindi si può professare una fede e non

convertirsi mai, si può avere per tutta la vita una lampada, ma non avere l'olio, si può avere tutta la vita una professione di fede, andare in chiesa, fare tante cose per Dio, ma magari non avere una vera conversione. C'è un esempio di questo in Atti 8:13- Simone credette anche lui; e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i segni e le grandi opere potenti che venivano fatte. Simone che era stato un mago nel suo passato, crede, viene battezzato e addirittura dice che stava sempre con Filippo e gli altri apostoli, quindi vede tutti i miracoli che venivano fatti. Se noi vedessimo Simone oggi, diremmo che è un credente perfetto: ha creduto, si è battezzato, è sempre presente, un credente ideale, un credente perfetto. Il versetto 14 però dice: Allora gli apostoli che erano in Gerusalemme, saputo che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio, mandarono da loro Pietro e Giovanni. Essi andarono e pregarono per loro affinchè ricevessero lo Spirito Santo; infatti non era disceso su alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Quindi imposero loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Simone, vedendo che per l'imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito, offrì loro del denaro dicendo: Date anche a me questo potere, affinchè colui al quale imporrò le mani riceva lo Spirito Santo. Ma Pietro gli disse: Il tuo denaro vada con te in perdizione, perchè hai creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio. Tu in questo non hai parte né sorte alcuna; perchè il tuo cuore non è retto davanti a Dio. Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinchè se è possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore. Vedo infatti che tu sei pieno di amarezza e prigioniero d'iniquità. Simone rispose: Pregate voi il Signore per me affinchè nulla di ciò che avete detto mi accada. Quindi vediamo a questo punto che le cose non stavano proprio così: Simone fa vedere la sua vera natura e con questa frase che dice, Pietro si rende conto che lui non era davvero convertito. Eppure Simone aveva creduto, si era battezzato e stava sempre con loro, quindi apparentemente Simone era un credente perfetto, vero. Simone aveva la lampada, ma non aveva il contenuto, aveva una bella professione di fede, ma non aveva la vera conversione. Queste cinque vergini stolte si erano illuse che con la loro professione di fede potevano veramente entrare nel banchetto delle nozze, si erano illuse che la lampada bastasse per entrare, per arrivare e seguire lo sposo. Potremmo dire che queste erano persone superficiali, che si erano accontentate della loro condizione spirituale. Ma Gesù ha messo in guardia su questo: non chiunque mi dice Signore,

Signore, entrerà nel Regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio. Gesù ha sempre messo in chiaro questo non è chi dice di credere in Gesù, o che esce ad un appello o che addirittura si battezza che verrà salvato, Gesù ha sempre predicato la conversione del cuore, la vera conversione dove lo Spirito Santo cambia le nostre vite. Qui nel caso di queste vergini, non si tratta di credere che Gesù tornerà, perchè tutte e dieci ci credevano, tutte e dieci sono andate ad aspettare lo sposo, quindi sapevano che lo sposo sarebbe arrivato e tutte sono andate ad aspettarlo, ma non tutte erano veramente preparate ad incontrarlo. Questa era la differenza tra queste dieci vergini. Che cosa significa essere preparati? Vediamo in Matteo 25:7- Tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: Dateci del vostro olio, perchè le nostre lampade si spengono. Ma le avvedute risposero: No, perchè non basterebbe per noi e per voi; piuttosto dai venditori e compratevene. Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi vennero anche le altre vergini dicendo: Signore, Signore, aprici! Ma egli rispose: Io vi dico in verità: non vi conosco. Vegliate dunque, perchè non sapete né il giorno né l'ora. Gesù vuole insegnarci un principio, che ogni persona è responsabile di se stessa, della propria condizione davanti a Dio, non possiamo dare la colpa agli altri: Sono così perchè il mio pastore non mi ha insegnato certe cose, sono così perchè quel fratello mi ha detto questo. Questo è dare la colpa agli altri, è scaricare la responsabilità della nostra condizione su altre persone, ma qua Gesù ci fa capire chiaramente che noi siamo responsabili di noi stessi, siamo noi che dobbiamo provvedere ad avere l'olio nella nostra lampada. Dio guarderà alla responsabilità di ognuno di noi, e ognuno di noi ha la responsabilità davanti a Dio ad avere la propria lampada piena. Non possiamo basarci su un'altra persona, non possiamo chiedere in prestito all'ultimo minuto come hanno fatto queste vergini, il rapporto con Dio è qualcosa di personale, è qualcosa di costante come anche Simone ha detto: Pregate voi per me. Loro gli hanno detto ravvediti, chiedi al Signore che ti perdoni, ma lui invece di chiedere al Signore perdono, dice: pregate voi per me, sempre un appoggiarsi su un'altra persona, sempre un mettere il dito su un'altra persona, ma noi siamo responsabili di noi stessi, noi dobbiamo chiedere perdono, noi dobbiamo ravvederci, noi dobbiamo essere preparati con la nostra lampada piena d'olio. Abacuc ha detto: Il giusto vivrà per la sua fede, non per la fede degli altri, ma per la sua fede. Sei tu che devi curare la tua fede ed

essere a posto davanti a Dio, devi essere riempito di Spirito Santo. Non dobbiamo essere condizionati o basarci su quello che vediamo negli altri, ma noi siamo responsabili della nostra pienezza spirituale. Queste cinque vergini stolte hanno preso le loro lampade, forse tanto per far vedere che andavano ad aspettare lo sposo, sicuramente avranno pensato che sarebbe arrivato presto, ma mentre le cinque avvedute si sono preparate per un eventuale ritardo, le stolte non lo hanno fatto. Tante volte come queste cinque stolte, credenti influenzati dalle opinioni esterne, dall'atmosfera, da quello che gli altri sono, dalle condizioni dell'ambiente, persone che in realtà non hanno una vera vita spirituale, è normale che diventano poi superficiali, che non si rendono conto che hanno bisogno di essere preparate per il ritorno del Signore. Queste vergini si preoccupavano forse di fare bella figura davanti agli uomini, volevano far vedere la loro prontezza, la loro presenza, essere presenti non significa niente davanti a Dio, ma essere pronti, questo significa, perchè se il Signore torna, solo chi è pronto non chi è presente andrà alle nozze. In 2 Pietro 2:20- Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. Perchè sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al Santo comandamento che era stato dato loro. E' avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: Il cane è tornato al suo vomito, e: La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango. Cominciare con lo Spirito e finire con la carne, questi versi ci raccontano di credenti che hanno incominciato nello Spirito, ma poi però sono tornati nelle cose di prima, per quello qui dice che il cane è tornato al suo vomito, come per dire: peggio di prima. Tante volte è così, si comincia con lo Spirito e si finisce con la carne e questo succede perchè non ci prepariamo, perchè non riempiamo le nostre lampade con l'olio dello Spirito Santo e anche in Isaia 55:1- O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte! Perchè spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, gusterete cibi succulenti! Porgete l'orecchio e venite a me; ascoltate e voi vivrete; io farò con voi un patto eterno, vi largirò le grazie stabili promesse a Davide. Ecco io l'ho dato come testimonio ai popoli, come principe e governatore dei popoli. Ecco, tu chiamerai nazioni che non conosci, e

nazioni che non ti conoscono accoreranno a te a motivo del Signore, del tuo Dio, del Santo d'israele, perchè egli ti avrà glorificato. Cercate il Signore mentre lo si può trovare; invocatelo mentre è vicino. Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al Signore, che avrà pietà di lui, al nostro Dio, che non si stanca di perdonare. Essere preparati significa cercare Dio mentre lo si può trovare e questo vuol dire che ci sarà un momento in cui cercheremo il Signore, ma Lui non ci sarà. Sarà un momento in cui come queste vergini sono andate a comprare l'olio, hanno fatto più in fretta possibile, la porta però era già chiusa, hanno bussato, ma il Signore ha detto: Mi dispiace non vi conosco, non potete entrare. Era troppo tardi, la porta era stata chiusa. Quindi dobbiamo cercare Dio adesso, non all'ultimo momento renderci conto che abbiamo solo la lampada senza l'olio. E qua dice che la porta fu chiusa, perchè tutti quelli che dovevano entrare, erano entrati, Dio sa quali sono veramente i suoi, sa su chi c'è veramente il sigillo dello Spirito Santo, quindi queste porte sono state chiuse non perchè il Signore era cattivo, ma semplicemente perchè quelli che dovevano entrare, erano già entrati. Quindi non basta essere presenti, ma bisogna essere pronti con le proprie lampade. Alla fine al versetto 13, vediamo che Gesù dice: Vegliate dunque, perchè non sapete né il giorno, né l'ora. La stessa cosa l'aveva già detto nel capitolo prima al versetto 42, questo vegliare non significa tanto di essere svegli fisicamente, abbiamo visto che in fondo non c'era differenza, che tutte e dieci queste vergini si sono addormentate, quindi non era il sonno di tutto questo, la causa era non avere l'olio nelle lampade, se noi stiamo dormendo e nella notte qualcuno ci sveglia per andare, noi dobbiamo essere pronti. Quindi non è il fatto che queste vergini si sono addormentate, ma il fatto che non erano pronte e svegliandosi di colpo perchè lo sposo era arrivato, non avevano le cose necessarie per andargli incontro. Quindi ci dobbiamo preparare in senso spirituale, dobbiamo vegliare in senso spirituale, essere sempre pronti, quindi avere sempre l'olio nella nostra lampada, essere sempre a posto davanti a Dio, perchè quando Gesù ritorna, ritorna! Sarà un lampo, un fulmine, chi c'è c'è, chi non c'è non c'è. Dobbiamo essere pronti. Il Signore ci spinge a cominciare seriamente a prepararci per il suo ritorno, perchè non sappiamo quando questo avverrà. Ewa Princi