La valorizzazione del patrimonio informativo culturale della Regione Sardegna.

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Transcript:

La valorizzazione del patrimonio informativo culturale della Regione Sardegna. Oristano, 28 Febbraio 2018 Cristiano Melis Enrico Angotzi Mauro Cocco Direzione Generale dei Beni Culturali e Sistema Museale Regione Autonoma della Sardegna

Contesto normativo Le attività della Regione Sardegna nell ambito del patrimonio culturale sono definite dalla LR 14/2006 Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura (art 1, comma 1) [ ] persegue la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale della Sardegna quale fattore di crescita civile, sociale, economica e significativa componente della civiltà e dell identità del popolo sardo[ ]. Gli interventi della Regione si ispirano ai principi di: a) cooperazione, coordinamento e sviluppo; b) valorizzazione del rapporto tra beni, istituti e luoghi della cultura; c) qualità dei progetti; d) sostegno all attività di ricerca; e) promozione di rapporti tra produzione e fruizione culturale[ ] (art. 2 comma 1). La Regione promuove il Sistema museale della Sardegna quale organizzazione di rete rivolta a favorire sul territorio regionale la fruizione dei beni culturali e la qualità dei servizi di conservazione, gestione e valorizzazione ai fini della conoscenza del patrimonio culturale da parte dei residenti e della promozione del turismo culturale. (art. 12 comma 1); 2

Attività svolte La DG dei Beni Culturali è impegnata da anni in progetti per la valorizzazione del patrimonio culturale della Sardegna, che hanno previsto: > la produzione di contenuti multimediali interattivi multilingua (progetti SICPAC, Sistema omogeneo di identità visuale e Sardegna virtual archaeology) ; > la produzione di schede di catalogo di beni culturali e identitari, insieme alla realizzazione di servizi per la loro consultazione e diffusione (progetti Indagine conoscitiva, Corpora delle antichità della Sardegna e Servizi catalografici e informatici relativi al patrimonio culturale della Sardegna ) > la progettazione e realizzazione di unità introduttive di accoglienza in alcuni siti archeologici (estensione progetto Sistema omogeneo di identità visuale ) > fornitura di postazioni multimediali presso luoghi della cultura (progetti SICPAC e Sistema omogeneo di identità visuale ) ; > attività per il sostegno dei musei locali e loro riconoscimento nell Albo regionale degli istituti e dei luoghi della cultura 3

Le risorse disponibili I risultati dei progetti sin ora realizzati comprendono contenuti multimediali di varia tipologia, qualità e formato FOTOGRAFIE DIGITALI 110.000 TESTI, DIGIT.NI E DOCUMENTI 3.500 GRAFICI E DISEGNI 9.000 PANORAMI VIRTUALI 150 APP E MULTIMEDIALI 40 SCHEDE DI CATALOGO 37.000 RICOSTRUZIONI 3D 300 4

Alcuni esempi di risorse e contenuti 3D, APP & MULTIMEDIA VIDEO & PANORAMI VR FOTO & DISEGNI TESTI & BROCHURE e banche dati locali prodotte dagli Uffici, provenienti da diversi ambiti e da diverse fonti. SardegnaCultura (CMS) Catalogo Beni Culturali (Almagest) Albo musei SardegnaBiblioteche SardegnaSport fonti varie (XLS, MDB, ) 5

Il riuso delle risorse A partire dalle risorse disponibili, la DG dei Beni Culturali intende promuovere un attività di valorizzazione e di potenziamento della fruizione del patrimonio culturale, attraverso un progetto dedicato (#Andalas de cultura) ed altre iniziative che prevedono: > la raccolta e descrizione delle risorse in un unica banca dati; > l aggiornamento delle risorse obsolete alle nuove tecnologie di fruizione; > l adozione di piano di comunicazione rivolto all ambito internazionale; > la pubblicazione dei dati in formato aperto. La diffusione dei contenuti passerà per SardegnaCultura. Il portale sarà aggiornato a soluzioni di responsive design e alle recenti linee guida AgID, con una predisposizione al multilinguismo, l integrazione coi social network, nuove funzionalità di ricerca ed un manuale di integrazione dei contenuti e dei servizi. 6

OpenData: i dati sin ora pubblicati Per la pubblicazione in formato aperto dei dati del patrimonio culturale abbiamo definito un piano editoriale ed una politica di qualità interna. Ogni dataset deve: > offrire le risorse nei formati CSV, JSON e XML; > avere una descrizione dei campi in formato CSV; > avere una nota metodologica in formato PDF; > geolocalizzare ogni elemento della risorsa, se coerente e non lesivo del bene descritto. 7

OpenData: i dati che saranno pubblicati Stiamo lavorando alla pubblicazione in formato aperto di altri dati che verranno rilasciati progressivamente. Tra questi troverete: Beni Culturali > Anagrafe dei luoghi della cultura (musei, aree archeologiche, ecc) > Schede relative ai beni culturali catalogati dalla RAS e già consultabili su catalogo.sardegnacultura.it (stimati 20 dataset, tot. 40.000 record) Sport > Anagrafe degli impianti sportivi > Anagrafe delle associazioni sportive Spettacolo e cinema > Anagrafe delle associazioni dello spettacolo > Anagrafe dei cinema, teatri e dei luoghi dello spettacolo Biblioteca e archivio storico > Statistiche dei prestiti per annualità > Prestiti del polo SBN CAG 8

Criticità nell apertura dei dati dei BBCC La citata LR 14/2006 conferisce alla RAS [ ] il compito di assicurare la messa in rete dell offerta culturale e di contribuire ai sistemi informativi nazionali attraverso il proprio sistema informativo e la stessa [ ] contribuisce a garantire pubblicità e la trasparenza dell intervento pubblico e consente l accesso ai dati nei limiti previsti I dati relativi ai beni culturali sono complessi, molto diversi dagli altri tipi di dati. Sono diversi gli aspetti che impattano sul loro trattamento e pubblicazione: > Diverse proprietà e tipologie del bene (pubblico, privato, statale, ecclesiastico, beni culturali, identitari ); > Tutela del bene (proprietà, stima, integrità, localizzazione, custodia e detenzione); > Privacy: il concetto di open-by-default incontra le limitazioni della tutela dei dati personali e del diritto di autore; > Qualità del dato: quanto si è responsabili per un informazione non corretta nel caso di danni verso terzi? (fonte: Morena Ragone, Forumpa.it, 2014) 9

Possibili soluzioni per una corretta apertura Abbiamo effettuato alcuni approfondimenti: Titolarità del dato: l investitore è detentore dei diritti sui generis (estrazione, trasferimento, ecc). Per i dataset costruiti su altre fonti, verificare i diritti ab origine; Privacy: i dati dei proprietari presenti nel dataset vanno anonimizzati; quelli degli autori vanno invece sempre indicati, nel rispetto della LDA; Tutela: per i beni di proprietà privata (es.: immobili), la pubblicazione dei dati deve essere conforme all informativa inviata ai proprietari; Diritti d autore: alcuni dataset possono includere risorse, come le fotografie, che sono riconosciute come opere dell ingegno. Non è possibile consentire un riuso commerciale di riproduzioni (fotografie) di opere considerate beni culturali dal Codice (es.: art 108 DL 83/2014 Art bonus ): il dataset può essere CC-BY ma la fotografia deve essere licenziata come CC-BY-NC. 10

Una riflessione per concludere Siamo appena all inizio, ed i problemi legati alla diffusione dei dati aperti non sono solo di natura tecnica (Laura Moro, MiBACT, AgendaDigitale.eu. Luglio 2017): > la domanda è frammentaria, e i portatori di interesse fanno fatica a posizionarsi in modo chiaro e a formulare le loro richieste; > l offerta è legata a macro problemi (enunciare principi piuttosto che formulare proposte chiare e omogenee) e micro problemi (rispondere a richieste ad personam, necessità isolate, ecc), che non producono un valore collettivo. Ciò che crea veramente valore è l incontro tra le competenze di chi produce i dati e quelle di chi effettivamente li riutilizza. 11

Grazie per l attenzione! Contatti Cristiano Melis (070 606 8048, crimelis@regione.sardegna.it) Enrico Angotzi (070 606 5076, eangotzi@regione.sardegna.it) Mauro Cocco (070 606 5077, maucocco@regione.sardegna.it) 12