Ing. ARMANDO FERRAIOLI P. I. ANTONIO CROCETTA Corso Umberto I, 232 Via D. Gentile, 72 84013-CAVA DE TIRRENI (SA) 81020-S. NICOLA LA STRADA (CE) ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI UNA CASA DI CURA POLISPECIALISTICA
A seguito dell adeguamento generale degli impianti elettrici e tecnologici installati in una casa di cura polispecialistica, con annesso un complesso operatorio attivo e sala parto con relative degenze, abbiamo dovuto potenziare l alimentazione elettrica dovuta ai notevoli carichi installati per i nuovi impianti. La casa di cura, prima delle opere di adeguamento, aveva un contratto di fornitura di 50 KW 3F+N e poche volte si erano riscontrati sconfinamenti della potenza contrattuale. Gli impianti elettromedicali erano alimentati sia dalla normale rete cittadina, sia, in alternativa, da una stazione di energia ausiliaria costituita da un gruppo elettrogeno ad avviamento automatico da 25 KVA e da un gruppo soccorritore per la sola lampada scialitica. Il sistema di distribuzione degli impianti era del tipo TT. Le opere di adeguamento degli impianti elettrici e principalmente degli impianti tecnologici realizzati ex novo, hanno notevolmente incrementato (400%) la potenza elettrica installata; in particolare, sono stati identificati i seguenti nuovi carichi : Impianto Luce complesso operatorio e sala parto... KW 12 Impianto prese medicali complesso operatorio e sala parto... KW 28 N 3 lampade scialitiche... KW 6 Gruppo statico di continuità.kw 32 Gruppo di sterilizzazione... KW 30 UTA e CDZ complesso operatorio... KW 57 UTA e CDZ sala parto... KW 30 Gruppo refrigerante... KW 91 Centrale termica... KW 19 Impianti esistenti... KW 50 Totale potenza installata... KW 355 La potenza totale installata è di 355 KW e considerando un fattore di contemporaneità dello 0,6/0,7 la nuova potenza elettrica da richiedere all ente distributore è risultata pari a 250 KW.
L Ente distributore ha obbligato l amministrazione della clinica, prima della stipula del nuovo contratto di fornitura, ad allestire un apposito locale per la consegna in MT dell energia, nonché a mettere a disposizione in comodato d uso un ulteriore locale per la realizzazione della cabina di consegna. I nuovi locali sono stati individuati nel blocco tecnologico ubicato nel cortile interno della clinica, in luogo di facile accesso anche per il personale dell ENEL. L unità tecnica della cabina elettrica di trasformazione è stata suddivisa in tre locali indipendenti e separati; uno destinato ad accogliere le apparecchiature della consegna ENEL, con accesso indipendente e ad esclusivo uso del personale ENEL; uno, centrale, destinato ad accogliere le apparecchiature della cabina di trasformazione della clinica ed uno, posto a lato della cabina di ricezione, destinato ad accogliere i misuratori. L area occorrente per la nuova cabina è di circa 40 mq. Le caratteristiche fornite dalla società di distribuzione per la nuova alimentazione in MT sono: Tensione nominale 20 KV +/- 10%; Corrente di corto circuito 12,5 KA; Tempo di intervento delle protezioni 1,25 s; Frequenza nominale 50 Hz; Corrente di guasto verso terra 450 A. I DATI TECNICI DI PROGETTO della nuova distribuzione sono: Tensione di alimentazione secondaria in B.T.... V 400/231 3F+N Sistema di distribuzione.....tn-s Frequenza... 50 Hz Tensione dei comandi e segnalazione.....24 V Massima caduta di tensione rete luce e f.m... 3% Fattore di potenza...... 0.9 Gradi di protezione: Cabina elettrica...... IP 20 Quadro di cabina... IP 55 Quadro Generale di distribuzione e quadri di zona...ip 55 La nuova distribuzione nella casa di cura è alimentata da un sistema di II a categoria; il collegamento di terra è del tipo TN-S e, di conseguenza, è stato progettato e realizzato un nuovo impianto di messa a terra unico generale per la protezione di tutte le apparecchiature e strutture elettriche esistenti. L impianto è stato strutturato in modo da garantire una Rt entro 0,13 ( Rt = 1.2x50/450 = 0,13 ). Per contenere le tensioni di contatto e di passo nel valore massimo ammissibile, è stato realizzato un
impianto di dispersione esteso nella zona circostante la cabina (900 mq) mediante sbancamento fino a raggiungere la profondità di un metro dal piano di campagna. E stata curata l estensione a tutta l area protetta, contenendola soprattutto nel perimetro della proprietà per non trasferire all esterno tensioni pericolose. La rete disperdente è costituita da una maglia in bandella zincata 30x3 mm integrata lungo il percorso da dispersori di fatto adatti allo scopo (plinti, fondazioni, ecc. ) e dispersori intenzionali quali spandenti zincati a croce, infissi verticalmente nel terreno. Alcuni dispersori sono stati resi ispezionabili mediante appositi pozzetti realizzati nel cortile adiacente la cabina. La maglia è stata ricoperta con terreno vegetale. La distribuzione MT/BT realizzata si evince dallo schema a blocchi di Fig. n 1 In cabina sono ubicati: Il quadro di media tensione (20KV) equipaggiato con interruttore automatico in SF6 e relè di massima corrente e contro i guasti a terra. Due sezionatori sottocarico con fusibili per il sezionamento e la protezione delle unità di trasformazione. Il quadro generale di BT di parallelo e distribuzione. Due unità di trasformazione a secco con avvolgimenti inglobati in resina, scelte con classe di comportamento al fuoco (classe F norma CEI 14-8) adeguata al tipo di attività. Le montanti di alimentazione verso il gruppo di refrigerazione, il quadro della centrale termica, il quadro delle UTA posto sul terrazzo e il quadro generale della clinica, sono costituiti da cavi unipolari del tipo FG7R 0,6/1KV alloggiati in una canalizzazione in acciaio zincato. Dal quadro generale viene anche alimentato il vecchio quadro di protezione della clinica non del tutto dismesso, poiché esso alimenta alcuni locali non oggetto in questa fase di opere di adeguamento. (Fig. 2). Tutti i quadri sono articolati in modo da suddividere le partenze in due sezioni: -quadro di cabina ( normale e preferenziale ) ; -quadro generale clinica (preferenziale e continuità). Ciascuna sezione è protetta da proprio interruttore automatico magnetotermico. L'alimentazione della rete e dei servizi d'emergenza è assicurata da una stazione di energia autonoma equipaggiata con un gruppo elettrogeno a motore DIESEL da 200 KVA con intervento automatico entro 10 secondi dalla caduta dell'energia principale; questo gruppo è posto in un container insonorizzato ubicato nei pressi dei locali che ospitano la cabina.
La rete, da esso derivata, alimenta tutti gli impianti della clinica ad eccezione del gruppo refrigeratore. Il quadro generale clinica (Fig. 3), come già descritto, è suddiviso in due sezioni alimentate rispettivamente dal gruppo elettrogeno e da un gruppo di continuità statico da 40 KVA con autonomia di un ora, dedicato esclusivamente alle utenze degli impianti medicali. Dal QG sono derivate le alimentazioni preferenziali e in continuità per il quadro di smistamento del blocco operatorio e parto, il quadro per la sterilizzazione, il quadro per il blocco nido. Le protezioni sono del tipo magnetotermico per le linee principali in cabina e verso i quadri secondari, sono del tipo magnetotermico differenziale verso i quadri degli impianti tecnologici. Nella portineria al piano terra è centralizzato il controllo di allarme, visivo e acustico per tutti i servizi tecnici, vale a dire: Media tensione Gruppo elettrogeno Trasformatori MT/BT Quadro generale di cabina. I blocchi di sicurezza tra la MT e la BT sono tutti del tipo meccanico e con riporto della sola segnalazione elettrica.