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62/ 20 27.12.2005 Oggetto: Legge n 388/ 2000 (L.F. 2001) art. 142. Assegnazione risorse finanziarie per il finanziamento dei Piani Stralcio per l Assetto Idrogeologico Ripartizione di contributi per la predisposizione di studi necessari per la definizione delle perimetrazioni del P.A.I. e delle relative opere di mitigazione del rischio, in ambito urbano ed alla scala dello strumento urbanistico. UPB S08.064 capitolo 08262 esercizio 2005/R. L Assessore dei lavori Pubblici ricorda che, con Delib. G.R. n 54/33 del 30.12.2004, la Giunta Regionale in qualità di Comitato Istituzionale, ha adottato il Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.) ed ha approvato il Piano limitatamente alle perimetrazioni delle aree pericolose (H4,H3,H2) e a rischio (R4,R3,R2), agli interventi volti alla mitigazione del rischio e della pericolosità ed agli articoli 4 (commi da 2 a 15), 23, 24, 25, 27, 28, 29, 31, 32, 33, 37 delle relative Norme di Attuazione, che costituiscono norme di salvaguardia nelle aree a pericolosità molto elevata, elevata e media. Ricorda inoltre che la succitata D. G. R. n 54/33, è stata resa esecutiva con D. A. LL.PP. n 3 del 21/02/2005, pubblicato sul BURAS n 8 del 11/03/2005 e che pertanto da tale data il PAI, come sopra approvato, opera sul territorio offrendo una prima analisi del dissesto idrogeologico in Sardegna, individuando in linea generale le opere di mitigazione del rischio da realizzare ed attuando una azione di prevenzione finalizzata ad evitare il formarsi di nuove situazioni di rischio. L Assessore riferisce, a tale proposito, che sono attualmente in corso di attuazione da parte degli Enti Territoriali (Comuni, Province, etc.), numerosi interventi, finanziati sia con fondi del P.O.R. misura 1.3, che statali (L. 183/89, Protezione Civile e CIPE), volti al superamento di situazioni di rischio idrogeologico in tutto il territorio della regione. Il PAI, quindi, definito come piano-processo, a differenza di altri strumenti di governo del territorio, necessita di un continuo aggiornamento del quadro dei dissesti per i quali non può essere escluso il coinvolgimento diretto degli Enti territoriali, interessati dalle perimetrazione, già chiamati ad esprimere il proprio parere sul Piano in sede di Conferenze programmatiche, propedeutiche alla prima adozione avvenuta nel luglio 2003. 1

L Assessore prosegue riferendo che proprio al fine di porre gli Enti Territoriali nelle condizioni di operare tempestivamente e con maggiore grado cognitivo possibile, le norme di attuazione del PAI, all art. 4 comma 5, dispongono che, dalla data di pubblicazione sul BURAS del decreto di esecutività citato, i comuni e le Amministrazioni interessate provvedano a riportare prioritariamente i perimetri delle aree a rischio R4, R3, R2 e delle aree pericolose H4, H3, H2 alla scala grafica della strumento urbanistico vigente e ad adeguarne contestualmente le relative norme di attuazione. Tale fase costituisce il primo passo necessario affinché sia valutata la intersezione delle aree perimetrate, a vario livello di pericolosità, e le zonizzazioni dello strumento urbanistico Nel merito l Assessore evidenzia che, le perimetrazioni approvate incidono per una percentuale pari al 5,27 % per la pericolosità idraulica e per il 7,67 % per la pericolosità da frana sui centri urbani e che per alcuni centri la percentuale delle aree perimetrate ha una forte incidenza sul perimetro urbano condizionando fortemente l attività edificatoria. In tali ambiti, pertanto, in considerazione delle Norme di Attuazione entrate in vigore, è necessario avviare studi di maggiore dettaglio principalmente finalizzati a : > riportare, alla scala grafica dello strumento urbanistico, le perimetrazioni P.A.I. (art. 4 comma 5 delle Norme di Attuazione); > definire, con maggiore precisione, gli interventi necessari alla mitigazione del rischio; > aggiornare le perimetrazioni in conseguenza di eventuali interventi di mitigazione già realizzati e non considerati al momento della stesura del PAI; > indagare le aree a pericolosità di cui all art. 26 delle Norme di Attuazione del P.A.I; Tutto ciò premesso, l Assessore ricorda che, sulla base della legge nazionale n 388/2000 (L.F. 2001) art. 142, il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, ha trasferito alla Regione Sardegna, risorse pari a 826.230,45 disponili nel bilancio Regionale residui dell esercizio 2004 (UPB S08.064 capitolo 08262 del Servizio Difesa del Suolo dell Ass.ato LL.PP.) ed 751.632,31, disponili nel bilancio Regionale esercizio 2005/C (UPB S08.064 capitolo 08262 del Servizio Difesa del Suolo dell Ass.ato LL.PP.). Con riferimento alle risorse di cui all esercizio 2004 pari a euro 826.230,45, riferisce che, quota parte di esse, pari a euro 200.000,00 oltre I.V.A., è stata già destinata in ottemperanza a quanto disposto con DGR 54/79 del 30/12/2004, per la redazione dello studio denominato Approfondimento e studio di dettaglio del quadro conoscitivo dei fenomeni di dissesto 2

idrogeologico nei sub_bacini Posada Cedrino e Sud-Orientale. Piano di Coordinamento degli interventi necessari al riassetto idrogeologico nelle aree colpite dagli eventi alluvionali, quale approfondimento del Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.). L attuazione di tale studio, inserito con ordinanza n 11 del 28/09/2005, nel I stralcio attuativo del Programma del Commissario Governativo per l Emergenza Alluvione in Sardegna del 06/12/2004, è stato affidato, con apposita convenzione, al Centro Interdipartimentale di Ingegneria e Scienze Ambientali dell Università degli Studi di Cagliari. L Assessore, propone pertanto, di utilizzare le residue somme, relative alla sola annualità 2004 ammontanti a circa 586.000,00, quale contributo alle Amministrazioni comunali, per la redazione degli studi, anche già avviati, necessari a definire, o individuare con maggiore precisione, in ambito urbano ed alla scala dello strumento urbanistico: le perimetrazioni del P.A.I.; le opere per la mitigazione del rischio. l aggiornamento delle perimetrazioni in conseguenza della realizzazione di eventuali interventi di mitigazione; le aree a pericolosità di cui all art. 26 delle Norme di Attuazione del P.A.I.; A tale scopo l Assessore comunica che, l Assessorato ha individuato un elenco di comuni, riportato nell allegata tab. 1, interessati in ambito urbano dalle perimetrazioni di rischio o pericolo sia idraulico che di frana, disposti in una graduatoria ottenuta in base alla valutazione di parametri quali gli abitanti presenti nelle aree pericolose, l area perimetrata a rischio o pericolo in ambito urbano, l incidenza percentuale dell area a rischio o pericolo rispetto all estensione del centro abitato e contestualmente propone la ripartizione delle risorse finanziarie secondo l elenco riportato nella tab. 2; in essa non sono stati ricompresi i comuni, che benché presenti nella graduatoria di cui all allegato 1, ricadono nei sub-bacini Posada-Cedrino e Sud-Orientale per i quali lo studio Approfondimento e studio di dettaglio del quadro conoscitivo dei fenomeni di dissesto idrogeologico nei sub_bacini Posada Cedrino e Sud-Orientale. Piano di Coordinamento degli interventi necessari al riassetto idrogeologico nelle aree colpite dagli eventi alluvionali, fornirà alla scala dello strumento urbanistico i necessari adeguamenti. In merito alla ripartizione finanziaria, il criterio proposto prevede l attribuzione di 20.000,00 per i comuni che hanno conseguito un punteggio compreso tra 100 e 45, 18.000,00 per i comuni che hanno conseguito un punteggio compreso tra 45 e 30, 15.000,00 per i comuni che hanno 3

conseguito un punteggio compreso tra 30 e 15, 11.000,00 per i comuni che hanno conseguito un punteggio compreso tra 15 e 10; 10.000,00 per i comuni che hanno conseguito un punteggio compreso tra 10 e 5; 9000,00 per i comuni che hanno conseguito un punteggio inferiore a 5, sino al concorso delle somme utilizzate. Trattandosi di contributi, alla erogazione delle risorse si provvederà, in analogia alle indicazioni riportate nell art. 18 comma 9 della L.R. n 3 del 2003 ( contributo per un importo non superiore al 90% della spesa sostenuta, anticipazione non superiore al 50% della somma richiesta e saldo successivamente alla presentazione della documentazione comprovante l elaborazione effettuata), e come verrà meglio specificato nella apposita circolare attuativa. La Giunta regionale, udita la proposta formulata dall Assessore dei Lavori Pubblici, visto il parere di concerto reso dall Assessore alla Programmazione, Bilancio e Assetto del Territorio, constatato che il Direttore Generale dell Assessorato dei Lavori pubblici ha espresso parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame ai sensi della Delib.G.R.43/1 del 30.11.99. IBERA - di assegnare risorse finanziarie pari ad 586.000,00, disponibili sul cap. 08262, es. 2004/R, dell UPB S08.064 (finanziamenti destinati con L.388/2000, ai Piani Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico ), ai comuni quale contributo per la redazione degli studi necessari a definire in ambito urbano ed alla scala dello strumento urbanistico: le perimetrazione del P.A.I.; le opere per la mitigazione del rischio. l aggiornamento delle perimetrazioni in conseguenza della realizzazione di eventuali interventi di mitigazione; le aree a pericolosità di cui all art. 26 delle Norme di Attuazione del P.A.I.. - di ripartire la suindicata somma di 586.000,00 e di individuare i contributi comunali secondo i criteri riportati in premessa e nelle allegate tabelle di calcolo nn. 1 e 2. Il Direttore Generale Fulvio Dettori Il Presidente Renato Soru 4

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