3.1 Ambito territoriale di riferimento

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Transcript:

3. Contesto territoriale

elementi conoscitivi ambito territoriale in cui il piano si inserisce, con particolare riferimento ad aspetti come l'orografia, le condizioni meteoclimatiche, l'uso del suolo, la distribuzione demografica anche con riguardo alle fasce più sensibili della popolazione, gli insediamenti produttivi, il sistema infrastrutturale e la presenza di aree particolarmente sensibili all'inquinamento atmosferico, caratterizzate da ecosistemi vulnerabili, specie animali e vegetali protette, beni culturali ed ambientali. 3.1 Ambito territoriale di riferimento Figura 7 - Territorio provinciale

3.2 Orografia montano Figura 8 - Orografia della Provincia di Trento

3.3 Uso del suolo aree naturali aree agricole aree residenziali produttive Figura 9 - Uso del Suolo Provinciale - Geoportale Provinciale (2014)

3.4 Acqua valutazione complessiva dello stato dei corpi idrici n. corpi idrici 75 286 35 16 0 Classificazione Elevato Buono Sufficiente Scarso Cattivo Tabella 4- Classificazione dei corpi idrici fluviali PTA 2015

Figura 10 - Stato ecologico dei corpi idrici PTA 2015 PGUAP DMV sotterranee acque (superficie del bacino sotteso, altitudine media, precipitazioni annue, presenza o meno di ghiacciai e nevai, permeabilità dei suoli e morfologia prevalente degli alvei qualità dei corpi idrici lacustri

3.5 Attività e pressioni antropiche 3.5.1 La popolazione 3.5.2 Rete infrastrutturale dei trasporti corridoi di accesso Figura 11 - Rete infrastrutturale dei trasporti

parco veicolare EURO 4 e EURO 5 EURO0 Euro3 43,3% trasporto pubblico 25,8% Rovereto, Alto Garda, Pergine Valsugana Trento, 11,8% 7,5% TEN-T 3,7% 1,4% Euro 0 Euro 1 Euro 2 Euro 3 Euro 4 Euro 5 Euro 6 6,8% Figura 12 - Vetture circolanti in Provincia di Trento per standard emissivo anno 2015 - Ispat 3.5.3 I consumi energetici provinciali consumi per riscaldamento e raffreddamento f r in tuttit i settori (con esclusione del contributo dell energia elettrica t per usi termici); i consumi elettrici t (compresi i consumi degli ausiliari ia di centrale, le perdite e di rete e i consumi elettricit per trasporto r o e per usi termici); i consumi per tutte le forme di trasporto, r o ad eccezione del trasporto elettrico.

Consumi finali Ktep 1990 2005 2006 2007 2008 2009 2010 anno Trasporti Prodotti petroliferi 442 442 606 606 605 605 645 645 602 602 571 571 526 526 Industria Prodotti petroliferi Energia elettrica Gas naturale Carbone 358 58 113 140 47 333 23 138 159 13 343 19 145 168 12 324 16 128 170 10 333 22 129 174 9 323 14 116 186 7 335 6 120 205 4 Civile Prodotti petroliferi Energia elettrica Gas naturale Biomassa + solare termico 418 173 71 138 36 762 189 134 328 110 712 158 126 317 112 683 133 144 291 115 707 132 146 310 120 721 133 146 316 125 746 121 151 337 141 Agricolo Prodotti petroliferi Energia elettrica 27 23 5 32 27 4 35 31 4 43 38 6 39 33 5 42 36 6 36 30 6 Perdite totali rete elettrica 11 17 16 17 17 16 17 Totale 1.236 1.793 1.712 1.712 1.698 1.673 1.663 Tabella 5 - Consumi in ktep (migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio) per settore di impiego - PEAP 2013-2020 3.5.4 L'offerta energetica e le fonti rinnovabili 300 ktep

cogenerazione 3.5.5 Attività industriali ad elevata criticità Prevenzione e Riduzione Integrate dell Inquinamento AIA Best available techniques migliori tecniche disponibili 3.5.6 Attività estrattive Figura 13 - Cave e miniere sul territorio provinciale - PUP

3.5.7 Rifiuti solidi urbani differenziata raccolta D.Lgs. 13.01.2003, n. 36 produzione di biogas solo le discariche di Scurelle e Zuclo prevedono il recupero energetico con rendimenti bassi 3.5.8 Agricoltura 22.267 ettari zootecnico settore 109.111 ettari 3.5.9 Share economy sharing bike sharing car e.motion Bike sharing trentino di cui 161 a pedalata assistita con motore elettrico

3.5.10 Rete di piste ciclo pedonali 3.6 Clima zone climatiche le zone più basse, come la piana dell'alto Garda e la Val d'adige, hanno inverni relativamente freddi e abbastanza nevosi ed estati calde e temporalesche, spesso afose di giorno, con l'eccezione dell'alto Garda, dove i pomeriggi estivi sono rinfrescati dall "Ora del Garda, la brezza pomeridiana che apporta l'aria più fresca stazionante sopra il lago verso la terraferma spingendosi oltre la fine della valle dei Laghi sino in Val d'adige a nord di Trento (abitati di Gardolo e Lavis); le valli laterali, come la Val di Non e la Valsugana, presentano un clima con temperature più moderate d'estate e leggermente più fredde d'inverno; le conche fredde e gli avvallamenti posti fra 500 e 1000 m s.l.m. come il Bleggio e il fondovalle della Val di Fiemme offrono estati miti e inverni più rigidi; le zone di montagna più elevate, oltre i 1300-1600 m s.l.m., sono caratterizzate dal tipico clima alpino con estati fresche/miti e piovose con frequenti temporali, ed inverni freddi e alquanto nevosi. precipitazioni Val d'adige,

Valle del Chiese, Alto Garda e Valsugana 3.6.1 Cambiamenti climatici EEA, 2016 aumento di temperatura prolungati periodi di siccità, alluvioni, ecc. riduzione della copertura nevosa

3.6.2 Accumulo del carbonio nelle foreste provinciali CO 2 3.7 Aree protette e patrimonio UNESCO Il territorio Trentino può inoltre vantare due aree riconosciute dall UNESCO: le Dolomiti, considerate come territorio unico dal punto di vista geologico, botanico e paesaggistico ed entrate nella lista dei paesaggi più belli del mondo dell UNESCO nel 2009. le Alpi Ledrensi e delle Giudicarie esteriori, che si estendono tra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, che hanno ottenuto il riconoscimento di Biosfera UNESCO "Alpi Ledrensi e Judicaria" nel 2015.

Figura 14 - Aree protette sul territorio provinciale 3.8 Flora fustaia bosco ceduo

3.9 Gli incendi boschivi dimensione soglia dei grandi incendi calcolata per la Provincia 3.10 Fauna