PRESENTAZIONE. Cfr. CEI, Il matrimonio canonico, n. 2.



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Transcript:

PRESENTAZIONE È urgente dovere della Chiesa accompagnare la famiglia nelle diverse tappe della sua formazione e del suo sviluppo 1. Questo lavoro del dottor don Omar Larios Valencia, nato dall esperienza maturata dall attività presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale di Torino e Diocesano di Pinerolo, è certamente di grande utilità a tutti coloro che si impegnano nel settore della pastorale familiare. La famiglia è punto nevralgico della società e ha bisogno di attenzione e di sostegno. C è oggi nonostante l evidente crisi culturale che investe questa istituzione un grande «desiderio di famiglia» tra i giovani. Recenti inchieste lo dimostrano con evidenza. Occorre soprattutto aiutare a recuperare il volto e l identità della famiglia secondo il Vangelo. I vescovi italiani, nel documento Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, parlano di «accompagnamento della famiglia», e aggiungono: «Invitiamo tutti gli operatori pastorali a promuovere riflessioni serie sui perché delle frequenti crisi matrimoniali, pensando con creatività a rinnovare l annuncio cristiano sul matrimonio, per dare forza, ragioni e coraggio alle coppie in difficoltà. Per questo contiamo molto sulla solidarietà tra le famiglie, ma anche sulla creazione di nuove forme ministeriali tese ad ascoltare, accom- 1 Cfr. CEI, Il matrimonio canonico, n. 2. 5

pagnare e sostenere una realtà dalla quale molto dipende il futuro della Chiesa e della stessa società. Le nostre parrocchie dovrebbero essere sempre più luoghi di ascolto e di sostegno delle famiglie in difficoltà, avendo ben chiaro che la medicina dell amore fraterno e della misericordia è l unica in cui la Chiesa creda fermamente. A questo fine, una delle scelte da compiere è quella di riuscire a stabilire, da parte delle comunità cristiane, attraverso i presbiteri, i religiosi e gli operatori pastorali, rapporti personali con ogni famiglia sia che frequenti la Chiesa sia che non la incontri mai in un tessuto relazionale nuovo, veramente capillare» 2. Desidero sottolineare questa esigenza quanto mai urgente: far nascere nuove forme di ministerialità a sostegno della famiglia. Ma questo richiede che vi siano persone capaci di mettersi in gioco e disposte a fare un cammino di specifica preparazione. Infatti, agli operatori della pastorale familiare si richiedono competenza e sensibilità per manifestare ai nubendi e ai coniugi il volto materno e misericordioso della Chiesa. Questo libro è una risposta a questa esigenza. È sufficiente percorrere l indice per far riemergere la fotografia del matrimonio come realtà buona della creazione, ritrovare i fondamenti biblici, la sua evoluzione storica, la nascita del diritto matrimoniale e processuale canonico e la pastorale di preparazione della famiglia e di accompagnamento di essa, soprattutto di sostegno in caso di difficoltà. Non dobbiamo dimenticare che, accanto a famiglie felici e «realizzate», ve ne sono tante che portano il segno della divisione e anche del fallimento. Una parte del libro, infatti, è dedicata ai processi di nullità matrimoniale e alla pastorale delle situazioni matrimoniali difficili e irregolari. Auspico che questo testo contribuisca ad incoraggiare e sostenere un indispensabile, intelligente e generosa pastorale prima e dopo il matrimonio, e a far sentire che la comunità «si prende cura anche 2 CEI, Nota pastorale Comunicare il Vangelo in un modo che cambia, n. 52. 6

dei matrimoni in difficoltà e delle situazioni irregolari, aiutando a trovare percorsi di chiarificazione e sostegno per il cammino di fede» 3. Anche le norme del Diritto Canonico non sono frutto di rigidità del giuridismo legalista, ma strumento per la missione salvifica della Chiesa, che è missione di amore e di compassione. Sono grato all autore per questo lavoro, che viene ad arricchire la collana dei sussidi pastorali a sostegno della pastorale della famiglia. Pier Giorgio Debernardi Vescovo di Pinerolo (TO) 3 CEI, Nota pastorale Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, n. 3. 7

INTRODUZIONE È convinzione oggi acquisita tra pastoralisti, canonisti e pedagogisti che la preparazione al matrimonio sia urgente e necessaria. Un adeguata preparazione cristiana degli sposi alla celebrazione del sacramento del matrimonio, sia come dovere pastorale dei ministri competenti sia come diritto dei fedeli, è di tale importanza che la Chiesa 1, secondo le diverse esigenze, vi ha atteso in modo particolare dopo il Concilio Vaticano II. Essa è strutturata in diverse tappe che comprendono sostanzialmente tre fasi, ormai sperimentate: la preparazione remota, quella prossima e quella immediata 2. Proprio in considerazione del fatto che oggi molti giovani, che chiedono il matrimonio canonico, vivono staccati da qualsiasi riferimento alla vita di fede o comunque sono lontani da un esperienza di vita ecclesiale, è necessario che la preparazione al matrimonio sia impostata con efficaci strategie pastorali che prevedano un vero e proprio cammino di evangelizzazione o di rievangelizzazione, che qualche autore, a ragione, ha qualificato come un cammino di catecumenato 3. La preparazione al matrimonio costituisce solo la prima fase 1 Cfr. PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA, La preparazione al matrimonio, per la preparazione al sacramento del matrimonio e la sua celebrazione, 13 maggio 1996, in EV, XV/808-908. 2 Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Familiaris consortio, nn. 66-69, in AAS, LXXIII, 1981, pp. 159-166. 3 Cfr. H. FRANCESCHI, La preparazione al matrimonio (cann. 1063-1072), in P. A. BONNET ~ C. GULLO (a cura di), Diritto matrimoniale canonico, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2002, vol. I, p. 331. 9

di questo percorso che, pertanto, deve avere una sua connaturale continuità nel periodo post-matrimoniale. Le profonde trasformazioni sociali, culturali e religiose del nostro tempo e la caduta di determinate garanzie legislative civili atte alla concezione cristiana del matrimonio e della famiglia hanno scoperto omissioni e ritardi nella prassi e nella formazione teologica e catechetica dei fedeli. Dinanzi a tali carenze, il legislatore si fa carico della responsabilità che gli compete e, in diversi canoni 4, integra norme di carattere pastorale con norme di indole più propriamente giuridica, in maniera che appaia sempre con maggiore evidenza la necessaria cooperazione tra le esigenze del diritto e quelle della vita, da cui il diritto nasce. L osservanza delle norme giuridiche, in questa fase della preparazione al matrimonio, può costituire un ottima garanzia non solo per la validità e la liceità della celebrazione, ma anche per un efficace realizzazione del matrimonio e della famiglia 5. Atteso che il codice non è un manuale di pastorale, ma che il compito principale della legge è di garantire la liceità e la validità della celebrazione del matrimonio, i canoni (e particolarmente quelli che tratteremo nel diritto matrimoniale) si fanno carico di determinare, con indicazioni programmatiche, i doveri principali dei Pastori, unitamente all assistenza che devono offrire ai fedeli. Esplicito e imperativo è il richiamo al profondo legame che corre tra l ufficio di ogni pastore e il compito di far sì che la propria comunità «presti ai fedeli quella assistenza mediante la quale lo stato matrimoniale perseveri nello spirito cristiano e progredisca in perfezione» (can. 1063). Il can. 1063 presenta le linee essenziali di un progetto globale di pastorale matrimoniale e familiare; tale progetto mira a coprire l intero arco formativo degli sposi. Non si limita, perciò, alla pre- 4 Cfr. cann. 1063-1072. 5 Cfr. CEI, Documento pastorale Evangelizzazione e sacramento del matrimonio, n. 17, in Enchiridion CEI, II/2107. 10

parazione personale prossima e immediata, certamente necessaria perché gli sposi si dispongano ai doveri del loro stato (can. 1063, 2 ) e alla fruttuosa celebrazione liturgica del sacramento (can. 1063, 3 ), ma, a partire da un adeguata catechesi ai minori, ai giovani e agli adulti, anche mediante l uso degli strumenti della comunicazione sociale (can. 1063, 1 ), continua ad offrire agli sposi, dopo la celebrazione, l aiuto necessario per condurre, nella fedeltà, una vita familiare ogni giorno più intensa (can. 1063, 4 ). Un compito importante della pastorale familiare è quello di individuare con chiarezza e tempestività le situazioni di crisi coniugale per offrire gli aiuti possibili; in questi casi è necessaria non solo la buona volontà, ma anche e soprattutto competenza, discrezione, sensibilità e carità nella verità, per l organizzazione di un ministero specifico la cui necessità sta diventando sempre più urgente. Un attenzione particolare andrebbe riservata ai fedeli separati non risposati (civilmente) né conviventi; questi, infatti, conservando intatto il vincolo matrimoniale canonico, sono in piena comunione con la Chiesa e, pertanto, deve essere loro garantita integralmente la totale partecipazione alla vita della comunità ecclesiale. Per quanti, poi, si trovano in situazioni irregolari, vanno predisposte forme di partecipazione consentite dalla loro condizione, forme che possono utilmente diventare occasioni propizie per chiarire o illustrare norme ecclesiali, spiegare il loro rapporto con la Chiesa, sottolineare la responsabilità verso l educazione alla fede dei figli. Sempre per quanto riguarda le attenzioni, preme ricordare che i fedeli in situazioni irregolari vanno considerati soprattutto in quanto fedeli battezzati e quindi sempre figli della Chiesa. Proprio per questo la Chiesa, pur annunciando la verità del Vangelo sul matrimonio e la famiglia, non viene meno a quella forma di annuncio che si chiama «accoglienza delle persone» e al compito di difendere la verità nella carità. Mi auguro che questa piccola fatica possa anche essere di aiuto a coloro che operano nella pastorale familiare. 11

Ringrazio: i miei colleghi del Tribunale Ecclesiastico Piemontese e i miei colleghi della Curia di Pinerolo, perché ho potuto imparare dalla loro esperienza; le suore del Monastero della Visitazione di Pinerolo, le suore Giuseppine di Pinerolo e la parrocchia di Appendini per l affetto corrispostomi; tutte le sorelle e i fratelli che mi hanno accolto, stimolato, confortato, aiutato; quelle e quelli che hanno letto il presente lavoro, facendo interessanti osservazioni e dando preziosi suggerimenti. L Autore 12