via Regina Elena, Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/ Fax 0733/ IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA
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- Raffaello Belli
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1 1 via Regina Elena, Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/ Fax 0733/ PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA CHE COS E IL P.O.F. PATTO FORMATIVO: LE RISPOSTE DEL NOSTRO P.O.F. MANIFESTO PEDAGOGICO LINEE GUIDA
2 2 CHE COS È? Il Piano dell Offerta Formativa è la carta d identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell istituto, l ispirazione culturale -pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica e organizzativa delle sue attività. QUANDO NASCE? La definizione ufficiale di Piano dell Offerta Formativa è contenuta nel D.P.R. n 275/99 Regolamento dell Autonomia delle istituzioni scolastiche (art.3 comma 1) ma il processo che ha condotto a scriverla si colloca in un ampio orizzonte temporale e normativo che parte dal 1974 con i Decreti Delegati e giunge all art.21 della Legge n 59/97. COSA DEFINISCE: La riorganizzazione dei percorsi didattici e dei curricoli La flessibilità dell orario e la diversa articolazione e durata della lezione L adattamento del calendario L articolazione flessibile del gruppo-classe o sezione L integrazione degli allievi diversamente abili Le iniziative di recupero e sostegno La distribuzione ed i tempi delle discipline delle attività Le attività e gli insegnamenti che ampliano l offerta formativa Il curricolo obbligatorio e quello riservato alle scuole Le attività di collaborazione con altre scuole e con il territorio L orientamento La continuità
3 3 IL PATTO FORMATIVO: Il Piano dell Offerta formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della Scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto. Il Piano dell Offerta Formativa è adottato dal Consiglio d Istituto (art.3 D.P.R. 275/99 ). Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo sono un testo di riferimento unico per tutte le scuole autonome che sostituisce quelli che, un tempo, si chiamavano programmi ministeriali. Il testo entra in vigore con il decreto ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012 (G.U. n. 30 del 5 Febbraio 2013) e sostituisce sia le Indicazioni nazionali del 2004 che le Indicazioni per il curricolo del Esso è espressione di un patto formativo LE RISPOSTE DEL NOSTRO POF: CON LA FAMIGLIA E IL TERRITORIO o per comunicare le finalità educative e formative della scuola; o per stabilire un efficace azione di partecipazione e condivisione della progettazione di Istituto, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni al fine di migliorare la qualità del servizio pubblico; o per convertire, insieme alla Scuola, l ambiente territoriale in ambiente formativo mediante rapporti di collaborazione e di responsabilità educativa e formativa con le Istituzioni presenti sul territorio; o per garantire la migliore formazione culturale per i propri figli; o per essere informati sul processo e lo sviluppo delle competenze dei propri figli; o per partecipare ad attività di formazione rivolte ai Genitori organizzate dall Istituto per essere informati sui contenuti dei Piani di Studio e Indicazioni Nazionali emanati dal M.I.U.R. Ministero dell Istruzione dell Università e Ricerca. CON L ALUNNO o per creare un ambiente di relazione educativa sereno, accogliente, e motivante; o per offrire percorsi di sviluppo personale mediante attività formative mirate ai bisogni evolutivi, alle attese di crescita culturale, alle domande di attenzione individuale; o per garantire il diritto all apprendimento; o per sviluppare la consapevolezza che le regole e il loro rispetto sono valori da praticare nel quotidiano per vivere correttamente le relazioni interpersonali all interno di una comunità; o per accrescere il rispetto verso gli adulti ed i compagni; o per assicurare, alla fine dei più significativi snodi del percorso curricolare, traguardi di competenze le quali possano consentire
4 all alunno di proseguire e di affrontare con sicurezza le nuove proposte di conoscenza e di esperienza di studio; o per favorire il successo scolastico - formativo degli allievi finalizzato all orientamento e alla prosecuzione del percorso scolastico; o per consentire all allievo di saper leggere e saper scegliere le proprie attitudini e capacità, le diverse opportunità che il futuro scolastico, professionale e sociale mette a disposizione. CON I DOCENTI o per incrementare un clima di relazione positiva personale e professionale, diretto alla costruzione di un confronto aperto e rispettoso delle proprie e altrui opinioni; o per aumentare la collaborazione professionale, rivolta alla realizzazione di un curricolo trasversale e verticale che tenga conto delle diverse istanze evolutive e cognitive dei ragazzi e metterle in correlazione con le attività didattiche, che comprendono anche la natura specifica del sapere disciplinare; o per ottimizzare le competenze professionali interne rivolte al progresso della comunità educante; o per accrescere il senso di appartenenza all Istituzione nel suo complesso; o per ottenere la fiducia, l appoggio e la stima degli alunni e delle loro famiglie; o per recuperare il significato della valutazione quale valore per migliorare la propria esperienza professionale e il profilo culturale. CON IL PERSONALE ATA ED I COLLABORATORI SCOLASTICI o per potenziare rapporti lavorativi nell ottica della cooperazione, nel rispetto della persona e dell attività di ognuno, al fine di instaurare un clima di appartenenza all Istituzione scolastica e di responsabilità del servizio di cui tutti sono chiamati a rispondere; o per aumentare la professionalità di ogni assistente amministrativo e di ogni collaboratore che svolgono incarichi indispensabili di supporto logistico e tecnico affinché il servizio scolastico, l organizzazione della progettazione dell Istituto possano svolgersi nel migliore dei modi; o per accrescere la percezione del benessere personale e professionale all interno della Scuola. 4
5 5 IL N0STRO ISTITUTO PROMUOVE: LA FORMAZIONE CULTURALE Strumenti concettuali e culturali utili ad orientarsi e dare senso alla varietà delle esperienze. LA CONVIVENZA DEMOCRATICA E LA SOLIDARIETA Costituzionedagli articoli 2 e 3: riconoscimento e garanzia della libertà e dell uguaglianza nel rispetto delle differenze di tutti e delle identità di ciascuno. LA CITTADINANZA Cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell Europa e del mondo. L ORIENTAMENTO Per costruire e trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con l evoluzione delle conoscenze.
6 6 LINEE GUIDA o Porre al centro dell attività didattica l alunno, proponendo un itinerario di formazione personale e di apprendimenti che rispetti la persona: le esperienze vissute nella fascia 3-14 anni determinano il destino del singolo allievo, possono assicurare le basi per il raggiungimento dei più alti gradi dell istruzione, oppure porre le premesse per la dispersione successiva. o Avere come obiettivo la formazione di cittadini di oggi e di domani, riaffermando valori quali il senso civico, la responsabilità individuale e collettiva, il bene comune. o Operare affinché nessuno debba sentirsi escluso: disabili e stranieri devono essere messi in condizione di poter raggiungere sia la piena realizzazione di sé sia l acquisizione della cultura e dei valori necessari per vivere da cittadini responsabili. Stabilire tappe e traguardi da superare in un percorso formativo continuo che accompagna i bambini dai 3 ai 14 anni. Tale percorso formativo dovrà: creare e mantenere il necessario livello di motivazione allo studio e alla partecipazione, stabilire uno stretto raccordo tra le Indicazioni e gli interventi di valutazione; definire e controllare i livelli di competenza raggiunti con verifiche periodiche e sistematiche, tenendo anche conto delle analisi valutative condotte dall Invalsi; intervenire con strategie di rinforzo, di approfondimento e di recupero; tener conto degli standard di riferimento diffusi in ambito UE ed OCSE, in modo da rendere i risultati confrontabili; porre particolare attenzione al conseguimento dei traguardi progressivi di formazione, al graduale passaggio da un anno all altro e alla transizione dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado; sviluppare le dinamiche della didattica laboratoriale e della peer education. o Verificare periodicamente e con sistematicità il comportamento ed il processo formativo di ciascun allievo. o Valutare correttamente il raggiungimento dei traguardi prefissati e comunicarli tempestivamente agli stessi alunni e alle loro famiglie. o Proporre un curricolo adeguato sia per valorizzare le capacità dell alunno sia per intervenire sulle debolezze dello stesso; organizzare un insegnamento in modo progressivamente sistematico.
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