Neemia 8,2-4a a Luca 1,1-4.4, Oggi e in me si compiono le vostre attese e le vostre speranze

Documenti analoghi
In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.

Scritto da Antonio Manco Domenica 20 Gennaio :17 - Ultimo aggiornamento Domenica 27 Gennaio :29

il commento al vangelo della domenica OGGI SI E COMPIUTA QUESTA SCRITTURA

66ª GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA

Oggi si è compiuta questa Scrittura (1,1-4; 4,14-21)

Guida: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T: Amen

B E L L A N O T I Z I A a cura di Antonio Di Lieto Insegnante di Religione Cattolica dell Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro

CONSOLARE GLI AFFLITTI

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

3 a Domenica del Tempo Ordinario/C - 24 gennaio colore liturgico verde

Colore liturgico: Verde

Percorso di formazione. Secondo incontro: Povertà vogliamo parlarne!

3 Domenica del Tempo Ordinario - Anno C Lc 1,1-4;4,14-21

27 gennaio Parrocchia Santa Maria Assunta Castel di Sangro (AQ) III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.

Il culto nella Bibbia. Introduzione

Tu sei il mio Figlio diletto (Lc 3,22)

Domenica 24 gennaio 2016 III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO. + VANGELO (Lc 1,1-4; 4,14-21) Oggi si è compiuta questa Scrittura.

SABATO 09 APRILE 2016, ORE CAPPELLA S. MARIA ALL ARCIVESCOVADO

importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.

3ª Domenica del Tempo Ordinario Anno C

II DOMENICA DOPO NATALE

- Messia (in ebraico) Cristo (in greco) Unto con olio = Consacrato = Sacerdote (in italiano)

R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^

RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE

5 gennaio Liturgia del giorno

RITIRI D AVVENTO 2015 MIA FORZA E MIO CANTO E IL SIGNORE IS

Battesimo di Gesù / A

2ª tappa Da nemico a fratello

DOMENICA III T.O. (Lc 1, 1-14 ; 4, 14-21)

RELIGIONE IRC Monoennio. Competenza 1. - DIO E L UOMO Scoprire che per la religione Dio è Creatore e Padre.

CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V

Amare Dio con tutta l anima

Gesù nasce per saziare la nostra fame

BATTESIMO DI GESU' Vangelo di Marco 1,9-11

Io sono con voi anno catechistico


OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Al termine della scuola primaria L alunno: 1.1 Scoprire che la vita, la natura, il. di Gesù: far conoscere il Padre

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE Festa

L'ANNUNCIAZIONE A GIUSEPPE E MARIA I parte

IV dom. T.O. - B. Mc 1, Gesù di Nazareth e

COMPETENZE SPECIFICHE Livello essenziale Livello standard Livello essenziale Livello standard

Arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova

Dagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I

ARCIDIOCESI DI CROTONE - SANTA SEVERINA

SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

SOLTANTO ABBI FEDE GUIDA PASTORALE 2012/13 LA FEDE DI EZECHIELE

Preghiera del Sinodo

ROSARIO DEI RAGAZZI MISSIONARI

INSIEME PREGHIAMO INTORNO ALLA TAVOLA

LITURGIA DELLA PAROLA

Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it. PRIMA LETTURA Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

III CIRCOLO DIDATTICO DI COLLEGNO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI CIRCOLO - IRC - ANNO SCOLASTICO

OMELIA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI

DISCIPLINA: Religione Cattolica

OTTOBRE. SAN GASPARE DEL BUFALO, sacerdote. 21 ottobre ANTIFONA D INGRESSO. Si dice il Gloria. SOLENNITÀ PER CPPS FESTA PER ASC

In Maria Dio viene ad abitare la terra e la ri-crea!

che notte strana ORARIO E APPARSA LA BONTA DI DIO PRO-VOCAZIONE: e voi l avete vista la stella?

Lunedì - 31 Dicembre San Silvestro. Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio. e il Verbo era Dio.

RITI DI INTRODUZIONE

MISSIONARIO DEL MISTERO DI DIO

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE

VESTITI DI GIOIA. Novena di Natale

Parrocchia S. Maria di Bacezza. lectio di A V V E N T O S A L V E Z Z A E V I C I N A

IC Monterotondo Buozzi Curricolo verticale

Nel nome del Padre. Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli.


LA PACE DONO DI DIO IN CRISTO MORTO E RISORTO

RELIGIONE: PRIMO BIENNIO CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA

La parola VANGELO significa LIETO ANNUNCIO, BUONA NOVELLA. Il lieto annuncio è:

RELIGIONE SCUOLA INFANZIA

LITURGIA EUCARISTICA

Composizione del vangelo di Luca

Competenza chiave europea

Santa Bonifacia Rodríguez de Castro, vergine Solennità

DOMENICA 3^ DI AVVENTO - 14 dicembre 2014

CI SALUTIAMO E SALUTIAMO GESÚ CHIEDIAMO PERDONO PER I NOSTRI PECCATI CANTIAMO IL GLORIA: CANTO DI GIOIA

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MANDATO MISSIONARIO "La Misericordia visita le nostre case" 17 ottobre 2016

CURRICOLO DI RELIGIONE

CURRICOLO DI RELIGIONE CLASSI TRIENNIO. Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità. Fare non è creare.

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DI RELIGIONE CLASSE PRIMA

Classe Prima. Competenze. Apprezza e tratta le persone e le cose attorno a sé con cura e attenzione.

RELIGIONE CATTOLICA. Curricolo di base per la classe prima del Primo Ciclo di istruzione

I.C. don Milani- Vimercate

6ª tappa La fatica della comunione

Prima primo biennio secondo biennio COMPETENZE ABILITA' CONOSCENZE ABILITA' CONOSCENZE ABILITA' CONOSCENZE

Scritto da Antonio Manco Domenica 03 Gennaio :54 - Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Gennaio :09

BATTESIMO DI CRISTO Marco 1:7-11

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE festa

ATTO PENITENZIALE Con fiducia e umiltà presentiamo al Signore la nostra vita e quella dei defunti, perché egli perdoni i nostri e i loro peccati.

Corso Chierichetti. Primo incontro: La chiesa e i suoi luoghi

LETTURE DALLA MESSA VOTIVA DEL SS. CUORE DI GESÙ

all uomo il Mistero, la Storia della Salvezza. La risposta dell uomo è ascolto e docilità. La Lectio Divina ha quindi una sua dinamica: è ascolto,

IL PIANO SALVIFICO DI DIO

Transcript:

Impossibile visualizzare l'immagine. III dom. T.O. - C Neemia 8,2-4a. 5-6.8-10a Luca 1,1-4.4,14-21 Oggi e in me si compiono le vostre attese e le vostre speranze

Preghiera iniziale Come il popolo che si raccoglie intorno a Neemia per ascoltare la tua Parola, come i cittadini che si radunano intorno a Te nella sinagoga di Nazaret, anche noi, Signore, siamo qui per lasciarci raggiungere dalla tua Parola, che salva e che guida. Oggi ci dirai si adempie questa Parola! Vuoi dirci che ora basta aprire gli occhi per vedere ciò che compi per la gioia degli uomini; ora basta aprire il cuore per ascoltare una parola di salvezza e di misericordia. In Te, Dio fa grazia! ; in Te, il Padre si fa nostro compagno di viaggio per riparare tutte le nostre storture e sostenere le nostre speranze. Oggi ci dirai si adempie questa Parola. La tua Parola, la tua vicinanza e la tua grazia non sono per domani o per un futuro indistinto: è oggi che questo accade. Oggi la tua parola, Gesù, porta gioia ai poveri; oggi libera e risana, oggi fa gustare la tenerezza di Dio. Apri, Signore, il nostro cuore alla tua Parola.

Neemia 8,2-4a.5-6.8-10 2 Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. 3 Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l orecchio a sentire il libro della legge. 4 Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l occorrenza 5 Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tuttoilpopolosialzòinpiedi. 6 Esdra benedisse il Signore Dio grande e tutto il popolo rispose: Amen, amen, alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. 8 Essi leggevano nel libro della legge di Dio abranidistintiecon spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. 9 Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: Questo giorno è consacrato al Signore vostro Dio; non fate lutto e non piangete!. Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. 10 Poi Neemia disse loro: Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza.

- L assemblea di tutto il popolo (uomini, donne e bambini): la Parola di Dio è per tutti e assume un valore pieno quando è proclamata davanti a tutti. Il motivo è evidente: la Parola di Dio vuole costituire il popolo del Signore; non le basta suscitare singoli desideri di bene; non le basta essere accolta docilmente da singoli individui. La Parola di Dio vuole radunare un popolo, animarlo con le promesse di Dio, unirlo con la legge di Dio. - Il contesto di preghiera entro cui si colloca la proclamazione della Parola di Dio. Quando la Parola è annunciata l uomo sta non davanti a un libro, ma davanti a Dio; non si tratta di accogliere delle parole ma di accogliere il Dio vivente nelle sue parole. Per questo la preghiera non è solo un accompagnamento della Parola, ma il suo ambiente vitale, il contesto nel quale la Parola di Dio esprime se stessa con il massimo di efficacia.

Il testo di Neemia proposto come prima lettura è modello fecondo e stimolante di LECTIO e ne presenta gli elementi essenziali: * vv. 3ss.: lettura del testo sacro per far ascoltare a tutti la Parola. * vv. 8-9a: meditazione con traduzione dell originale ebraico nella lingua comprensibile ai presenti e spiegazioni appropriate. * v. 9b: dall ascolto alla preghiera, con lodi a Dio e benedizioni, adorazioni e prostrazioni, ma anche pianto e lacrime. * v. 10: la festa, che contempla al suo interno la condivisione «mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato».

Lc 1,1-4.4,14-21 1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3 così anch io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4 in modo che tu possa rendenderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. 14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15 Insegnava nelle loro sinagogheeglirendevanolode[gloria]. 16 Venne a Nazaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: 18 Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l unzione, e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19 a proclamare l anno di grazia del Signore. 20 Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21 Allora cominciò a dire loro: Oggisièadempiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato.

1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3 così anch io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4 in modo che tu possa rendenderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. La prima parte (1,1-4) è il proemio al Vangelo di Luca, approfondisce l attendibilità storica dei racconti evangelici e degli eventi in essi contenuti. STORICITÀ: non con il metodo delle scienze storiche moderne, ma con la sensibilità storica degli antichi, che lasciava un notevole spazio alla libertà dello storico, come: spostamenti cronologici, dialoghi messi in bocca a personaggi e costruiti intorno ad alcuni loro detti.

Struttura del Vangelo di Luca Un lungo viaggio (vv. 9,51-19,28) che porta Gesù dalla Galilea fino a Gerusalemme, dove morirà secondo quanto annunciato dai profeti (Lc 9,51.53.57; 10,1.38; 11,1; 13,22.33; 14,25; 17,11; 18,31. 35; 19,1.11.28). Simbolo del doloroso viaggio che le comunità della Grecia (destinatarie del Vangelo di Luca) stavano facendo nella loro vita quotidiana. La convivenza tra i cristiani venuti dal Giudaismo e quelli che giungevano da altre etnie e culture era marcata da forti tensioni: * uscire dal mondo dell osservanza della legge che li accusava e li condannava per andare verso un mondo di gratuità dell amore di Dio tra tutti i popoli, certi che in Cristo tutti i popoli si fondono in uno solo dinanzi a Dio; uscire dal mondo chiuso della razza verso il territorio universale dell umanità. *E il cammino di tutti noi lungo la nostra vita: trasformare le fatiche della vita in esodo di liberazione.

Nei vv. 14-15 incontriamo uno dei tanti sommari di Luca, che ci danno il quadro generale dell atmosfera nella quale agisce Gesù. *v. 14: Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. * E lo Spirito Santo che unifica profondamente la persona e l'opera di Gesù di Nazaret, Figlio dell'uomo e Figlio di Dio. Lo stesso Spirito che scendeva su di Lui al Giordano (Lc. 3,22) e che lo conduceva nel deserto (Lc. 4,1), ora lo guida in questo inizio della sua predicazione. * Il ministero di Gesù ha inizio in Galilea. La Galilea era una regione di nessuna importanza dal punto di vista religioso: era stata pagana fino a 150 anni prima di Cristo, poi si era reintrodotta nella vita religiosa di Israele, ma aveva conservato alcune infiltrazioni di paganesimo; a Gerusalemme era considerata con un po di disprezzo. Perché in Galilea? Dio preferisce scegliere strumenti da poco, la periferia, un paese religiosamente sottosviluppato in modo che si riveli con maggiore evidenza la sua azione di salvezza.

*v. 15: Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode [gloria]. La parola proclamata sotto l influsso dello Spirito provoca una reazione: «e gli rendevano lode (dòxa)». È l unica volta che nel Vangelo si parla di una dòxa (gloria) data a Gesù di Nazaret. In tutti gli altri brani in cui si parla di dòxa, questa viene attribuita e riconosciuta solo a Dio. La folla mostra di accogliere quello che il Padre ha detto di Gesù: «Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto» (3,22).

I vv. 16-21 presentano la vera e propria scena inaugurale del ministero galilaico di Gesù: possiamo considerarla una LECTIO DIVINA fatta da Gesù stesso. Mentre i vv 16 e 17 sono descrittivi, il cuore del testo è costituito dai vv. 18-19 e 21, il cui contenuto è risposta/realizzazione a una domanda contenuta in Is 6,8, che animava l attesa di Israele e che fino a quel momento era rimasta senza risposta Isaia 6,1-9 e Lc 4,18-19

[ il libro dell Emmanuele] 6 Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall altare. 7 Egli mi toccò la bocca e mi disse: Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato. 8 Poi io udii la voce del Signore che diceva: Chi manderò e chi andrà per noi?. E io risposi: Eccomi, manda me!. 9 Egli disse: Và e riferisci a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, osservate pure, ma senza conoscere. 18 Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, 19 e predicare un anno di grazia del Signore.

v. 18: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l unzione Per annunciare il Vangelo non basta conoscerne il contenuto e trasmetterne l insegnamento, bisogna essere consacrati: appartenere totalmente Non c è altra esperienza che coinvolga così pienamente pensieri, desideri, emozioni, progetti e speranze come la consacrazione a Gesù Cristo. L autorevolezza nell annuncio deriva dal fatto che non agiamo per scelta nostra, per volontà nostra, ma in obbedienza al Signore che ci manda. Tutto ciò, ci dice Luca, vale anche per Gesù: Egli si è presentato come un mandato, come un obbediente, come uno che parla e agisce unicamente secondo la volontà di Dio. Il vangelo non è un insegnamento o un istruzione o una teoria: il vangelo è una forza divina, una dynamis dice Paolo è un energia che lo Spirito di Dio innesta nel mondo e nel cuore dell uomo per cambiarlo. Gesù Cristo ha fatto, sì, dei miracoli; ma l energia del Vangelo non sono i miracoli; questi sono solo il segno di questa vera salvezza che è Lui, il Signore.

v. 19: a proclamare l anno di grazia del Signore Proclamando l anno di grazia del Signore, Gesù vuole dire che c è una presa di posizione di Dio a favore dell umanità e di ogni uomo, sulla quale tu puoi contare e che tu puoi prendere come fondamento della tua vita. Prima ancora di quello che tu riesci a fare, a possedere, a capire e a realizzare, tu parti con questo patrimonio di partenza: il sì di Dio, l approvazione di Dio, l amore, il perdono, la riconciliazione di Dio. E Gesù di Nazareth, nella sua vita, con le sue parole e con i suoi gesti non è altro che la concretizzazione del sì di Dio, della GRAZIA di Dio. Grazia è una delle parole importanti nella Teologia del Nuovo Testamento: - in origine era il favore gratuito e inaspettato con cui un re guardava al suddito. Dal re dipendono la ricchezza o la miseria, la fortuna o la disgrazia dei suoi sudditi. Quando il re guarda qualcuno con occhio benevolo si dice che gli usa grazia. Un anno di grazia del Signore vuole significare allora un tempo in cui il Signore intensamente ci guarda: con benevolenza e con occhio amorevole, invitandoci a rendere buono il nostro cuore ed a rigenerarci.

vv. 18-19: Gesù legge Isaia 62, 1-2 Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l'anno di grazia del Signore, il giorno di vendetta del nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti. 18 Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l unzione, e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19 a proclamare l anno di grazia del Signore...

vv. 18-19: nella lettura fatta nella sinagoga, Gesù cita solo una parte di Isaia (Is 61,2), che nella sua interezza invece afferma: a promulgare l anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti. In Isaia, l anno di grazia (o di misericordia) e il giorno di vendetta, erano i due aspetti della salvezza di Dio: se Dio viene in questo mondo per esercitare la salvezza, deve donarla a tutti quelli che ne hanno bisogno; ma deve eliminare tutto quello che c è di ingiusto, di empio e di oppressivo, quindi ci sta dentro anche un giorno di vendetta, in cui il male viene cancellato dal mondo. Gesù cita solo la prima parte di Isaia 61,2 e lascia la seconda, poi continua: Oggi si è adempiuta questa scrittura.. (Lc 4,21).

ancora sulla lettura di Isaia fatta da Gesù (vv 18-20): Alcuni esegeti ritengono significativo il fatto che Gesù non abbia completo la lettura del testo del Profeta, ma si ferma prima delle parole che annunciano "la vendetta del nostro Dio". Pare che, anche in questo, il comportamento di Gesù sia stato un po' "trasgressivo": non si doveva interrompere la lettura se non a testo completo.... Ma il messianismo che Gesù intende compiere non ha i toni di una rivalsa nazionalistica (contro i "pagani", in particolare contro i romani, come ci si aspettava). Non ci sarà nessuna vendetta da parte di Dio. - Lo Spirito porta Gesù ad "annunziare ai poveri un lieto annunzio", a proclamare la liberazione...: è questo l "anno di grazia del Signore

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui.. Prima del brevissimo commento Gesù al testo profetico (v. 21), alcune precisazioni di grande rilievo: - Innanzitutto il suo sedersi dopo la lettura: un gesto evidentemente consueto, ma che qui assume tutto il tono di una specie di intronizzazione del Maestro e Signore. - Lo sguardo intenso di tutti su di Lui: quello che Gesù dice al v. 21 sembra proprio voler partire da questa concentrazione sulla sua persona, e quindi sul mistero della sua persona.

v. 21: Allora cominciò a dire loro: Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato. Quello che Isaia aveva promesso si realizza oggi: In questo momento, mentre io vi parlo e sono in mezzo a voi dice Gesù - la promessa diventa reale ed effettiva: in me e nella mia presenza potete ritrovare il segno della benevolenza di Dio, del suo perdono, della sua grazia. La determinazione di tempo Oggi (2,11;,21;5,26;13,32-33;19,5.9;22,34;23,43) esprime quindi l attualità e la contemporaneità della salvezza. La salvezza non è del passato e non è nel futuro; la salvezza è oggi, in questa situazione concreta di vita. Gesù è il sì di Dio a tutte le promesse: in Lui Dio stesso si è fatto vicino a noi e ha preso posizione a favore della nostra vita (questa è la salvezza ).

Impossibile visualizzare l'immagine. Preghiamo con Lc 1,1-4.4,14-21 Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l unzione, e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. Signore, oggi hai voluto dirci perché sei venuto, perché abbiamo celebrato il tuo Natale. Sei venuto perché le promesse fatte da Dio Padre attraverso i profeti divenissero realtà e valessero anche per noi. Ti sei fatto vicino a quelli che trovi più bisognosi perché sono i più deboli, i più indifesi, emarginati ed esclusi dagli altri. Come il Padre tuo, ti occupi con preferenza di loro. E te ne occupi non solo a parole, ma con i fatti concreti e con l esempio della tua stessa vita. Da anche a noi il tuo stesso Spirito, Signore! Donaci quello Spirito con il quale il Padre ti unse, e che ti spinse a portare avanti la tua missione in questo mondo. Se il tuo Spirito spinge anche noi, faremo le opere che tu hai fatto. Se faremo davvero spazio al tuo Spirito dentro di noi, sentiremo anche noi l esigenza di andare incontro a quanti non sanno su chi contare ed apriremo anche noi il cuore a quanti sperimentano solo il rifiuto.