PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
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1 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
2 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro con una classe siano cruciali per garantire un triennio proficuo, in cui gli alunni possano vivere l esperienza scolastica positivamente, come occasione di crescita personale. L incontro tra una nuova classe e la scuola porta con sé la necessità di una conoscenza reciproca: da un lato, gli alunni entrano in contatto con una realtà mai sperimentata prima, cui viene chiesto loro di adeguarsi; dall altro, la scuola e, nello specifico, gli insegnanti, desiderano comprendere le caratteristiche di ciascuna classe, al fine di trovare le più opportune strategie per istaurare un clima di reciproca collaborazione all apprendimento. La psicologo ha potenzialmente una duplice funzione all interno di questo processo: come gli insegnanti, è una figura nuova, che gli alunni possono vivere come fonte di opportunità utili per la loro crescita; diversamente dal corpo docenti, si colloca in una posizione altra rispetto al processo di apprendimento, e può -per questo- offrire uno sguardo differente sulla classe, utile a coglierne vincoli e risorse, con l obiettivo di favorire lo sviluppo delle abilità di vita. Il concetto di Abilità di Vita Secondo la definizione dell OMS, le abilità di vita (Life Skills) sono le competenze personali e relazionali che servono per affrontare positivamente la vita quotidiana. Esse sono: decision making (prendere decisioni) problem solving (risolvere problemi) pensiero critico pensiero creativo comunicazione efficace capacità di relazioni interpersonali empatia autoconsapevolezza gestione delle emozioni gestione dello stress Dal momento che le Life Skills si sviluppano nel corso del tempo e grazie al contributo di diverse esperienze positive, per implementarle è necessaria una progettualità che abbracci quantomeno l intero triennio: per questo motivo è importante che gli alunni conoscano la figura dello psicologo sin dall inizio del ciclo e sperimentino come questa, con un ruolo differente ma integrato a quello dell insegnante, possa essere loro utile.
3 Il ruolo delle famiglie Perché la scuola possa raggiungere a pieno gli obiettivi didattici e pedagogici che si propone, lo sviluppo del rapporto tra scuola e famiglia è di fondamentale importanza. Affinchè esso sia positivo è richiesta una progettualità che porti la scuola a diventare un servizio in grado di comunicare con i propri fruitori, sia diretti (gli allievi), che indiretti (la famiglia): lo psicologo, in quanto consulente della scuola, incontrerà i genitori prima dell inizio del progetto, nell ottica di presentarlo come parte della più vasta proposta di psicologia scolastica. 2 Finalità Alunni Implementare le Life Skills Conoscere la figura dello psicologo Insegnanti Acquisire elementi per valutare vincoli e risorse della nuova classe Genitori Conoscere la figura dello psicologo Comprendere gli aspetti teorici e metodologici sottesi ai progetti elaborati per i loro figli 3 Attività rivolte agli alunni 3.1 Sperimentare un attività psicologica: il gioco di che simbolo sei? Il gioco di che simbolo sei? è utile a migliorare negli alunni la conoscenza di sé e dei propri sentimenti, a sviluppare le relazioni tra pari ed a favorire un buon clima di comunicazione. Grazie a quest attività è inoltre possibile far sperimentare agli alunni alcune tra le caratteristiche fondamentali dell intervento psicologico a scuola: la valorizzazione delle opinioni di ciascuno e la riflessione sulle differenze individuali con cui la realtà viene valutata. Svolgimento del gioco 1 fase- Lo psicologo mostra una tavola con sei simboli (una lampadina, una nuvola col fulmine, un segnale di stop, un cuore, un punto di domanda ed un punto esclamativo) e chiede agli alunni di indicare ciò che i simboli raffigurano. 2 fase- Viene proposto agli alunni di indicare quali sono i simboli che meglio rappresentano il loro stato d animo in quel momento e di chiarire i motivi della loro scelta.
4 3 fase- Lo psicologo riporta sulla lavagna la distribuzione dei commenti, così che si possano contare le risposte similari. 4 fase- Quindi, egli legge tutte le motivazioni della scelta del segno più gettonato e chiede ai ragazzi che lo hanno scelto, se lo desiderano, di specificare ulteriormente le loro ragioni. Terminata la presentazione, passa ai segni successivi. Durata: 2 spazi 3.2 Conoscere la figura dello psicologo Nel corso dell incontro, lo psicologo descriverà il proprio lavoro all interno della scuola, non soltanto facendo riferimento alle attività che svolge, ma soprattutto mostrando il punto di vista che adotta: per spiegare questo concetto, complesso per degli alunni di prima media, egli si avvarrà dei simboli utilizzati nel corso della prima attività, già noti ai ragazzi. L attività verrà condotta stimolando la curiosità degli alunni e favorendo la loro partecipazione attiva. Durata: 1 spazio. 4 Attività rivolta agli insegnanti La proposta rivolta agli insegnati consiste nell utilizzo di una tecnica di mappatura culturale del gruppo classe, strumento che permette di comprendere il setting insegnamento-apprendimento grazie ad un analisi metodologicamente fondata, e, conseguentemente, di suggerire strategie per la sua gestione. La mappatura culturale permette altresì di focalizzare l attenzione su aspetti del funzionamento di una classe, altrimenti difficilmente riconoscibili. Da ultimo, questo strumento, se utilizzato più volte nel corso del triennio, potrà permettere di cogliere e monitorare eventuali cambiamenti che interverranno. Ecco la fasi necessarie per procedere alla mappatura culturale del gruppo classe: lo psicologo incontrerà gli insegnanti per spiegare nel dettaglio la metodologia adottata ed adattarla il più possibile alle loro esigenze; a ciascun alunno verrà distribuito un breve questionario da compilare; lo psicologo procederà all analisi dei dati, quindi redarrà una relazione ad uso degli insegnanti e sarà disponibile ad un colloquio di approfondimento, qualora essi lo richiedano. 5 Attività rivolta ai genitori Nel corso di un incontro che si terrà con i genitori prima dell inizio dei progetti, lo psicologo si presenterà, ponendo particolare accento alle caratteristiche del proprio
5 intervento, che prevede, oltre all attività clinica, anche progetti di prevenzione primaria e di promozione del benessere. Nel corso dell incontro, verrà condivisa con i genitori la metodologia degli interventi, allo scopo di renderli partecipanti attivi del lavoro svolto. Durante il triennio, lo psicologo prevederà ulteriori incontri con i genitori, finalizzati a presentare alcuni tra i progetti più significativi. Durata dell incontro: circa 45 minuti. E necessario disporre del proiettore per proiettare alcune slides.
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