IL CONSIGLIO COMUNALE. Considerato il periodo di grave crisi economica ed occupazionale globale e le sue ripercussioni sulla comunità locale;



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ATTO DI CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO IN MERITO AL PATTO DI STABILITA'. L'anno Duemilanove il giorno Otto del mese di Aprile alle ore 16.00, nella sala delle adunanze consiliari della Sede Comunale a seguito di invito diramato dal Presidente in data 03/04/2008 n. 11671, si e' riunito il Consiglio Comunale, convocato per le ore 16.00. Presiede l' adunanza il Sig. GINNETTI ACHILLE nella sua qualita' di PRESIDENTE. Partecipa alla seduta il Segretario Generale Dott. SABBATINI STELLA. N. Cognome Nome Carica Presenza 1 LATINI DINO SINDACO Si 2 FRANCIONI ROBERTO CONSIGLIER Si 3 PALAZZINI GRAZIANO CONSIGLIER Si 4 GALLINA MIRCO CONSIGLIER No 5 GELSOMINI MICHELE CONSIGLIER Si 6 COLA GINO CONSIGLIER Si 7 STROLOGO GIOVANNI CONSIGLIER No 8 DONATO CANDIDO CONSIGLIER Si 9 RAMAZZOTTI PIERGIORGIO CONSIGLIER No 10 LUNA MASSIMO CONSIGLIER Si 11 GAMBINI MATTEO CONSIGLIER Si 12 GINNETTI ACHILLE PRESIDENTE Si 13 FALCETELLI ANDREA CONSIGLIER Si 14 BECCACECE GIUSEPPE CONSIGLIER Si 15 GIACCO LUIGI CONSIGLIER No 16 PIERGIACOMI GRAZIANO CONSIGLIER No 17 PELLEGRINI MAURO CONSIGLIER Si 18 ANDREONI PAOLA CONSIGLIER Si 19 ALOCCO ROSALIA CONSIGLIER Si 20 CITTADINI SANDRO CONSIGLIER Si 21 DOMIZIO CLAUDIA CONSIGLIER Si Presenti N. 16 Assenti N. 5 Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita i presenti alla trattazione dello argomento indicato in oggetto. ATTO DI CONSIGLIO COMUNALE Pag. 1 di 6

IL CONSIGLIO COMUNALE Considerato il periodo di grave crisi economica ed occupazionale globale e le sue ripercussioni sulla comunità locale; Preso atto che il Consiglio Nazionale dell'associazione Nazionale Comuni Italiani ha deliberato, lo scorso 5 febbraio, la sospensione delle relazioni istituzionali in attesa di una risposta positiva alle richieste avanzate dai Comuni relative alla necessità di rendere più flessibili i vincoli sul Patto di stabilità e contribuire al sostegno della domanda interna attraverso investimenti in infrastrutture e opere pubbliche; Considerato che a tale scopo è stato concordato un documento (allegato) rivolto a tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione, nel quale si propongono diverse soluzioni che consentono anche ai Comuni di contribuire all'impegno generale per superare la crisi; Vista la richiesta del Segretario di ANCI Marche, di voler procedere ad approvazione del suddetto documento come ordine del giorno; Considerata l'utilità dell'iniziativa e condivisibili gli intenti e i contenuti del documento; Udita la discussione sviluppatasi sull'argomento, come da trascrizione integrale della registrazione della seduta, che alla presente non si allega ai sensi art.35 del Regolamento del Consiglio Comunale; Con la seguente votazione: Presenti 16 Votanti 15 Favorevoli 15 Astenuti 1 (Cittadini) approvare il seguente ordine del giorno: DELIBERA Consapevole della gravità della situazione generale, della grande rilevanza delle questioni poste, nonchè della correttezza ed utilità delle proposte avanzate. Preso atto della difficoltà ad ottenere sin qui una risposta positiva, accettabile e ragionevole da parte del Governo. IL COMUNE DI OSIMO RIVOLGE UN APPELLO alle forze politiche di maggioranza e di opposizione, alle istituzioni pubbliche del Paese, alle categorie sociali e produttive, alle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, alle istituzioni private e finanziarie, alle associazioni di categoria, al mondo dell'informazione e della comunicazione per sostenere ed appoggiare nel confronto con il Governo e con il Parlamento le proposte anti-crisi presentate ATTO DI CONSIGLIO COMUNALE Pag. 2 di 6

dall'associazione Nazionale dei Comuni Italiani finalizzate a consentire anche ai Comuni di dare il loro contributo in questo drammatico contesto economico, finanziario e sociale con la certezza che è assolutamente indispensabile uno sforzo corale e collettivo che impegni le responsabilità di tutti i livelli di governo. LE PROPOSTE DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI ITALIANI 1. Consentire l'utilizzo immediato, in deroga alle regole sul patto di Stabilità interno, dei residui passivi per la spesa in conto capitale (opere pubbliche già cantierabili). 2. Consentire l'utilizzo degli avanzi di amministrazione per la spesa in conto capitale, in particolare per lavori di medio importo realizzabili entro il 2009. 3. Incentivare l'utilizzo del patrimonio immobiliare per sostenere la spesa in conto capitale ed abbattere il debito. In particolare, eliminare i vincoli che impediscono l'utilizzo dei proventi derivanti dalla vendita del patrimonio per finanziare la spesa per investimenti. 4. Garantire la stabilità delle entrate comunali attraverso la compensazione dei tagli ai trasferimenti e la mancata integrale copertura degli interventi sull'ici. LE PROSPETTIVE I COMUNI HANNO 1. RISORSE DISPONIBILI 2. RAPIDAMENTE UTILIZZABILI 3. DAL SICURO RENDIMENTO SOCIALE : TRE FATTORI FONDAMENTALI CONTRO LA CRISI Valutato attentamente che, in ragione dell'elevato debito, a differenza di altri Paesi europei, la manovra sulla leva di bilancio, grazie all'eventuale accoglimento dell'allentamento dei vincoli del Patto di stabilità, è comunque limitata, il Comune di Osimo propone che una parte vada indirizzata e distribuita verso quegli interventi che possono produrre positivi e immediati effetti economici e sociali. Ricorda che la Germania ha stanziato prestiti pari a circa 4 miliardi ai Comuni per il finanziamento di investimenti infrastrutturali; la Spagna ha destinato 10 miliardi per programmi di edilizia popolare; la Francia 10,5 miliardi per l'ammodernamento delle infrastrutture. Il Comune di Osimo sottolinea che le analisi ex-post evidenziano che le opere medio-piccole producono un effetto moltiplicatore sul sistema economico e sull'occupazione molto più elevato delle grandi infrastrutture e distribuito in modo diffuso sul territorio. Molti Comuni hanno a disposizione risorse economiche libere ed utilizzabili per finanziare opere già progettate, cantierabili immediatamente o già cantierate, ma ferme a causa dei vincoli posti dal Patto di stabilità. Limiti che bloccano gli investimenti locali, che - ricordiamolo sono pari a circa 80% del totale della spesa pubblica per investimenti - riducendo gli esigui spazi di bilancio lasciati aperti per attivare nuovi impegni di spesa con le risorse disponibili. Inoltre, impediscono il pagamento dei lavori già eseguiti ovvero il proseguimento delle opere appaltate e in corso di realizzazione (si registra un'impennata nei ritardi dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e si stima che molti adempimenti verranno rinviati trasformandosi in situazioni debitorie per i Comuni ma soprattutto di paralisi dell'attività aziendale a causa dell'assenza di liquidità). ATTO DI CONSIGLIO COMUNALE Pag. 3 di 6

Il Governo ha recuperato alcuni stanziamenti, distraendoli in taluni casi dalle destinazioni originarie (si pensi ai fondi Fas) per realizzare grandi infrastrutture, il cui impegno ed effettiva utilizzazione produrrà senza dubbio effetti solo nel lungo periodo. In base a quanto affermato da Confindustria dei 16,6 miliardi di euro stanziati sono effettivamente spendibili, nel 2009, solo 650 milioni e, nel 2010, 3,6 miliardi. Il Comune di Osimo, anche a fronte di ciò, ribadisce che va assegnata una corsia preferenziale all'utilizzo di quelle risorse, peraltro disponibili, che possono essere impegnate nella manutenzione dei luoghi pubblici, quali ad esempio scuole, reti idriche, nella realizzazione di progetti già cantierati - ad esempio edilizia residenziale pubblica - e in grado di essere ultimati velocemente, entro il 2010. E' stato stimato che un allentamento del Patto di Stabilità per i Comuni consentirebbe di mettere in moto opere medio- piccole pari a circa 4,5 miliardi di investimento finanziario complessivo, con sicuri effetti sul piano occupazionale in settori, quali quello dell'edilizia e il suo indotto che, secondo stime ANCE, ha già perso in questo inizio 2009 circa 130 mila posti di lavoro. Il Comune di Osimo fa presente che le opere immediatamente cantierabili potrebbero sul piano macroeconomico migliorare i dati fortemente negativi del PIL, anche grazie al sostegno della domanda interna; potrebbero poi ridurre la perdita dei posti di lavoro e quindi il ricorso agli ammortizzatori sociali con un risparmio complessivo di risorse anche a carico dello Stato, oltrechè dare un sostegno a quelle categorie produttive prive di tutele sociali. Il Comune di Osimo chiede una deroga regolata, mirata e monitorata per consentire la realizzazione e ultimazione di quegli interventi infrastrutturali che possono essere finanziati da risorse già nella disponibilità degli enti, spesso già impegnate, e che hanno un ridotto impatto in termini di fabbisogno netto e allo stesso tempo un forte impatto sul tessuto economico locale e territoriale. LO SCENARIO NEL QUALE CI SI MUOVE I Comuni hanno denunciato, già all'indomani dell'approvazione della manovra estiva, la rigidità, l'effetto depressivo sugli investimenti e la problematica sostenibilità per il 2009 delle regole del Patto di stabilità, anche tenendo conto del significativo apporto già reso dall'intero Comparto, come suffragato dai dati Istat (da un deficit di Comparto, stimato nel 2004, pari a 3 miliardi e 700 milioni si passa nel 2007 ad un avanzo di circa 320 milioni). Contributo oggi chiesto ai Comuni pari a un miliardo e 340 milioni per il 2009, ed ancor più gravoso negli anni a seguire ( più di 2 miliardi per il 2010 e oltre 4 miliardi per il 2011) che, se non sarà allentato, determinerà: per molti Comuni l'oggettiva impossibilità a rispettare l'obiettivo sui saldi; un'ulteriore contrazione della spesa per investimenti; l'assenza di sostegno alla crescente stagnazione economica e produttiva e all'impoverimento sociale. A fronte delle richieste avanzate dall'anci in sede di approvazione della Legge finanziaria, per il 2009 in sede di conversione del primo decreto anti-crisi n. 185 convertito nella legge n.2 del 2009 e del secondo decreto anticrisi n. 5 in attesa di conversione, sulla necessità di rendere flessibili i vincoli sul Patto di stabilità, puntando sulla possibilità di manovrare il deficit pubblico per sostenere la domanda interna investendo anche sulle infrastrutture e le opere pubbliche di immediata realizzazione, non è pervenuta dal Governo una risposta soddisfacente. ATTO DI CONSIGLIO COMUNALE Pag. 4 di 6

In considerazione di ciò, il Consiglio nazionale dell'anci ha deliberato lo scorso 5 febbraio la sospensione delle relazioni istituzionali in attesa di una soluzione positiva alle richieste dei Comuni. sb - - - * * * - - - ATTO DI CONSIGLIO COMUNALE Pag. 5 di 6

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Si certifica dal sottoscritto Segretario Generale che, giusta relazione del Messo Comunale, copia della presente deliberazione é stata pubblicata mediante affissione all'albo Pretorio Comunale Dal Municipio, li il e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi ai sensi e per gli effetti dell'art.124 del D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000. IL SEGRETARIO GENERALE ATTO DI CONSIGLIO COMUNALE Pag. 6 di 6