COMPOSITE SOLUTION Pagina 1
SOMMARIO 1. APPLICAZIONI E CARATTERISTICHE 3 2. SETTORI DI IMPIEGO 4 3. MATERIALI 5 3.1 PROFILI 5 3.2 ACCESSORI PER FISSAGGIO E COLLEGAMENTO 5 4. TIPOLOGIE 6 5. ISTRUZIONI PER IL PROGETTISTA 8 6. ISTRUZIONI DI MONTAGGIO 9 6.1 ANCORAGGIO VERTICALE 9 6.1 ANCORAGGIO ORIZZONTALE 10 6.3 APPLICAZIONE CORRIMANO 11 6.4 APPLICAZIONE PARAFIANCO 11 6.5 APPLICAZIONE FERMAPIEDE 11 6.6 GIUNZIONI 12 Pagina 2
1. APPLICAZIONI E CARATTERISTICHE I parapetti realizzati con profili pultrusi in resina poliestere isoftalica e fibre di vetro offrono una notevole serie di vantaggi rispetto ai normali parapetti metallici. a. Elevata resistenza agli aggressivi chimici ed atmosferici b. Alto rapporto resistenza meccanica/peso c. Durata illimitata d. Leggerezza e. Stabilità dimensionale f. Elevate proprietà dielettriche g. Assenza di manutenzione h. Facilità di installazione Tutti i profili sono di colore giallo come richiesto dall A.R.P.A., organo competente a verificare se il manufatto è realizzato in conformità a quanto prescritto dall art. 7 del D.P.R. 27.04.1955 n 547 o AFNOR NF E85 101 C. I parapetti sono progettati e costruiti secondo la norma ISO 14122-3. Pagina 3
2. SETTORI DI IMPIEGO I PARAPETTI della possono essere installati in qualsiasi impianto. Dove però le loro caratteristiche vengono maggiormente esaltate e ne consentono una razionalità d'impiego è negli ambienti corrosivi. Principalmente in quegli impianti dove i materiali classici, per la loro stessa natura, o hanno vita breve oppure debbono essere continuamente verniciati o protetti con notevoli costi di manutenzione e comunque in ogni caso non garantendo all'operatore una sicurezza sul posto di lavoro. Industrie che utilizzano con successo i PARAPETTI della sono: Industrie chimiche Impianti galvanici Industrie minerarie Industrie tessili Industrie alimentari Stazioni elettriche Cabine di distribuzione elettrica Impianti petroliferi Concerie Impianti trattamento acque Settore marino/navale Cartiere ed altro. Pagina 4
3. MATERIALI 3.1 PROFILI PROFILI DESCRIZIONE ELEMENTI ORRIZZONTALI DIMENSIONI mm LUNGHEZZA BARRE m PESO Kg/m COLORE Corrimano/rinforzo 60x50x5 6 1.27 Giallo/grigio Corrimano ergonomico 60x50 6 1.24 Giallo/grigio Corrente intermedio grecato 55x5 6 0.5 Giallo/grigio Parafianco tubolare Ø 25,4x19 6 0.5 Giallo/grigio Profilo piatto 40x5 6 0.36 Giallo/grigio Arresto al piede grecato 150x5 6 1.35 Giallo/grigio ELEMENTI VERTICALI Montante quadro 50x50x5 1,00 1,330 oppure 6 1.53 Giallo/grigio 3.2 ACCESSORI PER FISSAGGIO E COLLEGAMENTO - Staffa orizzontale in acciaio INOX (vedi Fig. 6 ); - collegamento a 90 con angolare INOX o in PRFV (ve di Fig. 19-20-22); - elementi per la giunzione d angolo per il profilo tubolare intermedio in PRFV (vedi Fig. 21); - collegamento d angolo diverso da 90 con angolare INOX spessore 2 mm; - rivetti in lega inossidabile diametro 4 mm. Pagina 5
4. TIPOLOGIE I parapetti della sono progettati e realizzati secondo la normativa UNI EN ISO 14122-3. PVST01 Parapetto verticale tipo STANDARD PVERG01 Parapetto verticale tipo ERGONOMICO POST01 Parapetto orizzontale tipo STANDARD POERG01 Parapetto orizzontale tipo ERGONOMICO Pagina 6
L elasticità dei profili in PRFV permette di realizzare anche parapetti circolari ideali per cisterne e serbatoi. PCIRC Parapetto circolare Il parapetto circolare è cosi composto: - passamano con doppio profilo piatto 40x5 fissato con rivetti in lega inossidabile; - parafianco con una singolo profilo piatto 40x5; - fermapiede con triplo profilo piatto 40x5. Pagina 7
5. ISTRUZIONI PER IL PROGETTISTA 1. Il parapetto deve essere previsto per altezza di un eventuale caduta superiore a 500 mm. (rif. norma 14122-3). 2. L altezza minima del parapetto deve essere 1100 mm (rif. norma 14122-3) 3. Il parapetto deve includere almeno un corrente intermedio. Lo spazio libero tra il corrimano e il corrente intermedio e tra quest ultimo e il battipiede non deve essere superiore a 500 mm. 4. Il battipiede deve essere installato ad un altezza massima di 10 mm dal piano di calpestio. 5. La distanza tra gli assi dei montanti deve essere massimo di 1400 mm. Pagina 8
6. ISTRUZIONI DI MONTAGGIO 6.1 ANCORAGGIO VERTICALE I montanti verticali possono essere ancorati alla struttura portante in diversi modi, generalmente per usare tutto lo spazio disponibile si preferisce fissarlo sulla faccia esterna della struttura. i. Ancoraggi su supporto a parete piena Quando la trave di supporto della struttura è un profilato a C o tubolare oppure una trave in calcestruzzo l ancoraggio è estremamente semplice. Sulla parte inferiore del montante, quella che va ancorata, si applica uno spezzone, lungo circa 200 mm, di profilato ad C 60x50x5 mm che funge da ripartitore di sforzo (Fig. 1). I piantoni verticali vanno posti ad un interasse variabile tra 1,20 e 1,50 m. Si fora in accoppiamento montante e spezzone di ripartizione e poi, usandolo come dima, si fora la struttura portante per applicare i due bulloni di fissaggio M8 in AISI 316 (Fig. 2). Se il supporto è in calcestruzzo, a posto dei bulloni si userà tasselli ad espansione (Fig. 3). Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 ii. Ancoraggi su supporto senza parete piena Questo caso si verifica quanto il corrente di appoggio è un profilo tipo IPE o HE o comunque con ali. In tal caso è necessario fissare al profilo un fazzoletto in lamiera o uno spessore interno in maniera da creare una superficie di appoggio e poi si procede come indicato al paragrafo i (Figg. 4 e 5). Fig. 4 Fig. 5 Pagina 9
6.1 ANCORAGGIO ORIZZONTALE Quando il piantone va fissato ad una superficie piana preesistente si rende necessario l uso di una staffa in acciaio inox; se invece il montante va fissato ad un cordolo in calcestruzzo ancora da realizzare si può prevedere di annegare i montanti nel getto. Nel caso di ancoraggi orizzontali l interasse tra i montanti consigliato va da 1,2 a 1,30 m. i. Ancoraggio con staffa La staffa in acciaio inox, va fissata al piano orizzontale con quattro tasselli ad espansione M8. Poi si infila il montante nel suo alloggiamento e lo si fissa alla staffa (Fig 6). Fig. 6 Esempio di montaggio ii. Ancoraggio per annegamento Il montante verticale può venire cementato in una sede predisposta. E necessario prestare attenzione affinché le teste dei montanti siano alla stessa quota e siano tutti orientati correttamente altrimenti potrebbero esserci problemi ad installare il corrimano (Fig. 7). iii. Ancoraggio amovibile Può esserci la necessità che una parte o tutto il parapetto debba di tanto in tanto essere rimosso: in questo caso, se i montanti fissi sono annegati nel calcestruzzo, quelli amovibili verranno infilati in spezzoni di tubo circolare annegati nel getto. Il tubo, di diametro interno pari alla diagonale del montante permette di sfilare agevolmente la parte di parapetto mobile e di riposizionarla con altrettanta facilità. In questo caso, indipendentemente dagli interassi, va previsto un montante all inizio ed uno alla fine per rendere la parte mobile completamente indipendente dal resto del parapetto (Fig. 8). Fig. 7 Fig. 8 Pagina 10
6.3 APPLICAZIONE CORRIMANO Terminate le operazioni di fissaggio dei montanti, il resto diventa veramente facile. Il profilo ad U da mm 60x50x5 o il profilo ergonomico che si usano come corrimano si applicano con estrema facilità. Entrambi vanno incastrati sui montanti verticali spingendolo finché si trovano a livello e appoggiano completamente sui montanti. Si procede alla verifica della verticalità dei montanti e poi al fissaggio del corrimano ai montanti applicando rivetti in lega adeguata all aggressività dell ambiente generalmente in cupronichel. Si applicano due rivetti all interno, diagonalmente, ed uno all esterno. Le barre di profilo vengono fornite della lunghezza di m 6, nel caso dovessero essere utilizzati pezzi più corti il profilo si taglia semplicemente con un disco o con un seghetto alternativo. 6.4 APPLICAZIONE PARAFIANCO Le norme antinfortunistiche prevedono che i parapetti abbiano un interruzione orizzontale della luce libera. Il profilo sagomato da 55x5 mm e il tubolare 25,4x19 mm, sempre forniti in barre da 6 m, vanno applicati ad un altezza tale da dimezzare la luce libera del parapetto. Il profilo sagomato da 55x5 mm appoggia sulla parte interna del parapetto e lo si blocca con dei morsetti. Dopo averne verificato l orizzontalità, si procede al fissaggio applicando due rivetti per montante. Il tubolare viene fatto passare all interno del montante attraverso un foro di diametro 26 mm posizionato al centro del montante e non necessita di fissaggio. 6.5 APPLICAZIONE FERMAPIEDE Nella parte inferiore del parapetto a 1 cm dal piano di calpestio va applicato il fermapiede. Il profilo sagomato da mm 150x5 va posizionato all altezza voluta, messo al livello, bloccato e poi fissato con tre rivetti per montante. Il profilo fermapiede viene fornito in barre da 6 m, nel caso servissero lunghezze minori si taglia facilmente (Fig. 9). Fig. 9 Pagina 11
6.6 GIUNZIONI Nell eventualità che la lunghezza del parapetto ecceda i 6 m si rende necessario collegare i profili che lo compongono al fine di assicurare la continuità del manufatto. Il caso più semplice si verifica quando la giunzione avviene in corrispondenza di un montante. In questo caso è sufficiente fissare le due parti concorrenti al montante. i. Giunzioni lineari senza montante Quando la giunzione è effettuata non in corrispondenza di un montante è necessario usare degli spezzoni di profilo di collegamento. Nel caso del corrimano si usa uno spezzone (circa 10 cm) di profilo tubolare quadro da mm 50x50x5 in pratica un pezzo di montante verticale. Si incastra lo spezzone nel corrimano in corrispondenza della giunzione e si blocca il tutto con rivetti. E necessario fare attenzione affinché i due estremi del corrimano siano perfettamente allineati per non creare fastidiosi saltini sul corrimano (Fig. 10). Per collegare parafianco o fermapiede si usano delle piastre in PRFV di spessore 5 mm fissate con rivetti (Figg. 11 e 13). Per la giunzione del corrente intermedio tubolare si utilizza uno spezzone di profilo delle dimensioni di 5 cm circa (Fig.12). Fig. 10 Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13 ii. Giunzioni lineari sul montante Quando la giunzione è effettuata in corrispondenza di un montante è necessario che i profili siano collegati con rivetti sul montante. Nel caso del corrimano i due profili vengono incastrati sul montante e bloccati con due rivetti. E necessario fare attenzione affinché i due estremi del corrimano siano perfettamente allineati per non creare fastidiosi saltini. Se si tratta di collegare parafianco o fermapiede la procedura è identica si fissano entrambi al montate utilizzando un numero adeguato di rivetti. (Figg. 14-18). Fig. 14 Fig. 15 Fig. 16 Fig. 17 Fig. 18 Pagina 12
iii. Giunzioni ad angolo retto Nel caso che la giunzione avvenga in un punto in cui i profili concorrenti si incontrano ad angolo retto si utilizzano angolari inox o in PRFV. Il corrimano dopo essere tagliato a 45 viene fissato utilizzando angolari 4 0x40 in inox invece per parafianco e fermapiede si utilizzano angolari standard in PRFV fissati con rivetti (Figg. 19, 20 e 22). Nel caso di parafianco tubolare l angolo viene ottenuto grazie a un profilo in BMC a L che si inserisce all interno dei due tubolari tagliati (Fig. 21). In ogni caso quando il parapetto compie un angolo di 90 è sempre consigliabile prevedere il posiziona mento di una coppia di montanti nel punto d angolo a un distanza dall angolo di circa 100 mm. Fig. 19 Fig. 20 Fig. 21 Fig. 22 iv. Giunzioni ad angolo qualsiasi Quando l angolo ha un ampiezza diversa da 90 vengo no fornite squadrette di collegamento in INOX di spessore 2 mm che consentono di adeguarsi all angolo richiesto con le quali effettuare i collegamenti dei profili con rivetti. L angolo può essere modificato secondo le esigenze di cantiere. Anche in questo caso il corrimano va sagomato per avere una giunzione corretta. E consigliato il posizionamento di una coppia di montanti in prossimità del punto d angolo al fine di assicurare una perfetta tenuta del parapetto. Pagina 13