SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI

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Coordinamento provinciale della Marca Trevigiana degli Enti locali per la Pace e i Diritti umani SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI 10 dicembre 1948-10 dicembre 2008

COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLA MARCA TREVIGIANA DEGLI ENTI LOCALI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI Attualmente vi aderiscono i Comuni di Arcade, Asolo, Carbonera, Cornuda, Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Giavera del Montello, Maserada sul Piave, Mogliano Veneto, Montebelluna, Paese, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Preganziol, Silea; le Associazioni: Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato, Cooperativa Pace e Sviluppo di Treviso, Gruppo Iniziativa Territoriale Banca Etica. Con il patrocinio dell Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso Testi elaborati in collaborazione con: Laboratorio Scuola e Volontariato di Treviso Cooperativa Pace e Sviluppo di Treviso Stampa realizzata con il contributo del Centro di Servizio per il Volontariato di Treviso

Coordinamento provinciale della Marca Trevigiana degli Enti locali per la Pace e i Diritti umani SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI 10 dicembre 1948-10 dicembre 2008 Celebrazione dell anniversario proposta alle scuole medie e superiori e alle amministrazioni comunali della provincia di Treviso

INDICE 10 DICEMBRE 2008: ALLE 12.00 SCOCCA L ORA DEI DIRITTI UMANI pag. 5 ALCUNE NOTE SULL UTILIZZO DEI TESTI pag. 5 PRESENTAZIONE pag. 6 PRIMA PROPOSTA DI LETTURA pag. 7 1. TUTTI I DIRITTI UMANI PER TUTTI pag. 7 2. IL DIRITTO A NON ESSERE RIDOTTO SCHIAVO O TORTURATO pag. 8 3. I DIRITTI GIURIDICI pag. 8 4. IL DIRITTO AD UNA VITA PRIVATA, ALLA LIBERTÀ pag. 9 DI MOVIMENTO E ALL ASILO 5. IL DIRITTO AL MATRIMONIO E ALLA FAMIGLIA pag. 9 6. IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ pag. 9 7. IL DIRITTO DI PARTECIPARE ALLA VITA POLITICA pag. 10 8. IL DIRITTO AL LAVORO E AL RIPOSO pag. 10 9. IL DIRITTO ALLA SALUTE E AL BENESSERE pag. 11 10. IL DIRITTO ALL ISTRUZIONE E ALLA CULTURA pag. 12 11. I DOVERI DI OGNI CITTADINO pag. 13 SECONDA PROPOSTA DI LETTURA pag. 14 CONCLUSIONE pag. 19

10 DICEMBRE 2008: ALLE 12.00 SCOCCA L ORA DEI DIRITTI UMANI La dignità dell uomo, di ogni essere umano, rappresenta un patrimonio e un impegno per l intera comunità internazionale. Il Coordinamento provinciale della Marca Trevigiana degli enti locali per la pace e i diritti umani propone a tutte le scuole medie e superiori della provincia di Treviso di unirsi idealmente il 10 dicembre 2008 per celebrare il sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. Alle ore 12.00 si invitano tutte le scuole a sospendere le lezioni e a dare lettura, per singole classi o per gruppi di classi, di uno dei due testi contenuti nel presente fascicolo. Il materiale elaborato può anche essere utilizzato come spunto per l avvio di un approfondimento sul tema dei diritti umani. In tal modo si mira alla diffusione della conoscenza e alla valorizzazione di un fondamentale documento per la storia dell umanità, fornendo nel contempo un occasione di riflessione sul significato dei diritti umani e sulla dignità di tutti gli esseri umani. La proposta di partecipazione a questa iniziativa viene estesa anche alle Amministrazioni comunali trevigiane, nei tempi e nei modi che verranno ritenuti più opportuni: nel corso della seduta del Consiglio Comunale più prossima alla data del 10 dicembre 2008; oppure organizzando un momento appositamente dedicato a tale ricorrenza; oppure ancora nell ambito di qualche altra circostanza in cui tale celebrazione possa avere un rilievo adeguato e consono al suo significato. ALCUNE NOTE SULL UTILIZZO DEI TESTI PRIMA PROPOSTA DI LETTURA. Consiste in una selezione di alcune parti della Dichiarazione universale dei diritti umani. A ciascuna parte fanno seguito alcuni dati e informazioni sulle violazioni ai diritti in essa sanciti. Seguono una o più citazioni per ogni articolo, riprese prevalentemente da grandi personaggi impegnatisi per il riconoscimento dei diritti umani, oppure per la pace ed il progresso civile e morale dell umanità. Si propone che la lettura avvenga almeno con tre voci che si alternano via via nelle varie parti del testo. SECONDA PROPOSTA DI LETTURA. Si propone la lettura del testo integrale della Dichiarazione universale dei diritti umani, da effettuare lentamente, in modo che vengano meglio compresi i suoi contenuti. Si consiglia che la lettura venga effettuata da più persone, cambiando voce ad ogni articolo. PRESENTAZIONE E CONCLUSIONE. In entrambi i casi, si propone che la lettura venga accompagnata da due brevi testi di presentazione e di conclusione, che potranno essere letti anche dalla stessa persona. 5

PRESENTAZIONE Esattamente sessant anni fa, il 10 dicembre 1948, a Parigi l Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottava e proclamava la Dichiarazione universale dei diritti dell uomo. Ciò avveniva dopo un lacerante capitolo della storia mondiale, che aveva visto due guerre mondiali in 30 anni ed una sistematica violenza di uomini contro altri uomini, di nazioni contro nazioni, di popoli contro altri popoli. Quella approvazione fu un evento fondamentale nella storia dell umanità poiché essa è il primo atto internazionale contenente un elenco organico di diritti fondamentali dell uomo, indipendentemente dalle sue condizioni di nascita e scelte di vita. Fu approvata dai 58 Stati allora membri delle Nazioni Unite nonostante avessero diverse ideologie, diversi sistemi politici, religiosi e culturali. Essa rappresenta ancora oggi uno straordinario strumento che continua ad avere grande influenza sulla vita dei popoli di tutto il mondo, anche se in molti contesti è solo una enunciazione di principi che non vede purtroppo reale applicazione. Nei suoi trenta articoli sono riconosciuti, oltre ai diritti civili e politici, anche i diritti economici e sociali, alla luce del principio della loro interdipendenza e indivisibilità. Nell incipit del suo preambolo è proclamato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo : ciò rappresenta un grande impegno per l umanità intera. 6

PRIMA PROPOSTA DI LETTURA 1. TUTTI I DIRITTI UMANI PER TUTTI Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. (Articolo 1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, d opinione politica o di altro genere, d origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. (Articolo 2 - comma 1) È il cuore della Dichiarazione : ma è anche il principio che è più difficile applicare e constatare in una realtà mondiale dove permangono forti disuguaglianze. I diritti umani, infatti, possono essere rispettati e promossi solo superando le condizioni di povertà e degrado di gran parte della popolazione mondiale. Attualmente nel mondo ci sono 1,2 miliardi di persone che sopravvivono con meno di un dollaro al giorno, mentre circa metà della popolazione mondiale vive con meno di due dollari al giorno. Si stima che 800 milioni di persone, pari al 14% della popolazione mondiale, non dispongano di cibo sufficiente per condurre delle esistenze normali, sane ed attive. Vivono in condizioni di povertà assoluta il 62% degli abitanti in Africa, il 35% in America centro-meridionale e il 25% in Asia. Nei Paesi industrializzati si stima che ci siano 100 milioni di poveri. Il 20% più ricco ha un reddito pari a 78 volte quello del 20% più povero. Il trionfo dell uomo consisterà nel sostituire alla lotta per l esistenza la gara per l aiuto reciproco. La legge della bestia sarà destituita dalla legge dell uomo. (M.K. Gandhi) Il grado di civiltà della società si misura anche dalla capacità di distribuire la ricchezza e di attenuare gli effetti negativi delle disuguaglianze. (M.L. Bacci) Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. (Articolo 3) Nel 2007 sono state eseguite almeno 1.252 condanne a morte in 24 Paesi. Nel 2007 in Egitto, nei primi sei mesi, 250 donne sono state assassinate dal marito o da altro familiare; ogni ora sono stati commessi, in media, due stupri. Viviamo in un solo mondo, un mondo in cui la violazione del diritto in un solo luogo della Terra si riflette dappertutto. (Immanuel Kant) 7

2. IL DIRITTO A NON ESSERE RIDOTTO SCHIAVO O TORTURATO Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù ( ). (Articolo 4) Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudele, inumani o degradanti. (Articolo 5) Nel 2007 sono stati documentati casi di tortura o altri trattamenti crudeli, inumani e degradanti in almeno 81 Paesi. Con la violenza puoi uccidere colui che odi, ma non uccidi l odio. La violenza aumenta l odio e nient altro. (Martin Luther King) Giustizia non esiste là dove non vi è libertà. (Luigi Einaudi) 3. I DIRITTI GIURIDICI Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica. (Articolo 6) Tutti sono uguali dinanzi alla legge, e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un eguale tutela da parte della legge. ( ) (Articolo 7) Nel 2007 Amnesty International ha evidenziato legislazioni discriminatorie contro le donne in almeno 23 Paesi, contro i migranti in almeno 15 Paesi e contro le minoranze in almeno 14 Paesi. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato. (Articolo 9) Alla fine del 2007 nella base aerea statunitense di Bagram, in Afghanistan, almeno 600 persone erano in carcere senza accusa, processo o revisione giudiziaria; e 25 mila erano quelle detenute dalla Forza multinazionale in Iraq. Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad un equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, ( ) (Articolo 10) Nel 2007 sono stati riscontrati procedimenti giudiziari iniqui, ingiusti, in 54 Paesi. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa. ( ) (Articolo 11) Nel 2007 alla fine dell anno, circa 270 delle 800 persone trasferite a Guantánamo Bay dal 2002 erano ancora detenute senza accusa né procedimento legale corretto. È strano come tutti difendiamo i nostri torti con più vigore dei nostri diritti. (Gibran Kahlil Gibran) 8

4. IL DIRITTO AD UNA VITA PRIVATA, ALLA LIBERTÀ DI MOVIMENTO E ALL ASILO Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesioni del suo onore e della sua reputazione. (Articolo 12) Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. (Articolo 13 - comma 1) Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni. (Articolo 14 - comma 1) Nel 2007 oltre 550 postazioni militari e altri blocchi imposti da Israele hanno limitato o impedito il movimento dei palestinesi all interno della Cisgiordania. Non si è perduto niente, quando ci resta l onore. (Voltaire) 5. IL DIRITTO AL MATRIMONIO E ALLA FAMIGLIA Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. ( ) La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. (Articolo 16 - commi 1 e 3) Secondo il Centro internazionale di ricerca sulle donne (www.icrw.org) nel 2003 oltre 51 milioni di minorenni, al di sotto dei 18 anni, sono state costrette a sposarsi e si prevede che la cifra salirà a 100 milioni entro dieci anni. Ad esempio, nello stato indiano del Rajastan il 56% delle donne è stata costretta a sposarsi prima dei 15 anni. Per ora solo la Norvegia ha messo fuori legge il matrimonio combinato. La famiglia è il test della libertà, perché è l unica cosa che l uomo libero fa da sé e per sé. (Gilbert Keith Chesterton) 6. IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell osservanza dei riti. (Articolo 18) Nel 2007 Amnesty International ha registrato prigionieri di coscienza in 45 Paesi. Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione ( ). (Articolo 19) Nel 2007 sono state riscontrate leggi limitative della libertà d espressione e di stampa in 77 Paesi. 9

La nuova versione cinese del motore di ricerca Google escluderà dai risultati alcuni argomenti sgraditi dalle autorità di Pechino; grazie a questa decisione remissiva, Google potrà piazzare i propri server sul suolo cinese. Tra gli argomenti che dovrà far finta di non trovare ci sono parecchi temi invisi al potere, come l indipendenza di Taiwan, il massacro di Tienanmen, il Dalai Lama. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. (Articolo 20 - comma 1) Nel Myanmar (l ex Birmania) nel 2007 migliaia di persone sono state arrestate durante la repressione delle proteste pacifiche. Non ci sono informazioni ufficiali riguardo al numero di uccisioni, che risultano esserci state con certezza. Alla fine del 2007 risultavano in carcere circa 700 prigionieri di coscienza. La libertà quando comincia a mettere radici è una pianta di rapida crescita. (George Washington) La libertà al singolare esiste soltanto nelle libertà al plurale. (Benedetto Croce) 7. IL DIRITTO DI PARTECIPARE ALLA VITA POLITICA Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. La volontà popolare è il fondamento dell autorità di governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. (Articolo 21 - commi 1 e 3) Si stima che il 22% della popolazione mondiale - pari a circa un miliardo di persone - non viva in regimi democratici. Secondo l associazione statunitense Freedom House, al 2006 ben 45 Paesi del mondo sono not free, ossia dittature, su un totale di 193. Regimi dittatoriali restano prevalenti nell area dell ex Urss (7 su 28), in Medio Oriente (11 su 18), in Africa (15 su 48), in Cina e nei Paesi limitrofi (11 su 39). Oggi l Europa, l America Settentrionale, l America meridionale e l Oceania sono continenti quasi privi di regimi dittatoriali (uniche eccezioni Bielorussia e Cuba). La dittatura è moralmente cattiva perché condanna i cittadini dello Stato, contro la loro migliore coscienza, contro il loro convincimento morale, a collaborare con il male se non altro con il silenzio. (Karl Popper) La democrazia è il governo del popolo, dal popolo, per il popolo. (Abramo Lincoln) Si prende parte alla vita politica quando non si è indifferenti. 8. IL DIRITTO AL LAVORO E AL RIPOSO Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 10

Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, ad altri mezzi di protezione sociale. (Articolo 23 - commi 1 e 3) Ogni individuo ha il diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite. (Articolo 24) Nel 2007 almeno 39 sindacalisti sono stati assassinati in Colombia; nei primi quattro mesi del 2008 i morti sono stati già 22. Le aziende hanno imparato che se io questo pomeriggio licenzio mille persone, domani mattina le azioni della mia azienda valgono decine di milioni di dollari in più. Tutti devono lavorare: o con le mani o con la testa. (Proverbio italiano) La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza e indipendenza economica. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature. (Franklin Delano Roosevelt). È impossibile godere appieno dell ozio se non si ha un sacco di lavoro da fare. (Jerome Klapka Jerome) 9. IL DIRITTO ALLA SALUTE E AL BENESSERE Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all alimentazione, al vestiario, all abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari, ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. (Articolo 25 - comma 1) Circa 2,4 miliardi di persone non dispone dei servizi sanitari di base. Più di un miliardo di persone - pari al 22% della popolazione mondiale non ha accesso alle risorse di acqua pulita. Nel Terzo mondo c è un medico ogni 6.000 abitanti, mentre ce n è uno ogni 350 nei Paesi industrializzati. Si stima che circa 36 milioni di persone siano affette dall Hiv-Aids. Nel 2007 il 14% della popolazione del Malawi era affetta dal virus dell Hiv-Aids e solo il 3% di essa aveva accesso a farmaci anti-retrovirali gratuiti. Un milione di bambini era stato reso orfano per cause mortali collegate all Hiv-Aids. La maternità e l infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza ( ). (Articolo 25 - comma 2) Nel Terzo mondo la mortalità infantile è pari al 9,5%, mentre è dell 1,8% nei Paesi industrializzati. Nel Terzo mondo la mortalità materna è pari a 471 ogni 100 mila donne, mentre sono 31 nei Paesi industrializzati. In media ogni giorno muoiono oltre 26 mila bambini sotto i 5 anni, la maggior parte di loro per cause prevenibili. 11

Si stima che nel 2006 i decessi infantili siano stati tra i 9,7 e gli 11 milioni. Oltre l 80% di tutte le morti di bambini nel 2006 si sono verificate nell Africa Subsahariana e nell Asia meridionale. Nell Africa Subsahariana nel 1970 vi si verificavano l 11% del totale mondiale delle nascite e il 19% delle morti infantili; nel 2006, la regione è arrivata a contare il 22% delle nascite e il 49% delle morti tra 0 e 5 anni. Un bambino nato nell Africa Subsahariana nel 2006 ha 1 probabilità su 6 di morire prima di compiere 5 anni. Come la schiavitù e l apartheid, la povertà non è naturale. È creata dall uomo e può essere superata e sradicata dalle azioni degli esseri umani. Superare la povertà non è un gesto di carità. È un atto di giustizia. È la tutela di un diritto umano fondamentale, il diritto alla dignità e a una vita decorosa. (Nelson Mandela) Non esiste un uomo tanto povero da non poter donare qualcosa agli altri. (Romano Battaglia) 10. IL DIRITTO ALL ISTRUZIONE E ALLA CULTURA Ogni individuo ha diritto all istruzione. L istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L istruzione elementare deve essere obbligatoria. ( ) L istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. (Articolo 26 - commi 1 e 2) Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. (Articolo 27 - comma 1) Si stima che il 27% della popolazione mondiale sia analfabeta (di cui il 64% donne). Secondo i dati Unesco 2005 i bambini esclusi dall istruzione di base sono stati 72 milioni. Il 57% degli esclusi dalla scuola primaria sono bambine, a conferma di un emarginazione ancora fortemente basata sulla differenza di genere. Indagini più approfondite mostrano come questa cifra, già alta, sia in realtà ancora superiore in quanto va tenuto conto dei bambini che, pur regolarmente iscritti, hanno smesso di frequentare le lezioni. Inoltre, in molti Paesi in guerra o da poco usciti da un conflitto, i dati sull istruzione sono assenti o poco affidabili. Si stima che circa 325 milioni di bambini e bambine che non frequentino la scuola. L istruzione non sparge semi dentro di noi, ma fa sì che i nostri semi germoglino. (Gibran Khalil Gibran) Consideravano il gioco e le vacanze un diritto, la scuola un sacrificio. Non avevano mai sentito dire che a scuola si va per imparare e che andarci è un privilegio. (Don Lorenzo Milani) 12

11. I DOVERI DI OGNI CITTADINO Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità. Nell esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e della libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica. (Articolo 29 - commi 1 e 2) La mia libertà finisce dove comincia la vostra. (Martin Luther King) La storia dell umanità, in certa qual maniera, è la storia dei pensieri umani. Gli avvenimenti storici, le guerre, i progressi, le tragedie raccontano i pensieri negativi e positivi degli uomini. Tutti i grandi personaggi, i liberatori, i grandi pensatori, insomma gli uomini insigni del passato, sono il prodotto di un pensiero positivo, mentre le tragedie, le tirannidi e le guerre spaventose sono sopravvenute per effetto di pensieri negativi. Per un essere umano la sola cosa che valga la pensa di essere fatta è, di conseguenza, cercare di sviluppare pensieri positivi, aumentarne il potere e la forza, e quindi ridurre le manifestazioni del pensiero negativo. Se lasciate il campo libero alla collera, all odio siete perduti. Nessun essere umano di buon senso vuole perdersi. (Dalai Lama) L Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclama la presente Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l insegnamento e l educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale ed internazionale, l universale ed effettivo riconoscimento e rispetto ( ). (Dal Preambolo) No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l acqua e il diritto come un fiume in piena. (Martin Luther King) 13

SECONDA PROPOSTA DI LETTURA Testo integrale della Dichiarazione universale dei Diritti Umani Preambolo Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana, i loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell umanità e che l avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell uomo; Considerato che è indispensabile che i diritti dell uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l oppressione; Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni; Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell uguaglianza dei diritti dell uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà; Considerato che gli stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l osservanza universale dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali; Considerato che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni; L Assemblea Generale proclama la presente Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l insegnamento e l educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale ed internazionale, l universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione. Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Articolo 2 1. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di 14

lingua, di religione, d opinione politica o di altro genere, d origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. 2. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità. Articolo 3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Articolo 4 Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. Articolo 5 Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudele, inumani o degradanti. Articolo 6 Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica. Articolo 7 Tutti sono uguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione, come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione. Articolo 8 Ogni individuo ha diritto ad un effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge. Articolo 9 Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato. Articolo 10 Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. Articolo 11 1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa. 15

2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisce reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso. Articolo 12 Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni. Articolo 13 1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. 2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese. Articolo 14 1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni. 2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite. Articolo 15 1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. 2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza. Articolo 16 1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all atto del suo scioglimento. 2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi. 3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. Articolo 17 1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri. 2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà. Articolo 18 Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, 16

isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell osservanza dei riti. Articolo 19 Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. Articolo 20 1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. 2. Nessuno può essere costretto a far parte di un associazione. Articolo 21 1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. 2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese. 3. La volontà popolare è il fondamento dell autorità di governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. Articolo 22 Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità. Articolo 23 1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. 3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, ad altri mezzi di protezione sociale. 4. Ogni individuo ha il diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi. Articolo 24 Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite. Articolo 25 1. Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all alimenta- 17

zione, al vestiario, all abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari, ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. 2. La maternità e l infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale. Articolo 26 1. Ogni individuo ha diritto all istruzione. L istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L istruzione elementare deve essere obbligatoria. L istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito. 2. L istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. 3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli. Articolo 27 1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e a partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. 2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore. Articolo 28 Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati. Articolo 29 1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità. 2. Nell esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica. 3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite. Articolo 30 Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di qualsiasi Stato gruppo o persona di esercitare un attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati. 18

CONCLUSIONE A sessant anni di distanza dall approvazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani spetta a ciascuno di noi, cittadini del mondo, considerare pienamente valido, attuale e vincolante il suo contenuto. Spetta a ciascuno di noi, giovani ed adulti, comprendere come il riconoscimento della dignità di ogni essere umano rappresenti un passaggio indispensabile per la diffusione della civiltà e del benessere in ogni angolo della Terra. Spetta a ciascuno di noi credere nell uomo. Spetta a ciascuno di noi fare la propria parte impiegando le proprie capacità e le proprie relazioni per contribuire a lasciare questo nostro mondo migliore di come l abbiamo trovato. 10 dicembre 1948-10 dicembre 2008 19