Gente che va, gente che viene... Pensieri in libertà dopo la prima gara dell'anno (Livorno, 3 dicembre 2017) Sono più di dieci anni che nuoto con il Siena Nuoto Master UISP, dovrei essere abituato a vedere persone che entrano nella squadra e non fanno nemmeno una gara, persone che se ne vanno dopo pochi mesi, altre che rimangono per più di un decennio, altre ancora che per differenti motivi se ne vanno, poi tornano e poi se ne vanno di nuovo...diversa è la visione di queste persone come allenatore. Quando insegni nuoto ai bambini tutto si rivela semplice e gioioso: arrivano piccoli e spesso senza una vaga idea di come si galleggia, crescono imparando a nuotare e poi li perdi poiché vanno in altri corsi, scelgono altre strade, ritornano quando sono più grandi e nuotano con un differente approccio. Tutto nella norma e anzi sei contento che vadano con altri istruttori, che crescano, che seguano la loro strada...vengono trattati proprio come figli. Questo è il mio terzo anno come allenatore Master e le cose appaiono diverse poiché diversa è la modalità di approccio, il vissuto è molto differente. Sì, perchè tutti sono cresciuti da un bel po' di anni e con questi atleti, questi nuotatori, queste persone il rapporto è differente: vi è il rispetto reciproco non soltanto per la fatica in acqua, ma anche per i propri lavori e (per i più giovani) per gli studi che vengono portati avanti; vi è la fase successiva che è quella della comprensione umana, riconoscere pregi e difetti al di fuori della nuotata, riconoscendoli nella persona. Alla fine dell'anno agonistico vi è il rispetto dell'amicizia che si è instaurata, che significa tutto quello che ho scritto sopra più una quantità di sfumature difficili da definire in queste poche righe. Alla prima gara livornese la nostra squadra vantava un gruppo eterogeneo di vecchi e nuovi nuotatori che si sono aggiunti quest'anno. Il risultato, più importante di quello cronometrico, è stato un mix di sensazioni: un po' di sconcerto, la sensazione di "prova" del gruppo e delle gare, la percezione di studio reciproco, di fiducia riposta...beh, sono queste le cose che si sentivano. É una strana sensazione vedere "uno di noi" che nuota per un'altra squadra...ma così è la vita, poiché non è colpa di nessuno se si è trasferito. Anzi, il crono gli è stato preso lo stesso, l'ho riferito appena uscito dall'acqua...bravo! poi mi sono ricordato che i punti non erano nostri...bravo lo stesso, così abbiamo detto tutti. Infatti il tanto agognato pranzo post gara si è svolto ugualmente insieme...in un luogo bellissimo a strapiombo sul mare...quasi un sogno di mezza estate. E poi vi sono le mancanze...dovuti a mille motivi che non voglio spiegare qui. Le mancanze che si fanno sentire non per questione di punti...poiché come spesso tengo a sottolineare questo sport e questa squadra mi hanno regalato amici da molti anni, prima ancora che diventassi allenatore. La loro mancanza si fa sentire...ragazzi spero torniate presto!!! Le sconfitte: non vi è niente di peggio che vedere un proprio nuotatore che non raggiunge il risultato voluto...non vi è niente di peggio che vedere un proprio amico deluso! La colpa è sicuramente di entrambi...ma la percentuale maggiore la voglio prendere io, poiché sono io che devo dargli le carte giuste per vincere...e allora riprendi i vecchi libri, studia, applica, prova, riprova, fai allenamenti duri, falli di scarico...grandi cicli, piccoli cicli... a volte mi sento come Oronzo Canà ne L'allenatore nel pallone!! Il regalo di Natale...caro Babbo Natale, come regalo vorrei la ricetta per allenarli bene...poiché è insopportabile vedere un amico/a insoddisfatto. La sfida per me è a fine gennaio...vederli sui blocchi con il coltello tra i denti... Buona nuotata ragazzi!! Luca Fiorentino